In Regione il presidente di Gtt Walter Ceresa ha illustrato il piano industriale 2018-2021.Il gruppo va verso una revisione tariffaria con lo scopo principale di fidelizzare la clientela e punterà sulla bigliettazione elettronica. Per il presidente l’intento è di uscire dalla problematica situazione che vede attualmente un fabbisogno finanziario di 191 milioni di euro, con l’obiettivo è arrivare a un utile di gestione nel 2021 di 11,5 milioni. Pertanto il costo del lavoro verrà ridotto a fine piano, rispetto al 2017 di 24 milioni di euro (da 216 a 192 milioni) e, per fornire un servizio più efficiente e meno inquinante senza diminuire i chilometri di linea, vi sarà un massiccio rinnovamento dei mezzi e una revisione dei processi di manutenzione. Aumenterà l’utilizzo di veicoli a trazione elettrica, diminuirà l’utilizzo dei veicoli a gasolio, resterà invariato l’utilizzo dei veicoli a metano. I mezzi diminuiranno leggermente (795 a 625 veicoli) di numero ma saranno più capienti, più efficienti e più confortevoli e tutti idonei al trasporto dei disabili. Si tratta soprattutto di 470 nuovi autobus e 40 nuovi tram, acquistati anche con il contributo della Regione. Sarà potenziato il servizio con la metropolitana (apertura Lingotto – Bengasi entro il 2019) e previsto il completamento del servizio ferroviario metropolitano nel 2020 e l’aumento della velocità commerciale della rete. È attesa anche una revisione tariffaria con lo scopo principale di fidelizzare la clientela e basata sulla bigliettazione elettronica. La Regione ha informato che l’Agenzia per la mobilità, a seguito della transazione sui vecchi crediti, dovrà versare a Gtt 25 milioni di euro. In merito alla gestione del Piano industriale, poi, la Regione seguirà da vicino soprattutto la parte inerente al personale.
(foto: il Torinese)