CRONACA- Pagina 22

Il Piemonte alla decima Assemblea Generale EUSALP 

La Regione Piemonte è protagonista all’incontro annuale della Strategia Macroregionale Alpina. Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, Alberto Preioni, è intervenuto alla decima Assemblea Generale della Strategia Macroregionale Alpina EUSALP, riunita a Innsbruck sotto la co-presidenza Austria-Liechtenstein, alla presenza dei rappresentanti politici di Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera. Un appuntamento che rappresenta un passaggio decisivo nel percorso di cooperazione dei territori alpini. Nel suo intervento, Preioni ha indicato due sfide decisive per il futuro delle regioni alpine: garantire una mobilità sostenibile, efficiente e accessibile, soprattutto nelle aree montane più isolate e sostenere la crescita economica di territori fragili, contrastando lo spopolamento e i divari con le aree urbane.

“Il declino demografico nelle Alpi non è un rischio ipotetico. Lo spopolamento è costantemente in atto. Occorrono politiche europee mirate e strumenti concreti per questi territori – ha sottolineato il sottosegretario Preioni – le Alpi sono un territorio unico e fragile, richiedono strumenti europei speciali, e le politiche ambientali sono fondamentali, ma non devono diventare un vincolo ideologico. L’ambiente si tutela anche garantendo la vita in montagna, il lavoro e i servizi. Le Alpi vanno protette, ma vanno anche vissute e sviluppate”.

Un altro passaggio del suo intervento ha riguardato la mobilità: “La pressione del traffico veicolare, la fragilità delle infrastrutture e la crisi climatica richiedono risposte comuni – ha dichiarato Preioni – l’importante lavoro affidato a EUSALP è di rafforzamento e coordinamento sull’intermodalità, corridoi transalpini, reti Ten-Ti, ferrovie, logistica e gestione dei rischi naturali che impattano le infrastrutture di trasporto”.

Tra le proposte avanzate dal Piemonte, il sottosegretario Preioni ha evidenziato l’importanza di inserire le zone economiche speciali ZES tra gli strumenti strategici della cooperazione alpina.

“Le ZES possono diventare laboratori europei per attrarre investimenti, sostenere le PMI, sviluppare filiere green e frenare marginalità e spopolamento. EUSALP è la sede giusta per coordinare una strategia comune”.

Nel richiamare il lavoro in corso sul nuovo Action Plan, ha inoltre indicato alcune priorità strategiche per il prossimo ciclo: fare delle Alpi il primo corridoio europeo a mobilità pienamente integrata; lanciare una missione trasversale per ridurre le disparità territoriali, basata su mobilità, digitalizzazione e sviluppo economico. Seguendo la linea condivisa dalla Regione Lombardia e dall’assessore Guido Guidesi, il sottosegretario Alberto Preioni ha sottolineato la necessità di risorse adeguate nel prossimo bilancio europeo, e ha messo in guardia dal rischio di una centralizzazione dei fondi di coesione, che penalizzerebbe i territori montani.

A margine dell’Assemblea Generale si è inoltre svolto un incontro sulle politiche di sviluppo dei territori alpini, con Pier Oliver, rappresentante politico della regione Auvergne-Rhôn Alpes e consigliere delegato ai fondi europei, dal quale è emersa la solida esperienza e la consolidata collaborazione tra le due regioni nell’ambito del programma “Alcotra Italia-Francia”. Si è inoltre discusso sul futuro di EUSALP, convenendo sulla necessità che diventi sempre di più uno strumento pragmatico per valorizzare i territori montani, sostenere le comunità locali e coordinare efficacemente le opportunità offerte dai fondi europei.

Gian Giacomo Della Porta

Giornata contro la Violenza sulle Donne: “Ricomincio da me”

Non passa giorno che le cronache non ci portino alla luce casi di violenza, femminicidio e omicidio. La strada per poter raggiungere una maggiore consapevolezza, passa dalla sensibilizzazione a partire dai ragazzi, e per questo La Rete di Atena ha voluto coinvolgere la classe 4ª C dell’indirizzo scientifico dell’istituto Valsalice di Torino nel progetto “Ricomincio da me”, in un lavoro di condivisione e riflessione che ha portato i ragazzi a esprimersi attraverso lavori significativi, ora inseriti nell’installazione digitale presente presso il centro Sabir, installazione nella quale si possono leggere testimonianze di persone che hanno subito maltrattamenti, oltre alle informazioni riguardanti le attività di La Rete di Atena. Negli spazi del centro Sabir, in via Dego 6, a Torino, venerdì 28 novembre, alle 18, si proietterà il mediometraggio “La forza di dire Noi”, con la regia di Stefania Cerminara, produzione ZoomLife Production, un’importante casa di produzione che da anni approfondisce con sensibilità i temi legati all’universo femminile, attraverso progetti cinematografici e documentari di grande impatto sociale, che mettono in luce quelle realtà spesso nascoste. Hanno volto lasciare la loro testimonianza in questa opera, oltre a figure di spicco delle istituzioni nazionali locali, tra cui Monica Guerritore e Francesca Pascale. A seguire, l’avvocato Noemi Malone e la giornalista Barbara Virga, nell’incontro “L’amore che inganna”, in cui discuteranno sulla nuova, subdola frontiera della violenza psicologica: la truffa sentimentale.

“Ricomicio da me” ha ricevuto il riconoscimento della Presidenza Regionale del Piemonte.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Info: laretediatena@gmail.com

Mara Martellotta

Papa Leone XIV: “Voglio visitare Torino e vedere la Sindone”

Nel corso del volo diretto ad Ankara, tappa inaugurale del suo viaggio tra Turchia e Libano, Papa Leone XIV ha manifestato l’intenzione di recarsi a Torino. In dialogo con gli oltre ottanta giornalisti presenti sull’aereo, il Pontefice ha espresso il suo interesse per il capoluogo piemontese e, in particolare, per la Sindone, considerata una delle reliquie più significative della tradizione cristiana.

Durante l’incontro informale con la stampa, il Papa ha inoltre accennato alla possibilità di viaggiare in futuro anche in Spagna e in Algeria, pur senza fornire ulteriori dettagli su tempi e modalità.

Grande freddo, il Piano di accoglienza della Città di Torino per le persone senza dimora

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Con l’arrivo della stagione fredda la Città conferma e potenzia l’offerta di supporto alle persone senza dimora, che vede complessivamente oltre 1100 percorsi di accoglienza dedicati e che coinvolge nella gestione dei servizi circa 40 enti del terzo settore, attivati tramite procedure di affidamento e coprogettazione nell’ambito del Piano di Inclusione Sociale, cui si aggiungono i nuovi interventi avviati con fondi PNRR.

A differenza del passato, le strutture di accoglienza a bassa soglia non hanno osservato un periodo di chiusura durante il periodo estivo, garantendo la continuità del sistema di contrasto all’emarginazione per tutto l’anno.

Complessivamente a Torino per l’inverno 2025-26 saranno operative 27 strutture di prima accoglienza per adulti senza dimora, con una capacità ricettiva di circa 730 posti letto.

Tra le strutture di accoglienza di bassa soglia, la Città ha già completamente riqualificato il sito umanitario di via Traves, offrendo alle persone adulte incontrate in strada dai Servizi di Prossimità e dal Corpo di Polizia Locale maggiori livelli di comfort e privacy grazie all’installazione di nuovi moduli abitativi: un impegno che prosegue e che, entro gennaio, porterà i posti letto dagli attuali 68 a 88 grazie all’acquisto di 5 nuovi moduli.

Sempre operativa è anche la struttura dell’ex Buon Pastore, in corso Regina Margherita, che può ospitare fino a 80 persone, tra adulti singoli e nuclei familiari. L’accesso avviene su segnalazione dei servizi sociali e del Pronto Intervento Sociale della Città. In un luogo diverso sarà inoltre attivata un’accoglienza dedicata alle donne, garantendo loro maggior riservatezza e accompagnamento adeguato.

«Con il Piano di Accoglienza Invernale 2025/2026 la Città di Torino conferma e rafforza l’impegno verso le persone senza dimora – dichiara Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città – diventato strutturale lungo tutto il corso dell’annoConsapevoli dell’emergenza legata a questo tipo di marginalità, purtroppo in molti casi in aumento, lavoriamo per ampliare servizi e posti disponibili, migliorare la qualità degli spazi e investire in percorsi che favoriscano l’inserimento di queste persone in percorsi di autonomia. Cerchiamo di costruire risposte efficaci e umane al problema grazie al lavoro quotidiano degli operatori sociali, sanitari, delle unità di strada e della Polizia Locale, insieme alla collaborazione preziosa del terzo settore. Il nostro obiettivo è chiaro: nessuno deve essere lasciato solo, soprattutto nei mesi più freddi, ma anche oltre l’inverno, accompagnando ogni persona verso un futuro più stabile e dignitoso

L’ accoglienza temporanea costituisce solo una prima risposta emergenziale ai bisogni delle persone ospitate. In una prospettiva più ampia di emancipazione, le persone senza dimora, tramite il sostegno e la cura dei servizi sociali e sanitari competenti, possono accedere a  ulteriori risorse: i servizi abitativi temporanei “Housing Led”  (circa 170 persone in 43 strutture in collaborazione con gli ETS) o i percorsi di inserimento abitativo in appartamento autonomo secondo l’approccio Housing First (100 persone inserite nel Servizio Housing First Torino), raggiungendo il massimo grado di autonomia possibile in  un’ottica di piena riacquisizione dei diritti di cittadinanza.

A diversificare ed ampliare ulteriormente la gamma delle offerte abitative temporanee contribuiscono ora anche i servizi attivati da metà 2025 grazie ai fondi Pnrr grazie ai quali sono stati avviati progetti di ospitalità temporanea per persone senza dimora con caratteristiche specifiche (giovane età, persone LGBTQ+, donne vittima di violenza, persone in dimissioni protette da contesti ospedalieri). Nei primi mesi del 2026 tali servizi si trasferiranno nei cinque edifici ristrutturati, con una capacità complessiva di 52 posti. Sempre grazie a queste risorse, entro i primi mesi del 2026 saranno inaugurate quattro nuove sedi, con una disponibilità di 45 posti, per accoglienze dedicate a persone senza dimora ultra 65enni con problematiche sanitarie.

Il sistema che dispiega tutto il ventaglio di opportunità ha una porta di accesso prioritaria: il centro servizi “Homeless Torino” in via Sacchi 47. Operativo da lunedì al sabato (in orario 9,30–13 e 14-16), offre orientamento e primo contatto con i servizi sociali, oltre all’accesso alle risorse di accoglienza per tutte le persone adulte in situazione di estrema precarietà abitativa.

Il centro servizi lavora in stretta connessione con l’Ambulatorio sociosanitario “Roberto Gamba” (via Sacchi 49), dove i medici del Centro ISI dell’Azienda Sanitaria Città di Torino garantiscono screening sanitario e invio ai servizi specialistici. Per l’intero periodo invernale l’Ambulatorio è aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 15 alle 18.

Homeless Torino è anche in rete con gli altri 8 Centri Servizi realizzati grazie al PNRR che offrono opportunità e servizi per rispondere a bisogni specifici (ad esempio bagni pubblici, deposito bagagli, fermo posta, supporto per l’accesso alla residenza fittizia, orientamento, consulenza legale, sostegno alimentare).

Il centro servizi di via Sacchi è inoltre base operativa delle Unità di Strada e di Prossimità della Città, quali il Servizio Itinerante Notturno (detto Boa Urbana Mobile), attivo tutti i giorni dell’anno dalle ore 18 alle ore 2, con due equipe di operatori OSS (che diventano tre nel periodo più freddo, da novembre a marzo), impegnate nell’intercettare le persone senza dimora nei luoghi di stanzialità e nell’indirizzarle verso le case di ospitalità e i servizi e il Servizio di Strada Diurno (Educativa Territoriale Homeless), con una equipe di educatori attivi dal lunedì al venerdì (con possibilità di intervento anche il sabato), che operano quotidianamente sul territorio per contattare e accompagnare le persone senza dimora in percorsi di inclusione e cura, in coordinamento con i servizi sociali della Città.

Anche la Polizia Locale è direttamente coinvolta tramite un’unità multiprofessionale interdipartimentale composta da operatori di diversi reparti specializzati e da operatori del Servizio Sociale. Il compito è garantire sicurezza urbana diffusa e allo stesso tempo accogliere e supportare le persone più fragili, accompagnandole verso una migliore collocazione notturna e adeguati percorsi di sostegno.

Rivoli, accordo per l’asilo Donini tra Comune, sindacati e cooperativa

Ieri 26 novembre 2025 si sono riuniti nella sala giunta del Comune di Rivoli l’amministrazione comunale con la presenza del Sindaco Alessandro Errigo, della Vicesindaco Silvia Romussi e dell’assessore Lidia Zanette e le organizzazioni sindacali confederali CGIL con Giovanni Milesi, CISL con Sabatino Basile e UIL con Francesco Lo Grasso insieme alle rispettive categorie.

L’incontro ha portato a termine un percorso migliorativo delle condizioni contrattuali delle lavoratrici che si occupano dell’assistenza all’educativa all’interno dell’asilo nido comunale Donini.

A seguito del cambio appalto le organizzazioni sindacali hanno evidenziato la decurtazione di 6 ore giornaliere sul servizio; questo problema si aggiungeva a criticità che da anni venivano evidenziate come ad esempio la mancanza di una formazione utile a portare le lavoratrici ad acquisire la qualifica di assistenti all’educativa con il corretto relativo inquadramento.

Grazie al percorso effettuato e con la disponibilità dell’amministrazione, degli uffici comunali, delle sigle sindacali e della Cooperativa Frassati vincitrice dell’appalto si è giunti alla risoluzione delle problematiche.

L’accordo ha portato ai seguenti obiettivi:

– al ripristino totale delle 35 ore giornaliere comprendendo nella distribuzione tutte le lavoratrici

– formazione per tutte le lavoratrici destinata all’ottenimento della qualifica di assistente all’educativa con costo sostenuto dalla Cooperativa Frassati

– Estensione ulteriore delle ore lavorative su base volontaria in relazione ai servizi aggiuntivi che l’amministrazione ha previsto in momenti ulteriori rispetto all’orario di funzionamento del servizio

– Aumento contrattuale come previsto dal contratto nazionale assorbito dalla Cooperativa Frassati per tutte le lavoratrici senza creare criticità nell’appalto nei confronti del Comune

A seguito dell’accordo raggiunto il Sindaco esprime soddisfazione sui risultati che andranno a migliorare notevolmente le condizioni contrattuali, economiche e lavorative delle dipendenti non solo dopo il cambio appalto, ma anche su temi attesi da anni.

Inoltre sottolinea che tale miglioramento avviene soprattutto nell’erogazione del servizio a vantaggio delle famiglie. Grazie a questo incremento di ore il servizio erogato migliorerà con maggior presenza, attenzione e servizi nei confronti dei bambini che frequentano il nido. L’impegno dell’amministrazione continua un lavoro iniziato fin da subito nel porre l’attenzione sul servizio pubblico degli asili nido comunali, colonna principale del programma di mandato. Riteniamo che la scuola dell’infanzia sia parte fondamentale del percorso educativo dei bambini della nostra Città e nel contesto del sistema integrato 0-6. Ad oggi i nostri due asili sono a piena capacità erogando un servizio completo che va incontro alle esigenze delle famiglie anche dal punto di vista economico, poiché segue le fasce ISEE e pone un tetto massimo di 300€ al mese a quelle più alte.

Nella stessa giornata per sottolineare l’importanza di un accordo che in modo più ampio possa tutelare le parti negli appalti del comune, viene concordato e firmato il “Protocollo di intesa che definisce le linee guida in materia di appalti pubblici di forniture e servizi e procedure di accreditamento di competenza esclusiva del Comune”. Un passaggio fondamentale per gli appalti del nostro Comune, afferma il Sindaco Alessandro Errigo, per garantire condizioni contrattuali corrette nei confronti dei lavoratori, per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e per salvaguardare i livelli retributivi.

Le organizzazioni sindacali con i rappresentanti confederali Giovanni Milesi CGIL, Sabatino Basile CISL, Francesco Lo Grasso UIL, si dichiarano soddisfatti dell’esito del lungo e fitto confronto che ha garantito la qualità del lavoro e dei salari alle lavoratrici impiegate e la qualità del servizio erogato alla comunità. Questo momento è stato anche utile per sottolineare come sia importante la centralità della contrattazione ai vari livelli che tutela l’applicazione dei contratti stipulati tra le organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e territoriale.

Minaccia medico in ospedale con un coltello: 9 mesi di condanna

Una donna di 42 anni è stata condannata a nove mesi di reclusione per minaccia aggravata. Il 26 aprile scorso si era recata all’ospedale di Chieri armata di un coltello. Il fatto era accaduto poche ore dopo aver appreso della morte del suo compagno. In un primo momento l’accusa nei suoi confronti era  di tentato omicidio, ma il tribunale di Torino l’ha assolta da tale imputazione, riqualificando l’episodio come minaccia. Secondo quanto emerso, la donna – che avrebbe problemi legati all’abuso di alcol – avrebbe rivolto frasi intimidatorie ai medici del reparto di terapia intensiva in seguito alla notizia del decesso del partner. La procura aveva richiesto una pena di sette anni, ritenendo che il suo comportamento potesse configurare un tentato omicidio, ma il giudice ha disposto una condanna più lieve, limitata al reato di minaccia.

Lingotto, nuova area verde e un polo residenziale in via Invernizio

La Giunta comunale ha approvato  la convenzione che disciplina l’utilizzo delle aree esterne di via Carolina Invernizio 22. L’operazione consentirà di recuperare un’area in parte abbandonata, restituendola alla città con nuove funzioni e maggiore qualità urbana.

L’intervento, già autorizzato dal Consiglio Comunale in deroga al Piano Regolatore Generale, prevede la demolizione dei bassi fabbricati dismessi e la costruzione di un immobile residenziale di circa 1.600 metri quadrati, con cambio di destinazione d’uso da produttivo a residenziale. Un progetto che integra nuove abitazioni e spazi pubblici, contribuendo alla rigenerazione di un ambito urbano da tempo in attesa di valorizzazione.

Il nuovo spazio si svilupperà all’angolo tra via Carolina Invernizio e via Sette Comuni, nel cuore del Lingotto. La nuova area verde, di circa 800 metri quadrati, sarà direttamente collegata al giardino Ex Comau, nei pressi del centro commerciale di corso Traiano, creando un corridoio verde che migliorerà la qualità paesaggistica, la fruibilità e la vivibilità dell’intero isolato.

La realizzazione e la manutenzione del giardino saranno a carico dei soggetti attuatori dell’intervento. Sono inoltre previsti, a favore dell’Amministrazione comunale, oneri di urbanizzazione pari a 118mila euro e un contributo di costruzione di 224mila euro. Un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, che conferma come la rigenerazione urbana possa generare benefici concreti e condivisi per la comunità.

TorinoClick

“Sulle ali del falco” celebra Fabrizio Catalano 

L’Associazione “Cercando Fabrizio e…” torna a riunire la comunità di familiari, amici, sostenitori e cittadini che da anni seguono la storia di Fabrizio, in un appuntamento ricco di significati affettivi e culturali: “Sulle ali del falco”, in programma sabato 29 novembre 2025 alle ore 16.30 alla Lavanderia a Vapore di Collegno.

L’incontro intreccia musica, danza, letture e memoria, dando forma a un evento  che nasce da un percorso lungo vent’anni e costruito grazie alle migliaia di persone che, con le loro parole, hanno voluto accompagnare la storia di Fabrizio. Una storia che continua a interrogare e unire: Fabrizio scompare nel luglio del 2005 ad Assisi, dove stava seguendo un corso di musicoterapia, senza lasciare tracce. Da allora nessun elemento certo è mai emerso sulle sue sorti, ma la sua vicenda ha generato una comunità solidale che negli anni ha trasformato l’attesa in azione, la mancanza in racconto, l’incertezza in un impegno che non si è mai fermato. Ogni iniziativa dell’associazione nasce da quel vuoto improvviso, e dai tanti gesti di chi, nel tempo, ha scelto di non far mancare una parola, una storia, un pensiero.

“Sono stati vent’anni lunghi, duri, a volte incalcolabili – ha dichiarato Caterina Migliazza, Presidente dell’Associazione –  Ma la speranza non mi ha mai abbandonata: si assottiglia, si affatica, ma resta. Resta perché a sostenerla ci siete voi, la comunità che non smette di camminarci accanto. Ogni sguardo, ogni racconto, ogni persona che sceglie di esserci tiene acceso un piccolo lume. Mi auguro una partecipazione grande, sentita, perché questo evento non è solo una premiazione: è un abbraccio collettivo a Fabrizio, che proprio il 30 novembre compie 40 anni. È un modo per dirgli che nessuno lo ha dimenticato. Come ripete sempre la mia nipotina Ludovica, bisogna cercare sempre’. Ed è vero: cercare è il contrario di arrendersi. Io non voglio rassegnarmi. Cercare Fabrizio significa continuare ad amarlo ed aspettarlo”.

Un pomeriggio, pensato interamente in sua memoria, intreccia letture, testimonianze e momenti artistici accompagnati dalle note della chitarra di Marco Lattanzio e da alcune pillole dello spettacolo  AMEN e così sia – Storia di un’attesa senza resa proposta da Lab22 sotto la regia di Serena Ferrari, che andrà in scena il 28 e il 29 novembre alle ore 21.00. Il cuore dell’incontro sarà la premiazione della decima edizione del concorso letterario “Caro Fabrizio, ti racconto…” , nato proprio per non lasciare scivolare via il ricordo di Fabrizio e per trasformare l’attesa in un gesto collettivo di vicinanza.  Ogni racconto arrivato in questi anni, quasi 3 mila in totale, è diventato un modo per tenere vivo il suo nome, restituendo alla famiglia e alla comunità una presenza che continua nel tempo. Anche quest’anno il concorso ha coinvolto partecipanti di ogni età: saranno premiati numerosi bambini di tante scuole collegnesi (Scuola primaria Calvino, Boselli, Don Milani e Don Sapino) giovani dal nord al sud (Liceo Campanella di Lamezia Terme,  Curie di Pinerolo, Valsalice di Torino. IC. di Gaeta ecc.)  segno di quanto la storia di Fabrizio parli ai più giovani e li incoraggi a riflettere sul valore dell’ascolto, della memoria e della cura reciproca. La partecipazione del vincitore della categoria senior, che arriverà appositamente da Bari, e di altri ospiti proveniente da Milazzo, Roma, Cuneo, conferma la dimensione nazionale che questo progetto ha assunto, capace di mettere in movimento persone, energie e affetto da tutta Italia.

Mara Martellotta

Novalesa, casa distrutta da un incendio: sei squadre dei vigili del fuoco

Casa distrutta a causa di un incendio. È successo questa mattina in frazione Sant’Anna di Novalesa. Le fiamme, partite da un locale usato come magazzino, hanno richiesto l’intervento di sei squadre dei vigili del fuoco provenienti da Susa, Borgone e Torino Centrale. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Susa. L’incendio è stato domato dopo un lungo lavoro e sono poi iniziate le operazioni di messa in sicurezza dell’area. Nessun ferito, ma l’agibilità dell’edificio dovrà essere valutata. Le cause sono ancora da accertare, anche se al momento sembrano accidentali.

VI.G