SOMMARIO: 25 aprile 80 anni dopo – Referendum – Lettere






La Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, a carico di un uomo moldavo, gravemente indiziato di furto aggravato in abitazione, ricettazione e riciclaggio, commessi in questo capoluogo nel mese di giugno 2023.
L’uomo, insieme ad altri complici non identificati, dopo avere infranto il vetro di una finestra di una villa sita nella zona pre-collinare di Torino, ove all’epoca dimorava il calciatore Kaio Jorge della Juventus, assente dall’abitazione, si impossessava di beni e monili, per un valore di circa 80.000 euro, e poi si appropriava dell’autovettura di lusso in uso al giocatore.
Due giorni dopo, il veicolo veniva utilizzato per perpetrare un altro furto in danno di una filiale di un istituto bancario torinese. Nell’occasione, l’uomo e altri complici, tutti incappucciati, dopo aver bloccato la circolazione stradale, utilizzando delle cinghie di forza applicate ad uno dei veicoli, sradicavano, prima, il portone della filiale e, successivamente, una cassaforte contenente circa 11.500 euro. I soggetti in fuga venivano intercettati da una Volante e, dopo un breve inseguimento, abbandonavano il furgone con all’interno la cassaforte.
L’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile, grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza, nonchè ai rilievi tecnici svolti da personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, permetteva di raccogliere gravi indizi a carico del moldavo, pienamente condivisi dall’A.G. procedente che emetteva l’ordinanza in parola.
Questa sera nel duomo di San Giovanni a Torino si tiene la tradizionale veglia di Pasqua. La celebrazione religiosa è presieduta dall’arcivescovo cardinale Repole.
(Foto dierre- il Torinese)
Fiaip Piemonte : nel 2024 oltre 64 mila e 400 compravendite con l’1% in più di prezzi in crescita
In Piemonte, nel 2024, sono state vendute 64 mila e 400 case, registrando un incremento dell’1% rispetto al 2023.
“L’anno si è concluso positivamente grazie al graduale calo di interesse sui mutui, che ha rilanciato le compravendite nella seconda parte dell’anno – spiega Marco Pusceddu, Presidente di Fiaip Piemonte – i prezzi delle abitazioni sono aumentati mediamente tra il 2 e il 4 % sotto la spinta dell’inflazione, con differenze territoriali significative. Salgono nei centri ad alta domanda e vocazione turistica, mentre sono stabili e in calo nei piccoli borghi decentrati, spesso caratterizzati da immobili da ristrutturare obsoleti”
Secondo un’analisi condotta da Fiaip Piemonte sui dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate, il primo semestre ha registrato una flessione del -3,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il secondo semestre ha recuperato con il +5,8%. Nel corso del trimestre 2024 emerge una progressiva risalita delle compravendite he ha permesso di recuperare la flessione più significativa dell’8% dei primi tre mesi del 2024. Nel secondo trimestre gli scambi sono stati più stabili, sullo 0,7%, per poi passare in campo positivo nel terzo, +6,4%, e nel quarto trimestre, +5,4%.
“A invertire la rotta è stata la graduale discesa di tassi sui mutui rispetto al 2023, anno invece dominato dalla volatilità che aveva frenato il mercato – sottolinea il Presidente Fiaip Piemonte”.
Infatti, a inizio 2024, il tasso fisso era sopra il 4% per poi scendere a fine anno sotto il 3,5%. Inoltre, i mutui green, destinati agli immobili di classe energetica A o B, offrivano condizioni migliori, con tassi vicini al 2,5%. Nei primi mesi del 2025 c’è stato un ulteriore taglio dei tassi, e quella oggi variabile torna competitivo, scendendo per la prima volta dopo due anni, mentre il fisso risulta conveniente, intorno al 3%, rappresentando una scelta solida per chi cerca soluzioni per il lungo periodo, soprattutto per chi compra casa. Osservando un arco temporale più lungo, il mercato immobiliare risulta dinamico, con volumi importanti. Dal 2018 al 2024 il numero di compravendite è cresciuto più del 23%, e oltre il 19% dal 2019. Si guarda quindi con fiducia al 2025.
“Le previsioni sono positive – conclude Pusceddu – la stabilità incoraggia le intenzioni d’acquisto, e se i tassi continueranno a scendere potremo assistere a una nuova fase di crescita delle transazioni”.
Le province piemontesi, nel 2024, hanno mostrato andamenti diversificati. Il miglior risultato lo ha raggiunto il biellese, che ha registrato il 9,4% in più con 2711 abitazioni vendute, trainate dalla città di Biella, seguite dal vercellese (+7,5%), astigiano (+7%), segue il torinese, che segna un +1,1% con 34 mila e 604 abitazioni compravendite, e Torino, che traina con il +1,6% e oltre 15 mila vendite. In campo negativo si registrano l’alessandrino, con un calo di -0,2%, e il capoluogo che risente di un calo di – 6%, il cuneese registra una lieve flessione dei volumi di -1,4%, anche se la città di Cuneo rimane positiva con il +29%. Una leggera flessione si registra nel novarese, dove Novara e la città più penalizzata con il – 5,7%, il Verbano Cusio Ossola registra il -2,7%, anche se Verbania registra un maggior equilibrio con un +0,4%.
Mara Martellotta
CERIMONIE RELIGIOSE
Le immagini della via Crucis svoltasi ieri a Torino sono state realizzate da Igino Macagno
Sono intanto iniziate le operazioni di verifica, messa in sicurezza e conta dei danni. Nel pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco hanno provveduto alla rimozione della grande mole di materiale accumulatosi alla base della passerella pedonale nei pressi di corso Mortara che sarà poi successivamente conferito in discarica.
Dai primi controlli sul patrimonio arboreo sarebbero una dozzina gli alberi interamente o parzialmente danneggiati dal maltempo (all’interno del Parco Michelotti, in via Gaidano, strada Aeroporto, via Toselli, strada vicinale del Cresto, via Genova, lungo l’asse Millefonti, in prossimità dell’ospedale Molinette, al Parco della Pellerina, in piazza d’Armi, ai Giardini Reali, in Lungo Dora Voghera, al Parco Europa, al Parco Maddalena, in Lungo Stura Lazio).
Rimangono vietati il transito sugli itinerari costeggianti i fiumi che non sono ancora stati liberati dal limo e l’uso delle passerelle pedonali di attraversamento.
Sul Po restano al momento sospese la navigazione remiera e ogni altra attività e restano chiusi i Murazzi dove oggi iniziano le operazioni di pulizia con rimozione del limo dalle superfici per permetterne la riapertura, nel corso della giornata, salvo peggioramenti meteorologici. Interventi che, nel corso della prossima settimana, interesseranno anche i percorsi ciclo pedonali e le aree in prossimità delle sponde.
Il deflusso delle acque potrebbe però essere interrotto da nuove precipitazioni attese già a partire da questa sera e poi per le giornate di oggi e domenica.
Al momento non vi è immediato pericolo di tracimazione o esondazione, tuttavia l’intensità delle acque, la loro velocità e i materiali galleggianti trasportati dalla corrente richiedono ancora un livello di attenzione particolare.
Una situazione che il Centro operativo comunale della Protezione Civile continua a monitorare costantemente, insieme al volontariato organizzato e al personale della Polizia Locale.
Ulteriori aggiornamenti verranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione.
TORINO CLICK
Di Maurizio Tropeano
“Tra spazi vuoti e spazi pieni io, come architetto, prediligo i secondi, soprattutto se mi permettono di evitare l’abbandono di locali storici e di recuperare, rinnovandole, tradizioni secolari come la torrefazione o la gastronomia”. Simona Vlaic, che dal 2017 ha preso in mano l’albergo ristorante San Giors, racconta così il percorso che dalla metà di maggio porterà alla riapertura del Caffè Roma Torrefazione e anche ad ereditare l’arte pasticciera di Gino e Marina Viziale e del loro laboratorio artigianale.
E così i grandi locali alla confluenza tra Porta Palazzo e Borgo Dora, in quel tratto di corso Giulio Cesare che si può considerare la porta di accesso al centro di Torino diventeranno un polo enogastronomico di eccellenza.
“Siamo, e vorremmo essere ancor di più un punto di riferimento per questo territorio, e potremo farlo perché siamo riusciti a cogliere le opportunità legate a scelte personali che porteranno alla cessazione dell’attività”. O anche alla scelta di Carla Clemente, la proprietaria del bar, di condividere il progetto di rilancio della torrefazione. “Il San Giors è nato 210 anni fa e con il bar condivide una storia di 154 anni”.
Un legame che riprenderà a metà maggio nel segno del “sanguis” e della “tradizione piemontese che nasce dalla nostra cucina e dalle idee dello chef Giulio Carlo Ferrero”. Dunque, panini con il vitello tonnato o acciughe al verde o alla finanziera. Ma anche quelli classici. “Il San Giors dal 2013 è nell’elenco dei locali storici d’Italia e vogliamo trasferire la nostra esperienza di tradizione e qualità nella vita di tutti i giorni di un bar che vogliamo legato a questo territorio. Sarà un bar pop, insomma, dove la torinesità incontra le diversità e le ricchezze di un borgo che è sempre stato multietnico”, spiega ancora Vlaic.
E dai primi di maggio Gino e Marina Viziale, affiancheranno la squadra del San Giors che ha rilevato il loro laboratorio. “Andiamo in pensione – raccontano mentre Marina sta finendo di preparare i dolci della tradizione pasquale e Gino di riordinare – ma siamo contenti di poter trasmettere tutta la nostra esperienza nel mondo della pasticceria perché permetterà di portare avanti una tradizione familiare nata nel 1993”. Il laboratorio si affaccia sul cortile interno dell’isolato, lo stesso dove insiste il dehors del ristorante. Ancora l’architetta: “Andiamo a lezione con l’obiettivo di diventare autosufficienti nella produzione di pane, grissini, e piccola pasticceria.
L’autoproduzione ci permette di essere più sostenibili da un punto di vista economico e anche di allargare l’attività di catering”. Dopo il primo maggio si parte e “chissà – conclude la signora Marina – che da questa nostra collaborazione non nasca il dolce del San Giors”.
Questo, però, è il futuro. Intanto da alcune settimane sui tavoli del San Giors è arrivato il menù di primavera che, per la prima volta, sarà accompagnato anche dalla carta degli oli extravergine d’oliva del Piemonte. Una scelta nata da una partnership con il consorzio di tutela che dovrebbe permettere di far conoscere le caratteristiche uniche dell’Evo subalpino ad un numero sempre maggiore di consumatori.
Un incidente stradale mortale si è verificato in provincia di Novara, a Paruzzaro, nelle vicinanze dello svincolo autostradale della A26. Una vettura e un furgone si sono scontrati per cause in via di accertamento.
Sull’auto viaggiavano tre donne, una di loro, sul sedile posteriore, ha perso la vita nel violento urto. Un’altra donna è rimasta gravemente ferita ed è stata portata d’urgenza in elicottero all’ospedale Maggiore di Novara. La terza ha riportato ferite di media gravità.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Nella mattinata del 15 aprile, a Palermo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, coadiuvati da personale della Compagnia di Palermo Piazza Verdi, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di cinque persone italiane di 30, 48 (due), 49 e 50 anni, sospettate di aver commesso, tra i mesi di febbraio e marzo 2024, due rapine ai danni di due distinte filiali bancarie site ad Osasio e a Moncalieri, appropriandosi complessivamente di più di 110 mila euro in contanti. La misura cautelare, scaturisce a seguito di un’articolata attività investigativa, eseguita attraverso il fondamentale ausilio offerto dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza delle agenzie bancarie e di quelle comunali. Tale attività, ha permesso ai Carabinieri di raccogliere gravi e concordanti indizi di reità a carico degli indagati nonché di inquadrare i rispettivi specifici ruoli nell’esecuzione dei presunti delitti. In particolare, è stato accertato che entrambe le rapine sono state realizzate da una banda proveniente da Palermo. I soggetti viaggiavano separati per non destare sospetti e a Torino grazie all’aiuto di un supporto logistico. Il modus operandi prevedeva che prima di ogni colpo venivano effettuati numerosi sopralluoghi finalizzati a verificare le condizioni dei luoghi. I membri erano divisi in esecutori materiali e basisti. La fuga avveniva con un’autovettura rubata con targhe contraffatte e dopo ogni colpo, la “squadra” rimaneva nel capoluogo piemontese giusto il tempo per la spartizione del bottino che peraltro è stato per la maggior parte recuperato dagli investigatori nel corso delle indagini, e poi tornavano in Sicilia a bordo di altra autovettura non riconducibile a nessuno di loro. Quattro dei presunti rapinatori sono stati accompagnati presso il carcere “Pagliarelli-Lorusso” di Palermo, mentre il quinto, uno dei due 48 enni, è stato raggiunto dalla misura presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino perché detenuto per altra causa.