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Valle (Pd): “Riflettere su ricollocazione stazione Tav Susa”

 “L’OCCASIONE PER IL CONSIGLIO REGIONALE DI UNA RIFLESSIONE AMPIA SULLE INFRASTRUTTURE”

«Le considerazioni portate alla luce dalla neosindaca di Bussoleno sono importanti e meritano una riflessione. Una riflessione che non può che essere anche politica e coinvolgere il Consiglio Regionale. Le grandi opere, infatti, hanno una proiezione temporale che va ben oltre le singole legislature e necessitano perciò di condivisione, se non si vuole ricadere nel balletto per cui chi vince rimette in discussione e riparte da capo.

Un eventuale spostamento della stazione prevista attualmente a Susa potrebbe mettere in pausa sine-die i lavori per la realizzazione del tunnel della Orsiera, con un risparmio di 2 miliardi di euro per i prossimi anni.

Inoltre, è interessante la valutazione per cui un eventuale spostamento della nuova stazione su Bussoleno andrebbe ad utilizzare un’area già fortemente infrastrutturata, portando ad ulteriori risparmi per i cittadini.

È vero che la realizzazione di quest’opera dovrà comunque attendere il completamento del tunnel di base, che avverrà tra 10 anni circa, ma ritengo importante che la Regione Piemonte inizi fin da subito a prendere in mano il dibattito, a governarlo e ad allargarlo a più interlocutori possibili. Se si parte subito c’è il tempo per una decisione condivisa e per mettere sul tavolo – prima – compensazioni importanti alternative alla stazione per i comuni interessati.

Se grazie ad un cambio di progetto si possono ottenere importanti risparmi di denaro pubblico ed un maggiore consenso dei cittadini verso la realizzazione dell’opera, ritengo importante valutare la cosa.

Grazie all’intervento attivo di molti amministratori della Valle di Susa, in questi anni si è arrivati ad un progetto del TAV decisamente migliore rispetto al primo presentato, portando ad una riduzione dei tempi di realizzazione, ad un risparmio di denaro e ad una maggiore sostenibilità ambientale, non pregiudicando allo stesso tempo l’efficienza e l’utilità.

Questa può essere l’occasione per un approfondimento del Consiglio Regionale sui nodi ancora aperti della TAV, ad esempio il tratto Avigliana-Orbassano, il cui impatto sulla collina morenica e sull’abitato di Rivalta potrebbe essere molto pesante e del quale il progetto definitivo è in ritardo di oltre un anno. Serve maggiore chiarezza».

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Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale – Consigliere regionale PD

Merlo: Regionali Piemonte, no dei Popolari in coalizione con i populisti

“In vista delle prossime elezioni regionali piemontesi, l’unico elemento certo dei Popolari che
hanno dato vita al movimento politico di centro ‘Tempi nuovi-Popolari uniti’ guidato da Beppe
Fioroni a livello nazionale, è che non si faranno alleanze con i populisti che si ispirano all’anti
politica e alla demagogia qualunquista. Cioè con il partito dei 5 stelle. Perchè oltre a riconoscersi
in una coalizione che premia il buon governo e la concretezza amministrativa, la casa naturale dei
Popolari non può che essere quella che punta a declinare nella realtà amministrativa piemontese
quella ‘politica di centro’ che era e resta il punto di riferimento della stessa cultura cattolico
popolare e sociale. Un impegno, questo, che deve essere concordato e condiviso soprattutto con
le altre forze centriste e riformiste. A cominciare da Italia Viva di Matteo Renzi e, se possibile, con
la stessa Azione di Calenda.
Comunque sia, i Popolari di ‘Tempi Nuovi’ subito dopo la pausa estiva illustreranno le ragioni
politiche, culturali ed amministrative finalizzate a dar vita ad una coalizione di governo a livello
subalpino che escluda qualsiasi massimalismo e populismo che sono, e restano, i tasselli più
nefasti per costruire ed irrobustire una vera alleanza politica e di governo”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale ‘Tempi Nuovi-Popolari uniti’.

Sanità, Ruffino (Az): “Tagli al Piemonte”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

Il governo Meloni va avanti con sovrana indifferenza e continua a smobilitare la sanità pubblica. Al pari di altre Regioni, il Piemonte subirà un taglio di 400 milioni nei trasferimenti previsti dal Fondo sanitario nazionale. Azione insiste dal primo giorno di insediamento del governo di destra a richiamare l’attenzione della presidente Meloni sullo stato di intollerabile sottofinanziamento di un settore cruciale perché uno Stato possa ancora dirsi solidale e sociale. Il governo si assume una grave responsabilità verso quei milioni di italiani costretti a mesi di attesa per ricevere terapie salvavita o fare accertamenti diagnostici.

Alessandro Stecco (Lega Salvini Piemonte): “Sì della Camera all’oblio oncologico”

“Il Consiglio regionale Piemonte sensibile a questo tema”

La Camera dei Deputati ha dato un importante segnale di sostegno e tutela dei diritti delle persone affette da malattie oncologiche, approvando il testo unificato delle proposte di legge in materia, che introduce il “diritto all’oblio a seguito di guarigione” oncologica su cui il Piemonte manifesta grande sensibilità, anche grazie a una rete oncologica articolata e all’avanguardia.
“La legge approvata  – spiega il medico e professore universitario Alessandro Stecco, presidente leghista della commissione Sanità – rappresenta un passo avanti significativo nella tutela delle persone che hanno affrontato battaglie contro il cancro e ora cercano di ritornare a una vita normale dopo il percorso di guarigione.
Già nel 2022 in Consiglio regionale del Piemonte avevo presentato atti volti al riconoscimento del diritto all’oblio oncologico”.

“Sono estremamente soddisfatto – conclude Stecco primo firmatario dell’Ordine del Giorno sul cui tema poi la Camera ha legiferato – perché
in Italia sono circa 4 milioni i cittadini che vivono dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro. Il 27% non necessita di trattamento ed è da considerarsi guarito ma vittima di limiti nell’accesso ai servizi finanziari, ai prestiti bancari o nella sottoscrizione di mutui o polizze assicurative. I guariti hanno la stessa aspettativa di vita della popolazione generale di uguale sesso e di pari età  ed era giusto e necessario legiferare sul tema, affinché non esista una discriminazione nei confronti di pazienti sopravvissuti”.

Fassino, Meloni, immigrazione: un caos. E intanto a Torino l’erba cresce alta

Al nostro Piero (Fassino) nazionale  gli è partito l ‘embolo. Un po’ lo conosciamo e lo capiamo. Lui che lavora 18 ore al giorno non sopporta che si dica che il politico medio è un fancazzista e guadagna troppo. Ora tutti politici, tranne i pentastellati, criticano la diminuzione dei parlamentari perché molte volte le commissioni saltano per mancanza del numero legale, eppure per ben tre volte è passata con il voto di quei tutti. Con un’ altra conseguezenza: su 600 elettivi circa 100 sono tra di loro strettamente imparentati.
E come diceva il grande Leo Longanesi l’italiano tiene famiglia.
Abbiamo scoperto che l’unico che credeva nella lealtà di Matteo Renzi era Carlo Calenda. Cucciolo, ma l ‘ ingenuità il più delle volte è una colpa. Sicuramente nella vita e certamente in politica.
Salario minino garantito una chimera e sul Mef sono, siamo in alto mare.
E dove sono i blocchi navali? Dove chi voleva “sparare” agli immigrati clandestini? Sperano in una nuova vittoria di Trump. Che centra? Sovranismo a go-go e sono pure arrabbiati con la Meloni pappa e ciccia con gli ex odiati statunitensi. Piaccia o non piaccia nulla, ma proprio nulla di quello che avevano detto di fare è stato fatto oggi.
Non che nella nostra città le cose vadano per il meglio. Situazione della sanità fuori controllo. Meglio rimanere sani.
Assunzioni in Municipio? Annunciate e poco realizzate. Ma ecco la genialità: affidare la pulizia del verde cittadino alla Protezione civile. Ma stiamo scherzando ? No, è un modo per aggirare i bandi di gara, del resto regolarmente andati deserti con la conseguenza che l’erba continua a crescere.
Dunque? Semplice,  la protezione civile darà il lavoro alle cooperative già operanti, sempre che verranno risolti due problemi. Quanti soldi sono disponibili e trovare il personale.
Imprese ardue visto che soldi non ci sono ed il personale attuale è oberato di lavoro.
Sintesi: caos anche sul verde pubblico.
Sorge spontanea una domanda; utilizzare le persone ospitate in comunità o centri accoglienza? Risposta : assolutamente no.
Prima dobbiamo capire chi sono e da dove arrivano. Tempo medio tre anni.
Povera Italia. E sull’immigrazione un ultimo dettaglio. Arrivano oltre 100 immigrati alla settimana. Le Prefetture non sanno dove metterli. Saltano anche qui i bandi come noccioline. Addirittura qualcuno ha ipotizzato di utilizzare capannoni in disuso. Immaginate le conseguenze? CAOS allo stato puro.
Così da Piero Fassino, passando dalla Meloni ed arrivando alla cosiddetta politica dell’accoglienza, non ci rimane che piangere.
Povera Italia. Povera Torino.

PATRIZIO TOSETTO

 

Magliano: Valentino non asfaltato? Ottimo, a patto che sia accessibile


La fruibilità per tutti deve essere l’obiettivo prioritario, non esiste riqualificazione senza inclusione. Si segua un percorso di coprogettazione con le Associazioni del territorio.

Buona notizia la riqualificazione del Parco del Valentino, a una condizione: che sia garantita la massima accessibilità. Non esiste bellezza senza inclusione né riqualificazioni sensate senza che sia garantita la fruibilità per tutti. Convinti di questo, non solo auspichiamo, ma pretendiamo e ci aspettiamo che la fruibilità di tutti gli spazi sia garantita alle persone con disabilità. In questa nostra richiesta facciamo nostre le sollecitazioni della Consulta per le Persone in Difficoltà e del suo Direttore Giovanni Ferrero, che ha più volte auspicato un percorso di coprogettazione con tutte le Associazioni del territorio affinché il principale parco della città sia sempre più fruibile e accessibile. Questa è la strada da seguire. Monitoreremo costantemente l’evolversi della situazione e auspichiamo che il nostro monito sia preso in considerazione, nel caso in cui fosse sfuggito all’ordine del giorno. Un Parco del Valentino più accessibile è un Valentino migliore per tutti: persone con disabilità, anziani, genitori con bambini piccoli e non solo.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Iannò: “La lotta agli zozzoni si fa togliendo i cestini?”

Un’interpellanza in Sala Rossa per conoscere i motivi

“Mi è stato segnalato che in zona Vanchiglietta, in particolare via Pallanza angolo via Vezzolano e anche in lungo Po Antonelli nei pressi della scuola Antonelli sono stati asportati i cestini portarifiuti. Sembra che siano stati asportati in quanto venivano utilizzati come mini cassonetti. Purtroppo è anche vero che i cestini stradali dovrebbero essere utilizzati per conferire piccoli rifiuti “da passeggio”, quali carte di caramelle, bottigliette e cartacce, mentre parrebbero aver sostituito il cassonetto di altri tempi, pronto a contenere i sacchetti della spazzatura.

In assenza di cestini portarifiuti, “gli zozzoni” si sentono ancor di più autorizzati a buttare rifiuti per terra, compresi i sacchetti con le deiezioni canine. Voglio capire cosa succede e chi ha autorizzato tale operazione e oggi ho presentato un’interpellanza. Mi incuriosisce sapere quanti sono i cestini stradali posizionati in città e quanti di questi dotati di coperchio e quanti di posacenere. Quanti “sporcaccioni” sono stati colti sul fatto e sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale?”

 

Giuseppe IANNO’ Torino Libero Pensiero:

Merlo: Regionali Piemonte, no dei Popolari in coalizione con i populisti

“In vista delle prossime elezioni regionali piemontesi, l’unico elemento certo dei Popolari che
hanno dato vita al movimento politico di centro ‘Tempi nuovi-Popolari uniti’ guidato da Beppe
Fioroni a livello nazionale, è che non si faranno alleanze con i populisti che si ispirano all’anti
politica e alla demagogia qualunquista. Cioè con il partito dei 5 stelle. Perchè oltre a riconoscersi
in una coalizione che premia il buon governo e la concretezza amministrativa, la casa naturale dei
Popolari non può che essere quella che punta a declinare nella realtà amministrativa piemontese
quella ‘politica di centro’ che era e resta il punto di riferimento della stessa cultura cattolico
popolare e sociale. Un impegno, questo, che deve essere concordato e condiviso soprattutto con
le altre forze centriste e riformiste. A cominciare da Italia Viva di Matteo Renzi e, se possibile, con
la stessa Azione di Calenda.
Comunque sia, i Popolari di ‘Tempi Nuovi’ subito dopo la pausa estiva illustreranno le ragioni
politiche, culturali ed amministrative finalizzate a dar vita ad una coalizione di governo a livello
subalpino che escluda qualsiasi massimalismo e populismo che sono, e restano, i tasselli più
nefasti per costruire ed irrobustire una vera alleanza politica e di governo”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale ‘Tempi Nuovi-Popolari uniti’.

Gallo (Pd): “Icardi si schieri contro i tagli alla sanità del governo”

“Condividiamo il pessimismo e la preoccupazione dell’Assessore Icardi sui trasferimenti al Piemonte del riparto del Fondo nazionale sanitario 2023, decurtati di circa 400 milioni di euro, tuttavia teniamo a ricordargli che il Governo nazionale che ha preso queste decisioni è quello guidato dai suoi colleghi di partito del centrodestra che, dopo aver tagliato iniquamente il reddito di cittadinanza a tante famiglie appartenenti alle fasce vulnerabili, adesso svuota la sanità pubblica di risorse, decisione che ricadrà sui cittadini” dichiara ilPresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Invitiamo – prosegue l’esponente dem – Icardi a sostenere la proposta di  legge al Parlamento  con la quale il Partito Democratico vuole dire basta ai tagli alla sanità. Chiediamo che l’importo delle risorse finanziarie destinate al servizio sanitario nazionale sia determinato in misura non inferiore al 7,5% del PIL dell’anno precedente, al netto del tasso di inflazione annuale, e sia adeguato all’indice di vecchiaia e all’aspettativa di vita della popolazione, un vincolo che dovrebbe entrare in Costituzione esattamente come il pareggio di Bilancio. Lo sfidiamo a portarla a Roma insieme a noi oppure a provare a far cambiare idea al suo Governo a guida Meloni”.

Merlo: Pinerolese, basta litigi fra Sindaci

Ora serve un salto di qualità a livello politico.
“La dialettica e il confronto tra i vari Sindaci, anche di una piccola zona come il pinerolese, è
sempre fondamentale per far crescere e costruire il futuro di un territorio. Ma la dialettica, anche
amministrativa, quando degenera in attacchi personali e in scaramucce di basso profilo non solo
contribuisce a squalificare la politica ma si riduce lo stesso dibattito ad un fatto privo di qualsivoglia interesse.
Ora, al di la della considerazione se Pinerolo sia, o meno, ancora città ‘capo fila’ di questo
territorio, è indubbio che nel pinerolese o si inverte definitivamente e rapidamente la rotta oppure
diventa semplicemente impossibile pensare di progettare qualsiasi sviluppo, concertato e
concordato, per questa zona.
Certo, la mancanza dei partiti, la scomparsa delle culture politiche e l’assenza, da ormai molto
tempo, di una classe dirigente autorevole e soprattutto riconosciuta, sono elementi che pesano
sulla qualità della politica che questo territorio esprime. Regola, del resto, che vale anche per altri
territori. Ma, comunque sia, è sempre possibile ripartire. Anche in presenza di elementi che
rallentano oggettivamente questo processo di risalita.
Ecco perchè, dopo alcune polemiche che hanno coinvolto alcuni Sindaci pinerolesi, credo sia
giunto il momento per organizzare una conferenza di tutti i Sindaci con un ordine del giorno
semplice ma decisivo. Ovvero, senza una permanente concordia istituzionale il territorio è
destinato ad essere sempre più marginale e periferico. Tutto il resto appartiene solo al ‘nulla della politica’, per dirla con un grande leader politico del passato, Mino Martinazzoli. Una
consapevolezza, questa, che dovrebbe valere soprattutto per i Sindaci. Anche in un tempo dove
la politica è ancora smarrita lungo i rivoli del populismo becero, demagogico e qualunquista”
Giorgio Merlo
Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.