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Una notte dedicata ai Grandi Vini Rosati

Un viaggio tra i sapori e la freschezza dell’estate immersi in arte, cultura, musica, intrattenimento e bellezza grazie alla splendida location dei Giardini Reali di Torino

 

 

 Giovedì 14 luglio 2022 Ozio Intelligente e Torino Wine Week, grazie alla collaborazione con Gambero Rosso Academy Torino, colorano di rosa Palazzo Reale e i Giardini Reali di Torino.

 

Per la prima volta infatti arriva nel capoluogo piemontese una notte dedicata ai Grandi Vini Rosati.

 

Una serata speciale quella che si terrà giovedì 14 luglio, dalle 19 alle 24,  che, oltre ad un’importantissima selezione di cantine e produttori che proporranno le loro etichette di Vini Rosati, permetterà al pubblico una serata esperienziale completa.

Sarà infatti possibile accedere ai Musei Reali di Torino, testimonianza dell’importanza della storia che si respira nel capoluogo piemontese, visitando Palazzo Reale, l’Armeria, la Cappella della Sindone, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità.

 

Grazie alla preziosa collaborazione con Gambero Rosso Academy Torino saranno più di 30 le cantine presenti oltre ad una selezione di etichette a cura di Torino Wine Week e Wined*Ora.

La scelta è quella di coinvolgere grandi cantine storiche ma anche giovani aziende vitivinicole che fanno della cultura della coltivazione sostenibile il centro della propria attività.

 

I vini rosati, nelle loro declinazioni, bollicine e fermi, da alcuni anni, hanno trovato anche in Italia una riscoperta sia in termini di pubblico che di qualità del prodotto.

 

Dopo le grandi produzioni spagnole e francesi anche l’Italia si sta posizionando nel mercato delle eccellenze di questa produzione vitivinicola, dimostrando la sua capacità di saper leggere i bisogni e i desideri del pubblico e caratterizzandosi grazie alla varietà di vitigni e alla qualità della vinificazione.

 

Da queste premesse nasce LA GRANDE NOTTE DEI VINI ROSATI.

Si partirà dalle eccellenze di tutto il territorio piemontese, dall’Alta Langa al Monferrato, passando dal Veneto e dal Trentino Alto Adige fino al Friuli Venezia Giulia.

Ci si sposterà in centro Italia partendo dall’Emilia Romagna, passando per le immancabili cantine toscane e arrivando ad interessanti proposte abruzzesi, marchigiane e umbre.

Si arriverà poi al sud Italia, territorio caratterizzato da una presenza storica di Vini Rosati, assaggiando Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

 

Il 14 luglio sarà un’occasione unica per degustare tutta l’Italia “Rosa” all’interno di uno dei luoghi più suggestivi del Nord Italia.

 

Non mancherà la musica grazie alla sonorizzazione di Pazza Idea, che spazierà dal rock al funky italiano, regalando ulteriori colori ad una serata unica.

 

Saranno inoltre presenti VanVerBurger e La taglieria Barotto per accompagnare le degustazioni con piatti speciali.

 

Partner dell’iniziativa sono Prince Experience, Toradio, Torino Magazine, Wined*ora e Cantina Social.

 

Il biglietto di ingresso è di € 15 e comprende 2 calici di vicino e le visite ai Musei.

 

 

Info e accreditamento: https://oziointelligente.it/torino/eventi/la-notte-dei-vini-rosati-2830/7789 

 

 

 

COLOMBO – CASCINA PASTORI: questa azienda sorge a Bubbio, nel cuore dell’Alta Langa, una zona ancora  incontaminata che sempre di più sta divenendo terra di grandi vini .

 

MONTALBERA:nasce all’inizio del ventesimo secolo in un territorio compreso fra i comuni di Grana, Castagnole Monferrato e Montemagno, territorio  vitivinicolo, patrimonio dell’UNESCO. Grande attenzione alla sostenibilità e alla tradizione

 

ANGELINI PAOLO: una famiglia di viticoltori monferrini che da più di quattro generazioni si impegna a produrre vini buoni e sani unendo tradizione ed innovazione per ottenere la migliore espressione del territorio.

 

CANTINE SANT’AGATA:  ha  storia vitivinicola lunga oltre cent’anni, quella della famiglia Cavallero, che agli inizi del XX secolo si è trasferita a Moncalvo, in Piemonte, in provincia di Asti, per valorizzare il “quinto elemento”, il vino.

 

TERRE DEL BAROLO: rappresenta tutti gli undici comuni della denominazione con più di trecento soci: una grande famiglia nel nome del vino, una grande cooperativa protagonista nelle Langhe.

 

GAIERHOF: in Trentino, seleziona le migliori uve per vinificare e produrre vini importanti, frutto di conoscenza, sapere enologico, tecnologia e tanta passione.

 

BORGOLUCE: dal cuore della zona del Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G., gli spumanti ed i vini Borgoluce raccontano i sapori di questa terra.

 

MONTELVINI:  è una casa spumantistica di Prosecco che nasce in provincia di Treviso, sulle colline di Asolo, cuore della migliore produzione della bollicina italiana.

 

CANTINA DI LENARDO: si mette in luce sposando la tradizione alle innovazioni tecnologiche e punta dritto a vinificazioni di pregio, esaltando il proprio terroir. Dal 1878 dalla “Luna”, come amano scherzare, coltivano e producono grandi vini friulani.

 

CANTINA BRUNI: considerata una delle realtà più rilevanti di tutta la maremma toscana, ha sempre puntato sulla qualità, dimostrando l’alto livello che i prodotti vinicoli di questa terra possono regalare.

 

FATTORIA UCCELLIERA: azienda di famiglia dal 1960, con produzione di vino, vin santo e olio extravergine, oltre a miele, prodotti con tartufo, liquori, nel cuore della Toscana. Artigiani del tempo.

 

BRIZIARELLI produce vini che coniugano uvaggi autoctoni ed internazionali con le più moderne tecniche di vinificazione nel centro dell’Umbria.

 

CANTINA SANTA BARBARA: il profondo rispetto della terra e la continua tendenza all’innovazione sono i pilastri sui quali si sorregge questa azienda, con l’obiettivo di migliorare lo standard qualitativo senza soluzione di continuità, di questa cantina Marchigiana.

INALTO VINI D’ALTURA: racconta l’Abruzzo più nascosto, l’Abruzzo di pregio, esaltando i vitigni tradizionali che prosperano ad altitudini elevate, dal carattere prezioso ed inconfondibile.

 

FEUDO ANTICO: si trova anch’esso nel cuore dell’Abruzzo, una cantina nata con il nobile intento di rivitalizzare le varietà vitate autoctone e di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.

 

TOMMASONE VINI: La vite, il vino e l’uomo, un legame che sull’isola d’Ischia ha origini millenarie: queste sono le parole chiave di questa cantina, le cui radici risalgono alla fine del 1700.

 

CARVINEA: è una realtà pugliese giovane e piccola, nata negli anni 2000, che ha creato da subito vini preziosi, premiati con importanti riconoscimenti.

 

LEONE DE CASTRIS: è un’azienda situata nel comune di Salice Salentino, poco distante dalla meravigliosa Lecce, con una storia antichissima, risalente addirittura al 1655.

 

CANTINE PAOLO LEO: a conduzione familiare, questa azienda pugliese ha da sempre fatto della professionalità il proprio punto di forza, riuscendo a espandersi e a farsi conoscere in tutta Italia e nel mondo.

 

CANTOLIO: dalla terra di Puglia, dai suoi profumi e dai suoi colori, dai suoi venti e dai suoi mari, nasce la storia di questa cantina e dei suoi vini, ricchi di equilibrio, complessità e armonia.

 

VETRÈRE: in provincia di Taranto, incentra la sua filosofia sulla cura della sostenibilità, un pensiero ecologico che si ritrova in tutte le pratiche del lavoro svolto sia in vigna che in cantina.

 

SPIRITI EBBRI: cantina originale e innovativa, tra le più promettenti della Calabria, con un’impostazione del lavoro in vigna vicina ai princìpi dell’agricoltura biodinamica.

 

AZIENDA VINICOLA FIRRIATO: azienda che nasce nella provincia più vitata d’Italia, Trapani, un territorio agricolo segnato profondamente dalla coltivazione della vite e dalla cultura del vino.

 

CANTINE COLOSI: con dieci ettari vitati situati nell’isola di Salina, le Cantine Colosi operano nel settore vitivinicolo dal 1987, producendo da tre generazioni vini unici che raccontano la Sicilia.

 

BAGLIO DEL CRISTO DI CAMPOBELLO: rispetto per un territorio tanto peculiare e vinificazione individuale per ciascun vigneto sono solo alcune delle scelte fatte da questa cantina Siciliana, privilegiando così la qualità dei vini proposti.

 

TORRE MORA: la filosofia di torre mora è “un vitigno, un territorio”: un perfetto binomio che rappresenta una fonte di ispirazione per la produzione di vini che raccontano la storia di uve cresciute a Catania sulle pendici di un vulcano attivo.

 

RINALDI PIETRO: azienda che sorge sulle alture di Alba, nelle Langhe, producendo vino dal 1920 da vigneti di qualità autoctone, nel rispetto dei cicli naturali e delle tradizioni tramandate.

 

BONZANO VINI: produrre vini di qualità per contribuire al rilancio del Monferrato: è questo l’obiettivo che ha spinto i fratelli Bonzano ad intraprendere questa avventura enoica a Casale Monferrato.

CANTINA SANTA CROCE: nata nel 1907 questa cantina ha preso vita come “Associazione fra i produttori di uve del territorio di S. Croce e limitrofi”. Ad oggi, con oltre 250 soci, è attualmente una delle aziende più importanti di tutta l’Emilia Romagna.

TENUTA DEL MERIGGIO: tenuta che nasce dalla passione per i vigneti prima che per gli inarrivabili vini che da essi si producono in Irpinia, dove tradizione e modernità si intrecciano per garantire una qualità senza compromessi.

TENUTE GIROLAMO: tenute situate nel cuore della Valle d’Itria, custodi dell’indomita passione ed energia di una famiglia per la propria madre terra, che hanno reso questa realtà una delle aziende vinicole di spicco della Puglia.

VIGNAIOLI DEL MORELLINO DI SCANSANO: nel cuore della Maremma toscana, dal 1972, la cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano riunisce lo sforzo dei suoi 170 soci per offrire ai consumatori vini che rispecchiano il territorio della Maremma, i suoi vitigni e le sue tradizioni.

CONTE VISTARINO: la cantina vanta lontane radici che risalgono alla metà del ‘400. Ad oggi si estende per 826 ettari, caratterizzati da una ricca biodiversità,  data dalle ampie zone boschive intercalate da vigneti, prati, seminativi e piante da legna.

 

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Enrico Murdocco entra nella Guida Pane & Panettieri d’Italia 

IL PIZZAIOLO TORINESE OTTIENE IL PRIMO RICONOSCIMENTO PER IL SUO TELLIA LAB

LA GUIDA PANE & PANETTIERI DEL GAMBERO ROSSO GLI CONFERISCE I DUE PANI

 

A pochi mesi dall’apertura del nuovo Tellia Lab a Torino, il pizzaiolo Enrico Murdocco entra nella quarta edizione della Guida Pane & Panettieri d’Italia 2023 del Gambero Rosso con due pani.

Realizzato con lievito madre, il pane di Tellia è proposto in pezzature da 500 grammi (con un costo che varia dai 3 ai 4,5 euro) e viene prodotto con farine di Tipo 2, nelle versioni: Classico, Semola semintegrale di Senatore Cappelli bio, Farro, Multicereali, Alghe (senza sale con le alghe e la salicornia che sostituiscono la mancanza di sapidità) e il “Millegrani Integrale”.

“Ho deciso di iniziare a realizzare anche il pane – racconta Murdocco che vanta anche tre rotelle nella Guida alle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso – per crescere nella mia professione di artigiano e un riconoscimento come questo, poco dopo l’apertura, è un grande stimolo per fare sempre meglio. La scelta di realizzare pezzature da 500 grammi – prosegue – è sicuramente inusuale, ma rappresenta un’attenzione nei confronti della nostra clientela che predilige pani più piccoli. Stiamo inoltre lavorando per l’inserimento in autunno, nella nostra gamma, di grissini e baguette su cui abbiamo iniziato le prime prove”.

Il pane di Tellia Lab è realizzato con farine differenti a seconda delle diverse tipologie: Antiqua Tipo 2 di Bongiovanni; Millegrani e Tumminia di Molini del Ponte; Senatore cappelli biologico macinato a pietra dell’Antico Molino Rosso.

Tellia, che Murdocco gestisce insieme al fratello Angelo dove realizza pizza romana in teglia con impasti ad alta idratazione e lunga lievitazione, si trova a Torino in: via San Tommaso 27c; corso Sebastopoli 241; via Maria Vittoria 20.

Per maggiori informazioni: www.tellia.it

Moscato Wine Festival apre a Baveno

Al via il tour in Italia di eventi di degustazione Go Wine

per valorizzare i tanti volti del vitigno Moscato

 

MOSCATO WINE FESTIVAL

IN TOUR

Otto tappe fino al 19 settembre

Si inizia stasera venerdì 8 luglio a Baveno, sul Lago Maggiore

 

L’associazione Go Wine promuove nel corso dell’estate 2022 la ventunesima edizione del Moscato Wine Festival, manifestazione finalizzata a promuovere la cultura del vino Moscato in varie parti d’Italia a un pubblico vasto e diversificato di enoappassionati.

Un’iniziativa che ha sempre accompagnato l’attività dell’associazione, come occasione per comunicare attraverso il Moscato più motivi di interesse: storia e cultura di un vino, la sua diffusione in tutte le regioni italiane e in molti paesi del mondo, differenti dimensioni produttive, fra importanti denominazioni e prodotti

di nicchia.
“Il Moscato – dicono da Go Wine  – è uno tra i vitigni più antichi e diffusi al mondo e affonda le sue radici praticamente in tutte le regioni italiane, con una produzione molto diversificata. In alcuni casi segna la viticoltura di una regione, come nel caso del Moscato d’Asti, in altri rappresenta un’eccellenza in piccole produzioni, spesso legate a un virtuoso e lungimirante recupero ad opera dei viticoltori. Si presenta con volti, colori e tipologie diversi: dolce, passito, spumante, mentre intanto sono sempre più presenti le vinificazioni in secco proposte da molte cantine”.

Complessivamente il mosaico dei tanti Moscato è caratterizzato da un’estrema ricchezza, dove la nota aromatica – il comune denominatore – viene interpretata con stili ed etichette diverse.

E’ un mondo affascinante che Go Wine intende valorizzare, promuovere e diffondere: ecco dunque l’idea del “Tour” del Moscato Wine Festival, ovvero di un calendario di appuntamenti itineranti in diverse città italiane, ben 8 eventi con serata inaugurale venerdì 8 luglio a Baveno e chiusura lunedì 19 settembre a Bologna.

Il Tour nasce infatti dalla volontà di diffondere la cultura del vino Moscato, raggiungendo così un numero più significativo di persone. Sono degustazioni esclusive, mirate, dove enoappassionati e curiosi possono scoprire la complessità e diversificazione del vitigno, nelle sue tante espressioni e luoghi di produzione.

Sono circa 40 le cantine coinvolte nell’edizione 2022, per un numero complessivo di oltre 50 etichette in degustazione. Dopo prima tappa di a Baveno, sul lago Maggiore, il tour proseguirà poi con l’evento principale che, come ogni anno, si terrà nella città di Torino lunedì 11 luglio, e a seguire le tappe di Roma (mercoledì 13 luglio), Racconigi (giovedì 14 luglio), Milano (martedì 19 luglio), Savona (mercoledì 7 settembre), L’Aquila-Capestrano (sabato 20 agosto), Bologna (lunedì 19 settembre).

Lo storico “gelato di latte” Biraghi anche quest’anno a Torino

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Estate 2022:  nel negozio di piazza San Carlo

 

L’azienda di Cavallermaggiore rende disponibile anche quest’anno nel negozio di piazza San Carlo il suo gelato artigianale preparato solo con latte, panna e zucchero

 

L’estate è scoppiata e, con l’arrivo delle belle giornate e dei primi caldi, l’alleato ideale per i torinesi ed i tanti turisti presenti in città sarà ancora lo storico “gelato di latte” del Negozio Biraghi di Piazza San Carlo.

Realizzato con il latte fresco raccolto esclusivamente dalle aziende agricole delle Province di Cuneo e Torino, questo storico gelato viene infatti prodotto fresco ogni ora utilizzando solamente tre semplici ingredienti: latte, panna e zucchero.

Non contiene emulsionanti, aromi e stabilizzanti ed è disponibile sia in cono che in coppetta.

 

Il gelato di Biraghi ha una storia di oltre settant’anni: a partire dagli anni Cinquanta inizia la distribuzione del cosiddetto “gelato di latte” con una ricetta originale nello Spaccio Freschi dell’Azienda di Cavallermaggiore, ancora oggi meta di gite domenicali e da sempre tappa obbligata per i torinesi che si recano in vacanza in Liguria.

 

«Siamo felici che ci sia anche quest’anno a Torino la possibilità di far gustare il nostro storico “gelato di latte” ai torinesi e di far assaporare la qualità del nostro latte, lo stesso con cui produciamo il Gran Biraghi e il Gorgonzola – dichiara Gabriele Bolle, Direttore Marketing – Dall’apertura del negozio abbiamo servito più di 150.000 gelati, un modo per far riassaporare a tante persone un ricordo della loro infanzia e per far conoscere questo prodotto della tradizione ai più giovani».

Bicchieri di Birra: dal 7 al 10 luglio a Chieri

Il 7, 8, 9 e 10 luglio l’Area ex-Tabasso (via Vittorio Emanuele II, 1, orario 18,30-24), a Chieri, ospita la seconda edizione del festival di birra di qualità “BICCHIERI DI BIRRA”, organizzato in collaborazione con Pro Chieri.

L’evento mira ad unire un’offerta di birra ampia e di qualità a street food locale, il tutto accompagnato da ottima musica. (segnaliamo tra gli eventi musicali il concerto della MOM ORCHESTRA  “OLTRE IL CONFINE – VOCI E VOLTI” e i DRUM THEATER)

Cibo e birra saranno acquistabili esclusivamente attraverso l’utilizzo dei gettoni ufficiali della manifestazione, che si potranno comprare presso l’apposita cassa all’ingresso del festival.

I Birrifici presenti offriranno al pubblico oltre 30 birre di diverse tipologie, spaziando dagli stili classici tedeschi, belgi ed inglesi, fino a quelli luppolati tipici degli USA, passando per prodotti più creativi a base di frutta, con spezie, affinamenti e lavorazioni particolari. I formati proposti daranno la piccola (20 cl) e la media (40 cl).

Ingresso Libero. Info: 333/2651149.

I Birrifici presenti:

GRADO PLATO, Montaldo T.se

Il Birrificio Grado Plato nasce nel 2003 a Chieri per opera di Sergio Ormea e suo figlio Gabriele, che trasformano la loro passione di prodursi le birre in casa in una attività professionale. Alle origini era un brewpub, quindi con l’impianto di produzione all’interno del locale. Le prime due ricette sono la SVEVA e la SPOON RIVER rispettivamente la ‘chiara’ e la ‘ambrata’. Quasi subito la fantasia e la voglia di mettersi in gioco fanno nascere altre ricette, arrivano i primi complimenti e riconoscimenti, partono le prime esportazioni ed iniziano ad interessarsi alcuni distributori che già vedevano nel prodotto di alta qualità una opportunità per il futuro. Sono gli anni ‘ruggenti’ per il fenomeno delle birre di qualità italiane, e Grado Plato fa la sua parte per mettere in luce questa nuova eccellenza anche organizzando, all’interno del locale, meeting a tema birrario che vedevano coinvolti i colleghi a livello nazionale.

 

FILODILANA, Avigliana

Nasce come beer-firm nel 2016. Dal 2018 “fa il salto” tra i produttori, prima a Carmagnola e poi nella sede definita, ad Avigliana, in bassa Val di Susa.

Filodilana è il nostro birrificio artigianale. Vogliamo farlo andare a tutta velocità, sperando di spuntarla, come nelle gare di corsa, sul filo di lana. Abbiamo una sola finalità: fare buona birra, senza scorciatoie e compromessi.

 

EDIT, Torino

EDIT Brewing nasce nel 2017 con l’intento di diffondere qualcosa che a Torino stava scomparendo: la cultura della birra artigianale. Oggi siamo il birrificio craft più grande della città e vendiamo in tutta Italia. I nostri Italian Pub sono locali in stile industrial in cui la birra scorre a fiumi, insieme ad una pregiata selezione cocktail e una cucina adatta ad ogni palato.

La storia di EDIT Brewing è in continua evoluzione: siamo partiti come polo gastronomico fine dining, spazio per eventi, Bakery Cafè, Cocktail Bar e micro-birrificio. Poi è arrivato il 2020 e abbiamo deciso di focalizzarci su un’unica missione: produrre birra craft italiana e portarla nel mondo. Abbiamo investito in macchinari e tecnologia, aumentato la rete dei nostri collaboratori e ingrandito il birrificio. Ed eccoci qui.

Drinkability è la filosofia con cui produciamo le birre, ovvero la caratteristica di essere dalla facile bevuta unita alla complessità per i palati più attenti al tempo stesso. La nostra gamma prevede birre core, stagionali e special edition.

Il design futuristico che caratterizza le lattine si ispira proprio allo stile industrial del birrificio: metalliche, dinamiche e in 3D, con effetti tattili e giochi di luce. Scoprile nella sezione BIRRA!

 

MUTTNIK, Pavia

Muttnik nasce in un garage, attorno ad un agglomerato di pentolame, tubi e tanta ostinazione. Per anni siamo rimasti in quell’angusto laboratorio alle porte di Milano, senza badare al freddo gelido o al caldo torrido, arricchendo coi fumi delle nostre cotte il quartiere popolare Satellite di Pioltello, come fosse un suq dai colori e dai profumi più disparati.

Da homebrewer a beerfirmer, il passo è stato breve e fulmineo: pur non essendo proprietari degli impianti, in ogni birrificio in cui abbiamo operato abbiamo sempre prestato la massima attenzione ad ogni fase del processo produttivo.

egli stessi anni, pur essendo una beerfirm, apriamo il nostro pub Mir a Sesto San Giovanni, ottenendo anche diversi riconoscimenti e premi per le nostre prime birre.

A inizio 2019 inizia l’avventura che ci ha portato all’acquisizione integrale del Birrificio Opera di Pavia, dove già operavamo come beerfirmer prima e dipendenti in seguito.

Stiamo vivendo ora una nuova fase, ricca di stimoli e di responsabilità da non sottovalutare, da affrontare con la stessa sfrontata semplicità che è possibile trovare nelle nostre birre.

 

50&50, Varese

Dopo anni di ricerca e sperimentazione “casalinga” spinti dalla passione nel 2014 diamo vita al nostro sogno, nasce così il birrificio 50&50.

Grazie ad un impianto a fiamma ed una cantina in continua espansione produciamo birre ad alta e bassa fermentazione, ispirate ai più svariati stili birrari internazionali.

La nostra filosofia è quella di selezionare materie prime di qualità, in modo da proporre un prodotto genuino e fruibile a tutti.

Tutte le nostre birre sono riconoscibili grazie alla facilità di bevuta ed equilibrio, partendo dalla chiara in stile pils fino ad una double ipa super luppolata.

Questo è quello che ci contraddistingue.

 

Food: Prochieri, Chieri (Agnolotti e menù bambini); La Nave dei Folli, Chieri (American BBQ, sfizi da passeggio); Panzerotti on the Road, Chieri (Panzerotti fritti al momento); Cascina Capello, Villanova d’Asti(Cruda di Fassone, carne alla griglia); Van Ver Burger (Burger e piatti a base vegetale/vegani)

Sagra dell’agnolotto a Bosconero

DAL 29 LUGLIO AL 1 AGOSTO 2022

 V edizione 

 Musica, sport ed enogastronomia

(tra i piatti preparati dal Comitato la Rusà gli speciali agnolotti: disponibili solo alla sera!)

Settima edizione ancora più carica di eventi e spettacoli per la “Sagra dell’agnolotto” di Bosconero, organizzata dal Comitato “La Rusà”.

Venerdì 29 luglio inaugurazione alle ore 19 con un aperitivo-party con cocktail bar e Mojito. Alle 20, apertura degli stand gastronomici con la serata dedicata alla piadina. Dalle 21 musica a 360 gradi con i Wave.

A mezzanotte corsa podistica e camminata a passo di fitwalking non competitiva di 6 Km. Per iscriversi alla corsa “Mezzanotte alla Rusà – La Millelumini” è necessario contattare entro il 27 luglio comitatolarusa@gmail.com e info@walkingitalia.it e il numero 3473671227. Quota di iscrizione 10 euro comprensiva di pacco gara che comprende maglietta della manifestazione (garantita fino ad esaurimento pacchi) e buono pasto per la spaghettata finale (escluse bevande). Premi simpatia per i partecipanti.

Una parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo.

Sabato  30 luglio alle 19 aperitivo con cocktail bar e Mojito seguiti dall’apertura degli stand gastronomici (ore 19,30) con antipasti, agnolotti della Rusà e grigliate di carne. Gradita la prenotazione. Serata musicale con la band “Mascalzoni latini”, seguiti da un dj set.

Domenica 31 luglio alle ore 10 Santa Messa con la partecipazione dei Priori: presenzierà la Filarmonica Bosconerese.

Alle ore 14,30 Si entra nel vivo della manifestazione con il 5°MEMORIAL “PAOLO MANGERUGA” MOTOGIRO – BOSCONERO BIKERS (aperto a tutti i tipi di moto / scooter) organizzato dall’Associazione Culturale La Rusà; Il memorial è dedicato a Paolo, un ragazzo del paese deceduto il primo giorno dell’anno di alcuni anni fa in un incidente automobilistico tra Bosconero e San Benigno. Era un appassionato di moto: per lui, i suoi amici di sempre, hanno deciso di organizzare questo motogiro che si ripete ogni anno.

Alle 14,30 ritrovo presso il Capannone delle Feste di Borgata Roggia. Alle 15 partenza per il motogiro, nel canavese (100 Km andata e ritorno con tappa a Castelnuovo Nigra per un aperitivo). Alle 18 si rientra a Bosconero e durante  la cena ci saranno le premiazioni tra  tutti  i  partecipanti del motogiro  che saranno presenti. Costo della manifestazione: 7 euro per motogiro e aperitivo, 20 se si aggiunge la cena dell’amicizia. Parteciperà anche l’Asd “sono fatto di Vespa”.  Prenotazioni entro il  24/07/2022 chiamando i numeri: 331 71  98 636 – 347 367 12 27 – 347 44 93 426.

Alle ore 19,30 apertura degli stand gastronomici con antipasti, agnolotti della Rusà e grigliate di carne. Gradita la prenotazione.

Alle ore 22 tributo a Vasco Rossi con i Blasco Anthology.

Lunedì 1 agosto alle 19,30 apertura stand gastronomici. Alle 21,30 serata dedicata al liscio con l’orchestra spettacolo “Loris Gallo e le Coco Girls”. La manifestazione termina con la consueta elezione di Miss e Mister Agnolotto.

Tutte le serate sono ad ingresso gratuito. Per informazioni chiamare il numero 347 3671227

Ufficio Stampa DR Comunicazione Media Press

Tel. 333/430.97.09 – eventistampa@gmail.com

 

La Val Susa si riscopre terra di vini storici

Nel Seicento a Giaglione – piccolo comune posto sopra Susa, lungo la strada che conduce al Moncenisio e in Francia – i vigneti occupavano più di 100 ettari. Ma dopo la seconda guerra mondiale erano praticamente scomparsi. Le fabbriche del fondovalle, la ferrovia, l’emigrazione verso Torino avevano ridotto drasticamente il numero degli abitanti e, con loro, la superficie coltivata, non solo a vigne. Il bosco si era ripreso uno spazio che l’uomo aveva conquistato da più di 2mila anni.

Continua a leggere:

La Val Susa si riscopre terra di vini storici con la Cantina Martina e l’Agriturismo Cré Seren

Focaccia genovese e non solo da Sant’Agostino

IL 22 E IL 23 GIUGNO
NELLA FOCACCERIA SANT’AGOSTINO REGNO DI PIZZA E FOCACCIA GENOVESE
CON PIERO LOVECCHIO ANCHE LA PIZZA TONDA CON LIEVITO MADRE E LA ROMANA 100% BIGA
 
 
È in via Sant’Agostino il cuore pulsante dell’attività di Salvo Lo Porto che dal 1997, prepara la focaccia classica genovese in un locale che per anni è stato punto di ritrovo serale e notturno degli amanti del buon cibo, dei cultori dell’arte, della musica e della scena artistica torinese. Ma il 22 e il 23 giugno insieme alle sue storiche preparazioni il pizzaiolo Piero Lovecchio realizzerà anche la pizza tonda con lievito madre e la romana 100% con la biga. Un modo per salutare l’arrivo dell’estate che va ad affiancarsi alla nuova Merenda Sinoria che dal mese di giugno qui si serve con focaccia al formaggio, pizza al taglio, genovese bianca e vini naturali.
 
Mai chiusa per ferie dall’anno della sua apertura, la Focacceria Sant’Agostino prosegue la sua attività di riferimento per gli amanti della focaccia al formaggio, della classica genovese, della farinata e della pizza in teglia: le focacce, preparate con farina biologica, sono di due tipologie: quella al formaggio composta da due sfoglie sottili cotte nella teglia di rame senza lievito e realizzata con lo Stracchino a cui prima della cottura viene aggiunto olio extravergine di oliva; la classica genovese che ha una lievitazione minima di 8 ore prima di essere stesa in teglia alluminata dove riposa altre tre ore. La farinata, invece, è realizzata con farina biologica di ceci ed è infornata in una teglia di rame direttamente nel forno a legna che ha una cottura mista con legno di faggio e ulivo.
 
Salvo Lo Porto è un pizzaiolo autodidatta e deve la sua formazione a maestri come Vittorio Caviglia con cui ha lavorato a Genova Nervi e all’amicizia di personaggi come Biagio Palombo de La Baracchetta di Recco (Ge). Nel 1997, appena ventenne, la decisione di aprire il suo primo locale torinese in quella via Sant’Agostino che, con il vicolo e la vicina Porta Palazzo, gli ricordava proprio Genova.
Nel 2001 Lo Porto apre un altro locale in piazza Castello, in pieno centro a Torino, dove ancora oggi regna sovrana un’offerta di street food, mentre nel 2009 ingrandisce il locale di via Sant’Agostino aggiungendo tavoli e proponendo anche alcuni piatti di cucina. L’ultima apertura è nel 2013: la focacceria di via Lagrange dove Lo Porto si specializza nelle lavorazioni con lievito madre e nella pizza tonda e dove propone anche la “leggerissima” una pala romana idratata all’80% preparata con biga e servita, a  pranzo, con cotto o mortadella.
 
Le tre focaccerie di Lo Porto fanno capo al brand Focaccerie Gran Torino creato dal pizzaiolo torinese: Focacceria Sant’Agostino (via Sant’Agostino 6), Focacceria Reale (piazza Castello 153) e Focacceria Lagrange (via Lagrange 11/f) a Torino.
 
Per maggiori informazioni:
Facebook: @FocaccerieGranTorino

A Saluzzo “C’è fermento”

Al “Quartiere” di Saluzzo si scaldano i motori per la XII edizione del Salone dedicato alla birra artigianale di qualità

Da giovedì 16 a domenica 19 giugno

Saluzzo (Cuneo)

E’ sicuramente uno degli appuntamenti più attesi e importanti del settore a livello nazionale. 20mila persone in quattro giorni nell’edizione pre – pandemia del 2019, “C’è Fermento”, il “Salone delle birre artigianali di qualità” ritorna a proporsi quest’anno, da giovedì 16 a domenica 19 giugno, nella sua XII edizione, a Saluzzo, nei cortili settecenteschi de “Il Quartiere” (ex-Caserma Mario Musso, in piazza Montebello 1) che cura l’organizzazione in collaborazione con la Città di Saluzzo e il Comitato per la “Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo”. Promettenti i numeri: venti birrifici (compresa una beer firm) per un totale di 120 birre alla spina e 11 cucine di strada che per quattro giorni (dalle 18 alla mezzanotte, giovedì e domenica; dalle 18 all’una, venerdì e sabato) animeranno il “Quartiere”, portando a Saluzzo il meglio della produzione di birra artigiana e di street food di qualità da tutta Italia. In particolare da tutto il Nord e dal Centro Italia, dal Piemonte al Trentino Alto Adige, dalla Lombardia alle Marche, in una proposta attentamente selezionata dalla “Guida alle Birre d’Italia Slow Food” e dal comitato scientifico formato da Luca Giaccone e Francesco Nota. Fra le Regioni rappresentate per la prima volta a “C’è Fermento 2022”, le Marche e il Trentino Alto Adige insieme a otto tra i “Mastri Birrai” e relativi birrifici, come “Beer In”, “Edit Brewing” , “Filodilana”, “Sagrin” e “La Piazza” dal Piemonte; “Birrificio Manerba” dalla Lombardia; “61cento” dalle Marche e “Birrificio Impavida” dal Trentino Alto Adige. Presente al Salone anche una “Birroteca”, dove poter trovare le proposte in bottiglia e in lattina: ogni birrificio selezionerà due referenze da proporre in queste versioni, per un totale di 40 birre da poter acquistare e consumare a casa propria. Molteplici e in arrivo pressoché da tutta Italia, anche le 11 cucine di strada selezionate dalla “Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo”, con proposte che arrivano in particolare da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Toscana, Campania e Puglia. Le quattro giornate di “C’è Fermento” saranno scandite dai percorsi di degustazione curati e organizzati dall’ “Associazione ABC”, una piccola realtà cuneese che durante le serate di apertura porterà alla scoperta dei birrifici protagonisti e delle relative birre. Ogni giorno verrà proposto un percorso diverso di degustazione itinerante all’interno del “Salone”, durante il quale si svilupperà un tema specifico e si approfondiranno diversi aspetti della produzione e della degustazione delle birre. Ma non mancheranno anche gli “Appuntamenti Off”: eventi collaterali, musica diffusa, laboratori e visite sul territorio. Sempre all’interno de “Il Quartiere”, ma nel cortile d’onore, troveremo anche la postazione di musica e interviste di “Radio Beckwith”. Da non perdere anche le proposte del “Progetto IGA”, che si occupa di birre artigianali italiane realizzate con uva e con il mosto d’uva, una peculiarità riconosciuta anche a livello internazionale. Un punto di contatto tra due mondi, non una birra creata a partire da un mix ma l’elaborazione di un prodotto complesso che viene integrato e arricchito con l’utilizzo di uva. Questo progetto di eccellenza nel mondo del made in Italy  brassicolo verrà presentato al “Salone” con uno stand dedicato.

E intanto è ormai partito, a Saluzzo, il “percorso di avvicinamento” al “Salone, che ha, come momento clou, la “Collaboration beer”, creata appositamente per questa edizione. L’idea? Produrre una birra collaborativa simbolica, una “birra a più mani”, la cui ricetta viene creata dai mastri birrai di alcuni dei birrifici cuneesi partecipanti alla manifestazione. Una birra che sarà dedicata alla filiera locale – sia i cereali, sia i luppoli provengono dalla Provincia Granda – non troppo alcolica ma profumata e caratteriale. Domenica 12 giugno, alle 18,30, a Castellar la “Collaboration beer” verrà presentata in una tavola rotonda in cui si discuterà della filiera produttiva della birra alla presenza delle autorità. Martedì 14 giugno, alle 18,30, al Castello di Lagnasco, si terrà una sfida gastronomica, con il “Laboratorio del Gusto”: un contest sul beer pairing, in cui a ciascun prodotto presente verranno abbinati due birrifici, che si sfideranno al miglior abbinamento deciso dai partecipanti. Il fine settimana precedente il “Salone”, da giovedì 9 a domenica 12 giugno, nei bar e nei ristoranti di Saluzzo “Aspettando C’è Fermento” porta in anteprima le birre dei “Mastri Birrai”, abbinandole alle proposte ristorative saluzzesi.

g.m.

Per info: “Fondazione Amleto Bertoni”, piazza Montebello 1, Saluzzo (Cuneo); tel. 0175/43527 o www.cefermento@fondazionebertoni.it

Ph. Chiara Bruno

Il Villaggio Kozel al Lingotto Fiere

DURANTE IL TORINO COMICS

Dal 10 al 12 giugno, nel corso della nota manifestazione, spazio a un week-end in compagnia della birra ceca più apprezzata al mondo con degustazioni, giochi e relax

Un’installazione alta 3 metri che rimanda nell’immaginario collettivo al “cavallo” di Troia, arriva a Torino da venerdì 10 a domenica 12 giugno. Si tratta di Olda, il caprone simbolo vivente – da oltre 40 anni – del rispetto per la tradizione della birra e dei valori della comunità di Kozel, la birra ceca più venduta e apprezzata al mondo, con i suoi 4,5 milioni di ettolitri venduti in 48 Paesi. La prima apparizione di Olda, nella primavera del 2021, ha accompagnato il lancio del marchio sul mercato italiano. Oggi segna la ripartenza delle esperienze dal vivo per Birra Peroni, con il Villaggio Kozel.

Il Villaggio Kozel al Lingotto Fiere durante Torino Comics
La tappa torinese del Villaggio Kozel avrà luogo presso il Lingotto Fiere, nell’ambito della XXVI edizione del Torino Comics. Sarà dunque ricreata la suggestiva e ospitale atmosfera di Velké Popovice, dove la birra Kozel è nata, per una tre giorni di birra, giochi e divertimento.

Il “villaggio”, che ha debuttato a Milano lo scorso 20 maggio, facendo poi tappa a Padova e Torino, rappresenta il debutto europeo di questo format per Asahi International. “Kozel ha molto in comune con Birra Peroni: l’altissima qualità del prodotto, il legame con la tradizione, l’appartenenza a un territorio e non ultimo ‘il senso di comunità’. E’ ‘la birra con un villaggio dentro’ e cosa vuol dire villaggio se non stare insieme? Ricreando il villaggio di Velké Popovice coinvolgeremo il consumatore, catapultando nel mondo di Olda, con tanti i momenti all’insegna di leggerezza e spensieratezza” afferma Francesca Bandelli, Marketing & Innovation Director Birra Peroni.

Dalle 9 alle 19 i visitatori del Torino Comics potranno accedere al Villaggio Kozel e ai suoi vari corner, tra cui: un modular bar e un’area chill out in cui rilassarsi degustando Kozel; un’area giochi e, addirittura, un barber shop dove ci si potrà acconciare la barba. Senza dimenticare un foto corner con un photo booth interattivo, da cui sarà possibile stampare live la propria foto a tema Kozel. All’interno di Lingotto Fiere, infine, Kozel verrà venduta in varie aree bar in collaborazione con Autogrill.

Il primo anno di Kozel in Italia: 2 milioni di famiglie l’hanno scelta
Agli estimatori di Kozel, dallo scorso anno, si è aggiunta anche l’Italia. Lanciata sul mercato per arricchire l’offerta premium di Birra Peroni, nei primi 12 mesi di permanenza sul nostro mercato ha ottenuto il consenso di più di 2 milioni di famiglie italiane, con un tasso di riacquisto del 36% (tanto da essere stata inserita da IRI tra i Top Lanci 2021 nel comparto Food & Beverage). Un successo motivato, oltre che dalle sue caratteristiche che la distinguono dalle altre birre europee, anche dallo spazio che i prodotti premium continueranno ad occupare nel carrello della spesa degli italiani. Nel 2022, infatti, il 56% dei consumatori continuerà a scegliere prodotti premium e solo il 12% è pronto a sacrificarne la qualità, in virtù dei nuovi scenari di mercato.

La birra rimane una costante nelle scelte di acquisto e nei consumi degli italiani. In casa o fuori casa, si conferma sinonimo di convivialità: per oltre 8 consumatori su 10 la birra è adatta a qualsiasi occasione (86%) e favorisce la socializzazione (86%). Di fronte allo scaffale, crescono consapevolezza e attenzione nella scelta: la metà degli intervistati sceglie la birra in base al colore (55%), alla provenienza (47%), alle caratteristiche (37%) e allo stile (30%).

La produzione in Italia
Negli ultimi 12 mesi, peraltro, la produzione di Kozel ha interessato in maniera più consistente il nostro Paese. È partita con Kozel Lager, nello stabilimento Peroni di Padova, nel pieno rispetto della ricetta originale che prevede un’attenta selezione delle materie prime e la doppia decozione. Un risultato possibile grazie alla collaborazione tra i mastri birrai e agli alti standard di produzione. E ad oggi, per rispondere alla domanda del mercato italiano, interessa anche lo stabilimento di Roma ed include la variante Kozel Dark.

Kozel Lager e Kozel Dark sono disponibili su tutto il territorio nazionale grazie ad una distribuzione capillare nei più importanti punti di consumo, bar e ristoranti e nelle più grandi insegne di supermercati della grande distribuzione. Ma cosa decreta il successo di questa czech beer? Il desiderio di portare nelle case degli italiani tradizione, ospitalità e collaborazione – i valori di Velké Popovice – grazie al suo carattere divertente e spensierato.

Kozel, la birra che prende il nome da un caprone, nasce nel 1874 a Velké Popovice in Repubblica Ceca. Già presente in 48 Paesi del mondo, Kozel arriva in Italia nella versione Premium Lager (4,6% Vol) e Dark Lager (3,5% Vol), riconosciute universalmente per la piacevole bevibilità e il gusto unico, tanto da aver ricevuto oltre 200 premi in riconoscimento della loro qualità. La fedeltà alla ricetta originale, l’utilizzo di ingredienti di qualità altamente selezionati e il carattere divertente la rendono la birra ceca più apprezzata al mondo. Kozel, prodotta in Italia, nello stabilimento di Padova e Roma, si aggiunge al portfolio di brand Birra Peroni che rafforza così la propria posizione nel segmento delle lager premium internazionali