La guida essenziale dei vini d’Italia, firmata da Daniele Cernilli ( Doctor Wine) ha assegnato al Bricco dell’Uccellone Braida, vendemmia 2021, il premio miglior Barbera 2025.
Dal 2019 la guida ha istituito una speciale classifica che premia i migliori vini prodotti in ampia prevalenza da un singolo vitigno, tra i principali coltivati in Italia, sia autoctoni sia internazionali.
Il Bricco dell’Uccellone Braida si è affermato come il vino che ha ottenuto il punteggio più alto quest’anno nella sua categoria, nell’ambito della degustazione effettuata dalla redazione della guida.
Questo riconoscimento ha destato grande soddisfazione in Raffaella e Giuseppe Bologna, proprietari dell’azienda vinicola di Rocchetta Tanaro che, nel 1982, ha creato l’iconico vino.
“Da sempre produciamo, con orgoglio e ostinazione, Barbera a Rocchetta Tanaro. Nelle espressioni più diverse, dalla vivace e tradizionale La Monella alle riserve Montebruna e Bricco della Bigotta, dall’AI Suma, che è una vendemmia tardiva, al contemporaneo Curej.
Il Bricco dell’Uccellone è uno dei vini che ha portato nel mondo il nome dell’Italia, di Braida, della nostra Rocchetta e su questo vino in particolare la ricerca stilistica non si è mai arrestata negli anni, per regalare sempre la massima bevibilità oltre a tutte le caratteristiche che si desiderano in un grande vino, come l’evoluzione perfetta del frutto, l’armonia tra la forza del vitigno e il grado di potenza dato dalla singola vendemmia”.
Ci sono vini che si fanno amare al primo assaggio, che si fanno ricordare e che entrano nella storia e la sanno plasmare. È il caso del Bricco dell’Uccellone del Braida, prima vendemmia nel 1982, ormai 42 anni fa.
In un contesto in cui la Barbera era considerata un vitigno popolare, Giacomo Bologna, avanguardista, reinterpreta il potenziale di quest’uva con una visione aperta alla modernità e all’internazionalità.
Giacomo Bologna seppe pensare in grande e la sua ricetta si basa sulla selezione dei cru, le rese molto più basse dell’ordinario e l’affinamento del vino in barrique di rovere francese per donare al vino eleganza e longevità.
Tre anni dopo la prima vendemmia, all’uscita in commercio di questa bottiglia che all’epoca era etichettata come vino da tavola, il successo fu travolgente. I riconoscimenti iniziarono a piovere sul Bricco dell’Uccellone, tanto che una giornalista inglese JancisRobinson nel suo Oxford Companion to Wine, alla voce Barbera scrive : “L’uomo che per primo mise la Barbera sul piedistallo, dimostrando che era un vino serio, fu Giacomo Bologna dell’Azienda Braida, il cui Bricco dell’Uccellone fu la prima Barbera ad essere commercializzata a livello internazionale”
Dal 2019 il Bricco dell’Uccellone è entrato nella Hall of fame dei Wein legend.
Mara Martellotta