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Controlli alla movida del weekend, verifiche su oltre 350 persone. Chiusi 4 locali

Non rispettavano le norme volte alla prevenzione del Covid-19.

 

Nello scorso fine settimana hanno avuto luogo,  sotto il coordinamento della Polizia di Stato, e con il concorso di personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, diversi servizi di controllo volti alla verifica del rispetto della normativa di prevenzione della pandemia da Covid 19, con particolare riferimento alle aree dove maggiormente è solita concentrarsi la movida.

Complessivamente, sono state oltre 350 le persone identificate durante i servizi, che hanno interessato le zone del centro città, Piazza Castello, via Po, Piazza Vittorio Veneto, via Roma, Piazza Carlo Felice, via Lagrange, Piazza Santa Giulia,  ma anche due grandi parchi cittadini, quali quello del Valentino e il Ruffini.  15 le persone sanzionate in quanto non portavano il previsto dispositivo di protezione individuale (mascherina) e 5 per divieto di mobilità, essendo state trovate al di fuori del Comune di residenza. Sono state elevate 7 contravvenzioni al codice della strada, sequestrata un’auto che viaggiava senza copertura assicurativa e ritirate 2 patenti di guida.

Numerosissimi gli esercizi commerciali sottoposti a controlli, circa un centinaio.

Di questi, tre sono stati sanzionati dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale  della Questura. Si tratta di 2 minimarket e 1 bar, ubicati in Corso Belgio, Corso Giulio Cesare e Corso Palermo, che somministravano o vendevano alcolici per asporto oltre l’orario di chiusura. Rimarranno chiusi al pubblico per 5 giorni. I titolari sono stati sanzionati in merito. Un quarto locale, sito in corso Moncalieri, è stato altresì chiuso lo scorso sabato per 5 giorni dai poliziotti della Squadra Volante in quanto, alle 19.45, erano ancora presenti all’interno ben 15 avventori, alcuni ai tavoli, altri al bancone del bar, tutti intenti a consumare bevande alcoliche.

Movida, Torino vara un Piano comunale di risanamento acustico

Il  Consiglio Comunale di Torino ha approvato – con 20 voti favorevoli e 1 astenuto – un Piano comunale di risanamento acustico legato alla “movida”.

Redatto ai sensi dell’articolo 7 della Legge 447/1995 e della Legge Regionale 52/2000, il documento individua obiettivi di risanamento, priorità e linee di intervento, per ottenere una progressiva riduzione nel medio-lungo termine dei livelli di rumorosità e del disturbo.

In particolare, il Piano privilegia per il risanamento le azioni per la sicurezza urbana nonché il contrasto all’abuso e alla vendita non autorizzata di alcool, le campagne di informazione e partecipazione dei fruitori e dei residenti, gli interventi di riduzione e mitigazione delle esternalità negative delle attività economiche, le azioni sull’offerta di mobilità e sulla gestione della sosta, nonché i programmi di riqualificazione urbana e le iniziative di sviluppo locale, anche attraverso una specifica offerta culturale.

Al fine di raggiungere nel lungo termine il rispetto dei limiti di riferimento, il documento individua opportune azioni di pianificazione territoriale e ambientale, anche al fine di individuare aree urbane con vocazione alla vita notturna, purché caratterizzate da una limitata esposizione della popolazione residente.

Sotto il profilo acustico-ambientale, il Piano, per la natura dinamica e complessa del fenomeno della movida, promuove un approccio sperimentale, considerando i diversi contributi al clima acustico complessivo e valutando l’effettiva efficacia delle specifiche azioni sulla scorta degli esiti di monitoraggi di lungo termine e di valutazioni periodiche del disturbo percepito.

La deliberazione votata dalla Sala Rossa prevede anche l’istituzione di un Tavolo tecnico che coinvolgerà le Divisioni competenti per i temi commercio, sicurezza urbana, ambiente, innovazione tecnologica, mobilità e gioventù, con il coordinamento del Gabinetto della Sindaca, nonché le Circoscrizioni territorialmente interessate, al fine di garantire il coordinamento nel quadro delle linee di intervento tra le azioni, individuare i soggetti cui competono gli specifici interventi attuativi, definire le modalità e i tempi per il risanamento e quantificare gli oneri finanziari e i mezzi necessari all’attuazione e al monitoraggio del Piano.

Il Piano assume quali aree prioritarie di intervento quelle individuate dal “Regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici” quali ambiti urbani caratterizzati da problematiche collegate al traffico, all’inquinamento acustico, alla fruibilità degli spazi e alla vivibilità del territorio, ovvero:

– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Dante (ambo i lati), via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio;

– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Regina Margherita, via Napione ambo i lati, corso San Maurizio;

– l’area delimitata dalle seguenti vie: via Giolitti ambo i lati, via delle Rosine ambo i lati, via Po ambo i lati, piazza Vittorio Veneto, via Giulia di Barolo ambo i lati, via Verdi ambo i lati, via Roero di Cortanze ambo i lati, corso San Maurizio;

– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Regio Parco, corso Verona, lungo Dora Firenze.

Nel dibattito che ha preceduto la votazione, il consigliere Federico Mensio (M5S) ha ringraziato assessore e uffici comunali per il lungo lavoro svolto nell’affrontare un fenomeno – l’inquinamento acustico – di solito poco considerato, augurandosi una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza.

Movida, sospensione di 5 giorni per locali in zona Santa Giulia

Uno dei titolari era già stato sanzionato precedentemente per plurime violazioni

E’ la sera del 5 febbraio quando negli uffici della Questura arrivano numerose chiamate che segnalano una serie di assembramenti nella zona di Santa Giulia. Giunti sul posto, gli operatori notano circa 200 persone intente a consumare bevande, nonostante i divieti. Viene allora effettuato un controllo dei locali aperti: un bar ed un minimarket in via Cesare Balbo ed altre due attività commerciali in via Santa Giulia e via Vanchiglia. All’esito del controllo gli agenti della PAS hanno sanzionato 4 esercizi commerciali rimasti aperti oltre le 22:00: 5 giorni di chiusura dell’attività. Uno di questi, in particolare, aveva presentato telematicamente la scia per inizio attività mercoledì scorso ma già nella serata di venerdì aveva alzato le serrande sprovvisto di licenza.

Altro sanzionato è un cittadino bengalese, titolare di tre attività commerciali interessate dalla “movida” cittadina, leader nel suo settore. L’uomo era già noto agli agenti in quanto tutti i suoi locali erano già stati sanzionati per plurime violazioni:  sistematico il mancato rispetto degli orari di chiusura riscontrato non solo in questa occasione ma anche un anno fa e lo scorso gennaio 2021 in due diverse occasioni. Il locale in via Cesare Balbo è stato quindi chiuso in 4 diverse occasioni nel giro di un anno.

Un altro locale di proprietà dello stesso titolare è stato sanzionato per aver venduto bevande alcoliche da asporto nell’alimentari di via Po dopo le 21. Inizialmente vengono disposti due giorni di sospensione dell’esercizio per poi passare a 5 giorni a causa della recidiva. Poco tempo dopo, nel mese di settembre, lo straniero viene sanzionato per non aver garantito la distanza di sicurezza all’interno del bar in via Rossini e per aver somministrato bevande alcoliche a soggetti minori di 18 anni. Per tale ragione viene altresì colpito da sospensione prefettizia della durata di 15 giorni.