DALLA REGIONE

Si rafforza la lotta contro la tratta

Al via la sottoscrizione di un nuovo protocollo

L’assessora regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti comunica che martedì 22 gennaio, alle 12, nella sala stampa della Regione Piemonte avverrà la sottoscrizione del protocollo antitratta tra la Regione e la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Torino. Questo protocollo consentirà una maggiore tutela delle vittime di tratta di esseri umani, che stanno richiedendo protezione internazionale.

Prevenzione e contrasto alla violenza di genere: pubblicato il bando regionale

È stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale regionale la manifestazione di interesse per partecipare, in partenariato con la Regione Piemonte, all’avviso pubblico del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il “finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza delle donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul”.

«Accogliamo con favore l’iniziativa del Dipartimento per le Pari Opportunità perché è in coerenza con il lavoro che la Regione ha avviato in attuazione della legge regionale numero 4 del 24 febbraio 2016 per il contrasto alla violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli. Inoltre si tratta di un passaggio che rientra tra gli obiettivi del Piano triennale regionale degli interventi per contrastare la violenza di genere dove ci concentriamo anche sui maltrattanti» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte. Il Piano per il triennio 2017-2019, non ancora approvato ma in dirittura d’arrivo, prevede in un obiettivo specifico il sostegno e la promozione di sperimentazioni di interventi a favore degli autori di violenza. Questo avviso pubblico risponde alla linea d’intervento C del bando del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il “finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza delle donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul”. «La Regione Piemonte invita tutti i soggetti interessati a manifestare la loro intenzione entro il 15 settembre 2017. Per noi è importante riuscire ad avere un quadro preciso del lavoro che viene svolto a sostegno dei soggetti autori di violenza sul territorio regionale per riuscire a mettere in atto un’azione di sistema proprio come abbiamo fatto per i Centri antiviolenza e le Case rifugio» – ha concluso Monica Cerutti.

Come salvare il patrimonio archivistico dai disastri naturali

Le calamità naturali e i disastri quotidiani di ogni natura mettono a repentaglio la conservazione del patrimonio culturale mondiale. La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica Piemonte e della Valle d’Aosta, l’Archivio di Stato di Torino, il Settore Promozione dei Beni Librari e Archivistici, Editoria e Istituti Culturali della Regione Piemonte e SOS Archivi – Associazione per la tutela del patrimonio archivistico, hanno organizzato un workshop con esercitazione pratica presso l’Archivio di Stato di Torino, per mostrare i rischi quotidiani che corre il patrimonio archivistico e librario.

L’iniziativa che è stata presentata in conferenza stampa dall’assessora regionale alla Cultura e al Turismo, da Monica Grossi, della Soprintendenza archivistica e bibliografica Piemonte e Valle d’Aosta, e da Massimo Cruciotti, di SOS Archivi, è finalizzata a sensibilizzare sulle misure di prevenzione capaci di evitare danni al patrimonio in caso di disastri provocati dall’incuria dell’uomo o da agenti esterni.

L’esercitazione, una vera e propria simulazione, si è svolta negli spazi interni dell’Archivio di Stato e con la supervisione della Direzione regionale Vigili del Fuoco del Piemonte ed è stata a cura di SOS Archivi, un’associazione che riunisce professionisti del settore del restauro archivistico e che promuove la prevenzione dei rischi per archivi e biblioteche, offrendo immediato intervento specialistico in caso di emergenza. Durante il workshop sono stati analizzati i danni provocati dall’ultima alluvione al patrimonio documentario dell’Agenzia delle Entrate di Moncalieri, mentre rappresentanti del Politecnico di Torino hanno spiegato la tecnica della liofilizzazione del materiale cartaceo danneggiato dall’acqua. La Ditta Prodoc Srl, infine, è intervenuta sul recupero di libri e documenti cartacei.
Con la legge 125 del 6 agosto 2015 lo Stato si è attribuito le competenze di tutela sui beni librari e quindi sono state soppresse le Soprintendenze Beni Librari regionali. La cura per la tutela del patrimonio bibliografico piemontese, che è stata un punto di unione nel passaggio delle consegne alla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica, ha portato i due uffici a lavorare insieme anche alla realizzazione di questo momento di incontro.

Maggiori info su www.sosarchivi.it

Donatella Actis
www.regione.piemonte.it
(foto: il Torinese)

150 milioni in arrivo per i trasporti

Per il rinnovo del materiale rotabile sono disponibili cifre importanti.

Per il trasporto su gomma nell’area metropolitana di Torino 29 milioni di fondi statali (cofinanziamento al 50%), per il trasporto ferroviario 20 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione (FSC), 45 milioni destinati al Piemonte dalla legge di stabilità nazionale e 57 milioni dai fondi FSC regionali. Per quanto riguarda invece i tram di Torino è stata fatta una richiesta di 30 milioni che però non ha ancora l’approvazione del CIPE.

La notizia è stata data oggi in Commissione dall’assessore ai Trasporti durante la presentazione dei risultati delle osservazioni degli enti esterni per la Valutazione ambientale strategica (VAS), in vista dell’approvazione del nuovo Piano regionale dei trasporti, il documento strategico che fornisce gli indirizzi generali della Regione sulla materia.

In particolare i soggetti consultati hanno chiesto un maggiore coordinamento con le Regioni e gli Stati confinanti, attenzione ai valori delle emissioni inquinanti dei mezzi di trasporto ed alla conseguente qualità dell’aria, la valutazione degli spostamenti in bicicletta e dei necessari percorsi ciclabili.

Il Piano – che andrà a sostituire il precedente che risale al 1979 – si sta avviando verso la sua fase conclusiva: la Giunta e il Consiglio regionale lo approveranno entro il mese di giugno, ci saranno poi sei mesi di tempo per la fase di attuazione che si sviluppa attraverso i Piani di settore (che verranno anch’essi esaminati in Commissione).

Nella discussione sono intervenuti alcuni consiglieri di M5s, Sel e Mdp.

FM – www.cr.piemonte.it

(FOTO: il Torinese)

Un nuovo modello di sviluppo per i Sacri Monti

“I Sacri Monti costituiscono un insieme composito di grande valore storico e artistico, legati a una rete di cammini, dagli antichi Cammini Alpini alla Via Francigena, e di piste ciclabili: caratteristiche che inseriscono a pieno titolo questi beni nei circuiti del cosiddetto ‘turismo slow’. Abbiamo fortemente voluto dare unitarietà all’importante patrimonio dei Sacri Monti perché crediamo che questi beni costituiscano, pur con le dovute differenze, un insieme coeso e unico, nonché per poter agire con azioni congiunte, senza disperdere risorse ma, anzi, dando maggiore forza al nostro operato”: è quanto ha dichiarato Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, durante la conferenza stampa tenutasi il 14 aprile a Torino per presentare il nuovo consiglio dell’Ente di gestione.

“Un approccio che inizia già a dare i suoi frutti – ha aggiunto – In questi anni abbiamo infatti potuto contare sull’appoggio di un numero significativo di realtà pubbliche, di fondazioni bancarie, ma anche di privati e singoli cittadini che si sono fatti carico di restauri importanti. Segnali positivi che ci incoraggiano e ci spingono, come ente regionale, a considerare sempre più i Sacri Monti come un elemento strategico del nostro patrimonio artistico, ma anche turistico“.

In questo anno di lavoro il nuovo consiglio dell’Ente di gestione ha infatti potuto contare, oltre che su fondi regionali e ministeriali, anche sull’apporto finanziario di enti bancari, di privati e di fondazioni comunitarie per un totale di quasi 2,5 milioi di euro, che hanno consentito l’avvio o la programmazione di importanti lavori di restauro in tutti i Sacri Monti – a Varallo la Cappella della “Strage degli Innocenti”, a Crea quella di “Sant’Eusebio”, a Domodossola quella dedicata al “Cireneo”, a Orta la prima cappella, “Natività di San Francesco”- e di ultimare a breve altri importanti lavori a Oropa, Belmonte e Ghiffa.

Stiamo lavorando per trasformare sette straordinari solisti in un coro di valore mondiale, chiamato ad esibirsi a cappella – ha dichiarato Renata Lodari, presidente dell’Ente di gestione Sacri Monti del Piemonte, sintetizzando il lavoro svolto in un anno dall’Ente voluto in questa forma dalla Regione. Un percorso che ha inteso dare coesione e valorizzare beni la cui importanza storica, artistica e architettonica è stata riconosciuta anche dall’Unesco, che nel 2003 ha iscritto il sito Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il sito seriale conta in Piemonte sette beni, a Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo: un patrimonio vastissimo che annovera 164 cappelle, che complessivamente contengono circa 2500 statue e più di 12.000 figure dipinte. Le risorse che sarebbero necessarie complessivamente sono davvero ingenti, ma stiamo cercandole ovunque: oltre che presso enti pubblici e privati, stiamo lavorando sul fronte dell’art bonus, dell’8 per mille e del 5 per mille, e attraverso un capillare giro di presentazioni di queste opportunità in tutti i nostri territori, e i segnali di interesse che stiamo raccogliendo sono decisamente stimolanti”.

Il percorso che è stato intrapreso per volontà della Regione non è oggettivamente facile. L’ obiettivo è fare di sette Sacri Monti, ciascuno dei quali è nato e vissuto per secoli facendo della sua individualità un valore, una realtà unica, E questo può avvenire grazie al primo Master Plan, coordinato dal direttore dell’Ente, Elena De Filippis, sugli edifici e sulle strutture di tutti i sette Sacri Monti del Piemonte. E’ stato esaminato l’intero patrimonio monumentale e, dati alla mano, si è dato vita a quello che è il primo piano organico di interventi sull’intero complesso. Un ulteriore settore che vede l’impegno congiunto di Regione Piemonte ed Ente di gestione dei Sacri Monti riguarda la promozione: per questo è allo studio la realizzazione di nuovo portale web, finanziato con i fondi ministeriali Unesco, che riguarderà i sette siti piemontesi e i due lombardi.

Ogni Sacro Monte è composto di decine di cappelle che, in ciascuno di essi, creano dei percorsi che salgono ad un monte o ad una altura (si va da altezze inferiori ai 600 metri sino a 1200 metri d’altitudine). Le costruzioni sono immerse ora in boschi secolari, ora in aree a giardino. La visita comporta una salita verso i grandi Santuari o luoghi di antico culto che coronano ciascun Monte, ed è, al contempo, un viaggio dentro rappresentazioni artistiche di straordinaria potenza e bellezza. Qui hanno dato il meglio della loro finissima arte scultori o frescanti come Gaudenzio Ferrari o Tanzio da Varallo, accanto a numerosi artigiani.

Sul piano dell’offerta turistica si sta inoltre individuando un circuito di visita, nonché un vero e proprio “Cammino dei Sacri Monti”, che metta insieme antichi itinerari per coloro che scelgono lo slow tourism. Per i visitatori l’Ente di Gestione sta inoltre censendo le strutture turistiche esistenti come, ad esempio, i servizi e le piazzole attrezzate per camper e roulottes, segmento di grande interesse, e che si intende rilanciare e accrescere.

Donatella Actis
www.regione.piemonte.it

 

Poveri, quasi 8 mila domande di sussidio in quattro mesi

Sono 7.778 in tutto le domande per il Sia -Sostegno di inclusione attiva presentate in Piemonte al 31 dicembre 2016, nel periodo dei primi quattro mesi di attivazione dell’aiuto. Quelle  accolte, 2.433,  sono pari al 31,3%.L’assessore regionale alle politiche sociali, Augusto Ferrari, in un conferenza stampa in Regione con l’assessore al Lavoro, Gianna Pentenero ha evidenziato in conferenza stampa che le misure regionali di reinserimento nell’ambito lavorativo rappresentano un ulteriore strumento. “E’  fondamentale – ha sottolineato Ferrari – realizzare una legge che preveda il reddito di inclusione come strumento universalistico e non ristretto ai nuclei familiari con minori, con disabili o per donne sole in gravidanza, come invece è il Sia”.

Ius soli, Monica Cerutti: «Subito l’approvazione in Senato. Lo stop non sia baratto politico»

cerutti«È inspiegabile che una norma di civiltà come la legge sullo Ius soli sia bloccata al Senato da più di un anno. Come è stata approvata già alla Camera, allo stesso modo deve avvenire al Senato portando a termine l’iter per l’approvazione della legge. Si tratta di un atto al quale il nostro Paese non può sottrarsi» – così Monica Cerutti, assessora REGIONE PALAZZOall’Immigrazione della Regione Piemonte, ha commentato il sit-in permanente del movimento Italiani Senza Cittadinanza. «Si tratta di cittadini e cittadine che rivendicano un proprio diritto. Sono figli/e di genitori stranieri nati in Italia che chiedono di poter legittimare il proprio percorso di inclusione. Questa legge sarebbe uno strumento valido per permettere alle nuove generazioni di sentirsi parte di una comunità e allontanarle anche da eventuali pericoli di radicalizzazioni» – ha continuato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte. «Deve però essere chiaro che: lo stop in Senato della legge sullo Ius soli non può essere uno strumento di baratto politico per facilitare il percorso di una nuova legge elettorale» – ha concluso Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.

Orfani di femminicidio: più banca dati e fondo dedicato

CERUTTI«Non possiamo e non dobbiamo dimenticarci degli orfani delle vittime di femminicidio. Anche loro sono vittime perché perdono, in modo differente, entrambi i genitori e le istituzioni devono stare loro vicino. I modi per farlo ci sono» – così Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, ha annunciato che porrà il tema sul tavolo della Cabina di regia nazionale contro la violenza sulle donne.

La soluzione che prospetta l’assessora regionale Monica Cerutti è quella di intervenire sul Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere: «Ci sono due strade da percorrere: ampliare la banca dati che è prevista tra gli obiettivi del piano implementandola con le informazioni relative a quelli che vengono definiti “orfani regione giuntaspeciali”; prevedere l’istituzione di un fondo esclusivamente dedicato ai figli e alle figlie delle vittime di femminicidio. Mi impegno a presentare queste due proposte alla prossima seduta della Cabina di regia nazionale contro la violenza sulle donne».

«I dati a nostra disposizione dicono che negli ultimi dieci anni i femminicidi avrebbero prodotto ben 1.600 orfani. L’implementazione della banca dati ci permetterebbe di avere un monitoraggio puntuale della situazione in modo da agire a livello legislativo, anche con l’istituzione del Fondo loro dedicato. Come Regione Piemonte sensibilizzeremo le realtà locali nel sostegno ai figli e alle figlie delle vittime di femminicidio, sapendo che molti interventi sono già in campo» – ha concluso Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.

Violenza di genere: approvato il Fondo per il patrocinio delle donne vittime

donne violenza 2È stato approvato dalla Giunta regionale del Piemonte il regolamento regionale per l’Istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti previsto dalla legge regionale 4 del 2016. Potranno accedere al Fondo per il patrocinio tutte le donne vittime di violenza e maltrattamenti, senza limite di età, che: abbiano scelto un avvocato o una avvocata patrocinante iscritta agli elenchi che fanno riferimento alla legge regionale contro la violenza sulle donne; che siano domiciliate in Piemonte; che abbiano subito un reato con connotazioni di violenza o maltrattamenti contro le donne avvenuto sul territorio piemontese; che abbiano un reddito personale non superiore a otto volte quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di Patrocinio a spese dello Stato. Si potrà accedere al Fondo anche per cause civili (separazioni, affidamento dei figli, etc) in presenza di violenza del coniuge. Il Fondo coprirà le spese processuali, anche precedenti al processo, relative a cause di violenza o maltrattamento. Può anche coprire le spese affrontate da donne che rientrano nel gratuito patrocinio a spese dello Stato e che dallo stesso CERUTTIPatrocinio siano escluse. La dotazione del Fondo prevede, oltre al finanziamento iniziale di 750.000 euro e al finanziamento di 250.000 euro effettuato nel 2015, anche 150.000 euro di finanziamento l’anno ai sensi della nuova legge regionale contro la violenza numero 4 del 2016. «Dal 2010 fino al 2016 le domande ricevute sono state in totale 445. Dal 2014 fino a oggi è stato possibile registrare un aumento delle richieste: siamo passati da 58 a 117 del 2016. Segno che il lavoro di informazione e sensibilizzazione che abbiamo voluto avviare è la strada giusta da percorrere. Dobbiamo però continuare a incventivare l’utilizzo di questo strumento e aiutare le vittime di violenza a conoscerlo per accedervi. È mia intenzione lanciare una specifica campagna di comunicazione su questo tema che verrà inserita all’interno di un progetto più complesso dedicato alla legge regionale contro la violenza» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.

No a bullismo e cyberbullismo, razzismo e omofobia in campo sportivo

FERRARISGli impegni dell’Assessorato allo Sport, Polizia Locale, Personale e Organizzazione diretto da Giovanni Maria Ferraris

Giovanni Maria Ferraris dal 2014 siede in Consiglio regionale e dal 16 giugno di quell’anno ricopre l’incarico di Assessore allo Sport, Polizia locale, Personale e Organizzazione. La sua esperienza politica torinese risale al lontano ’90, quando, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Chimica al Politecnico di Torino, venne eletto consigliere nella VIII Circoscrizione, nella quale dal 2001 ricoprì il ruolo di vicepresidente. Nel 2006 venne poi eletto nel Consiglio Comunale di Torino, dove divenne nel 2010 assessore ai Servizi civici, Cooperazione e Relazioni internazionali.

Il suo Assessorato regionale è molto sensibile al tema del bullismo, riguardo al quale il 9 dicembre 2015 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa di Contrasto al Bullismo, nell’Aula Magna dell’Itis Avogadro di Torino, tra l’ Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, la Regione Piemonte, varie Questure e la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta.

BANDIERE REGIONE“Abbiamo firmato – spiega l’assessore Giovanni Maria Ferraris – un Protocollo d’intesa, che rinnova per il prossimo triennio 2015-2018 l’impegno congiunto di diversi protagonisti istituzionali; rappresenta il coronamento di un percorso già avviato da alcuni anni, che vede impegnate istituzioni e forze di polizia in diverse attività, nell’ambito della prevenzione del rischio e della promozione del benessere a scuola. Vogliamo rafforzare le sinergie già consolidate in materia di bullismo e disagio, attraverso l’attivazione di incontri formativi nelle scuole del territorio, approfondimenti sulle modalità di prevenzione e gestione di eventuali comportamenti a rischio, oltre a percorsi di apprendimento con i ragazzi e le loro famiglie sui rischi delle nuove tecnologie. Un altro obiettivo è anche quello, non meno importante, della formazione del personale docente e dei dirigenti scolastici sulle tematiche legate all’educazione alla legalità. Abbiamo inoltre promosso la distribuzione di una nuova edizione del volumetto “Bulli e Bulle? No grazie”, con le due versioni, una rivolta agli studenti, l’altra ai genitori e agli insegnanti”.

” Un’altra iniziativa del nostro Assessorato – aggiunge Ferraris – è quella del potenziamento del vigile di prossimità, una figura relativamente nuova, capace di entrare in contatto con la popolazione scolastica e di diventare un punto di riferimento per le famiglie e i loro ragazzi, per la prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo. Il vigile di prossimità, a differenza del semplice vigile di polizia amministrativa, compie un’azione maggiormente culturale, di prevenzione dei conflitti, rappresentando il canale comunicativo preferenziale tra le istituzioni e il cittadino. Abbiamo anche promosso il Progetto Iter di incontro tra genitori e vigili”

bullismo

“Un’altra promozione da parte del nostro Assessorato – precisa Giovanni Maria Ferraris – è stata quella nel campo dello sport, con una particolare attenzione al suo ruolo di strumento sociale e allo sport della disabilità. Abbiamo ricevuto una risposta positiva nel settore, promuovendo il ruolo dello sport come strumento di valorizzazione delle persone, contro qualsiasi tipo di discriminazione. Lo sport è fondamentale che sia un mezzo di inclusione delle persone e di relazione tra loro. È anche essenziale la formazione degli educatori sportivi, che non si devono limitare a insegnare una disciplina sportiva, ma devono includere nel loro insegnamento processi culturali più ampi. Non è un caso che la Regione Piemonte dedichi il 2016 al tema della lotta al razzismo, all’ antirazzismo in ambito sportivo, per evitare che mai più si registrino atteggiamenti razzistici e omofobi sugli spalti dei campi di calcio”.

” Lo scorso anno il nostro Assessorato – conclude Ferraris – ha compiuto grandi operazioni per la riduzione delle spese, accorpando diversi settori e riducendo, quindi, il loro numero. Abbiamo anche approfittato del piano della trasparenza e applicato il criterio della rotazione. L’aggiornamento della macchina regionale, accanto alla comparsa di nuove motivazioni in ambiti lavorativi diversi, ha anche consentito un miglioramento del servizio nei confronti dell’ utenza”.

Mara Martellotta

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