Zurloni ai quarti, Fossali e Randi agli ottavi |
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Uomo preso a pugni al centro commerciale
In un bar del Centro Commerciale San Martino di Novara un uomo seduto ad un tavolo sta discutendo ad alta voce con una donna. Nasce una discussione tra i presenti che suscita una reazione da parte dell’uomo. A un certo punto interviene un altro uomo e tra i due nasce una violenta colluttazione a suon di pugni. Il primo cade a terra stordito e viene soccorso da alcuni clienti del Centro. Un video della scena che è stato girato con il cellulare è diventato virale.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Delegazione bulgara studia elisoccorso del Piemonte
Una delegazione bulgara guidata dal ministro della sanità ha fatto tappa a Torino per studiare il modello piemontese di elisoccorso da applicare su scala nazionale in Bulgaria. L’Assessore alla Sanità Luigi Icardi sottolinea che “l’elisoccorso piemontese rispetta elevati standard di qualità e sicurezza, che vengono costantemente monitorati e mantenuti attraverso addestramenti e aggiornamenti di alta professionalità”. Inoltre, il servizio di elisoccorso è disponibile anche durante le ore notturne, al fine di garantire continuità nell’assistenza sanitaria. Ciò è reso possibile grazie alla presenza di oltre duecento siti autorizzati all’atterraggio notturno, situati in tutto il territorio regionale, comprese le zone più remote e i rifugi alpini.
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non può restare ferma al bivio senza scegliere fra rinunciare a una parte dei fondi europei oppure accelerare conferendo poteri commissariali a sindaci e presidenti di Regione. La possibilità più volte ventilata di ottenere dall’Europa il trasferimento dei fondi inutilizzati del Pnrr al fondo strutturale europea per avere una scadenza più lunga per il loro impiego sembra destinata ad aprire un contenzioso non facile da risolvere.
Discorso a parte, per il peso rilevante che ha nella vita dei cittadini, merita il capitolo sanità. Il Pnrr prevede finanziamenti per 19,7 miliardi da erogare ad ASL e ospedali e riguarda la digitalizzazione, ma soprattutto la costruzione di 400 ospedali di comunità e case di comunità. Per un sistema sanitario ridotto alla canna del gas dopo anni di tagli di spesa, chiusura di ospedali e centro di assistenza, si tratta di una vera botta di ossigeno, per gli operatori e i sanitari ma soprattutto per quelle persone bisognose di cure. Apprendere dal governo che forse non ci sono i tempi per realizzare quelle strutture, grida vendetta al cielo. E allora si riapre il discorso del Mes sanitario, i cui vincoli temporali sono lunghi 10 anni. Presidente Meloni, lei pensa che sia la salute dei cittadini a dover pagare il biglietto per il suo rifiuto di ratificare il Mes e accedere ai fondi sanitari? Appuntarsi ogni giorno una medaglia al valore vi rende ridicoli. Tante inutili battaglie per salvaguardare gli interessi dei balneari, ma della salute dei cittadini questi governo se ne infischia allegramente.
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A Chieri i “parcheggi rosa”
Approvata dal Consiglio comunale una Mozione che prevede l’istituzione di “stalli rosa”
riservati a donne in gravidanza e i genitori con bambini fino ai due anni
Il Comune di Chieri istituirà i “parcheggi rosa”, ovvero riservati a donne in stato di gravidanza e a genitori con un bambino di età non superiore a due anni, definendo appositi stalli a destinare a questa funzione, nei limiti previsti dalle normative vigenti: è quanto previsto dalla Mozione approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Chieri, e presentata dal consigliere di minoranza Luigi FURGIUELE (Gruppo Misto di Minoranza “Chieri nel cuore”).
Finora, infatti, a Chieri esistevano solo aree di sosta di cortesia denominate “parcheggi rosa”, ma il nuovo Codice della Strada prevede la possibilità di allestire spazi per la sosta, con relativa segnaletica e il rilascio di un “permesso rosa”.
«Ancora un altro importante risultato per Chieri e i chieresi‐spiega il consigliere Luigi FURGIUELE‐perché è un provvedimento indirizzato al concreto sostegno delle famiglie e delle donne in gravidanza o con un bambino di età non superiore ai due anni. Ringrazio l’intero Consiglio Comunale, maggioranza e minoranza, per aver condiviso e votato il documento. I parcheggi rosa verranno potenziati sul territorio cittadino e regolamentati, ora sono davvero pochi e si tratta di parcheggi di cortesia. Infatti, il decreto legge n.191 convertito in legge N156/2021 e il decreto del 7 aprile 2022 del Ministero Infrastrutture e Trasporti hanno regolamentato le modalità per l’attribuzione e l’allestimento degli stalli rosa, prevedendo per gli aventi diritto un apposito permesso. Diversi comuni si sono già conformati a questa normativa (Roma, Cagliari, Padova, Verona e in Piemonte Rivoli e Rivalta di Torino), che prevede contributi a favore delle amministrazioni comunali che allestiscono gli stalli rosa. Quindi, un provvedimento con effetti positivi per tutti, Comune e cittadini».
«Siamo a favore dell’applicazione delle norme sugli stalli rosa, che consentono il parcheggio gratuito a donne in gravidanza e genitori con bambini di età entro i due anni-commenta la consigliera Manuela OLIA (Partito Democratico)-perché riteniamo che sia una norma di facilitazione nei confronti di una parte della cittadinanza in una condizione particolare. Abbiamo chiesto che la collocazione degli stalli venga definita con un confronto in Commissione, ed eventualmente geolocalizzata, in modo che si possano recuperare anche gli stalli di cortesia “con la cicogna” a suo tempo predisposti dal Comune di Chieri, trasformandoli in parcheggi rosa».
MARTEDì 2 MAGGIO A TORINO
Tre grandi personalità della musica del Novecento Arnold Schonberg, Franco Donatoni e Wolfang Rihm, affiancati da una recente brano di Stefano Pierini, creato nel 2021, rappresentano la proposta del concerto da Camera dell’Ensemble Geometrie variabili dell’Orchestra Sinfonica della RAI, in programma martedì 2 maggio alle 20.30 all’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, con trasmissione in diretta su Radio 3 e in live streaming su raicultura.it
Il concerto sarà diretto da Francesco Pomarico, primo oboe della compagine della Rai e fa parte del ciclo RAI Nuova Musica.
Apre il programma un’opera commissionata a Wolfang Rihm, Chiffre VI, in occasione della Giornata Europea della Cultura, eseguita per la prima volta il 12 aprile 1985, a Karlsruhe, con l’Ensemble diretto da Manfred Reichert.
Il concerto proseguirà con “Clockworks” di Stefani Pierini, che prende le mosse da un progetto più ampio dedicato a Stravinsky, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa.
Partendo dall’approccio compositivo e da materiali originali dell’autore russo, Pierini ha generato un nuovo organismo musicale, dividendo il brano in tre movimenti, capriccio, corale e Kolokol’nost, ognuno dei quali ispirato a materiali di origine stravinskiana. Le composizioni da cui sono tratte queste molecole rigenerative sono i tre pezzi per quartetto d’archi e Agon, il primo movimento; Canticum Sacrum, Requiem canticles e il Corale della Sinfonia per strumenti e fiato per il secondo movimento. Quindi “The Flood” e Requiem Canticles come Postludio per quanto riguarda il terzo movimento.
“Ho sottoposto a vari procedimenti di parodia e distorsione – conclude Pierini – prendendo a modello proprio l’atteggiamento di Stravinskij verso la musica; le ho trasfigurate e trasformate a mia volta in un nuovo organismo musicale, composto di “clockwords” collegati tra di loro e capaci di porre in moto il meccanismo con cui funziona il brano.
Seguirà poi “Tema” di Franco Donatoni, scritta nel 1981 e eseguita per la prima volta al Thèatre di Rond point di Parigi dell’Ensemble Intercontemporain, diretta da Zoltan Pesko, anche dedicatario dell’opera.
Chiude il concerto la Kammersymphonie in mi maggiore op.9 n.1 composta da Arnold Schoenberg. È considerata la prima opera dodecafonica del compositore austriaco, capace di segnare una svolta nella storia della musica novecentesca.
La prima Sinfonia da camera op. 9 di Schoenberg è stata scritta nel 1906 e rappresentata per la prima volta l’8 febbraio 1907, a Vienna dal Quartetto Rosé insieme a un Ensemble di Fiati della Filarmonica di Vienna, sotto la direzione del compositore medesimo. Nel 1913 questi diresse nuovamente il pezzo come parte del famoso Skandalkonzert, in cui le tonalità eterodosse della Sinfonia di Schoenberg e ancor più le opere del suo allievo Alban Berg, incitarono i partecipanti a ribellarsi in segno di protesta.
La Sinfonia da camera è un’opera unica della durata di 20 minuti. Anche se indicata come un solo movimento, può essere considerata suddivisa in ben 5 movimenti continui dei quali lo stesso Schoenberg ha dedicato la seguente forma, usando i numeri delle prove come punto di riferimento. Il primo movimento è la Sonata Allegro, il secondo lo Scherzo, il terzo lo Sviluppo, il quarto l’Adagio e il quinto la Ricapitolazione e finale.
Schoenberg, negli anni successivi alla composizione, affermò che si trattava del primo tentativo di essere di un’orchestra da Camera. Fa uso di un tema “motto” costruito per quarti, che aiuta a delineare i punti di articolazione strutturale del brano. Schoenberg ha rispettato la disposizione classica dei musicisti sul palco, istruendo che tutti gli archi dovessero essere seduti in prima fila, i fiati in seconda e tutti i suoni di basso raggruppati insieme. La sua esecuzione, anche se l’opera è chiamata da camera, richiede un direttore d’orchestra.
I biglietti per i concerti di RAI Nuova Musica sono in vendita online sul sito del’OSN RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino, al prezzo di 5 euro e di 3 per gli under 35.
Ingresso gratuito per gli abbonati della Stagione Sinfonica 2022 / 23.
Mara Martellotta
L’isola del libro
RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Amelie Nothomb “Il libro delle sorelle” -Voland- euro 16,00
Segue il filone autobiografico questo 31esimo romanzo della prolifica scrittrice belga Amélie Nothomb (ne pubblica uno all’anno); e viene dopo quello dedicato alla figura paterna (“Primo sangue” Premio Strega europeo e strepitosa ricostruzione della vita del padre).
Anche questa volta la narrazione è in ambito familiare. Non è quello dell’autrice, ma di spunti dalla sua esperienza personale ne ha presi sicuramente parecchi. Perché qui il focus è sul rapporto simbiotico tra due sorelle, e sappiamo che la Nothomb ha un legame fortissimo con la sorella maggiore Juliette, tanto che, da adolescenti, hanno condiviso anche una fase anoressica.
Il romanzo racconta l’unione tra due sorelle, Tristan e Laetitia, figlie di Florent e Nora, genitori innamorati pazzi e parecchio distratti nei confronti della prole.
Le sorelle sono Tristan, la primogenita: matura, responsabile ed autosufficiente. Però ha patito parecchio il sentirsi esclusa dal bozzolo del rapporto di coppia dei genitori. Lei è cresciuta prima del tempo, intelligente sopra la media ed eccellente in tutto, ma con il tarlo di essere insignificante e invisibile per chi l’ha messa al mondo.
Quando nasce la sorellina Laetitia, per Tristane è amore puro fin dal primo sguardo, e poco importa che i genitori continuino a costituire una loro inespugnabile fortezza. La sorella maggiore diventa un tutt’uno con quella minore e crescono più unite che mai.
Nella storia un ruolo importante è giocato anche dalla sorella della madre Nora, la sconclusionata zia Babette, che vive allegramente di sussidi ed ha 4 rampolli di ascendenze paterne incerte, ma chi se ne importa.
Tristane stravede per quella zia e se ne occupa con la maturità che la contraddistingue. Nel romanzo si contrappongono due coppie antitetiche: Nora – Babette sorelle diametralmente opposte e incomprensibili l’una per l’altra, e Tristane – Laetitia coppia simbiotica.
Vedrete poi come la storia si evolverà e le direzioni che prenderanno le sorelle; inclusa una tragedia e un legame fortissimo tra Tristane e chi non c’è più. Questo è un romanzo in cui si parla molto con i morti, con lo stile apparentemente leggero della Nothomb, raffinato, profondo, ma leggibilissimo.
Gian Marco Grilli “Ferrovie del Messico” -Laurana Editore Milano- euro 22,00
Pochi esordi letterari sono stati fortunati come questo dell’astigiano Gian Marco Grilli che con il suo monumentale romanzo “Ferrovie del Messico” ha fatto incetta di premi e si ritrova in lizza per lo Strega.
Il 46enne autore di mestiere fa tutt’altro; è direttore del Margara Golf Club di Fubine, tra Asti e Alessandria, e prima aveva scritto solo qualche racconto.
Galeotto fu il lockdown durante il quale tutti i giorni si piazza davanti al computer, per 8-9 ore, e scrive più di 2000 pagine. Davvero troppe, così rivede tutto e alla fine ne rimangono 800, stampate da un editore coraggioso e lungimirante. Prima tiratura di poco meno di 200 copie che però le librerie snobbavano. E’ stato lo storico Alessandro Barbero a dare il là a questo romanzo colto ed ambizioso.
Protagonista è il soldato repubblichino Cesco Magetti, nato nel 1921 (come il nonno dello scrittore) ad Asti. Quando viene occupata dalla Wehrmacht il giovane si arruola (più per necessità che per convinzione) nella Guardia Nazione Ferroviaria. All’epoca il Führer credeva che la chiave per la vittoria fosse dalle parti del Messico.
Ed ecco che al povero Cesco viene affibbiato il compito di tracciare di corsa, nel giro di appena una settimana, una mappa aggiornata delle ferrovie messicane. Pare che l’ordine arrivi dall’alto, dai vertici del Reich, forse da Hitler in persona.
La richiesta ha del surreale, ma non si discute, ed inizia così la rocambolesca avventura di Cesco, che interseca la vita di decine, centinaia, di personaggi anche parecchio bizzarri.
Un libro imponente dosato con ironia, scrittura alta e citazioni colte, forte di un linguaggio semplice e ricco di neologismi legati alla terra d’origine del protagonista che, scopriremo, non sa bene come muoversi.
Rosella Postorino “Mi limitavo ad amare te” -Feltrinelli- euro 19,00
Dopo la vittoria del Campiello con “Le assaggiatrici” nel 2018, ora la scrittrice racconta un’altra storia ispirata a un fatto vero, durante l’assedio di Sarajevo.
Sullo sfondo di quella guerra nel cuore dell’Europa durata 10 anni nell’ex Jugoslavia, la capitale della Bosnia, Sarajevo, fu assediata per 1425 giorni (da aprile 1992 a febbraio 1996) e la Postorino ne scrive riportando tutto l’orrore del “viale dei cecchini” dove i tiratori vigliacchi sparavano a chiunque passava.
Una mattina di luglio 1992 dalla città martoriata parte un convoglio umanitario con a bordo anche 46 bambini provenienti dall’orfanotrofio di Bjelave. Un viaggio verso la salvezza, in Italia.
Alcuni di loro non sono orfani, ma solo poverissimi e affidati dai genitori a quella struttura nella speranza di salvarli, garantirgli un tetto di protezione e pasti caldi.
Destinazione del pullman è dapprima una colonia sull’Adriatico, poi un istituto di suore, lontano da padri, madri e fratelli che non ne seppero più nulla, e adottati da famiglie solidali e caritatevoli che decisero di accudirli.
Sullo sfondo di questa immane tragedia seguiamo le vicende di tre bambini.
Omar ha 10 anni ed è ossessionato dall’ansiosa attesa che la madre ritorni; Nada detta “moncherino” perché le manca un anulare, gli è vicina con la dolcezza dei suoi occhi celesti e la mano stretta per non farlo sentire solo. Strada facendo, incontrano l’adolescente Danilo che una famiglia ce l’ha.
Ognuno di loro avrà reazioni diverse rispetto al destino che gli viene riservato. A partire da Omar che non si rassegna all’idea di avere un’altra madre, mentre l’assenza di quella biologica sarà una spina per sempre dolente nella sua anima. Tutti i protagonisti vivono sospesi tra due alternative: adeguarsi alla nuova vita in salvo in terra straniera e tagliare il cordone ombelicale con il passato, oppure tornare a Sarajevo.
Ildefonso Falcones “Schiava della libertà” -Longanesi- euro 24,00
E’ la prima volta che il re del romanzo storico spagnolo racconta il passato coloniale, intriso di razzismo, spiritualità afrocubana, realismo magico, amore, vendetta, tra l’Ottocento e la Madrid odierna. Dunque la new entry di un’incursione nel presente, focalizzata soprattutto nel quartiere di Salamanca, tra lussuose ville e banche poco etiche.
Il romanzo viaggia su due piani temporali che si alternano: la Cuba schiavista e coloniale del 1856 e la Madrid moderna della finanza.
Due le eroine. La schiava Kaweka, rapita in Guinea e arrivata in catene sulla spiaggia di Jibacoa insieme ad altre centinaia di ragazzine. Kaweka è una yoruba di appena 11 anni, obbligata a lavorare 20 ore al giorno sotto le frustate, usata come schiava sessuale per farla ingravidare così da sfornare altri futuri schiavi.
L’altra protagonista è María Regla Blasco, detta Lita, manager nella banca dei marchesi Santadona e figlia della domestica Concepción, da sempre al servizio della ricca famiglia di banchieri.
Lita ha la pelle color caffelatte e su di lei pesa l’ombra delle origini schiaviste dei suoi avi. E’ piena di talento coltivato con gli studi, che le hanno aperto le porte di una carriera in ascesa.
Due autentiche lottatrici, spiriti liberi, come è sintetizzato perfettamente dall’ossimoro del titolo “Schiave della libertà”. Ricordiamo che la Spagna è stata l’ultima nazione ad abolire lo schiavismo nel 1880, e le giovani schiave avevano 4 opzioni per difendersi dalla crudeltà dei bianchi. L’aborto, la fuga, il suicidio e il più importante di tutti: la religione che consentiva di tornare alle origini, specie il rapporto con la religione yoruba e i suoi santi, gli orishas.
Addentrandoci nelle pagine del romanzo, Falcones ci conduce nell’inferno della schiavitù, attraverso il sentire di Kaweka, il suo modo di affrontare quello che il destino le ha scagliato addosso, in una narrazione che mescola storia, magia e realismo magico.
L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa ha riconosciuto ufficialmente ai sensi del Regolamento regionale n. 4 del 13 novembre 2020 ”Individuazione e disciplina dei Distretti del Cibo”, il Distretto del cibo e del vino Langhe – Monferrato e il Distretto del cibo del Roero, dando comunicazione al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste per la loro iscrizione all’albo nazionale dei Distretti del Cibo.
L’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte sottolinea che il riconoscimento dei due Distretti non può che essere un ulteriore opportunità di valorizzazione per i Comuni e le realtà economiche che ne fanno parte, dai Consorzi di tutela, alle associazioni di produttori e realtà imprenditoriali, grazie ai quali abbiamo produzioni vitivinicole e agroalimentari che hanno reso unici e rinomati a livello internazionale ii territori coinvolti.
Il nuovo Distretto del Cibo e del Vino Langhe – Monferrato è stato costituito dai due principali Consorzi di tutela del territorio, il Consorzio Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e il Consorzio per la tutela dell’Asti, da cui è partita l’iniziativa, insieme al Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Tutela Cardo gobbo Nizza Monferrato, GAL Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell’Umanità soc. coop, Associazione Astesana strada del Vino e del Cibo. L’obiettivo è di operare in modo sinergico per promuove il territorio e le risorse agroalimentari e vitivinicole, consolidare e sviluppare l’offerta turistica, le attività economiche che perseguono la sostenibilità economica, ambientale e sociale. E’ previsto un Piano triennale di promozione per gli anni 2023, 2024, 2025 per la valorizzazione dell’Astigiano, Monferrato Astigiano, Piana Casalese, Acquese e Valle Bormida, Langhe.
L’intera area, in cui ricadono i 197 Comuni distribuiti nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, a vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, si caratterizza per le produzioni di vini di qualità Docg e Doc, per le eccellenze agroalimentari certificate Dop, Igp e Pat, per le peculiarità paesaggistiche, ambientali e culturali comprendendo il Sito Unesco Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato articolato in La Langa del Barolo, Le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, Il Monferrato degli Infernot, Il Castello di Grinzane Cavour.
Il Distretto del cibo del Roero, che comprende 24 Comuni (23 nel Cuneese e Cisterna d’Asti in provincia di Asti), ha come ente capofila l’Associazione valorizzazione Roero e coinvolge l’Associazione Sindaci del Roero, il Mercato ortofrutticolo del Roero, l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni agricole Condiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, Confartigianato Cuneo, Associazione commerciati Albesi, Ascom Bra. La finalità è promuovere uno sviluppo omogeneo delle filiere agroalimentari presenti nell’area attraverso un piano di attività condiviso che coinvolge le aziende agricole, commerciali e artigiane del Distretto che rappresentano il tessuto imprenditoriale del territorio caratterizzato per la produzione dei prodotti di qualità certificata che commercializzano sui mercati nazionali e internazionali.
Ad oggi in Piemonte sono in totale tre i Distretti del cibo riconosciuti con il nuovo Regolamento regionale (il Distretto del Chierese-Carmagnolese è stato il primo ad ottenere il riconoscimento, nel 2022).
Ramelli e Borsani due vittime della violenza cieca
IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni