PENSIERI SPARSI


Nella Giornata internazionale della salute delle piante
weTree e ColtivaTo dedicano due querce
all’avvocata Bianca Guidetti Serra
A più di due anni dal suo avvio, il progetto weTree continua a crescere in Italia e a Torino in particolare: venerdì 12 maggio alle ore 12.00, in occasione della Giornata internazionale della salute delle piante, presso il Giardino Lamarmora (via San Dalmazzo) verranno dedicate due piante di Quercus robur all’avvocata partigiana Bianca Guidetti Serra, in riconoscimento della sua instancabile attività in difesa dell’ambiente e dei diritti civili, proprio nel giardino su cui si affacciava il suo studio. La messa a dimora delle piante, organizzata da Città di Torino, Associazione weTree, ColtivaTo in collaborazione con Università di Torino e Centro Studi Gobetti, rappresenta la restituzione dell’impatto generato da ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, che si è svolto a Torino dal 31 marzo al 2 aprile 2023.
Scomparsa nel 2014, Bianca Guidetti Serra, dopo una gioventù attiva nella Resistenza, fu una delle prime penaliste in Italia, impegnata professionalmente e politicamente nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati, nelle cause di lavoro a fianco dei sindacati e in difesa dell’ambiente, nella difesa della parità della retribuzione tra uomo e donna, del diritto all’aborto.
La messa a dimora delle piante sarà occasione per ricordare “Bianca la rossa”, soprannome attribuito a Bianca Guidetti Serra in una sua famosa biografia, con la partecipazione dell’Assessore al Verde del Comune di Torino Francesco Tresso e di allievi e colleghi di lavoro dell’avvocata.
“Sono lieto di prendere parte a questo nuovo intervento di forestazione urbana promosso da weTree, come restituzione dell’impatto generato dal Festival Internazionale dell’Agricoltura,” dichiara Francesco Tresso, assessore al Verde pubblico della Città di Torino. “Non c’è modo migliore per festeggiare la giornata internazionale della salute delle piante, che sono linfa vitale e ricchezza inesauribile per le nostre città, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni. È poi significativo che, con la messa a dimora di nuovi alberi, si omaggino alcune figure esemplari per la storia della nostra città, e non solo: in questo caso l’avvocata Bianca Guidetti Serra, che con il suo impegno civico e politico ha contribuito ai grandi cambiamenti sociali del nostro Paese.”
Secondo Maria Lodovica Gullino, responsabile scientifico di ColtivaTo e socia fondatrice di weTree, “questo nuovo intervento di weTree, svolto di concerto con il Comune di Torino e con il Centro Studi Gobetti, va a ricordare una professionista brillante e impegnata, che ha lasciato nella nostra città e non solo un segno che merita di essere ricordato a tutti, e soprattutto ai giovani. Le piante scelte, ovviamente in armonia con il giardino, ben rappresentano la forza e la resistenza dimostrata dalla Guidetti Serra in tutta la sua vita nel difendere valori quanto mai attuali. Mi fa molto piacere che questo nuovo intervento di weTree a Torino, collegato con ColtivaTo, abbia luogo nella Giornata internazionale sulla salute delle piante, dalla cui salute deriva quella dell’ambiente e di noi tutti.”
Un nuovo tassello si aggiunge dunque al mosaico di weTree, progetto di Ilaria Borletti Buitoni, Maria Lodovica Gullino e Ilaria Capua nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle piante nella tutela dell’ambiente, in un’ottica di salute circolare, che a Torino ha già visto nascere numerosi angoli verdi come il Bosco degli “Altri”, intitolato a Lia Varesio a Palazzo Nuovo; il Bosco delle Artiste, nel Giardino Fergat; il faggio per Primo Levi, accanto alla lapide dello scrittore posta sull’angolo di Corso Massimo d’Azeglio; il mirabolano dedicato a Margherita Hack, nel Parco del Valentino; i tre alberi da frutto intitolati a Ondina Valla; le sei piante di varietà antiche per Jole Ceruti Scurti ed Eva Mameli Calvino al Parco Pietro Mennea; e infine il Prunus cerasifera per Elsa Morante, nell’Orto Botanico dell’Università di Torino.
Il cuore di weTree è racchiuso e sintetizzato nel suo “Patto”, secondo il quale i Sindaci delle città che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare almeno quattro dei seguenti otto punti: promuovere lo sviluppo di nuove aree verdi pubbliche, curandone la manutenzione; valorizzare la parità di genere e la competenza femminile in tutte le iniziative cittadine; sollecitare con appelli e incentivi i privati (commercianti, cittadini, …) affinché contribuiscano con il verde all’abbellimento degli spazi di loro competenza visibili; favorire con campagne di sensibilizzazione una mobilità sostenibile (in particolare camminare per raggiungere la propria destinazione) con l’obiettivo di stimolare uno stile di vita più sano; patrocinare e promuovere programmi di educazione ambientale nelle scuole favorendo collaborazioni/accordi stabili con gli atenei della propria città; sensibilizzare e promuovere tra i cittadini la raccolta differenziata, la cura e il rispetto degli spazi comuni e promuovere il riciclo e il recupero come alternativa allo spreco e al disuso; istituire un Premio annuale “weTree” all’associazione o ai cittadini meritevoli di aver contribuito alla manutenzione e all’incremento del verde nella propria città; favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di una visione circolare che unisca ambiente e salute per il benessere della comunità e delle future generazioni.
Otto punti essenziali, otto azioni concrete per sostenere una rinnovata sostenibilità. La città di Torino è stata tra le prime a sottoscrivere questo Patto, un vero e proprio impegno verso l’ambiente. Tra le altre città già impegnate: Milano, Perugia e Palermo. Nuovi interventi sono stati attuati anche a Biella, Pescara, Cuneo e Saluzzo.
Formazioni
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Gravillon; Lazaro, Ricci, Ilic, Rodriguez; Miranchuk, Vlasic; Sanabria.
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Marlon, Pablo Marì, Caldirola; Ciurria, Pessina, Rovella, Carlos Augusto; Caprari, Colpani; Mota.
Una sfida importante per i granata di Juric:contro la rivelazione Monza del giovane e bravo tecnico Palladino,una sfida spareggio dove i 3 punti sono fondamentali per arrivare all’ottavo posto che, probabilmente, sarà l’ultimo disponibile per giocare la Conference Europa League qualora la Juve venga squalificata dall’Uefa per i suoi problemi giudiziari e l’Inter vinca la Coppa Italia nella finale contro la Fiorentina.
Si preannuncia una bella sfida aperta a tutti e 3 i risultati.
Enzo Grassano
Le più belle e suggestive immagini di un’annata di ciclismo esposte al valdostano “Forte di Bard”
Fino al 10 settembre
Bard (Aosta)
“Che mai ci azzeccano – verrebbe da chiedersi in prima lettura – due ufficiali della cavalleria ungherese, con tanto di uniformi storiche e spada sguainata, lì a tirar la corsa a quattro impegnatissimi ciclisti (anch’essi in impeccabile divisa sportiva e caschi – bici d’ultima generazione incollati in testa), attori – non lì per caso – dietro il meraviglioso giallo chiaro di paradisiaci campi di colza?” La scena carpita al volo da una “fotocamera Reflex” che ben sapeva (apprezzamento riferito a chi la teneva fra le mani e a portata d’occhio) il fatto suo, è davvero, in tutti i casi, esemplare. Da massimo dei voti. Pittoricamente quasi astratta per la nitida e perfetta geometria degli spazi narrativi e l’urlante (in senso positivo) vigoria dei colori. Tant’è che proprio a questa foto è andato il primo premio del “The Best of cycling 2022”, concorso di fotogiornalismo ciclistico organizzato come sempre, dal 2017, da Roberto Bettini, decano dei fotografi di ciclismo. L’autore dello scatto è il giovane Luca Bettini, figlio d’arte, milanese e fra i nomi più prestigiosi della “Sprint Cycling Agency” e della “Gazzetta dello Sport”. Il suo scatto immortala alcuni partecipanti al “Giro d’Italia 2022” (edizione 105 della “Corsa Rosa”, vinta dall’australiano Jai Hindley) durante una delle prime tappe svoltesi in Ungheria, con partenza dalla piazza degli Eroi di Budapest. Ebbene, la foto di Bettini è oggi esposta, insieme ad una cinquantina di altre immaginipartecipanti al concorso e fino al 10 settembre, nella nuova edizione della mostra (7mila i visitatori dello scorso anno) allestita alle “Scuderie” del “Forte di Bard”, con la curatela di Federico Bona e il contributo di due campioni quali Claudio Chiappucci e Paolo Bettini. “Il Forte si propone così – dicono i responsabili – di essere a suo modo protagonista della grande ‘Festa Rosa’ che vedrà il prossimo 19 maggio il ‘Giro d’Italia’ percorrere le strade della Valle d’Aosta nella tappa che porterà la corsa da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana, in Svizzera. Una delle tappe più impegnative dell’edizione 2023, che ancora una volta passerà proprio sotto le maestose mura del Forte di Bard”.
Giunto alla sua sesta edizione, “The Best of cycling” riunisce, in una perfetta cornice, una rassegna di scatti, rigorosamente riferiti alla scorsa stagione, che hanno l’obiettivo di “suscitare emozione, valorizzando quel patrimonio unico che è il ciclismo, nei suoi più svariati aspetti”. Arduo, come sempre, il compito dei giurati chiamati a decretare il vincitore. Quest’anno la Giuria ha dovuto valutare 163 immagini proposte da 55 fotografi di 14 diverse nazioni, che hanno immortalato momenti dei “Grandi Giri” e delle “corse minori”, su palcoscenici noti a tutti o in sperduti angoli del mondo, sempre dando un tocco di originalità ai propri scatti.
Alle spalle del primo classificato, Luca Bettini, il concorso ha visto il piazzamento dello statunitense James Startt, al secondo posto, e terzi, a pari merito, il francese Xavier Pereyron e il romano Ilario Biondi, soprannominato “Fellini” da amici e colleghi.
Per questa seconda edizione al “Forte di Bard”, la mostra “The Best of Cycling” si avvale di una prestigiosa partnership con “Colnago”, azienda produttrice di biciclette da corsa di alta gamma fondata a Cambiago (Mi), nel 1954, rivelandosi ben presto come una delle produttrici più creative e vivaci. E a Bard, in occasione della rassegna l’azienda milanese esporrà i modelli “Prototipo”, che ha debuttato al “Tour de France 2022”, conquistando il secondo posto finale con Tadej Pogačar e la “TT1”, prima bicicletta “Colnago” espressamente studiata per le prove a cronometro.
Gianni Milani
“The Best of cycling”
Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it
Fino al 10 settembre
Orari: mart. – ven. 10/18; sab. – dom. e festivi 10/19
Nelle foto:
– Luca Bettini: “Giro d’Italia 2022”, foto vincitrice “The Best of cycling”
– Veduta “Forte di Bard”
Magliano: contro l’emergenza delle aggressioni, chiediamo presidi 24 ore su 24 in tutti i Pronto Soccorso del Piemonte
Questa la richiesta dei Moderati alla Giunta Cirio: la Regione porti il tema, sul quale ho discusso un Question Time in Consiglio, ai Tavoli Prefettizi del Piemonte, affinché si arrivi a garantire la costante presenza di Forze dell’Ordine presso tutti i servizi di emergenza e urgenza del territorio regionale. Le manifestazioni di ieri in varie città italiane, Torino compresa, esprimono il bisogno di tutela di tutto il comparto. I dati fotografano una situazione che la stessa Giunta ha definito drammatica.
Chiediamo pertanto, come Moderati, che tutti i servizi di emergenza e urgenza attivi in Piemonte (44 tra Pronto Soccorso e DEA) siano presidiati in maniera continuativa, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, dalle Forze dell’Ordine. Chiediamo che la Regione porti questa urgenza non più procrastinabile ai Tavoli Prefettizi regionali di osservazione sulla sicurezza. Una simile presenza sarebbe l’unica soluzione contro un’emergenza che vede per esempio, secondo i dati dell’Asl Città di Torino, il 54,3% del personale sanitario vittima di aggressioni. La percentuale non tiene conto, naturalmente, del sommerso. Consideriamo la risposta ricevuta ieri dalla Giunta un buon punto di partenza e apprezziamo l’obiettivo, dichiarato dalla stessa Giunta, di fornire alle ASR, che hanno recepito su tutta la Regione le raccomandazioni del Ministero, indirizzi per l’implementazione di misure strutturali e organizzative omogenee per la riduzione dei fenomeni di violenza. La possibilità di attivare interventi di vigilanza interna ed esterna è prevista dalle procedure aziendali. Lo stesso Assessore Icardi ha definito questa emergenza «di drammatica attualità». Secondo Simeu (Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza), che include nella stima sia gli episodi dichiarati che quelli sommersi, «il 100% di chi lavora in Pronto Soccorso ha subito aggressioni fisiche o verbali». Si stima che lavorare in area emergenza-urgenza aumenti di tre volte il rischio di aggressioni rispetto a chi lavora in area medica. A Torino e in varie altre città italiane si sono tenute manifestazioni di sensibilizzazione e protesta contro le violenze che colpiscono personale sanitario, medici e infermieri. Garantire la sicurezza del personale sanitario significa anche garantire la sicurezza dei pazienti, assicurando al contempo effetti positivi sull’assistenza e sulla cura nei loro confronti.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
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“Occorrono garanzie per gli operatori agricoli sia stabili, sia stagionali”. È il commento di Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte in attesa della pubblicazione del decreto-legge sulle misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.
“In Piemonte, abbiamo circa 45 mila aziende agricolein diversi comparti che necessitano di manodopera specializzata, per svariati mesi all’anno” afferma il presidente della Federazione piemontese degli imprenditori agricoli. “Crediamo che una legge studiata per le realtà locali possa garantire agli occupati maggiori tutele, mantenendo in salute un settore che conferisce all’Italia e all’Europa prodotti di alta qualità”.
Apprezzamento è stato espresso verso il nuovo intervento del Governo sul cuneo fiscale, che riducendo le aliquote contributive delle imprese sosterrà, oltre ai consumi, anche la competitività del settore primario stesso.
“Il fattore umano nelle aziende è importante: i nostri imprenditori sono costantemente impegnati nella formazione dei dipendenti, nell’ammodernamento di impianti e attrezzature che migliorino le condizioni di lavoro, per ridurre al minimo i casi di infortunio” prosegue Allasia che ha rammentato, in occasione della scorsa “Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro”, i dati forniti dall’INAIL sull’andamento degli infortuni totali, denunciati che ammontano a 144.586; “A livello nazionale, apprendiamo di una riduzione complessiva del 25,5% rispetto a marzo dello scorso anno ma ancora molto c’è da fare per il nostro settore e con gli Enti di formazione di Confagricoltura, ci candidiamo a incentivare l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze degli operatori agricoli”.
PER L’EMERGENZA IDRICA, GIÀ NELLA PRIMA RIUNIONE DELLA CABINA DI REGIA IL GOVERNO DA’ RISPOSTE AL PIEMONTE
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio insieme agli assessori all’Agricoltura, Protopapa e Ambiente, Marnati esprimono soddisfazione per il finanziamento di circa 28 milioni di euro per interventi urgenti per contrastare l’emergenza idrica in Piemonte. Già nella prima riunione operativa della Cabina di regia sulla crisi idrica presieduta dal vicepremier e ministro delle infrastrutture sono arrivate le prime risposte.
Il Piemonte è infatti tra le cinque Regioni che hanno ottenuto finanziamenti a riprova dell’attenzione che il governo dimostra per l’emergenza idrica in Piemonte, come evidenziato anche al ministro dell’Ambiente nella recente giunta tematica dedicata alla siccità. In particolare, gli interventi riguardano il Canale Regina Elena e il Diramatore Alto Novarese. Si tratta di opere di manutenzione straordinaria delle gallerie e di vari tratti di canale per il miglioramento della tenuta idraulica, del trasporto della risorsa idrica e del risparmio idrico, nei comuni di Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese e Cameri in provincia di Novara, per un valore complessivo di 27,8 milioni di euro che potranno essere realizzati dal Consorzio Est Sesia.
Si tratta di un primo gruppo di interventi urgenti, che si auspica potrà essere ampliato, per rispondere alle ulteriori e consistenti esigenze sulle infrastrutture irrigue piemontesi.
Ancora una tragedia della solitudine, vittima una anziana donna sola e senza figli. È morta in un palazzo di via Negri a Settimo Torinese dove il corpo è stato trovato ormai in avanzato stato di decomposizione. La signora aveva 90 anni. I vicini di casa hanno sentito un cattivo odore provenire dall’appartamento della donna e hanno chiamato i vigili del fuoco. L’anziana è morta qualche giorno fa per cause naturali.
“Da alcuni anni seguo il lavoro di Hanieh Eshtehardi, giovane iraniana diplomata all’Accademia Albertina di Belle Arti – spiega Edoardo Di Mauro. La mia convinzione sulla qualità e serietà del suo lavoro sta conoscendo conferme crescenti.
Hanieh, da anni residente in Italia, rappresenta la componente cosmopolita del suo Paese, anche se si richiama alla tradizione millenaria storica della Persia, prima dell’avvento del regime khomeinista che, nel lontano 1979, aveva illuso sulla bontà delle sue intenzioni, provocando una politica di repressione delle principali libertà individuali”.
“L’arte di Hanieh Eshtehardi ha conosciuto – precisa il direttore Edoardo Di Mauro – due diverse fasi di sviluppo, apparentemente diverse, ma in realtà intimamente collegate, portatrici di una ricerca pittorica di estrema raffinatezza formale. A Torino è stata protagonista di una personale presso la Galleria del Museo di Arte Urbana, e tale raffinatezza è erede della grande tradizione iconografica persiana, dove il lavoro risulta meticoloso e rappresenta una adesione spirituale ai valori del medesimo.
Le opere della prima fase di ricerca sarà possibile ammirarle in questa ampia personale presso la Galleria Spazio 44. Esse indagano la condizione femminile e l’ossessione per l’immagine e la cura del corpo”.
Si tratta di una delle ultime propaggini dell’avanguardia novecentesca che, negli anni Settanta, diede vita alla body art, disciplina in cui il corpo si liberava dai vincoli in cui per secoli era stato ingabbiato e dalla cui sudditanza non era mai stato pienamente emancipato. Il corpo, attraverso la “body art” si liberava dai vincoli, ma soprattutto riscopriva se stesso come elemento comunicante e artistico, fondendosi empaticamente con l’esterno e l’altro da sé, a partire dalla propria condizione di terrore e consapevolezza”.
Hanieh Eshtehardi ha realizzato ritratti di uomini e donne delle classi altolocate, riprendendo la tecnica delle opere originali risalenti ai secoli diciassettesimo e diciottesimo. L’artista è, però,intervenuta sui volti e corpi dei soggetti raffigurati, modificati con immagini anatomiche contemporanee, che sono state oggetto di manipolazioni estetiche, ottenute tramite interventi di chirurgia plastica. L’artista ha posto in essere due diverse versioni della bellezza, quella classica e quella contemporanea, intrisa di superficialità, con un corto circuito spazio temporale profondo, non percettibile nell’immediato, ma con un procedimento che si inoltra verso la dimensione mistica del postumano.
I lavori dell’artista appartenenti al periodo più recente possono apparire assai distinti come esiti, virando in maniera decisa verso l’aniconicità, ma in realtà rappresentano una prosecuzione della stessa linea di ricerca, in direzione di una essenzializzazioneformale.
L’arte persiana classica rappresenta sempre la forma primaria di ispirazione, anche se la dimensione simbolica e spirituale della composizione vira verso un linguaggio postmoderno e postmoderno dell’astrazione. Armonia e minuziosità del dettaglio si liberano da gabbie compositive per esprimere in tutta la loropotenza il colore e il ritmo visivo.
Il ritmo è quello delle tonalità primarie indirizzato in direzione di un’astrazione distante, comunque, dalla gabbia geometrica primo novecentesca.
Spazio 44, via Maria Vittoria 44
MARA MARTELLOTTA