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Donne di valore Intervista a Patrizia Toia

A Moncalieri giovedì 4 febbraio alle ore 18,00: ultimo appuntamento on line con la rassegna sul ruolo delle donne nei luoghi di decisione e sugli stereotipi di genere

Giovedı̀ 4 febbraio l’europarlamentare Patrizia Toia, sarà ospite della rassegna “Donne di valore”, patrocinata dall’Assessorato alle Pari Opportunità di Moncalieri. Alle 18, sulla pagina facebook della
Biblioteca Civica Arduino @bibliomonc, sarà intervistata dalla giornalista Rosaria Ravasio. Si tratta dell’evento di chiusura di un progetto in tre tempi, che porta la /irma dell’Assessorato alle Pari
Opportunità dell’Associazione Il Rosa e il Grigio. Al centro dell’incontro, che verrà introdotto dall’assessore alle Pari Opportunità Laura Pompeo, il ruolo delle donne nella politica e nei luoghi di decisione, cosı̀ importante anche in momenti dif/icili come quello che ancora stiamo attraversando. “Donne di valore aveva esordito con l’intervista all’europarlamentare Gianna Gancia – illustra soddisfatta l’assessore alle Pari Opportunità Laura Pompeo – mentre lunedì 25 si è tenuto un convegno dedicato agli stereotipi di genere, come declinato in diverse forme della comunicazione: linguaggio, politica, pubblicità, cinema, cartoons. I tre momenti del progetto sono stati tutti orientati a contrastare sul piano culturale gli stereotipi di genere. Abbiamo voluto alimentare il dibattito e continuare a sensibilizzare, in continuità con l’ampio spazio che abbiamo dedicato nelle ultime settimane al tema della violenza di genere (6 eventi on line appena conclusi) nel solco di un lavoro su questi temi convintamente avviato ,in dal mio primo mandato 5 anni fa”. Per chi se li fosse persi, sia l’intervista con Gancia sia il convegno rimangono visibili al pubblico, andando nella sezione Video della pagina Facebook della biblioteca

L’Istituto Europeo di Design presenta i nuovi Open Days

Una settimana di workshop per scoprire i percorsi di studio e la metodologia didattica IED. Si parte il 1° febbraio con cinque giornate dedicate ai Corsi Triennali

 

 

 Al via il nuovo format di digital Open Days organizzato dall’Istituto Europeo di Design per presentare l’offerta formativa delle sedi Italia di MilanoRomaTorinoFirenzeCagliari e dell’Accademia Aldo Galli di Como. Per il 2021 IED ha previsto un programma di appuntamenti non più di un solo giorno, ma della durata di una settimana e ciascuno dedicato ad una diversa tipologia: Corsi TriennaliMaster o di Formazione Continua in ambito DesignModaArti VisiveComunicazione, Arte e Restauro.

La formazione rimane un tema essenziale per costruire nuove opportunità per il nostro Paese. Come Scuola siamo chiamati a rinnovarci di continuo per mantenere attivo il dialogo con coloro che stanno scegliendo in questo momento storico quale percorso formativo intraprendere. – dichiara Fabrizia CapriatiResponsabile Comunicazione IED Italia. Per il 2021 abbiamo progettato un nuovo format per presentare l’offerta formativa dei corsi IED: una settimana intera con workshop molto pratici anche se a distanza nelle nostre aree di formazione, riproposta poi in diversi momenti dell’anno e ogni volta dedicata ad una tipologia di corso diversa”.

Si parte il 1° febbraio fino a venerdì 5 con la presentazione dei Corsi Triennali: ogni giorno della settimana sarà dedicato a più workshop di area per realizzare un progetto vero e proprio sotto la guida di un docente e sperimentare quindi in prima persona l’approccio formativo IED.

 

La settimana vedrà l’alternarsi di presentazioni e workshop come quello di fashion o jewelry sketch e fashion styling moodboard per l’area moda martedì 2; diario creativo per l’area comunicazione mercoledì 3; graphic design is everywhere o videogiochi per il cinema per l’area arti visive giovedì 4 e strategic design thinking per l’area design venerdì 5. Inoltre sono previsti due ulteriori appuntamenti verticali: lunedì 1 la presentazione dell’offerta formativa in lingua inglese, sempre dei corsi Triennali, per chi vuole intraprendere fin da subito un percorso di studio in lingua mentre mercoledì 3 ci sarà la presentazione dell’Accademia Aldo Galli di Como per tutti coloro che sono interessati all’Alta Formazione Artistica nei campi della moda, del design, delle arti visive e della conservazione e restauro dei beni culturali.

 

Durante la settimana di Open Days sarà possibile interagire con gli Advisor IED, le figure dello staff pronte ad accompagnare il potenziale studente nel processo di scelta, chiarire qualsiasi dubbio sui percorsi formativi e sul processo di ammissione e iscrizione. Inoltre per chi sente di avere già le idee chiare sul corso di studi da intraprendere, è possibile prenotare un colloquio motivazionale con il Coordinatore del corso e iniziare quindi fin da subito il processo di ammissione.

 

Per ulteriori informazioni e per registrarsi all’Open Day basterà accedere a: ied.it/openday.

L’associazione Torino Stratosferica  festeggia la città per il suo compleanno

Lo fa con un video omaggio che posterà oggi sui suoi canali social Facebook e Instagram.

Happy birthday Torino! Torino Stratosferica celebra il compleanno della Città di Torino omaggiando la ricorrenza con un contenuto speciale, un video con due ospiti d’eccezione. Il Professor Sandro Caranzano (archeologo) e la Professoressa Mariateresa Crosta (astrofisica) —autori della ricerca che ha datato la fondazione della città— ci portano indietro nel tempo per immaginare le forme di Augusta Taurinorum. Abbiamo chiesto ai due studiosi di raccontarci come sono riusciti a risalire alla data del 30 gennaio del 9 a.C, scoprendo la funzione della città nel suo periodo augusteo. Al sorgere del sole, ci siamo ritrovati sul ponte Regina Margherita, per ammirare la splendida vista sulla città in uno dei tratti più suggestivi del Precollinear Park, intervento di placemaking dell’associazione che ha riqualificato l’area e ha trasformato l’ex linea tramviaria in un parco lineare. Un modo per condividere l’amore per Torino e festeggiare la nostra città, in attesa di poterlo fare insieme dal vivo.”
Qui il link al video: https://youtu.be/POTecLLdSWQ

Bongioanni (FdI) incontra i rappresentanti dell’intrattenimento e delle discoteche

“La Regione Piemonte garantirà adeguati ristori a questi lavoratori, ormai da un anno senza reddito”

 

C’è un mondo che si è fermato da un anno, senza mai ripartire, e per il quale, a prescindere dai colori, non è cambiata la… musica. Si tratta del settore dell’intrattenimento e delle discoteche, indubbiamente fra i più flagellati sotto il profilo economico-lavorativo e il cui grido troppo spesso è passato sotto silenzio. La Regione Piemonte, dal canto suo, ha inteso ascoltare le istanze dei rappresentanti della categoria e agire concretamente a sostegno di una platea che consta di 6mila addetti ai lavori e che annualmente genera un fatturato che va dai 10 ai 12 milioni di euro.

Nei giorni scorsi Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha incontrato Alessandro Mautino, numero uno piemontese del SILB (l’associazione italiana di imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo), e i referenti provinciali del sodalizio, tra cui la cuneese Federica Toselli. “Stiamo parlando di imprenditori ormai da dodici mesi del tutto privi di reddito – ha sottolineato il consigliere regionale –. Durante il colloquio abbiamo definito insieme un piano di interventi regionali, che entrerà a far parte della delibera che abbiamo approvato la scorsa settimana e che garantirà ristori alle oltre 200 aziende oggi chiuse in Piemonte. Un patrimonio che non si può perdere, un patrimonio che produce denaro, un patrimonio che dà lavoro e svago”.

Parole alle quali hanno fatto eco quelle pronunciate dalla sopra menzionata Federica Toselli, presidente della sezione cuneese del SILB: “Grazie a Paolo Bongioanni, presidente della VI Commissione Cultura, ancora una volta abbiamo evidenziato in Regione la situazione di estremo disagio del nostro comparto, che il 22 febbraio prossimo compirà un anno intero di inattività. Il presidente si è dimostrato attento e responsabile nell’attribuire anche al nostro settore dignità e importanza nel campo dello svago e non soltanto a livello turistico. A breve verranno individuati le risorse e i metodi attraverso i quali le nostre attività potranno beneficiare del bonus istituito e pianificato dalla Regione Piemonte”.

 

Prevenzione sicurezza in montagna, prosegue la campagna Uncem-Regione

La Regione Piemonte, nell’ambito del Programma Alcotra PITEM RISK progetto RISK-COM, per una corretta comunicazione dei rischi, ha realizzato in collaborazione con Arpiet, Agrap, Soccorso Alpino, Uncem Piemonte, dei materiali informativi per prevenire il rischio sanitario e informare i frequentatori sulle regole generali da seguire in montagna.

I materiali sono a disposizione di tutti i Comuni, di tutte le Istituzioni e Associazioni; possono essere diffusi anche su social e siti web istituzionali. A questo link è possibile scaricare i materiali e il video: https://www.pitem-risk.eu/notizie/montagna-salute

Le nuove frontiere del design nel settore alberghiero

Il design come strumento per la riconversione del settore alberghiero verso nuove frontiere innovative. Ne parliamo con Alessandro de Cillis, Co-Founder e Cmo del Designtech Hub

 

Il settore alberghiero in Italia è stato certamente uno di quelli maggiormente colpiti dagli effetti e danni economici provocati dalla pandemia da Covid 19, ma risulta anche uno tra quelli che si sta ponendo maggiormente in gioco per cercare una via di riscatto.

“La pandemia da Covid 19 – spiega Alessandro De Cillis, Co-Founder e Cmo del Designtech Hub – sicuramente ha evidenziato alcune fragilità presenti nel tessuto ricettivo nel nostro Paese e lanecessità fondamentale di una ristrutturazione dellaprogrammazione in campo turistico, fortemente stravolta dalla comparsa della pandemia. L’Italia, d’altronde, risulta uno tra gli Stati, a livello mondiale, che ha da sempre goduto di un’ampia offerta e richiesta turistica da parte del pubblico straniero, spesso proveniente da Paesi oltreoceano. Considerato che la programmazione turistico alberghiera è, nel caso della clientela straniera, strettamente legata all’offerta dei voli da parte delle compagnie aeree, attualmente si può ritenere che la prima stagione programmabile possa essere quella della primavera/estate 2022”

“Un americano che desideri compiere un viaggio in Italia – prosegue Alessandro De Cillis – lo decide, infatti, in media con sei mesi di anticipo. Attualmente risulta a rischio nella sua programmazione anche la stagione invernale 2021, a causa dell’incertezza legata all’evolversi della pandemia. Per questo motivo ritengo che il settore alberghiero, per fronteggiare l’emergenza da Covid 19, debba pensare ad una sua trasformazione innovativa per ampliare e diversificare l’offerta, adeguando gli spazi alle norme anti Covid e alle nuove concezioni nate con le richieste di distanziamento”.

“Soprattutto nelle grandi città – continua Alessandro De Cillis – che dapprima potevano contare su di una richiesta legata al comparto turistico (soprattutto nelle città d’arte o di turismo di carattere religioso), oggi gli alberghi devono puntare a una riconversione degli spazi di tipo innovativo, offrendo, oltre alla ricezione alberghiera vera e propria, degli ambienti personalizzati per i clienti ad uso lavorativo, capaci di diventare una valida alternativa a spazi di co-working che, in epoche pre Covid, venivano, appunto, condivise”.

“Questo tipo di svolta innovativa nella concezione degli spazi – spiega Alessandro De Cillis – costituisce la base della strategia che è allo studio presso Mind (Milano Innovation District), il distretto della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione, un hub capace di promuovere eccellenze del territorio e di valorizzare quegli investimenti già promossi per l’Expo milanese. In Mind sorge il Designtech Hub, in fase di completamento, in cui un padiglione di circa 5 mila metri quadrati accoglie una community specificatamente impegnata nel campo del design. Oltre al co-working l’Hub del Design includerà una co-factory e un coliving. In questo contesto il design district del DTH interviene attuando un’attività di scouting, valutazione e realizzazione e dei modelli innovativi sia abitativi sia lavorativi che si vengono a creare, tali da rispettare distanziamento e norme anti Covid, nel rispetto del massimo comfort e disponibilità dei servizi Le attivitàsono sviluppatesi sinergia con i soci co-founder, tra i quali Ivan Tallarico, già  Ceo di Hi-Hinteriors”

“Questo tipo di riqualificazione degli spazi – conclude Alessandro De Cillis – potrà essere esportato e adattato per ridisegnare spazi alberghieri non soltanto cittadini, ma anche marini e soprattutto montani, ubicati in luoghi dove il contatto con la natura sta rendendo sempre più forte l’orientamento delle persone che praticano smartworking. Questo induce a una riflessione in direzione di un utilizzo del design quale strumento per ridisegnare tali spazi, adattandoli alle nuove esigenze insorte a partire dalla comparsa della pandemia, ma capaci di renderli funzionali anche in futuro, per un approccio sempre più gestibile, ottimale e democratico dell’attività lavorativa in ambienti tutelati e green”.

Mara Martellotta 

Recovery Plan, uno strumento per ripensare l’architettura in Italia

La vice ministra Laura Castelli: ripensare gli spazi per colmare il gap sociale

 Si è svolto nei giorni scorsi con un incontro online, un confronto tra politica e architetti sul tema del Recovery Plan, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Torino, che ha visto l’intervento del Vice Ministro dell’Economia Laura Castelli, confrontarsi con il presidente OAT Massimo Giuntoli, il presidente della Fondazione per l’architettura / Torino Alessandra Siviero, numerosi presidenti OA del Piemonte e della Valle d’Aosta e di molte città italiane e altri ospiti istituzionali, tra i quali Antonino Iaria, Assessore alle politiche territoriali e dei progetti di trasformazione e riqualificazione urbana della città di Torino. L’incontro è stato moderato da Luciano Fontana, direttore de Il Corriere della Sera.

L’opportunità del Recovery Fund e dei fondi europei è un’opportunità chiave per il futuro del paese e la ripresa post pandemica anche per la categoria degli architetti, che conta 155 mila professionisti in Italia. Una opportunità che i vertici della politica intendono costruire attraverso un dialogo che metta al centro le esigenze di una progettualità architettonica che consenta di pensare le città del futuro e intercettare contestualmente i fondi (su infrastrutture, porti e tanti altri settori) che saranno messi a disposizione dalla Comunità Europea.
Il nuovo progetto ambientale, economico e culturale di Ursula Von der Leyen, Il New European Bauhaus, attenzionato dal Consiglio Nazionale Architetti, secondo Massimo Giuntoli, Presidente OAT-Ordine degli Architetti di Torino, oggi può essere un modello nel ri-pensare le città, a partire dalla micro-progettazione architettonica alla macro, dal privato al pubblico, con particolare attenzione a sostenibilità e qualità per cambiare le città. Guardare a città come Berlino o a format di qualità come è stato per Reinventing Cities a Milano, che ha consentito di cambiare lo scenario urbano, è fondamentale, considerando al tempo stesso che adesso le città stanno cambiando paradigma, da un punto di vista della qualità architettonica, sociale e culturale. In Italia la legge urbanista risale al 1942 ed è arrivato il momento di guardare ad un nuovo cambio di paradigma, con spazi che tengano conto delle nuove modalità di vita e di lavoro introdotte durante questo periodo di emergenza sanitaria, e che probabilmente perdureranno anche dopo, e più in generale introdurre nuovi modelli che possano diventare legge, come il crowdfunding dal basso, come è stato per il festival torinese Bottom Up! che vedrà la riqualificazione e la rigenerazione urbana di aree della città, sostenute da diversi soggetti.
“Si apre oggi uno scenario importante per questa filiera che ha bisogno di essere rappresentata dalla classe politica. Attraverso la politica locale e nazionale si potranno intercettare nuove risorse per valorizzare le nostre meravigliose città, tenendo conto della modernizzazione, della svolta ecologica e della competitività. Intercettando le proposte di nuovi emendamenti possiamo favorire la rinascita delle città, a partire dalla rigenerazione urbana” ha dichiarato Massimo Giuntoli, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino e aggiunto che “un confronto con la politica può contribuire a tenere alta l’attenzione sulla necessità di lavoro per gli architetti e sul loro ruolo imprescindibile nei processi in atto”.
“È la prima volta che ci si confronta con una pianificazione così lunga e così articolata, che si deve incastrare con tutto il resto dei fondi e delle progettazioni. Gli asset, indicati a livello europeo, sono molto interdisciplinari e per forza vanno incrociati tra di loro e messi a sistema. Il compito che abbiamo a livello politico è di mettere in atto delle riforme che ci consentano di mettere a terra questi investimenti, vanno sbloccate le norme che fino ad ora non hanno funzionato. In concreto, ad esempio, vanno ridisegnate le città, veniamo da anni in cui tutti abbiamo parlato di periferie e addirittura il Papa lo considera un tema centrale.

È necessario ripensare a spazi centrali che si devono incrociare con l’esistente, come può essere il rifacimento delle case popolari” ha dichiarato Laura Castelli, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, intervenendo all’incontro. “Ripensare gli spazi serve per poter colmare il gap sociale, serve per capire come dovranno crescere alcune città, anche rispetto al mondo del lavoro come la casa che è diventa in questo periodo di emergenza sanitaria anche uno spazio di lavoro. A livello di digitalizzazione e domotica, sono invece da ripensare gli usi civili e non, a partire dalle scuole”.
“Come Comune stiamo già lavorando su progetti importanti per il Recovery Plan che possono rilanciare nuove progettualità. Sono progetti che vogliono non solo recuperare il patrimonio esistente ma investire su nuovi assi di sviluppo del territorio rilanciando intere aree della città, come quella del Valentino, il Parco del Po e Italia ’61: un asse di sviluppo che interessa una fetta importante di Torino. E poi stiamo ragionando sui concetti di efficientamento energetico: un vero piano Marshall per l’edilizia” aggiunge Antonino Iaria, assessore comunale all’Urbanistica.

“Cento anni fa: luci ed ombre sulla scoperta dell’insulina”, all’Accademia di Medicina

Venerdì 29 gennaio alle 17.30, l’Accademia di Medicina di Torino organizza una seduta scientifica on line dal titolo “Cento anni fa: luci ed ombre sulla scoperta dell’insulina”.

Introduce l’incontro Paolo Cavallo Perin, professore di Medicina Interna all’Università di Torino e Presidente della Società Italiana di Diabetologia dal 2008 al 2010. Il relatore sarà Massimo Porta, anch’egli professore di Medicina Interna all’Università di Torino, già Segretario generale della “European Association for the Study of Diabets” (EASD) dal 1999 al 2001. Sia il prof. Cavallo Perin che il prof. Porta sono soci ordinari dell’Accademia di Medicina. Il 2021 inaugura il centenario dall’inizio degli esperimenti che portarono l’anno successivo a sviluppare estratti di “insulae” pancreatiche (insulina) che permisero di salvare, per la prima volta, la vita di persone, soprattutto bambini e giovani adulti, colpite da diabete di tipo 1, fino allora inesorabilmente mortale. Fu il primo miracolo della medicina moderna, con lo sviluppo di un nuovo farmaco per via razionale e non per serendipità (scoperta casuale in una ricerca scientifica volta ad altri obiettivi). Tuttavia, questo trionfo della scienza medica fu accompagnato da una serie di incomprensioni, approssimazioni ed anche omissioni che, a un secolo di distanza, dimostrano come anche i giganti della ricerca possano rivelarsi umanamente non all’altezza delle scoperte da loro stessi realizzate.

In ottemperanza alle disposizioni del DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro solo collegandosi al sito

www.accademiadimedicina.unito.it.

Stereotipi di genere e comunicazione

In videoconferenza dalla Biblioteca Arduino di Moncalieri un evento dedicato alla rappresentazione delle donne.

E’ stato un privilegio per me moderare il convegno “Stereotipi di genere nelle diverse forme di comunicazione, tenutosi il 25 gennaio nello spazio virtuale della Biblioteca di Moncalieri ”.

E’ stata una occasione di analisi e approfondimento di un tema quanto mai attuale e una importante opportunità per capire quali sono le possibili strategie per emanciparci da rigidi modelli di genere che limitano, le donne soprattutto, a ruoli sottovalutanti e precostituiti. Grazie all’impegno assiduo dell’Assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Moncalieri Laura Pompeo e al lavoro dedito della Presidentessa dell’Associazione il Rosa e il Grigio, Monica Andriolo, sono molte le iniziative interessanti che vengono organizzate, seguite ed apprezzate in maniera significativa  messe in onda su piattaforma online; alcune fanno parte del progetto  #ilvaloredelledonne  e #donnedivalore .

Lunedì scorso abbiamo ascoltato contenuti  e visto immagini ricchi di importanza, si sono succeduti interventi eminenti e di alta competenza che hanno affrontato a fondo le modalità con cui certi stereotipi di genere, perlopiù relativi a quello femminile, agiscono, sono presenti e sedimentati nella nostra cultura. Dall’uso del linguaggio sessista, agli stereotipi di genere nelle campagne elettorali, passando per le rappresentazioni della donna nella pubblicità e nel cinema, per finire con i modelli femminili e maschili nei cartoni animati, relatrici specialiste dell’argomento e cultrici della materia come Vera Gheno, Maria Bruna Pustetto, Giovanna Cosenza, Ilaria Antonella De Pascalis e Sofia Bergamini hanno presentato ed esposto le loro analisi che purtroppo confermano come la manifestazione degli stereotipi di genere sia ancora frequente e difficile da demolire.

La strada da percorrere è lunga, il margine di miglioramento èampio, ma possiamo affermare fortunatamente che la consapevolezza rispetto a questo preconcetto è cresciuta, così come la voglia di ricostruire l’identità, l’immagine e la percezione della donna. Il lavoro da fare è impegnativo ma possibile, il “partire da sé” costruendo il proprio percorso personale da condividere e diffondere è il primo passo per il cambiamento, così come la solidarietà di genere, che non escluda ovviamente il senso critico e la necessità dialettica ma che sia in grado di creare unasorta di sorellanza, è essenziale per creare nuovi modelli di donna e perseguire una vera parità.

Maria La Barbera 

Per vedere il convegno e le altre iniziative della Biblioteca Arduino di Moncalieri: https://www.facebook.com/BiblioMonc

La Circoscrizione 1 Centro Crocetta a fianco dei più deboli

La Circoscrizione 1  in prima fila nella campagna di solidarietà. Ne parliamo con il Capogruppo del PD Thomas Ponte

Alla raccolta natalizia dei giocattoli per i bambini delle famiglie in stato di necessità, da anni appuntamento consueto, quest’anno la Circoscrizione 1 Centro Crocetta ha sostituito la raccolta solidale di materiale informatico, iniziativa tuttora in corso.

“Questa raccolta – spiega il Capogruppo del PD nella Circoscrizione 1, Thomas Ponte – è tanto più preziosa se si prendono in considerazione le numerose situazioni di famiglie in difficoltà, in cui risulta piuttosto complicato per i ragazzi seguire la didattica a distanza, imposta in certi gradi di indirizzo scolastico da questi tempi di pandemia. In molte famiglie la connessione web risulta, infatti, insufficiente e, nel caso in cui uno o entrambi i genitori siano impegnati nello smartworking, non sempre i computer o Tablet sono in numero adeguato a consentire anche ai ragazzi di seguire la Dad. La prima Circoscrizione ha, così, deciso di avviare la raccolta di computer, notebook, tablet, mouse, tastiere e stampanti, che possano essere dismessi anche da uffici o privati, purché ancora funzionanti o tali da richiedere una piccola manutenzione. Questi strumenti informatici potranno anche essere utili per gli anziani per collegarsi ai nipotini e per le persone più fragili per non sentirsi isolate dal mondo”

“E proprio la solitudine – spiega Thomas Ponte – risulta uno dei problemi più gravi che sta vivendo una città come Torino, che già presentava diverse fragilità sia economiche sia nel tessuto sociale in epoca pre Covid e che la pandemia ha accentuato. Basti pensare al problema delle persone in condizioni di difficoltà senza fissa dimora e dei senzatetto, che stanno aumentando, soprattutto nel centro cittadino. Inutile affermare che certe piazze fossero un tempo il salotto buono di Torino. Sono cambiate le condizioni economiche che Torino, negli ultimi anni, si è trovata a vivere e la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare dopo marzo, quando cesseranno gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, e le imprese potranno iniziare a licenziare”.
“Torino – aggiunge il capogruppo del PD in Circoscrizione 1, Thomas Ponte – è ancora una delle città italiane che mostra una grande sensibilità e rivolge una grande attenzione alla realtà dei senzatetto. Come Circoscrizione 1 monitoriamo costantemente la situazione e inviamo un rapporto alla vicesindaco di Torino Sonia Schellino. Purtroppo, pur essendo il nostro Comune uno dei più attenti a questo tipo di problematica, nel corso degli ultimi anni il numero dei senzatetto è andato aumentando esponenzialmente, soprattutto dopo l’inizio della pandemia da Covid 19. Si tratta di persone che, difficilmente, accettano il ricovero presso strutture messe a disposizione del Comune.

Esiste nella nostra città, tuttavia, una vasta rete di Solidarietà, comprendente diverse realtà del cosiddetto terzo settore, tra cui il Sermig, la Caritas, i Servizi Vincenziani per Senza Fissa Dimora, i City Angels, la Boa Mobile, che fornisce ai senzatetto un sostegno durante le ore notturne di permanenza all’aperto. A queste si aggiungono altre realtà di volontariato attente alle persone fragili come gli anziani, e qui mi riferisco, per esempio, a Telehelp, associazione telefonica rivolta all’ascolto degli anziani. Nella Circoscrizione 1 esiste una sottocommissione appositamente dedicata agli adulti in difficoltà, presieduta dal Consigliere Federico Tagliaferri”.

“Un altro problema che interessa sempre più la nostra città – prosegue il Capogruppo Thomas Ponte – è quello della presenza di gruppi di microcriminalità che stanno interessando zone della città un tempo estranee a queste problematiche, quali quella del Polo del Novecento. Il tessuto sociale cittadino si sta purtroppo pian piano lacerando e anche il comporto della cultura che, fino a un anno fa, era estremamente vivace a Torino, sta vivendo una grave crisi economica, provocata dal prolungarsi della chiusura dovuta alla pandemia”.

“Torino come altre importanti città italiane – spiega Thomas Ponte – vale a dire Milano, Bologna, Roma e Napoli, attende la grande sfida delle elezioni amministrative della prossima primavera per l’elezione del nuovo sindaco, un’opportunità assolutamente da non perdere per il rilancio di una città chiamata a superare una crisi che affonda le sue radici già prima dell’emergenza Covid. Il candidato che il PD è chiamato a scegliere come possibile sindaco di Torino, oltre che autorevole, deve, secondo me, conoscere molto bene la macchina politica della città per evitare di farsi manovrare da chi conosce il meccanismo di governo di una realtà complessa come quella di Torino.

 

Non soltanto, infatti, dovranno essere affrontati problemi quali il rilancio economico e l’innovazione, ma anche quello del ricambio generazionale in alcuni settori della macchina comunale, se si considera il pensionamento previsto per il prossimo autunno in diversi uffici comunali (seguito da una prevista non sostituzione del personale). Sarà anche necessario procedere a uno snellimento delle pratiche anagrafiche, che oggi rendono estremamente lungo e complicato ottenere una semplice carta d’identità elettronica. Un altro problema che sicuramente ha provocato questa pandemia è stato quello della progressiva perdita di posti di lavoro e dell’adozione dello smartworking, che ha avuto delle pesanti ricadute su altri settori tra cui quello della ristorazione e dei bar, costretti l’uno ad una prolungata chiusura o semichiusura con asporto, l’altro a un’attività prevalentemente di asporto, che ha inciso notevolmente sui ricavi, con una loro drastica riduzione “.

Mara Martellotta