ilTorinese

Smog, livello arancio fino a venerdì 24 compreso

Limitazioni alla circolazione veicolare: fino a VENERDI’ 24 FEBBRAIO attivo il livello 1

 

1 In aggiunta alle limitazioni strutturali, fermi dalle 8 alle 19: i veicoli Diesel Euro 5 per il trasporto di persone.
Lo stop riguarda anche i veicoli che hanno attivato il Move In.

Il dettaglio delle limitazioni nella pagina dedicata che contiene anche tutte le misure per il miglioramento della qualità dell’aria.
Sul sito di Arpa i dati giornalieri di particolato PM10

Tour “Fatto-a-mano” Sabato 25 febbraio in Cit Turin

Entriamoinbottega!

 ll più piccolo – Cit – quartiere di Torino ma anche uno dei più noti per la quantità e qualità di edifici Liberty, Decò, neo gotici e moderni della città. Un vero orgoglio per la città che non manca mai di stupire anche i turisti. Palazzo Vittoria con il famoso portale con i draghi,il Villino Raby, Casa di Fenoglio- Lafleur , Casa Tosca ma anche la parrocchia neo gotica di Gesù Nazareno e il Grattacielo Intesa San Paolo progettato dal grande Renzo Piano. Tutto vicino, tutto elegante. Ma c’è tanto di più.

Cit Turin non si sottrae al carattere ‘artigianale’ , fil rouge in tutta la città.

E quindi quanto sarà bello vivere il nostro Fatto-a-mano Tour di febbraio girando tra Liberty e Botteghe? Passeremo dai giocattoli per bimbi a tricot a bijoux e oggettistica in ceramica, dalla ‘Libreria’ del borgo alle ambientazioni in tessuto di pregio e…

Per finire aperitivo e lettura di un racconto ambientato nel Bar Dezzutto. Perché lettura, libri e fatto a mano fanno parte dello stesso mondo di bellezza…

Ve ne parleremo!

Programma

Ore 10 – punto di ritrovo a ‘casa’ di Baby Wool, via Mezzenile 13 (dietro Piazza Adriano – metro fermata Racconigi). Da lì partirà il nostro giro ‘guidate’ per conoscere  la trasformazione del Borgo. Lungo il percorso visite alle botteghe.

Ore 12 – A fine visita, aperitivo presso Bar Pasticceria Dezzutto,  con letture e sorprese ‘naturali’

Quota di partecipazione22 euro a persona

Per info

Organizzazione tecnica ONEIROS Incoming By IL MONDO in VALIGIA di C. & D. Viaggi sas

Via Caraglio 6/b – 10141 Torino – Tel 011.7732249 – Cell 3288811318
www.oneirosviaggi.itwww.mondoinvaligia.it – info@mondoinvaligia.it

www.fatto-mano.it  info@fatto-a-mano.it adelaidevalle58@gmail.com chiara.caratto65@gmail.com

Edilizia scolastica, nel Torinese in arrivo 32 milioni di euro

PER INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IN 8 SCUOLE

Approvati 16 progetti di edilizia scolastica a valere sulle risorse del Pnrr, di cui 6 nell’Area Metropolitana di Torino:

complessivamente sono oltre 68 milioni di euro i fondi destinati alla Regione Piemonte.

La graduatoria è stata messa a punto dalla Regione in tempi brevi,

per essere trasmessa al Ministero che assegnerà le risorse

Una nuova grande opportunità per Comuni e Province piemontesi di proseguire il piano di riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio scolastico della Regione. L’Assessorato all’Istruzione e al Merito della Regione Piemonte, guidato da Elena Chiorino, ha individuato gli interventi.

La sicurezza delle scuole è una priorità assoluta per questa Giunta, soprattutto in tema di edilizia scolastica – hanno ribadito il Presidente Alberto Cirio e l’Assessore all’Istruzione e Merito Elena Chiorino – Sono in arrivo risorse importanti dal Pnrr che consentiranno di implementare quelle già messe in campo dalla Regione Piemonte. Abbiamo ben chiare le difficoltà di chi amministra ogni giorno: per questo motivo, ad inizio legislatura, abbiamo istituito un capitolo regionale dedicato alle emergenze di edilizia scolastica. Uno strumento concreto in supporto alle amministrazioni comunali che entra in funzione per evitare ai sindaci di impegnare quote di bilancio sottraendole a servizi fondamentali. I nostri ragazzi – hanno concluso Cirio e Chiorino – devono poter fruire di spazi sicuri in cui crescere e formarsi”.

GLI INTERVENTI NELL’AREA METROPOLITANA DI TORINO

Per l’Area Metropolitana di Torino, come detto, sono 6 i progetti in graduatoria per interventi destinati a 8 scuole, con un finanziamento complessivo pari a oltre 32 milioni 350 mila euro.

I Comuni (che hanno competenza sugli edifici che ospitano le scuole dell’infanzia, le primarie e le secondarie di primo grado) della cintura in graduatoria sono Mazzè, che ha richiesto un finanziamento di 6 milioni 468 mila euro per interventi nella nuova scuola primaria unica, e Viù, con una richiesta di contributo di 1.029.200 per il miglioramento sismico dell’edificio che ospita la scuola Primaria, la Secondaria di primo grado e la Secondaria “L.Cibrario”.

In graduatoria anche la Città di Torino per il restauro delle facciate della Scuola primaria “Pestalozzi”, per un finanziamento pari a 5.073.623,90 euro e l’adeguamento normativo e il restauro della Scuola primaria “C. Boncompagni” per 6.580.336,14 euro.

Tra i beneficiari anche il Comune di Cumiana per la ricostruzione della Scuola secondaria di primo grado “Carutti”, che prevede un contributo economico pari a 6.850.000 euro.

Infine, in graduatoria anche la Città Metropolitana per l’Istituto d’Istruzione Superiore “I. Porro” di Pinerolo, per il quale ha chiesto un contributo di 6.350.000 euro per la messa in sicurezza dei serramenti esterni dell’edificio e l’adeguamento normativo.

Agricoltura, la Regione Piemonte adotta il Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027

756 milioni. Il Presidente Cirio: “Parola chiave meno burocrazia”.

Assessore Marco Protopapa: “Sviluppo di un’agricoltura più sostenibile”.

In attuazione del Piano strategico nazionale della Politica agricola comune (PAC) la Giunta regionale ha adottato oggi il Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) 2023-2027 della Regione Piemonte”, il documento, che esplicita la strategia regionale per lo sviluppo rurale del Piemonte e potrà contare su una dotazione finanziaria di 756 milioni di euro complessivi per il periodo 2023-2027-

“Meno burocrazia sarà la parola chiave e la priorità per questa nuova programmazione, perché per fare in modo che le risorse producano gli effetti necessari è fondamentale potervi accedere in modo più facile e veloce” sottolinea il presidente della Regione PiemonteAlberto Cirio.

Ladozione del Complemento di sviluppo rurale del Piemonte, definito dalla Regione sulla base delle esigenze e delle priorità espresse dal mondo rurale è un passaggio fondamentale per poter attivare tra aprile e giugno 2023 i primi bandi a sostegno dei soggetti del nostro territorio dando così una continuità con la precedente programmazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2022”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca Marco Protopapa.

La nuova programmazione punta alla sostenibilità ambientale, in linea con le strategie dell’Agenda 2030, del Green Deal e di Farm to Fork, e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo sostenibile. Gli interventi sono rivolti prioritariamente a salvaguardare i livelli di produzione minacciati dal cambiamento climatico, in particolare dalla siccità, alla tutela della risorsa idrica, alla produzione di energia da fonti rinnovabili ed al benessere animale. Incentiva le produzioni da agricoltura integrata, biologica e di precisione; e le attività rivolte a favorire l’innovazione in agricoltura e i processi di digitalizzazione nei settori agricolo, forestale e agroalimentare.

Inoltre prosegue il sostegno ai giovani agricoltori e alle aziende in aree svantaggiate, come quelle in aree montane.

Preioni (Lega) sulle minacce a Valditara e Salvini

 Quando si sente puzza di centri sociali compagni e soci preferiscono voltarsi dall’altra parte e scegliere un silenzio che è un atto di complicità”

“Ci sono momenti in cui il silenzio è un atto di complicità. Noi condanniamo con fermezza e senza indugio le minacce rivolte al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e al nostro leader Matteo Salvini, ai quali va ancora una volta la nostra solidarietà. Prendiamo però atto che dalle sinistre non si sia alzato neanche un gemito di biasimo. Neppure di fronte a farneticazioni che invocano la giustizia sommaria per due ministri della Repubblica. Questo governo, di cui la Lega è forza irrinunciabile, non si farà certo impressionare dai deliri di qualche capobanda di collettivi che, per fortuna, sono seguiti solo da quattro pseudo studenti nostalgici dell’Autonomia. Vorremmo quindi che le nostre parole fossero condivise pubblicamente anche da chi oggi sta all’opposizione. Ma sappiamo che quando si sente puzza di centri sociali, compagni e soci preferiscono girarsi dall’altra parte. Dimenticando che la scuola dovrebbe essere luogo di crescita, confronto civile e condanna della violenza sempre, e non solo quando c’è un qualche tornaconto politico”.

Lo dichiara in una nota il capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni.

Rottamiamo gli anziani!

Chi ha frequentato il liceo classico ricorderà senz’altro l’opera tarda di Marco Tullio Cicerone dal titolo significativo “Cato Maior-De senectute” (Sulla vecchiaia). Il trattato filosofico immagina un dialogo tra il vecchio Catone il censore e due suoi amici: Gaio Lelio e Publio Cornelio Scipione Emiliano. Cicerone sostiene che l’essere carico di anni e di esperienze non impedisca e non escluda una partecipazione piena a quello che resta da vivere ed esalta la saggezza, i beni “interiori” dell’avanzata età, che consentono anche di superare l’affievolirsi delle forze fisiche. Insomma i vecchi vanno amati e rispettati.

Fin dall’origine dei tempi, d’altronde, le tribù primitive tenevano in grande considerazione i vecchi, depositari delle tradizioni del popolo e della cultura, maturata attraverso l’esperienza e lo studio; e di solito il governo delle comunità era affidato al “consiglio degli anziani”, a testimonianza che la guida di un gruppo di persone deve essere affidata a chi sa, conosce, ricorda.

Sono passati duemila anni e quei valori sono carta straccia, orpello inutile e fastidioso…

Chi è in età avanzata non è più amato e rispettato, ma solo sopportato quando, addirittura, non è disprezzato o emarginato con fastidio dalla società: vecchio è sinonimo di essere inutile, da rottamare al più presto, un residuo inquinante che rappresenta il passato, cioè un’epoca da dimenticare nella corsa verso il futuro, radioso, bello, giovane.

In Germania il Ministero dei trasporti ha preso in esame l’idea di non rinnovare la patente agli anziani anche se in perfette condizioni fisiche: arrivati ad una certa età, anche se si legge il tabellone dell’oculista senza occhiali, se si sente lo stormire di una foglia a 100 metri, se si salgono le scale saltando i gradini due a due, non si potrà sedersi al volante neppure di un’utilitaria.

In Italia non siamo arrivati a tanto, ma altri segnali sono preoccupanti.

Il più grave è legato all’informatizzazione della vita quotidiana. Non si può chiedere un certificato andando allo sportello di un ufficio pubblico perché lo si deve fare via Internet cliccando sull’indirizzo www.ufficio.it. “Ma io non so cosa sia, e poi non ho neppure un computer” protesta flebilmente il vecchietto ultraottantenne. Peggio per te, pensa l’impiegato di là dal bancone, facevi meglio a morire qualche anno fa…

Vuoi verificare la tua posizione all’INPS? Devi andare sul sito! E lì leggi che “Ai sensi dell’art. 24, comma 4, del D.L. n. 76/2020, dal 1 ottobre 2021 l’accesso a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione è consentito solo attraverso credenziali SPID, CIE o CNS”.

Lo SPID?… Cos’è questa sigla lo chiarisce il sito dell’Istituto con queste semplici parole: “SPID è il sistema di accesso che consente di utilizzare, con un’identità digitale unica, i servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati accreditati. Se sei già in possesso di un’identità digitale, accedi con le credenziali del tuo gestore. Se non hai ancora un’identità digitale, richiedila ad uno dei gestori.Accesso, identità digitale, servizi on line, credenziali, gestore; vallo a far capire al poveretto che, per anni, era abituato a far la fila disciplinatamente, a parlare con l’impiegato, a chiedere quello che gli serviva, a farsi spiegare le cose che non capiva…

Vuoi prelevare 500 euro per campare facendo le tue spese quotidiane nel negozio sotto casa? Scordati di entrare in banca, di compilare la richiesta, fare magari due chiacchiere col cassiere,che è figlio di una tua vicina di casa ,e lo hai visto crescere; devi utilizzare il bancomat all’esterno della filiale, digitare il PIN (dovediavolo è finito? L’avevo messo nel portafoglio ma non lo trovo…) ritirare le banconote e ringraziare Dio che non ti hanno rapinato mentre facevi l’operazione.

Vuoi spedire qualche soldo a tuo nipote che studia a Milano e ha sempre bisogno di un aiuto perché lì la vita è cara? Che non ti venga in mente di mandare un vaglia postale, il caro vecchio vaglia postale con cui anni fa spedivi gli aiutini a tuo figlio appena sposato che aveva dovuto trasferirsi a Bologna per lavoro: “Usi l’home banking, fa prima, costa meno, basta che sul sito della Posta apra l’apposita applicazione…”. Già, ma non ho il computer, se lo avessi te lo avrei già sbattuto in testa, crapùn!

Tutto è ormai diventato virtuale, tutto gira sul cloud, sul web, sul software, la realtà è virtuale e si nutre di bit, di giga, di pixel e chissenefrega se l’anziano (anzi, usiamo il termine giusto: il vecchio) resta tagliato fuori, attaccato ai suoi ricordi, alle cose concrete, ai rapporti personali guardandosi negli occhi, anziché smanettando WhatsApp, mail e sms…

Il vecchio è inutile perché fa fatica ad adattarsi, diventa un peso per la società. E la società lo mette “fuori gioco” levandogli la terra sotto i piedi e irridendolo, perché non conosce la differenza tra PIN e SPID.

Siamo arrivati ad una forma sottile ma efficace di “eutanasia per via informatica”: il vecchio non lo si elimina con una dose mortale di farmaci per liberare la società dal peso della sua sopravvivenza, ma lo si elimina mettendolo fuori dalla vita quotidiana.

R.I.P. , requiescat in pace!

Gianluigi De Marchi

Crisi Gedi, Avetta (Pd). “Cessione testate storiche sarebbe sconfitta per il Piemonte”

CRISI GRUPPO GEDI. AVETTA (PD): “LA CESSIONE DI TESTATE STORICHE SAREBBE UNA SCONFITTA PER IL PIEMONTE”

Il consigliere regionale ha chiesto un’informativa al Presidente Cirio

 

«Nelle ultime settimane abbiamo appreso preoccupanti notizie che riguardano un importante gruppo editoriale italiano, il gruppo GEDI, a cui fanno riferimento diverse testate nazionali e locali, tra le quali, in particolare, i quotidiani La Stampa e La Repubblica e il tri-settimanale La Sentinella del Canavese. Giovedì 16 febbraio è stato proclamato uno sciopero di 24 ore di tutte le testate del gruppo GEDI: le giornaliste e i giornalisti hanno scioperato per protestare per la possibile ‘messa sul mercato’ di singole testate o gruppi di testate. Un’ipotesi che riguarderebbe alcune testate storiche del nord-est (il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto, Il Piccolo, oltre alla Gazzetta di Mantova). Tuttavia ci sono forti timori che le ‘dismissioni’ possano interessare anche le due testate piemontesi, La Stampa e la Sentinella del Canavese, oltre a La Repubblica che vanta una redazione significativa a Torino. Sono testate giornalistiche in cui lavorano decine di professionisti e collaboratori. Sono tutte testate storiche e molto autorevoli che hanno scritto pagine importanti nella storia dell’informazione italiana, anche nell’ambito dell’innovazione digitale. Testate che svolgono anche un ruolo di presidio territoriale di democrazia e di trasparenza. Anche per questa ragione una loro eventuale cessione – o ridimensionamento – rappresenterebbe una sconfitta dolorosa per una Regione come il Piemonte, che è alla ricerca di nuove vocazioni, e per una città come Torino che da sempre è tra le capitali italiane dell’editoria. Per questo in apertura del Consiglio regionale di quest’oggi ho avanzato al Presidente Cirio e alla sua Giunta una richiesta di informativa, affinché i vertici regionali possano ragguagliarci su ciò che sta succedendo. Ad oggi nessuno della Giunta è intervenuto in risposta a quanto sollevato. Tuttavia auspico che il Presidente Cirio voglia aprire un’interlocuzione con il gruppo GEDI al fine di chiarire le reali intenzioni». 

Parco e Castello di Masino riaprono al pubblico

Dopo la chiusura invernale, da sabato 25 febbraio 2023 riapre  al pubblico il Castello e Parco di Masino, Bene del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS a Caravino (TO), millenaria e sontuosa dimora di una delle più illustri casate piemontesi, i Valperga, situata su un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea, in posizione dominante la vasta piana del Canavese.

Visitare il Castello di Masino non significa soltanto scoprire il suo glorioso passato grazie al percorso tra i saloni affrescati e arredati con cura (come il Salone dei Savoiada poco restaurato), le camere per gli ambasciatori, gli appartamenti privati, i salotti, la preziosa biblioteca con più di 25mila volumi antichi, fino alle terrazze panoramiche e al Belvedere. Venire al Castello di Masino offre anche l’opportunità di trascorrere una bella giornata all’aria aperta, passeggiando nel monumentale parco romantico con uno dei più grandi labirinti di siepi d’Italia, costituito da oltre duemila piante di carpini, un maestoso viale alberato, ampie radure e angoli scenografici che in primavera si riempiono di spettacolari fioriture. Un esempio: indicativamente da metà aprile ai primi di maggio, circa 6000 esemplari di Spirea Vanhouttei, piantati dal FAI nel 2007 su progetto dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone, fioriscono creando una “nuvola bianca” che fa da contorno ai grandi prati del giardino all’inglese e fiancheggia il viale che dal parterre superiore scende al grande prato di Eufrasia (nella foto sopra, uno scorcio delle spiree fiorite con il tempietto neogotico sullo sfondo, foto di Dario Fusaro). Attraverso la scelta progettuale di utilizzare tale pianta, un arbusto rustico e molto resistente sia al freddo sia alla siccità, il FAI si fa esempio e promotore “in prima persona” di una pratica di giardinaggio sostenibile: l’oculata selezione della pianta giusta nel posto giusto, infatti, risulta essere ecosostenibile perché si abbattono o eliminano i trattamenti fitosanitari con prodotti di sintesi e le irrigazioni, salvaguardando la salute umana e ambientale.

Nell’ottica di divulgare le buone pratiche da adottare in giardino per contribuire a fronteggiare i gravi effetti della crisi ecologica e climatica, da venerdì 28 aprile a lunedì 1° maggio, proprio nel periodo della candida fioritura delle spiree, il FAI propone la Tre giorni per il giardino, tra le mostre mercato di florovivaismo più rinomate e attese in Italia e la manifestazione più importante della primavera a Masino. Oltre a incontrare i più qualificati vivaisti italiani e stranieri, che esporranno le migliori collezioni, i visitatori e gli appassionati di verde potranno partecipare a interessanti incontri a cura di professionisti ed esperti, dal meteorologo Luca Mercalli al giardiniere di Versailles Giovanni Delù, sul tema della biodiversità e della sua tutela, che condivideranno le proprie ricerche e le proprie preziose esperienze sul campo (in allegato il comunicato stampa con il programma completo della “Tre giorni per il giardino” e dettagli su orari e biglietti e alcune foto).

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Il Castello e Parco di Masino riaprire da sabato 25 febbraio 2023 ed è aperto al pubblico dal mercoledì alla domenica dalle ore 10 alle 18

 

Ingresso castello e parco: intero € 15; ridotto (6-18 anni) € 8; studenti fino ai 25 anni € 8; bambini fino ai 5 anni ingresso gratuito; famiglia (2 adulti e 2 o più bambini) € 38; iscritti FAI e altre convenzioni ingresso gratuito; Carta Musei € 10; persone con disabilità e accompagnatore ingresso gratuito; residenti Comune di Caravino ingresso gratuito

 

Ingresso solo parco: intero € 10; ridotto (6-18 anni) € 3; famiglia € 26; studenti fino ai 25 anni € 3; iscritti FAI e residente Comune di Caravino ingresso gratuito; Carta Musei 7 €

 

www.castellodimasino.itwww.fondoambiente.it

Agente aggredito da detenuto dovrà essere operato

ALESSANDRIA, È TENSIONE CONTINUA IN CARCERE AL DON SORIA: PROTESTA IL SAPPE

Ancora una giornata da dimenticare, per la Polizia Penitenziaria di Alessandria: una giornata di violenza choc e di rabbia. E l’ira del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria è rivolta a tutti coloro che non hanno raccolto, in questi mesi, i reiterati allarmi dei rappresentanti sindacali dei Baschi Azzurri.

“Martedì sera un Agente di Polizia Penitenziaria è rimasto seriamente ferito dopo essere stato aggredito da un detenuto al Don Soria”, denuncia il Segretario regionale del Piemonte del SAPPE Vicente Santilli. “Il detenuto gli ha infatti lanciato addosso una bomboletta del gas in uso alla popolazione detenuta. L’Agente è stato condotto dapprima presso la locale infermeria e poi presso il Pronto Soccorso che certificava una prognosi di giorni dieci salvo complicazioni. Speriamo finisca presto questo massacro nei confronti della Polizia penitenziaria, anche con strumenti idonei per garantire l’incolumità degli Agenti. Servono, e il SAPPE lo rivendica da tempo – inascoltato dalle istituzioni deputate ad intervenire – urgenti provvedimenti per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino”.

“Non passa giorno che non si verificano aggressioni nei confronti della Polizia Penitenziaria che presta servizio in Piemonte: e siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”, conclude.

Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, esprime la solidarietà del primo Sindacato del Corpo all’Agente di Polizia rimasto ferito al Don Soria e denuncia: “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere: certo non indulti o amnistie. Espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l’incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch’essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità”.

Impietosa la denuncia di Capece, che esprime solidarietà ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Alessandria: “Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Mi riferisco alla necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia“.

 

“Grandi artisti canori” torna con il suo stand alla Mostra di San Giuseppe

Dopo 3 anni l’associazione di canto “ Grandi artisti canori” torna con il suo stand alla Mostra di San Giuseppe di Casale Monferrato.

Qui si potrà ‘pescare’ al banco di beneficenza ed il ricavato andrà a coprire le spese che l’associazione andrà a ricoprire in caso dell’organizzzione e/o partecipazione al eventi musicali.

E chi vorrà potrà iscriversi, età dai 7 ai 30 anni all’evento ‘La Voce’

Domenica 19 marzo poi ci sarà una giornata di eventi che vedono l’associazione festeggiare i dieci anni di vita del Festival Canoro San Giuseppe

Dalle 14;30 / 16;00 ci sarà “Sanremo off” compagnia On stage con l’associazione culturale Tantasà,

Dalle 16;05 / 16;35 apertura festival 10°Festival San Giuseppe -Gli inediti.

I partecipanti del Festival San Giuseppe hanno messo in campo una collaborazione con Denis Chiatellino da Cirie, sia la scorsa estate con gruppo di canto del centro estivo musicale in agosto e successivamente a dicembre e gennaio con gruppo di canto e i 7 artisti che si sono aggiunti nel gruppo da ottobre 2022, ovvero:

Rita Finotello “ Amicizia raggio di sole”

Margherita Riili “ Camillo bello”

Ettore Riili “Corro”

Stefania Maio “ cuori lontani”

Emi Jaku “ dove sei andato”

Noemi Raimondi “ la felicità e speciale”

Ambra Ruggiano “ la neve”

Lidia Giordano “ l’amicizia nel cuore”

Martina Gangemi “ l’arcobaleno addosso”

Martina Pepe “ Rugiada”