redazione il torinese

A Torino i capolavori dell'Ermitage

Da Poussin agli impressionisti: 3 secoli di pittura francese: direttamente da San Pietroburgo arrivano 75 opere 
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Dalla Russia a Torino: direttamente dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo arrivano 75 opere a Palazzo Madama per la mostra “Da Poussin agli impressionisti: 3 secoli di pittura francese dall’Ermitage”, dall’11 marzo al 4 luglio. Terza tappa dell’importante collaborazione tra la Fondazione Torino Musei e quello Statale dell’Ermitage che fa del capoluogo subalpino l’epicentro del panorama culturale italiano. Un allestimento unico e prestigioso, come hanno commentato ieri, nel corso della visita in anteprima, il ministro dei Beni Culturali Franceschini e il direttore dell’Ermitage Mikhail Piotrovsky.

ermitage2E’ un patrimonio inestimabile quello dell’Ermitage, con oltre 2000 dipinti nella collezione di pittura francese (la più vasta al di fuori della Francia). Dal luogo di “svago e delizia” in cui la zarina Caterina II aveva disposto le sue collezioni d’arte, ecco alcuni capolavori della pittura francese, dal 1600 a fine 800, selezionati dai curatori Clelia Arnaldi di Balme, Natalia Demina ed Enrica Pagella.

Il percorso della mostra è articolato in 12 sezioni ed intreccia tutti i grandi temi della pittura moderna: dai soggetti sacri a quelli mitologici, dalla natura morta al ritratto, dal paesaggio alla scena di genere. Soprattutto racconta la storia e l’evoluzione della fortuna dell’arte francese alla corte degli zar, gli acquisti alla moda degli aristocratici russi dell’800, fino alla soglia della riorganizzazione dei musei nel 900, in seguito alla rivoluzione di ottobre.

A San Pietroburgo, la collezione d’arte a carattere universale iniziò con lo zar Pietro I il Grande nel ermitagecorso del suo lungo regno (dal 1682 al 1725). Poi fu la volta della zarina Caterina II che – vista con sospetto dalle corti europee (per la sua ascesa al potere con il colpo di Stato del giugno 1762 e la morte improvvisa dello spodestato Pietro III) – cercò riscatto presentandosi al consesso delle altre nazioni come sovrana   illuminata e protettrice delle arti. Grazie al suo gusto raffinato ed alla notevole abilità, nel 1772 riuscì ad aggiudicarsi la prestigiosa raccolta d’arte del banchiere parigino Pierre Crozat, e divenne a tutti gli effetti una mecenate di altissimo livello.

ermitage1A Palazzo Madama sono esposte le opere di circa 50 artisti, scelte tra le più emblematiche e rappresentative dell’evolversi del gusto artistico in Russia, tra passione per l’arte francese e   testimonianze di amore anche per l’Italia.Si parte dal classicismo del Seicento con opere della caratura di “Madonna con Bambino” di Simon Vouet, che fu 1° pittore di Luigi XIII ed elaborò una personalissima versione del caravaggismo, in cui a dominare le tele erano luce ed armonia cromatica. Poi, Philippe de Champaigne, al servizio di Maria de Medici che gli affidò la decorazione del palazzo del Lussemburgo, ma fu apprezzato anche dal cardinale de Richelieu per le sue composizioni sacre.

Due grandi maestri del genere del paesaggio ideale, entrambi influenzati dal mito di Roma: Nicolas Poussin, di nascita francese, ma vissuto a lungo tra Venezia e Roma, si mosse nell’ambito della tradizione classicheggiante, tra paesaggi storici e mitologici, aulici e bucolici. E Claude Lorrain, che a Roma giunse giovanissimo e si dedicò alla raffigurazione di paesaggi classici, in cui la natura sovrana è dominata da effetti di luce intensa, arricchiti da elementi architettonici e piccole figure mitologiche o bibliche.

In mostra anche significative opere del Settecento e artisti come Antoine Watteau, grande madama poussinesponente francese della pittura rococò con le sue scene galanti. François Boucher che – con Lemoyne, André Van Loo e Natoire- fu protégé   di madame de Pompadour e 1° pittore del re: grazie al suo modo di rappresentare la società parigina che ruotava intorno a Luigi XV, con spunti mitologici, rappresentazioni pastorali ed echi religiosi. Jean-Honoré Fragonard, uno dei maggiori artisti francesi   del XVIII secolo, morto povero e dimenticato dopo essere stato pittore attentissimo ai giochi di luce che impreziosivano le sue tele, raffiguranti scene di vita ambientate tra giardini, templi, statue e fontane.

Il viaggio tra le perle dell’Ermitage prosegue con i capolavori di Jean Baptiste Greuze, autore di ritratti ed amante di temi allegorici, mitologici e religiosi; Claude Joseph Vernet pittore ed incisore che ritrasse porti, coste, temporali e bonacce, visse per 20 anni a Roma, molto apprezzato dagli aristocratici inglesi impegnati nel Grand Tour; Hubert Robert che, oltre a disegnare giardini, ritrasse rovine e paesaggi in cui spunti archeologi si amalgamano ad elementi fantastici.

E si giunge così al neoclassicismo (che guarda ai modelli dell’antica Grecia e dell’Impero Romano) di Ingres, famoso ritrattista dell’alta borghesia (dipinse anche un ritratto di Napoleone Bonaparte) ed Elisabeth Vigée Le Brun autrice del “Ritratto della granduchessa Elizaveta Alekseevna” (moglie del Granduca   Alessandro Romanov), scelto come immagine guida della mostra.

ermitage4La sezione dedicata all’Ottocento testimonia il trionfo del sentimento romantico, una nuova attenzione al valore dell’anima ed alla forza creatrice della natura, con contenuti morali, orientalisti e realisti. Tra le opere esposte, il magnifico “Arabo che sella il suo cavallo” dipinto da Eugene Delacroix nel 1855, mentre era in missione diplomatica presso il sultano.

Il tema del paesaggio viene poi sviluppato da Jean Baptiste-Camille Corot; mentre nella foresta di Fontainbleau, a Barbizon, un gruppo di artisti esprime l’umano smarrimento di fronte alla natura, con vedute che si rifanno alla tradizione paesaggistica olandese. E’ la pittura en plein air e l’anticamera dell’impressionismo. Il percorso della mostra si avvia verso la fine proprio con le tele di Renoir, Sisley, Monet e Pisarro e chiude con alcuni capolavori di Cézanne, Gauguin e Matisse, che segnano l’inizio dell’arte moderna e gettano le basi per le avanguardie che seguiranno.

Laura Goria

How to: Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica. Sala del Senato.

11 marzo – 4 luglio 2016

Per informazioni: tel. 011 4433501 – sito www.palazzomadamatorino.it

 

SMARTRAMS riparte e torna sulla linea 13

Nel tratto tra Piazza Statuto e Piazza Campanella con a bordo performance musicali e interventi artistici

SMARTRAMS riparte e torna a Torino musica90(STS3_campidoglio) sulla linea del 13 nel tratto tra Piazza Statuto e Piazza Campanella con a bordo performance musicali e interventi artistici. Sabato pomeriggio si parte alle 17 da Piazza Statuto con le chitarre manouche del duo Musettes e i ritmi worldbeat di Dj Grissino, mentre domenica sul tram ci saranno le istrioniche selezioni del duo al femminile Ladies Collage aka Donna Camillo e Coqo Djette, per concludere domenica sera con l’Afterparty Mastroianni. E ancora, ConiglioViola compie 16 anni e li festeggia su STS3 con il lancio in anteprima di un nuovo remix e video di Ci sarà estratto dall’EP “Nostalgia Coniglia”. A bordo si potrà prendere parte ai progetti di produzione artistica di comunità legati dal fil rouge del “Lasciare traccia”,  che narrano un quartiere che si incontra e lascia un segno nel territorio che abita a cura di de:forma + CO.H, Simona Ambrosini e del collettivo artistico deviAzioni. Tanti gli appuntamenti anche in piazza Risorgimento in collaborazione con Torino Living Lab, Ecocamp, FirstLife, l’Alveare che dice si, il Museo diffuso della Resistenza e il MAU Museo d’Arte Urbana.  SMARTRAMS – Street Moving Art Round Turin – è un contenitore non convenzionale di arte e musica che percorre le arterie vitali della viabilità cittadina, riscoprendo i quartieri e seguendo le trasformazioni della città. Per questi motivi SMARTRAMS è un progetto che intreccia innovazione culturale, riqualificazione urbana e integrazione sociale. Attraverso un tram allestito per l’occasione, è possibile far conoscere e diffondere esperienze d’innovazione artistica e musicale fuori dai luoghi tradizionali di produzione e fruizione, per raggiungere un pubblico in gran parte escluso dai consumi culturali. Il terzo Smartrams, realizzato contributo della Fondazione Torino Smart City e di GTT- Gruppo Trasporti Torinese continua così il suo percorso di riscoperta della città, delle sue esperienze artistiche attraversando i quartieri di Torino lungo le sue arterie vitali.

Progetto a cura di Daniela Petrone e Dario Consoli – Associazione Klug

Gli appuntamenti di "Messer Tulipano"

TULIPANO66È il momento ideale per trascorrere una serena giornata nel parco con tutta la famiglia (compresi gli amici a quattro zampe, che trovano anche ciotole di acqua fresca)

Finalmente la Primavera è arrivata davvero: il parco del Castello di Pralormo è un tripudio di verdi, da quello tenero e allegro dei germogli al verde intenso e sontuoso del sottobosco, le peonie sono cariche di promettenti boccioli, il glicine si prepara a sbocciare, la chioccia ci ha regalato 10 pulcini (e non manca il pulcino nero, fotografatissimo!) ma soprattutto la fioritura dei tulipani è tulipano 2assolutamente magnifica. È il momento ideale per trascorrere una serena giornata nel parco con tutta la famiglia (compresi gli amici a quattro zampe, che trovano anche ciotole di acqua fresca)

DOMENICA 17 APRILE ore 15/17

“Puzzles” attività ludico didattiche per bambini da 2 a 7 anni; ore 10 e ore 17 creazione di coroncine in panno ispirate al regno dei fiori, per piccole principesse; nel corso della giornata Lezioni pratiche di pittura naturalistica, Dimostrazioni di intaglio del legno; Zona ludica a cura di New Holland con trattorini a pedali e altre animazioni per i piccoli agricoltori; Spazio ludico coi giochi Quercetti; Prove di golf a cura del Golf Club i Girasoli.

Scontro nella notte in via Fontanesi

fontanesi incidentePoco dopo la mezzanotte

Scontro tra due auto, poco dopo la mezzanotte, all’incrocio tra via Fontanesi e via Ricasoli. Illesi conducenti e passeggeri. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118.fontanesi2 incidente

 

(Foto: FM- il Torinese)

Boom dell'auto in Europa nei primi tre mesi. E i brand Fca crescono molto più del mercato

fiat fcaI dati sono relativi all’Europa dei 28 più i tre Paesi Efta: Islanda, Norvegia e Svizzera

Ancora un mese felice per il comparto europeo dell’automobile che cresce anche a marzo seppur in misura inferiore rispetto ai primi due mesi del 2016. Le immatricolazioni – dicono i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei – sono state pari a 1.744.986, il 5,7% in più dello stesso mese 2015. Nel primo trimestre dell’anno le consegne sono state 3.931.903, con un incremento del 8,1% sullo stesso periodo dell’anno scorso. I dati sono relativi all’Europa dei 28 più i tre Paesi Efta: Islanda, Norvegia e Svizzera. Va meglio del mercato Fca: nel mese di marzo è cresciuta in Europa e nei Paesi dell’Efta in media più del mercato, con 110.592 immatricolazioni:  l’aumento è stato del 13,3% rispetto allo stesso mese del 2015. La quota passa dal 5,9% al 6,3% e sono in crescita tutti i brand e i principali mercati europei.

(foto: il Torinese)

La startup "golosa" lancia una Sinfonia vegana

Come preparare (in pochissimi minuti), impiattare e servire in tavola le proposte di un grande chef, ordinando il menù direttamente dal sito internet www.fanceat.com

vegani cibo

Dedicato ai vegani ma anche a tutti coloro che sono curiosi di assaggiare nuovi sapori, Fanceat, la startup più golosa del momento, lancia il menù Sinfonia Vegana. L’idea è sempre la stessa, permettere a tutti, ma proprio a tutti, di preparare (in pochissimi minuti), impiattare e servire in tavola le proposte di un grande chef, ordinando il menù direttamente dal sito internet www.fanceat.com, con un semplice click. Le proposte di Fanceat spaziano fra piatti stellati e ricette di tradizione e sicuramente il nuovo menù vegano è una piacevole scoperta. Sinfonia Vegana è ideato dallo chef Antonio Chiodi Latini e preparato nelle sue cucine di Villa Somis a Torino e si compone di due piatti principali ed un dessert. Si comincia con Pasta e Legumi, un interessante abbinamento dove i protagonisti sono il cecio biologico, con la sua croccantezza, e l’olio di canapa, che dona aggressività al piatto. Sinfonia 30 è un piatto che tutti dovrebbero assaggiare… 30 ingredienti per un sentore al tempo stesso dolce, acido, salato, amaro, piccante…Un piatto conviviale, elegantissimo e raffinato. Acqua Magica è il dessert, il tocco finale, un dolce integrale che lascerà i vostri ospiti senza parole.

 
Il menù è in vendita su www.fanceat.com a € 34.95 a persona.
Scopri il menù raccontato dallo chef: www.youtube.com/watch?v=zYfhBiHOgH8

Minaccia impiegata con un'ascia: "Non mi dava informazioni"

polizia ormeaLa donna, terrorizzata, è stata salvata dalle colleghe che hanno chiamato le volanti

Innervosito ha minacciato un’impiegata allo sportello prenotazioni dell’ospedale Martini con un’accetta perché, a suo parere, esitava a dargli le informazioni richiestele. Ha tirato fuori l’arma da una borsa incominciando a sbatterla contro il bancone dello sportello. La polizia ha così denunciato un uomo italiano di 37 anni per minacce gravi e porto di armi od oggetti offensivi. La donna, terrorizzata, è stata salvata dalle colleghe che hanno chiamato le volanti.

(foto: il Torinese)

Alla Scuola di Applicazione il ricordo di un “Eroe normale”

INAUGURAZIONE MONUMENTO DEDICATO  AL MAGGIORE GIUSEPPE LA ROSA
arsenale stemma esercito

Giovedì 21 aprile alle ore 11.30 presso il Complesso Infrastrutturale “Città di Torino” (ingresso da via Confienza n. 16 a Torino) sarà inaugurato il monumento dedicato al Maggiore Giuseppe La Rosa, Medaglia d’Oro al Valore Militare caduto in Afghanistan l’8 giugno 2013. Alla cerimonia sono stati invitati i vertici della Difesa, della forza armata e presenzieranno i familiari del militare caduto. Originario di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Giuseppe La Rosa all’epoca del tragico avvenimento prestava servizio nei ranghi del 3° reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari”. Impegnato nell’ambito di un team di supporto alle forze armate afghane, durante un movimento logistico veniva fatto oggetto di un vile attentato terroristico. Con un gesto eroico si immolava ponendo il proprio corpo a scudo dei rimanenti membri dell’equipaggio, proteggendoli di fatto dalle dirette conseguenze della deflagrazione. La realizzazione del monumento è il frutto della spontanea gara di generosità fra associazioni d’arma, istituzioni e privati cittadini che con tenacia e generosità hanno sostenuto i costi di un’opera a ricordo del coraggio e del valore di un “Eroe normale”. Particolarmente significativa sarà la presenza alla cerimonia dei duecentododici colleghi di corso del maggiore La Rosa i quali si accingono a concludere l’iter formativo avanzato presso la Scuola di Applicazione di Torino.

 
 

Bologna-Torino 0-1: le pagelle del "Torinese"

toro bologna 2Dopo tre mesi difficili la squadra di Ventura è riuscita a conquistare 9 punti in tre partite e ora l’ottavo posto sembra un obbiettivo raggiungibile

Il Toro vince la sua terza partita di fila e raggiunge quota 42 punti. La partita ha visto i Granata condurre una partita molto difensiva, infatti la gara ha regalato veramente poche emozioni, ma al 93′ Bruno Peres serve una grande palla a Belotti che viene atterrato in area e conquista il rigore che poi va a trasformare. Dopo tre mesi difficili la squadra di Ventura è riuscita a conquistare 9 punti in tre partite e ora l’ottavo posto sembra un obbiettivo raggiungibile.

Padelli 6: non viene impegnato quasi mai nell’arco dei 90 minuti. Si disimpegna molto bene nelle uscite;

Bovo 6,5: imposta molto bene il gioco e riesce in più di un’occasione ad annullare Giaccherini nonostante la grande velocità dell’esterno rossoblu;

Glik 6,5: dirige molto bene la difesa e nel primo tempo è decisivo quando intercetta un tiro di Giaccherini da distanza ravvicinata;

Moretti 6: sbaglia tanti passaggi semplici costringendo più di una volta Obi al fallo per rimediare all’errore. Nel complesso comunque la sua è una partita ordinata e attenta;

Bruno Peres 7: in una partita così bloccata le sue accelerazioni sono decisive e nel finale dopo una bella azione personale serve una gran palla a Belotti che va poi a guadagnare rigore;

Baselli 6,5: tanto lavoro di interdizione e qualche buono spunto tra cui un bel cross per Belotti nel secondo tempo che viene anticipato all’ultimo però;

Vives 6: svolge bene la fase di copertura, ma quando c’è da impostare, tante volte, è troppo timido preferendo il retropassaggio o il passaggio orizzontale alla verticalizzazione (dal 70′ Gazzi 6: la partita è molto combattuta a centrocampo e questo fa sì che le sue caratteristiche di interditore siano esaltate);

Obi 6,5: il Nigeriano è tra i migliori dei suoi. Cerca spesso il dialogo con i compagni e quando questi sono marcati cerca l’azione personale dimostrano tecnica e carattere ( dall’80’ Farnerud s.v.);

Molinaro 6: non viene servito spesso dai compagni, ma corre comunque tanto rivelandosi più di una volta decisivo nel contenimento degli avversari che si presentano sulla sua fascia;

Belotti 7: il Gallo è sempre decisivo. Non si vede molto durante la partita anche perchè i palloni giocabili sono pochi, ma a un minuto dalla fine viene atterrato da Rossettini conquistando così il rigore. Si incarica della battuta, lo trasforma, alza la cresta e raggiunge quota 10 goal. Formidabile;

Martinez 6: il Vinotinto inizia bene con un bel tiro che viene però respinto da Mirante, dopodichè sparisce a lungo dalla partita per poi farsi vedere nuovamente nel finale con un bel tiro che sfiora il secondo palo. In queste ultime partite dovrà darsi da fare per convincere la società a puntare nuovamente su di lui e lo spirito mostrato oggi è sicuramente un buon inizio;

All. Ventura 7: terza vittoria di fila per la sua squadra che dimostra di essere in grado di soffrire per poi venire fuori nel finale. La speranza è che rimanga sulla panchina del Toro ancora a lungo e queste vittorie sono utili per ricompattare l’ambiente riportando così entusiasmo attorno al tecnico Granata.

Filippo Burdese

Fca, Marchionne apre la partita delle alleanze

marchionne manifesto“Quello che interessa a me, cioè Gm, non può accadere adesso”

Parola di Sergio Marchionne: “La partita delle alleanze non è stata mai chiusa, ma quando accadrà molto probabilmente non ci sarò io perché sarà in futuro. Quello che interessa a me, cioè Gm, non può succedere adesso, quando accadrà saranno problemi di altri”. L’ad di Fca ha detto ai giornalisti che i big player con cui Fca potrebbe allearsi sono cinque:  Gm, Volkswagen, Ford, Toyota e i coreani di Hunday. Pare  che questi ultimi, però, non siano interessati a collaborazioni.

(foto: il Torinese)