ilTorinese

Giachino: “Fismic, la Torino che crede ancora nell’industria”

Bel convegno della FISMIC sulla industria piemontese, sala strapiena all’hotel Fortino. Che il sindacato non pensi solo alle rivendicazioni salariali ma pensi al futuro del settore e’ una cosa molto importante.
La Torino che non voleva più dipendere solo dalla industria dell’auto e che voleva affrancarsi dalla One Company Town, come ripetutamente annunciato da Fassino e in un libro dell’ex Sindaco Castellani e dell’ex Ministro Damiano, avrebbe dovuto capire prima che turismo, cultura e loisir non bastavano a pareggiare ciò che si stava perdendo.
L’ex  Ministro Damiano nel suo intervento ha ammesso lealmente che i risultati non sono stati pari alle attese. La sinistra che amministra Torino da 30 anni, a parte i cinque anni della Appendino , pare non avere ancora capito e ascolta con molto fastidio chi come il sottoscritto fa il rendiconto economico e sociale.
Come ha detto Banca d’Italia , dal 2001 al 2019 Torino ha perso ben 18 punti di PIL rispetto a Milano, Bologna e le Città italiane più competitive. La sinistra, come fanno i bravi amministratori di azienda, avrebbe dovuto tenersi il patrimonio industriale e aggiungerci Turismo, cultura e loisir. Peggio, lo scorso anno Lorusso insieme al PD hanno votato a favore della scelta europea in base alla quale in futuro si produrranno solo auto elettriche. Con l’auto elettrica l’Italia perderebbe la metà delle aziende dell’indotto e perderebbe quasi 100.000 posti di lavoro. Questo perché nel l’auto elettrica vi è la metà dei componenti prodotti dalle aziende dell’indotto. Inoltre tecnici autorevoli come il Rettore del Politecnico, Guido Saracco, dice di non impiccarsi solo alla soluzione elettrica. In chiusura Di Maulo ha parlato di continuare a produrre le Panda che oggi si costruiscono a Pomigliano e le 500 che si producono a Mirafiori.
I dati di questi giorni ci dicono che le esportazioni piemontesi tengono grazie alla industria dell’auto e della meccanica.
Difendere l’industria dell’auto vuol dire difendere un settore che avrà cambiamenti e innovazione e che potrà attrarre una parte importante dei neolaureati torinese e piemontesi.
Ecco perché il Paese deve auspicare che il Piano del Ministro Urso di voler riportare la produzione di auto a 1 milione di unità abbia successo perché questo vorrebbe dire aumentare la crescita economica e il lavoro in tutto il Paese, Torino compreso.
Ecco perché ho partecipato con interesse al convegno esponendo le tesi che ho appena raccontato.

Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Aggredisce passeggero sul treno tra porta Susa e porta Nuova per rubargli il cellulare

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Tra le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova un giovane maghrebino  si è scagliato contro un passeggero. Era salito sul convoglio a Porta Susa, ha assalito la vittima e lo ha spintonato dopo avergli rubato il telefono. Il Capotreno allertava intanto il Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta e gli agenti del Settore Operativo. Questi nei pressi del binario all’arrivo del treno hanno bloccato il presunto autore del fatto, che poco prima veniva visto gettare qualcosa sui binari. Si trattava del telefono rubato.

 

Banco Alimentare, una distribuzione speciale al Polo Alimentare Barolo

È stata una mattinata speciale quella di ieri al Polo Alimentare Barolo, in via Cottolengo 26, a Torino, con la consegna delle borse delle spese natalizie del Banco Alimentare del Piemonte. Oltre a tanti prodotti come pasta pomodoro, biscotti, latte, salse, olio e formaggio, alle persone assistite sono stati donati anche cioccolatini e 2 kg di riso di altissima qualità, frutto del progetto da Chicco a Chicco, sviluppato in partnership con Nepresso. Oltre 500 kg. Di prodotti alimentari sono stati distribuiti a circa 50 persone, madri di famiglia, anziani soli, giovani studenti provenienti da Africa, Sud America, Sud Est asiatico e anche Ucraina.

Alla distribuzione hanno partecipato, insieme al coordinatore del Polo Alimentare Barolo Ralph Mustica e ai suoi volontari, tra cui l’ex sindaco di Torino e ex presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Salvatore Collarino, e la responsabile Sostenibilità, Salute Sicurezza di Nespresso Italia, Silvia Totaro.

Anche quest’anno Nespresso ha rinnovato il proprio impegno a fianco del Banco Alimentare del Piemonte con il programma “Da Chicco a Chicco” che l’azienda ha attivato in Italia nel 2011. Il progetto parte dalla raccolta dal riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste, che viene trasformato in compost e impiegato per la coltivazione di una risaia nel Novarese.

Il riso così coltivato viene poi donato da Nespresso al Banco Alimentare. Nel 2023 sono stati oltre 90 quintali di riso, pari a 100 mila piatti di riso.

“Abbiamo attivato un circolo virtuoso che rappresenta l’esempio tangibile della dedizione di Nespresso nel dare il proprio contributo a sostegno della società – afferma Silvia Totaro, Sustainability & She Manager di Nespresso Italiana – il progetto è motivo d’orgoglio per tutti noi di Nespresso che da dodici anni ci impegniamo ad alimentarlo ed estenderlo il più possibile sul territorio italiano.

La collaborazione con Banco alimentare del Piemonte è iniziata nel 2022 e rappresenta un importante tassello che abbiamo aggiunto e che, grazie alla passione delle persone che ne fanno parte, ha permesso di donare oltre 195 mila piatti di riso a chi ne ha più bisogno”.

 

Mara Martellotta

Champions League Chiusa la fase a gironi

Atletico Madrid -Lazio 2-0
Newcastle -Milan 1-2

La Lazio perde contro l’Atletico ma era già qualificata agli ottavi di Champions mentre il Milan ha vinto ma passa il Paris Saint Germain come secondo per la miglior differenza reti.i Rossoneri giocheranno in Europa League essendo arrivati terzi nel girone.
Si è così conclusa la fase a gironi della Champions League 2023/24. Le otto squadre che hanno vinto i rispettivi raggruppamenti sono Teste di serie e sfideranno quelle che hanno concluso il girone al secondo posto: ricordiamo che Il sorteggio degli ottavi di finale di UEFA Champions League 2023/24 si svolgerà lunedì 18 dicembre a mezzogiorno.

Teste di serie
Bayern Monaco
Arsenal
Real Madrid
Real Sociedad
Atletico Madrid
Borussia Dortmund
Manchester City
Barcellona

Non teste di serie
FC Copenhagen
PSV Eindhoven
Napoli
Inter
Lazio
Paris Saint-Germain
RB Lipsia
Porto
l’Italia è l’unica nazione che ha ancora 7 squadre nelle coppe europee.

Enzo Grassano

Una cartolina del Grande Torino aggiudicata per oltre 13 mila euro

LE LEGGENDE DEL CALCIO PROTAGONISTE DA ASTE BOLAFFI

Juventus e Napoli, ma anche il Grande Torino: alcune tra le rivali storiche del calcio italiano hanno animato l’ultima vendita online di cimeli sportivi organizzata da Aste Bolaffi Mercoledì 13 Dicembre su astebolaffi.it.
A fare da arbitro, in un continuo rilancio di offerte degno più di una telecronaca, Matteo Armandi, nella doppia veste di banditore nonché specialist Bolaffi di memorabilia.

Tra i lotti che hanno attirato l’interesse degli appassionati una preziosa cartolina del Grande Torino che raffigura l’Estadio Nacional di Lisbona e porta sul retro le firme di tutti i giocatori della squadra (in foto). È stata spedita il 4 maggio 1949: proprio il giorno in cui l’aereo con a bordo le leggende Granata, di ritorno dall’incontro amichevole contro il Benfica, si schiantò contro la collina di Superga. Partito da una base d’asta di 500 Euro, il lotto 84 è stato aggiudicato alla cifra record di 13.750 Euro (diritti inclusi). Una maglia numero 13 della seconda metà degli anni ’70 è stata invece venduta per 7.500 Euro (diritti inclusi, lotto 580)

Sulla sponda juventina si segnalano la maglia indossata da Michel Platini nella stagione 1983-1984, battuta con i diritti a 9.375 Euro (lotto 571), e quella di Antonio Cabrini della stagione 1984-1985, venduta a 6.250 Euro compresa di diritti (lotto 566), mentre sul versante napoletano non poteva mancare quella di Diego Armando Maradona nel suo primo anno con i partenopei (stagione 1984 -1985), che ha raggiunto i 17.500 Euro (diritti inclusi, lotto 568). Sempre del Pibe de oro la maglia indossata nella stagione 1987-1988 (lotto 555, 7.500 Euro diritti inclusi) e quella della stagione 1985-1986 (lotto 561, 6.000 Euro diritti inclusi).

Targati Napoli anche i lotti provenienti dalla collezione dell’ex portiere Raffaele Di fusco, tutti venduti con prezzi superiori alla base d’asta. Tra questi la maglia indossata da Andrea Carnevale il 10 maggio 1987, quando firmò il gol che garantiva la matematica conquista del primo scudetto partenopeo, battuta a 9.375 Euro compresi i diritti (lotto 558).

Tra i grandi numeri 10 del pallone, oltre a Baggio, Del Piero, Totti, è stata venduta per 11.250 Euro (con diritti) anche la maglia verdeoro di Pelè, preparata/indossata dal campione brasiliano nella stagione 1970-1971 e autografata per esteso sul davanti. È andato invece a un collezionista tedesco per 3.250 Euro (diritti inclusi) il lotto 79: un cartoncino ufficiale dei Mondiali di calcio disputati in Italia nel 1934 con le firme autografe dei calciatori e dirigenti sportivi.

La vendita di memorabilia sportivi di Aste Bolaffi prevedeva una corposa sezione dedicata al ciclismo, che ha visto la vendita per 7.500 Euro, compresi i diritti, di una maglia gialla promozionale di Marco Pantani, proveniente dall’ex museo della Mercatone uno con firma e dedica a Romano Cenni, all’epoca ex patron dei grandi magazzini (lotto 71). Tutti aggiudicati i cimeli delle Olimpiadi di Roma 1960, tra cui la torcia olimpica (lotto 23, 2.750 Euro con diritti), la divisa indossata da Livio Berruti, che in quell’occasione vinse l’oro nel 200 metri piani (lotto 24, 750 Euro diritti inclusi).

Aste Bolaffi
Aste Bolaffi è la società del Gruppo Bolaffi che dal 1990 allestisce vendite all’asta di oggetti da collezione (francobolli, monete, gioielli, orologi, vini pregiati e distillati, manifesti, arredi e dipinti antichi, opere d’arte moderna e contemporanea, oggetti di design, auto e moto, libri rari e autografi, memorabilia sportivi e cinematografici, vintage fashion). Guidata dalla quarta generazione della famiglia fondatrice Aste Bolaffi punta a consolidare una leadership nazionale e a crescere sul mercato internazionale.

Informazioni: astebolaffi.it/it

Una festa per i volontari civici torinesi

Una grande festa del volontariato quella che ha visto protagonisti  nei giorni scorsi nella sala del Teatro Ragazzi e Giovani in corso Galileo Ferraris circa 220 volontari di tutte le età, tra Senior civici e i Giovani per Torino, che ogni anno offrono il loro contributo per tantissime attività organizzate dalla Città di Torino, enti e associazioni.

A salutarli e ringraziarli per l’impegno profuso nella cittadinanza attiva c’erano il Sindaco Stefano Lo Russo e l’Assessora alle Politiche giovanili Carlotta Salerno.

“Vi ringrazio perché, con il vostro impegno, rappresentate Torino– ha detto il Sindaco – una città fatta di donne e uomini, più o meno giovani, che dedicano un po’ del proprio tempo non soltanto a loro stessi ma alla comunità cittadina. Sono convinto che quando si fa attività di volontariato si torna a casa con molto più di quanto si è donato e la vostra presenza così numerosa oggi lo conferma e ne siamo davvero molto contenti”.

Una partecipazione, quella del volontariato civico torinese, in costante crescita, in modo particolare tra i più giovani: sono 7553 le volontarie e i volontari iscritti a Giovani per Torino. Le adesioni, cresciute esponenzialmente dopo la pandemia, hanno contato 1001 nuove iscrizioni soltanto nel corso di quest’anno. E sempre quest’anno oltre un migliaio di questi volontari ha collaborato attivamente ad eventi organizzati dall’amministrazione comunale ed altri enti in molti ambiti, dall’ambiente ai grandi eventi, passando per sport, arte, turismo, informazione.

Medesimo trend anche per i Senior civici che contano 1882 iscritti.
Sono state 204 le nuove adesioni nel 2023. Sempre quest’anno i Senior hanno dato il loro contributo collaborando ad attività in 17 biblioteche civiche, 29 scuole di ogni ordine e grado, 2 progetti di cura “Natura e Ambiente“ e in 10 musei, fondazioni e associazioni.

“La vostra presenza qui oggi testimonia impegno, passione e dedizione – ha aggiunto l’assessora Salerno- e per questo sono davvero molto felice di poter condividere questo momento di festa con voi. Colgo l’occasione per ricordare che tutti possono diventare volontari aderendo ad uno dei progetti del Comune di Torino e la preziosa collaborazione dei volontari è fondamentale in tantissimi progetti e attività dell’amministrazione di cui beneficiano i torinesi e tutto il territorio”.

Pomeriggio da incubo in carcere a Torino: detenuto dà fuoco alla cella, agenti intossicati

 UNO RICOVERATO IN OSPEDALE

Ancora un grave fatto violento all’interno delle carceri piemontesi. Lo denuncia il Segretario Regionale del Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli: “Nella Casa Circondariale di Torino, ieri pomeriggio, al Padiglione B presso l’VIII Sezione, un detenuto marocchino ha appiccato un incendio nella propria cella. In brevissimo tempo, le fiamme e un denso fumo si sono propagati all’interno del reparto. Tutti i detenuti sono stati fatti evacuare e collocati nel locale passeggi. Nelle operazioni tempestive poste in essere dalla Polizia Penitenziaria, quattro Agenti sono rimasti intossicati e per uno si è reso necessario il ricovero ospedaliero, come anche per il detenuto responsabile dell’incendio, già protagonista in passato di condotte contro l’ordine e la sicurezza interna”. Santilli ha parole di elogio per “il personale di Polizia Penitenziaria presente che, ancora una volta, ha dimostrato professionalità e alto senso del dovere riuscendo a spegnere l’incendio e riportare l’ordine all’interno del reparto“. 

Per Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto: espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. Capece, che esprime solidarietà ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Torino, mette infine in luce un dato oggettivo nelle continue proteste sindacali: “Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Mi riferisco alla necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili“.

Capitale Italiana della Cultura 2026: Alba Bra Langhe Roero tra le dieci finaliste

#ABLR2026

Alba Bra Langhe e Roero è tra le finaliste candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026. Il Ministero Italiano della Cultura ha reso nota oggi la selezione delle dieci candidature in shortlist.

È un grandissimo orgoglio sapere che il nostro territorio è riuscito a entrare nella rosa finale dei candidati a diventare Capitale italiana della Cultura 2026″, dichiara Carlo Bosindaco di Alba e Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura“Una candidatura unica che ha coinvolto 88 comuni evidenziando la nostra capacità di lavorare in sinergia e che mette in luce l’importante patrimonio culturale alla base del successo delle nostre colline, riconosciute patrimonio dell’Umanità dall’Unesco”.

Dopo aver esaminato i sedici progetti, la Giuria, presieduta da Davide Maria Desario, ha presentato la lista delle dieci città finaliste che vede anche la partecipazione di Alba Bra Langhe Roero.
Gli enti presenteranno i propri dossier alla Giuria in un’audizione pubblica che si svolgerà al Ministero il 4 e 5 marzo 2024, in una serie di incontri di approfondimento dei progetti di candidatura, mentre la proclamazione ufficiale della Capitale Italiana della Cultura 2026 avverrà entro il 29 marzo 2024.

Lions, caso Vannacci: l’incontro salta. Quel sottile confine tra opportunità e libertà di opinione

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni


Alla fine il più’ “pulito” e’ il CRAL  dei dipendenti comunali che ha coperto le vergogne con la foglia di fico del fatto che la presentazione del libro  del “generalissimo” Vannacci non potrà tenersi perché il CRAL è riservato ai suoi soci e non al Lions che ne aveva affittato i locali per Vannacci. Salta così la piccola e meteorica “follia” della beneficenza in nome di ciò  che nel dibattito suscitato dal libro,  più di un commentatore ha accostato a razzismo e omofobia da caserma, di qualche provincialotto in cerca di effimera notorietà. Il Lions non fa marcia indietro neppure di fronte alla interferenza politica del sindaco che ignora forse la cultura vera, ma parrebbe voler intimidire il CRAL comunale in modo barbino, ancora una volta supino alla CGIL e alla sua faziosità sovietica un po’ datata. Ma questa non è difesa della libertà di opinione, ma incapacità di decidere cosa debba essere il Lions. Vannacci deve essere libero di presentare la sua Bibbia dove ritiene, ma il Lions International deve statutariamente 
restare al di sopra della politica di parte, e ha il dovere di riprendere con sanzioni il club “degenere” che ha avuto l’idea becera e qualunquista di presentare Vannacci, ignorato quando comandava la “Folgore“ ed esaltato oggi per il suo libro. Il Lions dovrebbe intervenire ufficialmente a livello dirigente ai livelli più alti per chiarimenti con un gruppo di soci che hanno confuso il club per una bocciofila di paese. Persino il CRAL ha capito la lezione sia pure in modo  un po’ confuso. Che tristezza! Se poi penso che il Golf Club di Garlenda intenderebbe ospitare Il generale  su iniziativa di ambienti notoriamente “nostalgici” monta una rabbia civile senza confini . Il grande Golf Club di fama internazionale vorrebbe fare ciò che neppure un CRAL ha ritenuto invece di rivedere, sia pure in zona Cesarini, temendo le ire del sindaco.

I sostenitori di certe tesi devono uscire allo scoperto e non nascondersi dietro ai CRAL e ai circoli sportivi. Con il loro inquietante ghigno di sempre comunque camuffato. E questo lo scrive uno che ha sempre difeso le ragioni profonde di storicizzare il fascismo senza demonizzare nessuno. Ma quando il discorso tocca circoli storici, bisogna denunciare con fermezza quanto accade senza viltà e conformismi. Il Lions in particolare deve essere se’ stesso con la sua storia umanitaria e libera che non ha nulla da spartire con certe idee e teorie.