ilTorinese

Minaccia la madre e si barrica in casa: irruzione dei Carabinieri

 

Ieri sera, 24 settembre, attorno alle ore 21.00, a Vinovo (TO) in via Cottolengo, un quarantanovenne, psichiatrico, ha litigato violentemente con la madre, minacciandola con una pistola tipo “GLOCK”, successivamente risultata ad aria compressa.
La donna è scappata di casa e ha chiesto aiuto ai vicini che hanno chiamato il NUE 112 mentre l’uomo si è asserragliato nell’appartamento.

Sono intervenuti immediatamente i carabinieri di Vinovo e Moncalieri nonché personale specializzato nella negoziazione del Reparto Operativo di Torino e le Aliquote di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile che hanno cinturato la zona e iniziato una trattativa per indurre l’uomo ad arrendersi e ad uscire di casa.

Alle 01.00 successive i militari sono riusciti a fare irruzione nella casa, immobilizzando l’uomo poi trasportato dal 118 all’ospedale Molinette in t.s.o.
Nessun ferito.

Treno contro auto al passaggio a livello, grave il conducente

Il treno per Torino ha urtato una vettura  guidata da un anziano fermatasi tra le  tra le sbarre del passaggio a livello a Borgone di Susa.  Il conducente dell’auto è rimasto ferito in modo grave ed è stato soccorso dalla Croce Rossa e trasportato in elisoccorso al Cto di Torino.

Oggetti smarriti, ecco dove finiranno con le nuove regole

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato le nuove linee guida dell’ufficio oggetti smarriti, il servizio di custodia e restituzione degli oggetti e dei documenti smarriti nel territorio torinese gestito dal Comune di Torino.

Si tratta di un documento che contiene i nuovi indirizzi generali per la gestione del servizio con l’obiettivo di soddisfare i principi di informazione e di trasparenza.

In particolare, per agevolare i cittadini nel recupero, gli oggetti ritrovati e depositati nell’ufficio comunale sono registrati su un applicativo informatico e, per quanto riguarda gli oggetti di valore (collane, anelli, bracciali, orecchini, smartphone, tablet, computer, ecc.), oltre a essere custoditi in cassaforte, è prevista anche la pubblicazione mensile all’Albo pretorio.

Per quanto riguarda i documenti di identificazione personale e di riconoscimento, il cui smarrimento comporta l’obbligo di denuncia da parte del titolare, sono adeguatamente custoditi dall’Amministrazione, che si attiva tempestivamente con ogni mezzo per la loro restituzione. Se, invece, si tratta di residenti in altri comuni, i documenti sono spediti al sindaco del Comune di residenza, mentre quelli dei cittadini stranieri, vengono inviati ai Consolati e Ambasciate di pertinenza.

Le linee guida si occupano anche dell’acquisizione della proprietà da parte del Comune o di colui che ha ritrovato il bene. In particolare, dopo un anno dalla pubblicazione del ritrovamento, se il titolare non lo ritira, il cittadino che ha rinvenuto l’oggetto può esercitare il diritto ad acquisirne la proprietà entro il termine di 45 giorni consecutivi alla scadenza dell’anno e, decorso infruttuosamente tale termine, il Comune diviene proprietario dell’oggetto.

Infine gli oggetti non ritirati, compresi i preziosi, sono venduti all’asta dalla Città mentre quelli privi di valore o non venduti, sono devoluti ad Associazioni no profit, Associazioni e/o Enti di beneficenza e Istituti scolastici di Torino iscritti in un apposito registro tenuto dall’ufficio oggetti rinvenuti.

Nel 2023 sono stati 10.446 gli oggetti rinvenuti (con una media mensile di 800) e, di questi, 5000 sono stati restituiti. Nei primi 8 mesi di quest’anno, invece, gli oggetti rinvenuti sono stati 7201 (con una media mensile di 900) e, di questi 3300 sono stati restituiti. (Torino Click)

Sicurezza stradale: Roadpol Safety Days

Nella settimana dal 16 al 22 settembre 2024 sul territorio nazionale si è svolta la campagna europea di sicurezza stradale denominata ROADPOL “SAFETY DAYS”, inserita nella “Settimana Europea della Mobilità”, promossa dal Network Europeo delle Polizie Stradali Roadpol.

Lo scopo dell’iniziativa, attuata dalla Polizia di Stato anche in provincia di Novara, consiste nell’ottenere in ambito europeo una giornata con zero vittime sulle strade, sensibilizzando gli utenti sugli effetti negativi dei comportamenti scorretti alla guida e richiamando l’attenzione sulla necessità di allinearsi all’obiettivo europeo della riduzione del 50% del numero delle vittime della strada entro il 2030.

La Sezione Polizia Stradale di Novara ha predisposto servizi mirati volti alla prevenzione ed al contrasto di comportamenti ritenuti fra le principali cause di incidentalità stradale, quali la distrazione alla guida dovuta all’utilizzo dello smartphone e lo stato di alterazione psicofisica derivante dall’utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti. Nello specifico sono state controllate 943 persone e 755 veicoli ed elevate complessivamente 622 contravvenzioni, di cui 30 per utilizzo dello smartphone alla guida, 17 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 12 per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e 1 per guida in stato di alterazione per utilizzo di sostanze stupefacenti. Si è provveduto altresì ad un’opera di sensibilizzazione ed informazione rivolta alla collettività: sui pannelli a messaggio variabile posti lungo le reti autostradali di competenza, è stato mostrato il messaggio “ROADPOL – SAFETY DAYS 2024 – ZERO MORTI SULLE STRADE” e presso le aree di servizio è stato divulgato un filmato promosso dalla campagna ROADPOL.

Difensore civico, molte istanze su assistenza anziani e liste d’attesa

“Sono oltre 1000 le segnalazioni presentate all’Ufficio del Difensore Civico tra il 2022 e il 2023: più della metà riguardano disservizi e inefficienze della Sanità, in particolare sui percorsi di continuità assistenziale per le persone anziane, non autosufficienti, e sulle liste d’attesa per le prestazioni, rispetto alle quali è emersa l’esigenza di avere ‘liste dinamiche’, che non gravino il cittadino di incombenze sempre maggiori rispetto alle modalità di prenotazione, tema sul quale peraltro la Regione sta già lavorando. I cittadini lamentano anche carenze nell’informazione all’utenza da parte del sistema sanitario”: Paola Baldovino, Difensore Civico regionale, ha svolto in Aula la relazione sull’attività svolta dall’Ufficio negli anni 2022 e 2023, nella quale ha posto l’accento sulle maggiori criticità emerse dalle istanze dei cittadini rispetto ai servizi pubblici.
Nell’ambito dei servizi alla persona, sono anche numerose le segnalazioni di inefficienze in tema di disabilità, relative all’erogazione di ausili, problematiche in ambito scolastico, e in generale relative all’applicazione delle disposizioni previste dalla legge 104/1992 in tema di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone disabili.
Molte le segnalazioni di ritardi nell’erogazione dei trattamenti di fine rapporto lavorativo (Tfr) e le criticità nei rapporti tra gli inquilini assegnatari di case popolari e le Agenzie territoriali per la Casa.
Per Alberto Avetta (Pd) “La relazione si sofferma sull’impossibilità per il cittadino di rapportarsi con il sistema sanitario e avere informazioni sui tempi di attesa, che diventa concausa di rinuncia alle cure: tutto ciò è sintomo di un modello che non sta funzionando. Il Difensore si è anche fatta carico, insieme alla Garante Infanzia, di accendere un faro sul tema dell’aumento esponenziale del disturbo autistico, 97 per cento dal 2016 al 2022, e sulla necessità di sostegno scolastico per i disabili”.
Silvio Magliano (Lista Cirio) ha detto che “alla luce della tipologia di richieste dei cittadini, serve una riforma per ampliare le competenze e la capacità di azione dell’istituto del Difensore Civico, così come sarà importante spingere il Parlamento a normare la figura del Difensore nazionale che diventi punto di riferimento per i difensori regionali”.
Per Paolo Ruzzola (FI) “il Difensore ha un ruolo importante nel facilitare il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, anche attenuandone le conflittualità.  I fatti di cronaca testimoniano un momento storico di forte tensione tra cittadini e operatori sanitari e devono spronarci a formulare proposte, come la Regione sta facendo, strumentalizzare non serve. Sulla questione delle liste d’attesa, la presa in carico del Cup deve essere effettiva e non scaricata sul paziente, si sta lavorando anche per risolvere questa problematica”.
Il Difensore Baldovino ha sottolineato che “le segnalazioni provengono per lo più dall’area metropolitana di Torino, significa che l’istituto della difesa civica è ancora poco conosciuto nel resto del Piemonte e che serve quindi diffonderne la conoscenza, ricordando che è gratuito e accessibile a chiunque e che rappresenta una tutela importante dei diritti e degli interessi delle persone in una fase pre-contenziosa”.

Con la livrea Arenaways il treno adesso sorride

Arenaways ha  presentato all’InnoTrans di Berlino la livrea dei treni che sarà applicata a partire dagli ATR 220 in servizio in Piemonte dal prossimo 7 Gennaio. Elaborata dallo studio olandese Railcolor Design, la livrea si caratterizza per la presenza di uno smile bianco su fondo blu, collocato sulla parte frontale della motrice. Il pittogramma del marchio, con il suo giallo e arancione su fondo chiaro, viene ingigantito fino all’estremo elaborando un distintivo gioco di forme che creano un collegamento ininterrotto lungo tutto il convoglio. Massima attenzione è stata data all’identificabilità degli accessi e delle diverse aree del treno, come quelle riservate alle persone con mobilità ridotta o alle biciclette, al fine di renderne più facile l’individuazione anche su banchine affollate. Progettate per una maggiore resistenza alle intemperie e facilmente lavabili, le pellicole saranno applicate sui treni in autunno e potranno dare sfoggio di sé a partire dal 7 Gennaio 2025 sulla linea Cuneo-Saluzzo-Savigliano.

Viticoltura resiliente. Il progetto per supportare le imprese vitivinicole


Fondazione Agrion coordina il progetto finanziato da Banca d’Alba per dare risposte immediate alla crisi climatica che colpisce i vigneti del territorio

È stato avviato il progetto “Viticoltura Resiliente” finanziato da Banca d’Alba e realizzato e coordinato da Fondazione Agrion. A promuovere e rappresentare maggiormente il progetto, insieme a Banca d’Alba, sono Giacomo Ballari, Presidente di Fondazione Agrion, Luca Luigi Tosa, Sindaco di Santo Stefano Belbo e Vicepresidente dell’Associazione Comuni del Moscato, e Pietro Cirio, Presidente dell’Associazione Comuni del Moscato e Sindaco di Loazzolo.

Il progetto, della durata triennale, nasce con l’obiettivo di trovare soluzioni immediate per fare in modo che i vigneti possano resistere a un clima sempre più impattante con ondate di calore anomalo e lunghi periodi di siccità intervallati da vere e proprie bombe d’acqua.

Il progetto pilota si sviluppa in tre aziende pioniere, ma i risultati saranno utili e significativi per tutto il comparto vitivinicolo piemontese.
Le aziende Tojo vini e Cascina delle Rocche di Moncucco situate a Santo Stefano Belbo e l’azienda vinicola Domanda di Calosso, caratterizzate da vigneti inerpicati sui Sorì, terreni in forte pendenza e con una particolare esposizione al sole, si trovano nelle condizioni di massima pressione per i fattori climatici sopra citati. Individuate con il supporto del Consorzio dei Comuni del Moscato, promotore con Agrion di questa iniziativa, le imprese sono state coinvolte in diverse tesi di valutazione in funzione anche delle criticità che hanno dovuto affrontare in questi ultimi anni.

L’AZIENDA AGRICOLA TOJO VINI

L’azienda vinicola Tojo è una cantina a conduzione familiare, fondata agli inizi del 1900 e situata a Santo Stefano Belbo, territorio collinare parte del patrimonio UNESCO. Impresa ben predisposta alla produzione vinicola e in particolar modo a quella del Moscato bianco, è condotta dai proprietari Francesco e Delia Bocchino.

La Cantina ha deciso di prendere parte al progetto e cominciare una collaborazione con Fondazione Agrion in seguito alle gravi problematiche riscontrate negli ultimi anni, causate dalla siccità e dalle temperature particolarmente elevate, che hanno danneggiato e “scottato” la produzione in vigneto.

La sperimentazione proposta da Agrion, Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, è l’utilizzo del caolino, un’argilla bianca che va a proteggere e limitare gli effetti del sole sulle viti grazie all’elevato potere riflettente. Si procederà all’applicazione del caolino a blocchi randomizzati alla dose scelta a partire dall’invaiatura ogni qual volta si prospettino temperature pari o superiori a 35°C. Il trattamento verrà svolto più volte nel corso della stagione in funzione dell’andamento climatico e pluviometrico. Verrà monitorato lo stato di salute dei grappoli, la cinetica di maturazione e differenze nei principali parametri delle uve alla maturità, con un focus sul quadro acidico e sull’accumulo di molecole aromatiche. Inoltre, verranno eseguite prove di micro vinificazioni per verificare che l’applicazione tardiva di caolino non abbia effetti indesiderati in vinificazione sulle componenti polifenoliche e aromatiche.

L’AZIENDA AGRICOLA DOMANDA

L’azienda vitivinicola a conduzione familiare Domanda è situata a Calosso, in provincia di Asti, tra le Langhe e il Monferrato. Un’impresa che, anch’essa facente parte dei Sorì, ha origine alla fine dell’Ottocento con Massimo Domanda e oggi è condotta dai pronipoti, Maurizio ed Eleonora Domanda.

L’azienda ha deciso di aderire al progetto “Viticoltura Resiliente” per affrontare le sfide sempre più pressanti imposte dal cambiamento climatico, date le gravi difficoltà affrontate negli ultimi anni nella gestione dei vigneti, messi a dura prova da temperature estremamente elevate e siccità persistente.

Per l’azienda Domanda, la proposta sperimentale di Fondazione Agrion è stata l’installazione di reti ombreggianti che hanno effetti sulla maturazione delle uve: queste, infatti, preservano il contenuto di acidità totale, riducono l’accumulo zuccherino, diminuiscono i danni da scottature sui grappoli e aumentano il tenore in clorofilla della chioma, riducendo al contempo lo stress fotochimico che sempre più spesso si verifica nei mesi di luglio e agosto, e infine, in alcuni casi, possono offrire anche protezione da danni da grandine. Verranno applicati due diversi tipi di rete con differente potere ombreggiante a blocchi randomizzati su porzioni di filari lunghe 30 m. Le reti saranno mantenute in posizione dalla completa allegagione fino alla raccolta. Verranno monitorate nel corso della stagione le differenze in termini di stato fitosanitario della chioma e dei grappoli, e le differenze relative alle cinetiche di maturazione e del tenore di clorofilla.

Le reti avranno una tessitura specifica al fine di riflettere al meglio i raggi solari, proteggere i grappoli dalle alte temperature e ridurre così il rischio di danni da scottatura. L’obiettivo è difendere e ottenere un prodotto finale di qualità superiore.

Oltre alle reti ombreggianti, Fondazione Agrion ha previsto l’installazione di sensori all’interno della chioma delle viti per monitorare in tempo reale la temperatura e l’umidità. Saranno proprio i dati registrati da questi sensori, insieme all’analisi delle curve di maturazione, delle molecole aromatiche e del monitoraggio delle malattie fungine, a dimostrare l’efficacia di queste soluzioni innovative.

LA CASCINA DELLE ROCCHE

Cascina delle Rocche di Moncucco è la terza azienda vitivinicola facente parte del progetto “Viticoltura Resiliente”. L’azienda, anch’essa a conduzione familiare, è situata sulla collina di Moncucco a Santo Stefano Belbo, e oggi è condotta da Beppe Scavino insieme ai figli Luca e Laura.

Proprio come per le aziende Tojo Vini e Domanda, anche Cascina delle Rocche ha riscontrato negli ultimi anni le stesse difficoltà nei propri vigneti e, di conseguenza, importanti scottature sui grappoli e siccità.
La soluzione proposta da Fondazione Agrion per questa azienda è invece l’uso di Biochar, un ammendante di origine vegetale da distribuire sul terreno nel periodo autunnale.
L’impiego di Biochar è una pratica agronomica sostenibile che migliora la fertilità chimica, fisica e biologica del terreno con importanti effetti sulla capacità di ritenzione idrica del suolo. Queste caratteristiche derivano dalla sua struttura che si contraddistingue per una superficie interna molto elevata. Questo ammendante verrà impiegato a blocchi randomizzati a una dose di 20 t/ha. Sarà distribuito con uno spandiletame e interrato a una profondità di 20 cm. Verranno svolti rilievi sul suolo durante la stagione per verificare le differenze in termini di contenuto idrico, conducibilità idraulica, densità apparente e resistenza a penetrazione. Il contenuto idrico nel suolo verrà anche monitorato continuamente attraverso l’installazione di sonde lungo il profilo del suolo stesso utilizzando sensori capacitivi posti a diverse profondità. Una stazione agrometeorologica sarà installata nei pressi del vigneto per la misura delle principali variabili meteorologiche (precipitazione, temperatura e umidità dell’aria). Inoltre, per ogni diversa tesi verranno svolti rilievi sulla quantità e qualità della produzione.

Ciò che ci si aspetta, come afferma Simone Bussotti, ricercatore di Fondazione Agrion e Responsabile della sede vitivinicola di Carpeneto, è “una migliore capacità di ritenzione idrica del suolo, un migliore risultato nello scambio cationico e anionico da parte del terreno e, infine, una minore riflettanza attraverso il colore nero dell’ammendante, e, dunque, una riduzione della luce riflessa dal suolo”.

Nel caso dell’azienda Cascina delle Rocche di Moncucco, ad avere un ruolo chiave è inoltre la collaborazione di Fondazione Agrion con il CNR STEMS, Istituto di Scienze e Tecnologie per l’Energia e la Mobilità Sostenibili del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che mira a fornire risposte efficaci alle sfide legate a clima, energia e mobilità. Grazie al suo supporto, si andranno a monitorare il contenuto idrico, la capacità di infiltrazione e la risposta del terreno all’ammendante, con il quale sarà inoltre possibile diminuire la riflettanza sui grappoli attraverso il suo colore nero.

I RISULTATI ATTESI

Giacomo Ballari, Presidente della Fondazione Agrion, afferma che la ricerca svolge oggi un ruolo quanto mai importante nel settore viticolo. La vite si trova ad affrontare stress multipli dovuti a variazioni climatiche totalmente inedite: da diversi anni si alternano eventi di pioggia estrema e lunghi periodi di siccità e temperature elevate per i nostri areali.
Quello che ci si aspetta dal progetto Viticoltura Resiliente è fornire un sostegno concreto alle aziende vitivinicole in difficoltà, messe a dura prova da un clima sempre più ostile. Spesso si parla di spostare i vigneti ad altitudini maggiori o a diverse latitudini: gli effetti sarebbero devastanti, perché si andrebbe a perdere una storia antica, con danni incredibili anche a livello paesaggistico e sociale, oltre che ovviamente per il settore agricolo. L’implementazione di innovazioni in vigneto per fronteggiare i cambiamenti climatici diventa quindi estremamente importante”.

L’obiettivo del progetto è non solo risolvere definitivamente i problemi messi in evidenza dalle aziende, ma anche e soprattutto, come afferma Francesco Bocchino dell’azienda Tojo Vini,“sviluppare strategie per aiutare i vigneti a reagire alle sfide climatiche”.
Entra qui in gioco Fondazione Agrion, che abbraccia il progresso e che, mediante ricerca e innovazione tecnologica, si impegna a implementare sul territorio piemontese nuove strategie, tra cui l’uso di ammendanti come il Biochar, l’impiego di reti ombreggianti e l’utilizzo del caolino per ridurre l’impatto climatico e al contempo garantire un prodotto finale di qualità.

Tutti i vincitori di “Bere il Territorio”, premio ad Antonio Ricci

La premiazione si svolgerà sabato 28 settembre al Castello di Grinzane

 

La XXIII° edizione del Concorso Letterario Nazionale di Go Wine

 

Al popolare autore televisivo e scrittore Antonio Ricci

il riconoscimento de “Il Maestro” di Bere il territorio.

 

Premi Speciali a:

Anna Schneider, per la ricerca in campo vitivinicolo

All’Accademia della Vigna di Alba

Al libro “Lo Zibibbo di Calabria”

 

Si svolgerà sabato 28 settembre alle ore 17,30 presso il Castello di Grinzane Cavour, Sala delle Maschere, la Cerimonia finale di premiazione del Concorso Letterario Bere il territorio, promosso da Go Wine e giunto al traguardo della ventitreesima edizione.

 

Un’iniziativa culturale che ha sempre accompagnato la vista dell’associazione nata ad Alba nel 2001, per un progetto teso a promuovere cultura del vino ed enoturismo in Italia. Per la seconda volta l’evento finale si celebra nella prestigiosa sede del Castello di Grinzane Cavour.

 

Bere il territorio è sempre stato un riferimento in tal senso, per comunicare una determinata visione del vino, per unire vignaioli e consumatori attenti e consapevoli, per promuovere un’immagine positiva del vino di qualità e degli importanti valori sociali e culturali di cui è portatore.

 

Attraverso tante edizioni il Concorso si è evoluto, con nuove iniziative e nuove relazioni, mantenendo tuttavia saldi alcuni punti di riferimento.

A cominciare dal titolo, nato per una sorta di provocazione, e rimasto sempre attuale:

“Bere il territorio” per attribuire un valore aggiunto a ciascun vino di qualità ed apprezzare, attraverso il calice, non solo il prodotto in sé, ma anche la cultura e l’ambiente che esso racchiude.

Da alcuni anni l’iniziativa si è rafforzata sempre ispirandosi all’idea che ha ispirato fin dalla costituzione l’associazione Go Wine: ovvero guardare ad una figura qualificata di consumatore che non ama solo conoscere e degustare i vini, ma avverte il desiderio di farsi viaggiatore per scoprire i luoghi dove ciascun vino si afferma e dove uomini e donne del vino operano.

Si mantiene peraltro inalterato lo spirito di fondo che anima l’iniziativa culturale: storia, tradizioni, paesaggio e vicende culturali sono diversi i fattori che distinguono il vino da una qualsiasi bevanda e che si esaltano nel percorrere un territorio del vino.

 

I temi della ricerca e della sostenibilità si affiancano in modo sempre più importante alla sezione generale del Concorso e riguardano alcuni riconoscimenti che verranno attribuiti sabato prossimo al Castello di Grinzane Cavour.

Antonio Ricci, popolare autore televisivo e scrittore, sarà assegnato il riconoscimento de “il Maestro” di Bere il territorio.

Il riconoscimento al “Maestro” è stato istituito a partire dalla terza edizione e si propone di premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza.

Il riconoscimento de “Il Maestro” è stato nelle precedenti edizioni attribuito a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois, Maurizio Molinari, Paolo Pejrone, Tullio Pericoli e Ugo Nespolo.

 

Nella sezione generale è risultato vincitore Ciro Lubrano, vita fra Ivrea e l’isola di Procida, con il racconto “Aglianichello o Per e’ Palummo”.

 

Un premio speciale verrà attribuito ad Anna Schneider, per l’importante lavoro svolto in tutta la sua carriera a favore della ricerca in campo vitivinicolo.

 

Il riconoscimento ad una pubblicazione che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione, va in Calabria al volume di Saveria Sesto con il libro “Zibibbo di Calabria, storie di uomini e di donne (Rubbettino Editore).

 

Sono tre i riconoscimenti riservati al tema della sostenibilità, indicato nell’art. 8 del Bando di Concorso. Un Premio istituito per il terzo anno consecutivo nel segno del rinnovamento della progettualità del Concorso, con un radicamento legato al territorio della Provincia di Cuneo e non solo, secondo alcune linee di indirizzo indicate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Vincitori sono “L’Accademia della Vigna”, innovativo progetto radicato sul territorio di Alba, Langhe e Roero e promosso dall’Impresa Sociale WeCo, che interpreta un tema di grande attualità legato al lavoro nelle vigne, per la formazione delle persone e contro lo sfruttamento del lavoro.

E… due cantine: La Raia di Novi Ligure per il tema della biodiversità e Ricci Curbastro (Franciacorta) per la sostenibilità anche in chiave sociale.

 

La Giuria del concorso è composta da: Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

 

Sostengono questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e un’importante selezione di aziende vinicole italiane che sostengono i progetti culturali Go Wine:

 

Abbona Anna Maria, Adriano Marco e Vittorio, Alessandro di Camporeale, Amalia Cascina in Langa, Antonelli – San Marco, Ar.Pe.Pe., Arunda, Badia a Coltibuono, Bera, Biovio, Boasso Franco-Gabutti, Borgo San Daniele, Bric Castelvej, Bricco Maiolica, Brunelli, Butussi Valentino, Ca’ ed Curen, Ca’ Lojera, Ca’ Lustra, Cagnotto Marcello, Cantina del Mandrolisai, Cantina di Mogoro, Cantina di Venosa, Cantina Oriolo, Cantina Produttori Bolzano, Cantine Colosi, Cantine degli Astroni, Cantine del Notaio, Cantina Eusebio, Capezzana, Carlin de Paolo, Cascina Alberta, Cascina Castlèt, Cascina del Pozzo, Cascina Gilli, Cascina Mucci, Cascina Paladin, Castello di Gabiano, Castello di Luzzano – Fugazza, Castello di Razzano, Castello di Spessa, Castello di Verduno, Caudrina di Romano Dogliotti, Cecchetto Giorgio, Cesani Vincenzo, Chiarlo Michele, Cieck, Cinelli Colombini Donatella, Coffele, Colle Manora, Collefrisio, Colterenzio, Conte Collalto, Contesa, Conti Zecca, Contucci, Cooperativa del Nebbiolo di Carema, Crota Cichin, Cuomo Marisa, D’Angelo, Donnafugata, Dosio, Emo Capodilista – La Montecchia, Endrizzi, F.lli Piacentini, Fattoria dei Barbi, Fattoria di Magliano, Fattoria La Rivolta, Fattoria San Lorenzo – Crognaletti, Felline, Ferraris Luca, Feudi di San Gregorio, Feudo Ramaddini, Fiorini, Forteto della Luja, Francone, Fucci Elena, Gianni Doglia, Gostolai, Gigi Rosso, Grosjean Frères Maison Vigneronne, Guerrieri Rizzardi, Gulfi, I Magredi, I Vini di Emilio Bulfon, Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni, Il Roncal, La Canonica, La Cappuccina, La Costa, La Maliosa, La Masera, La Tordera, La Tosa, L”Astemia, Le Macchie, Leone De Castris, Les Crêtes, Librandi, Lis Neris, Longo Alberto, Lunae Bosoni, Maciot, Maculan, Malvirà, Manaresi, Manzone Giovanni, Manzone Paolo, Marchesi Alfieri, Marchesi di Barolo, Marello, Marinig, Mauro Vini, Montecappone, Montetondo, Moris Farms, Mormoraia, Moroder Alessandro, Mottura, Nada Giuseppe, Negro Angelo & Figli, Negro Maria Luigina, Nizza Silvano, Pacenti Franco, Palatino, Palladino, Paltrinieri, Parusso Armando, Perla del Garda, Pesca Vittorio, Planeta, Podere Riosto, Podere Riparbella, Poderi Colla, Poderi Luigi Einaudi, Poderi Moretti, Poggio al Chiuso, Poggio di Bortolone, Pressenda Diego, Prevostini Mamete, Produttori di Manduria, Rebollini, Ricchi Stefanoni, Ricci Curbastro, Rivera, Rocca delle Macie, Rossovermiglio, Russiz Superiore, San Biagio, Sant’Andrea, Sarotto Roberto, Scubla, Sedilesu, Serio & Battista Borgogno, Sobrero Giorgio, Sordo Giovanni, Stanig, Tallarini, Tedeschi Fratelli, Tenuta Ambrosini, Tenuta Bossi – Marchesi Gondi, Tenuta Cavalier Pepe, Tenuta Il Falchetto, Tenuta Iuzzolini, Tenuta Montemagno, Tenuta Monteti, Tenuta Roletto, Tenuta San Leonardo, Tenuta San Mauro, Tenuta Scuotto, Tenuta Tamburnin, Tenute Silvio Nardi, Terre Bianche, Terre d’Aquesia, Tizzano, Torchio Winery 1953, Torre Fornello, Travaglini Giancarlo, Travignoli, Triacca, Umani Ronchi, Vagnoni Fratelli, G.D. Vajra, Val del Prete, Venica & Venica, Verdi Bruno, Vietti, Vigna Alta, Vignalta, Villa Franciacorta, Villa Matilde, Villa Simone, Vite Colte, Vivallis, Zenato, Zeni Fratelli, Zymè.

Torino al centro di Terra Madre Salone del Gusto

Anche quest’anno la provincia di Torino è protagonista di Terra Madre Salone del Gusto, l’evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, in scena proprio nella città di Torino, a Parco Dora, dal 26 al 30 settembre 2024.

 

venti anni dalla prima edizione, l’evento organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte riunisce a Parco Dora più di tremila protagonisti: contadini e allevatori, delegati dei popoli indigeni, cuochi, e giovani attivisti provenienti da 120 Paesi, oltre 700 espositori del Mercato italiano e internazionale e circa 180 Presìdi Slow Food da tutto il mondo. Un viaggio di scoperta e conoscenza scandito dal claim We are nature, che pone l’accento sulla necessità di stabilire una nuova relazione con la natura, attraverso il cibo, l’elemento più potente che ci riconduce alla terra.

 

Ecco un assaggio del programma e le principali segnalazioni riguardanti gli espositori nel Mercato italiano e internazionale. Il programma completo e il catalogo sono disponibili su https://2024.terramadresalonedelgusto.com.

 

I Laboratori del Gusto e le degustazioni nello spazio Slow Food 

 

A Parco Dora i Laboratori del Gusto vedono protagonisti tipicità locali, Presìdi Slow Food, come il plaisentif, uno dei 30 formaggi del Presidio Slow Food dei Prati stabili e dei pascoli, che debutta in questa edizione di Terra Madre, e cuochi dell’Alleanza torinese, tra cui Antonio Labriola, che nello stand di Pastificio Di Martino abbina la pasta di Gragnano al Presidio della razza piemontese. Nello stand Slow Food Loris Caretto, coltivatore custode del Pignoletto Rosso e referente di Slow Mays guida la degustazione della miassa, ottenuta da quelle croste di “meliga” (mais) che si staccano dal paiolo dopo la cottura della polenta. La tradizione enologica piemontese viene valorizzata in numerosi eventi: dall’elogio dei vigneti centenari ai grandi cru del Piemonte si possono degustare diverse varietà di Barolo e alcune proposte frizzanti.

Lo spazio Demeter, main partner della manifestazione, ospita invece l’appuntamento Il giardino biodinamico, dove l’esperto Nils Klass, dell’Azienda agricola Officinali della Collina di Pino Torinese, mostra come valorizzare la biodiversità attraverso pratiche e accorgimenti da utilizzare anche nei giardini di casa.

 

Appuntamenti a Tavola

 

Tra gli Appuntamenti a Tavola da segnare in agenda, la cena realizzata grazie alla collaborazione tra diversi locali dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi torinese e la cooperativa sociale Fonderie Ozanam, che aiuta decine di ragazzi in situazioni difficili a inserirsi nel mondo della ristorazione. Durante questo buffet i presenti possono spostarsi da un tavolo all’altro, ascoltando i racconti di diversi protagonisti che metteranno a disposizione la propria esperienza, dando il via a occasioni di dialogo e confronto. Tra le ultime novità in programma anche un pranzo da assaporare attraverso gusto, tatto e olfatto: cinque interpretazioni vegetali e cinque pairing in abbinamento proposti da Antonio Chiodi Latini, cuoco e filosofo della cucina underground, insieme all’agricoltore Federico Chierico e a Bioartlab, progetto partecipato volto a valorizzare il mondo dei funghi.

 

Conferenze

 

Terra Madre vuole essere anche un luogo di riflessione ed è attraverso le conferenze che ripensiamo al rapporto che abbiamo con la natura. Nella Joannah Stutchbury Arena, si possono ascoltare le storie delle “Donne che salvano la terra“, un’iniziativa realizzata da Slow Food Italia con il patrocinio e il contributo della Regione Piemonte, assessorato Pari Opportunità, e che vede coinvolte 10 donne piemontesi che si prendono cura del pianeta, ognuna in modo diverso. Nello spazio Noi Custodiamo Natura si approfondisce il ruolo di api e apicoltori nel mitigare la crisi climatica insieme a Claudia Roggero, apicoltrice di Rivoli e delegata provinciale di Coldiretti Giovani Impresa di Torino, mentre  Laura Lancerotto, responsabile del Club Amici della Valchiusella e Magistra delle erbe della Valchiusella, interviene nell’incontro dedicato alle erbe selvatiche, un’occasione per conoscere le loro proprietà alimentari e curative, ma anche per imparare preparazioni gastronomiche e tecniche di conservazione.

 

Eventi off

 

Si riconferma anche il programma di Terra Madre Off, con tanti eventi in giro per Torino: i Welcome Tour di Turismo Torino e Provincia in città e dentro Parco Dora, l’itinerario in bus alla scoperta dei Maestri del Gusto di Torino, la cena conviviale proposta da Mirafood – Comunità Slow Food, il mercato della biodiversità Gogreen in Piazza San Felice e i test di assaggio dei nuovi prodotti FiorFiore Coop in Galleria San Federico e tanti altri tutti da scoprire.

Lo Stand della Camera di Commercio di Torino

 

Lo spazio di Camera di commercio di Torino a Terra Madre consiste di due palchi in parallelo, Piazza del Gusto e Spazio incontri, e propone un programma di oltre 60 eventi con un centinaio di attori diversi, tra Maestri del Gusto, consorzi, associazioni di categoria, aziende, cooperative, produttori di vini Torino DOC e formaggi Torino Cheese, artigiani, commercianti, ristoratori, tutti esponenti del gusto torinese. Un susseguirsi di appuntamenti gratuiti su prenotazione, per far conoscere ad un pubblico di appassionati e curiosi le migliori proposte dell’enogastronomia torinese. Come ormai da tradizione, una delle più attese anteprime è la presentazione di una nuova edizione dei Maestri del Gusto di Torino e provincia: la cerimonia di presentazione è un evento su invito: un momento esclusivo per celebrare le eccellenze che rendono questo territorio un punto di riferimento a livello nazionale e non solo. Qui il programma completo.

 

Il Mercato 

 

I produttori che si impegnano a difendere le biodiversità, a proteggere il suolo, i mari e il benessere animale sono un esempio virtuoso per ristabilire un nuovo equilibrio con la natura. Sono oltre 700 gli espositori, provenienti dall’Italia e dall’estero, presenti nel Mercato di Terra Madre e portano con sé un enorme patrimonio culinario: formaggi, salumi, lievitati, legumi, frutta, verdura e tanto altro. Ovviamente non possono mancare i Presìdi Slow Food, il Mercato ne conta circa 180. Ecco i produttori della provincia di Torino:

 

AL.pi srl – Torino

Amico Società Cooperativa Sociale – Almese

Associazione Aicec – Agenzia Per L’interscambio Culturale Ed Economico Con Cuba – Torino

Associazione Amece Bailty Aps – Torino

A Tavola! – Torino

Azienda Agricola Scaglia – Rivoli

Azienda Agricola Valle Orco – Maestri del Gusto dal 2019 – Montanaro

BBBell – Torino

Birrificio Castagnero – Rosta

Birrificio Grado Plato – Montaldo Torinese

Birrificio San Michele – S. Ambrosio di Torino

Benvenuto Uao – Sorprendentemente Vegetale – Roletto

Borgiattino Formaggi – Torino

Boutic Caffè – Torino

Bread Bro – Torino

Buongustaio Piemonte – Santena

Caffè Costadoro – Torino

Caseificio Paje – Giaveno

CCIAA Torino – Camera di Commercio Industria Artigianato E Agricoltura Di Torino – Torino

Chialvamenta – Coltivatori Dal 1865, Distillatori Dal 1926 – Pancalieri

Consorzio Carni Qualità Piemonte – Carmagnola

Cuki Cofresco – Volpiano

Davide Appendino – Turingianduia SAS – Torino

Distilleria Erboristica Alpina – Susa

Edisu Piemonte

Edit – Torino

Emporio Vegetale – Torino

Eremia – Ivrea

Gelateria Via Mazzini – Alpignano

Grissinificio Feyles – Santena

Gtt Spa – Torino

Guido Castagna – Giaveno

Guido Gobino – Torino

Ialty Speciality Coffee – Torino

Il Dolce Canavese – Chivasso

Il Frutto Permesso – Bibiana

Jllee – Torino

Laboratorio Marchetti – Torino

La Perla di Torino – Torino

L.a. Torrefazione Insieme Srl – Torino

Luigi Lavazza Spa – Torino

Maestri Del Gusto Con Contributo E Patrocinio Della Circoscrizione V – Torino

Maison della Nocciola – Settimo Vittone

Moou Gelateria Artigianale – Torino

Natureale – Venaria Reale

Nk Società Cooperativa Agricola Demeter – Pino Torinese

Pasta Girardi Business – Torino

Pastificio Virgilio – Torino

Pian della Mussa – Balme

Planet Idea – Torino

Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura, Caccia E Pesca – Torino

Renault Autovip Srl – Torino

Sesames – Torino

Società Reale Mutua di Assicurazioni – Torino

Tibi Kefir D’Acqua – Roletto

Touberi – Torino

Unione Regionale Ccia Del Piemonte – Torino

Zero Glutine Life – Torino

Zeronove Srl – Torino

30 Tuorli Pastificio Artigianale – Garzigliana

Tra cui i produttori dei Presìdi Slow Food:

Carema – Maestro Del Gusto Cantina Dei Produttori Nebbiolo Di Carema – Carema

Prati Stabili E Pascoli – Cascina Roseleto – Villastellone

Mieli Di Alta Montagna Alpina – Le Querce Apicoltura – Azeglio

 

Ma non finisce qui, il Mercato si arricchisce con tanti altri produttori, scopri l’elenco completo.  

 

Food truck/Cucine di strada/Birrifici artigianali

Albergo Ristorante San Giors – Torino

Antica Pasticceria Pan Belmonte – Cuorgnè

Birrificio Castagnero Savant Ross – Rosta

Birrificio Exit – La Cassa

Birrificio Filodilana – Avigliana

Birrificio Grado Plato – Montaldo Torinese

Birrificio La Piazza – Torino

Birrificio San Michele – Sant’Ambrogio di Torino

Brace Pura – Torino

Brickstogo Gastro Bakery – Torino

Edit Brewing – Torino

Luca Scarcella – Torino

Pan Pan La Cucina In Un Panino – Torino

Parsifal Birrificio Artigianale – San Raffaele Cimena

Pastificio Virgilio – Torino

Qr Quadrilatero Romano – Torino

Revolución – Torino

Soralamà – Maestri del Gusto – Vaie

Spoto Bakery – Torino

Tuttofabrodo – Torino

Van Ver Burger – Torino

Uptown Torino vince il Premio della Giuria dei CasaClima Awards

Il progetto del Gruppo Building vince il Premio della Giuria per la combinazione di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e innovazione architettonica

 

Il progetto di rigenerazione urbana Uptown Torino, realizzato dal Gruppo Building e firmato dallo studio Boffa Petrone & Partners, si è aggiudicato il prestigioso Premio della Giuria alla ventiduesima edizione dei CasaClima Awards, tenutasi a Bolzano il 20 settembre.

 

Uptown Torino è stato selezionato tra 1.700 progetti certificati, distinguendosi per aver coniugato in modo eccellente innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e comfort abitativo. Il progetto ha beneficiato del sostegno di BPER Banca.

 

Il complesso residenziale, situato ai piedi della precollina torinese, alle spalle della Gran Madre, è il risultato di un intervento di recupero e riconversione dell’ex complesso dell’ordine La Salle di Villa San Giuseppe. Con una superficie riscaldata di 4.286 mq ed emissioni ridotte di 5 volte rispetto a un edificio tradizionale, Uptown Torino rappresenta un nuovo standard nell’edilizia sostenibile, grazie alla sua capacità di integrare coefficienza energetica e basso impatto ambientale.

 

La facciata è ricoperta da pannelli in fibra di legno riciclato al 99% e impreziosita da aree verdi che favoriscono l’integrazione con il paesaggio circostante, mentre sulla copertura sono installati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

 

Piero Boffa, Presidente del Gruppo Building, ha commentato: “Questo riconoscimento rappresenta la nostra visione per il futuro sostenibile dell’edilizia. Uptown Torino è il manifesto per questo tipo di progettazioni, che abbiamo fortemente voluto a Torino. Siamo onorati di aver conquistato il Premio della giuria, composta da professionisti di grande esperienza, che hanno riconosciuto il valore del progetto. Questo premio conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Crediamo che l’edilizia del futuro debba necessariamente coniugare alta efficienza energetica, materiali eco-sostenibili e tecnologie smart, rimanendo sempre impegnati nel recupero dell’esistente. Il nostro obiettivo è continuare a essere all’avanguardia in questo campo, definendo nuovi standard per l’abitare contemporaneo.

 

Il progetto Uptown Torino è un esempio virtuoso di come la rigenerazione urbana possa contribuire a creare città più sostenibili e vivibili, recuperando spazi esistenti e migliorando la qualità della vita dei residenti.