ilTorinese

Dog friendly o human friendly?

Vacanze con il cane tra accoglienza, benessere e responsabilità

📅 Giovedì 26 giugno, dalle 18:00 alle 19:00
Nuovo appuntamento (e ultimo del palinsesto 2024-2025) con Parla con Me®, il format ideato e condotto da Simona Riccio, dedicato alla comunicazione strategica e ai temi trasversali del food, del turismo e del benessere.

Questa puntata sarà un vero e proprio vademecum per chi viaggia con un cane, ma anche un momento di confronto per strutture ricettive, professionisti del turismo e operatori del settore pet che vogliono comprendere (e migliorare) cosa significa essere davvero pet friendly oggi.

🎤 Ospiti della puntata:

Adriano De Sanctis – Consulente e formatore per l’eccellenza nella Dog Hospitality
Rocco Voto – Editore di Dogsportal.it | Consulente e formatore in marketing cinofilo

🔎 Di cosa parleremo?

• Come riconoscere una vera struttura pet friendly (e non solo “pet tolerant”)
• Dog hospitality: dalla comunicazione ai servizi reali
• Aerei, treni, auto: viaggiare sereni con il proprio cane
• Pet food e benessere animale (parte 2): tendenze, etica, sostenibilità
• Marketing cinofilo e strategia digitale per strutture e territori
• Turismo responsabile, educazione, inclusione: cosa significa oggi “accogliere”?

Una puntata che intreccia storytelling, esperienze e formazione.
Pensata per:
✔️ Viaggiatori con cani al seguito
✔️ Strutture turistiche che vogliono migliorare la loro offerta
✔️ Professionisti della comunicazione e del marketing
✔️ Chi opera nel settore pet e vuole fare la differenza

📺 Diretta streaming su:
• LinkedIn – profilo Top Voice di Simona Riccio
• Facebook – Simona Riccio
• YouTube – Parla con Me® https://www.youtube.com/@parlaconme802

Per rivedere le puntate precedenti www.parlaconmeofficial.it

🎙️ Vi aspettiamo in diretta, per chiudere insieme una stagione ricca di spunti, dialoghi e contaminazioni positive.
Perché essere dog friendly è una scelta di cultura e consapevolezza.

Simona Riccio  

Borgata Lesna: da sempre inclusiva, ma ora qualcosa sta cambiando

La Borgata Lesna, quartiere della terza circoscrizione di Torino, è sempre stata un esempio di convivenza pacifica, accoglienza e rispetto reciproco. Un quartiere dove persone di origini diverse hanno saputo costruire legami solidi, condividere spazi, culture e sogni. Qui la parola “comunità” ha sempre avuto un significato profondo, concreto.

Negli ultimi tempi, però, si percepisce un cambiamento preoccupante. Segnali di chiusura, diffidenza verso il “diverso”, episodi isolati ma significativi di intolleranza stanno incrinando quel clima che ha fatto di Borgata un modello di integrazione. Commenti ostili sui social, sguardi evitanti per strada, lamentele infondate contro chi ha un altro colore della pelle o parla una lingua diversa: piccoli gesti che, messi insieme, creano una frattura.
Le cause possono essere tante: la crisi economica, la paura alimentata da una certa retorica politica, o semplicemente l’abitudine che si trasforma in indifferenza. Ma non possiamo restare a guardare. Difendere l’anima inclusiva di Borgata è un dovere di tutti. Basta poco: un gesto gentile, una parola chiara contro il pregiudizio, la scelta di stare dalla parte dell’umanità.
Perché Borgata non torni indietro, ma continui ad essere casa per chiunque la voglia abitare con rispetto e dignità.

Enzo Grassano

Concerto e fuochi: 50 mila in piazza per San Giovanni

Circa 50 mila persone ieri sera in piazza Vittorio a In occasione dei festeggiamenti per San Giovanni. In serata si è tenuto il grande concerto gratuito “Torino is Fantastic”, alle 21, con alcuni dei più grandi nomi della musica italiana e internazionale quali Alessandra Amoroso, Annalisa, Antonello Venditti, Gianna Nannini, Il Volo, Mahmood, Tananai, i finalisti di “Amici” e la guest star internazionale Shaggy, con una nuova versione del suo celebre brano Boombastic, a trent’anni dall’uscita. Lo spettacolo, prodotto e organizzato da Friends and Partners, è stato condotto da Gerry Scotti con la partecipazione speciale di Noemi e sarà trasmesso successivamente su Canale 5. Poi alle 23,30 il tradizionale spettacolo pirotecnico.
(foto di copertina Stefano Zanarello)

Intrepide. Storie di donne, viaggi, sogni e avventure

Alla Precettoria di “Sant’Antonio di Ranverso”, la fotografa iraniana Marjan Moghaddam racconta la vita di trenta donne straniere residenti in Italia

Dal 28 luglio al 31 agosto

Buttigliera Alta (Torino)

Nonostante tutto. Volti che negli occhi conservano gelosamente la speranza del sorriso. La speranza e il coraggio. Donne forti, determinate, orgogliose delle loro origini, coraggiose, “Intrepide”, come le definisce il titolo della mostra ospitata, da sabato 28 luglio a domenica 31 agosto, nel “Complesso Monumentale” di arte gotica (XII secolo) della Precettoria di “Sant’Antonio di Ranverso”, lungo la “via Francigena”, nella bassa Valle di Susa, a circa 20 chilometri da Torino.

Trenta donne. In rassegna, fissate con notevole abilità di mestiere e di verve narrativa, i loro volti, accenni di usanze e costumi, espressioni che raccontano tenacia e serenità nell’affrontare esperienze di vita così diverse e in terre così lontane dai loro Paesi d’origine. A fissarle in scatti decisi e nitidi, con occhio attento e pronto a cogliere l’attimo “fuggente” del gesto irripetibile, Marjan Moghaddam, fotografa iraniana, nativa di Teheran, ma dal 1997 residente in Italia, a Torino. E’ lei stessa a raccontare: “La mia ricerca si concentra su temi come la ‘diversity’, ‘equity and inclusion’, la memoria, la tolleranza, l’identità culturale, l’integrazione sociale e i diritti umani; con i miei scatti tento sempre di catturare le emozioni e mettere al centro l’essere umano e la sua realtà, per stabilire un dialogo, capire i suoi stati d’animo e instaurare un rapporto empatico e spontaneo”.

In tal senso, anche “Intrepide” non vuole essere una semplice descrittiva esposizione, ma “un viaggio profondo nelle vite di circa trenta donne provenienti da ogni parte del mondo”. Le loro sono “storie autentiche”, storie che si confondono con mille altre, proprie di chi ha scelto di lasciare, in vario modo e per molteplici ragioni, la propria terra d’origine per iniziare una nuova vita in Italia, inseguendo i sogni di un futuro migliore e ben consapevoli di affrontare sfide non sempre, anzi quasi mai, facili, imboccando strade in salita e percorsi ricchi di ostacoli, di sguardi e parole che feriscono i cuori, di tante resistenti invalicabili barriere e pochi “ponti” e àncore cui affidarsi per superare mari in burrasca. Attraverso i loro volti e le loro storie, fermate da Marjan, emerge comunque, e sempre, un racconto di coraggio, di grande forza e determinazione.

Le fotografie sono arricchite da testi che approfondiscono le esperienze personali delle protagoniste, provenienti da  innumerevoli Paesi, che vanno dall’Armenia alla Romania, alla Russia, via via fino all’India, Singapore, Australia, Camerun, Kenya, Nigeria, Senegal, Brasile, Stati Uniti, Canada e molti altri ancora.

Gli sguardi delle donne emigranti, i loro sorrisi e le loro espressioni sono il “nucleo pulsante” di un Progetto, portato avanti dalla fotografa iraniana insieme ad altri di sicuro effetto: da “Il Romanzo di una Vita” a “Io attraverso Te”. Il primo è un vero e proprio “viaggio fotografico”attraverso sguardi, gesti, parole e ricordi di anziani, “espressioni della nostra memoria”, esposto nel 2023 prima alla “Fondazione Colonnetti” e in seguito all’“Archivio di Stato”di Torino. Il secondo, da poco concluso in collaborazione con l’Ospedale “Molinette” di Torino riguarda il tema della “donazione del sangue” come gesto di generosità e consapevolezza. Il Progetto verrà esposto da luglio fino a dicembre in diverse locationcittadine, fra le quali la “Palazzina di Caccia” di Stupinigi e ancora l’“Archivio di Stato” di Torino.

In fase di conclusione e di estrema attualità, infine, il Progetto (antecedente, nella sua ideazione e partenza, allo scoppio della terribile crisi mediorientale) “Iran. Famiglia, vita, libertà”. Obiettivo, “quello di sensibilizzare – racconta l’artista – l’osservatore sulla complessa realtà dell’Iran, mostrando soprattutto la forza dei legami familiari e la situazione della vita quotidiana che, sebbene possa sembrare tanto distante dall’Occidente in taluni aspetti, in altri è sorprendentemente vicina a noi”.

Gianni Milani

“Intrepide. Storie di donne, viaggi, sogni e avventure”

Precettoria di “Sant’Antonio di Ranverso”, Buttigliera Alta (Torino); infowww.ordinemauriziano.it

Dal 28 giugno al 31 agosto

Nelle foto: Marjan Moghaddam, “Fé – USA” ed “Elida – Brasile”

Il Cartoliniere alla Confraternita

Sono circa 400, fra cartoline disegni ed incisioni, le opere di Antonio Mascia esposte ad Acceglio alla “Confraternita di Chiappera”

Fino al 10 luglio

Chiappera – Acceglio (Cuneo)

Origini bolognesi, classe 1960. Al secolo, Antonio Mascia. In arte, l’“Artigliere Cartoliniere” o il “Dragone Cartoliniere”, appellativi derivatigli dal suo essere, da anni, “disegnatore ufficiale” e “socio volontario” dell’Associazione “Amici del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706”, con tanto di uniforme appartenente ai “Dragoni del Piemonte”. Vesti sotto le quali Mascia ha di recente esposto, in una suggestiva mostra (circa 200 opere originali, tutte realizzate a mano, fra cartoline, disegni, incisioni, quadri, taccuini, perfino una cassetta postale e un tamburo) al “Mastio della Cittadella” di Torino. Lì, anche se prevalentemente ristrette al mondo militare sabaudo, abbiamo conosciuto le sue opere, decisamente originali, decisamente suggestive, decisamente oceani di fantasia. “Ironico giocoliere dell’immagine”, attratto in particolare e in modo viscerale alla realizzazione di cartoline illustrate, campo dov’è imbattibile per perizia tecnica e geniale inventiva, Mascia è oggi – e fino a giovedì 10 luglio – ospitato con una ricchissima personale nella sede settecentesca della “Cappella di San Gregorio” appartenente alla Compagnia della Confraternita dei “Disciplinanti del Gonfalone” di Borgata Chiappera, frazione della cuneese Acceglio, in Valle Maira.

Fra i momenti clou del calendario di eventi culturali pensati per l’estate accigliese 2025 dalla “MAMO Educational Foundation” (Fondazione No Profit nata nel 2019, operante nel campo dell’educazione e della formazione accessibile a tutti), in collaborazione con l’“Accademia Albertina di Belle Arti” di Torino, sotto il patrocinio del “Comune di Acceglio” e dell’“Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Saluzzo”, la rassegna torna piacevolmente a ripresentarci mondi che attingono al reale trasformandolo, attraverso gesti e colore, in universi di pura innocente infantile fantasia, dove esseri umani, natura e mondo animale paiono aver trovato la più perfetta sintesi di un vivere comune in cui parole come pace, gioco, gioia hanno ancora un senso nel guidare la normale quotidianità dell’esistenza. Oggi così brutalmente messa all’angolo. In fondo, basta poco. Un semplice picnic dai mille colori e dalle mille risate (fra buon cibo, bicchieri di vino che van giù ch’è un piacere, bikini e improbabili “canottierone” da battaglia a contenere gli eccessi di grasso di “panzuti” omini e omoni gaudenti in piena festa); o ancora aquiloni, velieri, fiori e fanciulle spinte in magici voli dal semplice innocuo alitare di un bimbo o di un omone barbuto accanto a un altro impeccabile in abito tirato, occhialini e cravatta. Disegni policromi, incisioni, acrilici, sculture e installazioni, ma soprattutto le sue cartoline: in mostra sono loro (antico strumento di comunicazione – la prima pare essere stata emessa dalle Poste dell’Impero Austro – Ungarico il 1° ottobre del 1869) a guidare la più attenta visita. Realizzate a penna biro e colorate con matite, le tematiche variano e svolazzano in piena libertà. A dar di briglia alla pura invenzione, l’assoluto equilibrio dei giochi cromatici. “Disegno cartoline – sottolinea lo stesso Mascia – da anni. Le ho scelte come modalità d’espressione perché fanno parte di un taccuino di viaggio immaginario, inoltre sono semplici e comprensibili a tutti … Sono delle miniature, piccoli quadri, ma per me diventano disegni volanti. Le prime risalgono al 1980 e sono state realizzate per la mia fidanzata di allora, diventata mia sposa. Avevo promesso di scriverle tutti i giorni! Ma io non sono uno scrittore”.

In mostra tutte le cartoline sono corredate – cosa di certo particolarmente gradita ai filatelici o ai semplici collezionisti e appassionati delle cartoline postali – da un apposito “annullo postale” ideato per l’occasione dal “Cartoliniere” e accompagnato da una originale “cartolina invito” e da un “manifesto”. Inoltre (attenzione!), sabato 5 luglio, dalle 11 alle 17, il pubblico sarà accolto da una vera e propria “postazione da campo” organizzata da Poste Italiane all’interno della quale si svolgeranno le procedure ufficiali di annullo con il timbro della mostra sulle cartoline invito. Una preziosa “cassetta postale da viaggio” è già stata messa disposizione nella giornata inaugurale, domenica 8 giugno. Saranno anche messe in vendita decine di cartoline (editate in questi anni) e ben visibili sull’inconfondibile raccoglitore espositivo.

Scrive Antonio Musiari, curatore della rassegna: “Nelle cartoline di Mascia si condensano microracconti in cui i luoghi e le persone circondano da sempre l’operato dell’artista alle prese con una particolare forma d’arte che alcuni hanno voluto accostare alla ‘Mail Art’ seppure sia più giusto ritenere che egli disegni le cartoline per un naturale processo di conoscenza del mondo attuato secondo una personale visione”. Parole pienamente condivisibili.

Gianni Milani

“Il Cartoliniere alla Confraternita”: Confraternita di Chiappera – Acceglio (Cuneo); tel. 376/2183156

Fino al 10 luglio /Orari: giov. – dom. 15/19

Nelle foto: Antonio Mascia “Picnic a Chiappera” Big cartolina; Antonio Mascia; “NORDsudEST”; “Un, due, tre, GIOIA!”

Cinque serie TV da vedere durante il Pride Month

THE PASSWORD Torino oltre gli asterischi

Per la rubrica The Password: Torino oltre gli asterischi, il collaborazione con Il Torinese, Ilaria Vicentini, in occasione del Pride Month, suggerisce cinque serie TV che raccontano le infinite sfumature dellamore e dellidentità senza stereotipi.

A giugno ricorre il Pride Month, il mese dellorgoglio delle persone LGBTQIA+, unimportante occasione per rivendicare i diritti di una comunità che lotta da sempre contro la discriminazione. In diverse parti del mondo come nella nostra città, dove lo scorso 7 giugno si è svolto il Torino Pride, a cui hanno partecipato circa 150 mila personele strade si tingono di arcobaleno, tenendo vivo il ricordo dei Moti di Stonewall del 1969.

Da allora, sono stati fatti alcuni passi avanti, sebbene ne rimangano molti altri da compiere. Fra i primi, c’è una maggiore attenzione dedicata alla rappresentazione dei personaggi queer nei media. In particolare, sono numerose le serie TV che hanno contribuito a superare gli stereotipi, permettendo alle persone LGBTQIA+ di potersi finalmente riconoscere allinterno di storie libere dai soliti cliché

Ecco 5 serie TV che raccontano lunicità e la bellezza di ciascuna identità, da (ri)vedere durante questo Pride Month.

Pose (Disney+)

Crediti: https://it.pinterest.com/pin/3307399716201533/

Uscita per la prima volta nel 2018, Pose si è presentata fin da subito come una serie rivoluzionaria. Il suo cast, infatti, comprende il più alto numero di attrici e attori trans della storia della televisione.

La serie, ambientata a New York tra la fine degli anni ‘80 e linizio degli anni ‘90, mette al centro le vicende di Blanca ed Elektra, due donne trans e nere con un passato difficile e un presente incerto. Nonostante ciò, tentano di farsi strada nel colorato mondo delle ball, competizioni di danza, performance drag e moda, nate per permettere anche alle persone più emarginate dalla società di brillare

Attraverso le storie delle protagoniste e di molti altri personaggi, si trattano diversi temi toccanti: la diffusione dellHIV/AIDS e la stigmatizzazione a essa correlata, limportanza degli affetti al di là dei legami di sangue (la famiglia scelta) e la possibilità di riscatto.

Skam Italia (Netflix, prossimamente su Rai 2 e RaiPlay

Crediti: https://www.comingsoon.it/serietv/skam-italia/1956/episodi/stagione-2/

Fortunato remake dellomonima serie TV norvegese, Skam Italia ha conquistato un grande numero di spettatori e spettatrici grazie al suo racconto senza filtri delladolescenza. Ogni stagione mette al centro un protagonista diverso, alle prese con difficoltà tipiche di quel periodo della vita in cui tutto, dalle emozioni ai giudizi altrui, appare amplificato

In particolare, la seconda stagione ruota attorno al personaggio di Martino, che deve fare i conti con una cotta inaspettata per Niccolò, un compagno di scuola, e la conseguente scoperta della sua omosessualità. Tra dubbi, paure e nuove consapevolezze, Martino riuscirà finalmente a trovare se stesso, anche grazie al prezioso e costante supporto dei suoi amici.

The Haunting of Bly Manor (Netflix)

Crediti: https://it.pinterest.com/pin/3799980924845471/

Secondo capitolo della serie antologica The Haunting, creata e diretta da Mike Flanagan, The Haunting of Bly Manor è liberamente ispirata al racconto gotico Il giro di vite di Henry James. Ambientata nel 1987, in unantica e inquietante residenza nella campagna inglese, la serie segue le vicende di Dani, giovane insegnante americana traumatizzata dalla morte del suo ex fidanzato. Assunta dal ricco proprietario dellabitazione, affinché si prenda cura dei suoi due nipoti, Dani scoprirà ben presto il volto più oscuro di Bly Manor: inizierà a percepire strane presenze, diventando testimone di eventi inspiegabili e fuori da ogni logica. Ma la residenza infestata si rivelerà anche benevola con lei, permettendole di vivere per la prima volta un amore (queer) autentico e profondo, così forte da superare anche la morte.

Le fate ignoranti (Disney+)

Crediti: https://www.comingsoon.it/serietv/le-fate-ignoranti/3362/scheda/

Era il 2001 quando Le fate ignoranti, film del regista italo-turco Ferzan Özpetek, debuttò nelle sale italiane. Il lungometraggio fu accolto con entusiasmo dal pubblico, soprattutto per la sua capacità di raccontare una varietà di temi coraggiosi, specialmente per lepoca, con delicatezza e autenticità.

Così, per replicare quel successo, a distanza di più di ventanni Özpetek ha trasformato il suo film in una serie TV. La trama rimane la stessa, sebbene sia stata adattata ai giorni nostri e introduca nuovi personaggi: Antonia, una donna dalla vita agiata e monotona, si ritrova a fare i conti con la morte improvvisa del marito Massimo. Come se non bastasse, la donna scopre che Massimo aveva una relazione segreta con un uomo, Michele. Inizialmente devastata dalla notizia, Antonia sceglie di non voltarsi dallaltra parte e di immergersi in quella vita che Massimo le nascondeva dolorosamente. Con il tempo, arriverà a stringere una profonda amicizia con Michele e il suo gruppo di amici –  queer ed emarginatie imparerà da loro che esistono infiniti modi di amare, di formare una famiglia e di essere felici.

Young Royals (Netflix)

Crediti: https://it.pinterest.com/pin/75364993759267812/


Cosa accadrebbe se il secondogenito della famiglia reale svedese si innamorasse di un ragazzo, infrangendo ogni legame con le antiche tradizioni monarchiche del Paese? Questa è la domanda da cui prende il via Young Royals, serie TV di genere teen diventata popolare ben oltre i confini della Svezia.

Il principe Wilhelm, dopo uno scandalo che lo vede coinvolto, è costretto dai suoi genitori a trasferirsi al collegio di Hillerska, prestigioso luogo di formazione per i discendenti delle più ricche famiglie svedesi. Dopo un inizio difficile, il ragazzo stringerà un legame speciale con Simon, uno studente di umili origini ammesso al collegio grazie a una borsa di studio. Wilhelm si ritroverà perciò a dover gestire sentimenti nuovi e terrificanti, costantemente schiacciato tra il peso del suo ruolo pubblico e il desiderio struggente di vivere il suo amore alla luce del sole.

Ilaria Vicentini – redattrice di The Password

Facebook: The Password UniTo

Instagram: @thepasswordunito

E-mail: thepasswordunito@outlook.it

 

Lite degenera in pugni e spintoni: doppio intervento dei Carabinieri 

Due interventi in poche ore per i Carabinieri, chiamati a sedare altrettante liti violente che, secondo le segnalazioni, stavano rapidamente degenerando in scontri fisici. I fatti si sono verificati nei giorni scorsi tra il centro di Biella e la vicina Valle Cervo.

In entrambi i casi, le tensioni tra due uomini sono sfociate in spintoni e pugni, rendendo necessario l’intervento dei militari. Tuttavia, all’arrivo delle pattuglie, uno dei protagonisti delle aggressioni si era già dileguato. Sono in corso le opportune indagini per ricostruire l’esatta dinamica degli episodi e individuare eventuali responsabilità.

Violenza di genere, incontro a Rivoli

  • A Rivoli nel 2025 già 9 comunicazioni all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti, stalking, violenza sessuale e 5 ammonimenti
  • I dati regionali di Telefono Rosa per il 2024: 761 le donne accolte e 5116 i contatti registrati
  • Assessora Gribaldo: abbiamo costruito basi solide per rendere Rivoli una città sempre più inclusiva e consapevole

 

Rivoli, 24 giugno 2025 – Dopo tre anni torna a Rivoli “Innamòrati di Te”, l’evento itinerante ideato e promosso da Codere Italia sul tema della violenza di genere. Un nuovo appuntamento per tenere alta l’attenzione su un fenomeno che, purtroppo, negli anni non smette di essere protagonista sulle prime pagine delle cronache nazionali.

La diciottesima edizione ha ottenuto il patrocinio della Città di Rivoli, degli Stati Generali delle Donne e della FERPI-Federazione Relazioni Pubbliche Italiana ed è ospitata nella Sala Polivalente del Centro Congressi del Comune di Rivoli.

“Il Comune di Rivoli ha da tempo intrapreso un cammino chiaro e convinto a favore delle politiche di genere, consapevole che la promozione della parità e il contrasto alle disuguaglianze non possono essere relegati a momenti simbolici, ma devono essere parte di un impegno quotidiano e strutturato, dichiara Dorotea Gribaldo, Assessora con deleghe per politiche giovanili, pace e cooperazione internazionale, pari opportunità, benessere degli animali, gemellaggio, legalità e tutela dei diritti del Comune di Rivoli. Già durante la precedente amministrazione sono state messe in campo due azioni fondamentali per rafforzare la rete territoriale in un’ottica di equità e prevenzione: l’istituzione della Consulta delle Donne, organismo permanente di confronto, proposta e vigilanza, e l’attivazione di uno Sportello Antiviolenza all’interno del Comune, gestito con grande competenza dall’Associazione EMMA Onlus. Quest’ultimo rappresenta un presidio essenziale per tutte le donne che vivono situazioni di disagio o pericolo, offrendo loro ascolto, orientamento e supporto concreto in un percorso di riappropriazione della propria libertà e dignità. Come giovane amministratrice, credo fermamente che la prevenzione delle discriminazioni e la promozione delle pari opportunità debbano partire anche e soprattutto dalle giovani generazioni. Per questo stiamo lavorando a percorsi educativi, incontri pubblici e iniziative culturali che parlino di rispetto, di diritti e di relazioni sane. La sfida è ancora aperta, ma abbiamo costruito basi solide per rendere Rivoli una città sempre più inclusiva e consapevole. È un impegno che intendiamo portare avanti con determinazione, ogni giorno”.

Gli ultimi dati disponibili del Ministero dell’Interno evidenziano che nel periodo gennaio – marzo 2025 si sono registrati, in ambito nazionale, 17 omicidi con vittime di sesso femminile. Il confronto con lo stesso periodo del 2024 – in cui se ne sono registrati 26 – mostra fortunatamente un decremento (-35%).

Sul territorio di Rivoli, nel 2024 sono state 30 le comunicazioni all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti, stalking, violenza sessuale. Gli ammonimenti del Questore per stalking o maltrattamenti sono stati 23. Nel 2025, sempre a Rivoli, sono già 9 le comunicazioni all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti, stalking, violenza sessuale 5 gli ammonimenti sempre per stalking o maltrattamenti.

“Il Commissariato di Rivoli è da sempre attento ai casi di violenza di genere, dando priorità all’ascolto e al supporto delle vittime, anche in seguito a segnalazioni lievi. Attiva prontamente contatti e informa sulle tutele disponibili, contribuendo alla prevenzione in contesti a rischio, spiega Maria Teresa Cerutti, Sostituto Commissario della Polizia di Stato Commissariato di Rivoli. È inoltre impegnato da anni in attività di educazione alla legalità nelle scuole e partecipa a iniziative territoriali come la manifestazione “EVVIVA”, promossa da ASL TO3 e Ospedale di Rivoli. Queste occasioni permettono un dialogo diretto con i giovani e rafforzano la rete di collaborazione tra istituzioni”.

Nel 2024, sono stati 5.116 i contatti tramite mail, chat, messaggistica istantanea e sms, e 761 le donne accolte dalle volontarie dell’Associazione Telefono Rosa a livello regionale. Particolarmente allarmante è la presenza di vittime molto giovani: il 3,4% delle donne ha meno di 16 anni e un ulteriore 21,8% rientra nella fascia d’età tra i 16 e i 29 anni. La violenza psicologica si conferma la più diffusa (63%), seguita dalla violenza verbale e dalle minacce. Significative anche le percentuali relative alla violenza fisica e a quella economica. Non meno rilevante è la presenza di stalking e cyberstalking.

La situazione evidenzia, inoltre, una preoccupante disparità anagrafica: mentre il 25% delle vittime ha meno di 29 anni, solo il 16,5% dei maltrattanti appartiene alla medesima fascia d’età. Questo dato suggerisce che le giovani donne sono spesso vittime di violenza perpetrata da uomini più avanti negli annii.

Dati che ribadiscono la necessità di intervenire costantemente e di affrontare l’argomento da diverse angolazioni.

“L’Arma dei Carabinieri, oltre alle specifiche prerogative di prevenzione generale e repressione dei reati di violenza di genere, opera attivamente anche sotto il piano informativo, contribuendo fattivamente alla divulgazione, insieme ad altri Enti Istituzionali, di una cultura della legalità, evidenzia Ugo Mercurio, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rivoli. Tra le varie iniziative, si segnala il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di minori e donne vittime di violenza. Sempre con la collaborazione di Soroptimist International d’Italia, è stato esteso alle province di Milano, Torino e Roma l’utilizzo del sistema “Mobile Angel”. Il progetto prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme da polso del tipo “smart watch”, che consente, in caso di necessità, di inviare richieste di intervento alla Centrale Operativa dell’Arma che può localizzare immediatamente la vittima e inviare una pattuglia sul posto”.

 

Una recente indagine Ires Piemonte fotografa le attività dei 16 CUAV – Centri per uomini autori di violenza, facendo una sorta di identikit dell’uomo violento: nel 2023 sono stati 452 gli uomini presi in carico. Il profilo che ne viene fuori è che nel 72% dei casi l’uomo violento ha figli – e nella metà dei casi i minori hanno assistito agli episodi di violenza contro la madre – il 69,3% lavora stabilmente, e l’88% ha commesso abusi in ambito familiare. Sono uomini che hanno subito episodi di violenza fisica o psicologica da bambini, e nel 9% anche violenza sessuale. Sono mediamente istruiti (il 51,8% ha conseguito la licenza media inferiore, il 31,3% un diploma superiore e il 10% è laureato) e hanno un’età compresa tra i 17 e gli 81 anni.

Siamo lieti di affiancare Codere Italia nei suoi incontri territoriali, come questo di Rivoli, che costituiscono un’opportunità di capitale importanza per instaurare un dialogo diretto con le donne, accogliere le loro istanze, offrire un supporto mirato e, parallelamente, sensibilizzare la comunità – con particolare riguardo alla componente maschile – sui valori imprescindibili del rispetto e della responsabilità condivisa, dice Isa Maggi, Coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle Donne – Fondazione Villa GaiaNel corso del tempo, Codere ha costantemente evidenziato una notevole sensibilità e un impegno concreto nei confronti delle tematiche inerenti alla parità di genere. Tale dedizione si è manifestata attraverso il tangibile sostegno a iniziative culturali e sociali specificamente volte a promuovere l’empowerment femminile. Un esempio paradigmatico di tale impegno è rappresentato dal supporto, assiduo e di profonda risonanza, offerto alla Villa Gaia di Rea, con particolare enfasi sulla nostra Biblioteca di genere”.

Credo profondamente nel potere della rete tra donne, sottolinea Donatella Bertolone, Vicepresidente Vicario Gruppo Donne Imprenditrici FIPE/ConfcommercioDare valore al nostro lavoro, creare luoghi sicuri, formare e accompagnare le imprenditrici è la strada per un cambiamento concreto e duraturoNe è un esempio l’esperienza del nostro Gruppo Donne Imprenditrici FIPE, impegnato concretamente su formazione, parità di genere e progetti come #SicurezzaVera, per costruire insieme una cultura d’impresa più inclusiva, consapevole e responsabile”.

“BPW International è una delle più importanti reti globali al femminile, attiva in oltre cento Paesi, che promuove la leadership, l’empowerment e i diritti delle donne in ambito economico, politico e sociale. All’interno dell’organizzazione, lo Standing Committee on Public Relations – di cui ho l’onore di far parte – ha il compito di rafforzare la reputazione internazionale di BPW, aggiunge Veronica Boldrin, giornalista, socia professionista FERPI e Membro dello Standing Committee for Public Relations di BPW International. Ogni nostra azione è allineata con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, in particolare con quelli dedicati alla parità di genere, alla riduzione delle disuguaglianze e alla costruzione di partnership globali. Perché crediamo che la comunicazione non sia solo un mezzo, ma una vera leva di cambiamento”.

Dopo Rivoli, il progetto itinerante “Innamòrati di Te” farà tappa in altre città dove Codere è presente con le sue attività.

Innamòrati di Te” continua il suo cammino di consapevolezza per combattere ogni forma di violenza di genere e sostenere la costruzione di un futuro più equo e libero, dichiara Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali Codere Italia. Con dieci anni di esperienza in diversi territori, il progetto si conferma uno spazio vivo di confronto e trasformazione. Al centro, il coraggio delle donne, la lotta al gender gap e l’impegno per creare reali opportunità. Voglio fare oggi un invito forte soprattutto alle giovani donne: continuate a credere in voi stesse e a scegliere senza paura chi essere. A volte sono i limiti che ci diamo da sole a bloccarci e a farci rinunciare a una parte importante di noi stesse”.

 

A Torino il Congresso dei Testimoni di Geova 

Oltre 13.000 all’INALPI Arena

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Dal 27 al 29 giugno 2025 L’Inalpi Arena di Torino ospiterà il Congresso dei Testimoni di Geova dal tema “Pura Adorazione”. L’evento, della durata di tre giorni, prevede la partecipazione quotidiana di circa 13 mila persone, per un totale complessivo stimato di 40.000 presenze.

I partecipanti arriveranno da tutta la regione Piemonte, non solo dalla provincia di Torino, includendo sia Testimoni di Geova sia persone interessate a conoscere meglio i valori promossi.

Il convegno rientra nella serie mondiale di Congressi dei Testimoni di Geova che, nel solo 2024, ha già visto la partecipazione di quasi 11 milioni di persone in oltre 6.000 congressi organizzati in tutto il mondo. Una simile affluenza rappresenta un’importante opportunità per il territorio, per le attività commerciali e per la città in generale. Il tema del congresso di quest’anno sarà: “Pura Adorazione”.

I tre giorni offriranno momenti di profonda riflessione spirituale, con un programma ricco di discorsi, video, interviste e musica, volto a promuovere valori fondamentali quali la famiglia, l’amicizia e l’amore verso il prossimo. Il congresso rappresenterà anche una straordinaria testimonianza di unità nella fede, che supera le differenze personali e culturali

Venerdì ore 11:45 – Discorso: “Chi governa veramente il mondo?”

Sabato ore 11:30 – Cerimonia del Battesimo

Domenica ore 11:15 – Discorso: “Come facciamo a sapere se quello in cui crediamo è vero?”

Non vediamo l’ora di collaborare con le autorità locali per organizzare questo evento entusiasmante a Torino – dichiara Antonio Donnarummo, portavoce dei Testimoni di Geova -. Quest’anno il tema del congresso mira a offrire una guida a chi è alla ricerca di speranza. Ci auguriamo che, al termine dell’evento, tutti i partecipanti si sentano incoraggiati e motivati, avendo compreso meglio cosa significa veramente adorare Dio e come questo possa aiutarli ad affrontare le sfide di oggi”.

Al congresso dal tema “Pura adorazione” saranno presentati video, discorsi e interviste a carattere biblico su vari argomenti. Ecco alcuni temi:

· Come facciamo a sapere se quello in cui crediamo è vero?

· Lezioni dal primo miracolo di Gesù.

· Lezioni da ciò che disse Gesù.

Un momento importante sarà il battesimo, che avrà luogo il sabato. Inoltre, molti non vedono l’ora di vedere il secondo episodio del videoracconto “La buona notizia secondo Gesù”. Questa serie, composta da 18 episodi, fornisce un quadro completo della vita e dell’opera svolta da Gesù Cristo basandosi unicamente sulle narrazioni evangeliche. Il primo episodio è stato presentato in anteprima nella serie di congressi dell’anno scorso. Il secondo episodio sarà mostrato in due parti, il venerdì e il sabato, mentre il terzo è in programma domenica pomeriggio.

Nel 2024, in tutto il mondo, agli oltre 6.000 congressi di tre giorni organizzati dai Testimoni di Geova hanno assistito quasi 11 milioni di persone.

Per saperne di più in merito a questo evento (con ingresso gratuito) e per trovare la location più vicina, visitate jw.org > Chi siamo > Congressi.

L’ingresso è libero e gratuito, senza raccolta di offerte. Tutti sono benvenuti.

L’evento rappresenta un’opportunità significativa anche per la città e le attività locali, offrendo una testimonianza concreta di unità, condivisione e valori positivi come l’amicizia, la famiglia e l’amore verso il prossimo.

 

Testo e foto Testimoni di Geova©

 

In trasferta l’Orchestra Sinfonica Rai di Torino a Desenzano sul Garda

L’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino sarà in trasferta venerdì  27 giugno prossimo alle ore 21 per il concerto inaugurale  dei “Summer Tunes 2025” a Desenzano del Garda. Sarà diretta da John Axelrod. La rassegna è organizzata dal Garda Lake Music Excellence, con la direzione artistica di Luca Ranieri, prima viola dell’OSN RAI.
Il maestro Axelrod, americano, proporrà due pagine di Dvořak, la Sinfonia n. 9 in mi minore ‘Dal nuovo mondo’ e, con Enrico Dindo solista, il Concerto n. 2 per violoncello e orchestra in Si minore.

La ricchezza dell’invenzione melodica ispirata al folklore della sua terra, la ricerca delle proprie radici musicali e il loro fondersi con la musica colta sono alcuni tra gli elementi che hanno reso la Sinfonia n. 9 e il Concerto per violoncello e orchestra n. 2 di Dvorak le testimonianze più significative del compositore boemo, poetica improntata alla riscoperta della tradizione popolare. Entrambe composte verso la fine dell’Ottocento, durante gli anni del soggiorno di Dvořak in America, questi brani riflettono l’impatto profondo che il Nuovo Mondo ebbe sulla sensibilità di Dvorak, da una parte l’eco degli spirituals afroamericani e dei canti dei nativi indiani, dall’altro una nostalgia viva per il paesaggio sonoro mitteleuropeo.

La Sinfonia n. 9 fu definita dallo stesso Dvorak “Dal Nuovo Mondo” e rappresenta l’ultima Sinfonia del compositore boemo. All’inizio venne pubblicata come quinta Sinfonia, perché le prime quattro furono dallo stesso autore non considerate e pubblicate postume.

Mara    Martellotta