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Askatasuna (Fi): “con Lo Russo eversione diventa bene comune”

“A Torino l’Amministrazione Lo Russo ha scritto una delle pagine peggiori della storia della

città rendendo bene comune, anzi di più, patrimonio della nostra comunità locale l’eversione e l’illegalità. Una scelta surreale e vergognosa nei tempi e nei modi. Neppure un processo in corso è riuscito a mettere fine alla connivenza del Pd torinese con le frange estremiste che da anni mettono a ferro e fuoco Torino e il cantiere Tav e questo la dice lunga sull’immaturitá della classe dirigente dei Dem, più preoccupata dal raccogliere consenso spiccio da appicicarsi addosso, costi quel che costi visto il vicino turno elettorale, invece di unire anime politiche tutte rivolte al buon governo. Le grottesche riunioni fiume con i Cinque Stelle, per unire gente che si è insultata fino a due giorni fa, la dice lunga sull’unica preoccupazione del Pd: tentare una disperata rimonta raccattando la qualunque in un cartello elettorale da circo barnum . Coerente con questa visione questa ultima uscita travestita da costruzione di un presidio antifascista, con un accordo ancora una volta proprio con quei protagonisti della sinistra antagonista che utilizzano, per imporre il proprio pensiero unico, i metodi squadristi e fascisti della violenza e intimidazione. Torino oggi si sveglia più debole con l’approvazione di questa mostruosità: le forze dell’ordine, il loro lavoro di tutela del territorio, la loro azione per la legalità è insultato e sminuito. Lo Russo ha creato una ferita difficilmente sanabile verso la Torino moderata, dei cittadini per bene, dei possibili alleati per una inclusione intelligente. Lo aveva già fatto bocciando la costituzione in parte civile al processo su Askatasuna come Comune che avevamo proposto come Forza Italia in Consiglio comunale con Domenico Garcea. Deve finire a Torino l’idea di un sistema che stupra la parola antifascismo per coprire le peggio porcate. Rivendichiamo con orgoglio la difesa delle libertà: tra le libertá non c’è spazio e mediazione peró con chi da anni attenta al vivere civile e democratico. E quindi lanciamo la sfida a Lo Russo & compagni: perchè non utilizziamo l’immobile per qualche cosa di serio, affidandolo
a quei tanti attori istituzionali che hanno bisogno di nuovi spazi e li implorano ad ogni riunione pubblica nelle Circoscrizioni. Esiste il problema degli sportelli antifragilità, delle nuove povertà, è necessario dare ospitalità ai senza fissa dimora, a trovare spazi per ospitare chi non ha una casa. Torino ha bisogno di ben altro che di far rientrare dalla finestra chi ha occupato fino ad oggi l’immobile, alziamo l’asticella per la credibilitá di Torino”. Ad affermarlo in una nota i coordinatori Provinciale e Cittadino di Forza Italia Roberto Rosso e Marco Fontana.

Regina Margherita, Valle (Pd): “credevamo fosse autonoma e invece…”

 “COSA ASPETTA CIRIO A EMANARE IL DECRETO DI TRASFERIMENTO?”

 

«L’AOU Città della Salute “resta titolare di ogni bene o rapporto, nonché attività sanitaria, tecnica o amministrativa” afferente al presidio ospedaliero Regina Margherita. Così si legge in una lettera della Direzione Generale. Che conferma come l’Ospedale Infantile Regina Margherita sia azienda autonoma solo e soltanto sulla carta. Tutto il resto rimane “integralmente” in capo a Città della Salute (stipendi compresi) “sino al trasferimento mediante Decreto del Presidente della Regione”. Presenterò un’Interrogazione per sapere quando il Presidente Cirio intende adottare il Decreto, essendo trascorso più di un mese dall’istituzione della nuova azienda. Inoltre, chiederemo che ci venga fornita copia del programma relativo al trasferimento delle attività. Insomma, se il Regima Margherita fosse un film, si intitolerebbe “Credevamo fosse autonoma, invece era un calesse”. Guidato e pagato sempre da Città della Salute».

  

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Giachino: Askatasuna un Bene Comune? 

Con le loro violenze hanno rallentato di anni i lavori della TAV facendo crescere di meno lavoro e il PIL, in una Bassa Valle impoverita e il cui PIL procapite e’ ai livelli delle Regioni del Sud, hanno picchiato agenti e tirato di tutto al cantiere del futuro e il Comune di Torino li valuta un “bene comune”? Non c’è più religione.  Ho capito che hanno radici a sinistra ma vorremmo almeno che si impegnino a non andare più in Valle a fare danni al cantiere. Oggi ci sono operai che lavoravano al cantiere di Chiomonte  licenziati che dovranno aspettare mesi prima che si apra il cantiere dal lato italiano per i ritardi arrecati dai due governi  dei cinque  stelle. Operai con famiglia, con mutui a carico che percepiscono con la NASPI la metà di quanto guadagnavano lavorando. Abbiamo dovuto riempire Piazza Castello per salvare l’opera più importante per rilanciare economia e lavoro a Torino e ora con una delibera della Vice Sindaca di Torino vengono definiti un “bene comune”. Sono un cattolico che ammette ogni domenica i suoi peccati e spero molto nella Misericordia celeste ma qui l’Atto di dolore dovrebbe essere molto più convinto e sostanzioso.
 
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO 

Ambrogio – Ravello (Fdi): “Sodalizio Comune – Askatasuna alla luce del sole”

 LA SINISTRA ISTITUZIONALIZZA GLI ANTAGONISTI

Il Comune di Torino, di fatto, istituzionalizza e legittima Askatasuna e gli antagonisti e lo fa,
nientemeno, applicando il Regolamento dei beni comuni, approvato nel 2019 dalla maggioranza
pentastellata di Chiara Appendino. Insomma, da oggi il sodalizio valoriale, politico e logistico tra
l’amministrazione Lo Russo e gli antagonisti di Askatusuna, gli stessi che la Cassazione ha definito
“mossi da propositi di lotta armata attraverso la preordinata provocazione di contrasti con le forze
dell’ordine’, esce dalla clandestinità e si suggella alla luce del sole.
Il Pd, Lo Russo e la sua maggioranza compiono una netta scelta di campo ponendosi dalla parte
dell’illegalità e della violenza”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“Il nuovo centro – continua Roberto Ravello, dirigente regionale di Fratelli d’Italia – avrà, tra gli altri,
il ruolo di ‘presidio antifascista, con attività ispirate ai principi della non violenza’: saranno forse
quelli degli assalti alle Forze dell’Ordine e al cantiere Tav, quelli delle molotov e della ‘lotta armata’
che ora fungeranno da avamposti di educazione civica? Purtroppo non è una favola, è semplicemente
una nuova pagina politica, forse la più buia, in cui si afferma l’indicibile e si raggiunge un livello a
cui nessuno aveva mai avuto il coraggio di arrivare prima”.

Settimo Torinese, Tovaglieri (Lega): “Sicurezza a rischio”

 MENO BUONISMO E PIU’ EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Bruxelles, 29 gen – “I fatti di Settimo Torinese, che seguono un analogo episodio avvenuto a Milano, mettono a rischio la sicurezza delle nostre città, sempre più preda di bande giovanili, che agiscono per emulazione, sprezzanti delle regole del vivere civile e convinte di farla franca. Il presidio del territorio è importante ma occorre anche diffondere maggiormente, a tutti i livelli, i valori del senso civico e della legalità. Il problema della sicurezza c’è ed è sotto gli occhi di tutti. Sottovalutarlo significa di fatto incoraggiare i delinquenti. Basta con le politiche buoniste, chi mette a rischio l’incolumità dei cittadini deve sapere che non rimarrà impunito”. 

Così l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri ha commentato l’azione di un gruppo di minorenni che, nella notte tra sabato e domenica, ha sbarrato la carreggiata stradale con un nastro nei pressi del sottopassaggio ferroviario di via Leini a Settimo Torinese. 

Rifondazione: No al deposito delle scorie nucleari a Trino

“Abbiamo aderito – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC-SE per il Piemonte e la Valle d’Aosta – alla puntuale e opportuna iniziativa di Legambiente, che per il 3 di febbraio, giornata mondiale delle zone umide, organizza una manifestazione tra Lucedio, Leri Cavour e Trino contro l’autocandidatura di quest’ultimo ad ospitare il deposito nazionale per le scorie nucleari”.
“In un momento come questo, in cui tra l’altro è convertito in legge il Decreto 181 contenente le norme che permettono la proposta di Pane e ne ampliano le possibilità con la semplice modifica dei progetti tecnici, è decisivo riaffermare nella pratica un percorso diverso, in grado di garantire sicurezza, approccio scientifico e metodo democratico; insomma non solo non si smobilita, ma si rilancia”.
“A noi pare particolarmente significativa la scelta di Legambiente, perché si connette con la nostra idea di
una lotta non solo territoriale. D’altro canto è lo stesso Ministero per l’Ambiente (MASE), che nella sua
comunicazione istituzionale tende a valorizzare al massimo la giornata mondiale delle zone umide. Il ministro non abita troppo distante da una delle più significative di esse, su cui tra l’altro si stanno investendo fior di risorse per valorizzarla. A Pichetto e a tutti i sostenitori della soluzione Trino chiediamo: in base a quale principio, razionale e democratico vi sentite tranquillamente di piazzare il deposito nel bel mezzo della pianura risicola vercellese? Certo, molte altre sono le domande che si potrebbero porre a ragione, ma già solo questa meriterebbe una risposta non evasiva. Il Ministro venga a Trino il 3 febbraio a spiegare come coniuga promozione delle zone umide e deposito nucleare; sarebbe un gesto di chiarezza e di esplicitazione di una supposta coerenza, che noi qui davvero non sappiamo vedere”.
“Come per Legambiente – ha concluso Deambrogio – anche per noi la via maestra rimane il percorso
delineato con la CNAI. Proprio per questo invitiamo alla massima partecipazione durante le iniziative del 3
febbraio. Deve essere chiaro, in quel passaggio e nei prossimi che verranno, che non vi è la minima intenzione di abbassare la testa di fronte ai negazionisti della sicurezza, della scienza e della democrazia”.

Clima, Grimaldi (Verdi Sinistra): Cadono accuse insensate

Il Governo guardi in faccia la realtà.
“Cadute tutte le accuse per i 9 attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future che il 29 novembre avevano appeso uno striscione dal tetto dell’Oval Lingotto, a Torino. La Questura ipotizzava violenza privata e invasione. Secondo la Pm e il  giudice, il fatto non sussiste. È ora che le Questure rimettano in tasca il pugno di ferro verso chi protesta in maniera pacifica. È ora che il Governo smetta di trattare come terroristi e folli coloro che diffondono le posizioni della comunità scientifica internazionale, disegnando per loro leggi ad hoc iper repressive, mentre continua la sua corsa insensata al gas. È ora di guardare in faccia la realtà: è la crisi climatica a imporci misure drastiche, non chi ne denuncia l’esistenza” – così il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Fissolo: Rendere più agevole la quotidianità lavorativa degli ambulanti di corso Palestro

 

Il mercato di corso Palestro sia per la sua posizione centrale sia per il numero di ambulanti presenti sicuramente costituisce uno dei principali mercati della zona centrale della città. Il Capogruppo dei Moderati Fissolo ha effettuato un sopralluogo in loco, insieme a rappresentanti dei venditori, da cui sono emerse alcune rilevanti criticità come la mancanza di servizi igienici pubblici utilizzabili dagli operatori del mercato, la presenza di venditori abusivi e l’occupazione di non aventi titolo dei parcheggi riservati ai venditori autorizzati del mercato.

Il Capogruppo Fissolo ha dichiarato: “L’obiettivo dell’atto è di impegnare la giunta a recuperare e rimettere in funzione i servizi igienici pubblici presenti in corso Valdocco angolo via Garibaldi e chiusi da tempo, garantire un maggior numero di passaggi della Polizia Locale sia per dissuadere la presenza di venditori abusivi sia per la rimozione e sanzione di veicoli parcheggiati nelle aree riservate durante gli orari e i giorni del mercato.” Fissolo ha poi concluso: “Insomma, l’obiettivo è semplice: permettere a chi ne ha diritto di svolgere la sua professione nel migliore dei modi. Inoltre, i mercati sono luoghi non solo commerciali ma anche e soprattutto luoghi di incontro e di socialità per i cittadini ed è quindi importante che agli operatori e frequentatori siano garantiti servizi e sicurezza”.

Merlo: Caso Bigon, cattolici democratici e popolari estranei nel Pd della Schlein

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“La vicenda della consigliera regionale veneta Annamaria Bigon, sanzionata politicamente dal Pd
perchè non ha rispettato la disciplina di partito su un tema eticamente sensibile come il ‘fine vita’,
conferma un solo elemento. E cioè, nel Pd a guida Schlein il ruolo dei cattolici democratici e
popolari è pressochè nullo. Con tanti saluti al progetto originario del Partito democratico che
faceva proprio della pluralità culturale al suo interno la sua vera ragion d’essere e anche la sua
autentica scommessa politica. Con l’arrivo della Schlein, quel partito ha cambiato definitivamente
identità, progetto e prospettiva politica. E, del tutto legittimamente, si è trasformato in un partito di
sinistra massimalista, radicale e libertario. E i cattolici democratici e popolari, di conseguenza, se
vogliono ancora avere un ruolo politico, culturale e programmatico, non possono che guardare
politicamente altrove”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.

Baraccopoli a Fermi: Degrado senza fine a Collegno

Parisi (Lega): “Le baraccopoli di Fermi sono il fallimento del fantomatico modello Collegno.”

Romeo (Fratelli d’Italia): “A sinistra si preoccupano solo delle prossime elezioni. Per noi, la priorità è la sicurezza della città.”

Fermi, baraccopoli: un binomio che questa amministrazione comunale non è riuscita a scindere. A Collegno infatti è ancora emergenza baraccopoli come afferma Giovanni Parisi, Segretario cittadino e Capogruppo Lega nel Comune di Collegno: La zona del capolinea della metropolitana di Fermi è diventato il dormitorio a cielo aperto dei senzatetto, con conseguente deterioramento del decoro urbano. La situazione è ormai fuori controllo in quanto la presenza di bivacchi e baracche abitate da personaggi di dubbia provenienza inficiano ulteriormente la già bassa percezione di sicurezza della nostra città. – continua Parisi – Raccogliamo quotidianamente le lamentele dei cittadini, ormai stremati dalle condizioni nelle quali sono costretti a vivere e continueremo a portare le loro istanze in Comune ma se dallaltra parte troviamo un muro di gomma, ovvero la sinistra scollegata dalla realtà, è difficile che le cose possano cambiare. Il degrado di Fermi è la rappresentazione plastica del fallimento del PD collegnese.

Daccordo anche Alberto Romeo, Segretario cittadino Fratelli dItalia Collegno: Mentre la sinistra collegnese è impegnata nella sua campagna elettorale e nel fare accordi con liste cosiddette civiche, noi eravamo ad effettuare l’ennesimo sopralluogo nella zona di Fermi. Abbiamo trovato una situazione indecorosa e peggiorata dopo l’ultimo sgombero, sollecitato dal centrodestra. – continua Romeo – Le baracche sono proliferate e l’ecocentro, come di consuetudine viene preso all’assalto da ignoti. Il parcheggio dell’Ipercoop si è trasformato in una discarica a cielo aperto, con tanto di camping abusivo. Scriveremo un’altra lettera al prefetto e alle autorità competenti. I collegnesi non meritano più una situazione del genere. Nel frattempo, c’è chi si preoccupa solo ed esclusivamente delle prossime elezioni con accordi e con prese di posizione per essere candidato sindaco. Per noi invece la priorità sarà sempre il benessere dei cittadini e la sicurezza della città!