SPETTACOLI- Pagina 140

Lo sportello “Professione Musica” di Caliel Next Generation

Caliel Next Generation porta agli eventi collaterali di Eurovision 2022 alcuni dei suoi più promettenti artisti.

Non poteva mancare a Eurovision 2022 una delle più importanti realtà italiane, che da sempre si occupa con successo di produzione e promozione di artisti indipendenti, vantando un importante storico di classifica per alcuni di loro. Una lunga storia quella di Caliel che, fondata nel 2009 da un gruppo di artisti, si adopera da sempre a sostegno del settore musica. Ciò significa leggi adeguate, tutela e pari opportunità per i lavoratori dello spettacolo, informazione e formazione adeguata, per il rispetto di diritti e doveri dei facenti parte del settore.

Ed è questo proposito con questo spirito che Caliel Next Generation inaugura in patria, nella sua città Torino, proprio in occasione di uno dei più importanti eventi mondiali di musica, uno sportello dedicato all’informazione e sostegno degli artisti in circoscrizione 5. Lo ha annunciato in conferenza stampa  in una delle sedi più significative della città per la musica, Il Maglio, presenti alcuni relatori facenti parte del progetto: l’avvocato Domenico Latino che si occupa di diritto d’autore, che fornirà l’assistenza legale agli artisti, Marcello Carli che si occupa di assistenza fiscale, Valentina Gautier (nella foto) presidente di Caliel, portavoce per gli artisti, Livio Sterpone  quale voce in rappresentanza dei live club. Durante questa prima conferenza stampa nella la sua città d’origine, Caliel ha illustrato gli anni di lavoro, il grande impegno per costituire una solida realtà a supporto degli artisti per promuovere la loro musica, fidelizzando negli anni moltissimi organi media e potendo vantare ad oggi un report che vede oltre 300 radio italiane e internazionali e altrettante TV nazionali e internazionali, che hanno trasmesso artisti Caliel portandoli molto spesso in classifica.

E dopo un report di presentazione della realtà Caliel Next Generation agli intervenuti, Caliel ha presentato gli eventi televisivi che ha organizzato per i propri artisti, che andranno in onda su scala nazionale e internazionale subito dopo la settimana di EuroVision e ha illustrato  il progetto dello sportello ” Professione Musica”, stimolando anche l’interazione tra i musicisti presenti e i relatori e favorendo così un dibattito

Iren e gli Eugenio in Via Di Gioia per Torino   La musica si prende le strade della città

 Una “invasione musicale” guidata dal gruppo torinese

 

 Nei giorni dell’Eurovision Song Contest, che vedrà Torino al centro della scena musicale europea, Iren fa squadra con il gruppo torinese Eugenio in Via Di Gioia per trasformare i quartieri della città in un palco a cielo aperto.

L’iniziativa “Musica ovunque”, realizzata nell’ambito della campagna “Torino, che spettacolo” e in collaborazione con la Città di Torino, mette al centro la musica di strada e le vie e piazze della città, intese come spazi creativi e luoghi d’elezione di una cultura diffusa capace di accorciare le distanze tra musicisti e pubblico così come tra centro e periferie. L’obiettivo è far sì che il potere della musica, al centro delle iniziative organizzate dalla Città, arrivi a quante più persone possibili, in tutti i quartieri.

Il progetto traduce in azioni i principi di circolarità e attenzione all’ambiente che uniscono Iren e gli Eugenio in Via Di Gioia: da una parte l’obiettivo del Gruppo di realizzare una crescita sostenibile per il futuro dei territori, con l’80% dei propri investimenti al 2030 dedicati alla transizione ecologica e alla sostenibilità; dall’altra il forte impegno sociale e culturale della band, che ha realizzato numerose iniziative e azioni virali per sensibilizzare il pubblico sui temi ambientali, non ultimo la grande scritta “Ti amo ancora” in piazza San Carlo, dedicata alla Terra.

Quella che si esprimerà nelle piazze e nelle strade sarà quindi un’energia “leggera” per concerti leggeri, realizzati senza palchi e con la minima amplificazione autoalimentata e punti temporanei di ricarica a libero accesso, per una città piena di musica.

Da sabato 7 maggio la band realizzerà un vero e proprio tour della città, con incursioni musicali e brevi esibizioni nei luoghi più iconici di Torino così come in spazi non convenzionali: un’occasione per venire sorpresi dalla musica e dall’energia degli Eugenio in Via Di Gioia, ma anche una call to action aperta a tutti coloro che volessero unirsi ai blitz che animeranno la città, fedeli allo spirito informale e spontaneo proprio del busking e da sempre parte del DNA del gruppo.

Le giornate clou dell’iniziativa saranno martedì 10 maggio, quando lo stand mobile di Iren presente in via Lagrange, dedicato alla mobilità elettrica, ospiterà nel pomeriggio performance di band emergenti, e giovedì 12 maggio, con un’intera giornata dedicata alla musica in ogni luogo, che vedrà gli Eugenio in Via Di Gioia impegnati negli spazi più disparati, tra simboli culturali e di eccellenza, luoghi del mondo Iren, location immaginifiche e fuori dal comune.

Oltre alle azioni in strada, il progetto avrà vita anche sui profili social della band e del Gruppo Iren: uno strumento in più per coinvolgere fan, torinesi e i tanti visitatori che in quei giorni saranno presenti in città.

Abbiamo un’idea! Scendere in strada e suonare, imbracciare gli strumenti e far rimbombare le strade di Torino – commentano gli Eugenio in Via Di Gioia -. È un intento oltre che un invito a tutti gli artisti soprattutto musicali, ma non solo. Insieme possiamo colmare uno spazio che appartiene anche all’arte, all’espressione sociale e all’ascolto. La strada è stata il nostro primo teatro e ci ha portati a calcare tanti palchi ‘veri’, da quelli dei piccoli circoli culturali, fino ai club di musica live e i grandi festival. Ci auguriamo che nella settimana ufficiale della musica internazionale tutto questo possa verificarsi in larga scala a Torino e che le strade zeppe di musica stimolino più persone possibile a raggiungere la vasta programmazione culturale della nostra città, dal centro alle periferie”.

Con “Musica Ovunque” Torino diventa un grande palco diffuso e ad accesso libero, con un’azione volta a promuovere il protagonismo della città e di tutte le sue anime: il progetto, in piena coerenza con gli obiettivi di Iren, traduce l’impegno quotidiano del Gruppo per lo sviluppo dei territori, che si traduce anche nella promozione di attività capaci di coinvolgere la cittadinanza.

Una collaborazione, quella con gli Eugenio in Via Di Gioia, che vedrà Iren ancora a fianco della band durante tutta l’estate con il loro nuovo album, “Amore e rivoluzione”, in uscita il 20 maggio.

 

Qui link al videoclip della canzone “Eurovision in Turin”: https://youtu.be/_cpI0kBULZc

 

Extravaganza e’ il tema del Torino Fringe, il festival di arti performative

Si accendono i riflettori sul Torino Fringe, il festival multidisciplinare di arti performative che si svolge nel capoluogo piemontese dal 7 al 29 maggio 2022.

Extravaganza il tema scelto per questa decima edizione che si presenta con un programma ricchissimo di appuntamenti diffusi per la città, ancora più poliforme e variegato: sono infatti più di 200 le repliche degli spettacoli teatrali con protagonisti artisti e compagnie internazionali, 30 gli eventi speciali e poi talk, residenze, mostre d’arte, live performance, momenti site-specific di danza e in cui si mescolano linguaggi performativi e audio-visivi innovativi, concerti, party e molto altro, come la consueta Fringe Parade che attraverserà a suon di musica e divertimento tutta Torino.

 

Si parte sabato 7 maggio quando alle 21 nel neo riaperto Cinema Teatro Maffei (via Principe Tommaso 5) arriverà Natalino Balasso: attore, comico e autore teatrale, amatissimo per i suoi video comici di analisi sociali pubblicati sul canale Telebalasso, porta sul palco del Torino Fringe Recital, una raccolta di brani comici tratti dai suoi ultimi spettacoli.

I motori si scaldano poi dal 13 al 15 maggio, lungo weekend di opening tutto nel segno dell’arte. Protagonista CALIFORNIA LOVE “Tiny Splendor Show”, la mostra di printmaking in collaborazione con Graphic Days e Print Club: la casa editrice indipendente di printmaking californiana Tiny Splendor, tra le più conociute negli USA, porterà per la prima volta in Italia una selezione di oltre 100 opere tra risografie, litografie e zines di oltre 40 artisti internazionali. Un’esposizione di lavori e prospettive sperimentali che celebrano l’auto-produzione e che sfidano le tecniche di stampa tradizionale, un evento eccezionale per gli appassionati del mondo della piccola stampa che segna la collaborazione di Tiny Splendor con artisti che provengono principalmente dalla California, dal Messico, da East e West Coast degli Stati Uniti, nomi come Ashley Lukashevsky, Daniel Shepard, Deth P Sun, Hellen Jo, Jasjyot Singh Hans, Jeffrey Cheung, Matt Carignan, Mel Stringer, Melek Zertal, Rob Sato, Ruth Mora.

 

La mostra ideata da Richard Rizzo e realizzata dal Torino Fringe Festival e Graphic Days in collaborazione con Tiny Splendor (USA), ToolBox, Print Club Torino e OFF TOPIC (dove ci sarà uno spin-off dal 17 al 22 maggio) è aperta al pubblico gratuitamente il 13 maggio dalle 18,30, sabato 14 e domenica 15 maggio dalle 14 alle 18,30, orari in cui sarà anche possibile acquistare le opere in esposizione.

Per gli appassionati di stampa alternativa è l’occasione di assistere al talk con gli artisti presenti e per partecipare a tre workshop artistici che si svolgeranno negli spazi di Print Club, sempre in via Agostino da Montefeltro 2, curati dai californiani Max Stadnik e Sanaa Khan e della tutor di Print Club Luisella Cresto.

Non è finita qui. Il venerdì sera gli spazi di Toolbox diventano un palcoscenico per ospitare il batterista Davide Oliveri con MAIA, a Live Cinematic and Interactive Performance: un’esperienza ibrida che attraverso immagini e suoni accompagna il pubblico in un percorso, di poco meno di un’ora, che ha come meta finale una terza realtà, oltre a quella reale che già conosciamo e a quella mediata della sua versione riprodotta: il labile confine tra sogno e realtà (appuntamento a Toolbox ore 21,30, costo 15 euro).

Ma i momenti del Torino Fringe da segnare in agenda sono moltissimi, ce n’è davvero per tutti i gusti. Prime nazionali, spettacoli di prosa, musicali e interattivi, debutti, stand up comedy e performance adatte a tutta la famiglia: in dieci diverse location vanno in scena 28 spettacoli (per più di 160 repliche).

Gli appassionati di acrobazie, danza e marionette potranno assistere in prima nazionale a Wir Wollen Nie Nie Nie, performance di Raum 305 (Berlino) in scena il 17 e 18 maggio alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

Grande curiosità anche per la greca Eliza Soroga, vincitrice dell’International Arte Laguna Prize (Venezia, 2017) che porta per la prima volta in Italia My Job interviews performance interattiva dedicata al mondo multiforme del mercato del lavoro (dal 20 al 22 maggio, sedi varie).

I tedeschi di Amburgo F.ART Kollektiv il 19 e 20 maggio si esibiscono allo spazio Kairòs con Enter the Muuve, altra performance in prima nazionale: un tentativo di usare il linguaggio e il corpo per muovere se stessi e smuovere empaticamente il pubblico.

Un altro appello a smuovere le coscienze è XPand Danceforchange di Club Futuro che dal 27 al 29 maggio porta al Fringe un’esperienza di clubbing trasformativo per sensibilizzare i partecipanti sul tema del cambiamento climatico e promuovere la transizione ecologica nel settore della dance music industry.

Ancora l’ambiente è al centro del lavoro di T’es rien sans la terre – T’es rien sans la terre di Aurelie Dauphin (Francia), artista del Cirque du Soleil che usa l’arte come strumento d sensibilizzazione, con il desiderio che con la danza, la musica e l’immagine si possa innescare un cambiamento (29 maggio, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani).

Il Torino Fringe si conferma così tra gli eventi più originali della città e di tutta Italia, in cui si mescolano espressioni artistiche differenti, anche grazie alla selezione tramite una call internazionale che ha portato quest’anno a candidarsi più di 500 artisti da tutto il mondo.

Per il pubblico è l’occasione di avere in un unico calendario lungo tre settimane un evento di spettacolo dal vivo eccezionale diffuso sul territorio, per gli artisti un appuntamento imperdibile, confermandosi una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale per il Teatro Off e per le Performing Arts.

Nato sulla scia e sul modello dei grandi Fringe europei, uno fra tutti l’Edimburgo Fringe Festival, il Torino Fringe si conferma sempre di più innovativo nei linguaggi e nelle modalità di fruizione degli spettacoli, con l’obiettivo di valorizzare la creatività emergente in dialogo con le esperienze di nomi affermati, l’innovazione e la commistione di esperienze artistiche.

 

A maggio sarà tutta Torino, dal centro alla periferia, tra luoghi considerati più ‘canonici’ e quelli off, anticonvenzionali e quasi sconosciuti, a trasformarsi in un palcoscenico d’eccezione per una grande festa diffusa delle arti performative, un’invasione pacifica di spettacoli dal vivo, tra luoghi già cari al festival e luoghi che per la prima volta ne fanno parte, come il Cinema Teatro Maffei di San Salvario, il Precollinear Park, il Museo Storico Reale Mutua e il Cx Turin Regina.

 

I biglietti sono in vendita su www.tofringe.it, dove è consultabile il programma, e presso la biglietteria centrale in via Saluzzo 30. Il pubblico potrà scegliere tra diverse tipologie di ingressi e carnet, a seconda delle proprie esigenze e preferenze.

 

Il Torino Fringe è possibile grazie al contributo di  Mic – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, TAP Torino Arti Performative, Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Torino, Fondazione CRT. Ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Circoscrizione 1 – Centro Crocetta. Il Torino Fringe ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio. Sponsor: Iren, Reale Mutua, Peroni Nastro Azzurro, Crai. Accomodation Partner & Sponsor: CX Turin Student & Explorer Hotel. Media Partner: Rai Radio 3, Zero. Technical Sponsor: Freecards, VanVerBurger. Mobility Partner: LeasysGo! Visual Identity: Graphic Days; Ticketing Partner: Mailticket. In collaborazione con: Ufficio Turismo Torino e Provincia, Salone OFF, Abbonamento Musei Piemonte, Arci Torino, FNAS Federazione Nazionale delle Arti di Strada, Torino Creativa.

Technical Partner: Richard Rizzo, Reve, Servizi Teatrali, Acid Rain. Partner: OFF TOPIC, TYC, Magazzino sul Po, Spazio Kairòs, L’Arteficio, Fondazione TRG Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Teatro Giulia di Barolo, Casa Fools, Spazio Ferramenta, Siberiaki, San Pietro in Vincoli Zona Teatro, Unione Culturale Franco Antonicelli, Cinema Teatro MAFFEI, Precollinear Park, Museo Storico Reale Mutua, Via Baltea, Casa del Quartiere SanSalvario, Somewhere Tours&Events, World Fringe, AGIS Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, OPS Officine Per la Scena, Crab Teatro, Onda Larsen Teatro, Trame, Play with Food, C.AR.PE. Coordinamento Arti Performative Torino, Incanti Rassegna Internazionale di Teatro di Figura, Strabismi Festival, Orchestra Terra Madre di Slow Food.

 

Cos’è il Torino Fringe Festival

Il Torino Fringe è un festival di teatro off e di arti performative nato nel 2013 sulla scia delle esperienze dei più importanti festival off europei, incentrati sulla massima accessibilità e il coinvolgimento del tessuto sociale e urbano della città di riferimento. È un festival che è allargato a tutto il territorio piemontese, una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per il Teatro Off e le arti performative che intorno a questo gravitano. È al contempo un nuovo modo di fare cultura sul territorio, caratterizzato dalla trasversalità rispetto ai generi culturali e aperto alla possibilità di interagire e co-progettare con gli stakeholder.

In questi 10 anni Torino Fringe Festival ha sviluppato ogni genere di performance in teatri, ma anche e soprattutto in spazi diversi e diversamente “off” rispetto agli spazi consueti dell’offerta culturale e delle arti performative, arrivando in birrerie, sale da ballo, stazioni, dimore storiche, mercati, club, locali, musei, piazze, gallerie d’arte.

Ufficialmente riconosciuto da “World Fringe”, network mondiale che seleziona i Fringe Festival che rispettano le linee guida del format, negli anni è diventato punto di riferimento in Italia coinvolgendo oltre 274 compagnie nazionali e internazionali per un totale di 1770 repliche in più di 60 spazi di Torino al chiuso e 32 all’aperto per un totale di oltre 100.000 spettatori.

 

  

Contatti:

www.tofringe.it

Facebook: @TorinoFringeFestival  

Instagram: @torinofringefestival

#TOFRINGE22

 

“Happy days”, i Marcido tornano nel deserto di Beckett

Sino a domenica 8 maggio, al teatro Marcidofilm di corso Brescia 4

 

Uno spettacolo-simbolo di una storia teatrale costruita solidamente e con intelligenza negli anni, la ”necessità” di una ripresa a venticinque anni dal debutto (poi un terreno sondato in altri modi, con altri titoli), il successo e l’affermazione di una straordinaria quanto viscerale e appassionata Maria Luisa Abate (titolare della pièce, l’altra sera, in una delle repliche, confermatasi – se ancora ce ne fosse bisogno – tale ancora una volta, oggi ad alternarsi con Paolo Oricco), l’ideazione del Grande Girello – e la scommessa vinta da Daniela Dal Cin, ad un passo dal premio Ubu nel ’97 per la migliore scenografia: con la ripresa del 2006 s’inaugurava alla Promotrice torinese l’esposizione del lavoro della scenografa -, a sostituire il monticello di sabbia beckettiano e oggi ridimensionato per il palcoscenico della sala Marcidofilm! (il Grande Girello o la Grande Gogna?, strutture ferrose e cinghie in bella vista).

Sino a domenica 8 maggio l’esistenza e il lavoro dei Marcido Marcidorjs rincontrano “Giorni felici”, “Happy days in Marcido’s field” nella riscrittura drammaturgica da parte di Marco Isidori, e la tragedia di Winnie, ogni cosa prosciugata, rimandata ad altri spazi, una spensieratezza iniziale che coltiva una debole vena di speranza, le allucinazioni e il tempo passato, le dolcezze e il sarcasmo e lo strazio, niente progressiva discesa agli inferi, niente più oggetti di una vita, l’ombrellino o la borsa da cui estrarre spazzolino dentifricio specchio rossetto cappellino il flacone di un medicinale, più nulla: oggi una straripante parrucca grigia, un corsetto di rose rosse, un corpo bistrato, soltanto la voce, la sua ultima voce, al centro del deserto, in mezzo alla landa della vita. Anche Willie non c’è più, non è più Willie, oggi al suo posto tre esseri, tre presenze, nudi, sguscianti e striscianti, con il desiderio di colpire e di abbracciare, di farsi parte e di allontanarsi, i validissimi Valentina Battistone, Ottavia della Porta e Alessio Arbustini, “baratro vivente nonché recitante nonché danzante”, elenca l’Isidori, a rendere con centellinata precisione il processo di “suono” e di “senso”.

Isidori gioca di scomposizione, s’impadronisce del testo e se ne allontana con immediatezza, in un gioco perfetto d’incastri, di prospettive diverse, di angolazioni che ti obbligano a vedere e a sentire con sentimenti nuovi, forse anche nella difficoltà dell’assurdo, ma ancora convincenti, veri, afferrabili; costruisce la propria sfaccettatura scenica innanzitutto sonoramente, alterna e scuote, frantuma le voci e le ricompone, l’innalza sul coro o le incanala negli anfratti lasciati liberi dalla protagonista. È un gioco di vibrazioni, di sensazioni fitte di colori diversi, di spasmi che animano e attraggono. È il processo dei Marcido che continua a convincere, ad afferrare lo spettatore, ad impadronirsi di lui. Ci sono ogni sera gli stessi mezzi, la stessa sfida, lo stesso studio attento e, io credo, unico, quali erano quelli di venticinque anni fa. E il pubblico applaude certo non solo la fatica, il pubblico che ritorna, come quello che scopre, nuovo, giovane, incuriosito, animato, teatralmente focalizzato: ogni sera.

 

Elio Rabbione

 

Nelle immagini: Maria Luisa Abate come Winnie, con la presenza del Coro nel “Grande Girello” inventato da Daniela Dal Cin, in un momento di “Happy days in Marcido’s field” nell’edizione del debutto, nel 1997; e Paolo Oricco che oggi si alterna a lei nel ruolo principale.

Con la “corriera della reciprocità” da Torino ad Agliè, San Giorgio Canavese e Castellamonte

Mobilità sostenibile per il 1° Festival della Reciprocità per scoprire le maestrie delle Tre Terre Canavesane

Le Tre Terre Canavesane, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino nell’ambito del PUMS Progetto Urbano di Mobilità Sostenibile, propongono un servizio di navetta in bus da Torino Porta Susa in occasione dei principali eventi del Festival, che è stata denominata la CORRIERA DELLA RECIPROCITA’. “L’obiettivo – ci ha detto Pasquale Mazza Consigliere della Città metropolitana delegato ai trasporti e sindaco di Castellamonte – è quello di favorire gli spostamenti di gruppo limitando il traffico dei mezzi privati e di consentire la partecipazione agli eventi anche a fasce di pubblico che non usano l’automobile.”

Si parte l’8 Maggio con il Mercato della terra e della Biodiversità per una visita alle Tre Terre Canavesane in compagnia di Marco Peroni, autore, attore e studioso del territorio canavesano.

Partenza ore 8,30 Torino Porta Susa in bus

Arrivo ore 9,15 Agliè Piazza Castello

Accoglienza narrativa da parte di Marco Peroni “Agliè e le parole: da Guido Gozzano alla Lettera 22”

Visita guidata al Castello Ducale e alla mostra “Lettera 22 un macchina per leggere” presso Castello di Agliè

Ore 11 Trasferimento in bus a San Giorgio Canavese

Lungo il tragitto, a cura di Marco Peroni: presentazione di San Giorgio Canavese “La biodiversità dalla cultura alla coltura, dal passato al presente”

0re 11,15 Accoglienza in musica da parte degli allievi del Conservatorio di Torino a San Giorgio Canavese con Martina Merlo, pianoforte; Michele Giacoppo, clarinetto; Clara Piccoli, violoncello in Glinka: Trio Pathétique in re minore e Fauré: Trio op.120 in re minore. Esibizione alla corda molle di circo urbano del Collettivo6tu. Inaugurazione del Festival della Reciprocità

Ore 11,45 circa Visita libera al Mercato della Biodiversità

Pranzo Libero presso l’Ala Mercatale con i prodotti Slow Food o presso il Ristorante della Luna.

Ore 15,30-16 Trasferimento in bus a Castellamonte

Lungo il tragitto: presentazione a cura di Marco Peroni di Castellamonte “La maestria canavesana: i ceramisti”

Ore 16 Passeggiata sulle tracce della maestria della ceramica per piazze e vie di Castellamonte: visite a Rotonda Antonelliana, Arco di Pomodoro, Cantiere delle arti di Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, alle botteghe dei ceramisti Maurizio Grandinetti e Giose Camerlo, Stufa di Ugo Nespolo

Ore 18,00-18,30 circa Partenza per ritorno a Torino entro le 19,15-19,30

Costo di partecipazione: 18 euro inclusi gli ingressi al Castello di Agliè e alla mostra Lettera 22. Pranzo libero escluso. Pagamento in contanti al momento della salita sul bus. Posti limitati (max 28 persone)

Prenotazioni obbligatorie entro 6 maggio a Kubaba Viaggi: 011.9833504 info@kubabaviaggi.it

Dovranno essere rispettate le norme vigenti per la prevenzione dal Covid19.

Eurovision, Torino si presenta al mondo

Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e VisitPiemonte, insieme per parlare di turismo ai giornalisti nazionali e internazionali

Torino e il Piemonte si preparano ad accogliere l’Eurovision Song Contest. Dal 10 al 14 maggio sono attesi artisti internazionali, giornalisti e turisti provenienti da ogni parte del mondo per uno degli eventi musicali più seguiti e acclamati, non solo in Europa. Martedì 10, giovedì 12 e sabato 14 sono i giorni delle semifinali e della finalissima al Pala Olimpico, sede ufficiale dell’evento. Il calendario di appuntamenti e spettacoli culturali e musicali collaterali che animeranno la città è ricchissimo.

Nata 66 anni fa come gara canora internazionale sul modello del Festival di Sanremo, l’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, organizzata dall’European Broadcasting Union (EBU) e dalla Rai, sarà trasmessa in chiaro in Eurovisione, mentre in Italia sarà possibile seguire le semifinali e la finalissima in diretta su Rai 1Rai 4 e sulla piattaforma TivùSat. Presentata da Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, vedrà gareggiare per la vittoria artisti provenienti da 40 Paesi diversi.

L’evento sarà anche l’occasione per accendere i riflettori sulle eccellenze turistico-culturali ed enogastronomiche di Torino e dell’intero Piemonte: dal ricco patrimonio di arte, storia e natura alla gastronomia di altissima qualità e tradizione vinicola, ai paesaggi straordinari che offrono una grande offerta di outdoor, sport e attività per il tempo libero e il relax. Per sfruttare l’occasione data dall’Eurovision, Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e VisitPiemonte, hanno lavorato insieme per riservare un’accoglienza speciale agli inviati di tutto il mondo, far conoscere loro il territorio e coinvolgerli nella comunicazione turistica.

LE INIZIATIVE ALL’EUROVILLAGE

In parallelo, al parco del Valentino di Torino è stato realizzato l’Eurovision Village, uno spazio di intrattenimento aperto dal 7 al 14 maggio con un programma fittissimo che prevede più di 40 ore di concerti con artisti internazionali, nazionali e del territorio piemontese che spazieranno dal rock all’hip-hop, dalla world music all’elettronica. Oltre alla musica, grazie a 200 testimonial e attivisti, ogni giorno si parlerà di tematiche strettamente attuali e che costituiranno momenti importanti di riflessione: in quest’area troveranno posto anche i maxischermi per assistere in diretta alle serate della gara musicale, i punti ristoro, gli stand degli sponsor e quelli istituzionali.

Nello spazio della Regione Piemonte, dove saranno presenti a rotazione le Agenzie Turistiche Locali del territorio, sarà possibile trovare materiali illustrativi, video promozionali e gadget.

L’Eurovision Village diventa anche lo spazio per parlare di musica, tecnologia e imprese, grazie agli incontri Music Talk organizzati dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con la Città di Torino: dai produttori di strumenti musicali tradizionali, alla cripto arte e NFT; dagli studi di registrazione alle library musicali di ultima generazione, l’ampio sistema dell’economia della musica sarà protagonista il 9, 10, 12 e 13 maggio.

GLI INCONTRI AL MEDIA CENTRE “CASA ITALIA”

Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino con VisitPiemonte e Turismo Torino e Provincia cureranno anche il Media Centre Casa Italia, allestito a Palazzo Madama dal 5 al 14 maggio: uno spazio di promozione di Torino e del Piemonte nel cuore della città, a disposizione di giornalisti italiani e internazionali accreditati all’Eurovision Song Contest: location attrezzata con postazioni di lavoro e dove è previsto un ricco calendario di attività tra interviste, incontri con musicisti e presentazioni del territorio.

In diversi momenti della giornata il programma “Piemonte Tasting Experience” proporrà degustazioni, aperitivi, “merende sinoire”, con il coinvolgimento delle Agenzie Turistiche Locali, dei Consorzi vitivinicoli e turistici, delle Enoteche regionali e dei Maestri del Gusto di Torino e provincia, i vini e i cocktail Torino DOC, i formaggi Torino Cheese. Un ricco calendario di proposte per far vivere ai giornalisti un’esperienza diretta delle migliori eccellenze del territorio.

LE DICHIARAZIONI

Il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo ha sottolineato la volontà di aprire sempre più la città al mondo. Un obiettivo da perseguire con azioni concrete, svolte insieme a tutte le istituzioni locali: un impegno finalizzato a massimizzare le positive ricadute per la città e per i cittadini. Eurovision Song Contest è il più grande appuntamento internazionale per la musica, seguito da milioni di spettatori, e avrà ricadute evidenti in termini di immagine, di sviluppo turistico e, più in generale, di benefici per l’intero sistema economico del territorio. Il primo cittadino ha inoltre ricordato che per Torino e il Piemonte, proprio i grandi eventi internazionali sono stati, lo sono oggi e lo saranno anche in futuro, uno straordinario volano di sviluppo.

É Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio insieme all’Assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio a dare il primo benvenuto alle delegazioni e alle centinaia di giornalisti già in città e che arriveranno nei prossimi giorni, ricordando che i grandi eventi sono il motore del turismo e dell’economia e, oltre a portare nuovi visitatori, rappresentano una cassa di risonanza nazionale e internazionale di grande rilievo che la Regione è felice di supportare in sinergia con gli altri enti del territorio.

Anche per il Presidente della Camera di commercio di Torino questa grande e irripetibile opportunità va colta prima di tutto per far conoscere al mondo le eccellenze torinesi: i Maestri del Gusto di Torino e provincia, i vini e i cocktail Torino DOC, i formaggi Torino Cheese si alterneranno

sul palcoscenico del Media Centre Casa Italia per presentarsi ai giornalisti nazionali e internazionali, mentre all’Eurovision Village del Valentino si parlerà dei mestieri e dell’economia della musica con gli appuntamenti Music Talk.

Sulla stessa linea anche il Presidente di Turismo Torino e Provincia, che sottolinea il lavoro di attivazione di ogni canale di accoglienza e promozione a disposizione, utile a massimizzare il beneficio turistico e mediatico a favore del tessuto economico territoriale.

A tal fine, in collaborazione con la Camera di commercio e le Associazioni di Categoria le vetrine del centro saranno animate con le fotografie de “Le Roi”, mentre toccherà a la “fanfara urbana” Bandakadabra portare musica con una verve comico teatrale nella giornata di venerdì 12 maggio. Non manca il Piatto Eurovision (monopiatto composto da 4 antipasti tipici e un calice di vino a €15) e l’Aperitivo Cocktail Eurovision (cocktail con tagliere salumi/formaggi a €10). In oltre 130 locali si troveranno le tovagliette “Sugo News” con raffigurata la mappa della città e con Display Your Eurovision i commercianti sono stati coinvolti affinché allestiscano la propria vetrina a tema musicale per essere inseriti in una gallery presente sui canali social di Turismo Torino e Provincia e di Camera di commercio di Torino.

A sottolineare il valore dell’evento è stato anche il Presidente del Cda di VisitPiemonte, per il quale le 40 delegazioni e i 500 giornalisti presenti in città rappresentano i veri ambasciatori della regione, grazie alle molte iniziative specifiche di promozione e accoglienza a loro rivolte.

TORINO E IL PIEMONTE, METE DA SCOPRIRE

Il Piemonte ha dunque accolto questa importante sfida: l’Eurovision Song Contest, con i suoi quasi 200 milioni di telespettatori e i 60 mila in presenza, sarà la vetrina per mettere in luce tutto il bello e il buono che l’intero territorio ha da offrire.

A questo scopo è online, a cura di Turismo Torino e Provincia, il social programme delegazioni –  che racchiude, da sabato 30 aprile a sabato 14 maggio per le 40 delegazioni dei 40 Paesi in gara, 20 esperienze suggestive a Torino e 6 imperdibili in Piemonte, declinate nei temi eccellenza, verde, insolito, contemporaneo, multisenso, paesaggi – e il social programme press, esctorinopress.com, che offre 6 proposte dalle Associazioni di Categoria GIA/Federagit e Maestri del Gusto, 12 musei, 2 degustazioni, 6 escursioni in regione, 5 escursioni in provincia da sabato 7 a sabato 14 maggio.

Dunque, un territorio tutto da scoprire. Prima di tutto il capoluogo: Torino, città d’arte sul fiume Po, che vanta una dinamica scena culturale, con oltre 50 musei, tra i quali il Museo Egizio, il MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile, e i Musei Reali, oltre a Palazzo Madama, al MAO-Museo di Arte Orientale e alla GAM-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Ricca anche la gamma di festival di richiamo internazionale, da Club To Club, tra gli appuntamenti di musica elettronica più innovativi dello scenario mondiale, al KappaFuturFestival e il Torino Jazz Festival, fino al Torino Film Festival, evento tributo della città che ha fatto la storia del cinema italiano fin dal 1896: un primato celebrato alla Mole Antonelliana, simbolo della città, che ospita il Museo Nazionale del Cinema, tempio multimediale dedicato alla settima arte.

In una città tanto dinamica, è altrettanto vivace la vita serale e notturna. Si parte con il rito tutto torinese dell’aperitivo: città del vermouth, del gelato artigianale, dei gianduiotti e dei grissini, a Torino la tradizione culinaria del Piemonte è da veri intenditori, a iniziare dai numerosi ristoranti stellati Michelin e fino alle trattorie tipiche. Al Quadrilatero Romano, Borgo Dora, Vanchiglia e San Salvario, ristoranti, enoteche, vinerie e dj set offrono un ampio ventaglio di appuntamenti. Ma l’elenco delle città d’arte e cultura del Piemonte è lungo e ricco di fascino: Alessandria, con i suoi edifici barocchi, le piazze scenografiche, i portici, le vie e le botteghe che le conferiscono un’impronta tipicamente piemontese, nel cuore di un territorio già vicino alla Liguria nell’arte, nei dialetti e in cucina; Asti, non solo città del Palio, la famosa rievocazione medievale che si svolge ogni anno nella prima metà di settembre, ma anche spettacolare con il suo invidiabile patrimonio artistico che spazia dal Romanico al Barocco, e le sue colline a vigneto Unesco del Monferrato Astigiano, appena fuori città; Biella, la “Manchester italiana”, entrata a far parte del circuito delle Città Creative Unesco nella categoria “Crafts & Folk Art” per l’artigianato e le arti popolari; Cuneo, nota per i suoi palazzi, la secentesca Cattedrale di Santa Maria del Bosco, la Chiesa di Santa Chiara, Palazzo Audifreddi, la chiesa intitolata al patrono di Milano, Sant’Ambrogio; Novara, adagiata tra i fiumi Sesia e Ticino, contornata da pianura e risaie, piacevolissima da scoprire passeggiando nel centro storico medievale, con la svettante cupola a mattoni della Basilica di San Gaudenzio, la più alta d’Europa con i suoi 121 metri; Verbania, definita “un giardino sul lago” perché rappresenta la destinazione più desiderata ai primi accenni di primavera e le ville signorili e parchi sono tra le sue maggiori attrazioni turistiche a partire dai Giardini Botanici di Villa Taranto, con 1.000 piante e circa 20.000 varietà e specie di interesse botanico; Vercelli, tappa obbligata per i pellegrini sulla via da Canterbury a Roma e ancora oggi snodo importante della Via Francigena, nonché capitale europea del riso e laboratorio economico-sociale.

FOTO GIULIANA PRESTIPINO

Per Eurovision Off, Davide Boosta Dileo torna sul palco in solitaria

Eurovision Off nel Salone d’Onore

della Palazzina di Caccia di Stupinigi

Giovedì 5 maggio, ore 21

Davide BOOSTA Dileo 

The Post Piano Session

 

 

Un pianoforte al centro e tutto intorno il fastoso Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, una delle più spettacolari invenzioni juvarriane. Per Eurovision Off, giovedì 5 maggio, Davide Boosta Dileo torna sul palco in solitaria con The Post Piano Session, un viaggio nella musica sulle note di un pianoforte sorprendentemente post-rock. Al posto delle corde della chitarra, risuonano quelle del pianoforte che trascinano il pubblico in un’atmosfera intima e personale.

Davide BOOSTA Dileo, classe 1974, da Torino, è un artista dalle mille sfaccettature, tra cui musicista, dj, compositore, autore e produttore, conduttore radio-televisivo e scrittore, è anche autore di opere d’arte. È tastierista e co-fondatore del gruppo elettronico Subsonica, con alle spalle 8 album in studio, 8 dischi di platino, più di 500mila copie vendute, 4 cd live e una grandissima carriera live. Come solista, Davide ha pubblicato “La Stanza Intelligente” nel 2016 e “Facile” nel 2020 con anche dei singoli nel 2021 come “Stellae Noctis” con Alina Kalancea e “Alphabet, Canone for Letters”.

 

L’evento è promosso dalla Fondazione Ordine Mauriziano, ente proprietario della Palazzina di Caccia di Stupinigi, in collaborazione con Reverse Agency, Teatro Superga, Sistema Cultura e Città di Nichelino.

 

 

INFO

The Post Piano Session, Davide BOOSTA Dileo

Eurovision Off

Giovedì 5 maggio, ore 21

Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi,

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Prezzo: 25 euro

www.ordinemauriziano.it

Ritorna a Torino inversione “diffusa” sul territorio, il Festival del Femminismo Intersezionale

“Mind the Gap. Storie Sovrapposte”

 

Da venerdì 6 a domenica 8 maggio

Italy coach Mauro Berruto

La bellezza assoluta. Immaginate la “Venere di Milo” (130 a. C.) di Alessandro di Antiochia (o Prassitele?) oggi custodita al “Louvre”, trovata (come avvenne nel 1820 sull’isola greca di Milo) ancor di più fatta a pezzi. Priva non solo delle braccia e del basamento originale, ma proprio – si fa per dire – in mille pezzi. E poi magicamente rinsaldata e fiera della sua totale bellezza. Con questa significativa “immagine – guida”, che bene rende l’idea (“La donna è a pezzi o così la percepisce la società?”) è stata presentata nei giorni scorsi la seconda edizione di “Mind the Gap. Storie Sovrapposte”, il “Festival del Femminismo Intersezionale” che torna sotto la Mole, da venerdì 6 a domenica 8 maggio, con un’agenda piena zeppa di eventi e di incontri con personaggi, fra i più vari, invitati a talk, tavole rotonde, party e concerti.

Decisamente provocatoria la scelta dell’immagine- guida, non meno provocatoria e sopra le righe della stessa conferenza stampa, organizzata (immagino come non sia mai successo) non in algidi siti istituzionali, ma nei vivaci colorati locali di “Vinci’s Concept Salon” di via Cavour, fra i più blasonati parrucchieri della città, “per dire – sottolineano gli organizzatori – che una donna che si prende cura di se stessa non è né frivola, né inferiore a un uomo, ma libera”. Semplicemente e felicemente libera. E allora avanti tutta. Con ancora un’altra, importante novità. Dopo la prima edizione negli spazi di “OFF TOPIC” di via Pallavicino, il Festival – organizzato da “The Goodness Factory”– quest’anno diventa “diffuso” per abbracciare la città coinvolgendo “Il Circolo dei Lettori” e il “Campus Luigi Einaudi” nell’ambizione di “continuare per le prossime edizioni a crescere in questa dimensione condivisa, perché la complessità ha bisogno di luoghi diversi per attivare tutte le sue sfumature”. L’ambizione è quella di approntare e offrire al pubblico torinese una tre giorni intensiva “per analizzare, discutere, e guardare dritto negli occhi quel ‘gap’ che ancora persiste nella società, dall’ambito politico a quello istituzionale ed economico, passando da quello scientifico e linguistico, senza dimenticare temi come sessualità, corpi non conformi, medicina di genere e diritti civili”. Assolutamente ricca l’agenda. Fra i primi ospiti Levante (cantautrice e scrittrice) e Mauro Berruto (già CT Nazionale Maschile di Pallavolo e responsabile “politiche sportive” del PD) che, venerdì 6 maggio, dalle 19 alle 20,30, al “Circolo dei Lettori” di via Bogino, parleranno rispettivamente del brano “Gesù Cristo sono io” e dell’arrivo in Italia delle atlete afgane. Altri nomi in calendario, da Chiara Foglietta (attivista Lgbtqia+ e assessora della città di Torino) a Ethan Bonali (attivista trans, blogger e saggista), per non dimenticare i grandi temi del “gender equality” grazie agli incontri con Vera Gheno (sociolinguista), Federico Faloppa (docente di “Italian Studies” presso l’Università di Reading), l’economista Azzura Rinaldi e lo psicologo Michele Spaccarotella.

Ph: Stefano Renna

Non mancheranno i temi che animano il dibattito politico con il parallelo tra la guerra dei Balcani e la situazione ucraina – attraverso gli incontri organizzati da “Europa Aperta”- e il confronto sulla rappresentazione dei corpi con la psicoterapeuta Ilaria Consolo, Marina Cuollo (scrittrice ed editorialista, fortemente attiva sui social rispetto alle discriminazioni legate alla disabilità fisica) e Eugenio Cesaro (degli “Eugenio In Via Di Gioia”). Il Festival prevede anche un focus sul tema dell’aborto, oltre a raccontare le storie di scienziate che hanno rivoluzionato il mondo con le loro invenzioni. Di forte richiamo saranno anche i concerti di Allysha Joy (una delle voci più interessanti del panorama jazz-Nu Soul di Melbourne) e del collettivo di cantautrici “Canta Fino a Dieci”. Nei giorni del festival, ad “OFF TOPIC”, in via Pallavicino 35, lo “sportello antiviolenza” a cura del “Centro Clinico Psicologia Torino (CCPT)” sarà a disposizione come punto d’ascolto del pubblico. Non mancherà inoltre un corner di letture, a cura di “Nora Book & Coffee”, libreria specializzata in tematiche di genere e il banchetto per la raccolta delle firme di “Torino Città Per Le Donne” per la proposta di legge elettorale regionale che promuove l’equilibrio della rappresentanza e le condizioni di parità di accesso alle cariche elettive delle Regione Piemonte.

Per info su calendario completo, date degli eventi ed iscrizioni: www.mindthegaptorino.it

g. m.

Nelle foto:

–       Immagine-guida Festival

–       Allysha Joy

–       Mauro Berruto

–       Marina Cuollo

Steve Della Casa racconta Dario Argento

È un percorso individuale e soggettivo la visione di un film e parallelamente lo è ancor di più la visita a una mostra, che penso presto diverrà anche parte integrante, con alcune sue componenti, del più vasto Museo che attualmente la ospita. Una mostra sull’opera di Dario Argento, nella sua amata Torino, al Museo Nazionale del Cinema.

Posticipata per la pandemia. Durata quattro anni per allestirla. Un unicum per un regista italiano. Per di più nella cornice dei luoghi delle riprese, che da torinese ho scoperto visivamente interessanti nella loro ordinarietà, ma che conoscevo solo superficialmente e non apprezzavo sufficientemente, nel loro valore fotografico e di scena prima di apprezzare il suo cinema.
Che poi si dica, che proprio i torinesi conoscono poco la loro città lo si pensi, va tutto bene. Nella esposizione temporanea, che mi ha visto girare tra stand, memorabilia, manifesti, video e reminiscenze d’umori adolescenziali, tutto sortisce un effetto alla ” mi ritorni in mente”. Il critico Steve Della Casa con ” Dario Argento, due o tre cose che sappiamo di lui” ( Electa Cinecittà , pag. 159, 2021, €. 26,60) ce lo restituisce in un ritratto a tutto tondo. Opera di lettura e consultazione, con il raro dono della sintesi. Per chi è digiuno di tutto e vuole solo sapere qualcosa dell’ autore o è agito dalla passione smisurata per l’argentologia. Per chi ha già visitato la mostra, la deve ancora visitare o non la vedrà mai.
Per noi tifosi granata che come Steve, nel 1976 fummo Campioni d’Italia e si era a un anno dall’uscita nelle sale italiane de ”La tigre dai denti a sciabola” (cambiato nel definitivo Profondo Rosso) è associare poeticamente il calcio alla cinefilia.
Si dice (o almeno si mormora) che il titolo divenne tale dal nome del gruppo rock inglese dei Deep Purple, all’ epoca in trattativa con la produzione per la composizione della colonna sonora del capolavoro argentiano, ma a giochi quasi fatti sul filo di lana, la spuntò la band italiana prog dei Goblin, più adatti con le loro sonorità, alle necessità dell’autore. Un libro tutto di aneddoti, interviste, contributi critici e rarità di foto di scena. Tutto da scoprire. Come Argento che più racconta di se, più ha da raccontare. Il genere giallo dei primordi muta in seguito più marcatamente nel gore e nell’ horror con il thrilling come costante, come vuole sottolineare la traccia semantica del percorso espositivo della Mole Antonelliana. Dario ha sdoganato in Italia concetti psicoanalitici e culturali come rimozione del trauma, complesso d’Edipo e d’Elettra o inconscio filmico. In un Paese di impronta idealistico crociana e gentiliana, dove ancora oggi Sigmund Freud e le sue teorie sono viste come il fumo negli occhi, con le dovute eccezioni, anche dalla critica più engagé Argento ha dimostrato grande coerenza e originalità intellettuale.
Si narra che ha sublimato i bollori giovanili della lotta di classe, nella violenza delle scene delle sue opere. Che fu accusato per contro di fascismo, misoginia e pornografia emotiva. Ma lui resta in piedi piaccia o no tra i grandi del cinema italiano e mondiale nel suo genere, come i suoi amici e omologhi d’oltreoceano, John Carpenter, Wes Craven, David Cronenberg o Sam Raimi, alla faccia di tutti i censori morali e reali. A più di ottant’anni finito il lockdown pandemico, ha partecipato da attore per l’argentino naturalizzato francese Gaspar Noé in ” Vortex” e girato un film subito dopo, ”Occhiali neri ”. Progetto da tempo abbandonato nel cassetto. Spronato dalla figlia Asia, in un ritorno alle riprese nella capitale. Le location dei film argentiani europee o americane che siano (tra gli altri Suspiria, Opera, Phenomena ) divengono un non luogo cognitivo per lo spettatore. E lui nel 1999 si fa intervistare con John Carpenter al cinema Reposi per il Film Festival. La Rosa Purpurea di Torino. Tutto riportato dal testimone oculare Stefano Della Casa.

Aldo Colonna