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L’emergenza sanitaria non ferma i concorsi del Consiglio regionale rivolti agli studenti

Torino – Il Consiglio regionale, d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, pur consapevole delle numerose difficoltà in cui versa la scuola a causa dell’emergenza pandemica in corso, ha deciso di rinnovare anche per l’anno scolastico 2020/2021 l’offerta formativa rivolta agli studenti piemontesi proponendo sei bandi di concorso.

Un’iniziativa ormai attesa da parte della comunità scolastica piemontese che registra da anni un’ampia e attiva partecipazione, contribuendo a favorire la crescita culturale e civile dei giovani piemontesi, educando alla cittadinanza attiva e diffondendo messaggi di consapevolezza e sensibilizzazione sulle tematiche proprie degli organismi consultivi coinvolti.

“Abbiamo scelto – sottolinea il presidente del Consiglio Stefano Allasia  – di non privare gli studenti e i docenti di questa opportunità formativa e didattica, nonostante il periodo di emergenza che stiamo vivendo, posticipando però a gennaio la pubblicazione dei bandi – che per consuetudine avveniva in autunno – allo scopo di consentire alle scuole di superare la complessa fase di avvio e di adeguamento alle misure anti-covid. Proprio in questo momento così delicato desideriamo infatti proseguire un impegno che vuole far sentire la vicinanza della nostra istituzione alla scuola, adattando le modalità di svolgimento dei concorsi al contesto imposto dall’emergenza sanitaria, con la speranza – però – che presto non ci sia più lo schermo del computer a dividerci ma che si possa tornare tutti a dialogare in presenza e in piena sicurezza. Un’esigenza sentita non solo da allievi e insegnanti, ma anche da noi politici e amministratori a cui manca la possibilità del confronto diretto con i cittadini, essenziale per meglio comprendere problemi e necessità. Per ragioni di prudenza ad esempio, abbiamo dovuto individuare forme di premialità alternative ai viaggi studio, prevedendo di destinare alle scuole un riconoscimento in denaro per l’acquisto di strumenti e attrezzature utili alla didattica a distanza”.

“I concorsi per le scuole proposti anche per l’anno scolastico 2020-21 dal Consiglio regionale – ha affermato Fabrizio Manca, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte – rappresentano un’importante opportunità formativa per le studentesse e gli studenti delle scuole piemontesi,fondata sui temi della solidarietà, della legalità, della cittadinanza globale e della consapevolezza dell’importanza della memoria storica. Sono certo che il progetto, sostenuto dall’USR come nelle precedenti edizioni, raccoglierà anche quest’anno i frutti delle potenzialità creative delle nostre studentesse e dei nostri studenti”.

I ragazzi vincitori dei concorsi di quest’anno verranno omaggiati dell’abbonamento Musei YOUNG. L’abbonamento verrà assegnato anche ai 295 ragazzi che si sono aggiudicati i premi nel 2020 e che non hanno potuto partecipare ai consueti viaggi studio a causa dell’emergenza sanitaria. L’iniziativa fa parte dell’ampio programma culturale per la celebrazione del 50° anniversario della Regione Piemonte, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

 

Questi  i concorsi proposti alle scuole:

  • Ambasciatori del Consiglio regionale”, giunto alla quarta edizione, ha già coinvolto oltre 1.200 studenti piemontesi. Un’iniziativa innovativa, sperimentata dal Piemonte quale prima Regione in Italia, che rientra nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) e si rivolge agli studenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti di istruzione secondaria di II grado che possono anche acquisire crediti formativi per le ore dedicate al progetto.
  • Le note del Cuore,  a cura degli Stati generali della prevenzione e del benessere insieme con l’Ufficio scolastico regionale e l’Associazione nazionale italiana cantanti e la Partita del Cuore. Un’evoluzione del concorso “Un cuore rap”, per sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione,
  • Il Premio Gianni Oberto, rivolto ai laureati in discipline letterarie e umanistiche, bandito dalla Biblioteca della Regione Piemonte, Centro Gianni Oberto, ha lo scopo di promuovere il patrimonio culturale piemontese, la sua storia e tradizione, incentivandone lo studio e l’approfondimento.
  • Diventiamo cittadini Europei, a cura della Consulta Europea, rivolto agli Istituti di istruzione secondaria di II grado del Piemonte  e prevede lo sviluppo di una riflessione, in forma testuale o creativa, su tematiche inerenti il ruolo e l’attualità dell’Unione europea.
  • Cultura della Legalità e dell’uso responsabile del denaro, promosso dall’Osservatorio Usura: i ragazzi dovranno realizzare un video, della durata massima di 2 minuti, sui fenomeni del sovraindebitamento e dell’usura in tempi di Covid o, in alternativa, sul tema del gioco d’azzardo.
  • Progetto di Storia contemporanea. I ragazzi degli  Istituti di istruzione secondaria di II grado ed Enti di formazione professionale dovranno svolgere temi di ricerca proposti sulla forma di  elaborato scritto, fotografie, realizzazioni artistiche, mostre documentarie, prodotti audiovisivi, multimediali o altro.

 

Dichiarazioni componenti Udp:

“Per contrastare intolleranza, razzismo e ignoranza – ha dichiarato Mauro Salizzoni, vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte  – serve un forte impegno culturale, educativo, istituzionale. Per questo è nato nel 1976 il Comitato Resistenza e Costituzione. Per questo all’inizio degli anni ‘80 è stato ideato il Progetto di Storia contemporanea, che in 40 anni ha coinvolto tanti studenti e insegnanti. I temi scelti per questa edizione sono di particolare attualità: il fascismo e la guerra, i simboli del passato, la Spagnola e il Covid, il ruolo della scienza e della conoscenza. Calamandrei diceva che la libertà è come l’aria, comprendi l’importanza solo quando te la tolgono. Una frase che ci pare davvero illuminante, in questa triste epoca in cui un virus ci ha tolto l’aria e con essa tante libertà che consideravamo acquisite. E voglio sperare che questo Progetto contribuisca a dare un senso diverso a un anno scolastico mutilato e anomalo, che ha privato le nostre ragazze e i nostri ragazzi della socialità e della condivisione, che sono il sale del sapere”.

“Il concorso “Diventiamo cittadini europei” non si ferma nonostante l’emergenza Covid e dimostra anche in questa nuova edizione di essere saldamente ancorato ai temi che riguardano l’attualità europea – ha sottolineato Franco Graglia, vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte- Attraverso la scelta tra due elaborati scritti – uno sull’intervento UE nell’emergenza sanitaria, l’altro sulla Brexit – i partecipanti potranno fornire un prezioso contributo di idee al percorso di conoscenza dell’Europa che la Consulta ha intrapreso fin dalle sue origini. Un ringraziamento particolare, oltre alle decine di migliaia di studenti che fino ad oggi hanno partecipato alle varie edizioni, va rivolto agli insegnanti per il loro ruolo fondamentale nella formazione ed educazione dei giovani anche nell’ambito delle tematiche europee”.

“I due macrotemi su cui sono invitati a riflettere gli studenti che partecipano quest’anno al concorso “Diventiamo cittadini europei”  – ha puntualizzato poi Michele Mosca, consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte – mettono a fuoco due crisi di portata storica che l’Unione europea ha dovuto affrontare nel 2020: è stata infatti l’area maggiormente colpita dalla pandemia di Covid-19 e a fine anno si è giunti a un agognato quanto travagliato accordo per la Brexit. Abbiamo assistito, forse per la prima volta, a una risposta comune e a una strategia coordinata tra tutti gli Stati. La sfida dei prossimi anni per l’UE consiste nell’uscire da questa esperienza trasformata, con un maggior riguardo alle Nazioni e ai suoi valori fondamentali, attraverso un cambiamento politico”.

“Anche quest’anno si svolgerà il concorso dedicato alle scuole secondarie piemontesi di secondo grado sulla cultura della legalità e sull’uso responsabile del denaro. È un segnale importante che la nostra istituzione vuole dare – ha dichiarato Giorgio Bertola, consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte – quello di non fermare iniziative che permettono alle nuove generazioni di confrontarsi con temi di drammatica attualità. Tanto più in un momento come questo, che vede tra i preoccupanti “effetti collaterali” della pandemia l’aggravarsi di fenomeni come l’usura e le infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale e pubblico”.

“L’usura è una piaga culturale e la cultura prende forma sui banchi di scuola –  ha concluso Gianluca Gavazza, consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte –  Mai come oggi è fondamentale ripartire dalla scuola per educare le generazioni future all’uso consapevole del denaro. I giovani di oggi saranno – in un tempo brevissimo – il nostro domani. Come Osservatorio ci impegneremo a promuovere progetti in grado di affrontare le tematiche del bilancio familiare, del prestito, dell’indebitamento che sono l’ABC della prevenzione del fenomeno dell’usura. Bisogna indirizzare i nostri ragazzi verso le tematiche economiche e finanziarie stimolandoli a riflettere sull’usura nell’ottica di una cittadinanza consapevole”.

 

Carlo Petrini inaugura la prima tappa del salone della csr e dell’innovazione sociale

Riparte la più importante manifestazione in Italia dedicata alla CSR

SOSTENIBILITÀ, NUOVI MODELLI PER RILANCIARE
L’
INNOVAZIONE SOCIALE IN TEMPI DI PANDEMIA

 Le reti di comunità al centro di un cambio di passo in tema di sostenibilità. È quanto ritiene fondamentale, nel complesso periodo che il nostro paese sta attraversando, Carlo Petrini, presidente di Slow Food, che lancerà un messaggio importante sul cambiamento sostenibile alla prima tappa della nona edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, focalizzato quest’anno su Rinascere sostenibili: “Oggi, in un contesto di crisi pandemica, economica e climatica, è più che mai necessario che qualcuno si faccia carico di attuare, in maniera armoniosa, le idee e le iniziative che la parola sostenibilità racchiude – afferma Petrini – È giunto il momento di sviluppare una rete di comunità che sia in grado di sovvertire dei paradigmi ormai insostenibili”.

La più importante manifestazione in Italia dedicata ai temi della sostenibilità parte anche quest’anno da Torino, giovedì 21 gennaio 2021 dalle ore 10 alle ore 11:30. L’evento avrà un focus su Beni comuni e comunità resilienti e sarà trasmesso in diretta streaming. È possibile partecipare gratuitamente iscrivendosi al seguente link: www.csreinnovazionesociale.it/tappa/torino2021/

“La tappa di Torino del Giro d’Italia della CSR mette al centro dell’attenzione il tema dei beni comuni – spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone – argomento strettamente collegato allo sviluppo sostenibile dei territori: la sfida per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 si gioca infatti a livello globale ma anche locale. I territori diventano sempre più importanti per la salvaguardia e la valorizzazione anche dei beni comuni, beni a titolarità diffusa, che appartengono a tutti e a nessuno, a cui ognuno deve poter accedere ma nessuno può vantare pretese esclusive”.

“Promemoria_Auschwitz”. Il “viaggio della memoria” continua online

Visita virtuale per i giovani piemontesi all’ex lager di Auschwitz-Birkenau

Si parte mercoledì 27 gennaio

Sarà un viaggio virtuale. Ma non per questo privo di toccanti e dure emozioni, così come dell’invito forte a tenere viva la dolorosa ma salvifica memoria legata agli orrori inumani perpetrati dall’ideologia nazista, raccapricciante flagello storico inneggiante allo sterminio di massa. In questo anno in cui non è possibile spostarsi fisicamente, Promemoria_Auschwitz continua, infatti e comunque, il suo viaggio. Il progetto, organizzato dal 2013, per quanto riguarda il Piemonte,dall’Associazione “Deina Torino” e dal Comitatosubalpino dell’Arci (insieme a numerosi enti di tutta Italia fra i quali comuni, regioni, università, istituti storici), vede per il 2021 il coinvolgimento di oltre 1200 studenti piemontesi, che “entreranno” nell’ ex lager di Auschwitz-Birkenau attraverso una visita virtuale realizzata tramite riprese a 360 gradi che darà loro la possibilità di scoprire la storia e le memorie del luogo, vivendo in parallelo un’esperienza intensa e di forte impatto emotivo e conoscitivo. In tutta Italia saranno oltre 2mila i giovani coinvolti nel progetto, che nel corso degli anni si è sempre proposto come viaggio della memoria in treno coivolgendo complessivamenteoltre 16mila giovani tra i 17 e i 25 anniSiamo profondamente convinti – dice Cristina Lentini, presidente di Deina che un percorso di conoscenza di questo tipo non trovi il suo significato solo nel vivere un’esperienza di viaggio, che certo è fondamentale, ma sia  fatto di condivisione, di scambio, di apprendimento, di crescita personale, di consapevolezza e di scelte su che tipo di cittadini vogliamo essere oggi e domani . Abbiamo trascorso – prosegue Lentini – questo 2020 ridefinendo i contenuti dei percorsi educativi e laboratoriali dei nostri progetti, proponendo itinerari di educazione civica alle scuole, realizzando una formazione nazionale per i nostri tutor e immaginando un nuovo modo per viaggiare, incontrarci e partire insiemePer questo, da mercoledì 27 gennaio gli studenti parteciperanno a questo viaggio virtuale immersivo che li porterà a visitare Cracovia e l’ex campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. In remoto, da casa propria o in presenza in classe, quando sarà possibile, ma sempre insieme, in una visita digitale che offre l’opportunità di vivere quest’esperienza da una prospettiva nuova, muovendo liberamente lo sguardo, osservando e ascoltando le storie di quei luoghi, accompagnati da una guida del Memoriale di Auschwitz-Birkenau. Un’esperienza importante, intensa e istruttiva, fondamentale nei giorni presenti, ma importante anche in un’ ottica futura, perché accessibile a tutti.

 Il progetto – che si svolge interamente online –accompagna i 1200 studenti coinvolti lungo tutto l’anno scolastico: si parte mercoledì 27 gennaio con le prime due conferenze al mattino rivolte alle scuole di Moncalieri e Alba, cui seguiranno un ciclo di laboratori in preparazione dell’esperienza, la visita virtuale guidata dell’ex lager di Auschwitz-Birkenau e un percorso di approfondimento successivo alla visita.

 

La sera di mercoledì 27, appuntamento aperto a tutti indiretta Facebook www.facebook.com/moncalierigiovane, dalle 21  alle 23. Ospiti della serata, realizzata con il sostegno del Comune di Moncalieri, lo storico Francesco Filippi, autore per Bollati Boringhieri de “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo” ( che interverrà su “Le colpe del fascismo tra memoria e oblio)Tommaso Speccher, docente di filosofia alla Freie Universität Berlin Department of Philosophy and Humanities, che parlerà de “ll peso dei crimini nazisti nella storia tedesca” e lo storico Carlo Greppi, scrittore e collaboratore di Rai Storia, con un focus su “Perché abbiamo deciso di ricordare“.

 

Sono inoltre previsti incontri di formazione sul tema della memoria cui parteciperanno altri 1700 studenti piemontesi, arrivando a coinvolgere oltre 3000 studenti della regione in molteplici e inerenti attività.

 

Per maggiori informazioni www.deina.it. Le foto presenti nel testo sono di Stefano Bellumat e di Simone Cargnoni.

g. m.

“Un referendum per abolire la caccia”

E’ proposto dal Movimento “Ora Rispetto per tutti gli Animali”

Riceviamo e pubblichiamo / La decisione non è più rinviabile: il Movimento “Ora Rispetto per tutti gli Animali” propone 5 (cinque) referendum in materia animalista ed ambientale, quale esito conclusivo di un lungo lavoro, protratto per anni, di approfondimento delle problematiche che interessano la tutela di animali e natura e di elaborazione di soluzioni che devono passare inevitabilmente attraverso una chiamata referendaria. Tutti gli elettori saranno chiamati ad esprimere una preferenza su temi che interessano la vita di ognuno di noi e che richiedono un intervento deciso e non più differibile. I tempi sono ormai maturi ed il Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali sarà portavoce della volontà della maggioranza degli italiani.
Dopo decadi di progettazioni e analisi, da parte del Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali, è giunto il momento di agire. I referendum che il Movimento propone, costituiscono una tutela chiara e indifferibile per il mondo animalista rafforzando una coscienza ambientale sempre più pressante e urgente.  Il Mahatma Gandhi era solito pronunciare una frase rimasta celebre e che dovrebbe scuotere le coscienze di ognuno di noi:  “Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare sé stesso.” I referendum costituiscono un’opportunità, una luminosa possibilità, per tentare di cambiare definitivamente, per invertire la rotta che, siamo certi, tutta la società civile accoglierà benevolmente.

McDonald’s e Fondazione Ronald McDonald doneranno, con Banco Alimentare, 300 pasti caldi a settimana

“Sempre aperti a donare”: un’iniziativa a sostegno delle comunità locali partita in diverse città e che porterà entro marzo 2021 alla distribuzione di 100.000 pasti caldi alle strutture che offrono accoglienza a persone in difficoltà

Torino, 18 gennaio 2021 – L’iniziativa Sempre aperti a donare arriva a Torino, dove McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald doneranno 300 pasti caldi ogni settimana, per 8 settimane, a diverse strutture caritative del territorio individuate da Banco Alimentare Piemonte.

I ristoranti McDonald’s di Corso Giulio Cesare, Via P. Cossa angolo Corso Regina Margherita, così come quelli di Rivoli in Corso Primo Levi, di Beinasco in Via Torino angolo con Via Falcone presso il centro commerciale Le Fornaci, di Venaria in Corso Garibaldi angolo con Via Druento e di Grugliasco in Via Crea presso il centro commerciale Shopville Le Gru saranno coinvolti da vicino nel progetto. I team di lavoro dei ristoranti si occuperanno della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti dai volontari di Banco Alimentare Piemonte alle seguenti strutture caritative del territorio: Arcidiocesi di Torino – Ufficio per la Pastorale dei Migranti – Comunità Madian, Chiesa Cristiana Evangelica Issacar, Parrocchia S. Luca Evangelista, Parrocchia Natività Maria Vergine di Venaria, Associazione Cenacolo Eucaristico Trasfigurazione.

Le donazioni nella città di Torino, nella cui provincia McDonald’s conta 27 ristoranti, fanno parte del progetto Sempre aperti a donare, lanciato da McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. Con la volontà di dare conforto anche oltre il periodo natalizio, l’iniziativa prevede la donazione di 100.000 pasti caldi che verranno distribuiti entro la fine di marzo alle strutture caritative che assistono famiglie e persone fragili in diverse città italiane.

Questa iniziativa conferma e consolida l’impegno che lega McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald al Paese e alle comunità locali con l’obiettivo di contribuire ad alimentare il circolo virtuoso generato dalle associazioni benefiche con cui collaborano, specie nel difficile momento che stiamo attraversando, segnato dall’emergenza Covid.

L’Associazione Coscioni lancia campagna su fine vita

 CAMPAGNA INFORMATIVA SUL TESTAMENTO BIOLOGICO IN TUTTA ITALIA 

Le affissioni sulle reti di trasporto pubblico e sulle edicole delle principali città italiane. M.Cappato: “Senza informazione, la legge sul testamento biologico per molti non esiste nemmeno”

A più di tre anni dalla legge sul testamento biologico, sono ancora molti gli ostacoli che ne impediscono una sua piena applicazione. Primo fra tutti, la mancanza di una campagna di informazione istituzionale, destinata a medici, operatori sanitari e a tutti i cittadini italiani sul diritto di scelta sul loro fine vita. L’assenza di campagne informative ha determinato situazioni in cui alcuni comuni non hanno accettato il deposito delle DAT in piena violazione della legge e altri casi in cui gli ostacoli dovuti all’accesso agli uffici causa COVID-19 hanno determinato ritardi per persone che avrebbero invece avuto necessità di un deposito immediato.

Per questo l’Associazione Luca Coscioni, realtà attiva a tutela del diritto alla salute, ha lanciato una campagna informativa nazionale, online e offline, sul diritto di ogni individuo a decidere liberamente sul proprio fine vita, grazie alle cosiddette DAT (Disposizioni anticipate di trattamento) ovvero i trattamenti che ognuno può decidere, in anticipo, di voler accettare o rifiutare nel momento in cui si troverà in una condizione di non poter comunicare la propria volontà.

Con l’obiettivo di raggiungere e sensibilizzare più persone possibile, le stazioni delle metropolitane delle principali città italiane Milano, Roma, Torino, Napoli e Brescia, stanno ospitando manifesti che informano sul diritto a scegliere sulla propria vita e sulla possibilità di redigere il proprio testamento biologico (“Fare Biotestamento oggi è facile è gratuito!”), rimandando con un QR code al sito della Associazione Luca Coscioni dove poter scaricare il modulo apposito “per vivere liberi fino alla fine”. A Milano, inoltre, partecipano alla campagna anche 150 edicole, con l’esposizione di altrettanti manifesti con la scritta: “Sulla tua vita ora scegli tu”.

Solo sul sito dell’Associazione Luca Coscioni sono stati scaricati fino ad oggi più di 60.000 moduli per il biotestamento, senza contare le migliaia di richieste di informazioni di cittadini che da anni ormai arrivano quotidianamente.

Senza informazione, la legge sul testamento biologico per molti non esiste nemmeno. Su oltre 60 milioni di italiani, le stime ufficiali parlano di 200.000 cittadini che hanno redatto le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Ciò significa che il diritto a scegliere è riservato a un’élite di persone particolarmente sensibili al tema e in grado di cercare da sé le informazioni. Il Governo che, in virtù della legge 219/17 sulle DAT, avrebbe dovuto organizzare una campagna informativa, non ha fatto alcunché”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “E’ ora di dire basta e di conquistare insieme quel diritto alla conoscenza che lo Stato ci nega. Accanto a questa campagna di affissioni in tutta Italia, l’intelligenza artificiale Citbot.it promossa dall’Associazione Luca Coscioni per fornire risposte a tutte le domande sul tema è ormai sempre più efficace. Nel frattempo, continuiamo a chiedere conto al Governo attraverso interrogazioni parlamentari”.

Secondo un recente sondaggio di Swg commissionato dalla Associazione Luca Coscioni, il testamento biologico è conosciuto dall’83% degli intervistati, ma il 71% ignora le procedure per il rilascio delle Disposizioni anticipate di trattamento. Per l’84% per cento la causa di questa difficoltà è da legare alla scarsa informazione da parte delle istituzioni.

Credits campagna:

Direzione creativa e copy: Avy Candeli

Art direction: Fabio Troiani

Illustrazione: Giovanni di Modica

“Ruote ferme, pedoni salvi”: al via il progetto di sicurezza stradale

A metà del mese di dicembre, la Giunta Comunale ha approvato il protocollo d’intesa tra Il Corpo di Polizia Municipale e la  Onlus  AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada – per la realizzazione del progetto di sicurezza stradale “Ruote ferme, Pedoni salvi”.

 

Si tratta della prima applicazione in Italia sulla possibilità di impiego di persone sottoposte a condanna in attività di sicurezza stradale.

 

Grazie ad una Convenzione stipulata con il Ministero della Giustizia, AFVS collabora dal 2018 con il Tribunale di Torino e con l’UIEPE – Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna – di Torino, prendendo in carico gli indagati/imputati per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità ai fini della messa alla prova e/o condannati ai lavori di pubblica utilità quale pena sostitutiva.

 

Il progetto ha ricevuto anche il patrocinio dallo stesso Ministero della Giustizia “Ruote ferme, pedoni salvi” e si pone l’obiettivo di rafforzare, nelle persone accusate di condotte illecite, sentimenti di legalità e affermare la cultura del bene pubblico, nonché la diffusione di azioni volte alla sicurezza stradale atte a prevenire, educare e sensibilizzare la collettività con l’intento di ridurre l’incidentalità stradale. Attraverso l’affiancamento delle persone imputate/indagate/condannate al personale della  Polizia Municipale, si vuole inoltre valorizzare un contatto effettivo con la legalità rappresentata, stimolare il senso di responsabilità e favorire la comprensione della dimensione sociale e relazionale dei fatti illeciti.

 

Il protocollo d’intesa è dunque finalizzato all’istituzione di figure di riferimento, denominate “assistenti pedonali”, che possano collaborare con il Corpo di Polizia Municipale di Torino tramite servizi di vigilanza del territorio urbano, in particolar modo presidiando gli attraversamenti pedonali laddove risulti una scarsa illuminazione o un particolare volume di traffico, come ad esempio davanti alle scuole, agli Uffici Giudiziari, alle palestre, alle discoteche o a qualunque altro luogo di aggregazione sociale.

 

L’AFVS  effettuerà  una selezione preliminare tra gli indagati/imputati/condannati presi in carico e individuerà le persone in possesso dei requisiti d’idoneità per prendere parte al progetto “Ruote ferme, pedoni salvi”. L’attività (non retribuita) in favore della collettività sarà svolta secondo le modalità indicate nell’ordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova nella quale il Giudice indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità, così come nella sentenza relativa alla pena sostitutiva.

 

La  Polizia Municipale organizzerà un breve corso di formazione rivolto agli utenti presi in carico di volta in volta dall’AFVS, mentre i luoghi da presidiare saranno concordati in base   alle esigenze di entrambi i soggetti coinvolti, prediligendo gli attraversamenti pedonali posti davanti alle scuole, agli Uffici Giudiziari, alle palestre e alle discoteche. I turni, invece,  dovranno essere stabiliti in base alle ore assegnate dal Giudice sulla base del programma di trattamento stilato dall’UIEPE di Torino.

 

Alle persone selezionate per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità, AFVS fornirà gli elementi di riconoscibilità (abbigliamento catarifrangente riportante la dicitura “assistente pedonale” composto da pettorina e cappellino) e l’attrezzatura prevista (paletta con led luminoso) che garantirà la visibilità e la sicurezza degli addetti.

 

 

L’ Associazione Familiari e Vittime della Strada  provvederà anche all’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, che sarà garantita tramite e con il sostegno dell’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro).

 

 

Le città – ricorda la Sindaca Chiara Appendinosono oggi il luogo dove è più alta la probabilità del verificarsi di incidenti e a farne le spese, spesso, sono i pedoni. Per evitare che ciò accada è necessario agire su più fronti: occorre sicuramente proseguire con la realizzazione di interventi sulle infrastrutture, ma serve anche continuare a spingere sull’educazione civica, sul rispetto delle regole e su una vera e propria diffusione più ampia possibile della cultura della sicurezza.

Da questo punto di vista il lavoro da fare è ancora molto – sottolinea la prima cittadina – e iniziative come  “Ruote ferme, pedoni salvi” rappresentano certo un contributo importante e concreto per cogliere l’obiettivo di rendere le nostre strade sempre più sicure per tutti”.

 

 

Il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, ha accolto con entusiasmo il progetto promosso da AFVS, ritenendolo unico nel suo genere e in grado di consentire alla gente di capire il senso profondo della sicurezza stradale attraverso azioni visibili e tangibili: “Questo progetto ha una duplice valenza sociale: da un lato, consente a chi ha sbagliato di rendersi parte attiva per gli altri e, dall’altro, permette ad ogni cittadino di cogliere un importante valore di testimonianza oltre che di pubblica utilità. Alimentare il senso di responsabilità per creare una cultura del bene pubblico, del rispetto della legalità e del senso civico attraverso azioni di pubblica utilità che hanno come obiettivo il miglioramento della sicurezza stradale ”.

 

 

Il Presidente dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada, Giacinto Picozza: “Il Progetto “Ruote ferme, pedoni salvi”, elaborato dall’AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada ONLUS, nasce con l’intento di salvaguardare gli utenti più deboli della strada, ossia i pedoni. Figura centrale del progetto è l’Assistente pedonale, ovvero colui che presidierà gli attraversamenti pedonali, agevolando il transito dei pedoni. L’Associazione, in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale di Torino, metterà a disposizione della città, già nel mese corrente, 10 utenti che dovranno svolgere lavori di pubblica utilità ai fini della messa alla prova e/o condannati ai lavori di pubblica utilità quale pena sostitutiva in carico all’UIEPE di Torino, alla luce della Convenzione con il Ministero della Giustizia sottoscritta nel novembre 2018. L’intento del progetto è quello, da un lato di assicurare una maggiore tutela per gli utenti deboli della strada, dall’altro rieducare gli utenti in messa alla prova che hanno commesso un reato in violazione al Codice della Strada. Tale attività consentirà loro di interiorizzare la gravità del reato commesso e rafforzare sentimenti di legalità, affermando la cultura del bene pubblico. Il progetto “Ruote ferme, pedoni salvi” è finanziato dal Fondo Vittime della Strada, istituito dall’Associazione, nel quale convergono le donazioni/versamenti nell’ambito della messa alla prova e giustizia riparativa”.

 

Banco Alimentare e il servizio civile universale

Servizio Civile Universale 2021, sono aperte  le candidature al progetto “Sportello Alimentare”  promosso da Banco Alimentare e associazione Contact

Sono quattro i posti disponibili per svolgere l’attività di Servizio Civile Universale nel progetto “Sportello Alimentare”, nato dalla partnership tra Banco Alimentare del Piemonte e associazione Contact.

 

L’obiettivo principale è quello di potenziare la rete e la collaborazione tra le associazioni del territorio per contrastare la povertà e le diseguaglianze sociali, attraverso la combinazione di attività di accoglienza e ascolto delle persone in condizioni di disagio con il sostegno alimentare e la diffusione di temi legati alla sicurezza alimentare. In particolare, la radicata presenza di Contact in quartieri come Madonna di Campagna, Borgo Vittoria, Lucento e Vallette permetterà di diffondere l’attività del Banco Alimentare e di stimolare nuove sinergie con gli enti caritativi operativi sul territorio.

Scendendo nello specifico delle attività, i volontari e le volontarie di Servizio Civile Universale assegnati a Contact saranno corresponsabili delle attività di backoffice e accoglienza essenziali per una corretta realizzazione dei servizi dell’associazione. Daranno supporto alle attività di ascolto delle persone in condizione di disagio e di consulenza gratuita per accompagnare gli utenti nello svolgimento di pratiche burocratiche. Quelli assegnati al Banco Alimentare saranno inseriti nelle aree relative alla gestione degli approvvigionamenti e al rapporto con le strutture caritative. Dovranno quindi gestire e potenziare i processi di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari da destinare alle persone e alle famiglie che vivono in condizione di povertà economica.

 

Chi sceglie di partecipare al bando ha inoltre la possibilità di acquisire conoscenze mirate attraverso, una formazione generale sul Servizio Civile Universale e sui principi che ne sono alla base, e una formazione specifica inerente alle attività legate al progetto “Sportello Alimentare”.

 

 

 

 

 

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

 

12 mesi, 25 ore settimanali per 5 giorni a settimana: questo l’impegno richiesto ai quattro candidati che desiderano mettersi alla prova con il Servizio Civile Universale, che prevede un rimborso spese mensile di 439,50 euro.

 

È importante sapere che da quest’anno la domanda può essere presentata esclusivamente online attraverso la piattaforma Domande On Line (DOL). Per accedere alla piattaforma è necessario utilizzare le credenziali SPID.

Info e dettagli del progetto:

https://www.volontariatotorino.it/sportello-alimentare/

 

 

 

Contatti

 

Banco Alimentare del Piemonte

Chiara Lignarolo

333 669 42 07

comunicazione@piemonte.bancoalimentare.it

Associazione Contact

Daniele Pallante

339 180 22 81

media@inspirecommunication.it

Disabili: “priorità per le vaccinazioni”

Giancarlo D’Errico, Presidente Anffas Torino: “Abbiamo definito le modalità operative in un clima molto costruttivo, prossimo appuntamento tra 15 giorni”

Si è riunito giovedì scorso, per la prima volta, il Tavolo regionale permanente sulle disabilità, costituito a inizio dicembre dalla Regione Piemonte con le principali associazioni regionali che si occupano di disabilità – FISH Piemonte, Federazione Italiana per il Superamento Handicap; FAND Piemonte, Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità; Anffas Piemonte, associazione delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro sviluppo – e coordinato dall’Assessore alle Pari Opportunità Chiara Caucino. Al tavolo, coerentemente con la DGR costitutiva, alcuni degli assessorati interessati hanno già dato l’adesione con l’indicazione del funzionario referente.

Sono state definite le modalità operative: il Tavolo sulle disabilità si riunirà con cadenza quindicinale (prossimo appuntamento già fissato per il 28 gennaio) su convocazione dell’Assessore Caucino e tratterà argomenti di programmazione e progettazione, indicati in un documento prodotto dalle associazioni, ma anche problemi contingenti a cui dare risposta urgente e congiunta.

Particolarmente urgente l’argomento dei vaccini: FISH, FAND e Anffas hanno espresso la necessità che il criterio di priorità già utilizzato per l’effettuazione dei tamponi alle persone con disabilità sia adottato anche per le vaccinazioni, l’Assessore Caucino ha evidenziato come tale richiesta sia già stata formulata e in attesa di risposta.

In merito alla difficoltà crescente che stanno vivendo le persone con autismo e le loro famiglie, il Tavolo sulle disabilità sostiene la realizzazione del “Progetto regionale per la gestione delle urgenze comportamentali nella disabilità” proposto dal dott. Roberto Keller, responsabile del centro regionale del Piemonte per le persone con disturbi dello spettro autistico in età adulta. Anche in questo caso la risposta dell’assessorato è stata positiva, con l’impegno ad avviare le azioni necessarie (per altro già previste e finanziate) per il potenziamento dell’ambulatorio e per l’eliminazione della lista d’attesa.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione – commenta Giancarlo D’Errico, Presidente Anffas Piemonte e Anffas Torino – per il clima costruttivo, i propositi e gli impegni condivisi nell’incontro. Per la prima volta, applichiamo una prassi di co-programmazione e co-progettazione sulla disabilità. Agli argomenti tradizionali, come lavoro, scuola e trasporti, si aggiungono le emergenze dettate dalla pandemia, come la gestione dei centri diurni e residenziali, l’assistenza domiciliare e soprattutto la necessità di inserire tra le categorie da vaccinare con priorità le persone con disabilità. Tutto nell’ottica di costruire percorsi di vita autonomi e indipendente per ciascuna persona con disabilità, per migliorare la loro qualità di vita e nel contempo per spendere in maniera più appropriata ed efficiente le risorse”.

Attestato del Sermig all’Unicef

Nel corso di una semplice cerimonia presso la sede del Sermig il Presidente del Comitato di Torino per l’UNICEF Antonio Sgroi ha consegnato al Fondatore Ernesto Olivero l’Attestato di Merito per l’attività svolta a favore dei giovani di culture e Paesi diversi.  

Il riconoscimento dice Antonio Sgroiattesta che l’Arsenale della Pace di Torino ben merita l’appellativo di Felicizia, il luogo ideale delle giovani generazioni dove si coniugano accoglienza, inclusione, integrazione, empatia, solidarietà, rispetto e amicizia”. 

 E’ stata altresì significativa la consegna dell’Attestato da parte della Volontaria Younicef Fatima Zahra El Maliani che ha trascorso molto tempo della sua giovinezza partecipando alle attività organizzate dal SERMIG e adesso, nel quartiere multietnico Aurora di Torino, cura l’organizzazione del corso gratuito di doposcuola per bambine e bambini della scuola primaria di primo grado. 

. “Ogni riconoscimento – dice Ernesto Olivero, fondatore del Sermig – è per noi un ulteriore impegno e responsabilità. Ringrazio gli educatori, i volontari e tutte le persone che continuano a crederci e a sostenerci” .