Coronavirus- Pagina 45

Bollettino virus: nessuna nuova vittima, 13 contagi. Ferme a 6 le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

25.917 PAZIENTI GUARITI E 729 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.917 (+ 26 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3171 (+3) Alessandria, 1568 (+5) Asti, 839 (+3) Biella, 2421 (+4) Cuneo, 2336 (+0) Novara, 13.374 (+9) Torino, 1087 (+1) Vercelli, 955 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 166 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 729 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4123 IN TOTALE

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale è di 4123 deceduti risultati positivi al virus: 678 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 371 Novara, 1818 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.558 (+ 13 rispetto a ieri, di cui 9 asintomatici. Dei 13 casi, 3 screening, 7 contatti di caso, 3 con indagine in corso. I casi importati dall’estero sono 3 su 13) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4092 Alessandria, 1881 Asti, 1054 Biella, 2903 Cuneo, 2806 Novara, 15.957 Torino, 1349 Vercelli, 1148 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 146 (+2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 637.

I tamponi diagnostici finora processati sono 475.380, di cui 260.633  risultati negativi.

Allegato

L’assessore alla sanità dal ministro Speranza: “Sbloccare le risorse per il personale sanitario”

BONUS COVID «Il ministro Speranza si è impegnato perché venga attuata una modifica normativa o un’interpretazione autentica della norma che permetta con chiarezza di pagare per intero il bonus covid al personale sanitario impegnato nell’emergenza coronavirus.

E’ vero che il Governo non ha impugnato la legge regionale concordata con le parti sociali per la distribuzione delle risorse aggiuntive ai lavoratori del Comparto e della Dirigenza della Sanità, ma i rilievi della Ragioneria dello Stato sull’entità degli stanziamenti impediscono, di fatto, di procedere con i pagamenti, come rilevato dalla stessa Avvocatura regionale del Piemonte. Sono quindi grato al ministro, che ha ben compreso la situazione, impegnandosi a risolverla in sede centrale, non solo per il Piemonte, ma per tutte le Regioni che hanno premiato i lavoratori della Sanità. A stretto giro, convocherò le rappresentanze sindacali per illustrare i dettagli dell’operazione».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ieri all’uscita dall’incontro con il ministro della Sanità, Roberto Speranza, sull’utilizzo delle risorse aggiuntive destinate al personale sanitario impegnato.

Test sierologico, in Piemonte 235 mila persone potenzialmente colpite dal virus

POSITIVO IL 5,5% DELLE PERSONE SOTTOPOSTE AL TEST SIEROLOGICO EFFETTUATO DALLA SQUADRA B-LIFE

Il 5,5% delle persone sottoposte in Piemonte al monitoraggio sierologico sul Covid-19 è risultato positivo al Coronavirus. Questi i risultati della squadra B-Life che dal 10 giugno 2020 ha effettuato 6.005 test tra Torino e Novara su volontari di associazioni e dipenditi di municipalizzate che hanno svolto servizi di utilità pubblica durante il lockdown.

Sono 207 su 4.826 a Torino le persone positive all’esame sierologico, ovvero il 4,8%,mentre a Novara su 1.179 soggetti la percentuale sale al 10,5% (124 persone). In totale i positivi sono 331 su 6.005, pari al 5,5%.

«Questi risultati – spiega l’assessore alla Ricerca applicata per l’emergenza Covid-19, Matteo Marnati – raccontano che il Piemonte ha saputo reagire in modo straordinario alla pandemia. Su una popolazione di 4,3 milioni di abitanti il campione rappresentativo dei positivi è potenzialmente al massimo di 235.000 persone. Questo screening è stato il primo ad essere effettuato in Europa, ringrazio personalmente tutto il team che ha contribuito a declinare in maniera concreta la solidarietà tra paesi amici».

La missione B-Life è finanziata dall’ESA – Agenzia Spaziale Europea – dall’Università Cattolica di Louvain (Belgio), dal Governo del Lussemburgo e dal Rotary internazionale, e ha l’obiettivo difornire una mappa epidemiologica della diffusione del virus fra un campione rappresentativo del territorio piemontese, composto da individui che in questi mesi sono stati potenzialmente più esposti al Covid-19 e che hanno lavorato durante il lockdown.

Senso di responsabilità, perché il virus è ancora un pericolo

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / I 19 contagi  Covid di Savona relativi ad una cena in un ristorante a causa di un dipendente del locale infetto hanno coinvolto circa 200 persone in osservazione. Il giorno prima su questo giornale denunciammo la scarsa responsabilità di molti nella Riviera di Ponente e non solo in quella.

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Il Sindaco di Albenga, il medico Riccardo Tomatis, che è stato in prima linea durante la pandemia nella sua duplice veste, ha nuovamente richiamato al senso di responsabilità e alla cautela, dicendo che il virus è  ancora un pericolo. L’esempio di Savona deve allarmare e comporta dei  comportamenti adeguati innanzi tutto da parte dei ristoratori che debbono mettere in atto tutte le attenzioni per prevenire: controlli ferrei in cucina tra il personale, distanziamento  nei tavoli di almeno un metro.
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Ma soprattutto gli avventori devono essere cauti. Un amico mi diceva che ieri era andato  in tre pasticcerie per comprare delle paste ed aveva fatto a meno di comprarle perché nessuno dei tre negozianti aveva la mascherina. Siamo tutti sulla stessa barca. Bisogna che tutti siano consapevoli del momento difficile. Non siamo nella normalità, senza essere nell’emergenza. Siamo anche nell’ansia per cosa accadrà in autunno. Un autunno caldo per pandemia e crisi economica, una miscela esplosiva che può provocare una devastazione. Non voglio fare la Cassandra, non voglio rovinare le ferie a nessuno, ma bisogna essere accorti e responsabili. Il valore della vita è preminente. La nostra vita e quella degli altri. Quella che Mario Berrino ad Alassio  definiva la “Gran Cagnara“ estiva, quest’anno non è possibile. I ristoratori per  poter recuperare debbono garantire condizioni di sicurezza ai clienti come fanno alcuni e non altri.  Anche nelle spiagge occorrono controlli. Può sembrare un un non senso perché la spiaggia e il mare si identificano con l’idea della libertà, del piacere della libertà. Quest’anno volevo andare in vacanza a Santorini, ho scelto responsabilmente di stare in Italia, ma chiedo almeno il rispetto delle norme preventive minime a cui io mi adeguo con disciplina. Aver tolto l’obbligo delle mascherine nel Budello di Alassio e’ stato un errore perché il distanziamento e’ impossibile e l’assembramento è sicuro. Non voglio essere ripetitivo come Catone con il suo “Delenda Carthago”, ma credo sia un dovere morale mettere in guardia contro un pericolo che non conosciamo. Oggi tacciono persino gli scienziati che hanno pontificato per mesi, creando paura e confusione. Il fatto che tacciano non è di per sè tranquillizzante, se non pensando che anche loro sono andati in vacanza … Noi dobbiamo comportarci come se potesse tornare una seconda ondata, rinviando le leggerezze alla prossima estate. Se poi non verrà, vivremo sereni. L’esempio di Savona e dei migranti infetti scappati dai centri di raccolta ci richiama alla dura realtà del momento che ha portato a chiudere le frontiere, ma incredibilmente non i porti. Un altro aspetto di questa Italia provvisoria, come la definiva Guareschi, che ci inquieta.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Coronavirus: una vittima e un contagio. Stabili a sei i ricoveri in terapia intensiva

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

25.883 PAZIENTI GUARITI E 701 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.883 (+20 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3168 (+4) Alessandria, 1563 (+4) Asti, 836 (+1) Biella, 2415 (+2) Cuneo, 2335 (+1) Novara, 13.361 (+7) Torino, 1086 (+1) Vercelli, 954 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 165 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 701sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO A 4.120 IN TOTALE

Oggi è stato segnalato 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19, dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivamente è di 4120deceduti risultati positivi al virus: 678 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 370 Novara, 1817 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.537 (+ 1rispetto a ieri, asintomatico. Il caso è stato diagnosticato nell’ambito dell’attività di screening), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 31.537, così suddivisesu base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2899 Cuneo, 2805 Novara, 15.953 Torino, 1347 Vercelli, 1147 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6(come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 150(- 2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 677.

I tamponi diagnostici finora processati sono 467.185 , di cui 256.638 risultati negativi.

Rispettiamo le regole per vincere il virus. Vivere secondo il “carpe diem” è un errore

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / Comprendo e condivido i problemi dei negozianti e dei ristoratori che cercano di sopravvivere, malgrado non abbiamo ricevuto aiuti. Il turismo è stato abbandonato a se’ stesso e molti sono purtroppo destinati a chiudere. Capisco la disperazione di chi si trova in grande affanno, ma, di fronte alla situazione che vedo in molti luoghi di villeggiatura, non posso accettare che in molti ristoranti non vengano rispettate le distanze di sicurezza e a volte non vengano usate neppure  le mascherine nei luoghi chiusi come gli ascensori  

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Ieri sera l’ho toccato con mano in un noto ristorante di Alassio. Così proprio non va. Ressa, caldo, nessuna distanza a tavola. Avrei voluto urlare  la mia rabbia, ma essendo con degli amici ho taciuto ed ho fatto male. La prevenzione, la salute, la vita hanno un valore superiore a tutto e mi sembra che troppe persone oggi si ritengono in libera uscita come fossimo nell’estate 2019. C’è un allegria spensierata che in parte si può comprendere e persino apprezzare o invidiare, del tutto avulsa dai gravi lutti che la pandemia ha seminato in Italia e nel mondo. Lasciare che i morti seppelliscano i  loro morti, può essere una massima evangelica, ma certo mi pare poco umana. Non dobbiamo portare in lutto, ma dobbiamo sicuramente  rispettare i morti per salvare altre vite. Andare in giro in modo irresponsabile e ‘ un gesto di inciviltà  individualistica e stupidamente egoistica che, alla fin fine, può ritorcersi contro gli stessi irresponsabili. Quest’estate non possiamo comportarci come se il virus sia scomparso, bruciato dal sole. Dobbiamo comportarci con la serietà e l‘austerità che la situazione difficile comporta. Solo una società senza  valori fondata sul nichilismo e sull’ateismo, può lasciarsi andare alla irresponsabilità. Potremmo tornare. In autunno ad essere di nuovo rinchiusi in casa con un tracollo definitivo dell’economia. Chi non capisce questa prospettiva dimostra immaturità ed asocialità. Non invoco i volontari che voleva il ministro Boccia e che erano una specie di  capi caseggiato del Ventennio, chiedo invece  che Prefetti  e Sindaci  impongano il rispetto delle norme. Vivere secondo il carpe diem oggi è  da stupidi.. Forse è il caso di evidenziarlo con assoluta fermezza. Questo è elementare  civismo che alcuni non rispettano o forse non hanno mai conosciuto . Bisogna tornare a suonare le campane a martello per prevenire, se possibile, ulteriori disastri.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Stabili i ricoveri in terapia intensiva, fermi a sei. Una vittima, otto contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

25.814 PAZIENTI GUARITI E 741 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.814 (+46 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3159 (+11) Alessandria, 1547 (+1) Asti, 834 (+1) Biella, 2413 (+3) Cuneo, 2320 (+8) Novara, 13.337 (+17) Torino, 1085 (+3) Vercelli, 954 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 165 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 741sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.119

È 1 il decesso di persona positiva al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, non registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo sale a 4.119 deceduti risultati positivi al virus: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 370 Novara, 1817 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.530 (+ 8rispetto a ieri, di cui 6 sono asintomatici. Degli 8, 2 sono screening, 4 contatto di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2897 Cuneo, 2805 Novara, 15.948 Torino, 1347 Vercelli, 1147 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6(0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 150(- 9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 700

I tamponi diagnostici finora processati sono 462.863, di cui 253.973risultati negativi.

Coronavirus, nessuna vittima e sette contagi in più. In Piemonte i ricoveri in intensiva sono scesi a sei

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15.30

25.768 PAZIENTI GUARITI E 768 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.768 (+76 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3148 (+3) Alessandria, 1546 (+24) Asti, 833 (+2) Biella, 2410 (+3) Cuneo, 2312 (+7) Novara, 13.320 (+31) Torino, 1082 (+2) Vercelli, 952 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 165 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 768sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.118

Sono 0 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale complessivo rimane di 4118 deceduti risultati positivi al virus.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31522 (+ 7rispetto a ieri, di cui 5 sono asintomatici. Dei 7, 4 sono screening, 1 contatto di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2897 Cuneo, 2805 Novara, 15.940 Torino, 1347 Vercelli, 1147 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6(2 rispetto al 15 luglio).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 159(- 4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 703

I tamponi diagnostici finora processati sono 460.019, di cui 252.055risultati negativi.

Coronavirus, tre vittime e otto nuovi contagi. Continua il calo delle terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

25.692 PAZIENTI GUARITI E 818 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.692 (+31 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3145 (+5) Alessandria, 1522 (+3) Asti, 831 (+1) Biella, 2407 (+4) Cuneo, 2305 (+0) Novara, 13.289 (+14) Torino, 1080 (+4) Vercelli, 949 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 164 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 818 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI TOTALI SONO 4.118

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 4.118 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 397 Cuneo, 370 Novara, 1817 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31515 (+ 8 rispetto a ieri, di cui 7 sono asintomatici. Degli 8, 5 sono screening e 3 contatti di caso. 2 pazienti sono residenti in Lombardia) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2897 Cuneo, 2805 Novara, 15.939 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 267 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (-1 rispetto al 14 luglio).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 163 (-12 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 716

I tamponi diagnostici finora processati sono 456.932, di cui 250.230 risultati negativi.

Il dottor Julio Guerra Izquierdo è cittadino onorario di Torino

Julio Guerra Izquierdo, il capo missione della Brigada medica volontaria Henry Reeve di Cuba in servizio dal 13 aprile all’interno del Covid Hospital, allestito alle OGR di via Borsellino, è cittadino onorario di Torino.

Una cerimonia ospitata stamane nella Sala Rossa di Palazzo civico ha suggellato la decisione del Consiglio comunale che durante la seduta di ieri pomeriggio ha votato all’unanimità il conferimento dell’onorificenza al medico cubano.

Nell’introdurre la cerimonia, Francesco Sicari, presidente del Consiglio comunale di Torino, ha detto che la parola grazie mantiene lo stesso significato in tutto il mondo e afferma che racchiude il ringraziamento per Julio Guerra Izquierdo e la Brigada Henry Reeve per il lavoro presso il Covid Hospital delle Ogr. Un ringraziamento per i meriti conseguiti con il coraggio, l’altruismo, l’umanità dimostrati e l’impegno profuso per la popolazione torinese e l’Italia intera. Sicari ha poi sottolineato che nei momenti di difficoltà si deve mettere da parte ogni divisione per lavorare insieme nello spirito di in un’unica grande comunità.

Ha preso poi la parola Jose Carlos Rodriguez Ruiz, ambasciatore di Cuba in Italia (accompagnato dall’ex Consigliere comunale e presidente dell’Aicec, Michele Curto) che ha sottolineato l’emozione dei momenti vissuti e l’orgoglio dei medici cubani arrivati a Torino per offrire aiuto. Ha ricordato l’amicizia che lega Cuba e l’Italia “e che mi auguro diventi sempre più forte”. Il Covid ci ha fatto capire che questo mondo è fragile e – ha concluso l’ambasciatore – per questo si deve puntare  sempre più sulla solidarietà.

Una testimonianza dei medici italiani che hanno lavorato a fianco dell’equipe cubano nella struttura allestita alle Ogr è stata portata da Alessandro Martini, Alessandro De Prado e Alessandra Monzeglio che hanno espresso affetto e riconoscenza nei confronti di tutti i componenti della squadra medica cubana (“sono arrivati come colleghi e ora partono come amici”). I medici italiani hanno rivolto un pensiero ai colleghi scomparsi negli ultimi mesi nell’adempimento del servizio per fronteggiare il virus.

Non è mancata la testimonianza della sindaca Chiara Appendino che ha ricordato l’arrivo del gruppo cubano all’aeroporto di Caselle lo scorso aprile, nel pieno dell’emergenza sanitaria: “Quella mattina quando siete scesi dall’aereo, nonostante la paura collettiva si respirava speranza, una speranza degli stessi colori della nostra e della vostra bandiera, simboli diventati reali”. Oggi è la festa di Julio Guerra Izquierdo e della Brigada Henry Reeve ha detto la sindaca, esprimendo gratitudine nei loro confronti “per una prova di solidarietà che Torino non dimenticherà mai”.

Dopo la consegna dell’onorificenza al dottor Izquierdo (vedi foto allegata), il neo cittadino onorario ha preso la parola per ricordare i momenti più intensi dell’esperienza torinese. Il medico ha ricordato l’organizzazione della sanità a Cuba: “siamo alla pari con il servizio reso dai Paesi più evoluti in assoluto” – ha spiegato, ricordando in particolare le quaranta Brigate cubane che stanno sfidando il Covid in trenta Paesi nel mondo. “Il riconoscimento conferito attraverso la mia persona simboleggia la profonda amicizia fra Italia e Cuba e tra Torino e Cuba. Grazie per averci permesso di stare con voi – ha concluso – questi mesi non li dimenticheremo mai”.

Al termine della cerimonia la delegazione cubana, le autorità, la sindaca e il presidente del Consiglio comunale sono scesi in piazza Palazzo di Città per una foto di gruppo (in allegato) a ricordo della giornata di festa.