“CI ATTIVEREMO PER APPLICARE LE NUOVE REGOLE NON APPENA DIVERRANNO LEGGE”
Le leggi dello Stato si rispettano e quando il provvedimento sui vitalizi, presentato dal Partito Democratico, verrà approvato anche dal Senato, mi attiverò affinché il Consiglio regionale del Piemonte si adegui alla nuova normativa.
L’iniziativa del M5S è la solita azione di mera propaganda: affronteremo in maggioranza la questione del recepimento delle nuove norme nazionali e confrontandoci con l’associazione che raggruppa gli ex consiglieri regionali.
Nino BOETI
Vice Presidente Consiglio Regionale del Piemonte

Il Consiglio regionale ha approvato la deliberazione “Criteri di riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e assegnati ai Comuni” che prevede lo stanziamento di fondi per il riutilizzo di beni confiscati alla mafia per destinarli a emergenza abitativa, progetti socio assistenziali ed educatici e – non poteva mancare – l’accoglienza di rifugiati.
siti sottratti ai mafiosi possano sorgere nuove strutture per ospitare rifugiati, continua Vignale”.
La richiesta di una commissione d’indagine sugli appalti in sanità è così insensata e pretestuosa che anche il Movimento 5 Stelle pare essersene è reso conto
Locatelli (Prc-Se): cambiamento e centrosinistra diventati termini inconciliabili
Quello tra l’anziano e il suo animale domestico è un rapporto che va tutelato e agevolato in ogni modo, per il contributo importante che dà alla socializzazione e alla salute dei cittadini della “terza età”.
sempre. Per esempio la rilevanza politica del tema tutela degli animali, considerato dagli anziani proprietari di pet, dopo lavoro e immigrazione-sicurezza, il terzo “tra quelli che necessitano di un maggiore impegno della politica”, ben al di sopra, che so, dei conti pubblici o della riforme istituzionali e a maggior ragione di tanti argomenti, seri e meno seri, di cui tanti si riempiono la bocca nei talkshow. I provvedimenti ritenuti più importanti sono gli stessi per i quali sto conducendo una battaglia dentro e fuori il Parlamento: l’inasprimento delle pene per chi maltratta o uccide un animale e l’introduzione di un servizio sanitario mutualistico per gli animali dei proprietari meno abbienti. Sul primo punto le mie proposte sono almeno all’esame della commissione Giustizia, mentre l’indifferenza delle forze di maggioranza lascia ancora nel cassetto la proposta di una mutua veterinaria per i proprietari con maggiori difficoltà economiche. Probabilmente perché qualcuno fatica a cambiare mentalità. Noi partiamo da un concetto molto semplice, ma non sempre chiaro a chi ci governa: la convivenza con un animale domestico non è un lusso. Presuppone un rapporto affettivo di cui lo Stato dovrebbe riconoscere il valore sociale, invece di perseguitare i possessori di animali da compagnia”. Il Movimento animalista vuole una svolta anche in questo campo. La mia proposta di servizio veterinario mutualistico prevede prestazioni di base riservate a categorie ben precise di animali, primi tra tutti i cani e i gatti dei proprietari meno abbienti, già esenti, per motivi di reddito, dal
pagamento delle spese del Servizio sanitario nazionale, e gli animali ospitati da organizzazioni di volontariato. La salute è un diritto, anche quella degli amici a quattro zampe. Un diritto che le norme attuali di fatto mettono in discussione. La stragrande maggioranza degli interpellati in questo sondaggio (78 per cento) vuole i propri animali sani e felici, ma il 60 per cento potrebbe investire nella salute del proprio animale meno della metà di un ipotetico aumento della pensione di cento euro e una parte importante del campione (il 34 per cento) ammette che avrebbe problemi ad affrontare una spesa imprevista di mille euro per la salute del proprio animale. Per la stessa ragione occorre rivedere l’Iva sui servizi veterinari, oggi al livello massimo, e intervenire sul mercato dei farmaci destinati agli animali. In uno studio della Fnovi vedo che il rapporto tra il prezzo del medicinale veterinario e quello per uso umano a parità di principio attivo va da un minimo di 1,29 ad un massimo di 10,05 volte. Un vero scandalo, assolutamente intollerabile. Mancano, infine, politiche per favorire le adozioni nei canili per gli anziani, magari proprio di quattrozampe non più giovani, che sono i più difficili da “piazzare” ma anche i più adatti per i nostri nonni perché più tranquilli e gestibili. Eppure tutti avremmo interesse a intensificare questa amicizia di lungo corso: gli animali vivrebbero in una famiglia, gli anziani ne avrebbero comprovati benefici sul piano psico-fisico. Da questo punto di vista merita plauso ed attenzione la nostra iniziativa di oggi, “Senior, adotta un senior!”.
«La gestione dell’immigrazione non è una questione di umanitarismo, ma di profonda incapacità, prima dell’Europa e poi dello Stato e della Regione Piemonte, a cogliere la realtà del problema
E’ fitto il programma di iniziative di prevenzione svolte dai volontari della sezione locale della Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga
Caro Dott. Borsellino,