Il Controllo del Vicinato cresce in Piemonte. A San Mauro, comune che è stato il primo nella Città Metropolitana di Torino, si sta avviando la nascita di un quinto gruppo sul territorio comunale. Nei giorni scorsi le famiglie interessate al progetto hanno incontrato il vice responsabile della Sezione Piemonte, Ferdinando Raffero che si è detto “molto soddisfatto dell’incontro, con persne motivate e che, per di più, vivono nella zona centrale”. Proprio grazie al lavoro di Raffero e dei suoi collaboratori il progetto è cresciuto negli ultimi mesi, in particolare nei centri vicini come Andezeno e Baldissero Torinese. Intanto il responsabile della Sezione Piemonte dell’Associazione Controllo del Vicinato Massimo Iaretti è stato nella “Granda”. A Verzuolo ha incontrato Giovanni Carlo Panero e la sua giunta per illustrare il progetto. Nel Comune del Saluzzese si è recentemente costituito un gruppo che ha come coordinatore Mattia Gozzarino.
Canzoni e gelato, non solo mele a Cavour
Cavour non è solo Tuttomele. Anche d’estate il centro della Città Metropolitana di Torino è teatro di diverse iniziative. Lunedì 17 luglio ce ne sono due. Dalle 19.30 alle 22.30 c’è “Cantiamo insieme?”, stage di canto corale all’Abbazia di Santa Maria di Cavour, diretto dal maestro Alessandro Cora. Alle 20, invece, l’Agrigelateia Nona cita e l’azienda agricola Beltramo Remo organizzano “Un gelato per stare insieme”, nella condivisione di un progetto di aiuto ad una Comunità di ragazzi di strada diversamente validi, a favore di Onlus Jesus Menino Italia.
Giovedì 20 luglio, invece, dalle ore 21, la Pasticceria Artigiana in Cavour, in collaborazione con la Proloco Cavour organizza con l’associazione Il Bucaneve Onlus, una serata di degustazione del gelato, con l’animazione del Gruppo Folkloristico “I danzatori di Bram” e i giovani dell’Oratorio. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione per ricoprire le spese di viaggio di bambini bielorussi che arriveranno il prossimo anno in Italia.
Massimo Iaretti
In ricordo di Paolo Borsellino
Caro Dott. Borsellino,
un altro anno è passato. Un’altra pagina del grande libro della vita e della storia è stata girata. Venticinque anni fa. Un quarto di secolo ci separa dall’orrore del 19 luglio 1992 quando il fragore della morte si sparse in tutta Italia.
L’Italia delle persone semplici e oneste, dei lavoratori, della gente comune, della gente che ogni giorno si alza e si avvia incontro alla propria giornata di lavoro con spirito di sacrificio, di abnegazione, di servizio. E il dolore fece ammutolire gli italiani…il silenzio attonito di chi vede vacillare la speranza in un futuro migliore e si chiede se vale la pena di continuare a fare il proprio dovere, a combattere quotidianamente, incessantemente il malaffare con lo scopo di consegnare ai propri figli un futuro migliore…. il silenzio carico di panico di chi vede spegnersi una luce in fondo al tunnel e pensa atterrita al buio che l’attende…. il silenzio sgomento di chi pensa al dolore e allo strazio di una famiglia che perde un marito, un padre, un fratello , un Uomo… fu il silenzio…
Ed il fragore della morte arrivò anche alle orecchie di chi quell’attentato aveva curato e preparato nei minimi particolari; quella gente, però, non ammutolì, festeggiò, probabilmente, l’esito della sua missione di morte; festeggiò pensando all’eclatante messaggio di potenza che aveva dato nuovamente, dopo appena due mesi dalla morte di Giovanni Falcone; festeggiò pensando che il terrore seminato li avrebbe resi più forti, invincibili, padroni del mondo, di uomini e cose….
Subito dopo fu l’apoteosi dei ricordi, dei proclami, delle grandi manifestazioni d’intenti…….Tutti, ma proprio tutti, si affrettarono ad assicurarsi un posto in prima fila per ricordare, compiangere, promettere una lotta senza quartiere alla mafia, completamente dimentichi della Sua solitudine in quei mesi che scivolavano verso il 19 luglio…quella solitudine che i Giusti sono spesso costretti a subire prima dell’atto finale e che il suo sguardo triste e perso a Capaci, la sera dell’attentato al Dott. Falcone, testimonia con una incredibile forza arrivando dritto al cuore e alle coscienze.
“Le loro idee camminano sulle nostre gambe”. Questo fu lo slogan di molte manifestazioni. Questo fu il motto didascalico sotto le foto che La ritraggono insieme al Dott. Falcone, sorridenti e malinconici, consapevoli dei rischi della dura lotta che avevate ingaggiato contro il mostro dalle mille teste, dalle mille maschere, subdolo, violento e crudele che ha potuto crescere pascendosi della ignoranza che generava e genera sudditanza, clientelismo e complicità e che le sole manifestazioni contro tutte le mafie , sia pure organizzate e animate dai migliori intenti, non sono sufficienti a contrastare.
E’ nella vita di ogni giorno che la lotta alle mafie si concretizza. E’ nella vita di ogni giorno che occorre fare il proprio dovere affinché la lotta non sia affrontata solo da pochi eroici paladini della Legalità, ma patrimonio comune di tutti gli uomini e le donne.
Il ruolo della scuola e degli educatori si ripropone allora con grande forza affinché, nelle coscienze dei più giovani, le regole vengano percepite non come qualcosa di astruso e lontano dalla propria realtà, ma come fondamento di una società civile e pacifica in cui ognuno, svolgendo il proprio compito con onestà e serietà, contribuisca alla creazione di un futuro migliore per tutti.
Fin dalla più tenera età, infatti, è importante che i ragazzi percepiscano l’importanza del rispetto per quelle regole, oggi troppo calpestate, che conduce alla vera libertà.
Regole condivise. Regole accettate e non imposte. Regole che generano diritti e doveri. Regole che accolgono e tutelano i più deboli. Regole, norme che consentono una pacifica e libera convivenza impedendo i soprusi, le prevaricazioni di pochi a danno della collettività.
Non è un caso se un valoroso Magistrato, come il Dottor Nicola Gratteri, non perda occasione per sottolineare l’importanza di questa opera di diffusione capillare della cultura della legalità. Non è un caso se un altrettanto valoroso Magistrato, come il Dottor Gherardo Colombo, abbia deciso di dedicare la sua vita alla formazione delle giovani generazioni.
Tutti gli insegnati sono chiamati a dare il loro contributo, ma è fuor di dubbio che gli insegnanti di discipline giuridiche, possano costituire un valore aggiunto in ogni scuola anche nelle scuole di primo grado. E’ un compito delicato, una missione che Noi insegnati di diritto dobbiamo e vogliamo portare avanti e alla quale vogliamo dedicarci con amore per contribuire alla formazione di cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri affinchè nessuno possa più ritenersi ” beneficiato” dal “potente” di turno nella soddisfazione di una legittima pretesa. Solo così si potrà interrompere la spirale viziosa in cui ancora oggi le mafie prosperano e trovano consenso.
Caro Dott. Borsellino… è utopia?
No. Io voglio credere e voglio sperare che tutto ciò che ho auspicato diventi realtà.
Voglio immaginare il Suo sorriso, dietro il fumo dell’ennesima sigaretta, nel vedere tanti giovani, finalmente liberi di decidere del proprio futuro; voglio immaginare una terra libera dalle mafie e dal malaffare; voglio immaginare, e sono sicura, che il 19 luglio sarà allora un giorno di speranza, sia pure nella malinconica struggente assenza di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la Giustizia ; voglio immaginare che quel giorno Lei troverà veramente la pace e una stella brillerà di più in cielo per guidarci nella nostra quotidiana opera. Senza paura.
Grazie, Dottor Borsellino.
Prof.ssa Elisabetta Barbuto
Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani
Sono previste per domenica 23 luglio le celebrazioni per la commemorazione del 73esimo anniversario dell’incendio subito da Borgo Salsasio di Carmagnola, per rappresaglia dai nazifascisti il 25 luglio 1944.
La commemorazione organizzata dal Comitato Chiesa Madonna della Neve e dalla Parrocchia Santa Maria di Salsasio avrà luogo il 23 luglio con inizio alle 9,30 nella chiesa Madonna della Neve di Salsasio.
Nella chiesa storica del Borgo carmagnolese infatti, alle 9,30 verrà celebrata la Santa Messa dal Parroco Don Mario Berardo, in ringraziamento alla Madonna di Salsasio per la protezione che, in quella triste circostanza, salvò l’incolumità totale di tutti i borghigiani. Durante la Messa inoltre, verrà ricordata la figura del Parroco Canonico Cavaliere Giovanni Bella il quale, durante la feroce rappresaglia subita da Salsasio, riuscì ad evitare il sacrificio di vittime umane.
A seguito della Messa, intorno alle 10,15 sul piazzale antistante la chiesa, che porta infatti il nome di piazza 25 luglio in ricordo del tragico evento, davanti alla Lapide commemorativa dell’Incendio, si terrà un momento di ricordo dell’accaduto. Durante la commemorazione in piazza, alla presenza del Sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio, verranno infatti ricordati i momenti principali della rappresaglia che subì il Borgo e verrà data lettura di una testimonianza di un borghigiano che vide con i propri occhi lo scontro tra partigiani e nazifascisti che poi scatenò la rappresaglia sul Borgo e sugli abitanti innocenti. La commemorazione si concluderà con la Benedizione che impartirà il Parroco ai presenti.
Ivan Quattrocchio
Dopo l’odissea di qualche giorno fa, di cui sono state vittime i passeggeri del treno Lecce – Torino, giunto a Porta Nuova alle 3,30 anziché alle 21 per un guasto meccanico, ora la disavventura è toccata ai passeggeri sardi di Meridiana, 110 persone in partenza da Torino per Cagliari con il volo Ig 00504 delle 12.35. Per un guasto all’aeromobile la compagnia ha dovuto cancellare il volo del Fokker 100 del vettore croato Trade Air noleggiato da Meridiana. Tramite mail o telefono la compagnia ha avvisato i passeggeri della cancellazione del volo e chi è riuscito a comunicare con Meridiana è potuto arrivare a Cagliari su altri voli in partenza da Torino, da Malpensa e da Bologna . Sembra, però, che alcuni di loro, non abbiano ricevuto l’avviso e stamattina in aeroporto hanno avuto l’amara sorpresa.
BUT 2017, in mille sulle Alpi
«Nello sci pensavo alla velocità. Con il trail mi godo il paesaggio»

La Regione rilancia Experimenta
Passa dalla collaborazione tra pubblico e privato il rilancio delle attività di Experimenta, lo storico marchio della Regione Piemonte che dal 1985 si occupa di mostre scientifiche interattive
A pochi giorni dall’apertura nel Museo dell’Automobile di Torino dell’esposizione “Muoversi con leggerezza”, curata proprio da Experimenta, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo ha pubblicato un avviso per l’individuazione di operatori da invitare ad una procedura negoziata per realizzare una mostra all’anno nei prossimi tre anni secondo i canoni della divulgazione scientifica che hanno sempre caratterizzato le proposte.
Tra i requisiti richiesti figurano lo svolgimento degli eventi in Piemonte, la realizzazione di exhibit particolarmente innovativi e la definizione di attività rivolte alle scuole. Per rafforzare la collaborazione con il futuro partner, inoltre, la Regione contribuirà direttamente alla realizzazione di una parte degli allestimenti. Il co-finanziamento complessivo previsto della Regione, a scalare su tre anni, è di 200.000 euro (110.000 per il primo anno e 90.000 per il secondo), a fronte del quale è richiesto al partner privato un impegno economico minimo equivalente.
“Experimenta – sostiene l’assessora Antonella Parigi – rappresenta un importante patrimonio, sia per il nostro territorio sia nel campo della divulgazione scientifica, che intendiamo valorizzare grazie a una partnership con operatori privati. Il nostro obiettivo è il rilancio delle attività, che siano pratiche, emozionali, accessibili, come nella tradizione di Experimenta, per diffondere la cultura della scienza a partire dai più giovani”.
valentAmpia operazione anti-spaccio dei carabinieri e delle fiamme gialle al parco del Valentino a Torino. Sono stati fermati 38 pusher, per la maggioranza provenienti dal nord e centro Africa. Con la collaborazione del nucleo cinofilo della Guardia di finanza, hanno trovato negli anfratti degli alberi, sotto le auto e sotto i cassonetti, 230 dosi di marijuana e 150 dosi di hashish. Al Valentino la presenza dell’Arma sarà costante con una stazione mobile sulla collinetta del parco e due di supporto presso la discoteca
Chalet, per contrastare i posteggiatori abusivi e prevenire le aggressioni. Dieci rapinatori sono stati arrestati, due denunciati e un uomo è in carcere per tentato omicidio. Il Comandante provinciale Emanuele De Santis ha dichiarato all’ansa: “non lasceremo il territorio fino a quando il problema non sarà risolto”.
(foto: il Torinese)
Il 21 grande cabaret con Max Cavallari, la voce storica dei Matia Bazar di scena il 23 luglio
Al ‘Parco Dora Live’ per la settima settimana di kermesse, domenica 23 luglio alle 20.30 arriva Silvia Mezzanotte. Due volte come voce nei Matia Bazar, dal 2000 al 2004 e dal 2010 al 2016, sino alla scomparsa del batterista, leader e fondatore Giancarlo Golzi, avvenuta nell’estate 2015, proprio nell’anno in cui il gruppo celebrava 40 anni di carriera. Due volte con i Matia Bazar sul podio del ‘Festival di Sanremo’, nel 2001 (terzo posto) e la vittoria, nel 2002 con Pippo Baudo, partecipando in gara con la storica band genovese anche nel 2000 e nel 2012.Ora Silvia Mezzanotte, laureatasi campionessa dell’edizione 2016 di ‘Tale e Quale Show” su Raiuno con Carlo Conti, riparte da sola, mentre è in tour in tutta Italia con il suo nuovo ‘Summer Tour’ prodotto da ColorSound Srl. Due album da solista (nel 2006 e nel 2008), un terzo di inediti in lavorazione previsto nel 2018 e anticipato da un nuovo singolo, ‘Lasciarmi andare’, prodotto da Chicco Palmosi (arrangiatore dei Modà e di Emma Marrone). il ‘Regine Acoustic Quartet’ approda il 23 luglio sul palco del ‘Parco Dora Live’ a Torino, e vede la celebre cantante bolognese in compagnia di Pino De Fazio (piano), Luca Cantelli (contrabbasso) e Max Govoni (batteria) per un raffinato spettacolo musical-teatrale incui la virtuosa artista celebra in sette lingue le più grandi voci della musica italiana e internazionale degli ultimi cent’anni, riservando un posto speciale al periodo di successi condivisi con i Matia Bazar. Presentano Gino Latino di Radio GRP (media partner dell’evento) e Carlotta Iossetti.Il 21 luglio, invece, alle ore 20.30, presentato dal noto attore comico torinese Gianpiero Perone, per il cabaret è atteso invece Max Cavallari dei Fichi D’India, uno tra i migliori fuoriclasse italiani in assoluto nel campo della risata d’autore, che intratterrà il pubblico con la sua impareggiabile verve e un repertorio collaudato e amatissimo. Gran finale per la musica, il 30 luglio, con la grinta e la strepitosa voce di Alexia, e per il cabaret con l’ottimo Marco ‘Baz’ Bazzoni.
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