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Il Senegal vince la Coppa d’Africa

Senegal-Egitto 4-2 dopo i calci di rigore al termine dei tempi regolamentari.È la prima Coppa d’Africa del Senegal.

La nazionale di Kalidou Koulibaly difensore centrale del Napoli ha battuto ai rigori l’Egitto vincendo il torneo per la prima volta in 65 anni.Ricordiamo che l’Egitto di Salah,attaccante del Liverpool,ha vinto 7 volte la coppa ed è al primo posto come trofei vinti.La nazionale senegalese ha saputo svoltare grazie all’arrivo di una nuova generazione di calciatori di livello internazionale e di un allenatore senegalese, l’ex calciatore Aliou Cissé, che è stato promosso capo allenatore nel 2015. Da lì ha iniziato un ciclo che ha portato il Senegal ai Mondiali in Russia, in finale di Coppa d’Africa — quella del 2019 persa contro la Tunisia — e ora alla prima vittoria continentale.

Enzo Grassano

Con Ice Challenge sport d’eccellenza a Pragelato


L’appuntamento è stato con Ice Challenge, gara nazionale di questa disciplina sportiva.


Un grande spettacolo di velocità sul ghiaccio, non solo per gli amanti di questa disciplina ma anche per un pubblico più vasto che, per le note motivazioni, non ha potuto affluire massicciamente a Pragelato.

Una sfida ricca di colpi di scena ha suggellato il quarto round di Ice Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2022 andato in scena domenica 6 febbraio a Pragelato. Nonostante le temperature molto alte e l’assenza di neve, Adriano Priotti e il suo staff sono riusciti nell’ennesimo miracolo, consentendo al circus tricolore del ghiaccio di disputare il round previsto in calendario.

Su una pista dapprima ghiacciata, poi mista con a tratti fango e terra, i piloti hanno dovuto affrontare una situazione in divenire particolarmente tecnica che ha regalato uno spettacolo incredibile in grado di confermare i verdetti solo alla fine di tre manches di gara da cardiopalma.

Aldo Pistono e la sua Opel Astra ex Snobeck (Hawk Racing Team) alla fine l’hanno spuntata anche questa volta bissando il successo di due settimane fa. Il pilota altoatesino, primo in Classe 8, ha interpretato alla grande l’ultima manche, quella che doveva consacrare Ivan Carmellino (Mitsubishi Lancer Evo Proto/New Driver’s Team) ed invece ha rimescolato prepotentemente le carte.

Il campione italiano in carica, leader della serie prima di Pragelato, sembrava avere vita quasi facile ma il dechappamento del pneumatico anteriore sinistro dopo tre dei sei giri previsti per la manche decisiva hanno estromesso Carmellino dalla lotta. Il pilota valsesiano ha comunque chiuso terzo, ma questo episodio ha reso ora più complessa la rincorsa al decimo titolo tricolore ghiaccio.

Rachele Somaschini (Kia Rio RX) ha chiuso ancora una volta seconda pur avendo disputato il suo migliore weekend fino ad oggi. Sempre perfetta, senza errori, alla fine ha ceduto all’attacco decisivo di Pistono, ma ha dimostrato grandissima padronanza al volante della potente vettura preparata da Gigi Galli e dal suo staff.

Quarta piazza per il due volte campione italiano Piero Longhi in gara con una Skoda Fabia R5 oltre che con la Subaru Impreza STI condivisa con Alex Pregnolato (Eurospeed): la partecipazione con la vettura preparata dalla P.A. Racing lo ha visto primeggiare in Classe 4. Quinta posizione per Roberto Nale (Skoda Fabia R5/Meteco Corse) primo di Classe 6, sesta per il rientrante Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) che ha vinto in Classe 3, settima per uno straordinario Massimiliano Zanatta (Skoda Fabia R5/New Driver’s Team), ottava per Werner Gurschler (Skoda Fabia Proto), nona per Natale Casalboni (Mitsubishi Lancer Proto/Tenjob), decima per Emanuele Lagrotteria (Equivoque Jeep) che ha primeggiato in Classe 7.

Piergiacomo Riva (Fiat Panda 4X4/Meteco Corse) ha conquistato la Classe 5 mentre Jean-Claude Vallino (Opel Astra/Meteco Corse) ha vinto in Classe 2 tornando in testa alla classifica riservata alle due ruote motrici nei confronti di Edoardo Nolasco (Fiat Panda Kit) vincitore in solitaria in Classe 1. Sergio Durante (Giannini 360 GP4/D4S Motorsport) ha vinto la classe 13 come unica vettura ibrida in gara, mentre Vittorio Gonella (Polaris RZR Turbo) ha portato a casa la Classe 12.

Tra i kart-cross inarrestabile Christian Tiramani (K3 Planet KC/Griusrallysport) che con questo ennesimo successo porta a tre su tre i suoi trionfi e mette una seria ipoteca sul titolo assoluto kart-cross 2022. Bravo Raffaele Silvestri (K3 Planet KC/Nico Racing) che ci ha provato con determinazione fino alla fine soprattutto nella terza manche quando è andato davvero ad un soffio dal successo. Terza posizione per Alessandro Trentini (KC K3 600/Squadra Piloti Senesi) che ha beneficiato nel finale del ritiro di Robert Gaerber Buonomo (Kamikaz 3 K3) costretto allo stop per una sospetta anomalia alla pompa della benzina.

Menzione speciale per l’esordio su ghiaccio della smart EQ fortwo e-cup con Massimo Arduini, Leonardo Arduini e lo youtuber Jakidale. Le vetture a propulsione elettrica, modificate con alcuni particolari come il differenziale autobloccante per essere più performanti sul ghiaccio, sono state protagoniste di tre manche dall’alto tasso adrenalinico con partenza da fermo. Le smart EQ fortwo hanno divertito con Leonardo Arduini che alla fine è risultato vincitore di misura davanti al papà Massimo e ad un arrembante Jakidale che tra prima e terza manche si è migliorato di quasi 5 secondi sul giro singolo. Un bell’esperimento che lancia le basi per quella che potrebbe diventare una collaborazione continua nella prossima stagione.

Ice Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2022 tornerà in scena il 19-20 febbraio per il round conclusivo della stagione.

La Juve c’è! 24esima giornata campionato serie A. Juventus-Verona 2-0

Vlahovic, Zakaria.

Vince e convince la Juve,3 punti d’oro che la issano al quarto posto in piena zona Champions League e verrebbe da dire missione,al momento, compiuta!Senza farsi prendere da facili entusiasmi la strada intrapresa è quella giusta ma ora ci vorrannno conferme e, soprattutto, continuità, quella caratteristica che è mancata agli uomini di Allegri per gran parte di questo campionato.Stasera la differenza l’han fatta subito i 2 nuovi arrivi decisivi del mercato di gennaio:a segno il bomber dal campionato Vlahovic ed il centrocampista tuttofare Zakaria,subito integratosi negli schemi bianconeri di mister Allegri.La prossima giornata di campionato porterà la sfida contro l’Atalanta a Bergamo,uno scontro diretto che profuma di spareggio e che i bianconeri non dovranno fallire per non rendere vana la positiva rincorsa fin qui effettuata.

Enzo Grassano

Reale Mutua Basket Torino – Capo d’Orlando 88 – 87: nella ripresa si “riprende” Torino

Il basket visto da vicino. 

Una partita giocata male, anzi malissimo, nei primi due quarti, viene giocata, almeno per la dignità e il rispetto verso il pubblico,nella ripresa con un pochino di cuore e un’intensita adeguata “alla bisogna”.

Sotto anche di 17 punti nella prima parte di gara, la Reale Mutua gioca talmente male da “costringere” la tifoseria più accesa e di cuore di Torino del basket ad abbandonare addirittura la curva e il palazzetto.

Poi, pur essendo andati all’intervallo sotto 52 – 42, Torino rientra con un minimo più di intensità ma a fasi alterne; recupera fino a meno 4 ma in poco tempo torna sotto di 12… .

Ma Capo d’Orlando non è sicuramente una squadra di Eurolega e, essendo anche indietro in classifica rispetto a Torino, non può andare avanti come nei primi due tempi e mezzo e infatti Torino rientra e passa per la prima volta in vantaggio a pochi minuti dalla fine.

Nel finale Torino ha la palla per passare in vantaggio sul punteggio di 87 pari e, su assist di Davies,  Toscano entra e subisce fallo e segna solo uno dei due tiri liberi a disposizione.

Ultima azione per Capo d’Orlando ma la tripla aperta di Mack finisce corta.

Partita brutta, come detto, ma almeno emozionante.

Il migliore, anzi i migliori, direi che sono i due statunitensi di Torino.  Davies, segna 18 punti e sembra essere sempre in grado di risolvere da solo la partita, e viene colpevolmente lasciato troppo in panca nell’ultimo quarto.  Senza di lui la Reale Mutua gioca diversamente e diventa ancora più prevedibile. Ma, mancando Zugno, a cui vanno i migliori auguri per un pronto recupero dopo l’infortunio, l’improbabile Oboe, pur segnando 6 punti sempre in contropiede da solo, viene inserito più tempo del dovuto a discapito dello stesso Trey Davies.

Scott gioca non bene il primo tempo e poi domina gli avversari in attacco con 22 punti, schiacciate, rimbalzi e palla sporcate in tale quantità da far pensare che se giocasse sempre così potrebbe ambire a categorie superiori.

Alibegovic segna punti importanti anche da 3 e Toscano mette tanta energia per sopperire alle proprie difficoltà fisiche e tecniche e risulta fondamentale per la vittoria finale.

De Vico e Landi sembrano pallide fotocopie di giocatori di basket e litigando chi con gli arbitri chi con la propria panchina terminano senza merito con 5 falli e in anonimato la partita.  Pagani sembra un pugile in gabbia e il suo bel momento sembra al momento scomparso.

Insomma,  è andata bene. Ma non benissimo… . Torino ha tante carenze e soprattutto è senza guida tecnica adeguata alla piazza e alle intenzioni dei tifosi. Gioca improvvisando e dipende dalla fantasia dei propri migliori giocatori che quando sono in giornata possono fare la differenza.

Saremo anche meglio dell’80 per cento delle altre squadre di A2 (anche se ho sinceri dubbi) come dice il presidente, ma non basterebbe comunque per le esigenze di Torino “Tifoseria”.

Ormai non ci si attende il bel gioco, questo abbiamo e questo  ci teniamo. Ma almeno attaccamento alla maglia non solo per disperazione ma fin dal primo secondo viene richiesto a tutti, anche a coloro cui non sembra più piacere giocare per i colori gialloblù di Torino.

La serie positiva contro le squadre piazzate peggio di noi continua. Ma abbiamo bisogno di almeno un altro buon giocatore. Così “siamo troppo pochi”.

Paolo Michieletto

Incredibile Toro!

24esima giornata di campionato serie A

Udinese-Torino 2-0
Molina 91′ Pussetto 96′

–Succede l’impossibile!Un Toro spento che stava portando a casa 1 punto subisce un incredibile 1/2 da parte dell’Udinese che vince 2-0 con i gol segnati nei minuti di recupero al 9’ed al 95’esimo entrambi su calci da fermo:punizione e rigore con M.Savic non esente da colpe su entrambi i gol.
Espulso Mandragora sullo 0-0 i granata subiscono un terribile ko che frena la rincorsa verso la qualificazione in Europa con il settimo posto che dista 7 punti.Ora testa al Venezia con 3 punti da conquistare per continuare a sperare.Rientrerà Bremer oggi sostituito bene da Buongiorno,mancheranno Lukic e Mandragora che saranno squalificati.

Enzo Grassano

Le curiosità del calcio: perché si gioca in 11?

Una delle domande più ricorrenti nel mondo del calcio è perché si gioca in 11 e non in numero diverso?

Il gioco del pallone è nato in Inghilterra e le motivazioni dell’11 contro 11 sono almeno 3:la prima è che nel 1870, la Football Association (FA) inglese, per mettere fine al caos che regnava e che rendeva di fatto complicato organizzare incontri fra squadre di città distanti e che applicavano norme diverse, schierando numero diversi di giocatori ogni volta, anche 16 contro 16 per esempio, decise di fissare che ogni squadra avrebbe schierato solo e soltanto 11 giocatori sul campo. Una seconda motivazione è da ricondurre al gioco del Cricket (lo sport del tempo più seguito) che si giocava 11 contro 11.Terza ed ultima motivazione senz’altro curiosa ma molto valida e, probabilmente, la più veritiera:le classi del college erano all’epoca formate da 10 studenti e 1 professore, da cui, forse, il ruolo di portiere che identifica una persona esperta e che deve proteggere alla fine l’integrità morale,fisica e culturale di tutti i componenti del gruppo.Il Portiere ed il Professore ultimi baluardo difficili da superare!

Enzo Grassano

Olimpiadi di Pechino: facciamoci due risate!

Con incredibile tempismo, proprio il giorno della cerimonia ufficiale d’inaugurazione dei Giochi olimpici di Pechino, è uscito il libro ABC delleOlimpiadi di Pechino, che illustra, in chiave comica, il prossimo evento sportivo mondiale.

Autore è Gianluigi De Marchi, non nuovo a libri umoristici (ha pubblicato con successo ABC delle Olimpiadi di Tokyo, Il peggio di Nonnoscemo, Nake news, C’era una volta, per citare i più recenti, già segnalati su queste colonne.)

 

 

Il libro è organizzato in tre capitoli a tema.

Il primo descrive, con lo stile demenziale tipico di De Marchi, i paesi iscritti alle Olimpiadi, dall’Algeria (ebbene sì, anche gli algerini hanno campioni dello sci e del ghiaccio; può far ridere, come se gli eschimesi fossero iscritti a gare di corsa con i dromedari nel deserto, ma è così…), fino all’Uzbekistan.

Per ogni Paese sono indicati i tratti caratteristici: ad esempio, per la Svizzera è detto che “E’ la patria dei famosi “gnomi di Zurigo”, i finanzieri più bassi del mondo dagli strani cognomi che, in realtà, fanno ben altri mestieri. Ricordiamo Angolo (un geometra), Boccolo (un parrucchiere), Cutolo (un mafioso), Embolo (paralizzato da un ictus), Gondolo (barcaiolo di origini veneziane), i gemelli Grappolo e Luppolo (esperti di vini e birre), Mestolo (cuoco), Nuvolo (meteorologo), Ovulo (ginecologo)”, e così via in una galleria di altri nani.

Ogni Paese, inoltre, ha un santo protettore, ricordato per chiedergli la grazia di vincere tante medaglie. Ad esempio per la Spagna si ricorda che “Gli spagnoli adorano bere il vino, quindi hanno eletto come santo protettore San Gria, enologo sivigliano del 1100”; i greci hanno scelto come santo protettore San Torini, un eremita del IV secolo che vive su un’isola in mezzo al Mediterraneo; i tedeschi sono forzuti, tanto che il loro santo protettore è San Sone, culturista bavarese del 1400, e così via.

Il secondo capitolo comprende la descrizione degli sporti olimpici in “versione demarchiana”. Veniamo così a conoscenza delle gare di Skeletron (sport divertente per necrofili e becchini), Slalom nano (prova di abilità in cui eccellono Enrico Montenano, Al Nano, Iva Nanicchi e tanti altri), il Saldo dal trampolino, i cui concorrenti, in genere negozianti d’abbigliamento, debbono salire in cima ad un altissimo trampolino carichi di oggetti invenduti nel corso della stagione, lanciandosi nel vuoto gridando “Sconto del 30%! Ribassi del 50%! Fine stagione a prezzi stracciati!” per vendere gli stock.

La parte finale è una carrellata sugli atleti italiani con il loro profilo biografico, naturalmente strampalato. Non si forniscono indicazioni per non rovinare la sorpresa di leggerli… Diamo solo una chicca: nel profilo di Kristof Innerhofer, il grande discesista altoatesino, si legge che “E’ molto vanitoso (d’altronde ne ha ben donde perché è bellissimo…) e quando è in vacanza passa le ore a rimirarsi allo speck…

Insomma, il libro è una carrellata di battute continue a ruota libera; ogni pagina è un susseguirsi di calembours, giochi di parole, squarci di cultura demenziale…

Ad esempio, parlando dell’Arabia Saudita, si mette in evidenza che in Arabia vivono persone mostruosamente ricche, i nababbi, che sposano le namamme ed hanno bei nafigli.

Vivono anche le mammalucche, un po’ tonte, che hanno i figlilucchi.

Un bel volume di 90 pagine, con immagini, fotografie, disegni che alleggeriscono il testo; costa 10 euro su Amazon (reperibile sul sito, nella sezione Libri), oppure (beneficiando di uno sconto)chiedendolo a demarketing2008@libero.it

 

Il CSI sullo sciopero delle piscine. Preoccupazioni condivisibili: è ora di dare risposte

Domenica 6 febbraio è annunciato uno sciopero sul territorio nazionale dei gestori delle piscine, allo scopo di sollecitare il Governo italiano a dare risposte concrete ad un settore in profonda crisi economica e, in molti casi, a rischio di fallimento. Anche il CSI prende posizione.

 

 ”Così si chiude! Non possiamo andare più avanti, con queste tariffe insostenibili”. Le grida d’allarme arrivano dalle società sportive e da diversi comitati territoriali del CSI e riguarda l’aumento, nel primo mese del 2022, delle bollette del gas e dell’energia elettrica negli impianti sportivi ed in particolare nelle piscine. Un coro unanime da Verbania a Bari, da Modena a Genova, da Roma a Milano; ad ogni latitudine della penisola. Il caro bollette, con aumenti oltre il 50%, interessa praticamente tutti: privati, associazioni, aziende e istituzioni. Se non è un altro lockdown, poco ci manca sottolineano da Via della Conciliazione, sede storica della Presidenza Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Le piscine, dopo i tanti mesi complicati di chiusure e restrizioni dovute al Covid, soffrono particolarmente, ma i rincari colpiscono in generale tutto il sistema dell’impiantistica sportiva.

«Serve urgentemente un tavolo di regia con le istituzioni – afferma sul tema il presidente del CSI, Vittorio Bosio – e sollecitiamo il Governo ad assumere al più presto provvedimenti concreti, onde evitare l’inevitabile chiusura di tanti poli natatori in Italia. Siamo molto vicini al mondo delle società sportive; negli ultimi due anni, il mondo dello sport italiano è stato tra i settori più fortemente colpiti dalle comprensibili restrizioni conseguenti alla pandemia; a fronte di questo, non sempre l’azione del Governo è stata concretamente incisiva per la vita delle associazioni e società sportive dilettantistiche, ma anche degli stessi Enti di Promozione Sportiva, spesso con ristori economici che non tenevano in conto delle importanti e proporzionali differenze tra le varie realtà sportive, creando evidenti sperequazioni nella distribuzione dei sostegni pubblici. Di questa situazione –prosegue il Presidente del CSI – ne hanno sofferto in particolare gli impianti natatori, rimasti completamente chiusi per oltre 10 mesi e riaperti a capienza comprensibilmente ridotta, ai quali ora stanno arrivando le prime bollette “pazze”, con rincari di luce e gas, di cui questi impianti sono grossi utilizzatori per la loro stessa natura, tali da rendere assolutamente insostenibile la situazione. Sono così a rischio di chiusura definitiva moltissimi impianti natatori e con essi va in crisi un intero settore sportivo sia agonistico che dilettantistico, esponendo a rischio decine di migliaia di lavoratori del settore, ma anche un fondamentale servizio di utilità sociale per i cittadini del territorio ed un patrimonio immobiliare pubblico e privato di importanza strategica».

«Il CSI – conclude Vittorio Bosio – non può che condividere le più che motivate e concrete preoccupazioni dei gestori e fa un appello a tutte le forze di Governo perché cerchino rapidamente soluzioni a sostegno del settore impiantistico sportivo non solo attraverso una adeguata proporzionalità nei ristori ma soprattutto attuando una energica azione di calmieramento dei costi delle utenze, attualmente al centro di una bolla speculativa internazionale. Ci troviamo di fronte ad un Governo di ampia coalizione, dove forze politiche di opposte estrazioni si sono unite, sotto la guida di premier capace e credibile, per ascoltare le tante domande di un Paese in difficoltà: questo è il momento di dare risposte concrete a quelle domande».

 

Area Comunicazione e Innovazione Tecnologica

Centro Sportivo Italiano APS – Presidenza Nazionale

Riparte il campionato 24esima giornata

Domenica 6 febbraio

Ore 18.       Udinese-Torino
Ore 20.45. Juventus-Verona

Chiuso il mercato calcistico che ha visto protagoniste le 2 squadre torinesi con acquisti di valore,riparte il campionato che dovrà confermare quanto fatto di buono finora dalla Juve e dal Toro.
Ecco le formazioni

Domenica, Allianz Stadium, ore 20.45

JUVE (4-3-3): Szczesny, Danilo, De Ligt, Chiellini, De Sciglio; Arthur, Zakaria, Rabiot; Cuadrado, Vlahovic, Morata. Allenatore: Allegri. A disposizione: Pinsoglio, Israel, Bonucci, Rugani, Lu. Pellegrini, McKennie, Miretti, Kaio Jorge, Kean, Dybala. Indisponibili: Chiesa, Alex Sandro, Perin, Bernardeschi. Squalificati: Locatelli. Diffidati: Danilo, Bernardeschi.

VERONA (3-5-2): Montipò; Casale, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Ilic, Veloso, Lazovic; Barak, Caprari; Kalinic. Allenatore: Tudor. A disposizione: Pandur, A. Berardi, Sutalo, Coppola, Depaoli, Bessa, Tameze, Cancellieri, Praszelik, Retsos, Lasagna. Indisponibili: Dawidowicz, Frabotta, Hongla. Squalificati: Simeone. Diffidati: Casale, Faraoni, Gunter, Veloso.

Udine,Dacia Arena ore 18

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Nuytinck, N. Perez; N. Molina, Arslan, Walace, Makengo, Udogie; Success, Beto. Allenatore: Cioffi. A disposizione: Padelli, Gasparini, Marì, Zeegelaar, Benkovic, Jajalo, Soppy, Samardzic, Pussetto, Nestorovski. Indisponibili: Pereyra. Squalificati: Deulofeu. Diffidati: Walace.

TORINO (3-4-2-1): V. Milinkovic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Vojvoda; Praet, Brekalo; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Berisha, Aina, Izzo, Zima, Ansaldi, Linetty, S. Ricci, Pobega, Seck, Pjaca, Zaza, Pellegri. Indisponibili: Belotti, Edera, Fares. Squalificati: Bremer. Diffidati: Aina, Buongiorno, Lukic, Mandragora.

 Enzo Grassano

Si può giocare a calcio seduti comodamente sulla moto

Curiosità dal mondo del calcio

Incredibile ma vero si può giocare a calcio seduti comodamente sulla moto! Calcio e motori,binomio perfetto! Si chiama Motoball e si gioca in quattro contro quattro.Otto giocatori di movimento su una moto e due portieri, uno per squadra, gli unici a non essere seduti su una sella ma completamente liberi. Una partita dura ottanta minuti ed è divisa in quattro tempi da venti. Il Motoball è nato negli anni ’30 e ovviamente non gode della stessa popolarità del calcio inglese ma esiste e viene praticato. Si contano appassionati in diverse località d’Europa, soprattutto in Francia, Inghilterra, Scozia e Svezia.

Enzo Grassano