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Il treno storico e la ferrovia delle meraviglie Cuneo-Ventimiglia

IL TORINESE WEB TV

Da Cuneo a Ventimiglia su un treno di “terza classe”. Sedili di legno e doppia motrice: una a diesel e l’altra elettrica che funziona con la corrente generata dalla motrice a diesel. La ferrovia Cuneo-Ventimiglia è interessante dal punto di vista internazionale perché ha costituito una opportuna comunicazione tra Italia e Francia, purtroppo vincolata da tante difficoltà di esercizio. La sua costruzione ebbe inizio, addirittura, nel 1883 con il tronco tra Cuneo e Vievola di 42 km. Occorsero ben 70 anni per completare l’opera. La linea presenta interessanti opere d’arte e 60 gallerie, la più importante è quella di valico del Colle di Tenda lunga 8 km (a forma elicoidale o lumaca) con arrivo 1040 m sul livello del mare, dopo la quale si sbocca in Valle Roia. La pendenza massima è del 26%. La distanza tra Cuneo e Ventimiglia è di circa 99 km. Nell’autunno del 1944 i bombardamenti e le distruzioni causate dall’esercito tedesco interruppero definitivamente il binario a sud di Breil. La ricostruzione nel dopoguerra fu lunga e laboriosa; finalmente il 6 ottobre 1979 avvenne l’inaugurazione con 2 treni speciali. Era l’inizio di una nuova storia con un’affluenza di persone sui treni superiore a tutte le più ottimistiche previsioni della vigilia. Alcuni affermano che la linea è inutile e la vogliono chiudere, ma questa ferrovia non è affatto un ramo secco: i pochi treni viaggiano pieni di turisti e nel 2020 questa ferrovia è arrivata prima nel censimento del Fai “I luoghi del cuore” con oltre 75000 preferenze.

Francesco Valente

 

Guarda il video:

 

I molteplici volti del cibo

Presentato al Salone del Libro il volume di indagine  alla presenza degli autori Vincenzo Gesmundo, Roberto Weber e Felice Adinolfi

 

Il cibo è ancora una volta protagonista non solo della vita quotidiana, ma anche dei dibattiti letterari e pubblici, come ha dimostrato la presentazione del libro dal titolo “Il cibo a pezzi”, con il sottotitolo emblematico “La guerra nel piatto”, edito da Bompiani e uscito in libreria nel febbraio del 2025.

Il volume è stato presentato e dibattuto nella giornata di lunedì 19 maggio presso il Salone Internazionale del Libro di Torino, con la moderazione di Andrea Tramontana, editor Bompiani, e alla presenza degli autori Vincenzo Gesmundo, Segretario generale della Confederazione Nazionale Coldiretti, la più grande organizzazione di rappresentanza agricola italiana ed europea, Roberto Weber, sondaggista e Presidente dell’Istituto Ixè, dedito all’attività di ricerca e consulenza per soggetti pubblici e privati relativa al trend di opinione alla comunicazione editoriale e al marketing politico. Il terzo autore intervenuto alla presentazione è il Professore ordinario di Economia Agraria ed Estimo all’Università di Bologna Felice Adinolfi.

Il libro, che reca anche un importante saggio del filosofo Massimo Cacciari, si presenta come un’analisi e un reportage che tocca, a livello di citazioni letterarie, anche scrittori del calibro di Melville, Orwell e Calvino.

Questo libro rappresenta una narrazione di ciò che Coldiretti ha fatto in questi anni, un segnale d’urgenza verso il mondo della produzione di cibo, oggi minacciata – ha dichiarato Vincenzo Gesmundo – Il cibo tocca anche temi importanti quali la società e la politica, non solo a livello nazionale, ma europeo. Fino agli anni ’99 – 2000 si parlava di cibo semplicemente come materia prima, in cui il produttore si occupava anche di trasformare il prodotto in cibo. Oggi è necessario forse recuperare questo aspetto per ristabilire il fondamentale incontro tra l’aspetto della salute e quello dell’alimentazione. Vale la pena sottolineare quanto gli studi scientifici prevedano un aumento esponenziale delle malattie metaboliche, tra cui il diabete, causate dalla trasformazione, da parte dell’industria alimentare, del prodotto”.

Il cibo svuotato di significato è uno dei grandi temi contenuti nel libro – ha sottolineato Felice Adinolfi – Il suo svuotamento, in considerazione del fatto che in Italia il cibo è sinonimo di grande tradizione e cultura locale, mette a rischio persino il concetto di democrazia creato attorno al cibo. Si può considerare un catalizzatore di socialità, un collante che unisce un popolo”.

Il cibo rischia di ‘andare a pezzi’, e questo è il significato del titolo della nostra opera, a causa della mancanza di volontà d’ascolto nei confronti delle culture differenti dalla nostra – ha commentato Roberto Weber – Il cibo rappresenta sicuramente un grande simbolo identitario, ma è importante ricordare quanto sia anche ‘condivisione’”.

Una politica che vada contro gli interessi degli agricoltori, hanno condiviso i tre autori del volume, fa si che un Paese non possa essere governato.

Fin dai tempi di Socrate, il “Simposio” rappresenta un momento di nutrimento profondo, del corpo come dello spirito, insaziabile di conoscenza. Così, oggi più che mai, il gesto del nutrirsi è al centro non solo delle nostre vite, ma anche dei complessi intrecci economici, strategici, etici, che determineranno le sorti del pianeta in cui viviamo.

Attraverso una trattazione ricca di dati, esempi e punti di vista, le pagine di questo libro ci parlano del cibo, delle nuove frontiere tecnologiche applicate all’alimentazione, come la necessità di proteggere la biodiversità; lo fanno attraverso una tesi forte, vale a dire che il cibo sia oggetto di una vera e propria guerra su cui opposti fronti si confrontano su due modalità di produzione degli alimenti, figlie di due diverse visioni della società, della salute e della democrazia.

 

Mara Martellotta

Il colore dell’anno 2025 è il Mocha Mousse

La Rubrica dei Colori
a cura di Chiara Prele

 

 

 

 

 

Il colore dell’anno 2025 è il Mocha Mousse, una
tonalità di marrone molto particolare.
Siamo in genere portati ad associare il colore
marrone alla terra, alle radici, a qualcosa di
semplice se non umile. Nell’abbigliamento,
utilizziamo il marrone prevalentemente per capi
sportivi, per il tempo libero, raramente nei
contesti formali.

Il Mocha Mousse stravolge questa idea. Il suo
nome ci porta, come ha osservato il direttore
creativo di Pantone, ai “piaceri quotidiani”:
caffè, cioccolato, cacao. Qualcosa di caldo e
dolce, alla portata di tutti, che allieta la vita di
ogni giorno.

Ritroviamo, dunque, nel Mocha Mousse, un
superamento del rustico connotante il marrone.
Il Mocha Mousse ha una connotazione più
raffinata, che stimola il piacere e dona
benessere. Non è più il benessere ruvido che
viene dalla terra: è il benessere morbido,
delicato dei sensi che dona serenità e piacere.

La maggior parte delle persone apprezza questo
colore. Guardandolo, magari arriviamo a
scoprire che è proprio il colore che mancava, ma
era quasi pronto nella nostra immaginazione.
Perché questo avviene? Ci piace veramente o ci
piace perché è il colore dell’anno? Direi
entrambe le risposte, ma soprattutto la prima.

Infatti, il colore dell’anno viene individuato da un
team di esperti sulla base delle variabili sociali,
economiche, culturali, ambientali, ai contesti,
quindi, che influenzano il mondo e le nostre vite.
Altro è la tendenza: mai, nella scelta dei capi, o
anche solo di un dettaglio, dobbiamo sentire la
tendenza come una imposizione. La tendenza è
un suggerimento che deve superare il vaglio del
nostro gusto, il quale prevale sempre, perché
connota la nostra personalità e unicità.
Proprio quest’ultima ci guida nell’utilizzo del
Mocha Mousse nel nostro abbigliamento. E’ un
colore classico, che ben resisterà alle tendenze;
è adatto a tutte le stagioni dell’anno; è versatile;
è elegante, se ben utilizzato. Solo o con
determinati abbinamenti diventa sofisticato: è
questione di misura.
Splendido in inverno, come è, del resto, il
marrone, ben può essere utilizzato nella
stagione estiva ormai alle porte. Entrano,
dunque, in gioco i diversi abbinamenti: anche in
estate il Mocha Mousse può essere un classico
senza tempo o arricchirsi di una vena giocosa.
Con quali colori possiamo
abbinarlo?….Nella prossima puntata!

CHIARA PRELE

 

In viaggio sul Treno delle Meraviglie

Domenica 18 maggio da Cuneo a Ventimiglia in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie delle Meraviglie

Il treno delle Meraviglie da Cuneo a Ventimiglia, in programma domenica 18 maggio e già completamente sold out appena messo online, parte alle 8.00 del mattino da Torino Porta Nuova, con a bordo Pietro Fattori, della dirigenza di Fondazione FS, e arriva a Cuneo alle 9.18, dove l’aspettano le consigliere comunali Flavia Barbano Monica Volante in rappresentanza della Sindaca di CuneoOltre alle autorità locali, anche una nutrita pattuglia di rappresentanti delle associazioni che hanno aderito alla Giornata Nazionale delle Ferrovie delle Meraviglie. Si tratta Anna Donati dell’Alleanza Mobilità Dolce AMODO, Gennaro Bernardo di Associazione Europea Ferrovieri AEC, Fulvio Bellora di Co.M.I.S., Angelo Porta di Legambiente Piemonte, Alberto Collidà di Italia Nostra Cuneo, Massimo Ferrari di UTP AssoUtenti e, Federico Santagati dell’Osservatorio Ferrovia del Tenda.

Il treno poi riparte per percorrere la Cuneo-Ventimiglia e incontrare le autorità locali dei centri toccati dalla lineaA Borgo S. Dalmazzo sale la Sindaca Roberta Robbione e a Robilante la Sindaca Enrica Giraudo; a Vernante invece il Sindaco Gian Piero Dalmasso saluterà dal binario. A Limone sale la Vice Sindaca Antonella Mariotti accompagnata dall’Assessore al Turismo Regione Liguria Luca Lombardi. Ad attendere il treno sul versante francese, a Tende il Sindaco Jean-Pierre Vassallo mentre a Breil sur Roya il Sindaco Sébastien Olharan e la Coseillère Régionale Laurence Boetti faranno gli onori di casa. Si arriva infine a Olivetta S.Michele dove salgono Assessore ai Trasporti Regione Liguria, Marco Scajola, il Sindaco di Olivetta S. Michele, Adriano Biancheri, il Sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro e Sergio Scibilia dell’Associazione Giuseppe Biancheri AGB. Alle 12:55 è previsto l’arrivo a Ventimiglia.

All’arrivo i viaggiatori troveranno un punto informativo a cura del Comune di Ventimiglia, i figuranti in abito d’epoca dell’Ente Agosto Medievale e l’intrattenimento musicale della Orchestra Filarmonica Giovanile Città di Ventimiglia. Dopo una pausa di circa due ore per consentire il pranzo, si riparte da Ventimiglia alle 14.45 per arrivare a Cuneo alle 17.36 e a Torino Porta Nuova alle 19.00.

Il treno promosso dall’Alleanza per la Mobilità Dolce AMODO e con il patrocinio della Fondazione FS Italiane percorrerà la tratta Torino – Cuneo – Ventimiglia per spronare le amministrazioni regionali ad una maggiore attenzione, in termini di investimenti, nei confronti delle linee secondarie più caratteristiche. Per le Associazioni la Ferrovia del Tenda deve essere valorizzata in duplice chiave sia per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), da potenziare con più coppie di treni/giorno e integrare con la mobilità piemontese, ligure e anche internazionale, che per il turismo utilizzando treni storici.

Dopo la corsa prova effettuata il 18 gennaio con l’Espresso Turistico di FS Treni Turistici Italiani tra Cuneo e Ventimiglia, prosegue l’interesse di questa società del Gruppo FS rispetto alla valorizzazione della linea. La possibilità di vedere, durante il periodo estivo, alcuni treni charter lungo questa ferrovia è più di un’ipotesi. Un’iniziativa che, qualora realizzata, rappresenterà un volano turistico per un territorio dall’alto valore paesaggistico. Quello appena ipotizzato sarebbe un servizio necessario e dall’alto valore simbolico visto che andrebbe a soddisfare la domanda di mobilità, anche turistica, di un’area la cui bellezza è direttamente proporzionale al desiderio di avere sempre più collegamenti ferroviari.

L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di FS Treni Turistici ItalianiFederazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali FIFTM, Dopo Lavoro Ferroviario DLF, Associazione Europea Ferrovieri AEC, Kyoto Club, UTP AssoUtenti, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Italia Nostra Cuneo, Co.M.I.S., Comitato Ferrovie Locali Cuneo, Museo Nazionale dei Trasporti di La Spezia e Taggia, Museo Ferroviario Piemontese, Osservatorio della Ferrovia del Tenda, Associazione Giuseppe Biancheri AGB e tuttoTRENO Duegi Editrice.

La Giornata Nazionale delle Ferrovie delle Meraviglie è un evento della VIII edizione della Primavera della Mobilità Dolce, promossa dall’Alleanza per la Mobilità Dolce e patrocinata da: Ministero delle Ambiente e della Sicurezza Energetica MASE, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti MIT, Ministero della Cultura MiC, Ministero del Turismo, Fondazione FS Italiane, ASSTRA, ANCI, Re.Mi. Ispra, Biblioteca Cesare Pozzo. Media partner sono La Nuova Ecologia, FerPress, MP MobilityPress.

 

A Savigliano è “QuintEssenza”… di profumi, sapori e antichi saperi

Dalle ricette storiche di Santarosa all’uso delle erbe nei cocktails, si festeggia la 36^ edizione dell’evento organizzato dalla “Fondazione Ente Manifestazioni”

Domenica 18 maggio

Savigliano (Cuneo)

Nell’antica “Villa Saviliani” (come troviamo citata la cuneese Savigliano addirittura in un “placet” imperiale del 981) ritornano, spaziando dal centro storico a tutta la città, gli intensi profumi e i colori di erbe, spezie e fiori, all’insegna di un ampio percorso mercatale e di innumerevoli iniziative, talk e visite guidate, proposte dalla “Fondazione Ente Manifestazioni” in occasione, domenica 18 maggio, della 36^ edizione della Fiera “QuintEssenza”.

In piazza Santarosa, cuore antico della città – dedicato all’eroe locale Santorre Annibale Filippo Derossi, noto come Santorre di Santarosa (Savigliano, 1783 – Sfacteria, 1825) – l’apprezzatissima “area talk” si ripresenta con un ricco programma di ospiti che indagheranno con il pubblico l’uso di erbe e spezie sotto variegati punti di vista: partendo dalle proposte culinarie della tradizione, passando per profonde riflessioni personali, fino a giungere alla presentazione di libri.

Tante anche le “visite guidate” in programma: gli studenti dell’“IIS Cravetta” inviteranno i visitatori ad “Andar per giardini” (da “Palazzo Cravetta” ai Chiostri di “San Pietro”, di “Santa Monica” e “San Francesco”, fino al “Giardino dei Sensi” di “Palazzo Toffini”), mentre i volontari di “ALTEA” li accompagneranno all’“Orto Botanico” di piazza Turletti e al Chiostro di “San Pietro”. Per l’occasione anche il “Muses – Accademia Europea delle Essenze” proporrà dei tour all’interno del “Museo” con orari di partenza alle 11,30, 14,30, 15,30 e 17, al costo di 12 euro per il biglietto intero e di 8 per il ridotto. Tra le novità da non perdere, l’esposizione di illustrazioni a tema “QuintEssenza” a cura della pittrice botanica Giulia Otta, nel “Chiostro di San Pietro” in piazza Molineri, dove sarà anche possibile assistere “de visu” a prove di pittura all’acquerello.

Il primo appuntamento, in piazza Santarosa, è per domenica alle 10, con l’architetta Nadia Lovera che porterà i partecipanti alla scoperta di antichi “sapori culinari” con “La cucina di Casa Santa Rosa” e, a seguire, il momento della premiazione del Concorso “Salsa verde Santa Rosa”, dedicato alla storica variante saviglianese della ricetta del “bagnetto verde”. Dalle 11,30 alle 12,30, l’incontro con il vincitore del “Campionato Mondiale di Pesto Genovese” (tenutosi il 23 marzo del 2024, al “Palazzo Ducale” di Genova) Mattia Bassi, ingegnere di Genova, che svelerà tutti i preziosi segreti per realizzare, all’onor del mondo, il più famoso condimento ligure con tanto di “mortaio” e “pestello”, come da tradizione. Nel primo pomeriggio, dalle 14,30 alle 15,30Massimo Salvagno di “APS FiorInMissione” proporrà invece “Nella tua venuta al mondo trovi la soluzione”, invitando il pubblico a riflettere “su come diverse problematiche possano essere dovute alla dinamica del parto”. A seguire, spazio alla lettura. Dalle 16 alle 17, il Centro Diurno “Eta Beta” di Savigliano presenterà il libro “Racconti al centro”, frutto di due anni di lavoro nell’ambito del Progetto “Amici miei”. Infine, dalle 17,30 alle 18,30, presentazione del libro “Aromatiche da … Bere”, in cui l’autrice Ottavia Castellaro riscopre e reinterpreta in chiave moderna l’uso delle erbe nella confezione di gustosi e rigeneranti cocktail.

Per info: “Fondazione Ente Manifestazioni”, piazza del Popolo 29/C, Savigliano (Cn); tel. 0172/712536 o www.entemanifestazioni.com

g.m.

Nelle foto: immagini repertorio “Area Talk” e “Colori delle Spezie”

Torna la Festa del Cavallo a San Francesco al Campo

Dal 23 al 25 maggio spettacoli, dimostrazioni, il talent show equestre, balli, danze, musica e buon cibo a due passi dall’Aeroporto, nella cornice del più importante velodromo del Piemonte.

Dal 23 al 25 maggio torna a San Francesco al Campo “La Festa del Cavallo” evento giunto alla sua 24° edizione e ormai diventato uno dei momenti più attesi del territorio. Ogni anno gli organizzatori propongono nuove iniziative per rispondere al meglio alle richieste del pubblico che affolla il Velodromo Francone, cornice ideale per questo tipo di manifestazioni.

Quest’anno si parte venerdì 23 maggio dalle 19.30 con l’apertura dello stand gastronomico che, per la serata inaugurale, strizza l’occhio alla cucina messicana. Largo dunque a fagioli e nachos, senza trascurare gli immancabili piatti della tradizione piemontese con proposte anche vegetariane. A seguire sfilata di moda con balli country grazie alla partecipazione del gruppo “CC Country” Ballando con il cuore.

La mattinata di sabato si apre con il tradizionale equiraduno per il parco delle Vaude a cui farà seguito il pranzo del cavaliere. Nel pomeriggio spazio ai più piccoli con il laboratorio gestito dagli animatori dell’Associazione Ludotella A.P.S. e l’arrivo dei grandi protagonisti, ossia i cavalli. Dal pomeriggio sarà infatti possibile avere il proprio battesimo della sella con i pony del Grande Ranch. Dalle 15.00 si potrà assistere alla dimostrazione di volo dei rapaci a cura dei Falconieri “La Torre” di Cuneo. Sabato sera, il menù propone la grigliata di carne, mentre dalle 21.00 si entra nel vivo con gli eventi clou della manifestazione: prima il 2° Talent Show Equestre, un galà da godere dalle tribune del polisportivo, a cui segue la serata discoteca a cura di Radio Gran Paradiso, garanzia di divertimento.

Domenica mattina si inizia presto. Alle 8.00 apre il Mercatino dell’hobbistica e dei prodotti locali, alle 9.30 dimostrazione di polocrosse (sport equestre simile al polo) a cura dell’Italian Polocrosse Association e, dalle 10.00, inizio dei giochi di abilità equestre a cura dell’S.S.D. Team delle Vaude. Al pranzo agricolo seguirà alle 15.00 la sfilata equestre e la conclusione di tutte le attività.

Per lo stand gastronomico è gradita la prenotazione ai numeri 3519976247 oppure 3497126510.

Festa del cavallo, dal 23 al 25 maggio, Velodromo Francone, Via Ghetto, 1, San Francesco al Campo (TO).

Informazioni sulla Pagina Facebook Pro Loco SanFrancesco.

CS

Giaveno Valsangone Bike Adventure

Due giorni dedicati al “cicloturismo” tra expo, escursioni, attività per bambini e una “ciclostorica” con bici d’epoca

Sabato 17 e domenica 18 maggio

Giaveno (Torino)

Un intero weekend dedicato agli appassionati, sempre più numerosi anche a Torino e in Piemonte, di “cicloturismo”. L’appuntamento è a Giaveno, cuore della torinese Val Sangone, con la prima edizione della “Valsangone Bike Adventure” che si terrà sabato 17 e domenica 18 maggio, con la co-organizzazione dell’“Associazione Torino Bike Experience” e della “Città di Giaveno”, forti del contributo dell’“Unione dei Comuni Val Sangone” e in collaborazione con “Anemos Itinerari del Vento”. Protagonisti mountain bike, ma anche modelli storici e (perché no?) le canoniche bici (da uomo e da donna) di famiglia. Primo obiettivo: iniziare a mettere in moto la “rete cicloturistica” della Val Sangone.

“Si tratta di una due giorni immersiva nel cicloturismo che è una forma di sport già praticata in valle. Crediamo in questo progetto perché, specialmente dopo il Covid, si sono riscoperti luoghi naturali, anche vicini alle città, e noi siamo ricchi di strade panoramiche e di punti con bellissimi paesaggi. Crediamo inoltre che chi pratica il cicloescursionismo sia interessato a conoscere storia, tradizioni, cultura e anche enogastronomia del territorio, creando quindi un volano e un circuito virtuoso per tutta la Valle”, afferma il Presidente dell’“Unione dei Comuni Montani Val Sangone” e sindaco di Giaveno, Stefano Olocco. Parole pienamente condivise da Alessandro Ippolito, presidente  di “Torino Bike Experience” che afferma: “Giaveno è sempre stata, per noi, una meta delle escursioni d’avvicinamento alle montagne e di scoperta del territorio, direttamente collegata con la ciclabile del Sangone che parte dalla nostra sede del Parco delle Vallere, a Moncalieri. Per questo, per noi la Valsangone ha sempre avuto un ruolo importante per la pianificazione degli itinerari e delle ciclo proposte turistiche e troviamo dunque particolarmente interessante la sua valorizzazione”.

L’avvio dell’evento è programmato per sabato 17 maggio, con la prima delle quattro escursioni in calendario, tutte condotte dalle “Guide Cicloturistiche”della Regione, tutte gratuite ma da prenotarsi su www.valsangonebikeadventure.it

L’appuntamento di sabato è fissato in piazza Molines, con partenza dalle 17: si tratta di un itinerario di 30 chilometri, con una salita impegnativa, in gran parte sterrata. Si arriverà in uno dei punti più panoramici della Val Sangone, proprio al tramonto. Dopo una buona cena alla “Casa Alpina” di Forno, si scenderà in notturna su strade a basso traffico.

Domenica 18 maggio saranno tre i “tour guidati” con diversi livelli di difficoltà e lunghezze (partenza del “tour hard” alle 9,15; partenza del “tour intermedio” alle 9,30; partenza del “tour famiglie” alle 10,30). L’itinerario per famiglie, pensato anche per i bambini, prevede diverse soste, tra le quali la vista ad un “vecchio mulino”, mentre alla fine del giro è prevista una sosta per il pranzo all’agriturismo “Cascina La Patuana”.

Domenica 18 maggiodalle 9 alle 18, piazza Molines diventerà il vero palcoscenico del “Festival” (salutato con tanto di annullo filatelico), ospitando prodotti e servizi dedicati al ciclismo ed al cicloturismo. Non solo, la piazza  dedicherà anche un’area ai più piccoli, gestita dall’Associazione “Anemos Itinerari del Vento”, in collaborazione con guide cicloturistiche qualificate che condurranno gli “aspiranti biker” attraverso ostacoli e passaggi tecnici assolutamente divertenti. La disponibilità di “mtb” e “caschi” di varie misure permetterà a tutti di partecipare.

Davanti alla Chiesa dei “Batù”, nel centro storico, si potranno anche ammirare alcune bici delle collezioni personali di Luciano Rizzo e Mauro Alione, grandi appassionati di modelli storici e storia del ciclismo e, all’interno della Chiesa sarà possibile visitare la mostra dedicata al ciclismo storico ed eroico del pittore e ciclista Luciano Rizzo e alle 12 assistere alla presentazione del libro “Quando Alfonsina faceva la sartina”, dedicato ad Alfonsina Strada, prima donna partecipante al Giro d’Italia nel 1924, a cura di Paolo Ghiggio. E, per finire, alle 17, sempre di domenica, grande spettacolo con la “Ciclostorica” dimostrativa per le vie del centro storico.

Sul piatto anche due “workshop” d’approfondimento della durata di due ore ciascuno (uno mattutino, dalle 10,30 alle 12,30, uno pomeridiano, dalle 15,30 alle 17,30) durante i quali i tecnici di “Anemos Itinerari del Vento” illustreranno come mantenere efficienti le proprie biciclette e come attuare i principali controlli e manutenzioni. Per i molti appassionati, un evento davvero “doc”. Da non perdere.

Per infowww.valsangonebikeadventure.it

g.m.

Nelle foto: Immagini Cicloturismo a Giaveno

Cattive abitudini e relazioni sbagliate con i nostri amici a quattrozampe

DIRITTI DEGLI ANIMALI

Il Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte Paolo Guiso ci parla di temi attuali e problematiche da affrontare.

La Regione Piemonte è stata la prima in Italia a istituire il Garante per i diritti degli animali, con compiti dettagliati nella L.R. n. 6/2010 rappresentando un punto di riferimento per la tutela dei diritti degli animali a livello locale. In ambito nazionale con l’articolo 727 del codice penale la modalità di trattamento degli animali è cambiata e questa norma si è perfezionata e ampliata nel 2004 con la legge 189 che ha introdotto il principio delle “condizioni incompatibili” con la loro etologia ovvero situazioni contrarie alla loro natura e produttive di grandi sofferenze.

Le funzioni ricoperte del garante sono diverse come, ad esempio, la ricezione di segnalazioni e reclami da parte di cittadini o associazioni che desiderano comunicare atti lesivi nei confronti degli animali, la trasmissione ufficiale alle autorità giudiziarie di quelli che possono configurarsi come reati, la diffusione delle norme locali, regionali e internazionali relative alla tutela degli animali e , infine, eventuali suggerimenti sull’adozione di provvedimenti da adottare alla Giunta e al Consiglio regionale, ma anche al Comune. Altre attività importanti che svolge questo ente è l’analisi delle condizioni degli animali, la mappa dei servizi dedicati agli animali.

Paolo Guiso, medico veterinario di Moncalieri, che dal 2022 ricopre la carica di Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte, ci spiega quali sono i temi e le problematiche che affronta quotidianamente questa importante figura istituzionale “il Garante si occupa di tutti gli animali e non solo di quelli domestici da compagnia. Se si osserva la città dall’alto si possono vedere quegli animali che vengono denominati sinantropi, ovvero quelle specie che vivono vicino all’uomo, ma che non sono propriamente integrati nella vita degli esseri umani come i topi, i piccioni, i gabbiani, le nutrie, gli scoiattoli grigi, i cinghiali e i lupi che sono aumentati nel corso del tempo anche a causa del Covid che a causa delle restrizioni ha lasciato loro maggiore campo libero”.

Questi animali sono alla ricerca di cibo e vengono a cercarlo, soprattutto la notte, proprio nei centri abitati trovando dei veri e propri ristoranti, per esempio, tra l’immondizia che purtroppo viene lasciata in strada. Questo fenomeno, a cui non si era abituati, può creare problemi sanitari che devono essere tenuti sotto controllo attraverso l’analisi delle condizioni di salute delle vare specie. Un altro problema che è al centro dell’attenzione e della discussione è il tema dell’accattonaggio con gli animali, cani perlopiù, purtroppo non ancora risolto a causa di una norma perentoria che punisca chi li utilizza per fare soldi. Guiso chiosa “dovrebbe essere genericamente vietato accattonare con gli animali con un’unica condizione che è quella di proteggere coloro che li posseggono come animali da compagnia e affezione, che sfortunatamente sono finiti in strada per motivi personali e che spesso rinunciano ad andare nei rifugi o negli ospedali per non lasciarli. È assolutamente necessario proteggere questa categoria di persone che hanno con l’animale un rapporto di affezione”.

Un altro argomento molto interessante di cui ci parla il garante è di un fenomeno piuttosto recente ovvero il rapporto anomalo che si sta instaurando con gli animali domestici “gli animali hanno il loro modo di vivere, non hanno le nostre stesse abitudini. Si pensa che il rapporto affettivo con loro sia reciproco e vissuto con le stesse modalità, ma non è così. Molto spesso riversiamo sui nostri compagni di vita la tendenza a volere esercitare il controllo, decidiamo cose per loro di cui in realtà non hanno voglia né bisogno come decorarli o fargli la festa di compleanno. È un tema che sempre di più sta interessando la psicologia e la psichiatria perché’ un rapporto in cui l’uomo decide per l’animale in tutto e per tutto ignorando le sue esigenze reali può essere sintomo di disagio per il padrone e procurare disturbi comportamentali all’animale”.

MARIA LA BARBERA

Asproflor partecipa alla XXIII edizione di Coniolo Fiori

Un week end all’insegna dei colori, dei profumi e dell’impegno sociale

Asproflor, in un mondo in cui tutto è pensato per essere utilizzato e gettato via, parteciperà alla XXIII edizione di Coniolo Fiori facendosi portavoce  e promotore di un’iniziativa  ecosostenibile e solidale. L’Associazione Produttori Florovivaisti si è  impegnata, infatti, a donare tutti i Fiori e le piante utilizzati per il proprio allestimento all’interno di Euroflora 2025 ai Comuni del Monferrato Casalese, che hanno voluto credere nel Progetto Verde Comune Monferrato  fiorito. Si tratta di una riqualificazione florovivaistica degli spazi pubblici, un progetto di inclusione sociale, una nuova narrazione turistica dell’intera area.

Ecco il paradigma di Monferrato fiorito che prenderà le mosse durante Coniolo Fiori, da questo progetto di riutilizzo sostenibile delle molte meravigliose essenze usate nell’allestimento  Asproflor di Euroflora 2025.

Sabato 17 e domenica 18 maggio Asproflor sarà uno dei protagonisti di Coniolo Fiori, la storica mostra mercato dedicata a rose, fiori, piante, arredi ed oggetti green che anima ogni anno il borgo monferrino.

L’edizione 2025 si inserisce nel circuito di Golosaria Monferrato e vedrà ancora una volta Asproflor – Comuni Fioriti protagonista con iniziative improntate alla natura, all’educazione, alla multisensorialità, inclusione e sostenibilità.

In particolare Asproflor curerà le attività esperienziali  “Verde sensoriale e nutriente”, una serie di attività coinvolgenti per tutti e in particolare per i bambini. Vi sarà un percorso multisensoriale a piedi nudi, per stimolare i sensi in contatto diretto con gli elementi naturali. Quindi seguirà il laboratorio “Piantiamo insieme”, un momento didattico per conoscere in modo divertente i cicli della natura, durante il quale ogni bambino pianterà e porterà via con sé una piantina, per coltivare un legame con il verde.

Infine seguirà un laboratorio ludico sensoriale dal titolo ”Cosa c’è sotto il coperchio?”, una cucina verde in omaggio alla cultura di Golosaria, dove si esploreranno le caratteristiche dei grani antichi, di fiori essiccati come camomilla, rose, lavanda e di profumatissime erbe aromatiche.

“Coniolo è  un piccolo borgo – spiega il sindaco Arles Garelli – di circa 440 abitanti  che adesso è conosciuto da molti, non solo in Italia. Praticamente tutte le case hanno un giardino o un piccolo spazio, curati personalmente dagli abitanti. Il concetto “fiorire è accogliere” rappresenta un investimento per il futuro dei nostri piccoli paesi”.

Mara Martellotta

Chiusa di San Michele, a maggio i laboratori di creatività del Comune

L’Amministrazione Comunale di Chiusa di San Michele, guidata dal sindaco Riccardo Cantore promuove i “Laboratori di Maggio” che si tengono presso il Salone Polivalente del paese. La cittadinanza è invitata a partecipare.  E’ un’opportunità per trascorrere pomeriggi all’insegna dell’apprendimento, della manualità e della socializzazione in un ambiente accogliente e stimolante. Ogni martedì del mese di maggio sarà dedicato a un laboratorio differente, offrendo ai partecipanti la possibilità di esplorare nuove tecniche e dedicarsi a temi specifici. L’iniziativa è pensata per coinvolgere persone di tutte le età, senza distinzione di esperienza o provenienza.

Il calendario dei laboratori è iniziato Martedì 6 Maggio, con la GINNASTICA DOLCE condotta da Giusy Balilla. Un’attività pensata per il benessere fisico, adatta a tutti i livelli.

  • Oggi, Martedì 13 Maggio, ore 15:00 – 16:00: LABORATORI a cura di Ivana Rocci. Un appuntamento dedicato alla manualità e alla creatività. I partecipanti sono invitati a portare ago per lana, forbici e delle “mattonelle” (il tipo di materiale specifico potrebbe essere comunicato in seguito o sarà indicato all’inizio del laboratorio). “Iniziamo ad avvicinarci al clima natalizio con lavori a tema a partire dall’uncinetto, fino agli alberi di Natale. Un modo per manifestare la propria creatività pensando già alle festività di fine anno”, spiega Ivana Rocci.

  • Martedì 20 Maggio, ore 15:00 – 16:00: ORIGAMI con Mariangela. Un’introduzione all’antica arte giapponese del piegare la carta. Si invita a portare carta regalo, anche di recupero, per dare libero sfogo alla fantasia.

  • Martedì 27 Maggio, ore 15:00 – 16:00: LABORATORIO Creativo, con idee per allestimenti. Un’occasione per imparare a realizzare decorazioni e allestimenti originali per diverse occasioni.