redazione il torinese

Bologna – Fiat Torino: una sconfitta che fa male…

Sintomatica alla fine di una partita è l’emozione che questa lascia: tanto amaro in bocca, soprattutto per chi e come abbia sconfitto la squadra della FIAT TORINO.

Una partita che si poteva vincere, non diciamo agevolmente, ma, tutto sommato, si vedeva che a parte il finale, sembrava che gli altri giocatori fossero anche disposti a perdere se gli fosse data l’occasione giusta. Purtroppo, le trasferte di Bologna risultano ancora indigeste per i colori di Torino, che, dopo un inizio di buonissimo livello, si sono persi in una ricerca di strani individualismi .

Vero è che fino a pochissimo dalla fine la partita era sicuramente ancora “vincibile”, ma poi il panico ha assalito i giocatori in campo mentre le riserve della Virtus Bologna (vedi Stefano Gentile e Lawson) uscivano alla grande.

Torino ha individualità abilissime a trovare la via del canestro ma quando questo si trasforma in un muro di plastica entro il quale la palla non entrerà mai, bisognerebbe tranquillizzare tutti e cercare come squadra di sopperire alle mancanze dei singoli. Neanche 40 punti subiti da Milano in 35’ e poi 82 presi da Bologna testimoniano la mancanza della stessa intensità durante la partita al Paladozza.

Talvolta si potrebbe osare di consigliare al nostro Coach il “time out preventivo”, cioè quando tutto va bene fermare la partita un attimo e dire ai ragazzi che va tutto bene, di continuare così, e di non usare il time out solo quando siamo disperati. Un po’ come dare la pacca ad un amico e dirgli “Bravo!”, come a rinforzargli il coraggio di andare avanti e, invece di dover urlare, spronare tutti a dare il meglio.

I singoli … “direi che la giornata nera di Vujacic non faccia testo e il no comment è l’unico pensiero che possiamo inviargli sperando non accada più”, commento di Adriano dalla visione in tv.

“Patterson e Garrett hanno sì sbagliato qualcosa, ma se non ci fossero stati loro chi provava ad inventare qualcosa in una partita come questa? E poi fino a quasi tre minuti dalla fine eravamo lì e senza le uscite per falli di Mbakwe e Patterson forse non sarebbe finita così…” ci dice Giovanni che anche lui ha visto la partita in TV.

La presenza “fischiata” in campo di Valerio Mazzola è stata importante e a lui va il nostro incoraggiamento e il ringraziamento per la grande capacità di saper reagire elegantemente a chi disprezza le persone solo per il colore delle maglie che indossa. Il “pubblico” è bestia feroce che difende il proprio branco e annienta chi non è con lui, ma le persone sempre dovrebbero apprezzare le altre persone e, solo perché hanno fatto scelte di vita impegnative e differenti, non dovrebbero dimenticare il passato di chi ha collaborato con loro, ma si sa, lo scellerato è colui che dissipa non solo beni materiali, ma anche colui che dimentica i valori umani.

E Mazzola, già intervistato su questa testata, è una persona talmente di nobile animo a cui speriamo di saper ridare il giusto calore del suo vero pubblico fin dalla prossima partita.

A tal proposito speriamo in una bella accoglienza per Chris Wright sabato a Torino che tanto ha dato alla nostra squadra e con i problemi di salute che ha dovremmo essere tutti felici di incontrarlo in un campo da basket sia come avversario che come amico.

Torniamo ai pochi commenti ricevuti dalla partita, ma si sa, la tristezza non è amica del tempo da dedicare a scrivere, e speriamo che sia sempre un momento sparuto in mezzo a periodi di “felicità sportiva”.

“Dispiace perdere con giocatori avversari così indisponenti ma la nostra prestazione sarebbe anche bastata se gli arbitri avessero gestito meglio gli ultimi minuti”, ci scrive Andrea. Non saprei cosa dire se non utilizzare frasi fatte che dicono che se sei sopra di 10 nell’ultimo minuto è difficile che gli arbitri possano interferire granché… e Torino aveva la possibilità di trovarsi in queste condizioni vista la difficoltà della forte della squadra affrontata.

In conclusione, si potrebbe dire che è stata una partita giocata a sprazzi con elementi di spettacolarità unica, vedi la conclusione al volo di Patterson su passaggio esageratamente bello di Washington alla fine del terzo quarto (potremmo inserirlo quasi sicuramente sul podio delle più belle azioni di Torino da quando è tornata nella massima serie), unita a troppe ingenuità e tentativi di chiudere tutti da soli… .

La speranza è che Torino sia quella vista contro Milano, unita e “asservita” agli ordini di un coach che, se lasciato lavorare, probabilmente stupirà tutti con la costruzione di un qualcosa di bello che ora è solo in germinazione e che ogni tanto lascia intravvedere lampi di genio e tattica che altre squadre faticano solo ad immaginare.

Paolo Michieletto

 

Metamorphosis. Da Buster Keaton a Philip Glass

San Secondo di Pinerolo (Torino)

Sarà il tema del “tempo” e della sua percezione, attraverso la relazione fra le due forme espressive che costruiscono il loro linguaggio sul tempo stesso, ovvero la musica e il cinema, il leitmotiv della nona edizione del Concerto Natalizio presentato dalla Fondazione Cosso, in collaborazione con il progetto artistico “Avant-dernière pensée”, nelle sale del Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo. Per l’occasione, il 25 e il

1

26 dicembre, nella notte di Natale e in quella di Santo Stefano (a partire dalle ore 21,15), “Avant-dernière pensée”, a cura di Roberto Galimberti, proporrà “Metamorphosis”, un dialogo ideale fra la partitura omonima del musicista contemporaneo americano Philip Glass presentata in una inedita rilettura per trio (violino, violoncello, pianoforte) e alcuni frammenti dello straordinario cinema di Buster Keaton (attore, regista e sceneggiatore statunitense, fra i più grandi protagonisti del cinema muto), che andranno a comporre le grandi scenografie – video distribuite nelle 14 sale del Castello. Grazie a un inedito sistema di ripresa e amplificazione del suono, i musicisti saranno dislocati, uno per uno, negli spazi della mostra di sculture realizzate da Fausto Melotti e attualmente ospitata dalla Fondazione : suoneranno insieme senza vedersi, ma la loro esecuzione sarà unica e udibile ovunque, grazie a un sistema di diffusione multicanale, studiato appositamente per la location e sincronizzato con le differenti scenografie – video in ogni sala. Questa molteplicità di possibili punti di vista consentirà al pubblico di essere protagonista privilegiato: potrà fruire dell’ascolto ravvicinato dei singoli strumenti e godere dell’intera partitura in una cornice storica ricca di fascino, muovendosi fra le grandi scenografie e l’oscurità delle sale. Nel finale del Concerto, i visitatori potranno accendere delle piccole torce per creare giochi di luci e ombre, ideale trasfigurazione delle immagini in bianco e nero che, fino a quel momento, avranno accompagnato l’esecuzione.

***

La prenotazione è obbligatoria al numero 0121/502761 o e-mail prenotazioni@fondazionecosso.it

g.m.

Foto
– Castello di Miradolo
– Buster Keaton: “Sherlock Junior”
– Buster Keaton: “One Week”

“Balengo” è offensivo oppure no?

Il tribunale di Torino dibatte sul termine dialettale piemontese “balengo”. La Procura – scrive l’Ansa – ha puntato a retrocedere la parola a “termine scherzoso”, e ha chiesto l’archiviazione di un fascicolo per diffamazione attraverso Facebook. Ma un  gip non è d’accordo e ha ordinato di procedere al rinvio a giudizio dell’imputato, a gennaio. La causa  vede come parte lesa un esponente dei  No Tav – e riguarda anche altre espressioni utilizzate nel post, tipo  “banda di briganti” e “imbrattacessi”. Ma nelle intenzioni dell’autore si sarebbe trattato di una poesia satirica. La procura nel presentare la proposta di archiviazione con lo  sdoganamento di “balengo”, aveva condotto  una ricerca sull’etimologia della parola, con riferimenti all’Accademia della Crusca, a dizionari storici, citazioni  di Flaiano,  Pavese e Luciana Littizzetto.

Nell’officina smontavano e riciclavano le auto. Arrestati in due

Rubavano le auto e dopo averle smontate ne riciclavano i pezzi. Arrestati dai carabinieri due uomini  di 36 e 38 anni, a Leinì, per riciclaggio di autovetture e ricettazione in concorso. I due fermati hanno diversi complici ancora da identificare, smantellavano  e ripulivano le auto rubate in un capannone della zona industriale di Leinì. Sono state trovate sul posto una Giulietta, due 500 e il motore di una Jeep Renegade. I pezzi stavano per essere riciclati.

Allegri: “Col Genoa attenti a non cadere”

Dybala,  Bernardeschi , Rugani, Marchisio, il pressochè sicuro ritorno di Chiellini, e  Lichtsteiner in campo per la Juve contro il Genoa in Coppa Italia “La partita – ha dichiarato all’Ansa  Massimiliano Allegri – è fondamentale per il percorso che porta alla finale di Coppa Italia. E’ una gara pericolosa: se la prendi alla leggera, rischi di cadere. E non deve succedere, altrimenti usciremmo da una competizione che dobbiamo giocare per vincere. Di Francesco? Non ha bisogno dei miei complimenti, è stato bravo a dare equilibrio alla Roma, ha  fatto bene a Sassuolo e ora si sta ripetendo a Roma. E’ una piazza complicata e difficile che lui conosce perché ci ha giocato”.

 

(Foto: Claudio Benedetto: www.fotoegrafico.net)

Gariglio (PD) “Il Testo unico sui rifiuti sarà sarà frutto della maggiore condivisione possibile con tutti i soggetti coinvolti”

Si è tenuta nella pausa del Consiglio regionale, un’audizione dei Sindaci del Canavese, del Ciriacese e del Pinerolese che hanno avanzato proposte di emendamenti al Testo unico sui rifiuti, attualmente all’esame dell’Aula, chiedendo maggiori spazi decisionali all’interno delle siongole aree territoriali allo scopo di tutelare al meglio i bisogni della comunità.

A margine dell’audizione, l’Assessore Valmaggia e i rappresentanti della maggioranza consiliare hanno incontrato i Sindaci rappresentanti dei Consorzi e hanno recepito molte delle loro osservazioni che si tradurranno  in emendamenti al testo del disegno di legge.

“Sono soddisfatto dell’esito di questo confronto che porterà all’approvazione di un testo normativo molto atteso che sarà frutto della maggiore condivisione possibile con tutti i soggetti coinvolti“ ha commentato il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Davide Gariglio

Torna il Festival del Giornalismo alimentare

22- 23 e 24 Febbraio 2018 Centro congressi “Torino Incontra” – via Nino Costa 8

Il mondo della comunicazione alimentare si dà nuovamente appuntamento a Torino per la terza edizione del Festival del Giornalismo Alimentare. Dal 22 al 24 Febbraio 2018, nella moderna cornice del Centro Congressi “Torino Incontra”, giornalisti e uffici stampa, blogger e influencer, aziende, enti e istituzioni, alimentaristi e scienziati si ritroveranno per un confronto sulla qualità dell’informazione alimentare e sulla responsabilità sociale di coloro che hanno il delicato compito di comunicare il cibo. Il Festival, che nell’edizione 2017 ha contato oltre 1.000 presenze, tra giornalisti, blogger e comunicatori, manterrà il format ormai collaudato: due giornate di convegni, seminari e momenti di formazione (giovedì e venerdì), e due serate dedicate agli eventi off, mentre il sabato sarà interamente dedicato alle esperienze dirette da far vivere a giornalisti e blogger attraverso press tour a Torino e in Piemonte. Per maggiori informazioni, per l’iscrizione ai panel di lavoro e per gli accrediti stampa si rimanda al sito del Festival, completamente rinnovato nella veste grafica e costantemente aggiornato nei contenuti (www.festivalgiornalismoalimentare.it). Riprendono anche le iscrizioni alla “Rete del Festival”, la community dedicata ai giornalisti, ai blogger e ai comunicatori interessati a promuovere il proprio lavoro e a partecipare attivamente alla costruzione del Festival. L’obiettivo della Rete – che attualmente conta già più di 300 iscritti – è di costituire una piazza “virtuale” dove i professionisti possano fare network e confrontarsi al tempo stesso. Per iscriversi alla Rete è sufficiente andare sull’apposita sezione del sito dove gli iscritti potranno scaricare un marchio di qualità da utilizzare per la loro comunicazione.

Natale, si illumina anche la scultura “Sintesi 59” di Armando Testa

A Torino Torino si illumina SINTESI 59, scultura di Armando Testa che fa mostra di sé in piazza XVIII Dicembre, adiacente alla storica stazione di Porta Nuova, uno dei nodi stradali a più alta viabilità -e quindi visibilità- della rete stradale torinese.

 

Quella di Armando Testa, si unisce ad altre 25 opere d’arte contemporanea di artisti di fama internazionale, della manifestazione Luci d’Artista, che celebra i suoi 20 anni, progetto della Città di Torino, realizzato da IREN Energia e dalla Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno oltre che di IREN anche della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo.

 

“Un grande onore che la città di Torino fa a mio padre e al suo lavoro, – commenta Marco Testa – e un modo per ricambiare l’amore che Armando ha avuto per la sua città alla quale è sempre stato profondamente legato.”

L’opera di Armando Testa, una sfera e una mezza sfera di acciaio nero di circa 5 metri di altezza, sarà illuminata con luci colorate, come a colori è il linguaggio della comunicazione attuale. Saranno luci sempre in movimento, curiose, si faranno vedere da tutti, proprio come insegna da sempre il meccanismo pubblicitario, del quale Armando era profondo conoscitore.

Fino al 14 gennaio la città di Torino si trasforma in una mostra a cielo aperto, che porta l’arte fuori dai luoghi istituzionali. Un po’ quello che ha sempre fatto Armando Testa in tutta la sua vita: portare le contaminazioni dell’arte nella comunicazione mainstream, in tv, sui grandi cartelloni pubblicitari.

“Armando Testa sapeva emozionare rielaborando vari linguaggi, dalla pubblicità, alla moda, al cinema, al design. In questo, anche e soprattutto oggi, – conclude Marco Testa -, il suo pensiero è sempre più contemporaneo e attuale.”

Ragazzina di 14 anni spacciava droga

DALLA CAMPANIA

Napoli , una 14enne era coinvolta in un giro di spaccio con una 17enne e un uomo di 34anni.  Gli agenti delle Volanti mentre stavano passando in via Ludovico Da Casoria quando hanno notato la giovane di 17 anni e il complice che si scambiavano denaro. I due sono fuggiti in  un appartamento dal quale la 14enne ha gettato  una scatola contenente  involucri di cocaina. E’ intervenuto un cane poliziotto, grazie al quale nell’androne del palazzo sono stati scoperti  30 grammi di polvere per il taglio della droga, un  bilancino di precisione e diversi proiettili calibro 9. I tre sono stati denunciati dalla polizia.

Radicali, piazza San Carlo e la catena di comando

“Se vale per sindaca e questore è giusto farla valere anche per prefetto. Appendino faccia un regalo di Natale a tutti i cittadini: pubblichi integralmente (non parzialmente come ora) atti commissione comunale d’indagine”

 

Le dichiarazioni di Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

 

Quando arrivarono gli avvisi di garanzia per i fatti di Piazza San Carlo del 3 giugno alla sindaca e al questore di Torino, penso di non essere stato l’unico a chiedermi: perché non al prefetto? Se il principio della catena di comando – per cui chi è al vertice ha responsabilità anche per gli atti di chi sta alla base della piramide – è stato fatto valere rispetto al Comune e alla Questura, deve essere fatto valere anche nei confronti della Prefettura, che ha come compito precipuo la tutela della sicurezza ed incolumità dei cittadini.

 

Sarebbe cosa buona e giusta se la sindaca di Torino facesse un bel regalo di Natale senza spesa (vista la situazione dei bilanci comunali), pubblicando finalmente integralmente sul sito del Comune gli atti della Commissione consiliare d’indagine sui fatti di Piazza San Carlo.

 

I pochi documenti che sono scaricabili dal sito del Comune sono stati scelti dall’amministrazione a suo piacimento, non sono gli atti integrali. Lo scorso giugno, dopo che tali atti erano stati pubblicati dalla stampa, noi radicali li pubblicammo sul sito dell’Associazione Aglietta e chiedemmo con una lettera aperta a sindaca, presidente del Consiglio Comunale e capigruppo di pubblicarli sul sito del Comune. Nessuna risposta.

 

Ad ottobre il Consiglio Comunale approvò una mozione presentata dalla consigliera PD Chiara Foglietta, che chiedeva la pubblicazione integrale degli atti. Abbiamo avuto la pubblicazione di quello che piace all’Appendino.

 

Almeno come regalo di Natale, visto che colei che chiedeva trasparenza dai banchi dell’opposizione si è presto trasformata in colei che nega trasparenza dalla poltrona del Palazzo, speriamo che la sindaca Appendino provveda a fare quello ora quello che gli avrebbe già imposto di fare prima la moralità dell’agire politico e poi una inequivocabile mozione consiliare.

 Atti commissione comunale d’indagine sui fatti di Piazza San Carlo

Quello che c’è sul sito del Comune di Torino:

http://www.comune.torino.it/amministrazionetrasparente/altri-contenuti/dati-ulteriori/atti-della-commissione-comunale-di-indagine-sui-fa.shtml

Quello che c’è sul sito dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta:

http://www.associazioneaglietta.it/i-protagonisti-della-notte-di-caos-in-piazza-san-carlo/

(foto: il Torinese)