Per l’assessore regionale all’Ambiente una proposta concreta al Governo per avviare misure strutturali
Affrontare il problema della siccità in prospettiva strutturale, con un approccio legato alla pianificazione distrettuale; semplificare le normative per accelerare gli iter autorizzativi relativi alle opere di accumulo e di trasporto delle risorse idriche; sostenere misure volte al risparmio idrico urbano, come la realizzazione delle reti duali; costituire una Cabina di Regia nazionale che coinvolga i Ministeri per assicurare il coordinamento nella pianificazione degli interventi strutturali a medio – lungo termine, in modo da limitare gli interventi emergenziali e portare alla realizzazione di un’infrastruttura nazionale idrica più solida; arrivare ad un maggior coordinamento e coinvolgimento diretto dei Presidenti delle Regioni in quanto dotati di ampia conoscenza del proprio territorio.
Queste, in estrema sintesi, le proposte contenute nel documento, fortemente sostenuto dall’assessore all’Ambiente di Regione Piemonte, Matteo MArnati, approvato dalla CAES (Commissione Ambiente Energia Sostenibilità) delle Regioni e scaturito dalle riunioni, coordinate dalla Protezione Civile nazionale, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza per la crisi idrica, che ha colpito l’intero territorio italiano ma in modo più significativo le Regioni del Nord, tra cui il Piemonte.
Da queste riunioni, in merito alle opere emergenziali da avviare con celerità è emersa la necessità di modificare le modalità di intervento nella programmazione e gestione delle infrastrutture idropotabili e irrigue del nostro Paese, adottando un approccio sistemico che sortirebbe l’effetto di limitare l’emergenza potenziando la messa in sicurezza delle infrastrutture idriche per l’approvvigionamento, anche con funzione preventiva.
Per l’assessore all’Ambiente di Regione Piemonte, e coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica, è fondamentale la programmazione di interventi strutturali per aumentare la resilienza rispetto ai cambiamenti climatici e questo documento si prefigura come una proposta concreta al Governo per avviare misure strutturali.
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