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Al via le prenotazioni per i vaccini all’hub del Valentino

Sono 34.764 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.00). A 14.594 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 6.847 i 16-29enni, 2.825 i trentenni, 7.211 i quarantenni, 2.490i cinquantenni, 3.962i sessantenni, 4.208 i settantenni, 1.378 gli estremamente vulnerabili e 318 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 3.280.110 dosi (di cui 1.030.866 come seconde), corrispondenti al 92,3% di 3.552.480 finora disponibili per il Piemonte.

Da ieri, come da programma ordinario, sono in distribuzione nelle aziende sanitarie del Piemonte 10.200 dosi di Johnson&Johnson e 26.800 di Moderna.

Sono inoltre arrivate le 4.100 dosi aggiuntive di Moderna e 10.530 di Pfizer annunciate nei giorni scorsi dalla struttura commissariale e necessarie per garantire la prima parte dei richiami con vaccinazione eterologa degli under60 che hanno ricevuto la prima dose con AstraZeneca.
Le dosi aggiuntive consegnate  si sommano alle 8.100 di Pfizer già arrivate nei giorni scorsi, per un totale di circa 23 mila dosi sul totale di 50 mila richiami da effettuare in Piemonte con vaccini alternativi.

OPEN DAYS VALENTINO

Da lunedì mattina  21 giugno, alle 9.00, coloro che hanno più di 18 anni da tutto il Piemonte possono prenotarsi sul sito www.ilpiemontetivaccina.it, per essere vaccinati nel giorni di venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 giugno all’hub del Valentino. Il servizio è riservato a chi non ha ancora un appuntamento o ha una convocazione dopo almeno 10 giorni dall’evento.

Il Centro vaccinale di UniTo supporta l’Asl per la vaccinazione anti Covid degli studenti dell’Università e del Politecnico

Da lunedì 21 giugno.  Si comincia con gli Erasmus. Questa sera, in occasione del Festa europea della musica e per l’apertura straordinaria del Centro, concerto del Conservatorio “Giuseppe Verdi”.

 

Dalle ore 10 di lunedì 21 giugno 2021, al Punto Vaccinale UniTo allestito nel Palazzo del Rettorato (Via Verdi 8, Torino) potranno essere vaccinati studentesse e studenti dell’Università, del Politecnico, dell’Accademia Albertina di Belle Arti e del Conservatorio “Giuseppe Verdi”.

Gli Atenei, in accordo con l’Asl Città di Torino, si impegnano così a coadiuvare la campagna vaccinale regionale over 18, consentendo alla popolazione studentesca di essere vaccinata anche presso l’Hub vaccinale del Rettorato.

Il punto vaccinale, organizzato dalla Scuola di Medicina dell’Università di Torino e coordinato dal Professore Enrico Pira, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del lavoro dell’Ateneo,  in collaborazione con il personale tecnico amministrativo dell’Università e del Politecnico, sarà attivo 7 giorni su 7 dalle 10 alle 18 con quattro postazioni per consentire le prime dosi alle studentesse e agli studenti universitari prenotati e le seconde dosi alle altre categorie, già previste dal piano sanitario, per un totale a regime di 500 vaccinazioni al giorno.

Studentesse e studenti, con precedenza per chi di prossima mobilità Erasmus, saranno invitati via mail a manifestare la volontà di aderire alla campagna vaccinale compilando un form che permetterà di scegliere, secondo disponibilità, il giorno della somministrazione. La campagna di vaccinazione è condotta sulla base delle disposizioni e delle indicazioni delle Autorità Sanitarie.

Per l’occasione nella serata del 21 giugno, che coincide con la Festa Europea della Musica, alle ore 21, in virtù della collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino, un gruppo di ottoni e percussioni del Conservatorio diretto dal Maestro Giuseppe Ratti celebrerà l’evento con l’esecuzione di un repertorio straordinario rivolto alle persone in attesa del vaccino: tre secoli di storia in poche pagine, capaci però di far sentire e vedere al pubblico i colori della musica. Dal 19 maggio, i musicisti del Conservatorio portano settimanalmente spartiti e soprattutto le loro esecuzioni al Centro vaccinale del Rettorato, punteggiando di suoni l’iter di chi si appresta ad essere vaccinato. Il cammino culmina ora in una vera e propria Festa in musica per l’apertura straordinaria di lunedì. Il concerto sarà tramesso in streaming sulla piattaforma UniTo Media.

 

Saranno presenti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Luca Settineri, Vice Rettore per la Pianificazione del Politecnico di Torino, Carlo Picco, Direttore generale dell’ASL Città di Torino, Francesco Pennarola, Direttore del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino e Enrico Pira, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del lavoro dell’Ateneo.

 

“Si apre una nuova fase importante per il centro vaccinale del Rettorato” dichiara il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna. “Siamo entusiasti di poter finalmente affiancare le Autorità sanitarie nella vaccinazione delle studentesse e degli studenti universitari. Una possibilità alla quale ci prepariamo da tempo, essendo studentesse e studenti ampia parte fondamentale della nostra comunità. Vaccinare chi studia, infatti, è un passo decisivo verso la possibilità di tornare in aula a settembre per lezioni, esami e sedute di laurea, sebbene con tutte le precauzioni necessarie. Cominciamo con il vaccinare i prossimi partenti per l’Erasmus, con l’intento di rendere di nuovo possibili gli scambi internazionali per lo studio e la ricerca. Gli Atenei sostengono con convinzione lo sforzo di estendere l’immunizzazione nella comunità universitaria, perché questo è il presupposto per recuperare una irrinunciabile socialità sospesa intorno alla formazione dei nostri e delle nostre giovani. Lanciamo questa campagna in concomitanza con le celebrazioni della Festa Europea della Musica, perché ci piace pensare che partecipare al contrasto della pandemia sia una festa collettiva che vale la pena di essere onorata tutti insieme. Il nostro più sentito ringraziamento va quindi ai giovani concertisti del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e al Maestro Giuseppe Ratti, che ancora una volta contribuiranno a rendere indelebile il ricordo del momento, dal significato anche simbolico, della vaccinazione”.

“Credo che questa possibilità, nata dalla collaborazione dell’intero sistema universitario torinese con l’Asl e resa possibile grazie alla grande disponibilità del Centro vaccinale dell’Università, rappresenti un’opportunità importante per i nostri studenti. In particolare, tengo a ricordare che oltre 15% dei ragazzi e delle ragazze che frequentano il Politecnico viene da Paesi di tutto il mondo: offrire l’opportunità di vaccinarsi anche a questi studenti stranieri – quelli già in corso e le nuove matricole – non solo tutela loro e tutti gli altri ragazzi che in autunno torneranno vaccinati nelle nostre aule in sicurezza e con meno restrizioni, ma rappresenta anche uno straordinario elemento di attrazione di nuove matricole, confermando la capacità dei nostri Atenei di portare risorse umane sul territorio”, aggiunge il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

“Tante sono le collaborazioni e le sinergie messe in atto tra l’Asl Città di Torino e l’Università degli Studi di Torino” sottolinea il Direttore Generale dell’ASL Città di Torino Carlo Picco. “L’hub vaccinale del Rettorato, oltre a vaccinare i cittadini di Torino, inizia oggi le vaccinazioni degli studenti universitari, che partono per i programmi Erasmus; questo rappresenta un grande segnale di ripartenza.”

“Più ancora di progetti o percorsi accademici condivisi, che pure esistono e danno frutti eccellenti, mai come in questo periodo e grazie alla musica Università e Conservatorio di Torino sono stati vicini e hanno lavorato fianco a fianco per un progetto comune” spiega il Direttore del Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino Francesco Pennarola. “I nostri giovani artisti sono entrati nel centro vaccinale un mese fa, non solo portando un messaggio di vicinanza, ma soprattutto convinti che la musica contribuisca a fissare nella memoria di tutti noi momenti significativi della nostra vita. E quello del vaccino, dopo un periodo così lungo di chiusura e disagio individuale e collettivo, è un momento sicuramente importante. I cittadini presenti nei giorni in cui c’era musica in Rettorato hanno accolto con stupore e con vera riconoscenza questo gesto, contribuendo a moltiplicare l’entusiasmo dei nostri studenti: da allora è iniziata in Conservatorio una staffetta di gruppi da camera e solisti che si candidavano per venire a suonare al centro vaccinale di UniTo. Ora che il vaccino sarà reso disponibile a tutti gli studenti dell’alta formazione cittadina ci è sembrato giusto, quasi una naturale evoluzione, completare questo cammino con un concerto intero, schierando un gruppo nutrito dei nostri studenti. Il gesto lancia anche un saluto a tutti quei giovani musicisti che per mesi non hanno potuto non solo suonare a lezione, ma nemmeno trovarsi insieme a provare. E lancia un saluto anche a tutti gli studenti universitari della città, che vedranno nel centro vaccinale del Rettorato un punto di riferimento”.

Operativo l’hub vaccinale Koelliker, Gruppo Abele e Ascom

Accelerare sulla campagna vaccinale per contribuire alla tutela e alla protezione della salute collettiva: con questo obiettivo tre storiche realtà torinesi – Ospedale Koelliker, Gruppo Abele e Ascom Confcommercio Torino e provincia – si sono unite per organizzare il nuovo hub vaccinale nei locali della Fabbrica delle “e”, sede del Gruppo Abele.

L’hub erogherà 400 dosi di vaccino al giorno; insieme ai medici e agli infermieri dell’Ospedale Koelliker saranno impegnati i volontari di ABIO, AVO e UNITALSI, fondamentali per accogliere le persone e gestire i flussi in entrata e in uscita dall’hub.

Tutte le persone vaccinate riceveranno una bottiglietta d’acqua, grazie alla donazione di Codè Crai Ovest.

Ospedale Koelliker, Gruppo Abele e Ascom Confcommercio Torino hanno voluto unire le forze e scendere in campo insieme, condividendo da subito un importante obiettivo: essere vicini alle persone.

Forte della missione condivisa, l’hub di corso Trapani 91 b si è candidato con la Regione Piemonte per portare la vaccinazione anche alle categorie di “invisibili” – immigrati irregolari o in attesa di regolarizzazione, vittime di maltrattamenti e senzatetto  affinché possano tutelarsi dal coronavirus.

Paola Malvasio, Direttore Sanitario della Struttura, dichiara“C’è bisogno di accelerare sulla campagna di vaccinazione di massa e l’Ospedale Koelliker, tenendo fede ai principi che animano da sempre i Missionari della Consolata, ha sentito la responsabilità di fare la propria parte in un momento così cruciale per la città, alla quale da sempre cerchiamo di essere vicini impegnandoci per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il nostro personale ha aderito con grande spirito di collaborazione e grazie al loro aiuto saremo in grado a regime di vaccinare più di 2000 persone ogni settimana”.

“Il diritto alla salute è il diritto fondamentale: quello che rende possibili gli altri. Un diritto che chiede quindi di essere difeso, sostenuto e promosso insieme, ciascuno con la propria quota d’impegno e di responsabilità – dice Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele – È in quest’ottica che va letta l’iniziativa che il Gruppo Abele ha voluto condividere con l’Ospedale Koelliker e l’Ascom: aprire nella sua sede un centro vaccinale per offrire un servizio alla città, con un occhio di riguardo per le persone fragili, ai margini o emarginate. È unendo le forze nel segno del bene comune che possiamo costruire un futuro diverso, una società della salute, della giustizia sociale e della dignità”.

“Le categorie che noi rappresentiamo – afferma Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia – sono state fra le più colpite dalla pandemia e sappiamo bene cosa significa offrire gli strumenti necessari per uscire al più presto dall’emergenza e ripartire in sicurezza. Solo un’imponente campagna vaccinale potrà permettere la ripresa dell’economia. Per questi motivi abbiamo aderito all’iniziativa, un concreto contributo per portare la campagna vaccinale agli imprenditori e ai loro collaboratori”.

Entro il 20 giugno le prime 23 mila dosi aggiuntive Pfizer e Moderna per i richiami di AstraZeneca

È arrivato ieri dalla struttura commissariale del generale Figliuolo, come richiesto dal presidente Alberto Cirio, il primo rinforzo di 8.000 dosi Pfizer da destinare ai richiami di AstraZeneca per gli under60, che come noto dopo le nuove indicazioni dell’autorità sanitaria nazionale sull’uso dei vaccini sono da fare con un vaccino alternativo (appunto Pfizer o Moderna).

In tutto entro il 20 giugno arriveranno in Piemonte quasi 23 mila dosi aggiuntive per i richiami di AZ (18.710 di Pfizer, incluse le 8.000 arrivate, e 4.100 di Moderna).

Sono quasi 50 mila le seconde dosi di AstraZeneca su persone con meno di 60 anni da effettuare con un vaccino alternativo entro l’estate.

In queste ore intanto, da normale programmazione, sono in corso di consegna alle aziende sanitarie anche altre 194.220 dosi di Pfizer e 37.200 di AstraZeneca.

Al via l’hub vaccinale aziendale di Carrefour Italia

Prosegue il piano vaccinale della Regione Piemonte in collaborazione con il Centro Commerciale Le Gru

  Al via oggi due giornate interamente dedicate alla vaccinazione dei collaboratori di Carrefour Italia della regione Piemonte, all’interno dell’hub vaccinale allestito presso il centro commerciale Le Gru (TO) in collaborazione con la Regione Piemonte. L’iniziativa è stata inaugurata oggi alla presenza del Presidente della Regione Alberto Cirio, di Paola Accornero, General Secretary di Carrefour Italia e il direttore di Le Gru, Davide Rossi.

L’organizzazione delle due giornate ha l’obiettivo di supportare lo sforzo delle autorità sanitarie regionali, contribuendo alle operazioni di somministrazione delle dosi, allo scopo di accelerare la campagna di vaccinazione. Grazie all’iniziativa, i collaboratori del punto vendita e di altri presenti nella regione potranno, in tal modo, usufruire di una ulteriore opzione per accedere alla vaccinazione contro il Covid-19.

L’hub presso il piano terra del parcheggio multipiano del centro commerciale Le Gru, parte del Gruppo Klépierre, prevede un innovativo drive in, gestito dall’azienda sanitaria AslTo3, che consente la somministrazione anche direttamente nell’auto. Primo esempio di questo genere in Piemonte, il centro è in grado di accettare fino a circa 120 vaccinazioni quotidiane.

“Siamo grati a tutte le aziende che hanno dato la loro disponibilità ad entrare a far parte del nostro esercito del vaccino – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di portare i vaccini il più vicino possibile a ogni persona, per questo la collaborazione del mondo imprenditoriale è preziosa. Siamo particolarmente orgogliosi anche del fatto che Carrefour abbia avviato le prime vaccinazioni aziendali proprio nella nostra Regione e che il modello piemontese possa essere esportato in altre parti d’Italia”.

“Siamo molto fieri di questa iniziativa avviata con la Regione Piemonte, che ringraziamo per il grande spirito di collaborazione e la perfetta organizzazione, e con il Centro Commerciale Le Gru, che ci hanno permesso di inaugurare oggi la campagna vaccinale per i nostri collaboratori, portando il nostro contributo al Piano vaccinale regionale. Un passo importante per tornare progressivamente ad una nuova normalità, dopo i lunghi mesi che hanno visto i nostri collaboratori in prima linea nel rendere un servizio di grande valore alla comunità piemontese. Vogliamo riconoscere il loro impegno anche con questa iniziativa” sottolinea Paola Accornero, General Secretary di Carrefour Italia. “Carrefour nel corso dell’ultimo anno, si è impegnata per tutelare al massimo la salute dei collaboratori, dei clienti e dei partner. In quest’ottica ha offerto sin da subito il proprio supporto alle istituzioni nazionali e locali con l’obiettivo di sostenerle nell’affrontare la situazione di emergenza”.

Il direttore di Le Gru, Davide Rossi, aggiunge: “Con il centro vaccinale aperto a Le Gru continuiamo a supportare la nostra comunità e siamo orgogliosi di collaborare anche con realtà che, come Carrefour Italia, sono al nostro fianco da moltissimi anni. Con questa iniziativa si dimostra, ancora una volta, la grande attenzione per la salute dei  lavoratori e dei clienti che in tutto questo difficile periodo è stata punto fondamentale del nostro impegno. Il polo vaccinale di Le Gru è attrezzato e funzionale, in collaborazione con l’ASL TO3 e le istituzioni del territorio, per tutte le iniziative che consentiranno di accelerare il processo di vaccinazione e di tornare al più presto alla normalità”.

Vaccini, oltre tre milioni di dosi inoculate in Piemonte

IL TOTALE È 3.035.380, IL 92,6% DI 3.277.340 COMPLESSIVE RICEVUTE

ALLE ORE 9.00 AL VIA LE PRENOTAZIONI PER L’OPEN NIGHT 18-28 ANNI DEL 19 GIUGNO PRESSO L’HUB DI REALE MUTUA

Sono 36.829 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 6.523 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 6.293 i trentenni, 10.564 i quarantenni, 6.195 i cinquantenni,3.596 i sessantenni, 2.356 i settantenni, 1.075 gli estremamente vulnerabili e 287 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 3.035.380 dosi (di cui 940.800 come seconde), corrispondenti al 92,6% di 3.277.340 finora disponibili per il Piemonte.

Oggi sono in distribuzione nelle aziende sanitarie del Piemonte 25.000 dosi di Moderna.

“Nonostante la complessità della riorganizzazione necessaria alla luce delle nuove indicazioni ministeriali sui vaccini da somministrare alle diverse classi di età, la macchina vaccinale del Piemonte sta continuando a lavorare con il massimo sforzo per mantenere alti i livelli di immunizzazione che ha garantito finora ai suoi cittadini. Lo dimostra il traguardo di oltre 3 milioni di dosi somministrate ad oggi – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Nel pomeriggio ci siamo confrontati però con il generale Figliuolo per chiedere che nella distribuzione alle regioni delle dosi di Pfizer e Moderna si tenga conto del numero di richiami di AstraZeneca che devono essere riprogrammati e che sono maggiori nelle regioni come la nostra che sono partite prima in modo virtuoso a vaccinare e che adesso è giusto non vengano proprio per questo penalizzate”.

Oggi alle ore 9 sulla piattaforma www.ilPiemontevaccina.it si apriranno le prenotazioni per la seconda open night presso l’hub di Reale Mutua dedicata alla fascia 18-28 anni. L’evento è aperto ai giovani di tutto il Piemonte che non hanno ancora un appuntamento o hanno la convocazione dopo almeno 10 giorni dall’open night, in programma sabato 19 giugno dalle ore 21:30 alle ore 3:30 (i vaccini utilizzati saranno Pfizer e Moderna).

Al via le vaccinazioni in farmacia: da lunedì le prenotazioni

Da lunedì 14 giugno alle ore 12 i piemontesi potranno prenotare il loro appuntamento vaccinale anche in farmacia. Da venerdì 18 inizieranno le inoculazioni.

Dopo la messa a punto della complessa macchina organizzativa, parte così l’attuazione dell’accordo raggiunto nelle scorse settimane da Regione Piemonte, Federfarma Piemonte e Assofarm per estendere le modalità di vaccinazione offerte ai cittadini.

Oltre 500 le farmacie coinvolte su tutto il territorio, città e piccoli centri, oltre 1000 i farmacisti vaccinatori. Alle loro spalle la rete dei distributori di farmaci e il sistema informatico di prenotazione di Federfarma che dialoga con quello del CSI-Piemonte.

Possono essere vaccinati in farmacia i cittadini piemontesi dai 18 ai 79 anni in buona salute (quindi non i soggetti fragili) che non si sono ancora registrati su www.ilPiemontetivaccina.it, che si sono registrati ma non hanno ancora un appuntamento, oppure hanno già una data di convocazione dopo almeno 10 giorni e quindi non hanno ancora ricevuto la prima dose. Il vaccino inoculato in questa fase sarà Pfizer.

Due le modalità di prenotazione:

– direttamente in farmacia, portando con sé la tessera sanitaria;

– collegandosi a www.ilPiemontetivaccina.it, dove un’apposita schermata porterà all’elenco delle farmacie che effettuano le vaccinazioni e consentirà di scegliere la più comoda tramite una ricerca con il codice di avviamento postale o con il nome della stessa farmacia; una volta selezionata, si aprirà l’agenda della singola farmacia con la disponibilità degli orari e, a quel punto, si potrà prenotare l’appuntamento.

“È una nuova, importantissima fase della nostra campagna vaccinale – dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -. L’abbiamo fortemente voluta per consentire a tutti i piemontesi, soprattutto quelli che abitano nei piccoli centri, di potersi vaccinare al più presto. Rappresenta anche un’altra concreta attuazione della nostra volontà di portare il vaccino alle persone nella maniera più capillare possibile. Ringraziamo pertanto Federfarma e Assofarm per aver aderito alla nostra proposta di arruolare anche i farmacisti nell’esercito dei vaccinatori”.

“Adeguare al sistema vaccinale regionale le farmacie del Piemonte – afferma Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte – è stato un impegnativo lavoro di coordinamento: abbiamo dovuto mettere a punto un insieme di 500 hub singoli, con capacità però dimensionali ridotte e differenti. Abbiamo dovuto predisporre con estrema attenzione il sistema di prenotazione delle dosi vaccinali per ciascuna farmacia adeguato alla singola capacità di vaccinazione, quindi quello di consegna da azienda a distributore e poi a farmacia, e in ultimo abbiamo adeguato la nostra piattaforma di prenotazione facendola dialogare e interagire con quella del CSI”.

“Ancora una volta le farmacie tutte, comunali e private, stanno lavorando e sono a disposizione delle istituzioni e dei cittadini per offrire un servizio puntuale e rispondente alle necessità di ciascuno”, aggiunge Mario Corrado, coordinatore regionale di Assofarm.

Grimaldi (LUV): “Piemonte ultimo a raggiungere l’immunità di gregge”

Vaccini : “i ritardi di ‘Tele Cirio’ costeranno carissimo”

“Il Piemonte sarà l’ultima Regione a raggiungere l’immunità di gregge e a vaccinare almeno il 70% dei propri cittadini con il ciclo completo: i calcoli li hanno fatti il Corriere della Sera e il Sole 24 ore e sono la fotografia di un Piemonte in difficoltà evidente. Lo sa Cirio che da questa crisi uscirà meglio chi ne uscirà prima? Rischiamo di pagare a caro prezzo le inefficienze organizzative della Giunta” – commenta Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“Le scuse accampate quotidianamente dal Presidente Cirio celano una lentezza esasperante e una disorganizzazione che molti piemontesi ci segnalano da tempo e che da mesi denunciamo inascoltato in aula. Rispetto alle altre Regioni arriviamo sempre ultimi” – ricorda Grimaldi: “ci sono voluti mesi per ottenere di conoscere la data della vaccinazione scelta da un algoritmo, mentre le altre Regioni già da tempo permettono addirittura di scegliere il giorno e l’ora per la vaccinazione eppure non hanno certo preso le dosi al mercato nero, semplicemente si sono organizzate meglio”.

“Il Piemonte punta sulla lotteria degli ‘open days’, pochi posti esauriti in poco tempo, ma dovrebbe garantire a tutti i cittadini una pianificazione della propria vaccinazione: invece sono moltissime le coppie di coetanei conviventi che hanno appuntamenti a distanza di due settimane e in luoghi diversi, alcuni addirittura con prima dose nella seconda metà di agosto. Inoltre non tutte le Asl stanno riprogrammando e anticipando le date. Cirio vuole chiamare a casa le persone non vaccinate? ‘Tele Cirio’, se vuole salvare la salute e l’economia della nostra Regione, si risparmi le battute, organizzi invece una struttura efficiente che permetta a tutti di scegliere la data e l’ora della vaccinazione”.

Vaccini, 228 mila over 60 non hanno ancora aderito alla campagna

La Regione vuole convincere il 15,5% delle persone con almeno 60 anni che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale: in tutto  228 mila su un totale di 1 milione e 470 mila

La percentuale più alta è nella fascia 60-69, in cui la quota dei piemontesi che non hanno ancora aderito è del 21% . L’argomento è stato affrontato  nella riunione dell’Unità di crisi. E’ stata avviata un’ulteriore campagna di sensibilizzazione, che vede impegnati  anche i medici di base e i sindaci . Inoltre gli over60 dei quali il sistema sanitario ha il numero di cellulare riceveranno la data di un appuntamento via sms direttamente, mentre per gli altri verrà organizzato un incontro con i medici di famiglia. A questi la Regione chiederà di iscrivere in piattaforma i loro pazienti che non hanno ancora aderito, così  che il sistema possa inviare la convocazione.