redazione il torinese

Ha il tetano la bimba ricoverata al Regina Margherita

Ha il tetano la bimba di 7 anni ricoverata dal 7 ottobre all’ospedale Regina Margherita di Torino. Lo ha confermato all’ANSA il dottor Giorgio Ivani, primario della Rianimazione, dove la paziente è ricoverata. Gli esami ematologici hanno anche confermato che non era stata vaccinata. Le condizioni della bambina (che ora  è stata vaccinata) sono in fase di progressivo miglioramento.

La sindaca dopo il colloquio con i giudici: “Una chiacchierata, ho chiarito tutto”

Dopo tre ore di interrogatorio ieri Chiara Appendino indagata per falso ideologico  (ha ricevuto un avviso di garanzia per la vicenda dei 5 milioni di euro non “registrati” nei conti del Comune) è uscita ieri sera dalla Procura della Repubblica di Torino. Con lei anche il capo di gabinetto, Paolo Giordana,  l’assessore Sergio Rolando, indagati per lo stesso motivo. “Si è trattato di una chiacchierata corretta –  ha detto la prima cittadina – con cui ho chiarito ciò che c’era da chiarire, non ho nulla da nascondere”. Il dibattito politico sulla vicenda è ampio: Piero Fassino si augura che “alcune esperienze insegnino a tutti che governare è difficile”. Il consigliere – notaio Alberto Morano, autore con il Pd Lorusso dell’esposto che ha dato il via alle indagini commenta: “Le nostre perplessità sono evidentemente anche le stesse  dei magistrati”. A difesa di Appendino il premier in pectore di M5S Luigi di Maio: “Contro Chiara si è schierato il sistema”.

 

(foto: il Torinese)

Un metodo igienico e salutare contro umidità, macchie e muffe

www.umidostato.it

COME SI FORMANO LE MUFFE IN NATURA

In inverno , quando la vegetazione è ferma , gran parte degli alberi perdono le foglie,

il sole riesce a filtrare tra i rami , e fa germogliare le felci di sottobosco , che maturano e rilasciano SPORE, con un’energia statica contraria , l’aria le trasporta mescolate a polveri dette sottili. Questi organismi possono entrare nell’appartamento con l’apertura delle finestre , sui vestiti . All’interno delle abitazioni  trovano: umidità- calore -anidride carbonica e prendono vita

L’UMIDITA’ DI CONDENSA E LE MUFFE 

Le muffe – funghi pluricellulari, capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di spugnosi miceli e che a loro volta si riproducono – rappresentano un problema molto diffuso e serio, tanto per gli ambienti in cui si sviluppano quanto per le possibili conseguenze sull’apparato respiratorio umano, in particolare di chi soffre di insufficienze immunitarie e allergie o nei bambini. Le cause della proliferazione di questi organismi sono molteplici: dalla umidità di condensa o scarsa capacità d’aria ambientale per persona , dall’asciugare la biancheria al cucinare in cucine con cappe a filtro (che, come un pannolino dei bambini, trattengono l’acqua e di conseguenza la fanno evaporare nell’ambiente). Calcolando che l’umidità prodotta giornalmente da una famiglia di tre persone varia dai 7 ai 9 litri d’acqua e perfino la tazza del water evapora oltre mezzo litro d’acqua al giorno, tutta quest’aria umida, quando si cammina, si muove nell’ambiente

 

https://www.youtube.com/watch?v=c7g-qEMOvHY

Quando   le persone vanno a dormire,”l’aria si ferma” in alto si concentra l’aria calda e pulita , in basso si accumula tutta l’aria umida e di conseguenza ,va a raffreddare la parte bassa del muro che prima con il movimento dell’aria era più calda, addirittura scende di 9—10 gradi quindi raggiunge il punto di rugiada e scarica l’acqua, trascina con sè , polveri –s pore (vive e morte)  con la sudorazione –respirazione –anidride carbonica ,le spore trovano terreno fertile per riprodursi. Peraltro gran parte delle soluzioni ritenute più efficaci contro questo problema, in realtà non sono che tamponi , quando non addirittura controproducenti. Ad esempio (specie in inverno)l’aprire le finestre per cambiar aria, comporta l’uscita di aria calda e l’ingresso di aria carica di spore che trovano un ambiente molto fertile ideale in cui svilupparsi. Lo stesso discorso vale per il cappotto termico, che crea un “effetto serra” ideale per le muffe; i prodotti antimuffa sono piuttosto nocivi; vernici traspiranti coprono il problema per qualche tempo, ma non lo risolvono; i deumidificatori manipolano l’aria elettricamente (come respirare l’aria di un phon) e, comunque, spesso non sono sufficienti a risolvere il problema in ambienti . E’ pertanto opportuno ricambiare l’aria, con un sistema economico e intelligente , che non manipoli l’aria , non porti via il riscaldamento. E’ opportuno valutare soluzioni come lo “Speedy-Air” che, aspirando completamente l’aria umida ad un centimetro dal pavimento, crea una piccola depressione nell’ambiente. Mentre, grazie a fori (con filtri) da 4 centimetri, praticati nelle camere più lontane, consente un ricambio di quasi il 95% dell’aria in modo salutare ed igienico. Consumando pochissimo (circa 11 watt), in modo estremamente silenzioso (appena 15 dB) e senza portar via l’aria del riscaldamento.

 

A cura di A. Nervo

 

Informazione commerciale

PSICHIATRIA- VIGNALE (MNS): GRAZIE A SAITTA E AL PD IN PIEMONTE TORNA UNA CULTURA MANICOMIALE

“Grazie a Saitta in Piemonte saranno realizzati otto nuove strutture paramanicomiali, migliaia di famiglie saranno abbandonate nell’affrontare la malattia mentale dei propri cari e centinaia di operatori perderanno il lavoro. E’ evidente che non si è di fronte ad una riforma ma al tentativo di cancellare tutte le buone pratiche di cura dall’approvazione della Basaglia ad oggi” lo dichiara il capogruppo in Regione del Movimento nazionale per la sovranità Gian Luca Vignale che è stato il richiedente del Consiglio straordinario convocato questa mattina.“La DGR 29 – spiega Vignale – stravolge, in peggio, il sistema psichiatrico piemontese. Un vero e proprio condono psichiatrico che espellerà dal Sistema Sanitario Nazionale più di 1800 pazienti che oggi sono curati all’interno di gruppi appartamento o comunità alloggio. Pazienti che avranno solo più diritto all’assistenza e non più alla cura, ma a carico delle famiglie.”“Qual è stata la differenza fra l’esistenza dei manicomi e la legge Basaglia. Non solo la scomparsa di enormi strutture di tortura, ma soprattutto il concetto fondamentale che una persona malata ha sempre diritto alla cura e non solo all’assistenza. Questa differenza –continua Vignale- oggi viene messa completamente in discussione.”“Chiamparino e Saitta in meno di tre anni – attacca il capogruppo – hanno messo in ginocchio un intero mondo   e presto assesteranno l’ultima raccapricciante decisione di riaprire strutture simil manicomiali in Piemonte. Infatti, per effetto di una delibera approvata lo scorso agosto più di 600 posti letto saranno trasformati da sanitari a residenziali e saranno accorpati in otto strutture. Possono chiamarli come vogliono e continuare a raccontarci le loro favolette preferite ma è evidente che queste nuove strutture   saranno a tutti gli effetti dei nuovi manicomi”.“Dopo aver provato in ogni modo – prosegue Vignale – a far ragionare Giunta e maggioranza, abbiamo chiesto al Consiglio di volere prevedere una dilazione dei termini di adeguamento alle nuove linee di indirizzo previste dalla delibera della Giunta regionale di almeno 12 mesi. Ci saremmo augurati che almeno la maggioranza di centro sinistra capisse le nostre richieste, ed invece, mettendo la tutela della propria parte politica davanti ai diritti dei pazienti, ha preferito sottostare al diktat di Saitta, votando un ordine del giorno che non cambierà nulla”.“ Se la maggioranza e la Giunta avessero utilizzato un minimo di dialogo – conclude Vignale – si sarebbe potuto modificare la DGR 29 senza vinti né vincitori in termini politici, gli unici vincitori sarebbero stati i pazienti e le loro famiglie”.

Nesta Italia per l’innovazione in campo sociale

Sarà una fondazione privata creata grazie alla collaborazione tra Nesta, fondazione filantropica di portata globale con sede a Londra, e la Compagnia di San Paolo

 

E’ operativa da oggi Nesta Italia, fondazione privata incentrata sull’innovazione destinata a portare nel mondo del Terzo Settore italiano una vera rivoluzione nell’approccio alle problematiche sociali. Nesta Italia intende infatti offrire soluzioni per le necessità in ambito sociale del nostro Paese utilizzando un approccio innovativo per stimolare un processo che, partendo da ricerche e analisi rigorose condotte sulle specifiche aree di intervento, permetta la realizzazione di idee e progetti in grado di integrarsi con il sistema e di modificarlo virtuosamente dall’interno.

 

Nata da una collaborazione fra Nesta, fondazione filantropica di portata globale con sede a Londra, e la Compagnia di San Paolo, una delle maggiori fondazioni private in Europa, Nesta Italia intende promuovere l’innovazione nell’istruzione, individuare risposte adeguate all’integrazione sociale, contribuire a risolvere le sfide della salute, sostenere l’arte e il patrimonio culturale, applicando a tutti questi settori i metodi originali e consolidati che sono già stati adottati da Nesta nel Regno Unito.

 

Nesta Italia proporrà dunque un approccio completamente nuovo per affrontare le grandi sfide della nostra epoca e del nostro Paese e si confronterà da subito con le necessità più urgenti e pressanti come le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione, i flussi migratori, i servizi pubblici inadeguati rispetto alla domanda e un mercato del lavoro in rapida trasformazione. Per far questo, metterà a frutto conoscenze, reti sociali, finanziamenti e competenze collaborando con partner di tutta Italia, incluse autorità governative, imprese e organizzazioni non profit.

 

Direttore di Nesta Italia è Marco Zappalorto, mentre il Board è composto da Geoff Mulgan (Presidente), Helen Goulden, Mario Calderini, Marco Demarie e Eleonora Rajneri Karageorgevitch.

 

Nesta è la principale fondazione privata per l’innovazione del Regno Unito e si concentra sull’utilizzo di risorse e competenze per risolvere i problemi sociali più pressanti. Siamo felici di collaborare con la Compagnia di San Paolo nella creazione di questa nuova realtà con lo scopo di affrontare i problemi di maggiore urgenza per l’Italia”, ha dichiarato Simon Morrison, Deputy CEO Nesta. “Combinando le competenze, le reti di risorse e il raggio di azione delle nostre rispettive organizzazioni, crediamo di poter contribuire a risolvere problemi come l’istruzione, l’occupazione, l’integrazione e la sostenibilità, che riguardano il mondo intero. E al mondo intero guarda Nesta: proprio quando nel Regno Unito si va verso la Brexit, noi siamo ancora più determinati a fare il contrario rafforzando sempre di più le nostre collaborazioni in tutta l’Europa. Di fronte alle grandi sfide sociali abbiamo la necessità di unire le diverse capacità di risolvere i problemi: Nesta Italia sarà impegnata in prima linea su questo aspetto”.

 

“Nesta Italia nasce dalla visione condivisa di Nesta e Compagnia di San Paolo sulla filantropia sociale innovativa. Per estendere la presenza di Nesta, la cui sede è nel Regno Unito, abbiamo scelto l’Italia consapevoli dell’esistenza di un ecosistema molto attivo nel terzo settore. L’esperienza pluridecennale delle cooperative, la vitalità del non-profit rappresentano un contesto molto favorevole per Nesta e l’approccio di innovazione sociale che proponiamo. E questo è ancora più vero nel caso di Torino, città che vanta non solo un tessuto di impegno sociale molto consolidato e ricco di realtà filantropiche; ma anche una città che ha saputo reinventarsi e sfruttare il proprio know-how nella tecnologia e nell’organizzazione per diventare laboratorio di creatività e innovazione riconosciuto a livello nazionale e internazionale”, afferma Marco Zappalorto, Direttore di Nesta Italia. “L’approccio che adotteremo è duplice: da una parte, replicare in Italia alcune delle esperienze di successo realizzate nel Regno Unito, adattandole al contesto italiano e verificandone i risultati. Dall’altra, imparare dalle esperienze prettamente italiane e contaminarle con il nostro metodo di lavoro”.

 

Il Presidente della Compagnia di San PaoloFrancesco Profumo, aggiunge: “L’idea di Torino che ha la Compagnia è fatta di apertura e di connessioni. Nesta Italia, con la sua importante rete di relazioni internazionali e competenze, è un pezzo importante di un quadro che si sta componendo e che ci apre al domani. Gli oltre 20.000 progetti finanziati dalla Compagnia di San Paolo nei 25 anni dalla sua costituzione sono il patrimonio che porteremo in Nesta Italia per sperimentare insieme nuove forme di finanziamento ibride, attraverso grant, equity, loans e finanza di impatto, che ci consentano di diventare ancora più efficaci nei nostri interventi per promuovere l’innovazione nell’istruzione, individuare risposte adeguate all’integrazione sociale, contribuire a risolvere le sfide della salute, sostenere l’arte e il patrimonio culturale,  sviluppando anche adeguati metodi di misurazione dell’impatto dei nostri progetti”. E il Segretario generale della Compagnia, Piero Gastaldo, aggiunge “La Compagnia si è da sempre considerata una fondazione europea e ha investito molto sulla collaborazione internazionale con altre fondazioni. Ciò ha creato le condizioni per questo risultato di cui sia la Compagnia sia Nesta sono molto soddisfatte. La capacità di Nesta di far dialogare tecnologia e sociale per affrontare problemi nuovi è il linguaggio in cui ci siamo riconosciuti”.

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Brachetti direttore del nuovo teatro di varietà

Nel cuore di Torino apre “Il Musical”: ed è una favola!

Arturo Brachetti, “il ciuffo più famoso d’Italia”, venerdì della scorsa settimana ha messo sessanta candeline sulla torta di compleanno e s’è voluto fare un regalo, quello che per lui credo sia il più bel regalo del mondo: s’è regalato un teatro. E ne è diventato il direttore artistico. Tanto per far rimanere un pezzo di cuore a Torino, lui che è abituato a girare il mondo. Un teatro poi che è una chicca e a chi l’abbia frequentato nei decenni passati una leggera palpitazione all’inaugurazione non è mancata. Il vecchio teatro degli Artigianelli, in via Juvarra, quello dove sono passati Fo e Rame, poi le Suburbe e Paolo Conte e il repertorio piemontese di Armando Rossi, per lunghe stagioni con la curatela dell’infaticabile Sergio Martin: signori, oggi è nato Le Musichall (“che avremmo voluto intitolare “Opéra Spatüss”, ma poi abbiamo pensato che siamo torinese e dobbiamo tenere le ali più basse…”, sottolinea divertito il Brachetti). Che sarà “il teatro delle varietà”, capace di contribuire alle nostre serate con un inverosimile ventaglio di proposte, “trasversale per proposte e per discipline, internazionale nell’approccio, capace di accogliere anche le realtà ibride tra più ambiti artistici che normalmente faticano a trovare un luogo perché sono ‘altro’ rispetto alle tradizionali etichette e che non rientrano negli schemi classici”. Che sarà pure, al di là del palcoscenico, il luogo dove i ragazzi di oggi, nella formazione di un futuro lavorativo chissà quanto stabilmente prossimo, potranno ritrovare un mestiere, dal momento che dietro le quinte un tecnico delle luci, oppure del suono, o un macchinista di scena li puoi giorno per giorno costruire.

Questo anche per dire quanto del messaggio del Murialdo si possa attuare e attualizzare ancora oggi. E allora ecco che l’Opera Torinese di uno dei grandi santi sociali della città e la società di produzione di spettacolo Arte Brachetti srl, in una perfetta coniugazione di profit e no profit, attraverso l’impresa sociale ArtNOVE – che ha il compito non soltanto di gestire il teatro ma l’intero progetto Rinascimenti Culturali (che già abbiamo presentato “su queste colonne” nei mesi scorsi), composto di varie arti e culture, da quella del cibo con EtikØ diversamente bistrot, estremamente elegante nella sua vivacità minimale, a quella artistica, affacciatasi di recente con MEF Outside, sede espositiva in continuità progettuale con il MEF Museo Ettore Fico -, con l’appoggio delle istituzioni cittadine e regionali e con il sostegno della Compagnia di San Paolo, dopo tre lunghi anni di ristrutturazioni, hanno dato un volto nuovo e contemporaneo a questo angolo liberty, nel cuore di Torino.

Acrobati, illusionisti, mimi, clown e tanto cabaret in questo primo scorcio di stagione, un luogo variopinto dove riportare quel genere fatto di teatro e di musica fiorito nel secolo scorso in ogni sua declinazione, dal café-chantant al vaudeville, dal varietà al teatro di rivista. In questa scatola magica dove vai a cercare quel che è rimasto dell’antico e quanto vi sia di sovrapposizione. “Non sono contro i supermercati, ma quando un teatro torna a essere un teatro, è una gioia che non ha eguali”, è stato detto all’inaugurazione: sta di fatto che quando dal buio del palcoscenico se ne è uscito Brachetti, protetto dal mare di paillettes del sipario di un bel blu cupo, e si sono accese le 300 lampadine che corrono alla base della balconata illuminando non solo le parole cardine del Murialdo – “virtus ars labor” – ma anche i trompe l’oeil nascosti in un continuo rincorrersi di tinte che vanno dall’azzurro al violaceo al blu intenso, l’applauso è balzato fuori fragoroso e convinto, quanto più il pubblico presente ha potuto farlo sentire. La prima stagione sarà un test per mettere punto la formula, per instaurare un dialogo con il pubblico, per adattarlo alle nuove proposte. L’inaugurazione ufficiale avverrà nel dicembre prossimo, in cartellone per l’intero periodo natalizio, nell’attesa del vero e proprio cartellone che Brachetti sta mettendo a punto con la collaborazione di Cristiano Falcomer . Nel frattempo, a partire da venerdì 20 e per sette settimane consecutive, per un avvio di gusto internazionale, si avvicenderanno in palcoscenico esempi di clownerie, di teatro musicalcomico, di mimo e di teatrodanza, di danza hip hop; senza dimenticare le occasioni di tango (19 novembre, 3 e 17 dicembre) con Marcela Guevara e Stefano Giudice, ormai una delle realtà storiche del panorama cittadino. Prima che in finale partano le note di La La Land, una confessione. Per Brachetti, riattraversare la porta del teatro è un ritorno. Era già salito su quel palcoscenico quindicenne, allievo salesiano, quando nell’annunciare se stesso faceva l’imitazione della Nicoletta Orsomando radiotelevisiva. E i compagni a sfotterlo. Ora ha sessant’anni. E fa il direttore artistico.

 

Elio Rabbione

 

Marino (PD) Appendino: garantismo è imprescindibile, ma da M5S atteggiamento non accettabile

“Rispetto all’avviso di garanzia ricevuto dalla Sindaca Appendino, e coerentemente con quanto ha sempre sostenuto il Partito Democratico, urge ribadire la necessità di attendere che la procura compia le proprie indagini e giunga ad una conclusione. Sarebbe impensabile e ingiusto, oggi, chiedere un qualsivoglia passo indietro da parte della Sindaca”. Ad affermarlo è Mauro Maria Marino, Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato ed esponente del Partito Democratico “Ciò non toglie che l’atteggiamento da Giano bifronte mantenuto dal Movimento 5 stelle sul tema degli avvisi di garanzia sia, quantomeno, discutibile. Altrettanto discutibile è il tentativo odierno, da parte di Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, di cercare di creare parallelismi tra la situazione finanziaria ereditata dal Comune e l’assenza dell’indicazione, obbligatoria in termini di legge, di un debito da 5 milioni nel bilancio della Città, nella speranza di riuscire a reindirizzare eventuali “colpe” laddove non ne esistono. Il Movimento si conferma, ancora una volta, una perfetta macchina di disinformazione”

Un premio ad Arcobaleno AIDS di Torino

Teatro e medicina narrativa per aiutare le donne HIV-positive a vincere le paure e lo stigma: premiata l’Associazione Arcobaleno AIDS di Torino al Community Award di Gilead Sciences, concorso nazionale per organizzazioni no profit

Milano, 17 ottobre 2017 – Raccontare la propria condizione e “liberare” il proprio io, attraverso il confronto di gruppo e la messa in scena della propria esperienza. Si può disegnare così, oltre che con un giusto approccio terapeutico, un efficace percorso di recupero del proprio Io e del proprio valore di persona per le donne che hanno contratto l’infezione da HIV. La convivenza con questa malattia richiede infatti un sostegno che associ la necessaria cura farmacologica al benessere psicologico. Parte da queste evidenze l’originale progetto Dalle storie di vita al teatro di psicodramma. Una ricerca-azione rivolta a donne HIV-positive dell’Associazione Arcobaleno AIDS di Torino. Una progettualità innovativa e “su misura” per la donna con HIV e che sarà realizzata nel corso dei prossimi 8 mesi grazie al finanziamento di 20.000 euro ricevuto al Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti di assistenza e supporto al paziente proposti da Associazioni pazienti e Organizzazioni no profit del Paese.

 

Il progetto si propone di raccogliere e analizzare le storie personali di donne HIV positive, pazienti dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino polo di riferimento regionale per la diagnosi e la cura delle malattie infettive. L’analisi delle storie, ottenute tramite interviste, porterà all’individuazione delle principali tematiche in relazione all’infezione da HIV: dal vissuto personale, al significato attribuito alla malattia e all’esperienza ad essa legata. Le informazioni raccolte guideranno l’elaborazione di successive attività di psicodramma, piccole pieces teatrali con cui favorire la messa in scena delle situazioni e dei vissuti emergenti dalle storie autobiografiche al fine di favorire una migliore gestione della malattia. E’ prevista anche la formazione degli operatori incaricati della raccolta e dell’analisi delle storie. Per condividere il progetto e i suoi risultati con la comunità scientifica nazionale e internazionale, verrà realizzata un pubblicazione scientifica sui modelli di conduzione dei gruppi utilizzati specificamente per le donne con HIV, evidenziando altresì i temi emersi dalle narrazioni.

 

“Questo premio, oltre a renderci orgogliosi, ci permette di proseguire su un percorso che da tempo come Associazione Arcobaleno AIDS portiamo avanti – sottolinea Caterina Di Chio, coordinatrice del progetto –. Con il progetto, che segue altre esperienze espressamente mirate all’utilizzo dello strumento dello psicodramma per favorire una maggior attenzione alla sessualità in donne di etnie diverse, saremo in grado di approfondire meglio la sieropositività nel genere femminile e offrire strumenti di gestione dell’infezione”.

 

Il progetto dell’Associazione Arcobaleno AIDS, proprio per le sue caratteristiche di unicità e la sua capacità di offrire un modello replicabile in altre realtà, è stato selezionato dalla Commissione Giudicatrice del Community Award, composta da Massimo Andreoni, Professore Ordinario di malattie infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e da Marco Simonelli, Esperto in programmi e finanziamenti per attività HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo. Arcobaleno AIDS si è distinta oltre che per l’originalità del progetto e la sua replicabilità, anche per la sua concreta realizzabilità e per l’impatto dell’iniziativa sulle donne sieropositive, criteri considerati dalla Commissione nella selezione e nel finanziamento dei progetti. Ha pesato inoltre nell’attribuzione del premio anche la lunga esperienza dell’Associazione nell’ambito della medicina narrativa e dell’utilizzo del sociodramma come strumento psicologico nel trattamento delle patologie croniche di natura infettiva.

 

La scelta del progetto dell’Associazione torinese è avvenuta tra i 25 presentati da altrettante Associazioni pazienti e Organizzazioni No Profit del paese. Insieme a quello di Arcobaleno Aids ne sono stati premiati altri 14.

 

Per saperne di più sull’Associazione Arcobaleno Aids: www.arcobalenoaids.it

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Community Award Program

Il Community Award Program è arrivato quest’anno alla sua 6a edizione. Con questo Bando vengono selezionati e premiati i migliori progetti proposti da Associazioni pazienti e più in generale da Organizzazioni No Profit italianie che, secondo il giudizio di una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone affette da HIV, Epatiti e patologie oncoematologiche (Leucemia Linfatica Cronica e Linfoma Follicolare). Nei sei anni del Bando sono stati presentati 147 progetti e le Commissioni Giudicatrici di ogni Edizione ne hanno selezionati e premiati in totale 63, 15 solo quest’anno. 4 i criteri con cui vengono valutati i progetti: 1.contenuto, 2.obiettivi e fattibilità, 3.originalità e innovatività, 4.esperienza del proponente nell‘ambito tematico del progetto. Nel corso dei 6 anni sono stati assegnati oltre 1.200.000 euro, di cui oltre 340.000 quest’anno. Per saperne di più: www.communityawardprogram.it.

 

Gilead Sciences

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica basata sulla ricerca e impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie innovative in aree terapeutiche nelle quali vi siano ancora esigenze mediche non soddisfatte. Con ogni nuova scoperta e ogni molecola sperimentale, cerchiamo di migliorare in tutto il mondo l’assistenza ai pazienti affetti da malattie potenzialmente letali. Le aree terapeutiche sulle quali ci concentriamo comprendono HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologia e oncologia, malattie infiammatorie e respiratorie e patologie cardiovascolari. Gilead è presente in Italia dal 2000 e collabora attivamente con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e delle comunità locali per sviluppare e rendere disponibili le terapie ai pazienti italiani.

Primo (H)-Open day al Mauriziano per la Giornata della Menopausa

Servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alle donne per promuovere il benessere in menopausa consultabili sul sito www.bollinirosa.it

Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, promuove il primo (H)-Open day dedicato alle donne in menopausa. Dal 18 al 22 ottobre gli oltre 110 ospedali con i Bollini Rosa che hanno aderito all’iniziativa apriranno le porte alla popolazione femminile con consulenze, colloqui, esami strumentali, conferenze e info point per promuovere il benessere in menopausa. Venerdì 20 ottobre 2017 l’ospedale Mauriziano di Torino offre gratuitamente alla cittadinanza una giornata di visite ginecologiche (fino ad esaurimento posti), presso l’ambulatorio menopausa 5A piano terra. Per prenotazioni obbligatorie contattare il numero 011 5082384 dalle ore 9 alle ore 13.

La menopausa è una tappa fisiologica nella vita della donna e rappresenta un momento particolarmente delicato per le profonde modificazioni fisiche e patologiche ad essa correlate.

Le reazioni e le modalità di risposta a questo grande cambiamento dipendono da numerosi fattori che possono influire in modo rilevante sulla qualità e sul benessere della donna. Fondamentale è il ruolo della prevenzione primaria e di una valutazione generale dello stato di salute per identificare situazioni di rischio e definire strategie efficaci di prevenzione e cura.

“Onda è da sempre impegnata nella promozione della salute e del benessere della donna. La menopausa merita un’attenzione speciale per la molteplicità dei cambiamenti fisici, psicologici e sociali che comporta in una donna”, spiega Francesca Merzagora, Presidente di Onda.L'(H)-Open Day è un’iniziativa già sperimentata per varie patologie, in cui gli ospedali del Network Bollini Rosa che vi aderiscono aprono le porte alla popolazione, mettendo gratuitamente a disposizione diverse tipologie di servizi. Quest’anno abbiamo deciso di realizzare per la prima volta anche una giornata dedicata alla menopausa con l’obiettivo di promuovere il benessere della donna in questa fase della sua vita”.

I servizi offerti sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it, dove è possibile visualizzare l’elenco dei Centri coinvolti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione. Negli ospedali aderenti e sul sito www.ondaosservatorio.it sarà disponibile un dépliant informativo dedicato al benessere intimo ed in particolare al problema dell’Atrofia Vulvo Vaginale, che interessa circa la metà delle donne in menopausa e che ha un impatto negativo sulla quotidianità e sull’intimità di coppia.

L’(H)Open day menopausa gode del patrocinio di Associazione Senonetwork Italia Onlus, Società Italiana di Cardiologia (SIC), Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGE), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana Ginecologia Terza Età (SIGITE), Società Italiana Ginecologia e Ostetricia (SIGO), Società Italiana Menopausa (SIM), Società Italiana di Oncologia Ginecologica (SIOG), Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS), Società Italiana di Psichiatria (SIP), Società Italiana di Reumatologia (SIR) ed è reso possibile anche grazie al contributo incondizionato di Shionogi.

L’Atrofia Vulvo-Vaginale è ancora più critica nelle pazienti con un trascorso di tumore al seno, in quanto per coloro che sono state soggette a terapia ormonale il trattamento oncologico comporta l’induzione sostanziale della menopausa e, di conseguenza, la manifestazione in forma molto severa dei sintomi tipici della patologia, anche nelle donne più giovani“, sottolinea la Sen. Maria Rizzotti, Vice Presidente Commissione Igiene e Sanità, Senato della Repubblica. “Considerando che il tumore alla mammella rappresenta la neoplasia femminile più diffusa, con un incremento di rischio parallelo all’avanzamento dell’età, per queste donne l’AVV ha un forte impatto sulla qualità della vita e sulla vita di coppia. Con la convinzione dunque che sia necessario dare un contributo concreto a queste donne, nei mesi scorsi ho depositato in Senato una Mozione che impegna il Governo a promuovere adeguate iniziative di sensibilizzazione ed informazione sull’AVV, sia nei casi di menopausa fisiologica che di quella indotta nelle donne con una storia di tumore al seno“.

(foto: il Torinese)

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Per maggiori informazioni visitare il sito www.bollinirosa.it o inviare una e-mail a eventi@bollinirosa.it

Di Maio difende la sindaca: “Tv, giornali, partiti e dirigenti, ecco il sistema che attacca Appendino”

Il candidato premier M5S Luigi Di Maio nel suo post sul blog di Beppe Grillo affronta il caso delle indagini sulla sindaca di Torino: “Il Movimento è sotto attacco. Stanno provando ad accerchiarci da tutti i lati:  Tv e giornali, partiti e dirigenti pubblici lottizzati sanno che rischiano di perdere tutto. Oggi questo sistema attacca Chiara Appendino”. E prosegue: “Sono passati a dare addosso a Chiara Appendino, dopo che le due richieste di archiviazione a Virginia Raggi hanno dimostrato che il “caso Raggi-Romeo” era una bolla di sapone, su cui però la magistratura era tenuta a fare chiarezza. Ma da oggi non staremo più zitti, ora si inizia a ribattere colpo su colpo. E’ il momento di metterci la faccia. Io ce la metterò ogni qualvolta ci sarà da raccontare la verità”.