Torino – Il Consiglio regionale, d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, pur consapevole delle numerose difficoltà in cui versa la scuola a causa dell’emergenza pandemica in corso, ha deciso di rinnovare anche per l’anno scolastico 2020/2021 l’offerta formativa rivolta agli studenti piemontesi proponendo sei bandi di concorso.
Un’iniziativa ormai attesa da parte della comunità scolastica piemontese che registra da anni un’ampia e attiva partecipazione, contribuendo a favorire la crescita culturale e civile dei giovani piemontesi, educando alla cittadinanza attiva e diffondendo messaggi di consapevolezza e sensibilizzazione sulle tematiche proprie degli organismi consultivi coinvolti.
“Abbiamo scelto – sottolinea il presidente del Consiglio Stefano Allasia – di non privare gli studenti e i docenti di questa opportunità formativa e didattica, nonostante il periodo di emergenza che stiamo vivendo, posticipando però a gennaio la pubblicazione dei bandi – che per consuetudine avveniva in autunno – allo scopo di consentire alle scuole di superare la complessa fase di avvio e di adeguamento alle misure anti-covid. Proprio in questo momento così delicato desideriamo infatti proseguire un impegno che vuole far sentire la vicinanza della nostra istituzione alla scuola, adattando le modalità di svolgimento dei concorsi al contesto imposto dall’emergenza sanitaria, con la speranza – però – che presto non ci sia più lo schermo del computer a dividerci ma che si possa tornare tutti a dialogare in presenza e in piena sicurezza. Un’esigenza sentita non solo da allievi e insegnanti, ma anche da noi politici e amministratori a cui manca la possibilità del confronto diretto con i cittadini, essenziale per meglio comprendere problemi e necessità. Per ragioni di prudenza ad esempio, abbiamo dovuto individuare forme di premialità alternative ai viaggi studio, prevedendo di destinare alle scuole un riconoscimento in denaro per l’acquisto di strumenti e attrezzature utili alla didattica a distanza”.
“I concorsi per le scuole proposti anche per l’anno scolastico 2020-21 dal Consiglio regionale – ha affermato Fabrizio Manca, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte – rappresentano un’importante opportunità formativa per le studentesse e gli studenti delle scuole piemontesi,fondata sui temi della solidarietà, della legalità, della cittadinanza globale e della consapevolezza dell’importanza della memoria storica. Sono certo che il progetto, sostenuto dall’USR come nelle precedenti edizioni, raccoglierà anche quest’anno i frutti delle potenzialità creative delle nostre studentesse e dei nostri studenti”.
I ragazzi vincitori dei concorsi di quest’anno verranno omaggiati dell’abbonamento Musei YOUNG. L’abbonamento verrà assegnato anche ai 295 ragazzi che si sono aggiudicati i premi nel 2020 e che non hanno potuto partecipare ai consueti viaggi studio a causa dell’emergenza sanitaria. L’iniziativa fa parte dell’ampio programma culturale per la celebrazione del 50° anniversario della Regione Piemonte, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Questi i concorsi proposti alle scuole:
- “Ambasciatori del Consiglio regionale”, giunto alla quarta edizione, ha già coinvolto oltre 1.200 studenti piemontesi. Un’iniziativa innovativa, sperimentata dal Piemonte quale prima Regione in Italia, che rientra nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) e si rivolge agli studenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti di istruzione secondaria di II grado che possono anche acquisire crediti formativi per le ore dedicate al progetto.
- Le note del Cuore, a cura degli Stati generali della prevenzione e del benessere insieme con l’Ufficio scolastico regionale e l’Associazione nazionale italiana cantanti e la Partita del Cuore. Un’evoluzione del concorso “Un cuore rap”, per sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione,
- Il Premio Gianni Oberto, rivolto ai laureati in discipline letterarie e umanistiche, bandito dalla Biblioteca della Regione Piemonte, Centro Gianni Oberto, ha lo scopo di promuovere il patrimonio culturale piemontese, la sua storia e tradizione, incentivandone lo studio e l’approfondimento.
- Diventiamo cittadini Europei, a cura della Consulta Europea, rivolto agli Istituti di istruzione secondaria di II grado del Piemonte e prevede lo sviluppo di una riflessione, in forma testuale o creativa, su tematiche inerenti il ruolo e l’attualità dell’Unione europea.
- Cultura della Legalità e dell’uso responsabile del denaro, promosso dall’Osservatorio Usura: i ragazzi dovranno realizzare un video, della durata massima di 2 minuti, sui fenomeni del sovraindebitamento e dell’usura in tempi di Covid o, in alternativa, sul tema del gioco d’azzardo.
- Progetto di Storia contemporanea. I ragazzi degli Istituti di istruzione secondaria di II grado ed Enti di formazione professionale dovranno svolgere temi di ricerca proposti sulla forma di elaborato scritto, fotografie, realizzazioni artistiche, mostre documentarie, prodotti audiovisivi, multimediali o altro.
Dichiarazioni componenti Udp:
“Per contrastare intolleranza, razzismo e ignoranza – ha dichiarato Mauro Salizzoni, vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte – serve un forte impegno culturale, educativo, istituzionale. Per questo è nato nel 1976 il Comitato Resistenza e Costituzione. Per questo all’inizio degli anni ‘80 è stato ideato il Progetto di Storia contemporanea, che in 40 anni ha coinvolto tanti studenti e insegnanti. I temi scelti per questa edizione sono di particolare attualità: il fascismo e la guerra, i simboli del passato, la Spagnola e il Covid, il ruolo della scienza e della conoscenza. Calamandrei diceva che la libertà è come l’aria, comprendi l’importanza solo quando te la tolgono. Una frase che ci pare davvero illuminante, in questa triste epoca in cui un virus ci ha tolto l’aria e con essa tante libertà che consideravamo acquisite. E voglio sperare che questo Progetto contribuisca a dare un senso diverso a un anno scolastico mutilato e anomalo, che ha privato le nostre ragazze e i nostri ragazzi della socialità e della condivisione, che sono il sale del sapere”.
“Il concorso “Diventiamo cittadini europei” non si ferma nonostante l’emergenza Covid e dimostra anche in questa nuova edizione di essere saldamente ancorato ai temi che riguardano l’attualità europea – ha sottolineato Franco Graglia, vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte- Attraverso la scelta tra due elaborati scritti – uno sull’intervento UE nell’emergenza sanitaria, l’altro sulla Brexit – i partecipanti potranno fornire un prezioso contributo di idee al percorso di conoscenza dell’Europa che la Consulta ha intrapreso fin dalle sue origini. Un ringraziamento particolare, oltre alle decine di migliaia di studenti che fino ad oggi hanno partecipato alle varie edizioni, va rivolto agli insegnanti per il loro ruolo fondamentale nella formazione ed educazione dei giovani anche nell’ambito delle tematiche europee”.
“I due macrotemi su cui sono invitati a riflettere gli studenti che partecipano quest’anno al concorso “Diventiamo cittadini europei” – ha puntualizzato poi Michele Mosca, consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte – mettono a fuoco due crisi di portata storica che l’Unione europea ha dovuto affrontare nel 2020: è stata infatti l’area maggiormente colpita dalla pandemia di Covid-19 e a fine anno si è giunti a un agognato quanto travagliato accordo per la Brexit. Abbiamo assistito, forse per la prima volta, a una risposta comune e a una strategia coordinata tra tutti gli Stati. La sfida dei prossimi anni per l’UE consiste nell’uscire da questa esperienza trasformata, con un maggior riguardo alle Nazioni e ai suoi valori fondamentali, attraverso un cambiamento politico”.
“Anche quest’anno si svolgerà il concorso dedicato alle scuole secondarie piemontesi di secondo grado sulla cultura della legalità e sull’uso responsabile del denaro. È un segnale importante che la nostra istituzione vuole dare – ha dichiarato Giorgio Bertola, consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte – quello di non fermare iniziative che permettono alle nuove generazioni di confrontarsi con temi di drammatica attualità. Tanto più in un momento come questo, che vede tra i preoccupanti “effetti collaterali” della pandemia l’aggravarsi di fenomeni come l’usura e le infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale e pubblico”.
“L’usura è una piaga culturale e la cultura prende forma sui banchi di scuola – ha concluso Gianluca Gavazza, consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte – Mai come oggi è fondamentale ripartire dalla scuola per educare le generazioni future all’uso consapevole del denaro. I giovani di oggi saranno – in un tempo brevissimo – il nostro domani. Come Osservatorio ci impegneremo a promuovere progetti in grado di affrontare le tematiche del bilancio familiare, del prestito, dell’indebitamento che sono l’ABC della prevenzione del fenomeno dell’usura. Bisogna indirizzare i nostri ragazzi verso le tematiche economiche e finanziarie stimolandoli a riflettere sull’usura nell’ottica di una cittadinanza consapevole”.