ilTorinese

Evitiamo di farci manipolare / 3

Terza parte 

Possiamo senza dubbio affermare che ogni giorno, direi quasi ogni ora, siamo bersaglio di qualche tentativo di manipolazione. Ogni relazione interpersonale, ogni contatto con le fonti di informazione, con i media (televisioni, radio, giornali, internet, ecc.), e con i social, può facilmente diventare fonte di condizionamento.

Difenderci da tutto ciò, com’è ben intuibile, non è facile, e anche le persone più attrezzate non sono assolutamente immuni dalle dinamiche che abbiamo descritto. Ma sappiamo che qualcosa possiamo fare per arginare lo straripante mondo dei soggetti e delle situazioni che tentano di manipolarci a loro vantaggio.

Il pensiero logico, l’indipendenza di giudizio, il porsi domande circa le reali intenzioni di soggetti e dinamiche relazionali, la consapevolezza delle varie situazioni, sono senza dubbio elementi che ci preservano dal farci travolgere totalmente dai tanti tentativi, più o meno scoperti, di manipolazione.

Conoscere adeguatamente i nostri valori guida, sapere ciò che davvero vogliamo e ciò che invece non fa parte di noi e dei nostri effettivi desideri, ritrovare il senso profondo della nostra esistenza, comprendere i nostri bisogni e il loro perché, sono i migliori strumenti che possiamo utilizzare e mettere in campo.

Se non essere manipolabili e manipolati del tutto è praticamente impossibile, cerchiamo perlomeno di esserlo con consapevolezza, comprendendo e accettando (nella giusta misura) i bisogni altrui e gli altrui obiettivi, sapendo che la vita sociale e di relazione ha tra i suoi costi un po’ di inevitabile manipolazione…

Tra il farsi travolgere totalmente e il rifiutare e combattere ogni tentativo di condizionamento, la via maestra dell’equilibrio esistenziale consiste nell’adeguarsi armoniosamente alle regole di una buona relazionalità e socialità, senza per questo rinunciare a ciò che siamo e vogliamo e al dialogo costante e chiaro con noi stessi.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della terza e ultima parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

Lee come William Borroughs, una discesa all’inferno

Sugli schermi, “Queer” di Luca Guadagnino

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

 

Nelle traduzioni che si sono susseguite da noi in una quindicina d’anni, “Queer” – il romanzo che William S. Borroughs scrisse tra il 1951 e il ’53 e che Luca Guadagnino ha portato sullo schermo, con il viatico della vetrina internazionale di Venezia – è stato etichettato come”Diverso” o più crudemente “Checca”, è tornato a possedere il proprio titolo originale nell’edizione di Adelphi del 2013 e il regista di “Chiamami col tuo nome” identicamente ce lo propone. Un romanzo che il regista lesse a diciassette anni e che è riuscito a realizzare a cinquantatré, “il suo film più desiderato”. Una discesa all’inferno, consapevole e continuata, il racconto dei bar malfamati ed estremi di Città del Messico visitati da parte del protagonista Lee – chiaramente, autobiograficamente negli abiti bianchi e venati di sporcizia di Borroughs, anche le unghie alonate di nero denunciano estrema trasandatezza – alla ricerca di birre e di bicchieri di tequila, di quantità non indifferenti di varie droghe da assumere e soprattutto di bei ragazzi da trascinarsi in casa, con tanto di pistola nella fondina, in mezzo a incontri occasionali e a relazioni che guardano soltanto al denaro lasciato sul tavolino accanto al letto come ad altre che farebbero sperare in qualcosa di più duraturo e coinvolgente. Come quando Lee fa gli occhi dolci (ma anche il compiacente giullare) al giovane Gene Allerton, ben pettinato ed elegantino, un passato di spia e di battaglie, un danno di guerra in quella costola rotta immediatamente denunciata, sfuggente e incontrollabile come i rapporti che mantiene con una donna, oggetto d’amore per un susseguirsi di pedinamenti attraverso le strade della città – ricostruite a Cinecittà nelle scenografie assai belle di Stefano Baisi e fotografate da un eccellente Sayomphu Mukdiphrom, capace di ricreare atmosfere e deliri con entusiasmante esattezza ma anche con una tristezza che non si dimentica mai di aleggiare attorno al protagonista -, in un alternarsi di ricerca del desiderio e del corpo e del sesso esplicito soddisfatta come di ribellioni calate all’improvviso tra loro da parte della “vittima”.

È questo inizio, decadente e intriso di ogni calura, la parte più bella e convincente – sarebbero sufficienti le immagini iniziali, sui titoli di testa, il silenzio e il letto sfatto zeppo di occhiali, pistole, cartine geografiche, emblematiche – che Guadagnino ricostruisce con le immagini allo spiegamento del romanzo, fatto di sguardi e di gesti, di passi che si susseguono, l’uno appresso all’altro, di sole e di ombre, del chiuso della camera e dell’insegna dell’hotel che si riflette nella finestra, dei commenti al veleno che gli appartenenti gay della comunità americana ospite scambia con Lee, delle particolarità dell’avventure vissute.

Tre capitoli e un epilogo (la sceneggiatura è firmata da Justin Kuritzkes, già collaboratore di Guadagnino per il penultimo “Challengers”), che hanno una parte centrale capace si sprofondare nel viaggio che la coppia compie nella giungla, in un profondo sudamerica, alla ricerca della radice yagé, allucinogena, che porterebbe alla conquista maggiore della telepatia chiunque l’assuma, per arrivare all’unione di anime e di corpi soprattutto, di mani che vagano sotto la pelle, dove tutto pare una coreografia, di luci che abbagliano e di serpenti che fuggono davanti all’uomo terrorizzati, dietro lo sguardo di una fattucchiera locale: procedimenti sconosciuti a chi scrive, libero pure della lettura del romanzo, ma che paiono prendere forma, in una sorta di movie B degli anni Cinquanta con una scenografia, questa sì, falsificata e falsa, con un qualcosa anche di ridicolo, di cenni psichedelici non facilmente controllabili, di momenti che sfuggono al regista mentre cerca di concretizzarli. Un vero punto morto della trasposizione. Se non imbarazzante. Con il ritorno a casa, in solitaria, si torna ai livelli alti quando la storia di Lee/Borroughs si conclude, sulla china della più completa autodistruzione, al termine della scrittura e dei romanzi, degli articoli giornalistici, della droga che ha corrotto ogni cosa, di un’esistenza che ha anche visto lo scrittore nelle vesti di rapinatore e spacciatore, barista e operaio, di padre e madre che per una vita intera hanno sovvenzionato il figlio fuori da ogni regola, dell’incidente alla moglie Joan a cui lui, in vena d’imitazione di Guglielmo Tell, dopo averle posato un bicchiere colmo di cognac sulla testa, sparò un colpo di pistola, gesto per il quale fu condannato a soli due anni per omicidio colposo, mai scontati, giudizio su cui pesarono quattrini familiari e avvocati con un bel paio di baffi, gesto che Guadagnino ha la “bellezza” narrativa e cinematografica di riprendere qui sotto altra veste, come uccisione dell’oggetto desiderato, come fine di una passione che porta nelle scene finali alla morte. Sottolineò all’epoca lo scrittore: “Guardando “Queer” a metà, sentivo un blocco, mi sentivo impossibilitato a leggerlo, figuriamoci a scriverlo… il passato era un fiume velenoso, mi sentivo ‘fortunato’ a esserne uscito, quella forza che mi bloccava era ciò che aveva generato il libro stesso, un evento che non viene mai citato, né nominato, ed evitato con cura: l’incidente che uccise Jean nel 1951.” Momenti di difficile interpretazione, semmai, magari da memorizzare soltanto, che magari ci spingono a entrare e a guardare ancora una volta, con occhio curioso o riflessivo, allo scrittore del secolo scorso.

Film scandaloso se ci si fermasse alla “pelle” sbandierata e non ci si accorgesse di quella tristezza di cui sopra. Affatto, quindi. Con la bravura di Drew Starkey, silenzi ammiccamenti desideri di fuga e di passioni, grande interpretazione di un Daniel Craig tutto da scoprire, lasciate in un angolo della memoria il macho di 007 o l’ironico detective di “Cena con delitto” e guardatevi l’attore pronto a prendersi maledettamente sul serio, a rimettersi completamente in gioco, questo uomo stazzonato e sfatto, intristito e arrapato, solo e fragile, alla ricerca di una droga e di una passione che dovrebbero aiutarlo a vivere.

E’ il treno il mezzo preferito per le vacanze pasquali

Sono oltre 27 milioni le persone che hanno scelto e sceglieranno il treno, mezzo green per eccellenza, per viaggiare durante i ponti primaverili legati alle festività di Pasqua, del 25 aprile e del 1° maggio. Il Gruppo FS, attraverso le società controllate Trenitalia, FS Treni Turistici Italiani e Busitalia, garantisce un’offerta variegata e all’insegna della sostenibilità.

Per soddisfare le esigenze di mobilità di questo periodo, sono attivi in alcune giornate sei Frecciarossa in più che viaggeranno tra Milano, Roma e Napoli, e treni in doppia composizione per raddoppiare i posti disponibili. Inoltre, fra Milano e la Calabria e fra Milano e la Puglia saranno disponibili in alcuni giorni Frecciarossa notturni.

Con i treni del Regionale è possibile raggiungere 1.700 località italiane, fra città d’arte, borghi e luoghi di montagna e di mare. Sono inoltre attive due corse del Sicilia Express di FS Treni Turistici Italiani per permettere ai residenti in Sicilia di rientrare nei luoghi d’origine per le festività pasquali. Molto apprezzato l’Intercity Notte, che consente di spostarsi di notte e raggiungere la propria meta già dal mattino presto. Bene anche gli Eurocity da e per la Svizzera, con un sensibile incremento degli arrivi su Genova e Bologna. Anche Busitalia rafforza la propria offerta con collegamenti verso aeroporti, mete culturali e località naturalistiche.

A trainare le prenotazioni per i ponti primaverili sono le città d’arte, in particolare Roma, grazie anche alla spinta del Giubileo, Napoli, con le vicine Reggia di Caserta, Pompei e Paestum, e Venezia. Per le lunghe percorrenze in molti hanno deciso di optare per mete di mare, come il nord e il sud della Puglia, la Calabria e la Campania. Sempre apprezzati i borghi piemontesi, toscani e umbri, a partire da Assisi, tappa obbligata per i pellegrini in arrivo in Italia. Grande anche l’interesse per le destinazioni liguri, come le Cinque Terre, e siciliane, come Palermo e la zona del barocco.

 

LE SOLUZIONI DELL’ALTA VELOCITÀ

Durante i ponti primaverili Frecciarossa incrementa i propri collegamenti e i posti disponibili per offrire un servizio ancora più frequente e comodo ai propri passeggeri. In giornate dedicate, lungo la costa Adriatica, saranno attivati due collegamenti in più tra Milano e Pescara, oltre a due collegamenti tra Bolzano e Pescara nelle giornate del 1°, 4 e 31 maggio e 2 giugno. Inoltre, nelle date a maggior flusso di passeggeri, ulteriori otto treni fermeranno a Riccione, per un totale di 12 collegamenti al giorno. Nelle giornate a più alta richiesta, tra il 25 aprile e il 2 giugno, sono previste nuove partenze straordinarie per sei Frecciarossa che viaggeranno tra Milano, Roma e Napoli, e treni in doppia composizione: una soluzione che permette di raddoppiare i posti disponibili per i viaggiatori. Tornano anche i Frecciarossa notturni tra Milano e la Calabria e tra Milano e la Puglia. Dal 18 aprile, inoltre, saranno messi a disposizione quattro collegamenti FrecciaLink – il servizio realizzato con autobus dedicati in connessione con Frecciarossa – da e per gli scavi di Pompei e Sorrento, con partenze da Milano, Reggio Emilia AV, Bologna, Firenze e Roma. Inoltre, molto apprezzati anche i collegamenti treno+bus verso Perugia, Assisi e Matera, raggiungibili dalle principali città italiane.

 

SEMPRE PIÙ TURISTI CON GLI INTERCITY ED EUROCITY

Tra le soluzioni preferite dai viaggiatori, oltre ai treni Intercity che quotidianamente collegano l’Italia, si conferma l’Intercity Notte, che consente di spostarsi di notte e raggiungere la propria meta già dal mattino presto. Nel 2024 è stato scelto da 2 milioni di passeggeri, il 5% in più rispetto al 2023, tendenza che si conferma nel 2025. Particolarmente richiesta l’opzione Eurocity da e per la Svizzera, con un sensibile incremento degli arrivi su Genova e Bologna, destinazioni riattivate da settembre 2024 con la riapertura del Tunnel del Gottardo in Svizzera.

REGIONALE PER SCOPRIRE L’ITALIA

Con circa 1.700 località raggiunte e la sua rete che attraversa tutte le regioni italiane, il Regionale rappresenta la scelta ideale per visitare l’Italia. Sempre più persone scelgono il Regionale per riscoprire il piacere del viaggio lento, sostenibile e autentico. Un modo semplice e accessibile per muoversi tra le città d’arte – come Roma, Napoli, Firenze e Venezia – e per lasciarsi sorprendere da luoghi dal fascino unico come Pompei, la Reggia di Caserta e le Cinque Terre. Con l’itinerario Parchi Line è possibile spostarsi tra i principali parchi archeologici della Campania, da Ercolano a Pompei, fino a Paestum. Ma a conquistare i viaggiatori sono anche i borghi: Cortona, Montepulciano, San Gimignano, Urbino, Fermo, Spoleto, Orvieto, Lecce, Taormina e Siracusa.

In occasione dei ponti primaverili, l’offerta si arricchisce con collegamenti aggiuntivi e itinerari stagionali. In Sicilia arrivano due nuovi treni tra Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, e l’aeroporto di Palermo “Falcone e Borsellino”. Dal 25 aprile tornano anche il Taormina Line, il Barocco Line e il Cefalù Line, itinerari pensati per vivere il territorio tra arte, mare e cultura. In Puglia riparte il Salento Line, nel Lazio il Castelli Romani Line e in Toscana gli Etruschi Line e il Tuscany Line, che connettono le città d’arte, i paesaggi collinari e i piccoli borghi ricchi di storia. Per chi parte in aereo sempre disponibili i collegamenti da e verso gli aeroporti di Fiumicino – Leonardo express – e Palermo Punta Raisi. Grazie ai servizi intermodali treno+Link, il viaggio prosegue anche oltre la stazione, con collegamenti verso aeroporti, porti turistici e destinazioni non raggiungibili direttamente in treno.

IL SICILIA EXPRESS CON FS TRENI TURISTICI ITALIANI

In occasione del lungo ponte pasquale torna anche il Sicilia Express, il collegamento fra Piemonte e Sicilia pensato per offrire un’opportunità di viaggio ai siciliani residenti nel nord Italia per motivi di lavoro o studio. L’offerta, realizzata grazie alla collaborazione tra FS Treni Turistici Italiani e l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, permette di collegare Torino, Milano, Parma, Bologna, Firenze e Roma a Palermo e Siracusa il 17 aprile, con viaggio di ritorno previsto il 26 aprile.

I vincitori del Lovers Film Festival 2025

Il più longevo festival sui temi LGBTQI+ d’Europa e terzo nel mondo diretto da Vladimir Luxuria

 

I FILM PREMIATI | LE MOTIVAZIONI

ALL THE LOVERS/ OTTAVIO MAI AWARD FOR THE BEST FEATURE

Presidente di giuria: Giovanni Minerba

 

Queerpanorama di Jun Li

La poetica di ogni film ci ha portato ad accostarci a un’opera dalla forte importanza cinematografica e politica, un lavoro che usa la corporeità come strumento per infondere il desiderio di un’utopia.  Per noi è stato un discorso sull’identità che ha la forma di un sogno ad occhi aperti.

 

REAL LOVERS / REAL LOVERS AWARD FOR BEST DOCUMENTARY

Presidente di giuria: Vera Gemma

 

Topli Film di Dragan Jovićević

Per l’impegno nella ricerca di materiale di repertorio e la capacità di creare una struttura narrativa coinvolgente, in grado di ibridare performance e realtà. In particolar modo per la capacità di mettere in discussione dei preconcetti radicati coinvolgendo registi e attori in un dialogo vivo e autentico.

 

MENZIONE SPECIALE

 

Eros di Rachel Daisy Ellis

Un quadro eterogeneo composto da corpi autentici che si autorappresentano mettendosi a nudo e aprendo attraverso lo schermo spazi intimi quali sono le stanze dei motel brasiliani.

FUTURE LOVERS / FUTURE LOVERS AWARD FOR BEST SHORT FILM

Presidente di giuria: Raffaele Cataldo

 

Next Door di Lukas März

Per il linguaggio – a metà tra il grottesco e l’horror – capace di travalicare i confini del genere, la giuria ha scelto di premiare un cortometraggio che intercetta e mette in scena paure e angosce che credevamo di esserci lasciati alle spalle, ma che invece continuano a vivere accanto a noi.

MENZIONE SPECIALE

 

Solo Kim di Javier Prieto De Paula e Diego Herrero

Un cortometraggio che, unendo a doppio filo vita personale e posizione sociale, racconta una storia di marginalizzazione su più piani in grado di arrivare dritta al cuore.

 

PREMIO TORINO PRIDE

Outerlands di Elena Oxman

In questi giorni abbiamo avuto il piacere di vedere film e documentari di vario tipo che hanno messo in luce la pluralità dei temi che affrontiamo quotidianamente all’ interno delle nostre associazioni. Ogni lungometraggio ci ha aiutato a capire quanto la lotta sia ancora lunga e complessa, soprattutto in un momento storico in cui lo spazio dei diritti sociali e civili sta diminuendo. Il film che abbiamo scelto di premiare sottolinea la complessità delle nostre vite, della cura, delle famiglie allargate e della capacità di saper riconoscere il proprio passato per poter abbracciare il proprio futuro.

 

MENZIONE SPECIALE

 

The Secret of Me di Grace Hughes-Hallett

Per la capacità di trasmettere l’elaborazione della propria esperienza personale connettendola ad altre, per definire percorsi di una soggettività ancora relativamente riconosciuta come quello dell’intersessualità.

PREMIO GIO’ STAJANO

Quir di Nicola Bellucci

Per aver raccontato con magica umanità e una struggente fotografia una delle comunità Queer più sorprendenti d’Italia, che vive nel cuore pulsante di Palermo, dove Massimo e Gino accolgono e raccolgono da più di quarant’anni nella loro grande famiglia, persone la cui bellezza umana va ben oltre al personaggio. Un film vero, bello e utile, di grande qualità che racconta storie queer e non, in una Sicilia dove le testimonianze di giovani trans e gay danno la dimensione che tanto è stato fatto ma tanto rimane ancora da fare. O si è felici o si è complici: questo è il grande insegnamento di Massimo e Gino.

 

GIURIA YOUNG LOVERS – PREMIO MATTHEW SHEPARD

Lesbian Space Princess di Emma Hough Hobbs e Leela Varghese

Per aver utilizzato un linguaggio visivo e referenziale che guarda in modo diretto, ironico e non scontato all’attualità e alla contemporanea generazione teen, attraverso simboli, sintesi e significati importanti e urgenti, creando un film per tutti e per ciascuno.

 

RIFLESSI NEL BUIO

I Have to Run di Oleg Hristolübskiy

Perché il buio che vedevamo fuori dai nostri confini si sta diffondendo in modo sempre più allarmante intorno a noi, perché l’attenzione su chi nega i diritti della comunità LGBTQIA+ fuori e dentro dall’Europa sia alta e nulla sia dato come definitivamente acquisito.

 

I PREMI DEL PUBBLICO – AUDIENCE AWARDS

 

ALL THE LOVERS

A Night Like This di Liam Calvert

 

REAL LOVERS

Topli Film di Dragan Jovićević

 

FUTURE LOVERS

Next Door di Lukas März

 

 

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Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il sostegno del MIC-DG Cinema, della Regione Piemonte, della Città di Torino, di Fondazione CRTe con un contributo straordinario di Fondazione Compagnia di San Paolo.

Torino, sospesa per 10 giorni licenza di bar ristorante

È stata sospesa per 10 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un bar/ristorante, sito in Corso Palermo, una delle zone rosse del capoluogo piemontese, con contestuale chiusura dell’esercizio.

Nelle scorse settimane, il personale del Commissariato di P.S “Barriera Milano” ha effettuato ripetuti controlli all’interno del locale, anche nell’ambito di servizi interforze ed ha identificato diverse persone pregiudicate e pericolose.

Nel corso di un controllo è stato anche arrestato un avventore che ha tentato tentato di nascondere della cocaina all’interno degli slip, insieme a 415€ in contanti; mentre in un’altra occasione, gli agenti hanno arrestato un cittadino senegalese per detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale poiché, durante il controllo, l’uomo ha colpito a calci e pugni i poliziotti, per tentare di occultare la droga e 450 € in contanti.

Guida con tasso alcolemico superiore di 5 volte il limite: patente ritirata

Torino Centro, i controlli dei Carabinieri nel weekend di Pasqua

Percorreva le strade del centro a bordo della propria auto con un tasso alcolemico cinque volte oltre il limite consentito. E’ quello che hanno registrato i Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo questo fine settimana di Pasqua, durante i numerosi controlli su strada finalizzati anche ad arginare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza. I militari dell’Arma hanno denunciato l’uomo all’Autorità Giudiziaria, ritirato la patente per la successiva revoca e sequestrato l’auto ai fini della confisca.

Sorte analoga per un trentenne, trovato alla guida della sua auto con una soglia di quasi tre volte lo 0,5 g/l: anche per lui è scattata la denuncia per guida stato d’ebbrezza all’Autorità Giudiziaria e al ritiro del titolo di guida.

Un ventiquattrenne, invece, è stato trovato con un tasso alcolemico pari quasi al doppio oltre il consentito. Anche in questo caso i provvedimenti a suo carico sono stati gli stessi: patente ritirata per la successiva sospensione e denuncia a piede a libero per la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada.

I controlli si sono estesi anche alle piazze del centro, come Piazza Carlo Felice, dove un ventenne è stato fermato vicino la propria auto con alcuni grammi di hashish. A seguito della perquisizione veicolare i carabinieri gli hanno anche trovato una mazza da baseball e un coltellino a serramanico. Per questo motivo il giovane è stato denunciato a piede libero per porto d’armi e oggetti atti ad offendere e segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanza stupefacente.

Giovani Democratici a San Mauro: Europa, sicurezza e politica estera

Una serata di grande partecipazione per parlare di Europa, sicurezza e politica estera. Sala piena fino a mezzanotte (di venerdì santo!) un incontro ricco di contenuti e riflessioni: dalla questione del riarmo alla prospettiva di una federazione europea, passando per la pace in Ucraina e le implicazioni della politica estera statunitense sotto una possibile nuova amministrazione Trump.

Introducono il Segretario dei GD Torino Nord Andrea Borello e la Segretaria del PD San Mauro Anna Maria Barbero. Ospiti il Prof. di Analisi della Politica Estera (UniTo) Valter Coralluzzo, il Presidente del Centro Studi Sereno Regis Enzo Ferrara e la Segretaria Regionale dei Giovani Democratici Elena Accossato: tre voci autorevoli e con punti di vista differenti che hanno guidato un dibattito appassionato, in cui realismo e idealismo si sono confrontati, offrendo un quadro complesso ma stimolante del mondo che ci circonda.

Un dato che rende particolarmente orgogliosi gli organizzatori: dei 29 partecipanti, ben 14 erano giovani. Segno che l’impegno dei Giovani Democratici continua a dare frutti e che le nuove generazioni hanno voglia di confrontarsi su temi cruciali per il futuro dell’Europa.

Ancora una volta, il circolo dei GD Torino Nord – questa volta in collaborazione con il Partito Democratico San Mauro – si conferma come un punto di riferimento per portare sul territorio dibattiti di attualità, approfonditi e inclusivi.

Giovani Democratici

Tortino allo zafferano. Anche con gli avanzi di riso

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E’ una torta salata che potrete proporre come primo piatto, una preparazione semplice, cremosa, dal gusto delicato che deliziera’ il palato di tutti i commensali.

Ideale anche per utilizzare del riso avanzato da condire a piacere.

Ingredienti

300gr. di riso Carnaroli
1 uovo intero
1 bustina di zafferano
100gr. di pancetta affumicata a cubetti o prosciutto cotto
200gr. di ricotta morbida
50gr. di parmigiano grattugiato
Sale, pepe, burro, latte qb.

Cuocere al dente il riso in acqua salata, scolare e lasciar raffreddare. Dorare in padella la pancetta a cubetti, asciugare su carta assorbente. In una terrina mescolare il riso con l’uovo intero, lo zafferano, la ricotta, la pancetta, metà parmigiano, il sale ed il pepe. Aggiungere poco latte per rendere la preparazione più morbida.
Ungere una teglia da forno con burro fuso, cospargere con pangrattato, versare il riso, coprire con il parmigiano rimasto e fiocchetti di burro. Infornare a 200 gradi per 10 minuti e per altri 5 minuti con funzione grill. Servire caldo.

Paperita Patty

Impresa Accogliente sta per concludere il primo anno di attività

Ecco i risultati

Sedici posti di lavoro attivati, 10 corsi di formazione avviati, 21 persone accompagnate nella ricerca di occupazione che hanno trovato un impiego per conto proprio, 45 soggetti che hanno beneficiato di interventi di orientamento; circa 150 imprese (coop e aziende profit) contattate, con 90 di esse rapporti stabili e 41 di queste già disponibili a offrire lavoro. Tutte iniziative che hanno riguardato persone sottoposte a misure alternative al carcere, adulti e giovani a Torino o nell’hinterland. Sono state prese in carico 83 persone, accompagnate nella ricerca di un lavoro. Sono i risultati resi noti il 16 aprile scorso del Progetto Impresa Accogliente, a quasi un mese dalla conclusione della prima annualità di questa iniziativa, finanziata dalla Regione Piemonte e guidata dall’associazione La goccia di Lube in coordinamento con l’Ufficio esecuzione penale esterna e l’Ufficio servizio sociale minorenni e in partnership con 14 enti e organismi del mondo economico torinese. I dati sono stati diffusi in occasione dell’Assemblea dei soci della odv La goccia di Lube (Ente del Terzo Settore) svoltasi nella sede operativa dell’associazione a Torino in via Cottolengo 22, presso l’Uffico pastorale Migranti, durante la quale è stato anche approvato il Bilancio consuntivo 2024 e rinnovato il board dell’Associazione, con un Direttivo uscente confermato quasi in toto.

L’avvio dell’Assemblea dei soci de La goccia di Lube
Alcuni dei soci partecipanti all’Assemblea de La goccia di Lube

Rispetto a quando è cominciato il Progetto Impresa Accogliente (giugno 2024) l’associazione ha incrementato il numero dei soci, passati, alla data del 16 aprile 2025, da 48 (più due persone dipendenti) a 53 (a cui aggiungere anche in questo caso le due figure professionali retribuite). I volontari operativi sono a oggi 34 contro i 32 del giugno 2024 e una manciata di persone ha già espresso interesse ad aggiungersi alla “squadra”, dato che porterebbe a quasi 40 gli operatori non retribuiti a fine annualità. Il progetto, che ha la sua finalità principale nel tessere rapporti con il mondo imprenditoriale per reperire posti di lavoro per i soggetti in detenzione domiciliare o in affidamento in prova al servizio sociale o in messa alla prova per i giovani, ha anche assegnato undici riconoscimenti di “impresa accogliente”, per aver offerto lavoro in questo ambito di intervento de La goccia di Lube. A sei imprese sono stati già consegnati, alle altre l’attribuzione del premio avverrà nei prossimi giorni. Le imprese premiate per prime sono state Market Service, Cooperativa Barbara B, Cooperativa Amico, The Promoland, Cooperativa Frassati, Cooperativa Raggio, cui seguiranno la società Lambic, la Coop La Contrada, la società Irion (per un importante sostegno finanziario al progetto), Coop Karibù Open, la Carrozzeria S Line.

Nel suo intervento introduttivo, il presidente uscente, Adriano Moraglio, ha ringraziato in particolar modo le due operatrici dipendenti del Progetto Impresa Accogliente, Bianca Eula e Silvia Lessona, insieme ai consulenti Massimiliano Manera, Serena Ravazzotti e Marianna Carlini, queste ultime dell’agenzia Master Communication. Ma ha ringraziato anche tutti i volontari che hanno dato un apporto significativo nelle attività di presa in carico delle persone in misura alternativa, adulti e giovani, e nella ricerca di posti di lavoro, anche grazie ai consigli degli enti partner del progetto.

Dopo l’approvazione del Consuntivo del bilancio 2024, curato e presentato dal tesoriere e vicepresidente Dario Valenzanol’Assemblea ha proceduto al rinnovo del Consiglio Direttivo dell’associazione per il triennio 2025-2028. Ne fanno parte sette persone. Sono stati confermati Dario Valenzano, Adriano Moraglio, Paolo Stanchi, Giovanni Franzone, Paolo Jorio e Antonello Sechi ai quali si è aggiunta la new entry Giuseppina Miglietta, che ha sostituito Marcella Pilatone. Pronti per eventuali subentri nel triennio Anna Cadegiani, Ellis Sada e Giorgio Serra. Le cariche del nuovo Direttivo (presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere) saranno assegnate, come previsto dalla Statuto, nella prima riunione del nuovo Consiglio.

La relazione di Dario Valenzano sul Consuntivo 2024
In primo piano la nuova consigliera del Direttivo Giuseppina Miglietta

Come spesso avviene nelle riunioni de La goccia di Lube, sono state ribadite le ragioni di fondo che muovono i volontari, e ciò è stato fatto anche con l’ausilio del canto e della musica. Prima dell’avvio dell’Assemblea, infatti, il Presidente ha fatto ascoltare il canto popolare abruzzese Luntane cchiu luntane. Ecco come Moraglio ha illustrato il significato di questo canto per l’attività de La goccia di Lube:

Cari amici, abbiamo voluto cominciare la nostra assemblea dei soci affidando alla musica – come siamo ormai soliti fare – l’affermazione di ciò che ci sta più a cuore nella nostra azione caritativa: non perdere mai di vista il motivo per cui ci impegniamo. Il canto popolare abruzzese Luntane cchiu luntane esprime ciò che ci muove quando andiamo in soccorso dei nostri poveri amici: NON LO SFORZO MORALISTICO DI FARE DEL BENE, MA L’ESSERE COME SOSPINTI verso gli altri DA UNO STUPORE, DA UNA MERAVIGLIA, CHE SENTIAMO BEN VIVI NEI NOSTRI OCCHI E NEI NOSTRI CUORI. Il canto parla dello stupore di noi uomini e donne davanti all’immensità del cielo stellato, del mare baciato dalla luna a pelo d’acqua, e parla dell’amore e dello struggimento che proviamo verso un’altra persona PROPRIO DENTRO QUESTO SPETTACOLARE STUPORE. Se non  facessimo esperienze di questo tipo di meraviglia NON SAREMMO ABILITATI AD AMARE, saremmo solo dei volenterosi che vogliono fare del bene, quello che pensiamo sia il bene. Invece, per fortura, o per grazia, non operiamo per fare del bene, ma SCOPRIAMO DI AMARE LE PERSONE CHE SEGUIAMO PER QUELLO CHE SONO, con il loro passato di errore o di violenza e magari anche di brutalità. Così possiamo arrivare a dire, come nella canzone, che per queste persone “il core me sente tremà”. Questa è La goccia di Lube. Questo siamo noi. Per chi di noi è cristiano, inoltre, le parole della canzone hanno un valore immenso, perché il magnifico cielo stellato o il mare baciato dalla luna sono anche l’incredibile amore di Cristo che morendo in croce ha portato la bellezza persino sulla croce: “si è fatto misero come noi, ha condiviso la nostra nullità”, come scrive don Giussani nel libretto “Il senso della caritativa”: la nullità nostra e quella dei nostri utenti.

L’assessore Carretta incontra due giovani talenti della danza sul ghiaccio

 

L’assessore allo Sport Domenico Carretta ha incontrato  Viola Randazzo e Leonardo Pietrocola, coppia di giovani pattinatori che si è distinta ai Campionati Italiani Giovanili di danza su ghiaccio. Presenti all’incontro anche le famiglie, l’allenatrice e la presidente dell’associazione sportiva PAT Torino presso cui i due atleti sono iscritti.

L’assessore si è congratulato per i successi ottenuti, sottolineando l’importanza di sostenere i percorsi sportivi giovanili e ha ricordato le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e il ruolo di Torino nelle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina nel 2026 e delle Alpi francesi nel 2030, in cui la nostra città sarà nuovamente protagonista attraverso eventi e collaborazioni.

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