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Sanità, Icardi: “Al fianco di chi svolge le indagini”

«Ho appreso dagli organi di informazione delle indagini della Guardia di Finanza sugli appalti nelle Asl che vedono 19 indagati.

Concordo con il consigliere regionale Rossi che ci vogliono più anticorpi contro la corruzione, che sottrae risorse economiche alle cure dei piemontesi. Infatti, abbiamo previsto nella Direzione Sanità uno specifico settore Anticorruzione e Vigilanza che, a breve, sarà attivato proprio a contrasto di questi fenomeni. Nel merito di oggi, è del tutto prematuro esprimere valutazioni, se non ringraziare chi conduce le indagini che hanno come obiettivo far emergere eventuali episodi criminosi: esprimo la mia più ferma condanna rispetto a reati, come la turbativa d’asta e la corruzione, particolarmente gravi».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in merito alle notizie sulle indagini della Guardia di Finanza relative ad appalti in alcune Asl del Piemonte.

Per non dimenticare mai Piazza Tiananmen

Un centinaio di persone hanno manifestato ieri in Piazza Castello per ricordare il massacro di Piazza Tiananmen nel suo 31° anniversario. La manifestazione ha visto molti interventi coordinati dalla segretaria dei Radicali Italiani, Patrizia De Grazia.

De Grazia – con molto vigore e passione – ha sottolineato il rischio che a Hong Kong si verifichi un’altra specie di Tianamen, magari diluita nel tempo e meno sanguinosa, ma con la stessa volontà annientatrice di ogni libertà che caratterizza il Partito Comunista e il governo Cinese.

Quindi è stata molto critica nei confronti del nostro Ministro degli Esteri Di Majo, ed ah invitato alla massima unità di tutte le forze politiche culturali e sociali per difendere i manifestanti pro democrazia di Hong Kong, le minoranze etniche e religiose cinesi e tutti coloro che chiedono il rispetto dei diritti umani in Cina.  In risposta a queste richieste vi sono stati diversi interventi, fra i quali quello dell’assessore Maurizio Marrone, in rappresentanza del Presidente Cirio e di Giampiero Leo – portavoce del Coordinamento interconfessionale del Piemonte e già vice Presidente del Comitato diritti umani del Consiglio Regionale, che ha portato anche i più calorosi saluti del Presidente del Consiglio e del Comitato dei diritti umani, Stefano Allasia. Entrambi hanno assicurato che i manifestanti di Hong Kong e i democratici cinesi non verranno abbandonati al loro destino dalla Regione Piemonte e da molte realtà di solidarietà presenti sul nostro territorio. Ogni pressione possibile verrà esercitata anche sul governo nazionale e sull’Unione Europea, perché comprendano bene quello che rischiano tanto i cinesi amanti della democrazia – a partire dagli abitanti di Hong Kong – quanto i Paesi, le istituzioni, i princìpi e i cittadini democratici di tutto il mondo. A fronte delle forte adesione della Regione Piemonte e di molte realtà politiche, non è invece pervenuto alcun cenno di interesse né dal Comune di Torino né dal Movimento 5 stelle.

La ragazza cinese ritratta nella foto in alto, è una profuga di Hong Kong. Ha commosso tutti, perchè durante la sua testimonianza personale è scoppiata più volte in lacrime, sia per il dolore per la situazione che vivono lei e le sue amiche e amici, sia per l’emozione di essersi sentita accolta, amata e “protetta”

Fridays For Future lancia le sue proposte: “per un vero Ritorno al Futuro!”

Il 24 aprile, in occasione del Global Digital Strike, abbiamo lanciato Ritorno al Futuro, la nostra campagna per chiedere che la ripartenza dopo il Coronavirus non sia un ritorno alla normalità, ma un salto verso un mondo nuovo.

Chiediamo un grande piano di investimenti pubblici in grado di salvare non solo l’economia, ma l’intera umanità dal collasso climatico e sociale; il nostro appello e i nostri 7 punti, in cui delineiamo il nostro progetto, sono stati sottoscritti da oltre 300 scienziati, da migliaia di cittadini e decine di associazioni, tra cui Greenpeace, WWF, Legambiente, Terra!, Stop TTIP, Libera, CGIL, Slow Food e molte altre.

Oggi facciamo un ulteriore passo avanti: nella giornata mondiale dell’ambiente, pubblichiamo un “allegato” alla lettera con cui abbiamo lanciato la campagna: un documento, redatto con l’aiuto degli esperti e delle associazioni che ci hanno sostenuto, contenente nel dettaglio i principi e le misure che proponiamo alle istituzioni per mettere in atto la rinascita post-coronavirus.

Fra le richieste – che si aggiungono alle rivendicazioni storiche che FFF ha portato avanti in questi mesi – la riduzione delle emissioni di almeno il 7,6% l’anno, la ripubblicizzazione dell’acqua, la chiusura degli allevamenti intensivi, il trasporto pubblico diffuso, il rifinanziamento del sistema sanitario, la moratoria su trivellazioni e accordi commerciali, la riconversione delle imprese inquinanti e un abbandono dei mercati del carbonio in favore di misure più incisive. Il tutto dovrà avvenire grazie a un rinnovato impegno dello Stato nell’economia, possibile solo superando il paradigma dell’austerità e la trappola del debito. Vogliamo una transizione ecologica e giusta, che sostenga i lavoratori durante questo passaggio con un’espansione del welfare sostenuta ad esempio dai proventi di una carbon tax.

Le nostre proposte sono parte di un piano ambizioso, forse senza precedenti nella storia dell’Italia. Ma abbiamo la certezza – confermata da illustri economisti come il premio Nobel J. Stiglitz e da istituzioni  come il Fondo monetario internazionale – che non esiste un’altra strada per risollevarci da questa crisi sanitaria senza con ciò spianare la strada ad una serie di nuove catastrofi climatiche, sanitarie, umanitarie.

Vogliamo che il governo e il parlamento utilizzino le enormi risorse che vengono mosse in questo momento, in particolare grazie al Recovery Fund europeo, vincolando gli investimenti ad un reale piano di riconversione ecologica dell’economia. Negli scorsi giorni alcuni esponenti della politica italiana ci hanno dichiarato la loro gratitudine e il loro sostegno. E’ il momento che a queste parole corrispondano i fatti.

La giornata di oggi segna anche il ritorno di FFF nelle città d’Italia. Dopo essere stati costretti in casa a causa della crisi sanitaria, oggi in oltre 30 città italiane gli attivisti e le attiviste per il clima riprenderanno a manifestare, rispettando le disposizioni di sicurezza del Ministero della Salute. Nonostante le apparenze, la crisi climatica non si è fermata in questi mesi, ma anzi ogni giorno nel mondo causa nuovi disastri, come ad esempio l’invasione di locuste che abbiamo vissuto anche in Sardegna.

“Non possiamo permetterci di sprecare questo momento. Una simile occasione per cambiare rotta non si ripresenterà per anni. E in gioco non c’è ‘l’ambiente’. Ci sono le nostre vite, la nostra salute, la nostra economia, il nostro futuro.”

Petrarulo porta in commissione le “scale immobili”

Riceviamo e pubblichiamo / Venerdì 5 giugno  in commissione consiliare congiunta  verrà finalmente trattato, dopo un’attesa di mesi, un importante argomento  che il Capogruppo Petrarulo del Gruppo Consiliare Lista Civica Sicurezza e Legalità aveva sollevato con la mozione mecc. 2020 00657/002 avente ad oggetto “SCALE IMMOBILI: MA NON DOVREBBERO ESSERE MOBILI?”presentata in data 13 febbraio 2020.
Con questa mozione il Capogruppo Petrarulo chiede che il Consiglio Comunale impegni la Sindaca e la Giunta ad intervenire con urgenza per risanare la condizione delle scale mobili della metropolitana di Torino laddove questa sia danneggiata: ai tempi del deposito della mozione risultavano inagibili undici di esse. Chiede inoltre che si verifichi il contratto di assistenza e manutenzione e propone di considerare l’idea di cercare sponsorizzazioni da parte di aziende private che potrebbero godere dei benefici della pubblicità derivante  dal posizionamento dei banner sulle arcate trasparenti delle coperture e nel contempo la Città si vedrebbe sgravate dei costi da sostenere.

Emergenza climatica: in piazza le 10 proposte di Fridays for Future

Rivolte all’amministrazione comunale di Torino e della Città metropolitana. “Non torniamo alla normalità, perché la normalità è il problema”.

Riceviamo e pubblichiamo

Chi            La Rete Ambiente e Clima Torino è composta dai Fridays for Future Torino e da Associazioni e Movimenti attivi da tempo sui temi dell’ambiente e del clima.

Cosa         Da circa un anno la Rete Ambiente e Clima Torino ha portato avanti un percorso di dialogo e confronto che è culminato con una proposta politica che si intende ora presentare all’amministrazione comunale di Torino e alla Città metropolitana (in allegato il documento completo). Le proposte saranno presentate durante una conferenza stampa che si terrà all’aperto, all’interno del flash mob dei Fridays for Future Torino “Fase 3: Ritorno al futuro”, nella Giornata Mondiale per l’Ambiente.

Invitiamo giornalist* e amministrator* ad essere presenti. Per ragioni di sicurezza sanitaria la cittadinanza non è invitata a partecipare di persona, ma si potrà seguire l’evento in streaming tramite la diretta facebook dalla pagina di Rete Clima: https://www.facebook.com/ReteClimaTorino/.

Dove         Piazza Palazzo di Città – Torino

Quando    VENERDI 5 GIUGNO – Giornata Mondiale per l’Ambiente – ORE 15.30

Perchè      La necessità di fare fronte comune è nata dall’urgenza legata alla crisi climatica e dalla grave situazione sanitaria ed ambientale in cui si trova Torino per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Torino è, infatti, la città italiana più inquinata dell’ultimo decennio (1086 giorni di sforamento dei limiti delle polveri sottili). Nel 2019 è stata la peggiore in Italia con gravi conseguenze per la salute della popolazione (circa 900 morti premature l’anno). A gennaio 2020, poche settimane prima che l’OMS dichiarasse la pandemia, si era già raggiunto il livello di allarme viola – dopo l’arancione e il rosso – per l’inquinamento da polveri sottili.

Ora a tutto questo si aggiunge un’altra emergenza, quella del coronavirus, fortemente connessa alle questioni ambientali e alla sostenibilità. Sino ad oggi in Italia contiamo circa 33.000 morti da coronavirus. Tuttavia ogni anno l’inquinamento atmosferico è responsabile di circa 60.000 morti premature nel nostro Paese, 8,2 milioni nel mondo. L’aria che si è respirata in questi ultimi 2 mesi a Torino ci dimostra che si può vivere anche senza smog, non perché costretti dalla quarantena, ma modificando la nostra società e le nostre abitudini. Il Comune di Torino il 1° luglio 2019 ha dichiarato l’emergenza climatica e chiediamo ora che vi dia seguito concreto e immediato per tutelare la salute di tutti e tutte.

 

I PROMOTORI (RETE AMBIENTE E CLIMA TORINO)

ACMOS

Associazione Eufemia

CIFA Onlus

Circolo per la Decrescita Felice di Torino

Comitato Provinciale Acqua Pubblica Torino

Associazione per la Decrescita

Ecopolis

Fridays For Future

greenTO

Greenpeace Gruppo Locale di Torino

ISDE – Medici per l’Ambiente

Il Tuo Parco

Legambiente Metropolitano APS

Pro Natura Torino

Rifiuti Zero Piemonte

LE ASSOCIAZIONI ADERENTI

Associazione Robe dell’Altro Mondo – Chieri

E.R.A. Ambiente – Sede Provinciale di Chieri

Centro Studi Sereno Regis di Torino

EcòPOLI

Humana medicina

IF_Iniziativa Femminista

Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute, sezione Piemonte

Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino

ProtectourhomeTorino

Sportello Ti Ascolto

Le opposizioni in Regione: “La maggioranza abbia il coraggio di istituire la commissione sul covid-19”

“La maggioranza di centrodestra ritiri immediatamente l’ordine del giorno a prima firma del Presidente della Commissione Sanità Stecco.

Al Piemonte non occorre una Commissione d’indagine interna alla Commissione Sanità, ma una Commissione speciale che dedichi tutto il proprio tempo a esaminare i dossier con attenzione per fare chiarezza sugli errori commessi nella gestione dell’emergenza Covid-19! Lo stesso Segretario della Lega Molinari ha sostenuto l’importanza di questa Commissione, ma evidentemente il Gruppo della Lega non è d’accordo con la sua linea!” dichiarano i Presidenti dei Gruppi di PD, M5S, Liberi Uguali Verdi, Lista Monviso e Moderati.
“La Commissione speciale deve essere, immediatamente, istituita e dovrà possedere tutti gli strumenti per verificare gli atti, le prassi e gli strumenti messi in campo per la gestione della Fase 1 della pandemia. Il centrodestra dia il via libera a questa Commissione e dimostri così la volontà di confrontarsi costruttivamente con le Opposizioni. I piemontesi hanno il diritto di sapere che cosa non ha funzionato e deve essere aperta un’ampia e articolata riflessione sulla sanità piemontese” proseguono gli esponenti dell’Opposizione.
“Il centrodestra – concludono i Presidenti dei Gruppi di Opposizione – abbia il coraggio di fare chiarezza insieme a noi, esattamente come è accaduto in Regione Lombardia, esattamente come loro chiedono a Roma. Non è soltanto grave, ma addirittura assurdo che la Lega continui a imputare le colpe della gestione sanitaria al Governo nazionale, giocando allo scaricabarile per autoassolversi. Sono 20 anni che la sanità è gestita dalle Regioni: è il caso che la maggioranza lo ricordi”.

Scuole, Pd: “Occasione per metterle in sicurezza”

ODG Votato all’unanimità sugli interventi di edilizia scolastica durante la sospensione da Covid 19. Sarno-Rossi (PD): “Le scuole vuote sono l’occasione per metterle in sicurezza”

La situazione di “salute” degli edifici scolastici in Piemonte ad oggi non può e non dev’essere sottovalutata: gli edifici sono vetusti, la necessità di manutenzione straordinaria e anche ordinaria è sempre una questione attuale.

E’ per questo motivo che i Consiglieri PD Diego Sarno e Domenico Rossi hanno interrogato la maggioranza regionale chiedendo di utilizzare questi mesi di chiusura delle scuole per avviare un piano di ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie degli edifici, a partire dai progetti già stilati e presenti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale. “Siamo soddisfatti dalla risposta della maggioranza. Si è perso il treno della Fase 1 per adempiere a questi obblighi, non facciamoci scappare anche la Fase 2 e 3 e facciamo tutto ciò che è nelle nostre competenze per predisporre gli edifici scolastici alla ripartenza di Settembre” aggiungono i Consiglieri.
Il Consiglio regionale si è preso altresì l’impegno di sollecitare il Governo nazionale affinchè adotti i decreti attuativi necessari al proseguimento dei lavori. “Un ringraziamento è dovuto alle associazioni promotrici dell’appello “Scuole chiuse-cantieri aperti”” concludono i Consiglieri Dem “Ossia la Fondazione Benvenuti in Italia, Get Up (Udine), L’egalitè Sarzana (SP), MOVI, RIME (Trieste), Sermais (Novara) e 21 Marzo (Verbania)” e ACMOS (Torino).

Le imprevedibili vie della storia: riappare il socialismo

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Molti analisti politici non si sa bene in base a quali considerazioni – la storia non si ripete mai – prevedevano il riproporsi in Italia del fascismo a distanza di cento anni dalla sua nascita. Ed hanno sostenuto questa tesi con vigore, vedendo nel pericolo nero una minaccia alle istituzioni repubblicane . La stessa Commissione Segre venne istituita con lo scopo di arginare questa minaccia.

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Il Coronavirus ha cambiato il corso della politica e non c’è più nessuno che parli del virus fascista. Neppure l’ANPI che si diletta di esibirsi in manifestazioni faziose che snaturano il senso vero di un antifascismo non rituale , non ha continuato a gridare al lupo.
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In conseguenza del virus sembra invece che sia risorto il socialismo . Il Sindaco di Milano si dichiara di estrema sinistra e propone l’ipotesi socialista come panacea di tutti i mali. Romano Prodi (che svendette le proprietà pubbliche ai privati) oggi propone la presenza dello Stato nelle imprese come azionista e quindi controllore. Lo studioso di storia delle dottrine politiche  Pier Paolo Portinaro ritiene che il ruolo del privato vada totalmente ridiscusso, parlando in occasione della festa della “Repubblica al tempo del Coronavirus”.  Anche i Cinquestelle vorrebbero ricondurre la vita  del maggior numero di italiani ad un reddito statale ed assistenzialistico e la politica del Governo Conte, incapace di dare appoggio alle imprese private, sta mettendo le basi per un declassamento sociale ed economico di molti che avevano saputo fare impresa e produrre ricchezza. A questo proposito c’è stato chi assurdamente ha detto che produrre più ricchezza (che sempre genera maggiore benessere) alimenta più povertà. Un paleo – socialismo si sta profilando all’orizzonte. Un pauperismo da decrescita infelice sta crescendo come una sinistra minaccia al nostro futuro. Non sono queste la vie giuste per affrontare la crisi. La ricchezza prima va prodotta o riprodotta e poi eventualmente redistribuita secondo i meriti e non secondo i criteri dell’assistenzialismo. Anche cento anni fa, con la nascita dell’ultimo Governo Giolitti,  entrava in crisi comatosa lo Stato liberale e i socialisti e i comunisti pensavano di ripetere in Italia la rivoluzione bolscevica  del 1917 in Russia. La storia non si ripete mai perché i contesti sono sempre diversi ed essa non è mai un paradigma per il presente. Certo, cent’anni fa lo Stato liberale non resse all’urto di bolscevichi e fascisti. Oggi questo Stato appare uscito non indenne dal disastro del virus al di là delle apparenze. C’è una crescente sfiducia da parte di tanti cittadini. Vorrei denunciare la deriva a sinistra che si sta intravvedendo e che ritengo una minaccia al quel pochissimo di democrazia liberale rimasta. Non sono un liberista senza regole alla Bruno Leoni. Nella polemica che divise Croce ed Einaudi sul liberalismo e sul liberismo mi sarei schierato con Croce che difendeva il primato del liberalismo rispetto al liberismo economico einaudiano. Ma oggi in Italia sono in gioco le fondamenta stesse dello Stato liberale che vanno difese con un’iniezione di liberismo economico , l’unico capace di far riprendere il Paese. L’ipotesi egualitaria e giacobina che sta emergendo, mi fa venire un brivido dietro la schiena  quasi come la pandemia. La giustizia sociale nella libertà, il socialismo liberale di Rosselli e la socialdemocrazia di Saragat sono tutt’altra cosa. Dobbiamo renderci conto che le democrazie illiberali non sono solo quelle di destra ,ma anche quelle di sinistra. La lezione di Tocqueville, di Croce, di Popper lo sta a dimostrare.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Evelina Christillin, a vita all’Egizio per non averla come sindaco di Torino

Sì, no, forse. La confusione è grande sotto il cielo della modestissima politica torinese. In teoria lo scontro riguarda solo la presidenza del Museo Egizio, attualmente occupata dall’onnipresente Evelina Christillin che è arrivata alla fine del suo secondo mandato.

Lo statuto prevede appunto che non possa esistere un terzo mandato, ma che problema c’è? Si cambia lo statuto e si conserva la poltrona per una delle massime espressioni del Sistema Torino…

… continua a leggere:

Evelina Christillin, a vita all’Egizio per non averla come sindaco di Torino

Torino ricorda Tienanmen

Riceviamo e pubblichiamo / Anche l’Associazione radicale Adelaide Aglietta aderisce alla mobilitazione nazionale di Radicali Italiani per il 31° anniversario del massacro di Piazza Tiananmen.
A Torino scenderemo in piazza Castello domani (giovedì 4 Giugno) alle ore 17:30, con 155 cartelli che riporteranno i nomi di alcune delle vittime identificate di quella strage. Alla manifestazione hanno aderito ufficialmente Azione, +Europa, il Partito Democratico, il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito e l’associazione Marco Pannella, il coordinamento interconfessionale, attraverso la voce di Giampiero Leo, AiresVen (Movimento di Appoggio alla Resistenza del Venezuela), la Chiesa cinese di Dio Onnipotente, ADHRRF (Associazione per la difesa dei diritti umani e religiosi), Partito Liberale per il Piemonte. Speriamo inoltre nella partecipazione di alcuni Onorevoli di Forza Italia, compatibilmente agli impegni parlamentari”, lo dichiarano i coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Daniele Degiorgis e Patrizia De Grazia, insieme al Presidente di Radicali Italiani, Igor Boni. “Le repressioni del governo Cinese non sono mai finite. In 31 anni la situazione del rispetto dei diritto umani da parte del regime della Repubblica Popolare non è migliorata affatto. Lo dimostra quanto accade ad Hong Kong, il cui movimento pro-democrazia viene soffocato da una legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino. Domani potrebbe essere il turno di Taiwan, mentre i cittadini cinesi, i credenti, gli scrittori, gli insegnanti, i giornalisti, vivono quotidianamente nella paura del proprio stesso governo. Ci auguriamo che la manifestazione di domani veda partecipi quante più voci diverse, politiche e non. Perché indipendentemente dalle nostre rispettive differenze su molti temi, la democrazia e la libertà sono ciò che tiene in piedi il nostro Stato di Diritto e che ognuno di noi, a proprio modo, è chiamato a difendere.”

Giampiero Leo, portavoce del coordinamento interconfessionale Noi siamo con voi, ha dichiarato: “ In Italia abbiamo appena celebrato la festa della nostra Repubblica, basata su una Costituzione che tutela rigorosamente i diritti e le libertà fondamentali dell’essere umano. Se in questo momento storico tutti noi non fossimo realmente e attivamente solidali con la popolazione di Hong Kong e con tutti coloro che chiedono una pur minima democrazia in Cina, tradiremmo non solo queste coraggiose, eroiche persone, ma gli stessi principi che abbiamo appena celebrato.”