SPETTACOLI- Pagina 5

Mu-To ripropone “Maciste”, da vedere anche dopo 110 anni

Il cinema muto ebbe un’ampia diffusione a Torino, attraverso grandi case di produzione quali Aquila Films, Ambrosio e Itala Film, tutte attive nel momento di ascesa del cinema come forma d’arte. Nella città piemontese nacquero alcuni dei primi film muti con trame sofisticate e capolavori del cinema italiano, come Cabiria (1914).

Martedì 25 marzo ha avuto luogo il primo dei due appuntamenti di Mu-To, un progetto dedicato alla proiezione dei film muti in un’atmosfera originale: un po’ di luce soffusa, una sala piena di gente (evento raro nei nostri giorni) e un accompagnamento musicale dal vivo. L’evento è stato organizzato con la partecipazione del Conservatorio Giuseppe Verdi, del Liceo Classico e Musicale “Cavour” e del Museo Nazionale del Cinema. Si è trattato solo del primo incontro dei due in programmadel secondo, che si svolgerà ad aprile, verrà comunicata la data precisa sui social del Cinema Massimo e del Conservatorio Giuseppe Verdi.

Durante la serata la sala 3 del Cinema Massimo era gremita. Il primo film in programma è stato Maciste (1915), il cui protagonista è un uomo caratterizzato da una forza straordinaria e interpretato da un attore divenuto iconico: Bartolomeo Pagano. Un’opera che contribuì a sviluppare ulteriormente il divismo, fenomeno, già avviato nel XIX secolo, che consisteva in una sorta di divinizzazione delle star, le quali diventavano più popolari dei personaggi da loro interpretati.

Maciste (senza fare spoiler) è un allegro film d’avventura che vale la pena vedere anche a distanza di 110 anni. L’esperienza è stata resa unica in particolare da un giovane protégé pianista, che ha accompagnato il film senza alcuna interruzione per tutta la sua durata ben 67 minuti! Quella melodia, che allinizio sembrava una semplice colonna sonora, alla fine ha scatenato un’ovazione. L’esecuzione è stata così impeccabile che era difficile all’inizio credere che si trattasse di un accompagnamento dal vivo, perciò non si poteva fare altro se non applaudirlo calorosamente. Insieme alle risate della sala, scatenate dalle scene più divertenti, ha reso quella serata indimenticabile.

Dopo quel momento introduttivo (la proiezione di un classico lungometraggio), si è svolta la seconda parte della serata, in cui sono stati riprodotti 6 cortometraggi, quasi tutti realizzati e poi restaurati a Torino. Questa volta le immagini sullo schermo erano accompagnate dall’intera orchestra giovanile del Liceo Classico e Musicale Cavour. I film scelti erano tra loro molto diversi: dai primi esperimenti di cinema narrativo ai film francesi della società Pathé, risalenti al 1907 e orientati allintrattenimento. Sono rivolti a uno spettatore più attento rispetto a Maciste, che, ribadisco, è un film sicuramente migliore di alcune produzioni di Marvel, come Captain Marvel. Richiedono che lo spettatore abbia una capacità di lettura approfondita delle opere cinematografiche; anche la musica, questa volta suonata da giovani, non è sempre di altissimo livello, però ha i suoi momenti di fama e di sorpresa, con l’introduzione di una colonna sonora in stile jazz.

Per concludere, questo evento è soltanto alla sua seconda edizione, ma ha tutte le carte in regola per sopravvivere. Si configura come una grande sfida collettiva per assicurare al pubblico un’esperienza unica nel suo genere.

Viktor  Smolkin

redattore di The Password

Barbie e Ken: Riflessioni su una felicità imposta

28-29 marzo 2025

Casa Fools, via Bava 39, Torino

 

Due tra i personaggi più pop di tutti i tempi nello spettacolo teatrale che ha debuttato prima della versione cinematografica

In Barbie e Ken – lo spettacolo della compagnia italo-svizzera Teatro La Fuffa che ha debuttato prima della versione cinematografica campione di incassi – i due protagonisti, tra domande scottanti, argomenti tabù, crisi esistenziali e ironia grottesca, sfidano il loro mondo perfetto scoprendo che la felicità imposta ha un prezzo inaspettato.

In una grande scatola di plastica, Barbie e Ken sfoggiano il loro forzato sorriso da giocattoli. Tutto sembra perfetto nel loro mondo: ogni cosa è prevedibile e volta alla conquista della felicità. Tuttavia, basterà un primo “Perché?” di Barbie a mettere in dubbio pian piano il loro sapere surrogato fino a convincerli a infrangere gli schemi prestabiliti. Ma cosa accadrà quando Barbie vorrà sapere di più in merito al sesso? Tra goffi tentativi e crisi esistenziali, i due si scontrano con irrisolvibili contraddizioni fra il comico, il grottesco e il drammatico. In un ritmo sempre più incalzante e con il coinvolgimento totale del pubblico, Barbie e Ken scivolano sempre più in basso nel sistema che li sta inghiottendo: “Noi dobbiamo essere felici! A tutti i costi!”

Lo spettacolo ha vinto il Festival Inventaria 2022 ed è stato indicato come “Miglior novità” del Teatro Ragazzi agli Eolo Awards 2023.

CONSONANZE

Barbie e Ken è uno spettacolo di “Consonanze”, la stagione teatrale 2024-2025 di Casa Fools, composta da 21 repliche di 10 diversi titoli, che propone un calendario multidisciplinare che promuove linguaggi espressivi di classici contemporanei attraverso la riscrittura di grandi capolavori o nuove opere e adattamenti in chiave pop che affrontano temi universali. Lo spettacolo è stato selezionato dal Collettivo Cartellone Condiviso all’interno del progetto di direzione artistica partecipata di Casa Fools.

CASA FOOLS

Casa Fools è una Casa con un Teatro dentro. Codiretto da Roberta Calia, Luigi Orfeo e Stefano Sartore, da anni Casa Fools lavora per ricostruire la comunità attraverso l’arte e abbattere le barriere e i pregiudizi legati a certi luoghi della cultura. Non solo attraverso una politica dei prezzi contenuta, ma anche facendo partecipare attivamente il pubblico alla vita del teatro, coinvolto fin dall’inizio nella direzione artistica tramite un’esperienza di decisione collettiva del cartellone.

Per la stagione 2024-25 Casa Fools ha aderito a “Teatri Aperti Torino”, progetto in collaborazione con sei spazi e sei compagnie torinesi che si occupano di teatro contemporaneo: Bellarte, Cubo Teatro, San Pietro in Vincoli Zona Teatro, Spazio Kairos, Cineteatro Baretti e Casa Fools. Obiettivo è la promozione congiunta del teatro contemporaneo in città attraverso sinergie artistiche e produttive e circuitazione dei pubblici, contribuendo in modo congiunto allo sviluppo dell’identità culturale della città di Torino.

La stagione Consonanze ha ricevuto il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo all’interno del bando “Linee guida per progetti nell’ambito della cultura contemporanea 2024” ed è sostenuta dal contributo della Fondazione CRT nell’ambito del bando “Note e Sipari” e dal patrocinio oneroso 2024 del Consiglio Regionale del Piemonte.

 

Info

Casa Fools I Teatro Vanchiglia, via Bava 39, Torino

28-29 marzo 2025, ore 21

Barbie e Ken

Una creazione di Letizia Buchini, Filippo Capparella e Saskia Simonet

Da un’idea originale di Filippo Capparella

Regia Filippo Capparella

Co-regia Saskia Simonet

Interpreti Letizia Buchini e Filippo Capparella

Drammaturgia Filippo Capparella, con i contributi di Saskia Simonet e Letizia Buchini

Produzione Teatro La Fuffa

Co-produzione Fondazione SAT

Musica originale Davide Rossi

Biglietti: intero 12 euro, ridotto 9 euro

www.casafools.it

FB @casafools IG @casafools

Beppe Braida il 4 aprile al ‘Lago dei Salici’ di Caramagna Piemonte

Dopo il sold-out con Giuseppe Cruciani de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, arriva un’altra cena-spettacolo con l’intrattenimento e la simpatia di uno fra i migliori artisti della risata italiani.

Dopo il sold-out con Giuseppe Cruciani, Maurizio Scandurra, Luca Scazzi e il Canepardo de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ del 15 marzo scorso, che ha visto una grandissima partecipazione di pubblico e giornalisti presenti in sala, venerdì 4 aprile a Caramagna Piemonte (CN) l’appuntamento imperdibile è con un altro ospite d’eccezione.

Sarà infatti Beppe Braida il protagonista assoluto della serata-evento presso l’elegante cornice del ‘Lago dei Salici’, rinomato wedding & congress center fra i più ampi e raffinati in Italia nel suo settore.

Il popolare comico e cabarettista torinese, apprezzato e altrettanto famoso per le sue felici partecipazioni a noti programmi tv quali ‘Colorado’ e ‘L’Isola dei Famosi’, oltre a svariati film in qualità di attore in diversi ruoli, sarà protagonista sul palco per uno show all’insegna dell’intrattenimento, del divertimento e della simpatia. Porterà infatti in scena i personaggi che l’hanno reso noto al grande pubblico, in un mix di coinvolgimento e ilarità tutto da vivere insieme.

Un’occasione unica per confrontarsi a ruota libera con una delle voci più simpatiche della comicità italiana, tra buona tavola, location da sogno e un contesto conviviale di tutto rispetto.

Siamo onorati di avere con noi Beppe Braida, da sempre specchio sincero dell’Italia che sa ridere e sorridere con gusto” esordisce “Capitan” Giovanni Riggio, amministratore del ‘Lago dei Salici’ (www.lagodeisalici.com). “Un artista che certamente saprà lasciare il segno con la qualità e l’umiltà che gli sono proprie da sempre, e che in un momento storico difficile quale quello in atto offre uno spunto sano per condividere un momento di gioia e leggerezza. Il tutto condito con un ricco menù all’insegna della tradizione realizzato esclusivamente con prodotti del territorio a chilometri zero tra cui albese di vitello con misticanza, flan di porri e ricotta con fonduta di castelmagno, agnolotti del plin burro e salvia e guancia di maialino brasata con patate al forno, oltre al dessert e all’entrée di benvenuto con cui accogliere al meglio i nostri ospiti”..

Proprio nel 2025 il ‘Lago dei Salici’ celebra il primo trentesimo anniversario dalla fondazione, che dal 1995 l’ha reso una location di primo piano sempre più richiesta e frequentata da ogni parte d’Italia per matrimoni, cerimonie pubbliche e private, set cinematografici e ricorrenze aziendali.

Per informazioni e prenotazioni su cena seduta e menù, tel. 0172 89236, oppure Whatsapp 392 0653237, con possibilità di pernottamento aggiuntivo in hotel di livello per chi ne fa richiesta (a soli 2 km dalla location dell’evento, presso l’Hotel Terre dei Salici www.hotelterredeisalici.com).

“Risveglio di primavera” debutta al Gobetti

Martedì 1 aprile, alle ore 19.30, debutto al Teatro Gobetti di “Risveglio di primavera” del drammaturgo tedesco Frank Wedekind, nella traduzione di Roberto Cavosi, per la regia di Marco Bernardi. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e dal Teatro Stabile di Bolzano resterà in scena per la stagione in abbonamento fino a domenica 6 aprile prossimo.

“In 19 brevi scene dal ritmo travolgente, con una struttura simile a quella del montaggio cinematografico, Wedekind, appena ventiseienne, ci racconta con una straordinaria forza drammatica l’eterno conflitto tra adolescenti e adulti, e non si fa mancare nulla – commenta il regista Marco Bernardi a l’avere di un testo che è simbolo delle condizioni giovanili di ogni tempo – dalla scoperta del sesso alle difficoltà di comunicazione, dall’importanza dell’amicizia alla struggente speranza di dare un senso alla vita, dallo smarrimento della ricerca della propria identità alla paura del primo amore. Così il grande autore tedesco, padre dell’espressionismo teatrale, ci colpisce ancora oggi per la modernità dei temi trattati e la sensibilità nei confronti dei giovani e delle loro speranze, spesso tradite”.

“Risveglio di primavera”, scritto da Frank Wedekind nell’inverno 1890-91, viene portato in scena, a causa della censura, solo 15 anni dopo. Fu Max Reinhardt a portarlo al debutto a Berlino. Era il 1906 e lo spettacolo scandalizzò i benpensanti, entusiasmò la critica e il pubblico liberale e progressista. Di questa pièce teatrale sono state messe in scena diverse edizioni nei teatri del mondo, riscritture comprese, e ne sono derivati film memorabili come “L’attimo fuggente” di Peter Weir del 1989. La forza dirompente dell’adolescenza e il conflitto generazionale sono i temi centrali della messa in scena di Bernardi, che dirige una compagnia di 14 attori, dieci dei quali sono giovani selezionati in tutta Italia tramite 100 provini. Bernardi li guida attraverso i vertiginosi cambi di registro di Wedekind, nell’alternarsi continuo di scene comiche e drammatiche, nella rapido passaggio tra un quadro e l’altro, da un dialogo a un monologo, da una situazione all’altra, seguendo l’acuta e ostinata ricerca che caratterizza l’autore. Questa rilettura è ispirata a un altro artista contemporaneo di Wedekind, il pittore di Ostenda James Ensor, con le sue maschere misteriose e grottesche. Oltre a una assoluta libertà creativa, li accomuna il bisogno di esprimersi attraverso regimi stilistici apparentemente opposti, da un lato un’intensa vena drammatica, dall’altro una specie di ansia dello sberleffo, una macabra vena farsesca.

Teatro Gobetti – via Rossini 8, Torino

Orari: martedì, giovedì, sabato ore 19.30/mercoledì e venerdì ore 20.45/domenica ore 16

Biglietteria: teatro Carignano – piazza Carignano 6, Torino. Telefono: 011 5169555 – biglietteria@teatrostabiletorino.it

Mara Martellotta

Il nuovo appuntamento del “Circolo dei Cantautori”

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Venerdì 28 marzo Club Arci Circolo Corso Parigi – ore 21

Tante voci e brani per valorizzare la canzone autorale torinese

Venerdì 28 marzo alle ore 21, nel suggestivo Club Arci Circolo Corso Parigi, in corso Dante 28/A, riprende il secondo appuntamento con il “Circolo dei Cantautori“. Un collettivo di artisti fondato da Luigi Antinucci, nato con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone attraverso iniziative e una rete territoriale di musicisti. 

Venerdì 28 marzo l’appuntamento è dedicato a “Zucchero”, grazie all’esibizione di Luca “Cipo” Sperindio, il più accreditato fra i cantanti tributo di Fornaciari. Sul palco saliranno anche Luigi Antinucci, direttore artistico del Circolo dei Cantautori e vicepresidente dell’associazione Magica Torino Ets, che porterà alcune sue canzoni e un paio di brani di grandi maestri storici; Maurizio Seren Rosso con un’anteprima del suo nuovo lavoro discografico e Marco Roagna alla chitarra. 

“Il Circolo dei Cantautori vuole essere propulsore e portavoce di un “movimento culturale” vicino alla tradizione cantautorale poetica, quella dei grandi artisti quali i piemontesi Luigi Tenco, Paolo Conte o Gian Maria Testa” – commenta il direttore artistico del Circolo dei Cantautori, Luigi Antinucci – “Anche nella nostra Torino, come ad esempio a Genova, Bologna, Roma, Napoli, è giusto parlare di “scuola torinese”, riguardo la canzone d’autore. Se le voci degli autori piemontesi si uniranno sono sicuro che creeremo un coro potente che non potrà passare inosservato, al fine di tutelare e dare risalto a quella canzone d’autore che come ben sappiamo, oggi non è più adeguatamente valorizzata”.

L’ingresso è riservato ai possessori di tessera Arci, per prenotare è necessario scrivere a corsoparigi2019@gmail.com

OGR: FLASHOVER incontro fra parole, musica e immagini

OGR Torino – Sala Duomo
venerdì 28 marzo 2025, dalle 16 a mezzanotte

Ingresso gratuito

Venerdì 28 marzo, dalle 16 a mezzanotte, la Sala Duomo delle OGR Torino ospiterà FLASHOVER, un incontro fra parole, musica e immagini che accende i riflettori su una stagione irripetibile della cultura underground torinese, quella degli anni Ottanta e Novanta.

Curato da Alessandro Castelletto, Maurizio Cilli e Luca Morino il progetto è nato nell’ambito di Biennale Democrazia dalla collaborazione tra l’Associazione Vox Creola, Biennale Democrazia e OGR Torino con l’obiettivo di ricostruire e rielaborare l’impatto delle subculture giovanili nate tra la fine del Novecento e l’inizio del nuovo millennio.

  
Come un incendio che si propaga senza schemi predefiniti, Torino, nella fase di declino industriale, si affermò come uno dei centri nevralgici della creatività indipendente in Italia. Una città brulicante di sperimentazione, che trovò nella musica, nel teatro, nelle arti visive e nel nightclubbing nuove forme di espressione e identità, tanto da diventare un luogo di riferimento e un approdo per moltissimi.
FLASHOVER non è solo un tributo al passato, ma un ponte tra generazioni: un incontro tra chi ha vissuto quella stagione di fermento e i protagonisti della scena artistica contemporanea.  In un affresco di esperienze e ricordi, moltissimi – inevitabilmente non tutti! – fra i protagonisti di quella straordinaria stagione di teatro, danza, arte contemporanea, musica si ritroveranno per una giornata di incontro, ricordi, slancio verso un futuro che sappia ritrovare l’energia e la creatività di quei giorni.

Il programma della giornata si apre con il panel Creative City dalle 16 alle 17.30: con Chiara Bobbio (Città di Torino), Gian Alberto Farinella (Accademia Albertina di Belle Arti), Sara Fortunati (Circolo del Design), Alberico Guerzoni (Scuola Holden), Marco Rainò (IAAD), Paola Zini (IED Torino). Come mantenere il primato di un ambiente fertile per la creatività e la sperimentazione artistica intessendo reti e connessioni della scena culturale locale?
Dalle 18 alle 20 l’occasione per celebrare il 50° anniversario del Laboratorio Teatro Settimo con un omaggio a una delle realtà teatrali più innovative del panorama nazionale, che ha saputo esplorare le intersezioni tra scuola, città, teatro e mondo del lavoro, con Lucio Diana, Erica Nava e Lorenzo Tombesi (PoEM), Gabriele Vacis, Adriana Zamboni. Seguirà un tributo alla storica compagnia di danza contemporanea Sosta Palmizi, con Natalia Casorati, Daniele Ninarello e Alessandro Pontremoli. a seguire un Tributo a Guido Carbone, gallerista che ha segnato un’epoca dell’arte torinese, creando uno spazio che ha accolto artisti emergenti e sperimentatori con Monica Carocci, Sergio Cascavilla, Guido Costa, Enrico De Paris, Daniele Galliano, Pierluigi Pusole.

VILLEGGIATURA, SMANIE, AVVENTURE E RITORNO 
con Eugenio Allegri, Marco Paolini, Lucilla Giagnoni, Laura Curino, Beppe Rosso, Mariella Fabbris, Mirko Artuso, Benedetta Francardo, Massimo Giovara, Paola Rota, regia Gabriele Vacis

Dalle 20 alle 21, Flashover ospita un dj set di Roger Rama, dj e produttore protagonista di quegli anni con serate e set indimenticabili nei club e nei locali più iconici.
Dalle 21 a mezzanotte ancora incontri e musica dal vivo: con la conduzione di Federico Sacchi un Tributo a Carlo U. Rossi, omaggio al leggendario produttore musicale che ha lasciato un segno indelebile nella scena italiana con Andrea Costa, Mauro Tavella, Madaski, Mauro Ermanno Giovanardi, Marco Basso, Luca Morino, Pietro Giay e gli Omini. A seguire Materiali Resistenti – Il Cinema Indipendente, un viaggio nella cinematografia indipendente torinese, con i registi Luca Pastore, Irene Dionisio e Davide Ferrario. Radio Flash – La Voce della Città sarà un confronto generazionale che prende spunto dalle vicende della storica emittente indipendente per esplorare le nuove forme di radiofonia locale, alla ricerca di una nuova comunità di ascoltatori con Cosimo Ammendolia, Paolone Ferrari, Giusi Brunetti, Paolo “Mixo” Damasio, Chiara Pacilli, Stefania Vulpi. Infine, Nightclubbing Heroes: la nightlife torinese ha avuto un impatto determinante sulla cultura underground e no si può che chiudere con un viaggio nei club storici e nelle estetiche del nightclubbing con Johnson Righeira, Lella Lugosi, Ivano Bedendi, Maria Vernetti.

Durante tutta la serata, la resident band Loschi Dezi accompagnerà dal vivo gli incontri, con un’inedita colonna sonora figlia delle famose notti al Tuxedo e allo Studio 2. Proprio ai Loschi Dezi, testimoni e protagonisti di quell’epoca vibrante e seminale, il regista Alessandro Castelletto sta dedicando il documentario “Balla un nuovo passo falso” e nel corso della serata verranno presentati il teaser e la campagna di crowdfunding per sostenerne la realizzazione.

FLASHOVER sarà un’esperienza immersiva fatta di parole, immagini, video e musica, contributi originali di quegli anni, per raccontare e reinterpretare un’epoca in cui Torino ha saputo reinventarsi attraverso la cultura alternativa. Un evento per ricordare da dove veniamo e immaginare il futuro.


Loschi Dezi
CS

Per la prima volta al Regio, il nuovo allestimento de “La Dama di Picche” realizzato da Deutsche Oper

Andrà in scena martedì 1 aprile, alle 19.30, presso il Teatro Regio, in occasione dell’Anteprima Giovani, “La Dama di Picche”, lo struggente capolavoro di Cajkovskij tratto da Puškin. Al via da martedì 18 marzo la vendita dei biglietti per l’opera che Cajkovskij considerava la sua creazione più riuscita, nata nel 1390 da un fervore creativo impetuoso sul libretto del fratello Modest. Tratto dall’omonimo racconto di Alexander Sergeevič Puškin.

Sul podio il talentuoso Maestro Valentin Uryupin, che dirigerà l’Orchestra, il Coro e il Coro delle Voci Bianche del Teatro Regio. Questi ultimi, istruiti rispettivamente da Ulisse Trabacchin e Claudio Fenoglio. Nel dramma puskiniano Hermann è un uomo qualunque, intrappolato in una vita monotona e senza prospettive. Vive in una caserma, in uno spazio angusto che riflette la sua esistenza grigia e priva di slanci. Il benessere gli appare come un miraggio, la sua ossessione per il successo e l’amore si nutre di illusioni. Il mondo attorno a lui gli sembra scintillante e inaccessibile, come una vetrina luccicante da cui si sente escluso. Lisa, al contrario, è nata in un ambiente privilegiato, ma sogna di liberarsi dalle regole soffocanti che la imprigionano. Se Hermann desidera entrare in quel mondo dorato, Lisa vuole fuggirne. Due desideri opposti che li condurranno in un gioco crudele dove il destino si diverte a infrangere ogni illusione.

Si potrebbe definire l’opera come una partitura sinfonica che si mantiene in bilico tra intimismo e spettacolarità, dove l’autore si destreggia da una parte nell’ossessione nevrotica di Hermann e dall’altra nella trepidante passione di Lisa, a metà tra un romanticismo straziante e un decadentismo morboso, tra tragicità e pessimismo melanconico, che si traducono in una visionarietà drammatica e in una tessitura vocale piuttosto complessa.

La parabola tragica di Hermann, l’uomo che si consuma nel vortice della brama e del gioco d’azzardo, ispira Cajkovskij in una delle pagine più drammatiche del suo repertorio. A incarnare il tormentato protagonista sarà Mikhail Pirogov, pluripremiato tenore russo della Buriazia. Accanto a lui Zarina Abaeva, soprano raffinato e versatile nei panni di Lisa; il ruolo del titolo, ossia l’anziana Contessa dalla quale Hermann cerca di carpire il segreto per vincere al gioco, vedrà in scena la straordinaria Jennifer Larmore. Il cast si completa di specialisti del repertorio russo: Elchin Azizov, nel ruolo di Tomskiy; Valdimir Stoyanov nel ruolo di Elekij; Deniz Uzun nel ruolo di Polina; Alexey Dolgov sarà Čekalinskij; Vladimir Sazdovski nella parte di Surin; Ksenia Chubunova nel ruolo della Governante; Joseph Dahdah nel doppio ruolo di Čaplickij e del maestro di cerimonie; Viktor Shevchenko sarà Namurov e Irina Bogdanova che interpreterà Maša.

Diversamente da quanto comunicato a inizio stagione, per sopraggiunte problematiche indipendenti dalla volontà del Teatro, “La Dama di Picche” sarà proposto in un allestimento differente da quello inizialmente annunciato. Il Regio accoglierà per la prima volta a Torino una produzione realizzata lo scorso anno dalla Deutsche Oper di Berlino, frutto di un’idea concepita poco prima della pandemia dal genio visionario di Graham Vick, prematuramente scomparso nel 2021. Le scene e i costumi sono di Stuart Nun, la  coreografia di Angelo Smimmo e le luci di Linus Felbom. La concezione scenica di Vick è stata raccolta e approfondita dal regista britannico Sam Brown.

Hermann si muove in una dimensione fatta di illusioni, una sorta di realtà Instagram anteliteram, dove la felicità altrui gli appare scintillante e perfetta, ignaro delle incrinature che la percorrono. In questa società rigidamente strutturata Lisa incarna l’ispirazione al dissenso: Nata e cresciuta in un contesto di privilegi e regole inflessibili, sogna di sottrarsi alla gabbai dorata che la opprime. Hermann, al contrario, desidera ardentemente varcarne la soglia, convinto di trovare solo lì la ricchezza e l’amore che gli sono negati. Il destino, implacabile, gioca con le loro illusioni, e li trascina in una partita senza vincitori, dove la realtà si impone con tutta la sua crudeltà.

“La Dama di Picche” verrà presentata mercoledì 26 marzo alle ore 18 nel foyer del Toro, all’interno di una conferenza-concerto condotta dalla giornalista Susanna Franchi. L’incontro prevede esibizioni live ad ingresso libero. Si segnala che, diversamente dal consueto, gli spettacoli serali avranno inizio alle 19.30.

Le repliche aperte al pubblico andranno dal 3 al 16 aprile prossimo.

Info e biglietti: biglietteria del Teatro Regio e online su www.teatroregio.torino.it

Teatro Regio – Piazza Castello 215, Torino – Telefono: 011 8815241/242

Orari: da lunedì a sabato ore 11-19 / domenica ore 10.30-15.30 / un’ora prima degli spettacoli

Mara Martellotta

Rock Jazz e dintorni a Torino: Subsonica e Sfera Ebbasta

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Approdano a Torino per 2 serate consecutive, i Subsonica al teatro Concordia di Venaria.

Martedì. Al teatro Colosseo per 2 sere consecutive, Neri Marcore porta in concerto “La Buona Novella” di Fabrizio De Andrè.

Mercoledì. All’Hiroshima Mon Amour suonano I  Magazzino San Salvario.

Giovedì. Al teatro Garybaldi di Settimo si esibisce Mario Venuti. Al teatro Concordia di Venaria è di scena il rapper Nayt. All’Hiroshima si esibisce Egreen. Al teatro Q77 suonano gli Statuto. Alla Divina Commedia sono di scena i Timeo. Al Blah Blah suonano i Circus Punk+ Dionysian.

Venerdì. Alla Divina Commedia si esibiscono i Ladz. All’Hiroshima suonano i Murubutu. Al Circolo Sud sono di scena i Idiluvia. Al Magazzino di Gilgamesh suona Ian Siegal & The Goosebumps Bros. Al Vinile si esibisce Eterea. Al Circolino suona Caterina Accorsi Quartet. Al Blah Blah è di scena Radioelettra.

Sabato. Al Peocio di Trofarello  suonano gli Elektradrive. Al teatro Concordia di Venaria “Nero a metà experience” : La musica di Pino Daniele suonata dai suoi musicisti. Al Capolinea 8 sono di scena i Lapsus Lumine. Al Folk Club suona Jefferson Hamer & Reed Foehl. All’Inalpi Arena si esibisce Sfera Ebbasta. Al Magazzino sul Po è di scena Fabio Mina. Al Blah Blah suonano i Kuadra.

Domenica. Alla Divina Commedia si esibiscono i Ladies & The Boomers.

Pier Luigi Fuggetta

Stefano Massini debutta al Carignano con “Mein Kampf”

Lunedì 24 marzo prossimo, alle ore 19.30, debutto al teatro Carignano di Stefano Massini con il suo spettacolo “Mein Kampf”, ispirato al saggio autobiografico in cui Hitler delinea l’ideologia nazista e il suo programma politico, pubblicato per la prima volta 100 anni fa. Le scene sono di Paolo Di Benedetto, le luci di Manuel Frenda, i costumi di Nicole Joanka Medda, gli ambienti sonori di Andrea Baggio. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano e dal Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa e resterà in scena per la stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino fino a domenica 30 marzo prossimo.

Un secolo ci separazione dalla nascita di un libro: era il 1924, anno di nascita di “Mein Kampf” dettato dal giovane Adolf Hitler nella cella del carcere di Landsberg. Nel 2016 la Germania ne ha consentito la diffusione dopo anni di divieto, ritenendo che solo la conoscenza possa evitare il ripetersi della catastrofe. Per anni Massini ha lavorato incrociando la prima stesura del libro manifesto con i comizi del Führer, oltre copie con gli immensi materiali delle “Conversazioni con Hitler a tavola” raccolte da Picker Heim & Bormann. Oggi Massini consegna al teatro uno spettacolo duro ma necessario, in cui il libro emerge in tutta la sua sconcertante portata. Perché queste parole hanno ipnotizzato le masse? Perché la storia ha mutato direzione rispetto a queste pagine ? Noi spettatori di oggi saremmo impermeabili dall’ascesa dal basso di questo profeta della rabbia ? “Mein Kampf” è l’agghiacciante verbo del Novecento più distruttivo, camuffato dietro la paranoica autobiografia di un invasato. Dal primato della razza all’apoteosi del condottiero, dalla smania per il riscatto alla febbre per la propaganda, va in scena l’impalcatura del nazionalsocialismo, offerto senza filtri da Massini con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, toni e affondi verbali del dittatore, perché la comprensione del meccanismo è l’unico antidoto al suo replicarsi.

“Questo spettacolo nasce dalle parole di un giovane che racconta di sé – dichiara Stefano Massini – della propria nascita a Braunau sull’Inn circondato dalla composta nullità di quelle ‘vite imbalsamate’, come scrive. È un discorso che potrebbe riecheggiare nei pensieri di un ragazzo di provincia che può provare le stesse sensazioni, tuttavia oggi siamo abituati a virtualizzare la rabbia che si sfiga sotto la forma dell’insulto online. L’attacco, la concorrenza, la competizione, il bullismo avvengono come hate speech e di body shaming: sono parole digitate e lanciate nella rete. Il corpo non esiste, è  tutto virtuale, tutto parole. Hitler parla con un tono enfatico, barocco, compiaciuto, strabordante e logorroico, affastella parole su parole sulla pagina bianca che è la scena dello spettacolo, fino a quando iniziano a precipitare oggetti concreti come scarpe, una valigia e un cappotto. Cadono quintali di libri, si infrangono vetri. È un continuo costringere a ricordare, un promemoria che evidenzia le conseguenze delle parole, un monito per il pubblico più giovane a riflettere su parole come ‘la guerra è la selezione dei migliori’, perché significa teorizzare che solo alcuni esseri umani devono andare a morire. Quando Hitler afferma che ‘la democrazia è una menzogna’ e che nel gioco degli scacchi c’è ‘un solo Re con tante sacrificabili pedine’, significa che quella libertà che i giovani danno per scontata, abituati a collegarsi a internet per esprimere la propria opinione, quella possibilità potrebbe essere un giorno revocata. Il nostro materiale ci racconta che la democrazia conquistata a fatica e che oggi potrebbe apparire logica è un privilegio, un bene xi cui va compresa l’importanza e che va difesa con vigore”.

Biglietteria: teatro Carignano-piazza Carignano 6, Torino

Tel: 011 5169555

Mara Martellotta