POLITICA
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PRIMA PAGINA-Governo, il bilancio del 2024 e l’agenda per il 2025
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Alle aziende pubbliche e private del Piemonte mancano centinaia di autisti, ma la Giunta Cirio respinge la proposta di avviare un prestito d’onore per finanziare le patenti.
30.12.2024 – Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è il grande problema del mercato del lavoro piemontese. Un mercato che ad oggi esclude quasi 120.000 NEET (giovani tra i 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano) e che necessiterebbe di 180.000 donne occupate in più per pareggiare il tasso di occupazione maschile.
Le opportunità di lavoro ci sono, ma spesso le persone inoccupate o disoccupate non sono in condizione di coglierle.
Un esempio lampante è quello degli autisti.
Infatti, è ormai endemica la carenza di queste figure professionali, con ricadute negative su tutta la filiera della logistica e dei trasporti, nonché sul consumatore finale. C’è un’evidente difficoltà a garantire il ricambio generazionale, se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stima che negli ultimi 10 anni l’offerta di autisti in Italia è diminuita di 180.000 unità e solo 25.000 delle 775.000 patenti CQC sono intestate a giovani. Il 45,8% degli autisti, inoltre, ha più di 50 anni e solo il 18,1% ha meno di 40 anni.
Oltre al disinteresse per la professione di autista, ritenuta troppo faticosa, incide anche la spesa economica per il conseguimento delle qualifiche, che si aggira intorno a 3.000/4.000 euro per le patenti base.
Per questa ragione, ho proposto alla Giunta Cirio, con un emendamento alla variazione del bilancio 2024 della Regione, di istituire in via sperimentale un prestito d’onore regionale per finanziare i corsi per la patente degli aspiranti autisti, specie se di età inferiore ai 29 anni. Un “Progetto Patenti”, come quello già realizzato nel 2021, grazie alla collaborazione tra Agenzia Piemonte Lavoro, Comune di Venaria e Gruppo Vergero, che consentì la selezione, formazione ed assunzione di 1 autista. Veniva finanziata la patente, con successivo ingresso in azienda. In questo caso il progetto era finanziato dal Gruppo Vergero, mentre il mio emendamento proponeva un finanziamento regionale di 500.000 euro, su ciascuna annualità nel 2024, 2025 e 2026.
Il costo della patente non può essere finanziato con il Fondo Sociale Europeo e coi canali classici della formazione professionale, perché si tratta di formazione obbligatoria finalizzata al conseguimento di un titolo abilitante.
Anche il Consiglio Comunale di Torino, qualche giorno fa, ha approvato due proposte volte a facilitare l’acquisizione di autisti da parte di GTT: l’istituzione di una sorta di “prestito d’onore” per la patente professionale e la costituzione di un fondo, anche con il concorso della Regione, per consentire a GTT di coprire l’intero costo del corso di guida, oltre alla promozione di percorsi di accompagnamento al lavoro in collaborazione con la Fondazione Operti, rivolti a donne e migranti disponibili ad acquisire la patente D e la certificazione CQC.
Nonostante l’elevata richiesta di personale da parte delle aziende di autotrasporto, l’ottimo potenziale occupazionale del prestito d’onore per il conseguimento delle patenti e l’impatto minimo sul bilancio regionale, il mio emendamento è stato bocciato.
Presto arriverà in Consiglio regionale il bilancio di previsione 2025 e capiremo se il respingimento della mia proposta è dovuto alle ormai evidenti difficoltà finanziarie della Regione (emerse plasticamente dopo la sentenza della Corte costituzionale del maggio scorso che ha imposto una impegnativa rimodulazione della restituzione dei fondi alla sanità) o alla miopia politica di una Giunta che non interviene correttamente sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
I nuovi autisti troverebbe immediatamente lavoro: si faccia tutto il possibile per formarli!
Monica CANALIS – consigliera regionale PD
Mino GIACHINO e i sostenitori SITAV SILAVORO hanno chiuso l’anno discutendo, nella sede regionale di FDI, sul 2024 trascorso e sul 2025 che arriva.
Un altro anno difficile per Torino che non ha chiuso nessuno dei suoi problemi economici e sociali. Le persone e le aziende in difficoltà sono aumentate e meno male che ci sono tante mense dei poveri che ogni giorno grazie alle donazioni di tanti torinesi generosi forniscono pasti gratis nelle tante mense dei poveri. Vedere la gioia con la quale questi volontari accolgono chi porta borse di generi alimentari, apre il cuore. Torino chiude l’anno come Capitale dei cassa integrati e al 58* posto tra le 100 Città capoluogo come benessere(Sole 24 ore). Dati di cui non vantarsene anche se in Comune alzano le spalle. La decisione europea di puntare solo sull’auto elettrica ha bloccato di fatto le vendite di auto con pesanti ricadute sul lavoro delle case produttrici e delle aziende dell’indotto. Tavares ha portato la trattativa col governo per le lunghe e ha dovuto andarsene alla faccia di chi si era fidato di lui. Il Governo italiano che ha tenuto duro nel confronto si aspetta ora di portare a casa qualche risultato importante. Vedremo quanto dirà Elkann in Parlamento nell’anno nuovo. Entro giugno dovrà essere installata la Fresa che scaverà la TAV dal lato Italia. Ci aspettiamo a breve sostegno del Governo per le aziende dell’indotto, Torino non può perdere un patrimonio industriale così importante.
Chi finisce male come l’aveva iniziato sono le periferie, da Aurora a Barriera di Milano , dove il degrado e lo spaccio la fanno da padrone. Nulla è cambiato dalle denunce fatte dai Parroci della Madonna della Pace, Don Stefano Votta e Don Luca Ramello. La conferma arriva stamane dal Prefetto Donato Cafagna molto più attento del suo predecessore. La criminalità organizzata e la mafia calabrese imperversano. Continua la fuga all’estero di ragazzi neolaureati alla Università o al Politecnico.
I ritardi nella apertura del vecchio traforo ferroviario del Frejus, causa la frana in Francia, oltre a danneggiare le aziende che trasportano verso la Francia hanno bloccato la assunzione di ragazzi valsusini che , senza dirlo ai Notav, dopo aver fatto il corso da macchinisti o aiuto macchinisti hanno visto sospendere l’assunzione da parte delle aziende private di trasporto merci ferroviario.
Ora la Torino responsabile fa il tifo affinché la Meloni riesca a far cambiare la decisione europea sull’auto e Urso riesca a quagliare un piano concreto sugli investimenti di Stellantis. A Torino irrisolto rimane il nodo dei grandi patrimoni non investiti sulle aziende torinesi,
Noi di SiTAV SILAVORO proseguiremo la nostra battaglia per la TAV e per il settore auto, che rappresenterà per Torino il vero e forte rilancio del lavoro e del benessere.
MINO GIACHINO