redazione il torinese

Canzoni e gelato, non solo mele a Cavour

Cavour non è solo Tuttomele. Anche d’estate il centro della Città Metropolitana di Torino è teatro di diverse iniziative. Lunedì 17 luglio ce ne sono due. Dalle 19.30 alle 22.30 c’è “Cantiamo insieme?”, stage di canto corale all’Abbazia di Santa Maria di Cavour, diretto dal maestro Alessandro Cora. Alle 20, invece, l’Agrigelateia Nona cita e l’azienda agricola Beltramo Remo organizzano “Un gelato per stare insieme”, nella condivisione di un progetto di aiuto ad una Comunità di ragazzi di strada diversamente validi, a favore di Onlus Jesus Menino Italia.

Giovedì 20 luglio, invece, dalle ore 21, la Pasticceria Artigiana in Cavour, in collaborazione con la Proloco Cavour organizza con l’associazione Il Bucaneve Onlus, una serata di degustazione del gelato, con l’animazione del Gruppo Folkloristico “I danzatori di Bram” e i giovani dell’Oratorio. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione per ricoprire le spese di viaggio di bambini bielorussi che arriveranno il prossimo anno in Italia.

Massimo Iaretti

 

In ricordo di Paolo Borsellino

Caro Dott. Borsellino,

un altro anno è passato. Un’altra pagina del grande libro della vita e della storia è stata girata. Venticinque anni fa. Un quarto di secolo ci separa dall’orrore del 19 luglio 1992 quando il fragore della morte si sparse in tutta Italia.

L’Italia delle persone semplici e oneste, dei lavoratori, della gente comune, della gente che ogni giorno si alza e si avvia incontro alla propria  giornata di lavoro con spirito di sacrificio, di abnegazione, di servizio. E il dolore fece ammutolire gli italiani…il silenzio attonito di chi vede vacillare la speranza in un futuro migliore e si chiede se vale la pena di continuare a fare il proprio dovere, a combattere quotidianamente, incessantemente il malaffare con lo scopo di consegnare ai propri figli un futuro migliore…. il silenzio carico di panico di chi vede spegnersi una luce in fondo al tunnel e pensa atterrita al buio che l’attende…. il silenzio sgomento di chi pensa al dolore e allo strazio di una famiglia che perde un marito, un padre, un fratello , un Uomo… fu il silenzio…

Ed il fragore della morte arrivò anche alle orecchie di chi quell’attentato aveva curato e preparato nei minimi particolari; quella gente, però, non ammutolì, festeggiò, probabilmente, l’esito della sua missione di morte; festeggiò pensando all’eclatante messaggio di potenza che aveva dato nuovamente, dopo appena due mesi dalla morte di Giovanni Falcone; festeggiò pensando che il terrore seminato li avrebbe resi più forti, invincibili, padroni del mondo, di uomini e cose….

Subito dopo fu l’apoteosi dei ricordi, dei proclami, delle grandi manifestazioni d’intenti…….Tutti, ma proprio tutti, si affrettarono ad assicurarsi un posto in prima fila per ricordare, compiangere, promettere una lotta senza quartiere alla mafia, completamente dimentichi della Sua solitudine in quei mesi che scivolavano verso il 19 luglio…quella solitudine che i Giusti sono spesso costretti a subire prima dell’atto finale e che il suo sguardo triste e perso a Capaci, la sera dell’attentato al Dott. Falcone, testimonia con una incredibile forza arrivando dritto al cuore e alle coscienze.

“Le loro idee camminano sulle nostre gambe”. Questo fu lo slogan di molte manifestazioni. Questo fu il motto didascalico sotto le foto che La ritraggono insieme al Dott. Falcone, sorridenti e malinconici, consapevoli dei rischi della dura lotta che avevate ingaggiato contro il mostro dalle mille teste, dalle mille maschere, subdolo, violento e crudele che ha potuto crescere pascendosi della ignoranza che generava e genera sudditanza, clientelismo e complicità e che le sole manifestazioni contro tutte le mafie , sia pure organizzate e animate dai migliori intenti, non sono sufficienti a contrastare.

E’ nella vita di ogni giorno che la lotta alle mafie si concretizza. E’ nella vita di ogni giorno che occorre fare il proprio dovere affinché la lotta non sia affrontata solo da pochi eroici paladini della Legalità, ma patrimonio comune di tutti gli uomini e le donne.

Il ruolo della scuola e degli educatori si ripropone allora con grande forza affinché, nelle coscienze dei più giovani, le regole vengano percepite non come qualcosa di astruso e lontano dalla propria realtà, ma come fondamento di una società civile e pacifica in cui ognuno, svolgendo il proprio compito con onestà e serietà, contribuisca alla creazione di un futuro migliore per tutti.

Fin dalla più tenera età, infatti, è importante che i ragazzi percepiscano l’importanza del rispetto per quelle regole, oggi troppo calpestate, che conduce alla vera libertà.

Regole condivise. Regole accettate e non imposte. Regole che generano diritti e doveri. Regole che accolgono e tutelano i più deboli. Regole, norme che consentono una pacifica e libera convivenza impedendo i soprusi, le prevaricazioni di pochi a danno della collettività.

Non è un caso se un valoroso Magistrato, come il Dottor Nicola Gratteri, non perda occasione per sottolineare l’importanza di questa opera di diffusione capillare della cultura della legalità. Non è un caso se un altrettanto valoroso Magistrato, come il Dottor Gherardo Colombo, abbia deciso di dedicare la sua vita alla formazione delle giovani generazioni.

Tutti gli insegnati sono chiamati a dare il loro contributo, ma è fuor di dubbio che gli insegnanti di discipline giuridiche, possano costituire un valore aggiunto in ogni scuola anche nelle scuole di primo grado. E’ un compito delicato, una missione che Noi insegnati di diritto dobbiamo e vogliamo portare avanti e alla quale vogliamo dedicarci con amore per contribuire alla formazione di cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri affinchè nessuno possa più ritenersi ” beneficiato” dal “potente” di turno nella soddisfazione di una legittima pretesa. Solo così si potrà interrompere la spirale viziosa in cui ancora oggi le mafie prosperano e trovano consenso.

Caro Dott. Borsellino… è utopia?

No. Io voglio credere e voglio sperare che tutto ciò che ho auspicato diventi realtà.

Voglio immaginare il Suo sorriso, dietro il fumo dell’ennesima sigaretta, nel vedere tanti giovani, finalmente liberi di decidere del proprio futuro; voglio immaginare una terra libera dalle mafie e dal malaffare; voglio immaginare, e sono sicura, che il 19 luglio sarà allora un giorno di speranza, sia pure nella malinconica struggente assenza di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la Giustizia ; voglio immaginare che quel giorno Lei troverà veramente la pace e una stella brillerà di più in cielo per guidarci nella nostra quotidiana opera. Senza paura.

Grazie, Dottor Borsellino.

Prof.ssa Elisabetta Barbuto

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

 

SALSASIO RICORDA L’INCENDIO SUBITO DURANTE LA GUERRA DAI NAZIFASCISTI

Sono previste per domenica 23 luglio le celebrazioni per la commemorazione del 73esimo anniversario dell’incendio subito da Borgo Salsasio di Carmagnola, per rappresaglia dai nazifascisti il 25 luglio 1944.

La commemorazione organizzata dal Comitato Chiesa Madonna della Neve e dalla Parrocchia Santa Maria di Salsasio avrà luogo il 23 luglio con inizio alle 9,30 nella chiesa Madonna della Neve di Salsasio.

Nella chiesa storica del Borgo carmagnolese infatti, alle 9,30 verrà celebrata la Santa Messa dal Parroco Don Mario Berardo, in ringraziamento alla Madonna di Salsasio per la protezione che, in quella triste circostanza, salvò l’incolumità totale di tutti i borghigiani. Durante la Messa inoltre, verrà ricordata la figura del Parroco Canonico Cavaliere Giovanni Bella il quale, durante la feroce rappresaglia subita da Salsasio, riuscì ad evitare il sacrificio di vittime umane.

A seguito della Messa, intorno alle 10,15 sul piazzale antistante la chiesa, che porta infatti il nome di piazza 25 luglio in ricordo del tragico evento, davanti alla Lapide commemorativa dell’Incendio, si terrà un momento di ricordo dell’accaduto. Durante la commemorazione in piazza, alla presenza del Sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio, verranno infatti ricordati i momenti principali della rappresaglia che subì il Borgo e verrà data lettura di una testimonianza di un borghigiano che vide con i propri occhi lo scontro tra partigiani e nazifascisti che poi scatenò la rappresaglia sul Borgo e sugli abitanti innocenti. La commemorazione si concluderà con la Benedizione che impartirà il Parroco ai presenti.

Ivan Quattrocchio

 

Trasporti, estate di disagi: dopo il treno da Lecce ora il volo Torino-Cagliari

Dopo l’odissea di qualche giorno fa, di cui sono state vittime i passeggeri del treno Lecce – Torino, giunto a Porta Nuova alle 3,30 anziché alle 21 per un guasto meccanico, ora la disavventura è toccata ai passeggeri sardi di Meridiana, 110 persone in partenza da Torino per Cagliari con il volo Ig 00504 delle 12.35. Per un guasto all’aeromobile la compagnia ha dovuto cancellare il volo del Fokker 100 del vettore croato Trade Air noleggiato da Meridiana. Tramite mail o telefono la compagnia ha avvisato i passeggeri della cancellazione del volo e chi  è riuscito a comunicare con Meridiana è potuto arrivare a  Cagliari su altri voli in partenza da Torino, da Malpensa e da Bologna . Sembra, però, che alcuni di loro, non abbiano ricevuto l’avviso e stamattina in aeroporto  hanno avuto l’amara sorpresa.

BUT 2017, in mille sulle Alpi

«Nello sci pensavo alla velocità. Con il trail mi godo il paesaggio»

1.078 partecipanti, 13 Paesi, 5 gare, 250 volontari, 198 km di tracciati totali, 35.678 km percorsi in tutto dagli atleti, 5.080 metri di dislivello, 3.000 metri il punto più alto della gara: sono questi i numeri principali dell’edizione 2017 della Bettelmatt Ultra Trail, l’emozionante corsa ad alta quota che, nel weekend, ha portato più di mille persone sulle Alpi Lepontine del Piemonte, tra Val Formazza e Val Antigorio.
Numeri straordinari a cui si aggiungono quelli dei 7 passi alpini5 bacini idroelettrici e 7 rifugi toccati dal percorso, ma soprattutto dei 7 alpeggi in cui si produce il Bettelmatt, “eroico” formaggio di montagna da cui la gara prende il nome.
Una competizione che attraversa scenari incontaminati e di grande fascino, con uno slogan – “Emozioni ad alta quota” – che, ad ascoltare le sensazioni a caldo degli atleti, è una promessa mantenuta.
 «Bellissima gara. Mi allenerò per tornare»: sono le parole di Pirmin Zurbriggen. L’ex campione svizzero di sci alpino (vincitore di quattro Coppe del Mondo, sette Coppe di specialità e un oro olimpico), ha preso parte questa mattina alla Bettelmatt Race da 22 km, piazzandosi 66° con un tempo di 02:38:33. «Una mia collaboratrice arriva da questa Valle – ha raccontato Zurbriggen – Mi ha parlato dell’evento e ho deciso di provare. Ho iniziato a fare trail circa un anno fa. Mi è piaciuto molto il percorso della BUT. Non conoscevo queste montagne, anche se vicine alle mie. Tornerò, ma voglio allenarmi ancora meglio. Quando sciavo l’importante era andare veloce. Con il trail posso guardarmi intorno e godermi un paesaggio straordinario».
Cinque in tutto le gare da 83, 50, 35, 22 e 8 km.
Ad aggiudicarsi la Bettelmatt Ultra Trail da 83 km è stato l’ossolano Giulio Ornati, già vincitore dell’edizione 2016, che quest’anno ha fatto il bis con un tempo di 10:48:07 e uno straordinario recupero dal recente infortunio subito durante la Lavaredo Ultra Trail.
Prima fra le donne la 43enne varesina Michela Urh, che si è aggiudicata il traguardo in poco più di 15 ore (15:03:06).
Il giovane piemontese Riccardo Borgialli, classe 1991, è invece il vincitore della Bettelmatt Trail da 50 km, con un tempo di 05:37:37. Prima fra le donne, sulla medesima distanza, la 36enne milanese Cecilia Pedroni, con un tempo di 06:49:05.
In testa alla Sky Race da 35km Cristian Minoggio con un tempo di 03:10:37 e tra le donne Daniela Rota con un tempo di 03:57:28.
Per la Bettelmatt Race da 22km il 1° gradino del podio è andato a Marco Giudici con un tempo di 01:57:44 e fra le donne a Michela Piana con un tempo di 02:18:54.
In 190 hanno corso invece gli 8 km della Mini BUT La Stampa, vinta dai fratelli Marco e Alice Gattoni. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.
«Siamo felici di questo risultato  sottolinea Gianluca Barp, presidente di Formazza Event – Dietro la BUT c’è un anno di lavoro intenso e queste due bellissime giornate ripagano l’impegno di tutti, a cominciare dai nostri volontari, fondamentali anche per garantire la sicurezza dei tantissimi atleti. Questa per noi non è soltanto una competizione sportiva. Siamo consapevoli di vivere in un territorio straordinario, ma ancora poco conosciuto. Per questo abbiamo scelto di dedicare il nome della BUT al Bettelmatt, un prodotto d’eccellenza che arriva dalla terra e dal duro lavoro di chi vive la montagna 365 giorni all’anno. Adesso cominciamo a pensare all’edizione 2018. Vogliamo continuare a crescere, per cui preparatevi ad importanti novità!».
Info e classifiche finali sul sito: www.bettelmattultratrail.it

La Regione rilancia Experimenta

Passa dalla collaborazione tra pubblico e privato il rilancio delle attività di Experimenta, lo storico marchio della Regione Piemonte che dal 1985 si occupa di mostre scientifiche interattive

A pochi giorni dall’apertura nel Museo dell’Automobile di Torino dell’esposizione “Muoversi con leggerezza”, curata proprio da Experimenta, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo ha pubblicato un avviso per l’individuazione di operatori da invitare ad una procedura negoziata per realizzare una mostra all’anno nei prossimi tre anni secondo i canoni della divulgazione scientifica che hanno sempre caratterizzato le proposte.

Tra i requisiti richiesti figurano lo svolgimento degli eventi in Piemonte, la realizzazione di exhibit particolarmente innovativi e la definizione di attività rivolte alle scuole. Per rafforzare la collaborazione con il futuro partner, inoltre, la Regione contribuirà direttamente alla realizzazione di una parte degli allestimenti. Il co-finanziamento complessivo previsto della Regione, a scalare su tre anni, è di 200.000 euro (110.000 per il primo anno e 90.000 per il secondo), a fronte del quale è richiesto al partner privato un impegno economico minimo equivalente.

“Experimenta – sostiene l’assessora Antonella Parigi – rappresenta un importante patrimonio, sia per il nostro territorio sia nel campo della divulgazione scientifica, che intendiamo valorizzare grazie a una partnership con operatori privati. Il nostro obiettivo è il rilancio delle attività, che siano pratiche, emozionali, accessibili, come nella tradizione di Experimenta, per diffondere la cultura della scienza a partire dai più giovani”.

GG – www.regione.piemonte.it

Blitz antidroga e stazioni mobili dei carabinieri contro spaccio e rapine al Valentino

valentAmpia operazione anti-spaccio dei carabinieri e delle fiamme gialle al parco del Valentino a Torino. Sono stati fermati 38 pusher, per la maggioranza provenienti dal nord e centro Africa. Con la collaborazione del nucleo cinofilo della Guardia di finanza, hanno trovato negli anfratti degli alberi, sotto le auto e sotto i cassonetti, 230 dosi di marijuana e 150 dosi di hashish. Al Valentino la presenza dell’Arma sarà costante con una stazione mobile sulla collinetta del parco e due di supporto presso la discoteca Chalet, per contrastare i posteggiatori abusivi e prevenire le aggressioni. Dieci rapinatori sono stati arrestati, due denunciati e un uomo è in carcere per tentato omicidio. Il Comandante provinciale Emanuele De Santis ha dichiarato all’ansa: “non lasceremo il territorio fino a quando il problema non sarà risolto”.

 

(foto: il Torinese)

‘PARCO DORA LIVE’: ARRIVANO MAX CAVALLARI E SILVIA MEZZANOTTE

Il 21 grande cabaret con Max Cavallari, la voce storica dei Matia Bazar di scena il 23 luglio
Al ‘Parco Dora Live’ per la settima settimana di kermesse, domenica 23 luglio alle 20.30 arriva Silvia Mezzanotte. Due volte come voce nei Matia Bazar, dal 2000 al 2004 e dal 2010 al 2016, sino alla scomparsa del batterista, leader e fondatore Giancarlo Golzi, avvenuta nell’estate 2015, proprio nell’anno in cui il gruppo celebrava 40 anni di carriera. Due volte con i Matia Bazar sul podio del ‘Festival di Sanremo’, nel 2001 (terzo posto) e la vittoria, nel 2002 con Pippo Baudo, partecipando in gara con la storica band genovese anche nel 2000 e nel 2012.Ora Silvia Mezzanotte, laureatasi campionessa dell’edizione 2016 di ‘Tale e Quale Show” su Raiuno con Carlo Conti, riparte da sola, mentre è in tour in tutta Italia con il suo nuovo ‘Summer Tour’ prodotto da ColorSound Srl. Due album da solista (nel 2006 e nel 2008), un terzo di inediti in lavorazione previsto nel 2018 e anticipato da un nuovo singolo, ‘Lasciarmi andare’, prodotto da Chicco Palmosi (arrangiatore dei Modà e di Emma Marrone). il ‘Regine Acoustic Quartet’ approda il 23 luglio sul palco del ‘Parco Dora Live’ a Torino, e vede la celebre cantante bolognese in compagnia di Pino De Fazio (piano), Luca Cantelli (contrabbasso) e Max Govoni (batteria) per un raffinato spettacolo musical-teatrale in cui la virtuosa artista celebra in sette lingue le più grandi voci della musica italiana e internazionale degli ultimi cent’anni, riservando un posto speciale al periodo di successi condivisi con i Matia Bazar. Presentano Gino Latino di Radio GRP (media partner dell’evento) e Carlotta Iossetti.Il 21 luglio, invece, alle ore 20.30, presentato dal noto attore comico torinese Gianpiero Perone, per il cabaret è atteso invece Max Cavallari dei Fichi D’India, uno tra i migliori fuoriclasse italiani in assoluto nel campo della risata d’autore, che intratterrà il pubblico con la sua impareggiabile verve e un repertorio collaudato e amatissimo. Gran finale per la musica, il 30 luglio, con la grinta e la strepitosa voce di Alexia, e per il cabaret con l’ottimo Marco ‘Baz’ Bazzoni.

 

<francadilusso@libero.it>

IL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO FIRMA LEGGE POPOLARE “ERO STRANIERO”

Emma Bonino a Torino per presentare il progetto il prossimo 26 luglio
“Ringraziamo il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino per aver firmato  a Torino, al banchetto di Radicali Italiani, la nostra legge di iniziativa popolare “Ero Straniero” per superare la Bossi-Fini “, lo scrivono in una nota il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e Igor Boni, coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta. “Sull’immigrazione la maggior parte delle forze politiche dà il peggio di sé, cercando di lucrare un po’ di consenso a buon mercato invece di impegnarsi a governare un fenomeno che è epocale, non emergenziale. In questo contesto è ancora più significativa la scelta del presidente Chiamparino di firmare il progetto di legge che abbiamo promosso come Radicali Italiani con Emma Bonino e tante organizzazioni: una legge che supera la pessima legge Bossi-Fini investendo su inclusione, lavoro e su una buona accoglienza che è sinonimo di sicurezza, abolisce il reato di clandestinità e introduce il diritto di voto. Riforme concrete, insomma, per affermare diritti e doveri governando in modo strutturale l’immigrazione per trasformarla anche in opportunità. Crediamo che l’intero Partito Democratico dovrebbe appoggiare questa nostra iniziativa seguendo l’esempio di Sergio Chiamparino, dei consiglieri comunali di Torino e dei Giovani Democratici del Piemonte, che hanno rotto un tabù aprendo un confronto nel PD che deve svolgersi apertamente. Un confronto che deve contribuire a riportare – innanzitutto nell’informazione – razionalità e visione sul tema dell’immigrazione, mettendo il più possibile nell’angolo chi attua un costante sciacallaggio politico”, concludono Magi e Boni. La campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene” è promossa da Radicali Italiani con Emma Bonino, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD e il supporto di centinaia di sindaci e associazioni.
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Emma Bonino presenterà il progetto di legge di iniziativa popolare “Ero Straniero – L’umanità che fa bene” il prossimo 26/7 in Sala Viglione presso il Consiglio regionale del Piemonte alle ore 12:15.

E’ morto Carlo Suzzi, il “quarantatrè”, unico sopravvissuto dell’eccidio di Fondotoce del giugno 1944

E’ morto il giorno prima del suo 91° compleanno Carlo Suzzi, noto con il nome di battaglia “Quarantatrè”, unico sopravvissuto all’eccidio di Fondotoce (Vb) dove, il 20 giugno del 1944, quarantatré partigiani, arrestati nei giorni precedenti durante le operazioni di rastrellamento in Val Grande, vennero fucilati nel luogo dove ora sorge il Sacrario del “Parco della Memoria e della Pace” e la Casa della Resistenza. Suzzi era nato il 16 luglio del 1926 a Busto Arsizio (Va) e da decenni aveva lasciato l’Italia, trasferendosi in Thailandia, nel distretto di Bang Lamung, poco lontano dalla nota località turistica di Pattaya. Dopo essere stati torturati e fatti sfilare in corteo da Villa Caramora, a Intra , fino al luogo della fucilazione, nei pressi del canale che congiunge il lago di Mergozzo al lago Maggiore, costretti a portare un cartello con la scritta “ Sono questi i liberatori d’Italia oppure sono banditi”, dei quarantatrè resistenti, il solo Suzzi si salvò. L’allora diciassettenne partigiano riuscì fortunosamente a sopravvivere e, aiutato dalla gente del posto, si mise in salvo, tornando poi a combattere nella formazione Valdossola con il nome di battaglia “Quarantatré”. La sua testimonianza venne raccolta da Orazio Barbieri nel libro “ I sopravvissuti” (Feltrinelli,1972). Carlo Suzzi mantenne un forte legame con il territorio che lo vide protagonista della Resistenza , tornando in diverse occasioni in Italia per incontrare i suoi vecchi compagni di lotta e, nella ricorrenza dell’eccidio, i 42 martiri di Fondotoce.

Marco Travaglini