Ieri sera dopo le 22 il toro giallo in cima al “farò” in piazza Castello è caduto verso via Palazzo di Città. Secondo la tradizione quando cade verso Porta Nuova è indice di prosperità e quando cade verso piazza Castello, di un anno nefasto. Questa volta si tratta di una via di mezzo. Per i superstiziosi prevale l’incertezza. Come ha detto il sindaco Stefano Lo Russo, le cose “andranno un po’ bene e un po’ male”. Da dieci anni il toro giallo cadeva verso Porta Nuova.
Scippo in monopattino, donna ferita
LA DENUNCIA DI ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7)
Basta! Ieri verso le ore 19 una signora in bicicletta è stata presa per il collo, scaraventata a terra e scippata della collana d’oro. Il tutto è avvenuto in Via Balbo angolo Via Buniva, zona cancellate in pieno giorno
Gli scippatori sono due nordafricani su un monopattino, come oramai da consuetudine.
Sul posto sono intervenute due pattuglie della Polizia di Stato e un’ambulanza che ha portato la signora in ospedale
La signora Maria (nome di fantasia) stava rientrando dal lavoro e tremava come una foglia al vento dallo spavento, il marito arrivato sul luogo diceva che non si vive più, ogni giorno capita qualcosa!
Gli scippatori in monopattino stanno diventando seriali, sono sempre maggiori i casi di questo tipo.
Qualche mattina fa alle 6 del mattino ho sentito urlare “aiuto aiuto”, sono corsa sul balcone e ho ancora visto lo scippatore sul monopattino che andava via e un signore a terra.
Non si può camminare nella paura di essere scippati con una violenza inaudita nell’indifferenza della Città, una violenza latente che scoppia da un attimo all’altro e non c’è modo di difendersi……c’è solo da sperare di non farsi troppo male nel cadere e nell’essere colpiti.
Il Sindaco è contrario al Daspo Urbano ma forse sarebbe l’unico modo per diminuire i fenomeni di delinquenza sempre più frequenti. Tutto ciò è dovuto alla finta integrazione buonista della sinistra che da più di 30 anni amministra la Città dicendo solo parole parole parole ma fatti nessuno.
PATRIZIA ALESSI
Sicurezza, due arresti in zona ponte Carpanini
Venerdì sera ha avuto luogo un controllo straordinario del territorio “Alto Impatto”, coordinato dalla Polizia di Stato, che ha riguardato la zona compresa fra corso Principe Oddone, via Ravenna, via Maria Ausiliatrice, il ponte Carpanini, corso Emilia, via Bologna e corso Brescia.
All’attività, coordinata dal Comm.to di P.S. “Dora Vanchiglia”, hanno concorso pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del locale Reparto Mobile, le unità cinofile della Polizia di Stato, personale della Polizia Locale, della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro.
Nella zona del ponte Carpanini sono state identificate 18 persone: sei di esse sono state accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione per accertamenti sull’identità personale.
Al termine delle verifiche, un uomo è stato arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione: dovrà espiare una pena di 1 anno e 22 giorni di reclusione.
Un altro, che aveva fornito false generalità, è stato arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, avendo aggredito un operatore di Polizia all’atto del rilascio. Si specifica che, versando il procedimento penale nella fase delle indagini preliminari, vige la presunzione di non colpevolezza a favore dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.
10 i locali pubblici controllati dalle forze di polizia intervenute: complessivamente, sono state comminate sanzioni per 2357 € in merito a diverse violazioni di natura amministrativa; inoltre, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro di 306 articoli di tabaccheria all’interno di due minimarket elevando sanzioni a carico dei titolari.
Il Roc del Gal delle Valli di Lanzo
A cura di piemonteitalia.eu
Sulla strada verso il Lago di Monastero, piccolo specchio d’acqua delle Valli di Lanzo, si trova un punto panoramico dal grande fascino dove è possibile ammirare tutta la catena alpina circostante…
Leggi l’articolo:
https://piemonteitalia.eu/it/curiosita/il-roc-del-gal-delle-valli-di-lanzo
Visto il grande successo di pubblico, la mostra fotografica “La meraviglia Unesco di Langhe Roero e Monferrato”, esposta a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, è prorogata fino a venerdì 27 giugno.
La mostra e il catalogo sono stati realizzati in collaborazione con l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, a cura di Gian Mario Ricciardi.
I magnifici scenari delle colline puntellate da vigneti e antichi borghi compongono la mostra fotografica con gli scatti di tre fotografi locali – Enzo Massa, Carlo Avataneo, Enzo Isaia – che hanno saputo immortalare la vera essenza di questi luoghi ormai conosciuti in tutto il mondo.
La mostra, composta da 60 immagini a colori, è aperta al pubblico nella Galleria Spagnuolo di Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 – Torino), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, ingresso gratuito.
Il territorio entrato a far parte della World Heritage List Unesco il 22 giugno 2014, è stato riconosciuto come “paesaggio culturale patrimonio dell’umanità” grazie all’antica e autentica arte della vinificazione che qui si è evoluta nel corso dei secoli, diventando fulcro della vita economica e sociale del territorio, testimonianza dell’interazione tra l’uomo e l’ambiente.
L’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, nata nel 2011, si occupa di gestire il sito. All’associazione aderiscono oltre cento comuni e numerose associazioni ed aziende che partecipano attivamente all’ambizioso progetto legato all’unicità ed eccezionalità di questo paesaggio. I territori che fanno ufficialmente parte dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte riconosciuti dall’Unesco comprendono circa 10mila ettari nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo e sono i seguenti: • La Langa del Barolo • Il Castello di Grinzane Cavour • Le Colline del Barbaresco • Nizza Monferrato e il Barbera • Canelli e l’Asti spumante • Il Monferrato degli Infernot
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La priorità di accesso sarà data agli spettatori muniti di Qr code con la prenotazione che potranno accedere dai varchi dedicati a partire dalle ore 19 e sino alle ore 20.30 per l’accesso al concerto su piazza Vittorio Veneto e sino alle ore 22.30 per l’accesso alla visione dello spettacolo pirotecnico nelle esedre dalla piazza verso il Lungo Po Diaz, dove sarà posizionato anche uno dei tre maxi schermi per agevolare la visibilità del concerto da ogni parte della piazza.
A seguito dell’accesso dei prenotati, l’organizzazione, in funzione della disponibilità di spazio nelle varie aree, si riserva di far accedere, attuando le stesse misure di controllo e verifica, le persone che si troveranno in coda ai varchi che, in caso di disponibilità di capienza, verranno indirizzate negli spazi disponibili nei vari settori.
Piazza Vittorio Veneto, le vie limitrofe e la zona della Gran Madre saranno interessate da modifiche viabili, divieti di transito e deviazioni dei mezzi pubblici. Il ponte Vittorio Emanuele sarà chiuso a veicoli (dalle ore 9) e pedoni (dalle ore 12) e Gtt metterà a disposizione una navetta per il collegamento delle due sponde, attiva dalle ore 9 alle 01.40 del mattino successivo.
Nelle aree interessate dall’evento non sarà possibile avere con sé alcol, cibi o bevande in contenitori di vetro, metallo o potenzialmente pericolosi. Non saranno ammessi oggetti contundenti, caschi, ombrelli, borracce, ventilatori portatili, cani di tutte le taglie, bici, monopattini, zaini di grande dimensione. Acqua o altri liquidi saranno ammessi solo in bottiglie piccole, non in vetro e senza tappo.
Area spettacolo rossa.
L’area dello spettacolo, contrassegnata in grafica dalla linea rossa, sarà chiusa al transito veicolare e pedonale dalle ore 14 e sino a cessate esigenze, fatta eccezione per i residenti che potranno spostarsi da e per le loro abitazioni sino alle ore 17.
Dalle ore 14 potranno accedere soltanto i cittadini residenti e loro ospiti accompagnati e, dall’apertura dei varchi, le persone con accredito o biglietto per assistere allo spettacolo musicale e/o a quello pirotecnico e i lavoratori degli esercizi commerciali (previa esibizione del modulo di autocertificazione firmato sia dal dipendente che dal titolare).
All’interno dell’area sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata di tutte le categorie di veicoli, compresi biciclette e monopattini, dalle ore 7 sino a cessate esigenze. Per via Po e via Plana il divieto di sosta sarà in vigore già dalle ore 12 di lunedì 23 giugno.
Perimetro area rossa: piazza Vittorio Veneto, via Po (tratto piazza Vittorio Veneto – via Accademia Albertina/via Rossini), via Ozanam, via San Massimo (tratto via Po – via Principe Amedeo), via Montebello (tratto via Po – via Verdi), via Delle Rosine (tratto via Po – via Principe Amedeo), via Sant’Ottavio (tratto via Po – via Aldo Moro), via Principe Amedeo (tratto via Vittorio Veneto, via delle Rosine), via Plana (tratto piazza Vittorio Veneto – via Maria Vittoria), via Della Rocca (tratto piazza Vittorio Veneto – via Maria Vittoria), via Bonafous (tratto piazza Vittorio Veneto – via Maria Vittoria), via Giulia di Barolo (tratto piazza Vittorio Veneto – via Verdi), via Vanchiglia (tratto piazza Vittorio Veneto – via Verdi), via Bava (tratto piazza Vittorio Veneto – via Verdi), lungo Po Cadorna (tratto piazza Vittorio Veneto – corso San Maurizio), via Matteo Pescatore (tratto lungo Po Cadorna – Bava), lungo Po Diaz, corso Cairoli, area monumento Garibaldi, via Giolitti (tratto lungo Po Diaz – via della Rocca), via Cavour (tratto corso Cairoli – via della Rocca), via dei Mille (tratto corso Cairoli – via della Rocca), via Mazzini (tratto corso Cairoli – via della Rocca).
Varchi di accesso
I varchi di accesso al pubblico, saranno in:
- via Po angolo via Rossini: accesso con accredito settore E e primo smistamento;
- via Vanchiglia angolo via Pescatore: accesso settore D;
- via Bava angolo via Pescatore: accesso settore B;
- via Pescatore 16: accesso settori riservati e persone con disabilità;
- via Plana angolo via Maria Vittoria: accesso settore F;
- via Della Rocca angolo via Maria Vittoria: accesso settore C;
- via Bonafous angolo via Maria Vittoria: accesso settore A;
- via Cavour angolo via della Rocca: accesso settore I;
- via Mazzini angolo via della Rocca: accesso settore I;
- via Giulia di Barolo angolo corso San Maurizio: accesso veicolare riservato.
Area spettacolo gialla (verso piazza)
All’interno di quest’area sarà istituito il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli, compresi biciclette e monopattini, dalle ore 14 sino a cessate esigenze, fatta eccezione per i residenti che potranno raggiungere le loro abitazioni o pertinenze sino alle ore 17.
Sarà vietata la sosta (prevista la rimozione forzata) di tutte le categorie di veicoli, compresa la mobilità sostenibile, dalle ore 7 sino a cessate esigenze. In via Po e via Plana il divieto di sosta con rimozione sarà in vigore già dalle ore 12 del 23 giugno.
Perimetro area gialla: corso San Maurizio (lato fabbricati sud), lungo Po Cadorna (compresi Murazzi Buscaglione), lungo Po Diaz (lato fiume, compresi Murazzi Farassino), lungo Po Cairoli (lato fiume, compresi Murazzi Farassino, corso Vittorio Emanuele II (filo fabbricati nord), via Fratelli Calandra (filo fabbricati lato est), via delle Rosine (filo fabbricati lato ovest), via Maria Vittoria (filo fabbricati lato sud), via San Massimo (filo fabbricati lato ovest), via Des Ambrois (filo fabbricati lato sud), via San Francesco da Paola (filo fabbricati lato est), via Vasco (filo fabbricati lato est), via Verdi aree Tribunale e Accademia Militari, via Rossini (filo Giardini Reali), via San Maurizio (filo fabbricati lato sud).
Area spettacolo gialla (oltre il Po)
Sarà istituita anche una seconda area dall’altro lato del fiume Po rispetto a piazza Vittorio, dove dalle ore 18 sarà in vigore il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli, compresi biciclette e monopattini, e il divieto di sosta a partire dalle ore 7.
Perimetro: ponte Vittorio Emanuele I, corso Casale (lungo fiume sino a via Santorre di Santarosa e filo fabbricati est da via Santorre di Santarosa), piazza Gran Madre (filo fabbricati lato est e lato sud), via Bonsignore (filo fabbricati lato ovest), via Gioanetti (filo muretto perimetrale Fontana Quattro Stagioni), corso Moncalieri (filo fabbricati lato est da viale Maresciallo Giardino al civico 13 di corso Moncalieri, lato fiume da fronte civico 13 al ponte Vittorio Emanuele I).
In aggiunta a quelle indicate dall’area gialla saranno oggetto di divieto di sosta anche: via Maresciallo Giardino, via Bonsignore, via Vittozzi, Salita al Cai e piazzale Museo della Montagna.
Divieto di sosta e di transito, con eccezione per i residenti, anche per salita al Cai e piazzale Museo della Montagna, via Bezzecca (tratto via Sommacampagna – via Maresciallo Giardino), via Maresciallo Giardino, via Vittozzi, via Bonsignore e via Gioanetti.
Altri provvedimenti viabili
Ponte Vittorio Emanuele I: per motivi di sicurezza riguardanti l’allestimento dei fuochi, sul ponte Vittorio Emanuele I sarà in vigore il divieto di transito ai veicoli in ambo le direzioni dalle ore 9. Dallo stesso orario sarà vietato transitare anche a piedi sul marciapiede sud, mentre il marciapiede nord sarà chiuso dalle ore 12.
Ponte Umberto I: il ponte sarà oggetto di chiusura al transito veicolare, in ambo le direzioni, dalle ore 18 e non sarà accessibile ai pedoni dalle ore 21.
Per consentire alla cittadinanza di attraversare il fiume in presenza dei divieti, Gtt ha predisposto navette che saranno operative dalle ore 09 alle ore 01.40 del mattino successivo.
Salita al Cai – Monte dei Cappuccini: l’accesso al piazzale di pertinenza del Monte dei Cappuccini sarà vietato ai pedoni dalle ore 18.
Corso San Maurizio: resterà aperto al transito veicolare, in ambo le direzioni, ma potrà essere chiuso nel corso dell’evento in base ad eventuali necessità.
Superga: il piazzale della Basilica sarà oggetto di un attento monitoraggio del transito veicolare, specie nelle ore coincidenti con lo spettacolo pirotecnico, e si valuterà anche l’opportunità di chiudere al transito strada della Basilica ed in subordine strada comunale di Superga.
Corso Giovanni Lanza: sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su tutto il tratto.
Per motivi di sicurezza saranno interdette al pubblico anche le aree dei Murazzi, dei Giardini Ginzburg e di piazza Gran Madre.
Parcheggio sotterraneo piazza Vittorio Veneto
Il parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Veneto verrà chiuso all’utenza dalle ore 9 sino a cessate esigenze. Gli abbonati avranno possibilità di uscita sino alle ore 13.
Bevande alcoliche e in vetro
Nelle aree interessate dall’evento e in quelle limitrofe sarà in vigore il divieto di vendita per asporto, consumo e detenzione di alimenti e bevande in contenitori di vetro e/o metallo o potenzialmente pericolosi e il divieto di vendita e somministrazione di bevande con gradazione alcolica superiore ai 21 gradi.
Trasporto pubblico
I percorsi di alcuni mezzi di trasporto pubblico subiranno deviazioni nell’area interessata dalla manifestazione. Info sul sito di Gtt, sezione “Avvisi e Informazioni di servizio” alla pagina specifica https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/torino-e-cintura/12030-festa-patronale-di-san-giovanni-variazioni-linee-23-e-24-giugno-25
TORINO CLICK
Il Disability Pride Torino nasce dal desiderio di rivendicare visibilità, dignità e piena partecipazione alla vita sociale, culturale, economica e politica: in quest’ottica, la parola orgoglio non significa autocelebrazione, ma riconoscimento pubblico di sé contro ogni tentativo di invisibilizzazione, medicalizzazione o pietismo. Perché un Pride è, prima di tutto, un momento di rottura simbolica dello stigma: è l’affermazione della propria identità in uno spazio condiviso, politico e gioioso, in cui la disabilità smette di essere qualcosa da
nascondere o sopportare, diventando parte legittima del tessuto sociale.
Promosso dal Coordinamento Disability Pride Torino – rete di associazioni, fondazioni e startup del territorio – la manifestazione gode del patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino: un importante riconoscimento istituzionale che testimonia l’interesse crescente verso i diritti delle persone con disabilità, non solo come destinatari di servizi, ma soprattutto come cittadini e cittadine attive, portatrici di competenze, desideri e progettualità.
Disability Pride: un movimento globale in crescita
Nati negli Stati Uniti negli anni ’90, i Disability Pride sono approdati in Italia nel 2015 grazie all’attivista Carmelo Comisi, pioniere del movimento nel nostro Paese, che ha dato avvio a una rete di eventi che pongono al centro l’orgoglio della propria identità e la visibilità pubblica delle persone con disabilità. In dieci anni il movimento ha toccato molte città italiane e, dal 2023, anche Torino: questa crescita esponenziale lo ha trasformato in un simbolo di autodeterminazione.
Il Disability Pride rappresenta oggi una delle principali piattaforme di attivismo e confronto sui diritti, i bisogni e le aspirazioni delle persone con disabilità. Attraverso parate, manifestazioni artistiche e momenti di riflessione politica, il Pride promuove una cultura alternativa a quella dell’assistenzialismo e della compassione, mettendo al centro il protagonismo delle persone disabili.
La rete dei Disability Pride, riunita nel Disability Pride Network, lavora per costruire alleanze, contrastare la segregazione e favorire un cambiamento culturale duraturo, in dialogo con le istituzioni e la società civile. A livello internazionale, l’evento si collega a numerose realtà transnazionali che condividono la lotta contro l’abilismo e la visione di una società più equa per tutti e tutte.
Un Pride contro l’abilismo
A livello concettuale, il Disability Pride nasce per superare la discriminazione verso chi non rientra negli standard fisici, sensoriali o mentali dominanti. Il corteo torinese, a riguardo, propone uno sguardo intersezionale: la disabilità, infatti, attraversa e incontra temi complessi e più che mai attuali come identità di genere, orientamenti sessuali, origini etniche e condizioni socio-economiche, venendo soggetta a oppressioni multiple che vanno riconosciute e combattute collettivamente.
Una visione sostenuta anche dal crescente interesse verso i Disability Studies, ambito accademico interdisciplinare che analizza la disabilità non solo in chiave medica, ma soprattutto come costruzione sociale e politica. Il Disability Pride Torino si pone quindi come spazio di rivendicazione ma anche di educazione collettiva, per contribuire a scardinare stereotipi, paternalismi e narrazioni abiliste ancora troppo diffuse.
Una “normalità” che discrimina
Anche il concetto di “normalità” è spesso utilizzato come metro implicito per classificare ciò che è o non è degno di partecipare pienamente alla vita sociale. Questa idea, però, non è altro che una costruzione culturale in grado di escludere tutte le forme di vita che si discostano dagli standard statistici o ideali di efficienza, produttività e autonomia. La disabilitazione, in questo contesto, non è solo una condizione individuale ma un processo sociale: è la società che, progettando ambienti, servizi e relazioni su misura di pochi, genera esclusione e discriminazione.
Il Disability Pride Torino ha l’obiettivo di mettere in discussione l’omologazione, proponendo un modello di società che valorizzi la diversità come risorsa. Significa, in concreto, riconoscere che la disabilità non è un problema da correggere o nascondere, ma una parte integrante della condizione umana, da accogliere in ogni sua forma.
Al centro della manifestazione c’è anche il principio di autorappresentazione: le persone con disabilità non sono oggetto di discorso, ma soggetti attivi che parlano in prima persona, raccontano le proprie esperienze e definiscono le proprie priorità. L’autorappresentanza diventa così una pratica politica e culturale imprescindibile per sovvertire narrazioni stereotipate e costruire spazi realmente democratici, in cui chi è stato sistematicamente escluso possa finalmente prendere parola.
Ospiti e testimonial
Tra le voci che animeranno palco e corteo, ci saranno persone che hanno fatto dell’attivismo una missione e realtà artistiche, per un programma variegato e votato all’accessibilità. Hanno già confermato la propria presenza:
- Alessia Volpin – coordinatrice del Disability Pride Torino;
- Red Fryk Hey – artista, attivista e content creator su autismo e neurodivergenze;
- Marco Andriano – content creator ipovedente;
- Alexa Pantanella – ricercatrice sul linguaggio e podcaster DiversiSpeaking;
- Rappresentanti di Disability Pride Network, Coordinamento Torino Pride e
Istituzioni patrocinanti.
Percorso del Disability Pride Torino 2025
- 15:30 | Ritrovo alla Rotatoria Nikola Tesla (di fronte al Castello del Valentino);
- 16:30 | Partenza del corteo da Corso Massimo D’Azeglio;
- svolta a destra in Corso Vittorio Emanuele II;
- svolta a sinistra in Corso Cairoli e prosecuzione in Lungo Po Armando Diaz;
- 18:00 | Arrivo: Piazza Vittorio Veneto – interventi, musica e performance finali.
Il Manifesto del Disability Pride Torino
In occasione della terza edizione, il Coordinamento del Disability Pride Torino ha inoltre aggiornato il proprio Manifesto, documento politico-culturale elaborato da persone con disabilità, persone neurodivergenti, caregiver, alleati e alleate che si fonda su tre pilastri:
- Attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
(ratificata in Italia nel 2009); - Piena implementazione della Legge Delega 227/2021;
- Lotta all’abilismo e decostruzione dell’idea di “normalità”.
Tra i temi dell’edizione 2025 è possibile annoverare: autodeterminazione e vita Indipendente, accesso al lavoro, inclusione scolastica, abbattimento di ogni barriera, accessibilità culturale e turistica, diritti affettivi e sessuali, tutela dei caregiver, mobilità sicura e accessibile (la versione completa si trova in allegato alla cartella stampa).
TORINO CLICK
TORINO TRA LE RIGHE
Nunzia, figlia di immigrati, una delle più care amiche di Lisa. Concreta e determinata, se la cava sempre da sola, senza illusioni.
Luca, il primo amore di Lisa, confuso e ribelle, incapace di trovare un centro.
Nikola e Sonia, figure borderline come lui.
Ivan e Paolo, gli “amici metallari”, che nella musica trovano un’identità.
E poi Karen, apparentemente diversa per provenienza e possibilità, ma desiderosa di essere accettata dal gruppo, nonostante una famiglia che tenta di tenerla lontana da “quei ragazzi”.
E noi adulti abbiamo il compito – enorme – di non spegnere quella luce, ma anzi, di aiutarli a farla brillare.

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Dai notiziari dei telegiornali alle storie di vita personali di ciascunə di noi ogni anno si spera che un festival sui temi del transfemminismo non sia più necessario. Ogni anno, invece, tutto peggiora. C’è bisogno quindi che torni ancora, per la sua V edizione, MIND THE GAP, il festival transfemminista intersezionale diffuso a Torino – ideato, curato e prodotto da The Goodness Factory, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo – in collaborazione con Circolo dei Lettori e Magazzino sul Po. Da mercoledì 25 fino a sabato 28 giugno sarà dunque “Divento Rivoluzione”, l’augurio affinché ognuno di noi sia l’inizio del cambiamento che vuole vedere nel mondo.
“Che tempi oscuri. Ogni anno speriamo che questo festival non sia più necessario. Ogni anno invece tutto peggiora. Divento Rivoluzione è il claim che abbiamo scelto per la quinta edizione del nostro festival. Un augurio affinché ogni persona sia l’inizio del cambiamento ma anche l’imperativo che ci diamo per non smettere di voler cambiare il mondo.” racconta Annarita Masullo – The Goodness Factory.
Mind The Gap non sarà solo un festival. Sarà un passaggio, un movimento, una presenza che si manifesterà in punti precisi della città: Museo Egizio – Circolo dei Lettori – Magazzino sul Po – Nora Book – SocialFare. Un lungo week end dal 25 al 28 giugno 2025 per parlare di abilismo, corpi non conformi, erotismo, antirazzismo, salute mentale, diritti civili e moltissimo altro sono i temi della quinta edizione di Mind The Gap: una quattro giorni per acquisire nuove consapevolezze. E farlo insieme.
Ideato e prodotto da The Goodness Factory con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo il festival è curato in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori, Magazzino sul Po e Nora Book realizzato in partnership con Amnesty International Italia, SocialFare, Nora Book, Torino Città per le Donne, Rete al Femminile, GenZ, Scomodo, Decolonizing Frames, Torino Comedy Lounge, GiULiA Giornaliste, Maurice GLBTQ.
I temi di questa quinta edizione sono stati elaborati e discussi con la preziosa collaborazione di un board partecipato da associazioni e espertə: Intreccio Viola, Maurice GLBTQ, Mica Macho, Progetto Nud3, Break The Silence, Prime Minister, Festival del Ciclo Mestruale, Marina Cuollo (Scrittrice e attivista), Dolores Privitera (Educatrice Sessuale), Purple Square, DDFF – Disability Film Festival, Rete al Femminile, Elena Goretti (Attivista), Rete delle Donne dell’Africa Francofona.
UN LUNGO WEEK END DI EVENTI TALK E APPROFONDIMENTI
Un’apertura in grande quella dell’edizione Divento Rivoluzione del festival Mind The Gap 2025, mercoledì 25 giugno alle 19.00 al Museo Egizio con Amnesty International e la proiezione del documentario Human Lights di Fabio Masi (regista, autore di Blob) e il talk con Francesca Corbo (Amnesty International Italia), Fabio Masi (Regista, autore di Blob) e Fabio Geda (Scrittore) moderato da Elisabetta Fagnola (Giornalista) per ripercorrere insieme i 50 anni di Amnesty International Italia. Un viaggio fra i diritti, che Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia commenta così:
“In questi 50 anni abbiamo imparato e praticato la lezione che i progressi nel campo dei diritti umani si ottengono mobilitando le persone. Nel documentario Human lights, di persone in piazza, a volte gioiose e a volte infuriate, a volte vittoriose e a volte sconfitte ma sempre e comunque sfidanti e resistenti all’oppressione, ce ne sono moltissime. Il ringraziamento di Amnesty International Italia va a loro così come a chi, nel campo dell’arte, del giornalismo e dell’organizzazione di eventi, ci ha dato in questi decenni attenzione e spazio. A proposito di spazio, un luogo come il Museo egizio è perfetto: in questi anni ha dimostrato che aver cura della storia e della cultura di un paese non comporta automaticamente omaggiare chi lo governa.”
Si prosegue giovedì 26 giugno alle 19.00 a Magazzino sul Po con la lettura condivisa di Ricordatemi come vi pare di Michela Murgia in collaborazione con Rete al femminile, Torino Città per le Donne e Giulia Giornaliste. La viva voce dell’intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell’unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa.
Venerdì 27 giugno alle 18.00 un incontro attesissimo con la presentazione del libro Utero con Vista di e con Domitilla Pirro, Benedetta Petroni moderato da Espérance Hakuzwimana, in un evento a cura di Nora Book. Il libro desidera gettare uno sguardo empatico e intersezionale sulla salute riproduttiva femminile, destreggiandosi in mezzo agli stereotipi più radicati. Mestruo, contraccezione, puerperio, scodellamenti, inseminazioni, stimolazioni, IVG, affitti grembali a breve-medio-lungo termine, congelamento ovuli, climaterio; dal menarca alla menopausa, dalla prima orrorifica visita ginecologica all’incontro immondo con l’ablazione, Utero con vista (dalle autrici di A Gambe Larghe, podcast sulla violenza ostetrica prodotto da Mondadori Studios) prova a mettere la narrazione al servizio della prospettiva bio-socio-culturale e smonta, per poi rimontare, le influenze e le pressioni sociali, gli ostacoli all’uguaglianza di genere e le ingerenze politiche che con rigorosa costanza inquinano, e inclinano, ogni pratica che ha a che vedere con il corpo, in particolare se femminile.
Con l’incontro Autismo, musica e resistenza: corpi e voci invisibili in programma alle 19:00 al Circolo dei Lettori si esplora il legame tra autismo, musica e resistenza sociale, culturale ed emotiva con Marianna Monterosso (Attivista e editorialista) in dialogo con Eugenio Cesaro (Eugenio in Via di Gioia). A partire dalla testimonianza di Marianna Monterosso, attivista e autrice, si attraverserà la complessità del vivere l’autismo nella società contemporanea: dall’invisibilità quotidiana alla mancanza di spazio per le soggettività non conformi. La musica diventa così strumento di alleanza, linguaggio alternativo e forma di resistenza: per immaginare nuove relazioni, per dare voce a chi troppo spesso non viene ascoltato. Un dialogo vivo, intimo e politico su cosa significa abitare il mondo da “invisibili” – e su come possiamo renderlo più accogliente attraverso il riconoscimento, la cura e la bellezza condivisa.
Alle 21.00 si prosegue ancora al Circolo dei Lettori con la Stand Up Comedy nell’evento dal titolo ARTICOLO 1 con Monir Ghassem in collaborazione con Torino Comedy Lounge. Monir Ghassem presenta il suo spettacolo di stand-up comedy “Articolo 1” che racconta con ironia e lucidità la realtà del mondo del lavoro vissuta dai neolaureati in Italia. Dai colloqui assurdi alle candidature infinite, dai contratti precari alla ricerca di una casa fino al complicato confronto con le aspettative familiari: uno spaccato autentico sulla vita adulta nella società post-2020.
La giornata si conclude alle 23.00 al Magazzino sul Po con il DJ Set a cura di BLOCK ORTICA, il collettivo di Dj che porta sul dancefloor un dialogo tra generi distanti, spaziando dalla trap alla techno, dalle sonorità black al noise più harsh insieme a DesCarada Selecta, prontə a sudare a colpi di perreo duro.
Per l’ultima giornata di Mind The gap, in programma sabato 28 giugno 2025, alle 11.00 a SocialFare il Laboratorio Nei tuoi panni con Federica Fabrizio e Nogaye Ndiaye in collaborazione con Decolonizing Frames. Il laboratorio nasce per provare collettivamente a decifrare e decostruire i meccanismi e le strutture che alimentano le disuguaglianze sociali. Comprendere cosa vuol dire vivere una discriminazione può essere molto complicato, soprattutto se non ci riguarda direttamente, ecco perchè il laboratorio si configura come un esperimento immersivo che aiuterà ad esplorare alcuni concetti in modo concreto.
Alle 17.00 al Circolo dei Lettori si prosegue con Marina Cuollo (Scrittrice, podcaster, conduttrice) e Federica Fabrizio (Attivista, autrice) e con la presentazione del libro Abilisti fantastici e dove trovarli. Per dirlo con le parole di Marina Cuollo, con abilismo si intende, “quella sottile e squisita pratica sociale che trasforma la vita delle persone con disabilità in una gita all’inferno”. Il mondo è stato progettato come se esistesse un unico tipo di corpo. Se non si rientra nei canoni, ci si sentirà inadeguati, tra scale nascoste dietro ogni angolo e parcheggi riservati, mai liberi, fra aiuti non richiesti e pacche sulle spalle. Si pensa sempre che, se la discriminazione non viene nominata, farà meno male o sparirà. Non è così: c’è bisogno di parlarne. Ed è questo che fa Marina Cuollo, tratteggiando una fenomenologia dei “dotati di norma”.
Alle 18.00, al Magazzino sul Po, Spo.T: i luoghi che cambiano la città con Maurice GLBTQ con Sofia Darino (Presidente dell’Associazione Maurice e attivista per tematiche trans*, LGBTQIA+ e transfemministe). Spo.T permette ad ogni persona di vivere il luogo in modo completamente autodeterminato, sperimentare, confrontarsi e vivere come se stessə quando fuori il mondo spesso non permette di esprimersi e conoscersi in serenità. Si andrà alla scoperta di come la cura di prossimità ridisegna quartieri più inclusivi, quale rete di alleanze serve per replicare il modello e come misurare il cambiamento. Un invito a chiunque voglia tradurre empatia in infrastruttura sociale e costruire una città dove ogni corpo sia libero di esistere. Uno spazio sicuro di incontro per le persone trans*, lo sportello Spo.T dell’associazione Maurice GLBTQ.
Mind the Gap si conclude alle 21.00 al Magazzino sul Po con Personal Margó che vede ospite la regista, attrice e Drag Queen Margó Paciotti con una performance che mette al centro il corpo, non solo come forma espressiva, ma come strumento politico. Una ricerca intima per riflettere sull’identità, un percorso emotivo tra luce e ombra in grado di trasformare il corpo/oggetto in significato; uno spettacolo per riflettere sulle questioni di genere. Attraverso l’utilizzo drammaturgico della musica, Personal Margó apre quadri distinti, a volte poetici, a volte grotteschi o ironici, uniti da un unico filo conduttore: un dialogo profondamente intimo con il proprio corpo.
Mind the Gap è ideato e prodotto da The Goodness Factory, spazio – intellettuale e fisico – per l’ideazione, la promozione e lo sviluppo di progetti artistici e culturali, per la produzione e la comunicazione di eventi e la diffusione di nuovi linguaggi. The Goodness Factory è un incrocio di vissuti e di esperienze lavorative molto diverse, un ambiente nato fin dal principio come rete reale e applicata, una dimostrazione di intelligenza collettiva che ha oggi all’attivo il management di Eugenio in via di Gioia, Andrea Laszlo De Simone, oltre alla collaborazione con Vittorio Cosma e Max Magaldi, la direzione artististica e la produzione di _resetfestival, la progettazione di diversi format di caratura nazionale dedicati alla formazione in ambito musicale, ai diritti civili e alla divulgazione dei temi fondanti del contemporaneo.