ilTorinese

Caritas Torino, aumentano i poveri e il lavoro è sempre più povero

Frutto della bassa crescita economica della Città che da oltre vent’anni cresce meno della media nazionale

Sala strapiena al Centro Congressi del Sacro Volto a ascoltare da chi contro la povertà delle famiglie lavora ogni giorno come la CARITAS , i dati della povertà di Torino . Li ha sintetizzati l’Arcivescovo REPOLE nel suo intervento. Aumentano i poveri , il 53% delle richieste presentate nell’ultimo anno arrivano da nuovi poveri e c’è quasi un terzo di richieste arriva da persone che hanno un lavoro , un lavoro povero cioè. Peccato che ad ascoltare questi dati e le tante belle esperienze di volontariato in una assemblea durata oltre tre ore, non ci fosse un’ Amministratore comunale. Eppure l’Assistenza è il compito principale del Comune. I dati della Caritas come il calo di oltre diecimila esercizi commerciali sono il risultato della bassa crescita della economia torinese che denuncio invano dal 2009. La zona più in difficoltà e’ Barriera di Milano a confermare le denunzie dominicali del Parroco Don Stefano Votta . I dati della Caritas come ha detto il bravissimo Direttore, PierLuigi Dovis, sono sulla media nazionale e quindi sono la conferma di come Torino si collochi a metà della classifica delle Città italiane . Il primo problema per Torino è l’aumento della crescita economica che punti però su una linea di sviluppo medio alto che può arrivare solo dalla industria e dalla innovazione tecnologica. Una linea di sviluppo che punti su settori con salari più alti e con impieghi a tempo indeterminato. L’unico modo per offrire ai giovani studenti che anche a Torino potranno trovare impieghi interessanti e remunerativi. Ecco perché è fondamentale la battaglia sul settore Auto portata avanti dal Governo Meloni che punta a rialzare là produzione di auto nel nostro Paese, così come sarà fondamentale far partire il Centro per la Intelligenza artificiale legato al settore auto e alla mobilità del futuro.  Ma sarà importante sostenere i programmi di crescita delle nostre aziende migliori, dalla Spea alla Dylog e a Replay. Importantissimi saranno gli investimenti nelle infrastrutture, dalla TAV alla Tangenziale sino alla Linea 2 della Metro. Così come sarà importante rilanciare il nostro Aeroporto . Ecco perché le elezioni regionali del prossimo 9 Giugno saranno la occasione per i cittadini di scegliere persone esperte e competenti.

Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Suicidio assistito, Littizzetto e Subsonica aderiscono all’appello

Anche decine di sindaci, assessori e accademici hanno aderito all’appello

Convocato per il 12 marzo alle ore 10.00 ore un presidio con Marco Cappato davanti alla Regione

Riceviamo e pubblichiamo 

QUI il video appello di Marco Cappato

L’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il magistrato Vladimiro Zagrebelski, il gruppo musicale dei Subsonica, il filosofo Giovanni Fornero e il climatologo Luca Mercalli: sono solo alcune delle celebri personalità piemontesi appartenenti al mondo della cultura, dell’arte e della scienza che hanno sottoscritto l’appello promosso dalla Associazione Luca Coscioni per chiedere al Consiglio Regionale di discutere la proposta di legge di iniziativa popolare “Liberi Subito” sul “suicidio medicalmente assistito”.

Oltre 500 firme sono state raccolte in pochi giorni a favore dell’appello al Consiglio Regionale: decine di sindaci, assessori, accademici hanno espresso il loro sostegno alla richiesta dell’Associazione Luca Coscioni, che infatti ha convocato per il prossimo 12 marzo alle ore 10  un presidio all’ingresso di via Lascaris a Torino. L’appello può essere firmato anche online a questo LINK.

Tra le personalità politiche anche Chiara Appendino, vice presidente M5S, Chiara Gribaudo, vice presidente nazionale PD, Giorgio Airaudo, segretario generale CGIL Piemonte e i sindaci di Biella, Pinerolo, Moncalieri, Settimo  e altri nell’area metropolitana torinese.

In Piemonte, infatti, in sei mesi di tempo, dopo il deposito avvenuto lo scorso 28 agosto delle oltre 11.000 firme raccolte a favore di  “Liberi Subito”, la proposta di legge dell’Associazione Luca Coscioni sul “suicidio medicalmente assistito”, il Consiglio regionale ancora non si è espresso.  Per questo nei giorni scorsi Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Davide Di Mauro, Coordinatore del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “Liberi subito” avevano rivolto un appello al Presidente della Regione Alberto Cirio per chiedere di discutere la proposta di legge entro la fine della consiliatura.

“Se il Consiglio regionale del Piemonte si sciogliesse prima di aver votato la legge “Liberi subito” lascerebbe senza risposte le persone che soffrono e minerebbe il diritto  alla partecipazione popolare vanificando la richiesta di oltre 11 mila piemontesi; ci rivolgiamo personalmente a tutte le consigliere e consiglieri regionali affinché facciano prevalere l’attenzione all’urgenza di tante persone in carne e ossa rispetto alle convenienze, vere o supposte, di partito e schieramento”, hanno dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e Davide Di Mauro, coordinatore del comitato promotore di “liberi subito“.

Muore a 50 anni dopo intervento chirurgico

50 anni  compiti da neanche un mese e solo da pochi giorni era stato dimesso dall’ospedale di Novara dopo un intervento chirurgico. Marco Girello, appassionato intenditore di birre e conosciuto motociclista è morto all’improvviso martedì. Lascia la madre e la sorella.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Polizia di frontiera e Save the Children insieme sui flussi migratori

Si è recentemente tenuto, presso la sala consiliare del Municipio di Oulx, un importante meeting formativo rivolto agli agenti della Polizia di Frontiera di Bardonecchia ed Aosta, nonché agli operatori dell’organizzazione non governativa Save the Children.

Il seminario nasce dalla collaborazione fortemente voluta dai vertici della Polizia di Stato – Direzione Centrale della Polizia delle Frontiere e dell’Immigrazione e Save the Children ed è finalizzata ad accrescere le competenze specialistiche degli operatori che si trovano, sempre più spesso, a svolgere la propria attività a contatto con minori stranieri non accompagnati.

I lavori sono stati aperti dal Sindaco dott. Andrea Terzolo, il quale ha elogiato l’operato della Polizia di Frontiera di Bardonecchia, per l’impegno profuso sul territorio dell’Alta Valle di Susa e di Oulx in questi quasi tre anni di attività, anche in relazione ai notevoli flussi di migranti in transito verso la Francia.

Le tematiche affrontate hanno avuto come filo conduttore la protezione dei minori migranti in emergenza, i fattori di rischio, l’osservazione degli indicatori di vulnerabilità e i meccanismi di segnalazione, con un approccio e una comunicazione “child-friendly”, sino ad un confronto sui fenomeni della tratta e dello sfruttamento, per sviluppare una funzionale interazione con il minore in frontiera.

Nel corso delle sessioni formative curate dalla Polizia di Stato sono stati descritti i modelli di cooperazione con le Autorità d’oltralpe e la stretta interazione con il terzo settore e le varie realtà del territorio, che hanno permesso di affinare la capacità di contrasto della criminalità transfrontaliera e le buone prassi di gestione dei flussi migratori, in un’ampia area di confine, che comprende i principali valichi del Frejus, Monginevro, Moncenisio e Colle della Scala, ma anche i più insidiosi sentieri alpini, che impongono una particolare attenzione ai profili di soccorso in montagna dei migranti.

Proprio riguardo alla tutela dei minori stranieri non accompagnati e le persone con fragilità, si è notato come grazie anche alla collaborazione dei Servizi Sociali e della Croce Rossa si è notevolmente ridotto il tempo di permanenza del minore in frontiera, prima del suo collocamento presso le strutture individuate sul territorio.

In tale contesto, proprio riguardo alla tutela dei minori stranieri non accompagnati e le persone con fragilità, è stato illustrato il percorso con cui, in questi anni, in stretta sinergia con i Servizi Sociali e la Croce Rossa di Susa, a fronte di un significativo incremento numerico di migranti in transito dall’Alta Valle di Susa, si è notevolmente ridotto il tempo di permanenza del minore in frontiera, prima del suo collocamento presso le strutture individuate sul territorio.

Al termine dei lavori è stata condivisa l’estrema utilità di una formazione che metta a fattor comune il contributo di tutti gli attori coinvolti nella gestione delle persone vulnerabili, per accrescere il livello di efficacia del sistema di gestione del fenomeno migratorio, attraverso competenze professionali di alto livello, conoscenza delle specificità del territorio e profonda sensibilità per gli aspetti umanitari.

Campionato Italiano Assoluto UnipolSai: è Sara Curtis show!

Si conclude la terza giornata del Campionato Italiano Assoluto UnipolSai: è Sara Curtis show che si prende il pass olimpico nei 50 Stile Libero!

La scena è ancora una volta di un’incredibile Sara Curtis (CSR) che stravolge gli animi durante le qualificazioni dei 50 Stile Libero, prendendosi in un solo colpo il pass olimpico (tempo limite 24″6) e un pazzesco record italiano, dopo aver stabilito quelli cadette nei 50 dorso (28″10) e nei 100 stile libero (54″31), che cancella il 24″72 siglato da Silvia Di Pietro per il quarto posto a Roma 2022. Non finisce di stupire la 17enne di Cuneo, nel pomeriggio vince i 50 stile libero, nuotando ancora una volta sotto al limite olimpico (24″6) e sotto al vecchio record italiano. “Sono contenta di questo successo e ovviamente del tempo – racconta l’allieva di Thomas Maggiora – Diciamo che il record di questa mattina era un po’ inaspettato. Pensavo di poter andare forte ma non a questi livelli. Sono felicissima e ancora incredula per quanto avvenuto”.

Tra le grandi prestazioni della giornata troviamo il sesto posto nella finale junior dei 100 dorso Sabina Sandrone (RN Torino) con 1’04’’46. Nella finale B di questa distanza vince Anita Gastaldi (CS Carabinieri/Vo2 Nuoto) con 1’02’’03 mentre è quarta Martina Biasioli (CN Torino) con 1’02’’68. Quarta poi nella finale A Giada Gorlier (Aquatica Torino) che conclude in 1’01’’32.

Nella finale junior dei 200 Dorso si classifica ottavo Marco Ruggiero (CN Torino) con 2’06’’96.

Si classifica invece sesta nella finale junior dei 200 Farfalla femminili Agnese Pilloni (Sisport) con il tempo di 2’20’’68. Nella finale B di questa distanza chiude in ottava posizione Deva Ciliberti (RN Torino) con 2’16’’39, nella finale A troviamo il quinto posto di Cristina Caruso (CSR) con 2’13”65 mentre al settimo posto Beatrice Demasi (RN Torino) con 2’14’’57.

Nella finale B dei 200 Rana maschili conclude in seconda posizione Gabriele Mancini (GS Marina Militare/CN Torino) con il crono di 2’15’85.

Seconda, nella finale junior dei 50 stile libero, Lucia Tassinario (Team Dimensione Nuoto) con 26’’10.

Vai ai risultati completi

Foto Deep Blue Media

L’eternità per ritrovarsi: il nuovo romanzo di Arianna Frappini

Informazione promozionale 

L’unico modo per essere fratelli non è possedere lo stesso cognome e/o lo stesso sangue o vivere insieme, ma esserci nei momenti di dolore per cercare di guarirlo e in quelli di felicità per renderla più completa

 

L’AUTRICE    Arianna Frappini nasce nella cittadina umbra di Gualdo Tadino nel 1997. Già da piccola dimostra il suo talento  per la scrittura e,alla domanda quando nasce questa passione,  lei ama rispondere che è nata con lei, che c’è  dal primo istante e che poi l’ha certamente coltivata e potenziata.

Senza impegno e studio non si va da nessuna parte, sostiene, però neppure senza la dote di fondo, quella particolare connessione che la collega al suo mondo interiore e alla dimensione in cui esistono i suoi personaggi ed esiste pienamente anche lei stessa. Ha pubblicato diverse poesie con altri autori in iniziative dell’Aletti editore e una raccolta personale, “Di una vita”, nel 2013. Ha anche scritto e condiviso tre  romanzi: L’ultimo dono prima di morire (Albatros, 2020), Il soldato che amava l’alba (Zona, 2022) e L’eternità per ritrovarsi (Albatros, 2023). Si dedica a tempo pieno alla scrittura e gestisce il blog personale Oltre con due rubriche: Libri senza pregiudizi, di riflessioni e di recensioni di libri di letterature poco conosciute (soprattutto araba) e tutti quelli capaci di essere ponti tra culture e di andare al di là delle apparenze, e Emozioni da lupi sulla musica di Ermal Meta.

IL LIBRO Il suo nuovo romanzo è L’eternità per ritrovarsi ed è una sorpresa e un regalo bellissimo e inatteso anzitutto per lei. Riprende le vicende del suo primo libro, L’ultimo dono prima di morire (che non è imprescindibile aver letto prima, ma è utile), vent’anni dopo e abbiamo il piacere di ritrovare i personaggi molto maturati con i loro figli, i loro nipoti, le loro responsabilità e la loro capacità unica di essere una famiglia sui generis, una famiglia tra Spagna e Impero turco,che  deve accogliere nuove persone, abbracciare altri dolori, contemplare altre perdite e ricordarsi che una sola cosa può essere più forte dell’odio e della vendetta: l’amore, oltre qualsiasi pregiudizio. E, in una famiglia tanto accogliente e stupenda, c’è posto per tutti. C’è posto per Mita, una ragazza fiorentina che si trova  prigioniera dei corsari e che crede di aver perso tutto sul ponte della nave dove vede  il padre assassinato dai suoi amici e che trova l’amore e una nuova casa, per scoprirsi più forte di quello che credeva. C’è posto per Alejandra, la divertente domestica di Mita, che non ha mai perso la fede ed è riuscita a reagire  e a farsi amare con la sua forza, il suo coraggio e il suo sorriso. C’è posto per tutti quelli che vogliono restare, tornare, arrivare. E, soprattutto, ancora una volta, c’è posto per loro, per coloro che hanno creato tutto questo e che tengono in piedi il loro amore, insegnandolo agli eredi: Pedro, Maria, Masuud, Aisha e Ali ci insegnano che l’unico modo per essere fratelli non è possedere lo stesso cognome e/o lo stesso sangue o vivere insieme, ma esserci nei momenti di dolore per cercare di guarirlo e in quelli di felicità per renderla più completa.

 

Per acquistare L’eternità per ritrovarsi:

https://amzn.eu/d/coJszuChttps://amzn.eu/d/coJszuC

 

Per acquistare il suo prequel, L’ultimo dono prima di morire:

https://amzn.eu/d/1t6hzWG

https://amzn.eu/d/03Y8q4Q

 

Per visitare il blog dell’autrice:

https://oltreblogdiariannafrappini.wordpress.com/

 

Askatasuna, Valle (Pd): “Novelli benecomunisti in Regione”

In  conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari l’assessore Marrone ha rivendicato il colpo di mano di ieri, con cui ha inserito nella legge sui beni comuni una norma che prova a limitarne l’efficacia in caso di beni che siano stati oggetto di occupazione abusiva, senza nascondere di aver agito alle spalle tanto dei suoi colleghi di maggioranza quanto del Presidente Cirio.

«La legge Marrone&Caucino probabilmente rimarrà priva di effetti pratici, poco più che una petizione di principio, perché non è certo la Regione a poter disporre dei beni dei Comuni.

Tuttavia l’atto assume un preciso significato politico: approvata senza che Cirio ne sapesse nulla, chiarisce sin da ora chi comanderà davvero nella prossima Giunta in caso di vittoria delle destre. C’è chi preferisce gli sgomberi con i manganelli, anziché gli strumenti della partecipazione e della co-progettazione, grazie ai quali l’immobile viene restituito alla comunità».

 

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Focus settimanale Covid

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE 

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta all0.9%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è all’1%.

Si registra un andamento stabile rispetto al periodo precedente e la situazione rimane ampiamente sotto controllo.

VACCINAZIONI

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 11.080.558 dosi, di cui 3.347.669 come seconde, 2.966.879 come terze, 838.097 come quarte, 269.027 come quinte, 50.461 come seste.

Tra giovedì 29 febbraio e giovedì 7 marzo sono state vaccinate 158 persone: 4 hanno ricevuto la prima dose, 0 la seconda, la terza, 17 la quarta, 79 la quinta, 56 la sesta.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 29 febbraio a mercoledì 6 marzo i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 7.

Suddivisi per province: Alessandria 0, Asti 0, Biella 0, Cuneo 1, Novara 0, Vercelli 1, VCO 0, Torino città 2, Torino area metropolitana 2.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 51 (15). Questa la suddivisione per province: Alessandria 2 (-2), Asti 1 (invariato), Biella 2 (invariato), Cuneo 9 (0), Novara 3 (-2), Vercelli 4 (+3), VCO 2 (-2), Torino città 13 (-2), Torino area metropolitana 15 (-10).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 29 febbraio-6 marzo l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 1.2 (-22.7%) rispetto a 1.6 del periodo precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 1.3 (invariato). Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è 0.4 (-20%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 0.8 (-27.3%). Nella fascia 60-69 anni è 1.4 (-12.5%). Tra i 70-79 anni è 2.5 (-7.4%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 3.5 (-51.4%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

Nel periodo 29 febbraio-6 marzo l’incidenza nella fascia di età 0-2 anni è 1.2nella fascia 3-5 è 1.1nella fascia 6-10 anni è 0.6 (la scorsa settimana non si erano registrati casi in queste 3 fasce)Nelle fasce di età 11-13 e 14-18 anni non si sono registrati casi.

“EXPOSED Torino Foto Festival” dal 2 maggio al 2 giugno

Torino capitale della Fotografia

Si terrà sotto la Mole la prima edizione 

Nei giorni scorsi, c’erano tutti i rappresentanti delle non poche Istituzioni coinvolte alla conferenza di presentazione di “EXPOSED Torino Foto Festival”, nuovo “Festival Internazionale” di Fotografia, la cui prima edizione si terrà in città, dal 2 maggio al 2 giugno. Un mese intero, oltre 20 mostre temporanee (di cui 8 gratuite) in più di 20 sedi, ma anche incontri, talk ed eventi pensati ad hoc nelle sedi delle principali Istituzioni Culturali torinesi: la prima edizione, per il 2024, sarà dedicata – rifacendosi a uno degli argomenti centrali nella tradizione fotografica italiana – al tema “New Landscapes – Nuovi Paesaggi” e propone, spiegano gli organizzatori, “una riflessione sull’evoluzione odierna del ‘medium’ fotografico e delle principali sfide e innovazioni del mondo dell’immagine”. Le principali Istituzioni coinvolte nella promozione dell’evento vanno dalla Città di Torino, a Regione Piemonte, Camera di commercio, Intesa San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. L’organizzazione è affidata a Fondazione per la Cultura Torino.

Il pass per tutte le iniziative in programma sarà unico e valido per tutta la durata del Festival, acquistabile a 25 euro, anche se molti eventi (come detto) saranno ad ingresso libero.

La “Direzione Artistica”, selezionata attraverso una procedura internazionale ad evidenza pubblica, è affidata all’olandese Menno Liauw e all’artista visivo palermitano (oggi residente a Zurigo) Salvatore Vitale, rispettivamente “direttore” e “direttore Artistico” di “FUTURES”, piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee “con impatto e influenza nel mondo della fotografia”. Per il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo “questo Festival è una scommessa che andrà bene”“La fotografia – ancora Lo Russo – è uno dei linguaggi più universali e nel momento in cui in molte parti del mondo si alzano barriere e si segnano differenze, questo è un segnale di apertura che va al di là dell’evento artistico”. Evento che vedrà coinvolte un po’ tutte le più importanti location subalpine, da “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, alle “OGR”, al “Castello di Rivoli”, al “Cinema Massimo”, passando per l’“Ex Galoppatoio”, il “Polo del’900”, la “Pista 500 della Pinacoteca Agnelli”, via via fino alle “Gallerie d’Italia”, al “MAO – Museo d’Arte Orientale” e alla “Fondazione Sandretto Re Rebaudengo”, solo per citarne alcune.

Per info e per quanto riguarda il programma completo degli eventi: “EXPOSED Torino Foto Festival” –  www.exposed.photography –  info@exposed.photography.

Per quanto riguarda le esposizioni gratuite, da segnalare al “Binario 2” delle “OGR” A View from Above”, la mostra collettiva co-prodotta da “EXPOSED” e “OGR Torino” che, adottando la prospettiva verticale come punto di osservazione principale del paesaggio, esplora il modo in cui il nostro sguardo su ciò che ci circonda è mediato dall’obiettivo fotografico e come questo rapporto sia cambiato negli ultimi decenni. Al “Polo del ‘900”, invece, la fotografa portoghese Mónica de Miranda, vincitrice della prima edizione di “EXPOSED Grant for Contemporary Photography 2023”, sarà protagonista della mostra inedita “As if the world had no East”, in cui l’artista riflette sulla modalità di creazione di nuovi paesaggi, nel contesto geografico dell’Angola, al fine di “decostruire la comprensione occidentale dei meccanismi di costruzione della memoria, della storia e della conoscenza del territorio”. Da non perdere infine a “Palazzo Birago”, sede istituzionale della “Camera di commercio di Torino”, la mostra “Tender Loving Care” della polacca (residente a Londra) Kalina Pulit, progetto in stretto dialogo con la proiezione del cortometraggio omonimo realizzato dall’autrice stessa, che verrà proiettato nelle sale del “Cinema Massimo” e che “riflette sul concetto di appartenenza, sul dualismo tra sfera privata e pubblica, in un’epoca in cui questo confine è sempre più sottile”.

“Vogliamo concentrarci – sottolinea il direttore artistico Menno Liauw – su un approccio innovativo e inclusivo per attrarre un pubblico eterogeneo, sia locale che internazionale, attraverso un programma diversificato che comprenda diversi approcci alla fotografia: da quella classica a quella contemporanea, ‘cross-media’, installativa e performativa. La collaborazione e la collettività sono aspetti chiave e sottolineano la natura multidisciplinare e caleidoscopica di ‘EXPOSED’. Visioni, approcci, idee e progetti diversi rendono il Festival  e di conseguenza la città di Torino  un punto d’incontro inclusivo e aperto al mondo”.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Logo “EXPOSED”

–       Rappresentanti delle Istituzioni coinvolte

–       Kalina Pulit: “Tender Loving Care”, Still da video

Quella dei “Rigorini”… Che bella storia!

Nelle Sale espositive del “Collegio San Giuseppe” di Torino, mostra dedicata a una fra le più prestigiose “dinastie di artisti” torinesi

Fino al 23 marzo

Di padre in figlio. E, perché no? Di nonno a nipote, passando per il figlio – padre. La “dinastia” dei Rigorini si inserisce nel gruppone ben nutrito delle “famiglie artistiche” che hanno fatto la storia dell’arte subalpina. Dagli Edel agli Alloati, dai Reduzzi ai Guasco ai Cambursano fino ai Caffaro Rore e alle più celebri Casorati e Olivero Pistoletto, tutte sono state ricordate in più o meno recenti mostre tenute negli spazi espostivi del “Collegio San Giuseppe” di via San Francesco da Paola, a Torino. E ampiamente, anche i Rigorini, hanno avuto spazio in molteplici Collettive, realizzate nelle Sale dell’Istituto diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Ora a Luigi Rigorini sr(Galliate, 1879 – Torino, 1956), ad Antonio Rigorini (Torino, 1909 -1997) e a Luigi Rigorini jr (Torino, 1960), il “San Giuseppe” dedica, fino a sabato 23 marzo, una rassegna a tre (“Una dinastia di artisti: i Rigorini”) volta a presentare l’enorme e grandiosa operazione artistica compiuta dall’ultimo decennio dell’Ottocento fino ai giorni nostri da nonno, figlio e nipote.

Tre generazioni (e non mettiamo limiti alle vie del Signore) accomunate da una passione infinita per l’arte, diventata “gene” predominante del DNA di una famiglia “venuta su” da sempre fra tele, pennelli e colori e da sempre assuefatta all’odore di bottega, all’aria forte di quel vivo mondo artistico che piacevolmente (per chi ben lo conosce) sa di trementina e plastilina. Curata da Donatella Taverna, Francesco De Caria e Fratel Alfredo Centra, veri Genii loci del “San Gip”, la mostra pone in rilievo, attraverso i lavori esposti, quello che “da sempre – sottolinea a ragione De Caria – è il carattere comune delle tre generazioni, la ‘fedeltà al vero’: un ‘vero’ però trasfigurato secondo canoni funzionali agli equilibri del dipinto e, soprattutto nell’ultima generazione, alla composizione che spinge l’immagine ai limiti dell’astratto”.

Se, infatti, con Luigi sr (allievo all’“Accademia Albertina” di Ernesto Smeriglio e, in seguito, docente lui stesso di “Ornato” all’“Albertina”) si abbraccia un arco temporale lungo di secoli, attento a lezioni che vanno dal “manierismo rinascimentale” al “barocco” e all’“art nouveau” (che meraviglia quel “Sovrapporta con putti” e il ritratto in pieno stile “liberty”della moglie “Pierina Airoldi Rigorini” del Natale del 1900!), nei dipinti del nipote Luigi jr (oltreché pittore, titolare oggi di una delle più note botteghe di “restauro” della città) si avvertono, infatti – complice la scuola del Mazzonis, di cui fu allievo e che probabilmente gli trasmise l’attitudine del “pensare grande”in quella predilezione per quadri solitamente di grandi dimensioni – urgenti ipotesi di fuga da una realtà fine a sé stessa, per diventare invece specchio simbolico, attraverso potenti contrasti di luci e ombre, di universi (fortemente spirituali o legati al mondo del mito) che paiono testé usciti “dalle mani del Creatore”per concretizzarsi in forme di singolare e assoluta meraviglia. O di potenza artistica e visemozionale esplosiva, come in quello stupendo “Jesus”, olio su tela del 2020, in cui la luce squarcia il buio del dolore nella sagoma del Cristo ripiegata sul volto di Maria, Madre dalla mano carezzante protesa a diventare un tutt’uno con la gamba del Figlio e in alto quella corona di spine che si fa corona di luce. Di speranza, di preghiera e perdono. Dal mito greco, avvolta fra penombra e magici chiarori, ecco invece la ninfa-sacerdotessa di “Fonte sacra”, in attesa di responsi, “serena, assorta – sottolinea Alfredo Centra – come una dea che regge il destino dei comuni mortali”.

Pittore, illustratore (soprattutto per la “Cartiera Italiana” e per “Gros-Monti”), nonché restauratore sopraffino (di opere preziose custodite in “Palazzo Madama”, in “Galleria Subalpina” e alla “Fondazione Pietro Accorsi”), Antonio Rigorini si muove, senza mai cedere al canto ammaliante (spesso stonato) delle “Sirene” dell’avanguardia artistica, fra “segni” perfetti di stampo accademico e un’istintiva predilezione – a tratti – per la “primitiva” pittura fiamminga (quanto Bosch nei suoi “Borghi antichi” e nei “Mulini a vento”!), ma soprattutto nell’ambito di un “gusto romantico ottocentesco” (boschi con maestosi alberi secolari, rupi, cascate e paesaggi di un’antica periferia torinese affacciata al fiume e sorvegliata dall’alto dalla Basilica di Superga) che non possono non richiamare alla memoria i paesaggi dei vari d’Azeglio, Fontanesi o Delleani. “Ho avuto in mio padre uno splendido maestro di chiarezza mentale, di luminosa energia e di grande nitore espositivo”, dice di lui Luigi jr, oggi attento custode dei “segreti” di una grande “dinastia artistica”, attenzionata e accudita con sacrale passione “tanto – scrive Donatella Taverna – da lasciar in ombra sé stesso e per continuarne indefessamente il discorso”. Per sempre.

Gianni Milani

“Una dinastia di artisti: i Rigorini”

Collegio San Giuseppe, via San Francesco da Paola 23, Torino; tel. 011/8123250

Fino al 23 marzo

Orari: lun. – ven. 10,30/12 e 16/18

Nelle foto: Luigi Rigorini sr: “Giochi fra piccoli”, olio su tela e “Pierina Airaldi Rigorini”, olio su tela, 1900: Luigi Rigorini jr: “Jesus”, olio su tela, 2020 e “Fonte sacra”, olio su tavola, 2018; Antonio Rigorini: “Paesaggio”.