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“L’ora del vermouth a Torino” con il Salone del Vermouth il 24 e 25 febbraio al Museo del Risorgimento

E l’Extra Vermouth presso i locali aderenti

 

Il 24 e 25 febbraio prossimi, al Museo del Risorgimento, Torino ospiterà il Salone del Vermouth 2024, prima edizione di una manifestazione interamente dedicata al famoso vino aromatizzato, nato proprio nella capitale sabauda nel lontano 1786. L’evento vuole essere un omaggio al territorio piemontese tra storia e innovazione, e si svolgerà all’interno di palazzo Carignano, uno dei luoghi simbolo della città che, da un lato, si affaccia sulla centrale piazza Carlo Alberto e, dall’altro, su piazza Carignano, ospitando il Museo Nazionale del Risorgimento italiano.

L’obiettivo del Salone è quello di fare cultura intorno a questa eccellenza italiana. Proprio per questo il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a laboratori interattivi di miscelazione e degustazione, in cui potrà toccare con mano le mille sfumature di questo prodotto; potrà prendere parte agli appuntamenti con i produttori, ad approfondimenti sulla storia del vermouth e sulla nascita del rito dell’aperitivo, sull’uso del vermouth in miscelazione e l’abbinamento con il cibo.

Agli espositori sarà affidato il compito di raccontare, all’interno di una location storica come quella del Museo Nazionale del Risorgimento italiano, un prodotto apprezzato ovunque, in Italia e all’estero, e di cui vi è ancora molto da scoprire. I migliori produttori del territorio, e non solo, esporranno al Salone del Vermouth tutte le possibili interpretazioni del vino aromatizzato, dai classici rosso, dry e bianco fino alle versioni esotiche prodotte con erbe, spezie, fiori, cortecce e semi non comuni in Italia.

Sabato 24 febbraio, dalle 14 alle 22, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, 21 produttori presenteranno il vermouth in purezza e in miscelazione. Si terranno incontri con esperti, laboratori interattivi di miscelazione e degustazione, approfondimenti sull’aperitivo e sull’utilizzo in cucina della bevanda.

Lo stesso si ripeterà domenica 25 febbraio, dalle ore 12 alle 22.

Bisogna citare la presenza di Extra Vermouth, una sorta di Salone del Vermouth “Off”, in cui alcuni locali aderenti all’iniziativa prevedono l’utilizzo esclusivo del vermouth di Torino, di cui proporranno tre marche diverse e cinque differenti tipologie, tra extra dry, dry, bianco, ambrato, rosso. Il vermouth viene servito freddo, con o senza ghiaccio, con scorze di limone o arancia non trattati e biologici. Si può decidere di degustare tre vermouth di Torino in purezza, oppure abbinarne uno in purezza a un cocktail. Al fianco del vermouth si collocano una scelta di prodotti tipici del territorio e della cucina piemontese, tra formaggi, salumi, acciughe al verde, tomini, vitello tonnato e insalata russa.

È gradita la prenotazione presso i locali aderenti all’iniziativa.

promozione@turismotorino.org, nel caso si sia un gruppo, un tour operator, un’agenzia viaggi o un CRAL.

 

Mara Martellotta

Frittelle golose con salsa allo yogurt

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Sempre appaganti e golose le frittelle, a chi non piacciono ?

Sono perfette per ogni occasione, saporite e croccanti stuzzicano l’appetito di tutti. Provatele con la salsina allo yogurt per rinfrescare la vostra cena.

Ingredienti

4 zucchine chiare medie
1 cipolla bianca piccola
3 uova
50gr. Parmigiano grattugiato
poca farina, sale,pepe, prezzemolo
1 vasetto di yogurt naturale
erba cipollina
Olio per friggere

Grattugiare le zucchine e lasciarle scolare per una mezz’ora. Affettare sottilmente le cipolle.
In una terrina sbattere le uova intere con il parmigiano, il sale, il pepe, il prezzemolo tritato, qualche cucchiaio di farina, poco latte. Mescolare bene e aggiungere le zucchine e le cipolle. In una larga padella scaldare l’olio e versare a cucchiaiate l’impasto. Lasciar cuocere e rosolare bene da ambo le parti. Preparare la salsina mescolando lo yogurt con erba cipollina, sale, pepe e poco olio
Servire caldo o tiepido.

Paperita Patty

Quando l’arte bianca incontra l’eccellenza

Scopri – To     Alla scoperta di Torino

Nel 1981 dalla maestria di Gerolamo Fontana nasce la storica pasticceria DAF alle porte di Torino. Da Gerolamo Fontana la tradizione pasticcera passò nelle mani dei figli Maurizio e Antonio che a loro volta la trasmisero ai loro figli Alessandro, Fabio e Luca. La maestria, l’arte pasticcera e la passione crebbero negli anni e la pasticceria Daf si è ampliata sempre più, dal piccolo locale di Gerolamo Fontana si è arrivati fino ad oggi con cinque differenti locali.
I punti vendita DAF a Torino
La sede ed il laboratorio sono a Trofarello, qui vengono prodotti i pasticcini e le torte e alcuni prodotti che vengono poi portati nei punti vendita di Nichelino, Torino e Rivalta dove vengono poi rifiniti da maestri pasticceri.
La sede di Trofarello ha un ambiente shabby-chic ed è molto ampia adatta anche per poter organizzare eventi e feste.
A Torino, in via Barabaroux vi è Daf Elite, una boutique di dolci, con comode poltrone rosa antico, tappeti, pareti dorate e grandi spazi che rendono l’ambiente molto raffinato. All’interno troviamo le prelibatezze tutte minions, Daf Elitè si differenzia dagli altri locali, non solo per i pasticcini in versione mini, ma anche per la scelta del prodotto, troviamo infatti dolci differenti rispetto alle altre pasticcerie del gruppo, con un gusto più ricercato e innovativo molto apprezzato dalla clientela. Ad accompagnare le paste tantissimi tipi di tè e bevande differenti come l’infuso “Sogno D’Amore” con uvetta, rosa canina, karkadè, sambuco, arancio, scorza di mela e albicocca. Tra la pasticceria troviamo numerosi tipi di croissant anche in versione mini, crostatine, saccottini, sfoglie di mela, praline, strudel ed un’ampia proposta di pasticceria secca e fresca. Una nota di merito va alle monoporzioni Deluxe come la “Tre Cioccolati” con una morbida base di pan di Spagna al cioccolato, tre tipi differenti di mousse, cioccolato bianco, al latte e fondente. La “Tropicale” con un crumble al bacio di dama, mandorle, cioccolato bianco e un cuore al frutto della passione ricoperto da una mousse al cocco e tantissime altre come la “Rocher”, la “Langarola”, la “Gianduiotto”, il tutto studiato e realizzato per accontentare anche i palati più difficili.
Per coloro che amano il salato ci sono i tramezzini freschi con mortadella e pistacchi, quelli salmone e avocado, poi tonno e carciofini e il vegetariano con un’ampia varietà di verdure di stagione. La loro carta prevede anche la degustazione ovvero panini in versione classica o mignons per poterne provare tanti diversi per una migliore scelta futura.
La passione per l’arte bianca trasmessa tra le generazioni Fontana funziona davvero…
Alessandro Fontana, uno dei tre fratelli dedicato alla gestione di Daf, ci racconta che fin da bambino ha sempre amato molto i pasticcini e appena poteva, andava nel laboratorio del nonno per assaggiarli. Ognuno dei tre fratelli Fontana si occupa di un’area aziendale specifica, chi del laboratorio, chi del marketing e chi della comunicazione, tutti e tre spinti dalla stessa grande forza motivazionale, l’idea di voler trasmettere l’artigianalità ai loro clienti; infatti una delle loro più grandi soddisfazioni è proprio vedere il cliente contento, che nel tempo ritorna e proprio per questo organizzano anche dolci personalizzati su ordinazione specifica in base alle richieste del cliente adatti a compleanni, feste e per tutte le occasioni speciali. San Valentino ad esempio è una delle feste alla quale la pasticceria Daf  tiene particolarmente e prepara ogni anno torte e pasticcini a cuore non solo belle esteticamente, ma decisamente uniche e apprezzate per la gran bontà.
Altissimi sono poi gli standard anche per le materie prime utilizzate per i gelati artigianali Daf serviti nelle pasticcerie di Nichelino e di Torino.
Genuinità e passione sono quindi le grandi basi su cui si fonda la famiglia Daf che ha da poco aperto un altro punto vendita a Rivalta. 
Di generazione in generazione le ricette base di Gerolamo Fontana sono state tramandate fino ad oggi, perché la classicità resta sempre vincente, proprio per questo il dolce preferito di Alessandro Fontana è la crostata con crema e fragole tipica della loro pasticceria. La crostata oltre ad essere molto profumata, è croccante al punto giusto con equilibrio perfetto di burro e farina, la crema poi, realizzata con i tuorli freschi, ricorda l’infanzia e le fragole dolci appena colte creando così un accordo perfetto per un dolce speciale.
Alessandro ci racconta che molti sono comunque i pasticcini e le praline rivisitate e rinnovate con il tempo perché è giusto mantenere la tradizione ma bisogna sempre stupire il proprio pubblico mantenendosi al passo con i tempi.
In futuro il loro obiettivo è quello di aprire altri punti vendita riuscendo sempre a mantenere alta la qualità e la professionalità. I loro dipendenti sono oltre novanta ma sono spesso alla ricerca di nuove figure specifiche da inserire in azienda.
In un mondo che corre sempre più  velocemente verso il futuro dimenticando il passato trovare realtà che diventano delle eccellenze riconosciute mantenendo e rivalutando le tradizioni è davvero difficile ma Daf è decisamente una di quelle del territorio torinese.
Noemi Gariano

Il “vino del ghiaccio” e le antiche origini della sua produzione valsusina

 

E’ storia antica, è poesia. Grappoli ghiacciati, neve, luce del chiarore della luna. Nasce così il “vino del ghiaccio” valsusino. La viticoltura, nell’alta Val di Susa ha origini remotissime sui ripidi versanti lungo il cammino della Dora Riparia che percorre la valle, e questo quando ancora nell’astigiano non si parlava di coltura delle viti essendo quelle terre ancora acquitrinose. Secoli e secoli fà, sono state le comunità monastiche che assistevano i pellegrini, furono le locande sorte per alloggiare e sfamare i viaggiatori a dare impulso alla produzione e allo smercio del vino, quando i viandanti percorrevano la via franchigena verso la Francia e viceversa. Il vino del ghiaccio, prodotto anche in altre parti del mondo, tra cui il Canada, è particolare per molti aspetti che lo differenzia sostanzialmente dagli altri vini. Le uve si lasciano sui tralci fino all’inverno inoltrato e la vendemmia avviene a temperature di – 8 gradi circa e nelle ore notturne, di solito al chiarore della luna o all’alba e assolutamente a mano. Le uve raccolte vengono poi subito pigiate ancora ghiacciate ed il mosto ottenuto si pone a riposare sino all’autunno successivo. Di un colore tra il rosato ed il dorato, l’azione del freddo gioca un ruolo importante in quanto libera al massimo tutto il suo tenore zuccherino. Infatti gli acini rimasti al sole, al freddo, al disgelo, sono intensamente ricchi di profumi. Spesso si vedono le viti avvolte da reti per ripararle dagli uccelli che potrebbero danneggiarne gli acini.

Questo vino si accompagna ai dessert ma anche ai formaggi mediamente erborinati e serviti con la marmellata di mirtilli o di altri frutti di montagna. E’ sicuramente un vino ” da meditazione” figlio del freddo e dell’inverno ma anche della passione e della cura di chi lo produce, partendo dalle locali uve Avanà. Chiomonte ne è la culla a beneficio di tutta la valle. Lunga vita al prezioso vino del ghiaccio valsusino nonostante le temperature poco invernali di questa stagione e lunga vita agli agricoltori, ai produttori, a quanti lavorano ed amano questa antica terra valsusina, ricca di storia, di bellezza e di produzioni uniche, tramandate nei secoli.

Patrizia Foresto

La crostata alla crema di limoni, che golosità!

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Perfetta. Una crostata fresca, fragrante,  dal profumo intenso di limoni, dal sapore delicato piacevolmente aspro, unico, inconfondibile. Un dolce senza tempo, perfetto in ogni occasione.
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Ingredienti
 
Per la frolla:
200gr. di farina 00
30gr. di fecola di patate
100 di burro
80gr. di zucchero
2 tuorli
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
 
Per la farcia:
300gr. di latte intero
200gr. di panna liquida
4 tuorli
120 di zucchero
40gr. di amido di mais
1 grosso limone biologico
1 mela rossa
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Preparare la frolla impastando velocemente nel mixer tutti gli ingredienti, fare una palla, avvolgerla con la pellicola e riporla in frigo per almeno 30 minuti. Preparare la crema al limone, mescolare i tuorli con lo zucchero, aggiungere poco alla volta l’amido di mais. Scaldare il latte con la panna liquida, unire alla crema di uova e lasciar cuocere per cinque minuti, unire la scorza del limone grattugiata e, sempre mescolando, poco alla volta, il succo del limone. Stendere la frolla in uno stampo per crostata foderato con carta forno, bucherellare il fondo, versare la crema di limoni e livellare. Cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 50 minuti. Lasciar raffreddare e prima di servire decorare con fettine di mela sottilissime arrotolate a rosellina.
 
Una felice Pasqua a tutti i lettori.

Paperita Patty

Succulenti cannelloni al gorgonzola in crosticina dorata

Una ricetta gustosa adatta ad ogni occasione. Crosticina dorata, ripieno morbido e vellutato, un primo piatto delicato, facile da realizzare e super veloce.

Ingredienti

Pasta fresca per lasagne (tipo Rana) 12 sfoglie
300gr.di ricotta morbida
300gr.di gorgonzola dolce e cremoso
1 uovo intero
Latte fresco q.b.
50gr. di grana grattugiato
Sale, pepe, noce moscata q.b.
Granella pistacchi  (facoltativo)

Mescolare la ricotta con il gorgonzola, 30gr.di formaggio grana grattugiato, sale, pepe e noce moscata, aggiungere l’uovo intero e diluire con poco latte sino ad ottenere una crema densa.
Ungere una pirofila da forno.
Stendere l’impasto su ogni sfoglia di pasta e arrotolare a ” cannellone”, sistemare nella teglia, versare sulla superficie la crema rimasta, diluita con altro latte, cospargere con il rimanente grana e infornare a 200 gradi per 20 minuti coperto con un foglio di alluminio poi, 5 minuti sotto il grill. Servire a piacere con granella di pistacchi

Paperita Patty

Biraghi anticipa la primavera: torna in Piazza San Carlo il Gelato di Latte

Dopo aver raddoppiato le vendite nel 2023, il Gelato di Latte Biraghi anticipa di un mese il suo ritorno a Torino, su grande richiesta di torinesi e turisti

 

Torino, 1° febbraio 2024 – Per le sue caratteristiche, il gelato viene tipicamente associato all’estate e ai mesi caldi, ma l’inverno mite e le belle giornate stanno portando torinesi e turisti sempre più alla ricerca di questo prodotto adatto a tutte le stagioni. Per questo motivo, da venerdì 2 febbraio il Gelato di Latte del Negozio Biraghi di Piazza San Carlo torna a disposizione dei clienti, con più di un mese di anticipo rispetto allo scorso anno.

 

Nel 2023 il Gelato di Latte ha battuto ogni precedente record e raddoppiato le vendite di coni e coppette presso il negozio di Piazza San Carlo. La storia di questo prodotto ha inizio negli anni Cinquanta allo Spaccio Freschi dell’azienda, situato a Cavallermaggiore, meta di gite domenicali e tappa obbligata per i torinesi in viaggio verso il mare. Si tratta di un prodotto artigianale costituito da soli tre ingredienti – latte, panna e zucchero – e realizzato ogni ora con il latte fresco proveniente esclusivamente dalle province di Cuneo e Torino, senza emulsionanti, aromi né stabilizzanti.

 

In occasione della riapertura, dal 2 all’11 febbraio sarà possibile gustare il prodotto nel negozio di Piazza San Carlo al 50% di sconto, quindi cono e coppa al costo di 1 euro.

 

«Siamo lieti di tornare a offrire il nostro Gelato di Latte in Piazza San Carlo, e di farlo in anticipo per accontentare le numerose richieste ricevute dai nostri clienti» dichiara Claudio Testa, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. «Nel 2023 abbiamo superato le nostre più rosee aspettative e non vediamo l’ora di poter fare ancora meglio nel corso del 2024».

Piano 35 riapre le porte del gusto

 

IL 2 FEBBRAIO

 

Sospeso a 150 metri sulla città di Torino, nel grattacielo di Intesa Sanpaolo progettato da Renzo Piano, e circondato da una serra bioclimatica sorge il Ristorante Piano35: un posto unico, pensato per evadere dalla città, dove assaporare una cucina stellare.

Una stella Michelin ottenuta e confermata per il quinto anno di seguito grazie ad una sinergia di personalità: l’esperienza dello chef Marco Sacco insieme a Christian Balzo, chef resident, e a Denis Zanghirella, direttore della struttura.

Piano35 si trova all’interno della serra bioclimatica dell’edificio, un ambiente unico in quanto giardino d’alta quota che si sviluppa dal 35° al 37° piano.

 

Inserito tra le cucine più creative di Torino, Piano35 è un esempio virtuoso di sostenibilità e legame con la natura, il grattacielo che lo ospita è unico per innovazione architettonica, materiali e tecnologie d’avanguardia: dotato di riscaldamento geotermico, autoregolazione dell’illuminazione interna in base alla luce naturale, facciate a “doppia pelle”:

Ecco tre proposte di menù firmate dallo chef piemontese doc Christian Balzo:

  • “In Piemonte”, un omaggio

    alla grande tradizione culinaria sabauda

  • “Giro d’Italia”, in cui a farla da padrona è la materia prima del Bel Paese
  • “Piccolo Lago a Torino”, che propone alcuni dei piatti più iconici di Marco Sacco, chef bistellato di Verbania e patron

    di Piano35.

Ogni menu può essere assaporato nella versione light o in quella completa, a seconda che si scelgano quattro o sette portate.

A pranzo il servizio bistrot si fa più easy.
Al 37° piano, il Lounge Bar, seguito da Simone Sacco, figlio di Marco Sacco, rinnova l’aperitivo torinese con proposte fantasiose e una vista mozzafiato.

Aromatici biscotti all’arancia 

Invaderà la vostra cucina il delizioso profumo di questi biscotti

Si preparano semplicemente questi friabili e aromatici dolcetti ideali per una sana merenda o colazione. 

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Ingredienti 
250gr. di farina 00 
120gr. di burro 
140gr.di zucchero 
1 uovo intero 
3 cucchiai di scorza di arancia grattugiata 
1 cucchiaio di succo di arancia 
1 pizzico di lievito in polvere 
1 pizzico di sale 
Zucchero a velo 
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Lavorare il burro con lo zucchero ed un pizzico di sale fino a renderlo spumoso, unire l’uovo, la scorza e il succo di arancia poi, aggiungere a pioggia la farina con un pizzico di lievito. Formare una palla, avvolgere in pellicola e riporre in frigo per 30 minuti.  Formare un cilindro, avvolgere in pellicola e mettere in freezer per 30 minuti. Tagliare il cilindro a fette di un centimetro di spessore, disporre i biscotti su una teglia foderata con carta forno e cuocere in forno a 170 gradi per 15 minuti.  Lasciar raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo. 
Paperita Patty 

Tonno di coniglio, tradizione monferrina

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Una ricetta della cultura contadina, tipica del Monferrato.

Una ricetta antica dal sapore delicato ed aromatico riproposta oggi anche nei ristoranti piu’ raffinati. Si chiama cosi’ perche’ la carne del coniglio, dopo la cottura, sara’ conservata sotto’olio a macerare con aglio ed aromi e diventera’ tenera e saporita proprio come… il tonno.

 

Ingredienti

 

1 kg. di coniglio intero

1 carota

1 cipolla

1 costa di sedano

6 spicchi di aglio

2 chiodi di garofano

2 bacche di ginepro

1 mazzetto di salvia

4 foglie di alloro

1 rametto di rosmarino

1ciuffo di prezzemolo

Olio evo

Sale, pepe q.b.

 

Lavare bene il coniglio in acqua e aceto. Tagliare a pezzi la carota, il sedano e la cipolla, metterli in una pentola con due litri di acqua, unire tutti gli aromi (tranne la salvia e  l’aglio), il pepe, il sale, portare a bollore, aggiungere il coniglio e cuocere per circa 90 minuti. A cottura ultimata, lasciar raffreddare e spolpare la carne a pezzi non troppo piccoli. Pelare gli spicchi di aglio, lavare e asciugare la salvia. Prendere un contenitore, preferibilmente in vetro, versare dell’olio sul fondo, fare uno strato di coniglio con foglie di salvia e aglio, aggiungere altro olio e proseguire con gli strati sino ad esaurimento degli ingredienti, coprire il tutto con altro olio. Lasciare riposare in frigo per almeno 48 ore. Servire a temperatura ambiente decorando a piacere.

Paperita Patty