redazione il torinese

Denunciato 53enne per procurato allarme

Un utente della strada di 53 anni richiedeva l’intervento dei Carabinieri al numero di emergenza 112 riferendo di essere rimasto coinvolto poco prima in un sinistro stradale con un animale selvatico, riportando gravi conseguenze alla propria autovettura

Sul luogo dell’incidente, accaduto in zona Castelnuovo Don Bosco, interveniva una pattuglia della Stazione di Montechiaro d’asti che effettuava i primi rilievi e raccoglieva la testimonianza dell’interessato.

In relazione al fatto che l’animale coinvolto non veniva reperito nei pressi dell’incidente e che raramente questi sinistri avvengono in ore diurne, venivano effettuati ulteriori accertamenti che permettevano di appurare che i fatti si erano verificati alcuni giorni addietro, motivo per cui l’aver distolto dall’attività preventiva la pattuglia dei Carabinieri per un fatto non urgente ma con il solo scopo di ottenere l’indennizzo assicurativo, comportava al conducente del veicolo una denuncia in stato di libertà per procurato allarme.

 

MONTIGLIO MONFERRATO, INAUGURATA LA ‘CAMPANA DEI TRE COMUNI’

Chiesa parrocchiale gremita per la funzione presieduta dal sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari

Chiesa gremita domenica 16 Giugno per la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari insieme a Don Ottavio Sega e Don Tino Decca, con cui, nella storica parrocchia di Santa Maria della Pace alle pendici dell’antico castello, si è aperto ufficialmente il programma dei festeggiamenti per l’inaugurazione dell’attesa ‘Campana dei Tre Comuni’, 53 cm di diametro e 115 kg di peso donata dal giornalista, imprenditore e benefattore Maurizio Scandurra e fusa dalla ‘Pontificia Fonderia Marinelli’, in Molise, dall’anno Mille a oggi la prima e più antica fabbrica di campane e arte sacra al mondo.

Una grande folla di persone ha poi seguito i tre prelati in processione sino alla piazzetta del Municipio, per la benedizione del sacro bronzo, posto a imperitura memoria della storica ricorrenza su di un’elegante e pregiata incastellatura in ferro dedicata alla Divina Provvidenza all’interno dell’aiuola civica finemente riallestita dal green designer vercellese Marco Gorreri e intitolata alla memoria di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, il primo grande Santo sociale piemontese, nonché precursore dell’assistenza ospedaliera.

E proprio davanti al Palazzo Civico adeguatamente ritinteggiato, il Sindaco storico di Montiglio Monferrato, Dimitri Tasso, ha tenuto un applaudito discorso istituzionale ripercorrendo i vent’anni che trascorsero da quel lontano e memorabile 1° Settembre 1998, giorno in cui, terzo in Italia e primo in Piemonte, “in attuazione alla Legge 8 Giugno 1990 n° 142, nasceva, dall’unione con le vicine comunità di Colcavagno e Scandeluzza, il nuovo Comune di Montiglio Monferrato”, ha spiegato il primo cittadino.

Che, con grande attenzione e altrettanto, evidente entusiasmo, ha dedicato “un affettuoso e riconoscente pensiero a ciascuna delle persone che hanno contribuito, prima e dopo quella data, a fare il bene del paese. Con una speciale menzione per lo scomparso Cavalier Angelo Lago, la cui consorte ha tagliato il nastro inaugurale della campana che, insieme ad Alfonso Pescarmona e Francesco Mattioli, invece entrambi presenti e autori di due toccanti discorsi, furono proprio i tre sindaci promotori della fusione fra i comuni fondatori“.

Moltissimi, inoltre, le autorità intervenute all’evento, tra cui il Sindaco di Asti Maurizio Rasero, il Vice Sindaco di Moncalvo Andrea Giroldo, il Sindaco di Castell’Alfero Angelo Marengo, il neoeletto Sindaco di Aramengo Giuseppe Marchese, il Presidente dell’ANCI Piemonte Alberto Avetta (già sindaco di Cossano, e ora anche Consigliere Regionale), il Presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco e moltissimi altri.

Oltre a ospiti d’eccezione quali il noto architetto e designer Maurizio Chiocchetti, che ha disegnato la campana, la famiglia Nicola della storica ‘Nicola Restauri Srl’ di Aramengo che ha omaggiato al Comune il ripristino dell’antico stemma di Montiglio Monferrato presente sulla facciata del Municipio, l’imprenditore turistico Paolo Garrone, titolare dell’Holiday Resort Piccola Fonte di Cantoira che ha donato il leggio e le preziose targhe commemorative che fanno entrambe bella mostra di sé sull’aiuola e il muro d’ingresso del Palazzo Civico.

Nonché lo stimato regista Roberto Gasparro, che a Montiglio ha appena terminato le riprese del suo nuovo film ‘Qui non si muore’, e il famoso psichiatra, criminologo e opinionista tv Alessandro Meluzzi, cui è spettata la chiosa finale ai discorsi delle autorità, che ha ricordato con gusto e dovizia di particolari storici come “le campane sono di certo tra i più antichi strumenti musicali della storia delle civiltà. E come esse, da quelle tibetane di matrice orientali, a quelle cristiane nate nell’anno Mille in Italia a percussione con il batacchio, siano indissolubilmente legate all’umanità, scandendone momenti epici, felici e infelici, da quelle che annunciavano incendi, lutti, nascite e allarmi sino a quelle che passarono alla storia attraverso memorabili personaggi come Pier Capponi che resistette al re Carlo VIII“.

A impreziosire la giornata di festa, il concerto jazz del ‘Luciano Bertolotti Quartet’, le note avvolgenti del duo Griot Folà del Maestro Marco Di Cianni e Marzia Grassi, e il ricco rinfresco finale generosamente offerto dalla Pro Loco di Montiglio Monferrato.

 

Estate di storia e cultura ai Musei Reali

Per l’estate, l’offerta dei Musei Reali si arricchisce di un giorno in più di apertura, il lunedì, per offrire ai visitatori la possibilità di dedicare maggior tempo alla scoperta degli ambienti e delle collezioni: grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, il Palazzo Reale resterà aperto al pubblico ogni lunedì dalle 9 alle 19.

I GIOVANI E I MUSEI REALI
Per i ragazzi dai 18 ai 25 anni il biglietto di ingresso è ridotto a 2 Euro, un’occasione straordinaria per avvicinare i giovani alle collezioni e renderli protagonisti di un’esperienza unica in museo.

 

LE APERTURE GRATUITE
Per tutta l’estate sono numerose le iniziative e le occasioni per visitare i Musei Reali secondo la filosofia dello slow museum. Un approccio diverso per fruire delle collezioni e approfondire i contenuti attraverso una visita lenta e accurata.
Ogni giovedì, fino a fine ottobre, i Musei Reali sono aperti gratuitamente dalle 17 alle 19 con l’iniziativa Happy hour. Dal 20 giugno saranno organizzati percorsi tematici di approfondimento con ritrovo in biglietteria alle ore 17,30.

 

FESTA DI SAN GIOVANNI
Lunedì 24 giugno, in occasione della Festa di San Giovanni, patrono della città di Torino, i Musei Reali saranno aperti gratuitamentesecondo i consueti orari. Chiusura compensativa martedì 25 giugno.

 

CI VEDIAMO AI REALI!
Il piano di valorizzazione estivo permette di visitare i Musei Reali di sabato sera tra il 13 luglio e il 28 settembre, dalle 19,30 alle 23,30, con tariffa speciale, oltre al costo della visita guidata. Per scoprire gli appartamenti al piano terreno di Palazzo Reale, oltre che le suggestive e affascinanti Cucine, le visite guidate straordinarie sono programmate di domenica, tra il 28 luglio e il 29 settembre (orari 10-14; 15-19).

LE VISITE CON L’ASSOCIAZIONE “AMICI DI PALAZZO REALE”
Fino al 28 luglio 2019 proseguono le visite condotte dai volontari dell’Associazione Amici di Palazzo Reale, realizzate grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. I percorsi conducono i visitatori alla scoperta all’Appartamento dei Principi Forestieri, recentemente restaurato, e alle Cucine Reali. I percorsi sono compresi nel biglietto d’ingresso ai Musei Reali e si tengono esclusivamente in gruppi composti da massimo 20 persone, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica alle ore 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17.

 

IL MUSEUMSHOP
Il catalogo della mostra appena visitata, un libro per poter approfondire la conoscenza delle collezioni permanenti o anche un semplice ricordo: il 20 giugno il nuovo MuseumShop dei Musei Reali attende tutti i visitatori con un piccolo omaggio inaugurale. Aperto dalle 10 alle 19 con ingresso dalla biglietteria o dalla corte interna è stato pensato e progettato da CoopCulture e Sator Srl come un brillante ed accogliente scrigno reale.

 

ALTRI APPUNTAMENTI
Il 21 giugno, alle ore 17, in occasione della Festa della Musica 2019, percorso tematico tra Palazzo Reale e il primo piano della Galleria Sabauda.

Nel programma di Palchi Reali, il 21 luglio e il 15 settembre, la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani organizza Spettacoli a Palazzo, due giornate di spettacoli e musica dal vivo nel suggestivo scenario della Corte d’Onore e del Boschetto dei Giardini Reali. L’ingresso è gratuito.
Info: Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus e Piemonte dal Vivo.

L’Isola Reale en plein air è un workshop per adulti appassionati di disegno e acquerello organizzato nella splendida cornice dei Giardini Reali, guidati dai giovani artisti Giulia Gallo ed Enrico Partengo.
Il programma completo di aperture, orari e costi delle attività è disponibile sul sito museireali.beniculturali.it e su www.coopculture.it.

 

LE MOSTRE IN CORSO
Proseguono per tutta l’estate due grandi mostre: fino al 14 luglio, nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda, Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, l’esposizione che con oltre cinquanta opere racconta le ricerche tra scienza e arte di Leonardo attraverso lo strumento del disegno.
Nella Sale Chiablese è visitabile fino al 3 novembre la mostra I mondi di Riccardo Gualino collezionista e imprenditore, che riunisce per la prima volta in modo esteso i due principali nuclei della collezione del noto mecenate, con opere conservate alla Galleria Sabauda di Torino e alla Banca d’Italia di Roma, insieme a dipinti, sculture, arredi e fotografie provenienti da musei e istituzioni torinesi e nazionali, raccolte private e archivi, fra i quali l’Archivio Centrale dello Stato.

 

Apprendisti stregoni e partiti allo sbando

Stupendo. L’incredibile è avvenuto: Lega e PD hanno votato insieme mettendo sotto i Pentastellati. Forse Radio Radicale avrà 3 milioni di euro e si salverà. Gli apprendisti stregoni ci cascano sempre facendo la figura degli allocchi
Dettagli, in confronto all’apertura di infrazione contro l’Italia.  E lo sblocca cantieri si perde nei meandri tra Senato e Camera, mentre il Dibba dopo aver detto :  esco dai pentastellati se fanno l’accordo con Salvini, ora dice che  Salvini si è preso il peggio di Forza Italia. Avanti tutta. Anche quelli del PD non scherzano. Il Segretario dem Zingaretti ringrazia Luca Lotti per la sua autosospensione dal partito. Che cosa ci sia da ringraziare francamente ci sfugge. Luca Lotti si è sentito un novello Giulio Andreotti.  Risultato finale sotto gli occhi di tutti: un disastro. Anche in questo caso bisognerebbe distinguere tra responsabilita’ penali e responsabilità politiche. Facendo un calderone unico si facilitano  considerazioni fin troppo partigiane. Con comportamenti simili in tutte le parti politiche: l’altro è sempre colpevole e l’amico è sempre innocente. Gestione del potere disinvolto. Ma è sempre stato così.  Vietato stupirsi. La renziana rottamazione non era voglia di cambiamento ma di sostituzione.  Sempre come diceva il Divo Giulio, il potere logora chi non ce l’ha. E come non si fa a non ricordare la canzone di Giorgio Gaber … qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.  Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.  Ma Andreotti era intelligente, almeno.  Materia che ultimamente scarseggia. Anche il PD locale non si fa mancare nulla.  Dopo la sconfitta il Chiampa annunciava: mi dimetto e non faccio più politica.  Non ho più nulla da dire.  Praticamente: ci avete creduto? Ma io scherzavo! Rimane al suo posto.  Con il segretario dem Furia che non sa che pesci prendere, mentre Gariglio benedice Avetta capogruppo e tutti e due sostengono che non conoscono un certo Luca Lotti. Strano modo del PD per volere riprendere quota.  So’ ragazzi. Che poi, che cosa si vuole da Furia? Non ha neanche un rimborso spese e se non ci fosse l’Università non camperebbe. Sonnacchiosa direzione Pd con Salizzoni che ritorna al suo intelligente isolamento.  Almeno ci ha tentato ma (ad oggi) non sa che cosa farne delle 18mila preferenze.  Intanto la giunta regionale c’ è.  E come da copione il vice di Cirio è un leghista. Solo Tronzano e Rosso di Torino.  Tutti gli altri rigorosamente dalle Province. Effettivamente questa Regione Torino centrica  ha stufato. Brillante Cirio con Roberto Rosso, si inventa un assessorato di poco peso come rapporti con il Consiglio ecc.  Cosa farà? Vedo gente faccio cose.  Decisamente più impegnativo quello di Andrea Tronzano.  Lavoro e Bilancio.  Uno di quegli assessorati dove lasci il segno ad una sola condizione: se conosci bene la materia e lavori tanto. Tronzano conosce bene la materia ed è un lavoratore indefesso. Calcisticamente parlando Forza Italia 3 Fratelli d’Italia 1. Ma  Roberto Rosso si accontenta. Dieci anni fa era fuori da tutto.  Da un po’ è ritornato in auge.  Non è  cosa da poco. E per il Leghista Allasia la presidenza del Consiglio. Con Carossa che dall’alto di Cavoretto osserva e suggerisce.  Il geometra fondatore della Lega Nord fa il Cincinnato.  Dispensa consigli . E la prima scelta è stata fatta.  Il prossimo anno la Regione togliera’ il patrocinio al Pride . Ci pensa Chiara Appendino nel difendere la manifestazione.  Brava! Sempre più sola. Quelli di sinistra l’hanno mollata e pure quelli di destra pentastellati hanno fatto che votare Lega.  E poi altra comunicazione giudiziaria per le fatture pagate all’ex addetto stampa transitato dalla ministra Castelli, a settembre sotto processo per diffamazione.  So’ ragazzi pure loro. Ma eccoci alla novità di un torinese nominato da Zingaretti in segreteria nazionale.  Onorevole e professore Andrea Giorgis. Amico del fine intellettuale e politico Gianni Cuperlo soprattutto  pupillo di Gustavo Zagrebelski, insigne giurista professore emerito e Presidente della Corte Costituzionale. Il Toscanaccio ( Renzi ) l’aveva apostrofato come il parruccone perché fieramente anti riforma costituzionale. Da lì comincio’  inarrestabile la discesa del piccolo Peronista di Provincia (sempre Renzi). Andrea Giorgis tentò invano di mediare ma poi si adeguo’ votando e facendo votare no al referendum.  In verità non gioi’ con D’Alema e soci ma sapendo aspettare  (forse) é arrivato il suo momento di  fare il numero uno assoluto in qualche carica, ad esempio il sindaco di Torino.  Vedremo.  Intanto Renzi si prende in carico Lotti e Zingaretti in carico Andrea Giorgis.  Esultano molti del PD : nessun renziano in segreteria nazionale.  Non ne sarei cosi sicuro.  Qualche agente all’ Avana ci può essere sempre. Ad oggi è difficile una scissione, neppure Calenda vuole mischiarsi con il Toscanaccio.  Solo una cosa potrebbe produrre chiarezza tra le forze politiche e nelle forze politiche: elezioni anticipate.  Nessuno si sente pronto nell’affrontare un rischio carico di incognite. Aspettiamo le conclusioni delle trattative con l’Europa . Anche qui con una sola certezza: trattato Conte e Tria, Salvini e Di Maio non conteranno nulla.  Se poi Tajani verrà riconfermato Merkel o Letta avranno un ruolo Europeo e per Cip (Salvini) e Ciop  (Di Maio) sarà sconfitta su tutta la linea.
Patrizio Tosetto

La nuova passerella pedonale di Alba

Sono al via gli interventi per la realizzazione della nuova passerella pedonale di Alba sopra la linea ferroviaria

Come previsto dalla Convenzione siglata tra il Comune di Alba e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), la passerella ricucirà il tessuto urbano collegando il parcheggio multipiano lato piazza Trento e Trieste con i marciapiedi ferroviari e corso Banskà Bystrica. Saranno abbattute anche le barriere architettoniche con l’installazione di tre nuovi ascensori. Contestualmente l’Amministrazione comunale sistemerà le aree a ridosso dei binari e la parte adiacente a Corso Banska Bystrica. A tal fine saranno costruiti un piazzale pedonale davanti allo sbarco della passerella, una pista ciclabile tra corso Europa e via Vivaro, aree verdi ed illuminazione.L’investimento complessivo per la realizzazione è di 2,5 milioni di euro suddivisi tra Rete Ferroviaria Italiana, il  Comune di Alba (200mila) e la Ferrero SpA che ha finanziato il progetto con 100mila euro. La sistemazione delle aree limitrofe sarà a cura dell’Amministrazione comunale per un impegno economico di 625 mila euro. Si presume che l’opera potrà venire completata entro il 2020.

M.Iar.

 

 

L’isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità in libreria

***

Jonas Jonasson  “ Il centenario che voleva salvare il mondo”  -La Nave di Teseo-  euro 22,00

 

Lo scrittore svedese che aveva scalato le classifiche nel 2009 con il suo primo romanzo  “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”  ripesca il suo protagonista Allan Karlsson che ora di anni ne ha 101(prodigi della letteratura) e lo sguinzaglia in un’altra surreale e divertentissima avventura. Fuggito dall’ospizio, lo troviamo in un lussuoso hotel di Bali dove sta godendosi gli ultimi spiccioli dei milioni della valigetta conquistata nel primo libro, insieme all’amico e complice Julius (diventato proprietario di una piantagione di asparagi). I due hanno la gran pensata di festeggiare il giro di boa del secolo di Allan con un bel volo in mongolfiera. Ed è l’inizio di una nuova rocambolesca vicenda, dal momento che finiscono a mollo nel mare e vengono salvati da una nave. Non un’imbarcazione qualunque, bensì di nazionalità nordcoreana, e che per di più trasporta una valigia di uranio di contrabbando destinata al leader megalomane Kim-Jong-un. Preparatevi a seguire Allan e Julius nelle spire di un intrigo internazionale di vasta portata, con coinvolgimento dei politici contemporanei alla guida del mondo. Colpi di scena uno via l’altro in cui mettono lo zampino personaggi del calibro di Angela Merkel, Donald Trump, Vladimir Putin e ministeri degli esteri vari e assortiti. Ironia e divertimento a partire da quando i due vecchietti vengono fermati con l’accusa di spionaggio, poi il geniale escamotage di Allan che si finge esperto di fusione nucleare e affini. Sarà la volta di una crisi diplomatica mondiale e dell’inseguimento di Allan e Julius che sulla via di fuga si imbattono in personaggi uno più divertente e sgangherato dell’altro. Un taxista masai, un truffatore indiano e…per non farsi mancare nulla…entrano anche in società con una venditrice di bare. Lei si chiama Sabine e insieme progettano per “L’ultimo viaggio” delle bare a tema, colorate (dal blu piccione al rosa e al verde oliva), personalizzate in funzione della vita e degli hobby del defunto. Idea brillante e concept che riscuote successo in una fiera internazionale. Peccato l’incauto scambio per cui il feretro con i coniglietti saltellanti in un prato verde sotto una coltre di nuvolette bianche finisca per sbaglio al funerale di un leader nazifascista svedese, mentre alla bambina che doveva passare nell’al di là accompagnata dai bucolici conigli tocchi, invece, la bara con tanto di svastica. Ecco questo per darvi un assaggio di quello in cui vi imbatterete divertendovi nelle 500 pagine che corrono via d’un fiato.

 

 

 

Jonathan Franzen   “La fine della fine della terra”  -Einaudi-  euro 18,50

 

Riscaldamento globale ed estinzione degli animali selvatici sono alcune delle tematiche di questo libro in cui lo scrittore americano raccoglie una rosa di suoi saggi ad ampio spettro. Sono eterogenei e spaziano dai temi ambientali ai reportage esotici di birdwatching (di cui è sfrenatamente appassionato), dai ritratti di amici scrittori alle cartoline dall’Africa orientale (e la sua fauna) per arrivare alla ricerca di un uccello rarissimo nelle sperdute isole Chatham (a est della Nuova Zelanda). Molti gli argomenti, ma di fatto il focus centrale è il futuro drammatico della terra che… scrive Franzen: “ …come oggi la conosciamo assomiglia a una persona gravemente malata di cancro. Possiamo scegliere di curarla con deturpante aggressività, costruendo dighe su ogni fiume e rovinando ogni paesaggio con coltivazioni per biocarburanti, fattorie solari e turbine eoliche, per guadagnare qualche anno di riscaldamento moderato.” L’autore attacca i ciechi  negazionisti del riscaldamento globale, ma non risparmia veleno neanche per gli ottimisti di sinistra come Naomi Klein (attivista autrice di “Una rivoluzione ci salverà” del 2015), che prevedono in tempi ristretti una rivoluzione contro il capitalismo e il suo depredare le risorse del pianeta. La diagnosi dei mali è il cuore dei saggi di Franzen, che è soprattutto abilissimo nel portarci nel meraviglioso mondo degli uccelli. Lui è un birdwatching compulsivo ed elenca infinite specie (tra le 10.000 esistenti), la loro bellezza dal punto di vista estetico, i loro habitat, le loro abitudini e strategie di sopravvivenza. Insegue i pennuti fino al limite del globo in un costosissimo viaggio in Antartide. Ci delizia con descrizioni paesaggistiche da confini del mondo, raccontando i contrasti tra il blu indescrivibile del ghiaccio polare e la monocromia infinita di nero, bianco e grigio. E’ lì che intravede un esemplare del rarissimo pinguino imperatore, tra gli uccelli  più grandi del mondo, alto 1 metro e 20.Per sfuggire all’inutile logica che la colpa sia di tutti e dunque di nessuno, Franzen  suggerisce strategie dal basso: tanti progetti piccoli e sostenibili attuati da comunità locali, come fanno alcune Ong in Costarica e in Perù. Insomma una lettura adatta a chi si preoccupa del futuro del pianeta….

 

 

David Diop  “Fratelli d’anima”  -Neri Pozza-   euro 16,00

 

E’ un colpo al cuore questo libro che ha sbaragliato tutti i concorrenti e vinto il Prix Goncourt des Lycéens 2018 e il Premio Strega Europeo  2019.  L’autore 52enne, nato a Parigi ma cresciuto in Senegal – sospeso tra due civiltà- racconta una pagina drammatica della 1° guerra mondiale. Nelle trincee dell’esercito francese c’erano anche circa 130.000 ”tiratori senegalesi” – in una mano il fucile e nell’altra il machete- destinati a diventare carne da cannone. Sono loro “i cioccolatini dell’Africa nera” (come li chiama il comandante) protagonisti del libro, ma lo sono anche l’amicizia e il contagio dell’orrore. A raccontare è la voce narrante di Alfa Ndiaye, andato in guerra con il suo “più che fratello”, l’inseparabile amico Mademba Diop. Compagno d’ infanzia, fratello adottivo dal quale non si separa mai, neanche quando sbucano dalle trincee e vanno all’assalto. Però Mademba cade nell’imboscata tesa da un soldato nemico “dagli occhi azzurri” che si fingeva morto, ma cogliendolo di sorpresa, lo ha sventrato dal basso in alto con un fulmineo affondo di baionetta. Mademba ha le viscere fuori dal corpo, soffre terribilmente e supplica l’amico di dargli il colpo di grazia. Glielo chiede tre volte, ma Alfa non ci riesce e da allora sarà dilaniato dal senso di colpa per aver permesso la lunga agonia dell’amico. E’ la miccia che innesca il suo nuovo modo di combattere, con quella colpa nel cuore che non gli da pace e lo trasforma. D’ora in poi il suo obiettivo sarà rintracciare quegli occhi chiari e fargli quello che è stato fatto a Mademba. Cerca il corpo a corpo, striscia vicino alle linee nemiche, si finge morto e aspetta che qualcuno esca allo scoperto. Poi gli taglia il polpaccio, lo atterra, gli mette a nudo la pancia e lo sventra. Vede gli occhi azzurri spegnersi lentamente e alla seconda supplica sgozza il malcapitato moribondo, dandogli quel colpo di grazia che non aveva avuto cuore di dare a Mademba. “Quello che non ho fatto per il mio amico, lo farò per il mio nemico. Per umanità” . Ma va oltre: ai nemici che uccide così, taglia anche la mano che regge il fucile e la porta come macabro trofeo ai suoi commilitoni. Alla prima mano lo festeggiano, alla terza è diventato leggenda, ma alla 4° iniziano a diffidare. Per tutti, soldati neri e bianchi, è diventato la morte. Un pazzo sanguinario, tenuto a distanza e temuto come soldato stregone, furia selvaggia, una sorta di spirito dëmm che divora le interiora e le anime. Ma che fine faranno quelle mani monche e, soprattutto, Alfa come continuerà ad affrontare i suoi demoni? E’ quello che vorrete scoprire in questo romanzo pieno di ritmo  e di significati di cui la vicenda storica è il sottofondo.

“Un libro per l’estate”

Sabato 22 giugno, alle ore 21.15. in piazza San Giovanni inizia l’edizione numero 24 del Festival ‘Un libro per l’estate’. Ad organizzarlo a Finale Ligure è la Libreria CentoFiori, con il patrocinio dell’assessorato al turismo e cultura del Comune. Si tratta di una serie di incontri, tutti di altissimo livello, che si susseguiranno sino al 31 agosto lasciando davvero pochi spazi liberi per tutta l’estate. E gli autori ed i relatori che vi prenderanno parte sono tutti di grande spessore da Ferruccio De Bortoli, a Luca Telese, a Beppe Servergnini, ad Ernesto Galli della Loggia, a Casterina Malavenda, a Carlo Verdelli, ad Enrico Letta, soltanto per citarne alcuni. Il via alla danze verrà dato da Ferruccio De Bortoli, appunto il 22, presenterà ‘Ci salveremo’ con Caterina Malavenda. Poi domenica 30, alla Fortezza di Castelfranco, sarà la volta di Luca Telese nel presentare ‘Cuori contro’ sempre con Caterina Malavenda. Anima del Festival è Stefano Sancio, piemontese di Casale Monferrato ormai da anni trapiantato in Liguria, titolare della CentoFiori che evidenzia come “solitamente a questi appuntamenti, proprio perché organizzati nella stagione estiva, prendono parte non solo persone del posto, ma anche molti piemontesi e torinesi e lombardi e milanesi”.

Massimo Iaretti

 

 

Violenza domestica: se ne parla a San Tommaso

“La violenza domestica. Come riconoscerla per poterla contrastare” è il titolo dell’incontro in programma lunedì 17 giugno alle 21 presso la Chiesa di San Tommaso, nel Salone Inferiore. A promuoverlo è il gruppo “Carpe Deum” della Parrocchia di San Giovanni Battista, Duomo di Torino, dopo la conferenza dibattito, tenutasi lo scorso mese in Duomo, sul tema della possibilità di dialogo tra cristiani e musulmani, cui hanno partecipato don Ermis Segatti e Younis Tawfik.Tema di questo nuovo incontro formativo rivolto agli adulti, oggi più che mai di attualità, purtroppo, è la violenza domestica, di cui verranno analizzate anche le cause e le strategie per gestirla. Interverrà un team di esperti, ostituito da Rosanna Rutigliano, psicologa e psicoterapeuta, perito forense; Matilde Chareun, funzionario giuridico pedagogico del Ministero della Giustizia; lo psichiatra Pietro Rasicci, ex giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Torino, ed Annamaria Testa, presidente del Centro Antiviolenza EMMA.

Mara Martellotta

Parrocchia di San Tommaso, via Monte di Pietà 11, Torino

Benvenuto, Mister Sarri!

È finalmente arrivato, nel pomeriggio, l’annuncio ufficiale della società bianconera: Maurizio Sarri siederà sulla panchina della Juventus per tre anni, fino al 2022
Questa è la scelta della dirigenza, dunque due parole d’obbligo: diamogli Fiducia.
Fiducia con la effe maiuscola, per un tot di buone ragioni.La prima: il Gioco. Ad Allegri è sempre stata rimproverata la mancanza di gioco; si cercava quindi di colmare il gap e Sarri, ricordiamolo, aveva dato al Napoli schemi, idee e forse il più bel gioco visto in Italia negli ultimi anni. La seconda: la Motivazione. La prospettiva di allenare una squadra come la Juventus, con un certo Cristiano Ronaldo, e tentare di portarla a vincere ciò che in casa Juve manca ormai da 23 anni, ebbene, signori…. ditemi voi quale allenatore non ne sarebbe deliziato! Terza buona ragione: il Cambiamento. Uno spirito dissacrante, diverso dal tipico “stile Juve”, una figura autorevole, di poche parole, un volto – ci passi l’espressione, Mister- arcigno forse si rivelerà più utile alla causa Champions – anche in chiave gestione spogliatoio- di quanto non lo sia stata per cinque anni la goliardia livornese. Ed ora lasciamo che si ambienti, che inizi a forgiare la sua nuova Juventus: benvenuto, Mister Sarri! #finoallafine.
Rugiada Gambaudo

Educazione civica a scuola

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, visto l’inizio dei lavori al Senato,  del testo unificato delle proposte di legge A.C. 682 e abb. approvato il 2 maggio 2019 dall’Assemblea della Camera dei Deputati che comporta l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, ritiene fondamentale continuare a proporre suggerimenti per contribuire al miglioramento del testo in oggetto. A tal proposito, ricordiamo che in diversi occasioni e contesti abbiamo fornito una serie atti (Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati C. 682 ed abb. Insegnamento Educazione Civica – 04 aprile 2019) testimonianze e studi al fine di apportare il nostro contributo di docenti che respirano la realtà delle aule didattiche quotidianamente in un momento così dedicato e cruciale delle politiche scolastiche del nostro Paese. L’insegnamento della Legalità costituisce una delle frontiere educative su cui la guardia non può e non deve essere mai abbassata; soprattutto attraverso attività idonee, il cui scopo tenda a creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni, specialmente in accordo con le amministrazioni locali, per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività. Potenziare l’insegnamento dell’Educazione civica, soprattutto in aree critiche come periferie di grandi agglomerati urbani o centri ad alta densità malavitosa, portando i valori della legalità, del senso dello Stato e delle competenze civiche, significa trasformare profondamente la società, incidendo positivamente sul futuro delle generazioni venture. La scuola ha il compito di intervenire per tempo nella formazione delle giovani coscienze; fin dalla scuola primaria: la tempestività con cui si porgono contenuti educativi può diventare l’autentico discrimine tra l’insuccesso e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non esistono ostacoli, quando determinazione e competenze producono il cambiamento. Il Coordinamento auspica che la proposta di legge in itinere preveda una modifica inserendo nel testo l’insegnamento da parte di personale specializzato nel settore (A046) di elementi di legalità e cittadinanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Oggi si parla dell’importanza del diritto, della legalità e dei diritti umani. Tali concetti, la cui pregnanza è indiscutibile, non possono essere affidati ad azioni didattiche episodiche e provvisorie oggetto spesso di rinuncia a favore della materia del momento. E’ indubbio che la situazione storico – sociale del nostro paese sia fortemente problematica; diversi fenomeni, prima marginali, stanno diventando vere e proprie piaghe sociali: bullismo, cyberbullismo, femminicidi, aumento di micro e macro criminalità discriminazioni di vario genere. La risposta al disagio culturale, all’ “analfabetismo emotivo”, deve essere offerto dalla scuola. La legalità ha una sua funzione nel momento in cui si esplicita in conoscenze dei principi che regolano la convivenza tra aggregazioni di persone sempre più estese, complesse e interconnesse e comporta anche l’interiorizzazione di regole condivise, che non costituiscono un’imposizione, ma il cuore pulsante di una società garante della libertà e dignità del singolo individuo. Pertanto, è necessario fare accostare i giovani, fin dalla più tenera età, ai principi della legalità e dei diritti umani, in modo che possano sedimentarsi nella loro coscienza e divenire in modo del tutto naturale fonte di ispirazione e bussola per le future scelte di vita. Il Coordinamento seguirà con attenzione l’evoluzione dell’iter legislativo, auspicando che le nostre modifiche, presenti nella Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati, possano essere accolte e chiediamo che tutte le forze politiche e sindacali interessate al mondo della scuola e della società possano condividere il nostro impegno.

Prof. Romano Pesavento

presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani