redazione il torinese

Scalfaro dalla Costituente al Quirinale. Cinquant’anni di storia italiana

Un presidente pilastro a difesa della nostra Costituzione, dell’unità nazionale e delle prerogative del Parlamento

 

Giovedì 31 gennaio, alle 17.00, alla Biblioteca Civica Negroni di Novara verrà presentato il libro “Scalfaro dalla Costituente al Quirinale. Cinquant’anni di storia italiana”, edito da Interlinea. All’iniziativa, nel settimo anniversario della scomparsa di Oscar Luigi Scalfaro, interverranno Giannino Piana, il curatore del volume Giovanni Cerutti e Paolo Cattaneo, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza “Fornara”. Modererà Gianfranco Quaglia. La memoria collettiva su Oscar Luigi Scalfaro è indissolubilmente legata al suo settennato presidenziale, uno dei momenti più intensi e turbolenti della storia dell’Italia repubblicana. È in quella fase di transizione, di emergenza economica, di crisi politica e istituzionale, che la figura del Presidente Scalfaro emerge come pilastro a difesa della nostra Costituzione, dell’unità nazionale e delle prerogative del Parlamento. Ma la storia politica di Scalfaro affonda le sue radici nella storia stessa della Repubblica, in un lungo e prestigioso percorso politico: dalla militanza nell’Azione Cattolica all’Assemblea Costituente, dall’elezione ininterrotta alla Camera dei Deputati per ben undici legislature a importanti incarichi ministeriali. Questo libro rappresenta un primo contributo alla ricostruzione della biografia politica di Oscar Luigi Scalfaro, senza dimenticarne la dimensione sociale, umana, spirituale. L’impegno per la legalità, contro le mafie e la corruzione, la passione civile nella difesa della Resistenza e del movimento di liberazione sono ricostruite da studi e testimonianze che offrono nuova luce su un autentico protagonista della nostra storia repubblicana, la cui etica della politica emerge chiaramente da un suo testo inedito dedicato ad Alcide De Gasperi. “Tutto mi ha conquistato, tutto è richiamo alla responsabilità” scrive Scalfaro del grande statista democristiano: un richiamo alla responsabilità che non smette di essere attuale.

M.Tr.

Emirates cerca nuovo personale di bordo in Italia

Quattro nuove date per gennaio: Milano, Torino, Roma, Catania

 

Emirates, la compagnia aerea più grande del mondo, cerca canditati italiani da inserire nel proprio multiculturale team di bordo. A gennaio, la compagnia aerea, con base a Dubai, terrà quattro Open days nelle seguenti città italiane:

  • Milano, venerdì 18 gennaio 2019, ore 8:00, presso l’hotel Sheraton Milano Malpensa-Terminal 1, Strada Statale 336, 21010 Ferno VA;
  • Torino, domenica 20 gennaio 2019, ore 8:00, presso l’AC Hotel by Marriott Torino- Via Bisalta, 11, 10126 Torino TO;
  • Roma, mercoledì 23 gennaio 2019, ore 8:00, presso l’Hotel Marriott Grand Hotel Flora- Via Vittorio Veneto, 191, 00187 Roma RM;
  • Catania, sabato 26 gennaio 2019, ore 8:00, presso l’Hotel Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center; Via Antonello da Messina 45 Aci Castello, 95021 Catania CT;

La compagnia sta cercando candidati appassionati, spigliati e service oriented, al fine di garantire ai clienti la pluripremiata esperienza di bordo di Emirates. I candidati, che desiderano intraprendere una nuova carriera di volo, possono presentarsi con un curriculum vitae (CV) aggiornato in lingua inglese e una foto recente. Si consiglia, prima di partecipare all’open day, la registrazione al portale del gruppo Emirates. Per ulteriori informazioni sulle sedi e i requisiti del processo di selezione, incluso il dress code per il colloquio e video tutorial visitate http://www.emiratesgroupcareers.com/cabin-crew/. Ai candidati è richiesta puntualità (8 in punto) e la disponibilità a trascorrere l’intera giornata nella sede indicata. Coloro che saranno selezionati verranno informati sui tempi per i colloqui futuri. Emirates attualmente vola verso 157 destinazioni, in sei continenti, operando con una moderna flotta di 270 aeromobili wide-body. La compagnia aerea è il più grande operatore al mondo di Airbus 380 e Boeing 777. Al personale di bordo è offerto un pacchetto d’occupazione che include numerosi benefits come: reddito esente da imposte, alloggio gratuito a Dubai, trasporto da/per l’aeroporto, copertura medica e dentistica e sconti esclusivi su acquisti e attività per il tempo libero a Dubai. La compagnia aerea, inoltre, concede al personale di bordo numerosi benefits, per sé, per la propria famiglia e amici. Nello specifico, il crescente network globale di Emirates offre numerose opportunità di viaggio in sei continenti. Per maggiori dettagli, visitate la sezione Q&A. Emirates vola in Italia ormai da 26 anni e al momento, offre 49 voli settimanali tra Dubai e quattro città italiane, tra cui Milano, Roma, Venezia e Bologna.

Il Tar e gli effetti dei cellulari sulla salute

I cellulari danneggiano la salute? I ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Istruzione, dovranno adottare entro sei mesi una campagna informativa sull’uso corretto  di telefonini e cordless e sui rischi per la salute e per l’ambiente connessi a un loro uso inadeguato. La decisione è del Tar del Lazio, che ha accolto parzialmente un ricorso proposto dall’Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog, i  cui legali sono i torinesi Stefano Maria Commodo e Renato Ambrosio, dello studio Ambrosio&Commodo. “Da oggi  possiamo lasciare un segno e sperare in un utilizzo migliore dei cellulari, soprattutto per i giovani – dichiarano all’Ansa -. Non vogliamo contrastare la tecnologia e nemmeno  fare una battaglia di retroguardia, ma sollecitare un’industria che rappresenta un’eccellenza, al rispetto della salute delle persone”

L’alluvione che (non) verrà. Il Tanaro è un tesoro

Parafrasando, si potrebbe dire, una storia tira l’altra, basta inziare

Ad Alba, un bel convegno, venerdì 11 gennaio, nella sala comunale Vittorio Riolfo con tema le alluvioni, passate e future (si spera di no) è stato organizzato dal settimanale Gazzetta d’Alba.

 

I piemontesi, a tale dramma si sono assuefatti; da quella terribile del novembre del 1994 che sconvolse il territorio e provocò molti morti a quella meno invasiva del 2016.

 

La serata ha avuto relatori preparati con un folto pubblico particolarmente interessato a conoscere i risultati dell’inchiesta “Tanaro tesoro da salvare” e sul suo stato di salute.

 

Una serata tutta incentrata sul grande fiume. È stato citato l’Accordo di Programma stipulato con la Regione Piemonte per la valorizzazione della fascia fluviale a cura di alcuni comuni, tra cui Alba, in qualità di ente capofila, di cui fanno parte anche Govone, Roddi, Saliceto, Castelletto Uzzone, Mango, Prunetto, Barbaresco, Castino, Montà, Barolo, Mombarcaro, Bra.

 

Stando alla geografia, nell’elenco dei comuni ce ne sono alcuni, che con il Tanaro non c’entrano nulla, per esempio, Castino, Saliceto, Castelletto Uzzone, Mombarcaro, Prunetto e Mango, ma che ( a nostro avviso) dovrebbero essere invece coinvolti in un grande progetto afferente al torrente Belbo e ai suoi confluenti.

 

Un pò di scintille fra uno dei relatori, il geologo Carlino Belloni che ha analizzato le due alluvioni del 1994 e del 2016 e ha parlato delle rocce presenti lungo il corso d’acqua  e del ponte strallato “Caduti di Nassiriya” che attraversa Alba e di un “triangolo” vicino agli stabilimenti dell’industria dolciaria Ferrero.

 

Si è discusso dei due ponti della città di Alba, ma anche di realizzarne un terzo, che per un altro relatore, Roberto Cavallo, ambientalista della Cooperativa Erica, è inappropriato.

 

Non poteva mancare il focus sull’inquinamento, ambiente, biodiversità, flora e fauna, della pista ciclabile, del rapporto della cittadinanza con il corso d’acqua.

 

Stranamente se al Po i torinesi vogliono bene ed è anche spunto per tanti gialli, per gli albesi, il rapporto con il Tanaro non è esaltante e nemmeno la bella pista ciclabile è molto frequentata. Secondo Roberto Cavallo “il fiume è poco vissuto, non c’è un rapporto stretto con la cittadinanza e questo porta più inerti e più rifiuti.

 

Secondo il sindaco Maurizio Marello “normativamente abbiamo posto le basi per tutelare quest’area, ma anche per rilanciarla”.

 

Per il naturalista Edmondo Bonelli “Dal punto di vista della flora, per il Tanaro, ci sono dei problemi perché è un ambiente modificato, ma ricchissimo di biodiversità. Le aree incontaminate sono poche, alcune sono protette altre dovrebbero diventarlo. Il Tanaro è pieno di pesce e questo significa che è un ecosistema vitale. Nonostante sia pieno di pesce,  il Tanaro non ha più pescatori”.

 

Il dibattito è stato coordinato dai giornalisti di Gazzetta d’Alba Matteo Viberti e Francesca Pinaffo e oncluso con l’intervento del suo   direttore don Giusto Truglia.

 

A questo punto, l’augurio che facciamo è che ci siano altri “volenterosi” che si interessino (con un Accordo di Programma) anche delle sponde del Belbo e dei suoi confluenti perché non basta che siano aree protette, ma devono anche essere tutelate facendo tante cose, dal taglio dei boschi, alla realizzazione di una pista ciclabile che vada da Canelli, passando per Santo Stefano Belbo, Rocchetta Belbo, Bosia, Cravanzana e Feisoglio fino ad arrivare alle sorgenti del Belbo.

 

Vivi i tuoi torrenti e fiumi per tutelarli e tutelarti.

Tommaso Lo Russo

L'alluvione che (non) verrà. Il Tanaro è un tesoro

Parafrasando, si potrebbe dire, una storia tira l’altra, basta inziare

Ad Alba, un bel convegno, venerdì 11 gennaio, nella sala comunale Vittorio Riolfo con tema le alluvioni, passate e future (si spera di no) è stato organizzato dal settimanale Gazzetta d’Alba.
 
I piemontesi, a tale dramma si sono assuefatti; da quella terribile del novembre del 1994 che sconvolse il territorio e provocò molti morti a quella meno invasiva del 2016.
 
La serata ha avuto relatori preparati con un folto pubblico particolarmente interessato a conoscere i risultati dell’inchiesta “Tanaro tesoro da salvare” e sul suo stato di salute.
 
Una serata tutta incentrata sul grande fiume. È stato citato l’Accordo di Programma stipulato con la Regione Piemonte per la valorizzazione della fascia fluviale a cura di alcuni comuni, tra cui Alba, in qualità di ente capofila, di cui fanno parte anche Govone, Roddi, Saliceto, Castelletto Uzzone, Mango, Prunetto, Barbaresco, Castino, Montà, Barolo, Mombarcaro, Bra.
 
Stando alla geografia, nell’elenco dei comuni ce ne sono alcuni, che con il Tanaro non c’entrano nulla, per esempio, Castino, Saliceto, Castelletto Uzzone, Mombarcaro, Prunetto e Mango, ma che ( a nostro avviso) dovrebbero essere invece coinvolti in un grande progetto afferente al torrente Belbo e ai suoi confluenti.
 
Un pò di scintille fra uno dei relatori, il geologo Carlino Belloni che ha analizzato le due alluvioni del 1994 e del 2016 e ha parlato delle rocce presenti lungo il corso d’acqua  e del ponte strallato “Caduti di Nassiriya” che attraversa Alba e di un “triangolo” vicino agli stabilimenti dell’industria dolciaria Ferrero.
 
Si è discusso dei due ponti della città di Alba, ma anche di realizzarne un terzo, che per un altro relatore, Roberto Cavallo, ambientalista della Cooperativa Erica, è inappropriato.
 
Non poteva mancare il focus sull’inquinamento, ambiente, biodiversità, flora e fauna, della pista ciclabile, del rapporto della cittadinanza con il corso d’acqua.
 
Stranamente se al Po i torinesi vogliono bene ed è anche spunto per tanti gialli, per gli albesi, il rapporto con il Tanaro non è esaltante e nemmeno la bella pista ciclabile è molto frequentata. Secondo Roberto Cavallo “il fiume è poco vissuto, non c’è un rapporto stretto con la cittadinanza e questo porta più inerti e più rifiuti.
 
Secondo il sindaco Maurizio Marello “normativamente abbiamo posto le basi per tutelare quest’area, ma anche per rilanciarla”.
 
Per il naturalista Edmondo Bonelli “Dal punto di vista della flora, per il Tanaro, ci sono dei problemi perché è un ambiente modificato, ma ricchissimo di biodiversità. Le aree incontaminate sono poche, alcune sono protette altre dovrebbero diventarlo. Il Tanaro è pieno di pesce e questo significa che è un ecosistema vitale. Nonostante sia pieno di pesce,  il Tanaro non ha più pescatori”.
 
Il dibattito è stato coordinato dai giornalisti di Gazzetta d’Alba Matteo Viberti e Francesca Pinaffo e oncluso con l’intervento del suo   direttore don Giusto Truglia.
 
A questo punto, l’augurio che facciamo è che ci siano altri “volenterosi” che si interessino (con un Accordo di Programma) anche delle sponde del Belbo e dei suoi confluenti perché non basta che siano aree protette, ma devono anche essere tutelate facendo tante cose, dal taglio dei boschi, alla realizzazione di una pista ciclabile che vada da Canelli, passando per Santo Stefano Belbo, Rocchetta Belbo, Bosia, Cravanzana e Feisoglio fino ad arrivare alle sorgenti del Belbo.
 
Vivi i tuoi torrenti e fiumi per tutelarli e tutelarti.

Tommaso Lo Russo

Muore ragazzo di 20 anni: stroncato dalla meningite

DALLA SARDEGNA    Un ragazzo di 20 anni è morto a causa di una meningite da meningococco Y nell’ospedale di Sassari, dove era ricoverato in Rianimazione   La diagnosi di meningite infettiva  è arrivata dalla struttura complessa di Microbiologia e Virologia, e confermata dalla struttura complessa di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, che ha identificato il sierogruppo Y. È stata immediatamente avviata la profilassi antibiotica sugli operatori entrati a contatto con il paziente.

A&T, per competere occorre conoscere

Per Competere occorre Conoscere, anche e soprattutto se parliamo di innovazione, affidabilità e digitalizzazione industriale

 Su questa sfida si gioca il futuro imprenditoriale del nostro Paese. La Fiera Internazionale A&T – Automation & Testing, dedicata a Industria 4.0, Misure e Prove, Robotica e Tecnologie Innovative, scende in campo e gioca questa importante partita con una squadra di altissimo livello che vedrà protagonisti il mondo industriale e scientifico, con il supporto delle istituzioni. La tredicesima edizione della Fiera A&T si presenta al grande pubblico con gli occhi puntati sulla tecnologia, ma con la testa e la visione rivolta a una cultura industriale in cui L’UOMO, LA SUA CREATIVITÀ E LA CONOSCENZA risultano essere centrali per una crescita e uno sviluppo competitivo e sostenibile dell’impresa italiana. Ecco perché, accanto a una qualificata offerta espositiva internazionale, che consentirà al grande pubblico di testare, secondo il concetto “dalla teoria alla pratica”, il reale ciclo produttivo di un’azienda 4.0, grazie a un percorso guidato suddiviso in quattro focus – Progettazione Sviluppo Prodotti e Processi Industriali; Produzione; Affidabilità; Logistica Integrata – si affiancherà un programma convegnistico e formativo unico nel suo genere, sviluppato all’interno di quattro Competence Point in cui i visitatori potranno scoprire come utilizzare la tecnologia in maniera ottimale, condividendo pensieri, idee e competenze raccontate dagli Esperti selezionati dal Comitato Scientifico di A&T: LA CONOSCENZA 4.0 è a portata di mano. Dal 13 al 15 febbraio 2019, grazie ad A&T, Torino sarà l’immagine emblematica di un’Italia che Innova, che Digitalizza, che Investe, che Compete, che Produce, un Sistema Industriale con al centro L’UOMO E LA CONOSCENZA, due elementi indispensabili verso la comprensione e l’utilizzo dei nuovi paradigmi tecnologici.

A&T, per competere occorre conoscere

Per Competere occorre Conoscere, anche e soprattutto se parliamo di innovazione, affidabilità e digitalizzazione industriale

 Su questa sfida si gioca il futuro imprenditoriale del nostro Paese. La Fiera Internazionale A&T – Automation & Testing, dedicata a Industria 4.0, Misure e Prove, Robotica e Tecnologie Innovative, scende in campo e gioca questa importante partita con una squadra di altissimo livello che vedrà protagonisti il mondo industriale e scientifico, con il supporto delle istituzioni. La tredicesima edizione della Fiera A&T si presenta al grande pubblico con gli occhi puntati sulla tecnologia, ma con la testa e la visione rivolta a una cultura industriale in cui L’UOMO, LA SUA CREATIVITÀ E LA CONOSCENZA risultano essere centrali per una crescita e uno sviluppo competitivo e sostenibile dell’impresa italiana. Ecco perché, accanto a una qualificata offerta espositiva internazionale, che consentirà al grande pubblico di testare, secondo il concetto “dalla teoria alla pratica”, il reale ciclo produttivo di un’azienda 4.0, grazie a un percorso guidato suddiviso in quattro focus – Progettazione Sviluppo Prodotti e Processi Industriali; Produzione; Affidabilità; Logistica Integrata – si affiancherà un programma convegnistico e formativo unico nel suo genere, sviluppato all’interno di quattro Competence Point in cui i visitatori potranno scoprire come utilizzare la tecnologia in maniera ottimale, condividendo pensieri, idee e competenze raccontate dagli Esperti selezionati dal Comitato Scientifico di A&T: LA CONOSCENZA 4.0 è a portata di mano. Dal 13 al 15 febbraio 2019, grazie ad A&T, Torino sarà l’immagine emblematica di un’Italia che Innova, che Digitalizza, che Investe, che Compete, che Produce, un Sistema Industriale con al centro L’UOMO E LA CONOSCENZA, due elementi indispensabili verso la comprensione e l’utilizzo dei nuovi paradigmi tecnologici.

Bomba nel Po, ecco come verrà disinnescata

Nella mattinata di mercoledì 16 gennaio si è tenuta presso la Prefettura di Alessandria la seconda riunione di coordinamento relativa alla messa in sicurezza e alla disattivazione di un ordigno risalente alla seconda guerra mondiale rinvenuto il 7 gennaio scorso nell’alveo del Fiume Po

Foto archivio: Ministero dell’Interno

 

 nelle immediate vicinanze del ponte ferroviario e stradale di Valenza, durante lavori di pulizia del manufatto. All’incontro erano presenti, oltre ai Dirigenti delle Prefetture di Alessandria e Pavia, il sindaco di Valenza, Gianluca Barbero accompagnato dai Tecnici comunali e dal Comandante la Polizia Locale, i Sindaci di Bozzole e Pomaro Monferrato, Ugo Baldi e Mirco Amisano, i rappresentanti della Regione Piemonte, dell’Amministrazione Provinciale, del Comando Truppe Alpine di Bolzano, del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano, delle Forze di Polizia territoriali, della Polizia Ferroviaria, della Polizia Stradale, dei Vigili del Fuoco, dell’Ispettorato territoriale Piemonte e Valle d’Aosta del Ministero Sviluppo Economico, dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPO), del Parco Fluviale del Po, del Servizio di emergenza sanitaria 118, della Croce Rossa Italiana (CRI), di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), dell’ENEL, della TELECOM e delle Società che gestiscono oleodotti, metanodotti, condotte d’acqua e reti informatiche nelle vicinanze del sito. Durante la riunione sono state decise la data e le modalità dell’intervento di disattivazione dell’ordigno a cura degli Artificieri dell’Esercito. In particolare, nell’ottica di procurare il minor disagio possibile per la cittadinanza, è stata scelta definitivamente la data di domenica 20 gennaio prossimo, in un arco temporale compreso tra le ore 9.00 e le ore 17.00. E’ stata inoltre confermata la necessità di evacuare una zona di 600/700 metri intorno ai luoghi di rinvenimento e di disattivazione e di ordinare il riparo al chiuso ed il divieto di accesso e circolazione in un’ulteriore zona compresa entro il raggio di 1.800 metri dai predetti luoghi, oltre alla sospensione della circolazione stradale e ferroviaria nei tratti interessati e al relativo divieto di sorvolo. In pratica, con l’eccezione di alcune case sparse che dovranno essere evacuate, le misure di precauzione interesseranno solo il centro abitato di Monte Valenza e le campagne circostanti dei Comuni di Valenza, Bozzole e Pomaro Monferrato e della limitrofa Provincia di Pavia.

M.Iar.

 

 

Ho giurato di non stare mai in silenzio

“Brava bambina fai la conta

Più punti a chi non si vergogna

Giochiamo a mosca cieca

Che zio ti porta in montagna”

Nessuno, di fronte alle donne, è più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità. Siamo nel mondo di Carmen Consoli … soprannominata la cantantessa, irrequieta sin da ragazza e che in un’intervista dichiara, a proposito del proprio orientamento politico, di essere di sinistra e di avere votato per il Partito Democratico alle elezioni del 2018, pur confessando le delusioni ricevute dallo stesso partito. «Noi artisti non dovremmo occuparci di politica, ma la politica è qualcosa che dovrebbe interessare tutti in una demos-crazia. Sono orientata a sinistra, ma sono delusa dal PD, che ho votato turandomi il naso sperando che possa esserci in futuro un partito che sia più vicino alle persone e ai lavoratori. Ma io sono una meridionale attiva, faccio parte di chi rischia, non di chi aspetta. Sono una che confida negli uomini e nella ragionevolezza.» Si dichiara Buddhista praticante all’interno dell’ente religioso laico Buddhista Soka Gakkai. Narra Carmen, nel brano “mio zio” di un abuso consumato nell’ambito familiare e taciuto da una madre timorata…o complice chi lo sa? Troppo spesso si permette accadano certe cose senza considerare che quando si violentano, picchiano, storpiano, mutilano, bruciano, seppelliscono, terrorizzano le donne, si distrugge l’energia essenziale della vita su questo pianeta. Si forza quanto è nato per essere aperto, fiducioso, caloroso, creativo e vivo a essere piegato, sterile e domato. E quando questo accade tra le mura domestiche allora, è ancora peggiore in quanto a gravità e spregiudicatezza. Imperdonabile direi. Da qui nascono disagi, e, nella migliore delle ipotesi, brani musicali che fanno da condotto ad una rabbia che, probabilmente, non si riesce a sfogare diversamente…e forse meglio cosi. Ho voluto dar buona nota a questo brano per esortare, ancora oggi, nel 2019, coloro che pensano, tacendo, di non essere complici di azioni crudeli ed ignobili.  Vorrei lo ascoltaste, è un brano particolare e, secondo me, degno di nota. Non saprei, oggi, cosa aggiungere se non lasciarvi con una frase di Èlie Wiesel: ”Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato.” Pensiamo sempre a ciò che facciamo…sempre…potrebbe essere un buon modo per cominciare a rendere il mondo migliore. Buon ascolto

Chiara De Carlo

https://www.youtube.com/watch?v=qPrdwyGc7Ig

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Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!