SPETTACOLI- Pagina 6

Serata Speciale al Cinema Massaua con Albanese e Milani

Venerdì 12 aprile, il Cinema Massaua Cityplex, situato in Piazza Massaua 9 a Torino, apre le sue porte per un evento esclusivo con Antonio Albanese e Riccardo Milani. Le proiezioni di “Un Mondo a Parte” si terranno alle 21.15 e 21.30. È un’occasione imperdibile per gli appassionati di cinema di interagire con due protagonisti del cinema italiano più recente. I biglietti sono già disponibili per l’acquisto sia online che presso la biglietteria del cinema.

Notturno con raga: Mohan Brothers in concerto

Martedì 9 aprile 2024 ore 22
MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

 

La raffinata e suadente musica classica indiana arriva al MAO.

Martedì 9 aprile alle ore 22 il Museo d’Arte Orientale di Torino ha il grande piacere di ospitare i Mohan Brothers, duo composto dai fratelli indiani Lakshay e Aayush Mohan, fra i più importanti esponenti della musica classica indiana contemporanea, che il Times of India ha descritto come dotati di “talento supremo”.

Primi indiani a esibirsi al Grammy Museum di Los Angeles, i Mohan Brothers hanno suonato in sedi e festival prestigiosi in tutto il mondo, fra cui la Royal Festival Hall di Londra, il Symphony Space di New York, il Berklee College of Music di Boston e il Conservatorio Centrale di Musica di Pechino.

I Mohan Brothers arrivano al MAO per Notturno con raga, realizzato in collaborazione con la Scuola Holden nell’ambito del neonato festival Seven Springs, che porta a Torino musicisti provenienti da tutto il mondo.

Durante la serata al Museo d’Arte Orientale le melodie raffinate e ipnotiche dei raga della notte prenderanno vita grazie alle note prodotte da sitar e sarod, due strumenti tradizionali a corde che fanno parte del patrimonio musicale indiano da secoli.

Il raga è una struttura melodica per l’improvvisazione nella musica classica indiana e, per le sue caratteristiche peculiari, non ha un corrispettivo nella musica classica europea.

Ogni raga è composto da una serie di strutture melodiche con motivi musicali che, secondo la tradizione, sono capaci di “colorare la mente”, influenzando le emozioni del pubblico: non a caso in hindi la parola raga significa colorazione, tintura.

La particolarità di questo genere musicale è quella di utilizzare due scale differenti: all’interno di ogni raga le note possono essere riordinate in infinite combinazioni, creando melodie sempre nuove e uniche e lasciando ampio spazio all’improvvisazione.

Esistono composizioni adatte a ogni periodo dell’anno e a ogni ora del giorno o, come nel caso del concerto al MAO, della notte, a seconda dei rasa (emozioni primarie) che sono capaci di scatenare: secondo la tradizione infatti, i raga sono associati a precisi stato d’animo e sentimenti che la natura suscita negli esseri umani.

Un’inusuale notte al museo, per lasciarsi ipnotizzare dalle vibrazioni di sitar e sarod.

Informazioni utili

 

Costo: 7€ a persona. Biglietto acquistabile presso la biglietteria del MAO il giorno del concerto previa prenotazione.

Prenotazione obbligatoria alla mail sevensprings@scuolaholden.it o tramite sito.

Ingresso a partire dalle 21.30. Inizio concerto ore 22.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Subsonica e Annalisa

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. All’Hiroshima Mon Amour suonano gli Ozric Tentacles. All’Inalpi Arena canta Annalisa.

Martedì. Al Museo d’Arte Orientale si esibiscono i Mohan Brothers. Al Concordia di Venaria è di scena Fulminacci. Allo Ziggy suona il percussionista Ryosuke Kiyasu.

Mercoledì. All’Off Topic per il festival transfemminista “Mind The Gap”, si esibisce la cantante Chiara Civello. Al teatro Colosseo arriva Samuele Bersani con orchestra. Al Folk Club suona il quartetto di Mark Stockhausen e Lino “Capra” Vaccina.

Giovedì. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Arisa. All’ Hiroshima 2 concerti consecutivi “sold out” per i Marlene Kuntz, per celebrare il disco d’esordio “Catartica”. All’Off Topic canta Gaia Morelli. Al Colosseo la cover band Break Free interpreta le canzoni dei Queen.  Al Blah Blah si esibisce l’australiano Hugo Race.

Venerdì.  Al Blah Blah si esibiscono  gli Scat.  Al Massimo il chitarrista Teve Gunn sonorizza il lungometraggio “Vision in Meditation” del regista Stan Brakhage. Allo Spazio 21  suona il duo Circus Punk. All’Imbarchino si esibisce  il quintetto Sioxie &The Skunks. Al Folk Club è di scena il cantautore Pippo Pollina.

Sabato. Allo Spazio 211 suonano Bobby Joe Long’s Friendship Party . All’Inalpi Arena arrivano i Subsonica. Al Blah Blah sono di scena gli Estetica Noir. All’Off Topic si esibiscono Anna Castiglia mentre Giulia B è di scena al Magazzino sul Po. Al Barrio suonano Vision Divine  e Deathless Legacy. A El Paso si esibiscono i Cani Sciorri.

Domenica. All’Imbarchino suonano gli australiani Drunk Mums.

Pier Luigi Fuggetta

“C’est l’hiver! Le ciel est bleu” della compagnia francese La Diagonale du Vide

 Al CALEIDOSCOPIO di Circo FLIC


Sabato 6 aprile ore 19:30 e domenica 7 aprile ore 18:00

@ Spazio FLIC, via Niccolò Paganini 0/200, TORINO

Spettacolo consigliato per un pubblico a partire dagli 8 anni di età.

Ingressi a pagamento con informazioni nel comunicato

www.flicscuolacirco.it
LE INFORMAZIONI IN BREVE

CALEIDOSCOPIO è il titolo della Stagione Spazio FLIC 2023/2024, cartellone di spettacoli che la FLIC Scuola di Circo di Torino propone presso Spazio FLIC, Centro Internazionale per le Arti Circensi.

Dall’11 gennaio è iniziato il secondo tempo della Stagione con 18 spettacoli in 27 appuntamenti e grande finale dal 28 al 30 giugno con la seconda edizione del Festival OSCILLANTE.

Il 6 e il 7 aprile è attesa la compagnia francese La Diagonale du Vide con “C’est l’hiver! Le ciel est bleu”, spettacolo che mette in scena i mondi interiori di due essere sensibili che, nella disposizione dei corpi e delle loro evoluzioni, fanno riconoscere emozioni che spesso sono troppo difficili da esprimere a parole.

Una creazione che esplora il tema della solitudine a due, esaminando le diverse sfaccettature di questo sentimento, sia gioioso che opprimente, attraverso l’arte del circo contemporaneo.

La Stagione viene realizzata grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Ministero della Cultura, Regione Piemonte e Città di Torino, con il patrocinio di Circoscrizione 6 – Barriera di Milano

LE INFORMAZIONI COMPLETE

CALEIDOSCOPIO è il titolo della Stagione 2023/24 che la FLIC realizza grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte e della Fondazione Compagnia di San Paolo, con il patrocinio della Città di Torino, con il patrocinio di Circoscrizione 6 – Barriera di Milano.

Gli spettacoli vanno in scena allo Spazio FLICil Centro Internazionale per le Arti Circensi che la FLIC ha ricavato da un vecchio hangar industriale nell’Area Bunker nel quartiere Barriera di Milano.

Sabato 6 aprile alle ore 19:30 e domenica 7 aprile alle ore 18:00 viene presentato “C’est l’hiver! Le ciel est bleu” della compagnia francese La Diagonale du Vide, spettacolo consigliato a un pubblico a partire dagli otto anni di età che mette in scena i mondi interiori e le emozioni di due personaggi combinando tecniche di corde aeree, manipolazione di oggetti, giocoleria e movimento.

La Sinossi dello spettacolo

Due esseri sensibili, fragili, che risuonano insieme nel loro piccolo mondo con la loro vita quotidiana insignificante, le loro piccole fratture umane, che a volte lasciano intuire i loro paesaggi interiori.

Due corpi che condividono lo stesso spazio e tutto ciò che si legge in un legame inevitabile che si crea tra di loro. Far parlare il non detto, accettare il mistero di ciò che li unisce, e poi improvvisamente, all’angolo di un silenzio, di un gesto maldestro, di una parola lanciata in aria, immergersi. Immergersi nei loro mondi interiori, in quei paesaggi che portano dentro di sé e che, talvolta, li travolgono, così come travolgono tutti noi.

Questi spazi segreti, interiori, eppure immensi, dove improvvisamente, nell’organizzazione dei corpi circensi, nello spazio di un gesto, si riconoscono emozioni spesso troppo difficili da esprimere a parole.

Le note d’intenzione

Questo spettacolo di circo contemporaneo esplora il tema della solitudine a due, esaminando le diverse sfaccettature di questo sentimento, che può essere sia gioioso che opprimente. Attraverso l’ispirazione tratta da artisti come Hopper, Han Kang, Roy Andersson e Clarissa Bonnet, gli artisti scavano negli immaginari poetici di un mondo freddo che nasconde profondità inesplorate. Il progetto nasce dalla sorprendente collaborazione di due artisti con background diversi, che trovano nella loro diversità un punto di forza per esprimere la propria unicità. La solitudine è il punto di partenza, esplorata sia con la presenza che con l’assenza dell’altro, una condizione paradossale e complessa che viene esplorata attraverso le tecniche circensi, che rivelano l’intimità nascosta dietro le emozioni umane.

La compagnia

La compagnia artistica “La Diagonale du Vide” è nata nel 2019 in alcuni caffè-librerie di Tolosa. Amanda Homa e Idriss Roca si sono conosciuti alla scuola di circo contemporaneo Lido di Tolosa negli anni 2014-2017. Nonostante le loro differenze estetiche, relazionali e metodologiche, condividono un legame profondo che si propone di esplorare il circo come espressione delle emozioni universali, senza ricorrere a esibizioni straordinarie ma focalizzandosi sulla manifestazione delle sensibilità personali e dei contrasti gioiosi.

Idriss Roca, giocoliere, acrobata e attore, si è inizialmente formato presso le scuole preparatorie CRAC di Lomme e ECL di Lione prima di entrare nel programma del Lido di Tolosa nel 2014. Nel 2018, ha cofondato la compagnia La Mob à Sisyphe per la creazione del suo primo spettacolo, “Huitième Jour”. Nel 2019, si è unito alla formazione di Magie Nouvelle presso il CNAC. Oltre alla sua attività artistica, ha lavorato come osservatore esterno per altre compagnie e ha insegnato giocoleria presso Esacto’Lido per la formazione continua.

Amanda Homa, cordista aerea, ha iniziato il suo percorso nel circo nel 2010, prima presso il CEFAC a São Paulo (Brasile), poi presso la FLIC a Torino e ha concluso i suoi studi al Lido di Tolosa tra il 2014 e il 2017. Nel 2017 si è unita alla compagnia inglese Ockham’s Razor per la creazione di “Belly of the Whale”. Successivamente ha fatto parte della compagnia SCOM e nel 2022 ha fatto parte dello spettacolo “La Spire” della compagnia Rhizome/Chloé Moglia. A partire dal 2020, ha iniziato il suo lavoro di creatrice e continua a collaborare occasionalmente con altre compagnie come interprete e osservatrice esterno.

BIGLIETTI E INFORMAZIONI

Biglietto intero di 15 € intero, 10 € ridotto (per soci della Reale Società Ginnastica, allievi di scuole di circo e teatro, studenti, over 65) e gratuito per bambini sino ai 5 anni di età acquistabili online in www.flicscuolacirco.it, oppure presso la biglietteria in loco a partire da 1 ora prima dell’inizio.

Per maggiori informazioni: tel. 011530217; email booking@flicscuolacirco.it

Maria Grazia Cucinotta madrina di Lovers 2024

 

Prosegue il conto alla rovescia della più  antica rassegna cinematografica sui temi LGBTQI+ d’Europa e terza nel mondo, che si terrà al Cinema Massimo dal 16 al 21 aprile prossimo.

Maria Grazia Cucinotta sarà  la madrina di Lovers 2024. Il più  antico festival italiano sui temi LGBTQI ( lesbici, gay, trans, bisessuali, queer e intersessuali) diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio mai ha annunciato che Maria Grazia Cucinotta sarà  la madrina della trentanovesima edizione. Attrice, produttrice e regista di fama internazionale è  da sempre molto vicina alla comunità  LGBTQI+ e molto impegnata in campo sociale.

“Anche quest’anno,  come lo scorso anno – dichiara Vladimir Luxuria – ho voluto come madrina una persona amica, una persona che ci è  sempre stata vicino anche in momenti storici in cui non era così facile metterci la faccia appoggiando e sostenendo le nostre battaglie e le nostre rivendicazioni.

Penso al 2000, quando ci fu il World Pride a Roma in concomitanza con il Giubileo. Non era facile trovare persone del mondo dello spettacolo che volessero schierarsi per ripercussioni sulla propria carriera. Lei scelse, invece, di stare dalla nostra parte e di partecipare all’inaugurazione e al taglio del nastro del World Pride. Da allora si è sempre spesa e la posso definire un’artista militante. Lei ha anche fortemente voluto il film “Viola di mare”che affronta il tema transgender e dell’identità di genere. Sono davvero felice che abbia aderito entusiasticamente al nostro invito”

 

Mara   Martellotta

 

L’Edipo re del Teatro Piemonte Europa va a Pompei

Il 4,5 e 6luglio prossimi Edipo Re per la regia di Andrea De Rosa, produzione del Teatro Piemonte Europa, approderà a Pompei per la settima edizione di Pompei Theatrum Mundi, un progetto del teatro di Napoli, Teatro Nazionale e del parco archeologico di Pompei.

Il terzo appuntamento di Pompeii Theatrum Mundi, dopo “Odissea cancellata” di Emilio Isgrò con la regia di Giorgio Sangati e “De Rerum Natura” di Fabio Pisano per la regia di Davide Iodice è l’acclamato “Edipo re” di Sofocle, per l’adattamento e la regia di Andrea De Rosa che il Teatro grande di Pompei ospiterà giovedì 4, venerdì 5 e sabato 6 luglio. Lo spettacolo è interpretato da Francesca Cutolo, Francesca della Monica, Marco Foschi, Roberto Latini, Frédérique Loliée e Fabio Pasquini.

L’Edipo re di Sofocle rappresenta uno dei simboli universali dell’eterno dissidio tra libertà e necessità, tra colpa e fato. La nuova regia di Andrea de Rosa, che torna per l’occasione a lavorare con Roberto Sinisi dopo la fortunata collaborazione del processo a Galileo, parte dalla storia di Edipo re che ruota intorno alla verità proclamata, cercata e misconosciuta.

Sicuramente l’Edipo Re rappresenta uno dei testi più magnetici tra quelli che l’antichità ci ha tramandato. E magnetica è la lettura che ne ha dato Andrea de Rosa, regista dalla cifra rigorosa e visionaria.

Mara Martellotta

“Seven Springs”, alla scuola Holden sette concerti alle sette di sera a 7 euro

È unica e diversa da tutte e altre la prima avventura musicale della Scuola Holden, aperta a tutti dal titolo “Seven Springs. Il suono della Holden. Si tratta di sette concerti in programma ogni martedì  alle 7 di sera, iniziati ieri e in programma fino al 14 maggio 2024 nel General Store.

Seven Springs avrà tanti protagonisti,  dalle sorelle Katia e Marielle Labèque a quattro mani e due pianoforti. Seguirà  la musica indiana classica dei Mohan  Brothers, per la prima volta in Italia. Grande attesa per l’incontro mistico tra Simone Cristicchi e Amara. Il ridere e l’amare con il pianista Hyung-Ki Joo e la voce di Serena Gamberoni  e le acrobazie di due pattinatori professionisti; sarà  presente anche un raduno notturno di violoncellisti con un ospite speciale, Giovanni Sollima. E tra gli altri artisti partecipanti Sergej Krylov, Miriam Prandi e il Trio Kronthaler

I direttori artistici Gloria Campaner e Nicola Campogrande hanno immaginato Seven Springs non come una stagione di concerti, ma come una ‘serie di vibrazioni’.

Si chiama Seven Springs perché per sette primavere, sette concerti verranno proposti alle sette di sera e con un biglietto di sette euro sarà possibile immergersi nel nuovo suono della Holden.

“Seven Springs sarà l’occasione anche per dare il via ai festeggiamenti per il trentesimo compleanno della Holden che per tutto il 2024 celebrerà le storie e la storia trentennale della scuola con ospiti, eventi e progetti speciali- spiegano i direttori artistici.

Musicisti e musicisti non solo canteranno e suoneranno, ma lasceranno anche entrare l’ascoltatore nel loro mondo, in un’esperienza ad alta intensità narrativa in cui si accenderà un dialogo sui temi più  diversi. Si parlerà  di arte, di cucina, di storia, di meditazione e magari di geopolitica.  Alla fine ci sarà un aperitivo e si continuerà  a rimanere in compagnia,  chiacchierando fino all’ora di cena”.

Martedì 2 aprile è stato protagonista il duo pianistico migliore al mondo, con le sorelle francesi Katia e Marielle Labèque,  che accostano il romanticismo di Franz Schubert con un loro cavallo di battaglia, la Fantasia in fa minore, a un brano contemporaneo di Philipp Glass, musicista con cui hanno un rapporto artistico di elezione.

Martedì 9 aprile sarà  la volta di due fratelli di Nuova Dehli, Lakshay e Aayush Mohan, conosciuti come i Mohan Brothers per il loro talento supremo nel condurre il pubblico alla scoperta della musica classica indiana. Sono stati i primi indiani a esibirsi al Grammy Museum di Los Angeles e i primi ad essere nominati al Global indian Music Academy Awards come migliori strumentisti classici nel 2016.

Suonano il sitar e il sarod, tra antichi raga e improvvisazioni. Chi voglia proseguire nel loro ascolto può recarsi al MAO, Museo diArte orientale, dove alle 22 sarà in programma Midnight Ragas,  musica e meditazione con una digutazione di te e piccoli assaggi di cibi indiani accompagnati dalla musica dei Mohan Brothers.

 

Mara Martellotta

R-Esistere Festival: la Settimana della Resistenza con cultura e impegno

Druento si prepara ad accogliere la seconda edizione del R-Esistere Festival, un evento organizzato dalla Consulta Giovanile, dall’ANPI Sezione di Druento e dall’ARCI Valle Susa – Pinerolo, in collaborazione con la Proloco Druento, con il contributo del Consiglio Regionale Piemonte e delComune di Druento, in occasione della Settimana della Resistenza, che si terrà dal 19 aprile al 25 aprile 2024.

Il Festival avrà luogo in varie location del paese, offrendo una vasta gamma di attività culturali e di intrattenimento per celebrare i valori della Resistenza, della libertà e della memoria storica.

Il 19 aprile, una data da segnare nei calendari, sarà il momento clou di questa manifestazione. Dopo una mattinata dedicata alla riflessione e all’educazione dei più giovani attraverso la lettura animata intitolata “Di che colore è la libertà?” presso la Biblioteca Civica “Ipazia”, la serata si colorerà di musica e di passione con il concerto dei Modena City Ramblers. La loro performance, parte integrante dell’Altomare Tour, non sarà semplicemente un concerto, ma un viaggio emozionante attraverso undici canti carichi di vita, speranza e coraggio. Sarà un’esperienza che risveglierà le coscienze e infiammerà gli animi.

Le attività del Festival proseguiranno il 20 aprile con l’inaugurazione della mostra “Le biciclette della Resistenzaa cura dell’ANPI sezione di Druento, presso il Centro Culturale San Sebastiano, seguita da una lettura animata per i più piccoli alla Biblioteca Civica “Ipazia”.

Il 22 aprile, gli spettatori potranno godersi uno spettacolo teatrale all’aperto dal titolo “I diritti e la libertà“, messo in scena dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Don Milani” presso Piazza XXII Martiri.

Il 23 aprile, la compagnia teatrale I Restroscena presenterà lo spettacolo “I ribelli della montagna“, diretto da Marco Alotto, presso il salone parrocchiale Don Cocchi, mentre il 24 aprile al Centro Culturale San Sebastiano la Consulta Giovanile incontrerà i giovani del Comitato Resistenza Colle del Lys.

Il Festival si concluderà il 25 aprile, con il corteo istituzionale e la deposizione delle corone, seguiti da un concerto del Corpo Musicale Santa Cecilia in Piazza XXII Martiri e da un momento di riflessione da parte di Nino Boeti, Presidente provinciale ANPI di Torino.

Il R-Esistere Festival si propone di mantenere viva la memoria della Resistenza e di trasmettere alle future generazioni i valori di libertà, democrazia e solidarietà che essa rappresenta. Invitiamo tutti i cittadini di Druento  partecipare numerosi a questa importante celebrazione della nostra storia.

«R.Esistere Festival rappresenta un pilastro fondamentale nel calendario culturale del Comune di Druento. Siamo grati per la partecipazione attiva dei giovani della Consulta e dell’ANPI di Druento, che insieme ci permettono di onorare il nostro passato e di costruire un futuro basato sui principi di pace e libertà. Quest’anno, grazie al contributo del Consiglio Regionale, siamo entusiasti di poter arricchire l’evento con il concerto dei Modena City Ramblers, un gruppo musicale che promuove i valori dell’accoglienza e dell’antifascismo attraverso la propria arte. Non vediamo l’ora di condividere questo momento significativo con la nostra comunità e oltre. » – dichiara il Sindaco di Druento, Carlo Vietti.

«L’Amministrazione Comunale, la Consulta Giovanile, l’ANPI di Druento, l’Istituto Comprensivo ed i cittadini uniti per confermare come sia importante difendere le libertà ed i valori della democrazia, che, sebbene possano sembrare scontati oggi, sono stati ottenuti attraverso sacrifici enormi. Questi sacrifici richiedono un impegno continuo per garantirne il rispetto.» – prosegue il Vice Sindaco e Assessore alla cultura, Marinella Orsino.

«In questi anni le giovani e i giovani druentini sono stati veri protagonisti della vita del nostro paese e hanno promosso molte iniziative. Siamo fieri di come la loro partecipazione sia cresciuta in questa consiliatura e speriamo che il loro impegno continui a favore della nostra comunità. Al presidente Stefano Lisa e a tutto il direttivo vanno i miei personali ringraziamenti per questo grande lavoro.» – ha sottolineato l’Assessore alle politiche giovanili, Alessandra De Grandis.

Il concerto dei Modena City Ramblers è organizzato in collaborazione con il Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte. Commenta il Vicepresidente del Consiglio Regionale e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte: «Ogni anno cerchiamo di celebrare la Festa della Liberazione non solo con le tradizionali commemorazioni istituzionali e i momenti di approfondimento storico, ma promuovendo eventi che auspichiamo servano a coinvolgere le giovani generazioni e ricordare loro che 80 anni fa, ragazzi e ragazze della loro età diedero la vita per consentire a noi, oggi, di vivere in un Paese democratico. Perché il 25 aprile è un momento di gioia e, al tempo stesso, occasione di riflessione sul nostro passato per non perdere la Memoria di ciò che è stato e farne linfa del nostro impegno per un futuro libero, giusto e pacifico. Siamo quindi orgogliosi di sostenere il concerto dei Modena City Ramblers, che nella loro decennale carriera spesso si sono ispirati alle tematiche e ai valori della Resistenza. Con il loro combat folk renderemo omaggio al “sangue resistente” versato anche a Druento».

Il dramma di Tennessee Williams rivive tra i dettagli della compagnia Eleftherìa

Sabato 6 aprile al Teatro Cardinal Massaia e sabato 11 maggio al Teatro della Provvidenza va in scena Lo Zoo di Vetro con la regia di Claudio Destino e Federica Tucci.

 

Torino è una città che ha imparato a mostrare i suoi punti di forza, ad attirare turisti e a incantare i visitatori di passaggio. Ma è negli angoli nascosti che cela tesori inaspettati. Sono le sale oltre l’entrata dei caffè storici, i cortili con statue e fregi dei palazzi, le fabbriche dismesse trasformate in luoghi di cultura e svago. Non fanno eccezione i teatri come il Cardinal Massaia di Via Sospello 32/c che, come uno scrigno, sabato 6 aprile si aprirà per mostrare una piccola manciata di pietre preziose.

 

La compagnia Eleftherìa debutta nel 2016 per esigenza creativa e artistica di Claudio Destino e Federica Tucci, attori e registi che si sono formati al Centro di formazione attori Gruppo Teatro 1 guidato da Maurizio Messana. Portano così in scena Ionesco, Pirandello, Dario Fo e ora Tennessee Williams, che avevano già affrontato con 27 Vagoni di Cotone e che con il suo Zoo di Cristallo ci riporta nelle angosce più che mai attuali dell’America degli anni 1940.

Ho incontrato, o per meglio dire mi sono imbucata ad una delle prove della compagnia, nel sabato piovoso che ha preceduto la Pasqua, in una Torino grigia che ha deciso di fare da scenografia naturale alle vicende della famiglia Wingfield. Claudio e Federica dirigono e interpretano i figli Tom e Laura, Angela di Tria è l’ingombrante madre Amanda e Claudio Errico il controverso Jim.

 

Con Zoo di Vetro ritroviamo una società malinconica, una famiglia in piena decadenza. D’altronde Williams scrive a ridosso di quella crisi del 1929 da cui l’America non si è ancora ripresa e che vive in bilico tra sogno americano e disillusione. La sola speranza è partire per la guerra, per l’avventura.

 

Al dramma di un’intera società si affianca quello di una famiglia abbandonata dal padre dove una madre deve fare i conti con una figlia zoppa che non riesce a trovare marito. I personaggi vivono nel loro immaginario, tanto che lo stesso Williams lo definisce un dramma di memoria. Madre, sorella e fratello vivono immaginando qualcosa che non hanno o che hanno perso: la madre una gioventù ormai sfiorita. Tutto è immobile, cristallizzato in un tempo che non c’è più. I personaggi sono come gli animaletti di vetro della figlia: uno zoo, per l’appunto, di cristallo.

 

Ho chiesto a Claudio e Federica se non sia un ostacolo essere coppia sul lavoro e nella vita. Rispondono completandosi a vicenda: “No, perché portiamo in scena un’idea comune, una visione dove inserire tematiche a noi care. Le idee degli autori sono più che mai condivise oltre che attuali.” In effetti Williams avrebbe potuto scrivere questo testo nel 2024, cambiando un dettaglio o due.

 

La stessa complicità dei due registi si ritrova nell’intero gruppo di lavoro. Gli attori sembrano muoversi con delicatezza sulla scena. L’atmosfera è sospesa, complice un tappeto sonoro italiano anni 1960, studiato dal regista e coadiuvato da Marcello Coco, che ci permette di identificarci e che trasporta i personaggi, ormai archetipi, nel nostro tempo. Impossibile non riconoscere in un’Amanda talvolta isterica, quell’amore tossico che porti in terapia in età adulta, o non arrabbiarsi di fronte all’ambiguità di Jim che oggi forse ti bloccherebbe vigliaccamente sui social senza darti spiegazioni.

 

La compagnia Eleftherìa si muove perfettamente tra l’aderenza al testo e la libertà di proporlo a noi con atmosfere che, a ridosso di una pandemia, sentiamo purtroppo familiari. Noi come loro in quello stesso zoo di cristallo. Il pericolo è di riuscire a sentire quelle stesse angosce e soffrire con i personaggi. Esattamente come succede quando una buona compagnia mette in scena il teatro dell’assurdo. Il rischio di non poter sopportare quelle atmosfere porta lo spettatore a saltare sulla sedia, a sentirne tutta la scomodità e ad abbandonare il teatro prima della fine. E, purtroppo o per fortuna, gli Eleftherìa sono bravi, inopportunamente bravi.

 

A questo punto il lettore si starà chiedendo perché andare a vederli. Per due motivi. Intanto per apprezzare la cura maniacale dei dettagli che vanno dalla scelta degli oggetti di scena, ai brani anni 1960 (no, non posso e non devo svelarvi tutto).

 

E poi perché l’arte non è solo denuncia, memoria o svago. L’arte ci permette di assimilare, analizzare e rielaborare. Come in una seduta psicoanalitica, l’arte ci dona quella leggerezza che solo la consapevolezza può regalarci. O forse dovrei dire libertà, che è anche la traduzione dal greco di Eleftherìa. Affrontate questo spettacolo con la tenacia di chi sa che, per alleggerirsi, deve attraversare il fuoco, non girarci attorno.

 

 

 

Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti

 

https://teatrocardinalmassaia.com/lo-zoo-di-vetro/

 

6 Aprile ore 21 – Teatro Cardinal Massaia, Via Sospello 32/c Torino (prenotazione in teatro o online)

 

11 Maggio ore 21 – SpazioPRO – Teatro Provvidenza, Via Asinari di Bernezzo 34/a Torino (prenotazione al numero 3407896306 o per e-mail eleftheria.teatro@gmail.com)

 

Lori Barozzino

 

“La notte è troppo silenziosa, l’amore è un’altra cosa.”

Music Tales, la rubrica musicale

“Semplice, sembrava tutto così semplice,

per chi credeva nelle favole come noi,

cercando un’altra verità.

Senti che ci manca qualcosa,

che c’è sempre una scusa,

che la gioia si è offesa,

che non c’è la scintilla,

che si è spenta la stella,

ma una colpa non c’è.

La notte è troppo silenziosa,

l’amore è un’altra cosa.”

Arisa, pseudonimo di Rosalba Pippa (Genova, 20 agosto 1982), è una cantante e personaggio televisivo italiana.

L’artista è arrivata alle luci della ribalta accompagnata da Giuseppe Anastasi, autore del brano Sincerità e sua prima fiamma. Poco tempo dopo i due hanno interrotto la loro relazione e così ha iniziato una storia d’amore con Lorenzo Zambelli, il suo ex manager. Da sottolineare il fatto che la cantante abbia conservato un ottimo rapporto con Giuseppe Anastasi, grande amico, collaboratore e confidente.

Proprio dalla sua penna arriva, tra i tanti, “l’amore è un’altra cosa”.

Nel 2020 la sua relazione con Lorenzo è terminata. Ma la vita di Arisa ha preso subito una nuova svolta positiva, e stando a quanto rivelato, ha già iniziato una nuova relazione con il suo manager Andrea Di Carlo.

I due sembravano a un passo dal matrimonio, ma poco prima di Pasqua si sono improvvisamente lasciati nel 2021, per poi rimettersi insieme subito dopo, e iniziare un lungo tira e molla. Stanno insieme oggi? La risposta è no.

Nel 2021 ha conosciuto a Ballando con le stelle Vito Coppola. I due vincono insieme il programma e sviluppano un feeling che li porta a frequentarsi anche lontano dal programma. Le cose non vanno come sperato e il loro flirt dura ben poco. Oggi Arisa avrebbe comunque ritrovato l’amore in un uomo più grande di lei, ma la sua identità resta un mistero…

Vi propongo una versione di “l’amore è un’altra cosa” che porta la firma mia e di una mia band, i No More Noise.

“Ti ho amato prima di saperlo

e forse è solo così che si ama” – P. C. Freitas

Buon ascolto in una versione inaspettata

https://www.youtube.com/watch?v=QylbnjmxdZs

 

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!