ilTorinese

Meteo, tempo instabile sul Piemonte fino a Pasquetta

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Le previsioni meteo di Arpa Piemonte dicono che l’avvicinamento di un minimo presente sul golfo di Biscaglia farà affluire correnti nuovamente umide meridionali per gran parte della giornata di Pasqua. Sono pertanto attese piogge e rovesci sulle zone montane e pedemontane nordoccidentali e su Langhe e alto Monferrato, di intensità moderata, più diffuse e in intensificazione nella mattinata. Successivamente l’ingresso dell’aria fredda in quota, associata al minimo, apporterà una maggiore instabilità atmosferica con rovesci e temporali sparsi, più probabili sulle zone a nord del Po. Dal lunedì di Pasquetta, l’allontanamento della perturbazione riporterà condizioni più variabili, anche ampi spazi soleggiati e assenza di fenomeni precipitativi significativi.

Il Partito Radicale visita il carcere con Mellano

In tutta Italia il Partito Radicale ha previsto per le festività pasquali visite nelle carceri italiane.

A Torino domenica 20 aprile, una delegazione del Partito Radicale guidata da Sergio Rovasio, Presidente dell’Associazione Marco Pannella e Bruno Mellano, Garante regionale dei detenuti per il Piemonte, saranno in visita presso il Carcere Lorusso Cutugno di Torino. La visita inizierà alle ore 10,15. Al termine,  ore 12.45 circa, la delegazione terrà una Conferenza Stampa fuori dal carcere.

Il Carcere di Torino si trova in una grave situazione di sovraffollamento, carenza di personale e con carenze strutturali di ogni tipo. Non ultima la grave vicenda segnalata nei giorni scorsi dai media locali di una donna 50enne detenuta, nonostante l’ordine di scarcerazione, invalida al 100%, che si trova in gravi condizioni di salute senza avere una adeguata assistenza socio-sanitaria. La visita della delegazione inizierà con la visita alla detenuta.

Pasqua ai Musei Reali di Torino

 

LE MOSTRE, LE INIZIATIVE E LE APERTURE STRAORDINARIE

PER LE VACANZE DI PRIMAVERA

Sarà una Pasqua davvero speciale quella che si sta avvicinando per i Musei Reali di Torino. Grazie ad alcune aperture straordinarie, il pubblico potrà organizzarsi per visitare al meglio le collezioni permanenti e le mostre temporanee nel lungo periodo delle vacanze primaverili.

 

I Musei Reali rimangono infatti aperti con i consueti orari, dalle 9 alle 19, domenica 20 (Pasqua), lunedì 21 (Pasquetta), mercoledì 23, venerdì 25 (Anniversario della Liberazione), mercoledì 30 aprile e giovedì 1° maggio (Festa dei lavoratori), con chiusura biglietteria e ultimo ingresso alle ore 18. Il 4 maggio torna anche “Domenica al museo”, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito a tutti i siti e luoghi della cultura statali.

 

La ricca offerta espositiva dei Musei Reali propone, nelle Sale Chiablese, la mostra “Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione”, un viaggio attraverso le diverse forme di rappresentazione della bellezza nel corso dei secoli, tra Rinascimento e primo Novecento. La rassegna, aperta al pubblico dal 17 aprile al 27 luglio, prodotta dai Musei Reali di Torino con Arthemisia e curata da Annamaria Bava, presenta oltre 100 opere tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d’arte provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da molte altre prestigiose istituzioni, con magnifiche statue e bassorilievi archeologici di età romana, passando da Botticelli e Lorenzo di Credi, di cui vengono messi a confronto due straordinari capolavori. Il percorso prosegue con opere rinascimentali, in un excursus per temi che tocca il mito, il fascino dell’antico, la natura e l’universo femminile, fino ad arrivare all’inizio del Novecento con la seduzione delle opere di Alphonse Mucha, maestro dell’Art Nouveau. Tra i capolavori si segnalano la Venere di Botticelli della Galleria Sabauda e la Giovane donna con l’unicorno di Luca Longhi da Castel Sant’Angelo.

Contestualmente, nel nuovo Spazio Leonardo, al primo piano della Galleria Sabauda, viene esposto lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo di Leonardo da Vinci realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, proveniente dalla Biblioteca Reale. Lo Spazio Leonardo è un innovativo allestimento multimediale permanente per raccontare e valorizzare la raccolta dei disegni del maestro conservata nella Biblioteca Reale che, per ragioni di tutela, non può essere esposta con continuità; tra gli apparati informativi, un touch screen per sfogliare integralmente il Codice sul volo degli uccelli.

Il prezioso disegno con il Volto di fanciulla è esposto entro una teca blindata e climatizzata all’interno di uno scrigno rivestito con materiale specchiante, sul quale si riflettono scritture e disegni di Leonardo che rivestono le pareti.

 

Le feste pasquali regalano ancora l’opportunità di visitare la mostra Cleopatra. La donna, la regina, il mito, curata da Annamaria Bava ed Elisa Panero, eccezionalmente prorogata fino al 4 maggio nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda. L’esposizione, che s’inserisce nell’ambito delle celebrazioni dei 300 anni del Museo di Antichità (1724-2024), si avventura nella vicenda storica e nella leggenda della regina d’Egitto, donna di grande potere e fascino, attraverso un profilo del personaggio e del suo tempo, la nascita del mito e la fascinazione esercitata nel corso dei secoli.

 

Le vacanze primaverili sono il momento ideale per ammirare in tutta la sua bellezza il Giardino di Levante, riaperto al pubblico dopo i lavori di restauro finanziati con fondi PNRR, e la statua in marmo con l’allegoria della Primavera, copia fedele della scultura di Simone Martinez realizzata tra il 1740 e il 1753, appena ricollocata a contorno della splendida Fontana dei Tritoni, nuovamente in funzione.

 

Alle passeggiate nel verde si può abbinare una piacevole pausa negli ambienti aulici della Caffetteria Reale, recentemente restaurata e aperta con una nuova gestione, e concedersi qualche regalo nei bookshop Silvana Editoriale, al piano terreno di Palazzo Reale e al primo piano della Galleria Sabauda.

 

 

Musei Reali di Torino (Piazzetta Reale, 1)

 

Orari: dal giovedì al martedì, 9.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18); chiuso il mercoledì.

 

Aperture straordinarie: domenica 20 (Pasqua), lunedì 21 (Pasquetta), mercoledì 23, venerdì 25 (Anniversario della Liberazione), mercoledì 30 aprile e giovedì 1° maggio (Festa dei lavoratori).

Domenica 4 maggio: ingresso gratuito; i biglietti saranno emessi esclusivamente presso la biglietteria dei Musei Reali, non è possibile prenotare online.

 

Lo Spazio Leonardo è visitabile con il biglietto dei Musei Reali e con il combinato mostra Da Botticelli a MuchaBellezza, natura, seduzione + Musei Reali.

 

Informazioni: https://museireali.beniculturali.it/

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: 25 aprile 80 anni dopo – Referendum – Lettere

25 aprile 80 anni dopo
Chi vuole vedere il 25 aprile 1945 come una data storica deve necessariamente storicizzare , evitando le  esaltazioni acritiche. C’è un libro di Dino Messina  dal titolo molto  significativo “Piazzale  Loreto. I due volti della liberazione” che merita di essere letto. Messina analizza i diversi giudizi su quell’ultimo episodio che rappresentò secondo Parri una “carneficina sudamericana”, mentre Bocca giunse a definirlo con la  sfrontatezza dello scribacchino (che era stato anche antisemita) un “atto rivoluzionario”. La violenza non è mai giustificabile di per sé. Questo è un principio sul quale non si può derogare specie se a farne le spese sono dei cadaveri.
Il 25 aprile va comunque celebrato come fine di una terribile guerra durata cinque anni che per altri versi chiudeva una guerra civile europea iniziata nel 1914 la quale ebbe una parentesi di pace tra il 1919 e il 1939: una sorta di guerra dei trent’anni, come è stato detto, forse semplificando molto perché la storia non si ripete mai. Il sogno del 25 aprile fu quello della pace, della libertà, della democrazia che non sempre si realizzarono, anche se  pensiamo anche solo alla guerra fredda. In Italia si aprì  un lungo periodo di libertà e di democrazia garantito da una Costituzione che si è rivelata il frutto migliore e più duraturo del 25 aprile. Non bastò un generico antifascismo perché non tutto l’antifascismo fu democratico. E non bastò neppure il sogno europeo, già nato nella mente di Einaudi ben prima del manifesto di Ventotene, a dare concretezza all’unità europea ,anche se l’Europa, nel suo  pur difficile cammino, ha garantito una pace insperabile: i nazionalismi e le cupidigie nazionali sono dure a morire. I veri valori ad aver vinto il 25 aprile sono però  quelli dell’ Europa oggi putroppo  in profonda crisi. Il modo migliore per festeggiare la Liberazione è quello di guardare al futuro, sperando che Putin e Trump non rappresentino il ritorno ad un passato che speravamo archiviato per sempre. Gli Stati Uniti che diedero un contributo fondamentale alla liberazione dell’Europa, non possono finire ostaggio di un  vecchio visionario pericoloso che cerca di stravolgere il mondo.
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Referendum
E’ legittimo invitare a votare ai referendum indetti dalla Cgil per giugno. Ma non va dimenticato che il referendum implica un quorum e che quindi  è legittimo astenersi dal voto quando l’elettore lo ritenga opportuno. Esistono due vie: il voto contrario e il non voto. Se consideriamo che i promotori intendono dare al voto referendario il valore di una “rivolta sociale”, coloro che non condividono questa scelta  possono opporsi contribuendo a far saltare il quorum. Non si tratta di imitare i consigli del vecchio cardinale Ruini, si tratta di impedire che il referendum rappresenti uno strumento illecito di pressione politica volto a mutare l’esito del voto. Guai a mettere in conflitto il voto referendario con il voto politico a cui ci si oppone con le elezioni e con referendum politicizzati. Dopo il referendum sul divorzio (tema che doveva restare estraneo dal contesto politico contingente) ci furono forze politiche che tentarono la spallata e in parte  ci riuscirono , approfittando del voto referendario, a governare tutte le principali città l’anno dopo nel 1975 attraverso giunte rosse che si ressero anche sul voto di trasformisti che passarono in cambio di assessorati al fronte. Chi non è favorevole a queste conseguenze che Landini evoca parlando persino di fronte popolare, vota contro o si astiene. Con l’astensione puo ‘rendere nullo il referendum come prescrive la legge. E qui si pone un altro problema: sperperare tanti soldi per un referendum che non raggiunge il quorum può significare secondo alcuni giuristi un danno erariale. Facilitare la raccolta delle firme per via informatica senza alzare il numero dei firmatari proponenti  si rivela un errore grossolano di bassa demagogia. Il numero dei richiedenti va innalzato in base al cambiamento dei tempi e alle nuove tecnologie comunicative. Gli appelli di don Ciotti non meritano di essere considerati in termini politici. Sono le solite, trite esternazioni che si ripetono da decine d’anni quasi sempre inascoltate.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Del Din patriota
In riferimento all’articolo sulla Medaglia d’oro al Valor Militare del Din che ho molto apprezzato, vorrei ricordare che la stessa ha detto che preferisce essere definita patriota e non partigiana perché lei si senti’ al servizio della patria e non di una parte. Una scelta molto importante. Ho letto che la Fivl di cui la del Din è presidente onoraria  non raccoglie i partigiani monarchici, ma si estende a quelli socialisti. Mi sembra una sbandata della nuova presidenza che mi allontana dalla Fivl, sempre più simile all’Anpi. Il mio defunto marito patriota nella Resistenza ne sarebbe indignato.     Esterina de Filippis
Non seguo da anni la Fivl di cui fui dirigente in Liguria con Lelio Speranza. Mi sorprende quanto mi dice perché monarchici furono molti resistenti a partire da Enrico Martini Mauri per giungere alla Del Din.La Fivl cacciò il vicepresidente Edgardo Sogno, monarchico , ma il motivo era riconducibile al tentato golpe, reato da cui venne assolto, anche se con un giornalista in punto di morte ammise di aver pensato  realmente ad un golpe. La Fivl avrebbe dovuto attendere prima di cacciare Sogno  anche se, alla fine, stando all’intervistatore, aveva ragione. La Fivl di Lelio Speranza era cosa diversa dalla attuale che dialoga amabilmente con l’Anpi e invita come  unico oratore ufficiale Rosy Bindi. Sarebbe interessante conoscere quanto lo Stato dia annualmente ad una federazione di partigiani senza partigiani perché quasi tutti estinti. Un po’ come i Mille di Garibaldi nel ‘900.
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L’educazione all’affettività
Cosa pensa dell’idea di aggiungere nelle scuole l’educazione all’affettività? A me sembra una sciocchezza o una furbata per inserire a scuola l’Lgbtq in modo surrettizio. E poi quale competenza avrebbero i docenti? Magari essi stessi hanno delle famiglie disastrate e violente…    Alessandra Rizzi
Mi sembra un’idea razionalmente fragile, per usare un termine oggi di moda, un’idea  emotivamente e politicamente poco pensata e poco sensata. L’affettività si apprende vivendo e  amando e non ci sono scuole che servano ad insegnarla. Si apprende amando e soffrendo come abbiamo fatto noi. Non sempre, ovviamente, perché ci sono donne e uomini negati ai sentimenti che al massimo vivono in modo interessato, istintivo o  algido la vita. In passato si voleva l’educazione sessuale a scuola, adesso quella all’affettività. Forse sono io che non riesco a capire la novità che si vorrebbe introdurre. Il mondo dell’intimità potrebbe invece  riguardare la famiglia, ma oggi molti genitori non saprebbero intervenire, ammesso che non abbisognino essi stessi di corsi specifici che insegnino loro l’arte di essere genitore.

Un arresto per il furto nella villa di Kaio Jorge

La Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, a carico di un uomo moldavo, gravemente indiziato di furto aggravato in abitazione, ricettazione e riciclaggio, commessi in questo capoluogo nel mese di giugno 2023.

L’uomo, insieme ad altri complici non identificati, dopo avere infranto il vetro di una finestra di una villa sita nella zona pre-collinare di Torino, ove all’epoca dimorava il calciatore Kaio Jorge della Juventus, assente dall’abitazione, si impossessava di beni e monili, per un valore di circa 80.000 euro, e poi si appropriava dell’autovettura di lusso in uso al giocatore.

Due giorni dopo, il veicolo veniva utilizzato per perpetrare un altro furto in danno di una filiale di un istituto bancario torinese. Nell’occasione, l’uomo e altri complici, tutti incappucciati, dopo aver bloccato la circolazione stradale, utilizzando delle cinghie di forza applicate ad uno dei veicoli, sradicavano, prima, il portone della filiale e, successivamente, una cassaforte contenente circa 11.500 euro. I soggetti in fuga venivano intercettati da una Volante e, dopo un breve inseguimento, abbandonavano il furgone con all’interno la cassaforte.

L’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile, grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza, nonchè ai rilievi tecnici svolti da personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, permetteva di raccogliere gravi indizi a carico del moldavo, pienamente condivisi dall’A.G. procedente che emetteva l’ordinanza in parola.

Veglia pasquale in cattedrale

Questa sera nel duomo di San Giovanni a Torino si tiene la tradizionale veglia di Pasqua. La celebrazione religiosa è presieduta dall’arcivescovo cardinale Repole.

(Foto dierre- il Torinese)

Casa, in Piemonte rilancio delle compravendite

Fiaip Piemonte : nel 2024 oltre 64 mila e 400 compravendite con l’1% in più di prezzi in crescita

In Piemonte, nel 2024, sono state vendute 64 mila e 400 case, registrando un incremento dell’1% rispetto al 2023.

“L’anno si è concluso positivamente grazie al graduale calo di interesse sui mutui, che ha rilanciato le compravendite nella seconda parte dell’anno – spiega Marco Pusceddu, Presidente di Fiaip Piemonte – i prezzi delle abitazioni sono aumentati mediamente tra il 2 e il 4 % sotto la spinta dell’inflazione, con differenze territoriali significative. Salgono nei centri ad alta domanda e vocazione turistica, mentre sono stabili e in calo nei piccoli borghi decentrati, spesso caratterizzati da immobili da ristrutturare obsoleti”

Secondo un’analisi condotta da Fiaip Piemonte sui dati provvisori dell’Agenzia delle Entrate, il primo semestre ha registrato una flessione del -3,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il secondo semestre ha recuperato con il +5,8%. Nel corso del trimestre 2024 emerge una progressiva risalita delle compravendite  he ha permesso di recuperare la flessione più significativa dell’8% dei primi tre mesi del 2024. Nel secondo trimestre gli scambi sono stati più stabili, sullo 0,7%, per poi passare in campo positivo nel terzo, +6,4%, e nel quarto trimestre, +5,4%.

“A invertire la rotta è stata la graduale discesa di tassi sui mutui rispetto al 2023, anno invece dominato dalla volatilità che aveva frenato il mercato – sottolinea il Presidente Fiaip Piemonte”.

Infatti, a inizio 2024, il tasso fisso era sopra il 4% per poi scendere a fine anno sotto il 3,5%. Inoltre, i mutui green, destinati agli immobili di classe energetica A o B, offrivano condizioni migliori, con tassi vicini al 2,5%. Nei primi mesi del 2025 c’è stato un ulteriore taglio dei tassi, e quella oggi variabile torna competitivo, scendendo per la prima volta dopo due anni, mentre il fisso risulta conveniente, intorno al 3%, rappresentando una scelta solida per chi cerca soluzioni per il lungo periodo, soprattutto per chi compra casa. Osservando un arco temporale più lungo, il mercato immobiliare risulta dinamico, con volumi importanti. Dal 2018 al 2024 il numero di compravendite è cresciuto più del 23%, e oltre il 19% dal 2019. Si guarda quindi con fiducia al 2025.

“Le previsioni sono positive – conclude Pusceddu – la stabilità incoraggia le intenzioni d’acquisto, e se i tassi continueranno a scendere potremo assistere a una nuova fase di crescita delle transazioni”.

Le province piemontesi, nel 2024, hanno mostrato andamenti diversificati. Il miglior risultato lo ha raggiunto il biellese, che ha registrato il 9,4% in più con 2711 abitazioni vendute, trainate dalla città di Biella, seguite dal vercellese (+7,5%), astigiano (+7%), segue il torinese, che segna un +1,1% con 34 mila e 604 abitazioni compravendite, e Torino, che traina con il +1,6% e oltre 15 mila vendite. In campo negativo si registrano l’alessandrino, con un calo di -0,2%, e il capoluogo che risente di un calo di – 6%, il cuneese registra una lieve flessione dei volumi di -1,4%, anche se la città di Cuneo rimane positiva con il +29%. Una leggera flessione si registra nel novarese, dove Novara e la città più penalizzata con il – 5,7%, il Verbano Cusio Ossola registra il -2,7%, anche se Verbania registra un maggior equilibrio con un +0,4%.

Mara Martellotta

Maltempo, la conta dei danni a Torino. Previste nuove precipitazioni

Con l’esaurirsi della pioggia già nella tarda serata di venerdì, le condizioni meteorologiche hanno visto un progressivo miglioramento. I ponti di Torino sono stati tutti riaperti al traffico.

Sono intanto iniziate le operazioni di verifica, messa in sicurezza e conta dei danni. Nel pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco hanno provveduto alla rimozione della grande mole di materiale accumulatosi alla base della passerella pedonale nei pressi di corso Mortara che sarà poi successivamente conferito in discarica.

Dai primi controlli sul patrimonio arboreo sarebbero una dozzina gli alberi interamente o parzialmente danneggiati dal maltempo (all’interno del Parco Michelotti, in via Gaidano, strada Aeroporto, via Toselli, strada vicinale del Cresto, via Genova, lungo l’asse Millefonti, in prossimità dell’ospedale Molinette, al Parco della Pellerina, in piazza d’Armi, ai Giardini Reali, in Lungo Dora Voghera, al Parco Europa, al Parco Maddalena, in Lungo Stura Lazio).

Rimangono vietati il transito sugli itinerari costeggianti i fiumi che non sono ancora stati liberati dal limo e l’uso delle passerelle pedonali di attraversamento.

Sul Po restano al momento sospese la navigazione remiera e ogni altra attività e restano chiusi i Murazzi dove oggi iniziano le operazioni di pulizia con rimozione del limo dalle superfici per permetterne la riapertura, nel corso della giornata, salvo peggioramenti meteorologici. Interventi che, nel corso della prossima settimana, interesseranno anche i percorsi ciclo pedonali e le aree in prossimità delle sponde.

Il deflusso delle acque potrebbe però essere interrotto da nuove precipitazioni attese già a partire da questa sera e poi per le giornate di oggi e domenica.

Al momento non vi è immediato pericolo di tracimazione o esondazione, tuttavia l’intensità delle acque, la loro velocità e i materiali galleggianti trasportati dalla corrente richiedono ancora un livello di attenzione particolare.

Una situazione che il Centro operativo comunale della Protezione Civile continua a monitorare costantemente, insieme al volontariato organizzato e al personale della Polizia Locale.

Ulteriori aggiornamenti verranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione.

TORINO CLICK

“San Giors”, con torrefazione e pasticceria nasce un centro del gusto dalle radici ultracentenarie

Di Maurizio Tropeano

“Tra spazi vuoti e spazi pieni io, come architetto, prediligo i secondi, soprattutto se mi permettono di evitare l’abbandono di locali storici e di recuperare, rinnovandole, tradizioni secolari come la torrefazione o la gastronomia”. Simona Vlaic, che dal 2017 ha preso in mano l’albergo ristorante San Giors, racconta così il percorso che dalla metà di maggio porterà alla riapertura del Caffè Roma Torrefazione e anche ad ereditare l’arte pasticciera di Gino e Marina Viziale e del loro laboratorio artigianale.

E così i grandi locali alla confluenza tra Porta Palazzo e Borgo Dora, in quel tratto di corso Giulio Cesare che si può considerare la porta di accesso al centro di Torino diventeranno un polo enogastronomico di eccellenza.

“Siamo, e vorremmo essere ancor di più un punto di riferimento per questo territorio, e potremo farlo perché siamo riusciti a cogliere le opportunità legate a scelte personali che porteranno alla cessazione dell’attività”. O anche alla scelta di Carla Clemente, la proprietaria del bar, di condividere il progetto di rilancio della torrefazione. “Il San Giors è nato 210 anni fa e con il bar condivide una storia di 154 anni”.
Un legame che riprenderà a metà maggio nel segno del “sanguis” e della “tradizione piemontese che nasce dalla nostra cucina e dalle idee dello chef Giulio Carlo Ferrero”. Dunque, panini con il vitello tonnato o acciughe al verde o alla finanziera. Ma anche quelli classici. “Il San Giors dal 2013 è nell’elenco dei locali storici d’Italia e vogliamo trasferire la nostra esperienza di tradizione e qualità nella vita di tutti i giorni di un bar che vogliamo legato a questo territorio. Sarà un bar pop, insomma, dove la torinesità incontra le diversità e le ricchezze di un borgo che è sempre stato multietnico”, spiega ancora Vlaic.
E dai primi di maggio Gino e Marina Viziale, affiancheranno la squadra del San Giors che ha rilevato il loro laboratorio. “Andiamo in pensione – raccontano mentre Marina sta finendo di preparare i dolci della tradizione pasquale e Gino di riordinare – ma siamo contenti di poter trasmettere tutta la nostra esperienza nel mondo della pasticceria perché permetterà di portare avanti una tradizione familiare nata nel 1993”. Il laboratorio si affaccia sul cortile interno dell’isolato, lo stesso dove insiste il dehors del ristorante. Ancora l’architetta: “Andiamo a lezione con l’obiettivo di diventare autosufficienti nella produzione di pane, grissini, e piccola pasticceria.

L’autoproduzione ci permette di essere più sostenibili da un punto di vista economico e anche di allargare l’attività di catering”. Dopo il primo maggio si parte e “chissà – conclude la signora Marina – che da questa nostra collaborazione non nasca il dolce del San Giors”.
Questo, però, è il futuro. Intanto da alcune settimane sui tavoli del San Giors è arrivato il menù di primavera che, per la prima volta, sarà accompagnato anche dalla carta degli oli extravergine d’oliva del Piemonte. Una scelta nata da una partnership con il consorzio di tutela che dovrebbe permettere di far conoscere le caratteristiche uniche dell’Evo subalpino ad un numero sempre maggiore di consumatori.