Coronavirus- Pagina 43

Norme più rigide per chi entra in Piemonte dall’estero

Comunicazione obbligatoria per chi transita o arriva da Paesi a rischio e 14 giorni di isolamento fiduciario.

Tampone e autocertificazione per chi lavora in sanità e servizi di assistenza alla persona.

La Giunta regionale ha approvato  le indicazioni operative per chi arriva o rientra in Piemonte dall’estero

In particolare, chi rientra dai paesi per i quali è previsto l’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni dovrà comunicarlo compilando un apposito modulo, scaricabile sul sito della Regione, da trasmettere al proprio medico di base o al Sisp (Servizio di Igiene e sanità pubblica), specificando anche se svolge una professione socio-sanitaria o di assistenza alla persona .

Il Presidente della Regione Alberto Cirio sottolinea che, rispetto alle disposizioni nazionali, il Piemonte ha voluto introdurre due irrobustimenti che riguardano in particolare gli operatori della sanità e dei servizi socio-sanitari e assistenziali, per la delicatezza di queste professioni che sono a contatto con le fasce più fragili ed esposte della popolazione. Chi lavora in questi settori verrà, quindi, sottoposto a un tampone di verifica prima della fine dell’isolamento.

Inoltre tutte le ASR e le strutture socio-assistenziali, pubbliche e private soggette ad autorizzazione all’esercizio dell’attività da parte delle ASL, dovranno far compilare una apposita autocertificazione a tutti i dipendenti assenti dal lavoro per più di 5 giorni (indipendentemente se abbiano soggiornato all’estero o in Italia).

La consegna al proprio datore di lavoro dell’ autocertificazione è raccomandata anche per chi, come nel caso di badanti, lavora nell’assistenza alla persona . Proprio per chi convive con le fasce più a rischio è stato previsto che l’isolamento fiduciario possa avvenire in un luogo alternativo al proprio normale domicilio, incluso (a proprio carico) strutture individuate dall’Asl in collaborazione con la Protezione civile.

L’Assessore alla Sanità sottolinea che si tratta di una misura prudenziale, ma necessaria perché sull’incremento dei nuovi contagi c’è un impatto rilevante dei casi importati, soprattutto dai paesi che in questo momento hanno una situazione epidemica particolarmente critica.

L’Assessore alla Cooperazione internazionale aggiunge che con le autodichiarazioni e certificazioni sull’isolamento fiduciario diamo ai lavoratori stranieri le certezze e garanzie che i consolati giustamente richiedevano, inoltre con i tamponi ad operatori della sanità e assistenza e i posti in residenze alternative, senza costi per il pubblico, garantiamo l’incolumità dal rischio contagio dei tanti anziani assistiti da badanti. Con questo nuovo metodo di collaborazione con le autorità diplomatiche diamo regole e sicurezza agli stranieri integrati che lavorano in Piemonte.

 

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/coronavirus-piemonte/coronavirus-rientro-italia-dallestero-istruzioni-operative

Contagi in crescita: sono 37 in più, una nuova vittima. Scendono a tre le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

26.229 PAZIENTI GUARITI E 642 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.229 (+ 22 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3236 (+7) Alessandria, 1580 (+3) Asti, 845 (+0) Biella, 2463 (+2) Cuneo, 2364 (+1) Novara, 13.499 (+8) Torino, 1106 (+0) Vercelli, 964 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 172 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 642 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4136

Sono 1 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4136 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1827 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI 

Sono 31.799 (+37 rispetto a ieri, di cui 25 asintomatici. Dei 37 casi, 3 screening, 30 contatti di caso, 4 con indagine in corso. I casi importati sono 7 su 37) i casi di persone                                                         finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4117 Alessandria, 1887 Asti, 1056 Biella, 2951 Cuneo, 2828 Novara, 16.014 Torino, 1383 Vercelli, 1157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 271 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 135 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 88 (- 2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 701

I tamponi diagnostici finora processati sono 516.586, di cui 283.368 risultati negativi.

Coronavirus, Gtt rimborsa gli abbonati con i voucher

La norma nazionale sui rimborsi è diventata da pochi giorni legge e ora Gtt è in grado di riconoscere agli abbonati un voucher per il mancato utilizzo dell’abbonamento di viaggio nel periodo di “lockdown”

Dal 15 settembre sarà disponibile sul sito Internet Gtt un modulo da compilare per presentare richiesta. Ai richiedenti Gtt invierà via mail il voucher che potrà essere speso sul sito e-commerce Gtt.

Ecco le modalità applicative e i destinatari del rimborso:

Tutti gli abbonati Gtt annuali, con abbonamenti in corso di validità durante il periodo di “lockdown”, e i possessori dell’abbonamento mensile di marzo 2020 potranno presentare richiesta per ottenere il voucher. Le prime domande ad essere evase saranno quelle dei “pendolari” studenti e lavoratori che nel periodo dal 10 marzo al 17 maggio non hanno potuto utilizzare, per diverse ragioni (attività sospesa, lavoratori posti in cassa integrazione, ricorso allo smart working) il proprio abbonamento; il voucher sarà spendibile nei 12 mesi successivi dalla sua emissione per l’acquisto, su e-commerce, di altri abbonamenti di valore uguale o superiore al valore del voucher.

Gtt raccoglierà tutte le domande di rimborso dei clienti, in attesa di eventuali e ulteriori provvedimenti e/o chiarimenti ufficiali da parte del Governo Nazionale. La Regione Piemonte in questi giorni sta infatti interessando Roma per avere definitiva chiarezza anche sul diritto degli abbonati “non pendolari” a ricevere il rimborso.

Per il mese di settembre 2020 Gtt ha previsto un’ulteriore agevolazione per gli studenti e le loro famiglie,comprendendo le loro difficoltà a programmare le attività scolastiche di settembre 2020: a partire dal 15 agosto gli studenti potranno acquistare l’abbonamento mensile di settembre “Mensile Under 26” al prezzo promozionale di 22 euro (prezzo ordinario: 25). Questa tariffa, che corrisponde al valore di un dodicesimo del costo dell’abbonamento annuale ordinario under 26 (258 euro) offre l’opportunità di rimandarne di un mese l’acquisto dell’abbonamento annuale, senza incrementare per questo motivo le spese sostenute.

A partire dal mese di ottobre 2020, chiarita la situazione scolastica, gli studenti potranno acquistare l’abbonamento annuale utilizzando il voucher per intero ottenendo una significativa riduzione dell’impegno economico.

L’acquisto degli abbonamenti mensili di settembre 2020 “Under 26” a tariffa promozionale sarà possibile sul sito e-commerce GTT.

La definizione delle modalità e dei destinatari del rimborso cui è giunta Gtt nasce da un percorso complesso che è opportuno ricordare anche in ragione delle tempistiche che sono state necessarie per una sua definizione e che al cliente, in attesa di risposte concrete, potrebbero essere apparse lunghe.

Il Governo Nazionale, insieme all’obbligo di servizio per le aziende di trasporto pubblico locale nel periodo di “lockdown”, ha emanato delle norme in relazione al (per ora parziale) riconoscimento dei mancati introiti da biglietti ed abbonamenti e al riconoscimento dei rimborsi agli utenti. Tali disposizioni contenute nello specifico negli articoli 200 e 215 del cosiddetto decreto rilancio (decreto legge 34/2020), sono state convertite in legge dal Parlamento solamente lo scorso 17 luglio.

Gtt, successivamente alla pubblicazione del decreto, anche in attesa della definitiva conversione in legge, ha confermato a più riprese ai propri clienti, che chiedevano informazioni attraverso i social e il sito internet, che l’azienda avrebbe proceduto con i rimborsi e comunicato non appena disponibili le modalità per richiederli. Da parte di Gtt non vi è mai stato alcun dubbio sul fatto che l’indennizzo fosse dovuto; vi erano invece dubbi interpretativi della norma che era necessario sciogliere rispetto ai destinatari del provvedimento, alla copertura economica e al periodo. Proprio la lettura e la complessa interpretazione del decreto sono state alla base di un lungo lavoro in accordo con le Associazioni datoriali che consente oggi di fornire agli utenti indicazioni chiare e condivise fra le aziende a livello nazionale, permettendo a Gtt, così come prevede la legge, di rimborsare i clienti.

In questo periodo GTT ha lavorato anche sugli aspetti più tecnici , in particolare allo sviluppo del software per la raccolta delle domande in via telematica, per agevolare i clienti e garantire riscontri in tempi certi.

Queste modalità applicative riguardano al momento i soli abbonamenti Gtt. Per quanto riguarda gli abbonamenti a tariffa Formula le aziende interessate, su indicazione dell’Agenzia Mobilità Piemontese, stanno concertando modalità di applicazione comuni.

Covid, salgono a 22 i contagi. Ancora una vittima, fermi a quattro i ricoveri in terapia intensiva

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

26.207 PAZIENTI GUARITI E 642 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.207 (+20 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3229 (+2) Alessandria, 1577 (+0) Asti, 845 (+2) Biella, 2461 (+2) Cuneo, 2363 (+4) Novara, 13.491 (+10) Torino, 1106 (+0) Vercelli, 963 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 172 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 642sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4135

Sono 1 i decess1 di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4135 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1826 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.762(+ 22rispetto a ieri, di cui 16 asintomatici. Dei 22 casi, 7 screening, 13 contatti di caso, 2 con indagine in corso. I casi importati sono 8 su 22 i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4113 Alessandria, 1886 Asti, 1056 Biella, 2945 Cuneo, 2826 Novara, 16.008 Torino, 1365 Vercelli, 1157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 271 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 135 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono ( invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 90 (- 4 rispetto aieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 684

I tamponi diagnostici finora processati sono 513.925, di cui 281.986risultati negativi.

Covid: in Piemonte 2 le vittime e i contagi crescono a 21

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

26.187 PAZIENTI GUARITI E 639 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.187 (+35 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3227 (+12) Alessandria, 1577 (+0) Asti, 843 (+0) Biella, 2459 (+18) Cuneo, 2359 (+0) Novara, 13.481 (+5) Torino, 1106 (+0) Vercelli, 963 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 172 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 639sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4134

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4134 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1825 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.740(+21rispetto a ieri, di cui 12 asintomatici. Dei 21 casi, 4 screening, 15 contatti di caso, 2 con indagine in corso. I casi importati sono 5 su 21 i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4112 Alessandria, 1886 Asti, 1056 Biella, 2940 Cuneo, 2823 Novara, 15.999 Torino, 1363 Vercelli, 1155 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 271 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 135 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 4(-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 94 (- 7 rispetto aieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 682

I tamponi diagnostici finora processati sono 510.732, di cui 280.030risultati negativi.

Coronavirus, il Piemonte si prepara ad affrontare una eventuale seconda ondata

Miglioramento della capacità di prelievo e di analisi dei tamponi e test sierologici per la popolazione, per il sistema sanitario regionale, per la rete dell’accoglienza (Rsa, Raf, Raa, centri per disabili, minori), scuola e strutture religiose; interventi sulla gestione delle risorse umane (per i prelievi), dotazione Dpi e capacità di laboratorio per le analisi, maggiore capacità di tracciare i contatti e gestire i focolai.

È quanto prevede la Regione per affrontare una eventuale ripresa epidemica in autunno. Il piano regionale, a detta di una nota dell’assessore alla sanità, Luigi Icardi, letta in aula in risposta ad un interrogazione del Partito democratico, prevede  inoltre la creazione di due centri di gestione delle segnalazioni realizzati e gestiti dal DIRMEI che supportino le Asl nella ricerca attiva dei casi.

L’assessorato sta inoltre lavorando per assicurare le adeguate dotazioni organiche presso i dipartimenti di prevenzione in modo da disporre di personale competente per l’effettuazione degli approfondimenti epidemiologici. In vista di una seconda ondata Covid, verrà rafforzata la collaborazione con la rete dei medici di famiglia nell’ambito dell’accordo Aircovid mentre sono in fase di revisione le procedure e in miglioramento le funzionalità della piattaforma Covid 19 Regione Piemonte anche ai fini della gestione degli isolamenti e delle quarantene. L’assessore ha inoltre anticipato che è in fase di definizione la programmazione dei piani di vaccinazione per pneumococco e per l’influenza stagionale per  prevenire forme di malattia sovrapponibili dal punto di vista sintomatico al Covid 19  e che si sta lavorando sui protocolli per la terapia domiciliare per ridurre ai soli casi gravi le ospedalizzazioni.

Per il capogruppo Pd Raffaele Gallo le risposte rilasciate dall’assessore alla Sanità sono generiche, senza dati, senza indicazioni delle risorse economiche destinate alle azioni previste. Durante la Fase 1 della pandemia, continua l’esponente dem,  la situazione del Piemonte si è presentata, fin da subito, drammatica e gli attuali dati internazionali sui contagi, anche in Europa, testimoniano che la battaglia non è vinta e fanno crescere la preoccupazione per una nuova recrudescenza del virus che potrebbe ripresentarsi nei prossimi mesi insieme all’influenza stagionale che, caratterizzandosi per sintomi analoghi, causerà, inevitabilmente, una confusione nell’individuazione della malattia. Quello che il gruppo Pd si aspettava nel ricevere risposta al question time, era un programma dettagliato di interventi, con indicazioni precise che entrassero nel dettaglio delle quantità delle forniture di dispositivi di protezione previste, dei presidi e dei laboratori che si occuperanno di effettuare i test sierologici e i tamponi, di un piano concreto e articolato che coinvolga i medici di famiglia nella prima gestione dei casi. Per il capogruppo Pd non ci si può permettere di arrivare impreparati ad affrontare una possibile seconda ondata di un virus per il quale, attualmente, non esistono né un vaccino, né cure specifiche, per questo il partito democratico chiederà subito un’audizione in commissione sanità per l’ inizio di settembre per tenere alta l’attenzione.

 

Bollettino Covid: una vittima e otto nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

26.152 PAZIENTI GUARITI E 637 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.152 (+16 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3215 (+3) Alessandria, 1577 (+0) Asti, 843 (+0) Biella, 2441 (+0) Cuneo, 2359 (+0) Novara, 13.476 (+9) Torino, 1106 (+3) Vercelli, 963 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 172 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 637sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4132

Sono 1 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4132 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 372 Novara, 1824 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.719 (+ 8 rispetto a ieri, di cui 5 asintomatici. Degli 8 casi, 1 screening, 6 contatti di caso, 1 con indagine in corso. I casi importati sono 2 su 8) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4111 Alessandria, 1886 Asti, 1056 Biella, 2933 Cuneo, 2821 Novara, 15.998 Torino, 1358 Vercelli, 1154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 270 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 132 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (+ 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 95 (+ 6 rispetto aieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 691

I tamponi diagnostici finora processati sono 508.134, di cui 278.773risultati negativi.

Coronavirus: 13 contagi e due nuove vittime

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

26.136 PAZIENTI GUARITI E 631 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.136 (+9 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3212 (+3) Alessandria, 1577 (+0) Asti, 843 (+0) Biella, 2441 (+0) Cuneo, 2359 (+0) Novara, 13.467 (+5) Torino, 1103 (+1) Vercelli, 963 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 171 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 63sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI DIVENTANO 4131

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 4131 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 372 Novara, 1823 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.711(+1rispetto a ieri, di cui 6 asintomatici; dei 13: 10 screening, 2 contatti di caso, 1 con indagine in corso; 9 su 13 sono importati) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4107 Alessandria, 1886 Asti, 1056 Biella, 2932 Cuneo, 2821 Novara, 15.997 Torino, 1355 Vercelli, 1154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 270 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 133 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 95 (come ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 713.

I tamponi diagnostici finora processati sono 504.973, di cui 277.50risultati negativi.

Certificazioni Covid: siglato protocollo italo-cinese

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha sottoscritto il protocollo pilota del Tavolo italo-cinese di dialogo permanente sulla qualità e la sicurezza dei materiali anti-covid19, promosso dalla Camera di Commercio Internazionale di Wenzhou e dall’Associazione Nuova Generazione Italo-cinese (Angi), in collaborazione con il Centro Studi sullo sviluppo e l’internazionalizzazione di Wenzhou e il Portale Risorse Umane di Wenzhou.

«L’esperienza dell’Unità di crisi – osserva Icardi – ha messo in evidenza l’estrema necessità di armonizzare gli standard delle certificazioni di idoneità e sicurezza dei dispositivi di protezione individuale (maschere facciali, guanti, tute ed occhiali protettivi), così come dei dispositivi medici (mascherine chirurgiche). Nell’emergenza, il riconoscimento immediato della qualità dei prodotti sanitari che si vanno ad acquistare non deve lasciare margini all’incertezza. Il percorso avviato nei mesi di maggiore difficoltà con l’Associazione Nuova Generazione Italo-cinese del presidente Chen Ming ci ha condotto ad individuare riferimenti condivisi per la certificazione dei dispositivi sanitari, la formulazione di “black list” delle aziende produttrici non affidabili e la ricerca di migliori procedure di transito doganale. L’obiettivo è accrescere la sensibilità e la consapevolezza sulla qualità e la sicurezza, attraverso il confronto e la collaborazione».

L’iniziativa ha trovato questa settimana un’occasione di incontro coordinato dallo stesso Cheng Ming, con la partecipazione, oltre che dell’assessore Icardi, dei responsabili di Accredia Dipartimento Certificazione Ispezione, dell’Ufficio controlli – dogane, dell’Ente notificatore Dolomiticert e di un centinaio di operatori cinesi, tra cui il presidente della Camera di Commercio Internazionale di Wenzhou, Lai Xiaohua e il vice presidente Yu Xinchen, il vice direttore del Centro Studi per Sviluppo e l’internazionalizzazione di Wenzhou, Xu WEijun, il dirigente dell’Ufficio normativo della Dogana di Wenzhou, Mao Fanglong, il dirigente dell’Ufficio controllo della Dogana di Wenzhou, Bao Zongwen, la vice direttrice dell’Ufficio Scambio Internazionale di Wenzhou, Ye Yao e rappresentanti dell’Assessorato al Commercio di Wenzhou e dell’Istituto Scienza-Tecnologia su controllo qualità di Wenzhou.

In particolare, Accredia, ente unico di accreditamento designato dal Governo italiano, ha ricordato in una nota che per far fronte alla circolazione di falsi certificati di accompagnamento di prodotti importati e per agevolare il riconoscimento della validità di una certificazione di Dpi rilasciata da un Organismo Notificato, è stata aperta una sezione speciale del proprio sito web istituzionale, all’interno della quale sono fornite alcune indicazioni per riconoscere un certificato valido di attestazione della conformità di un Dpi. Sempre Accredia, il 7 aprile scorso aveva chiesto a tutti gli Organismi di Certificazione e Ispezione accreditati di astenersi dall’emettere attestazioni di tipo “volontario” in quei settori in cui per immettere prodotti sul mercato europeo è necessaria una certificazione emessa da un Organismo Notificato.

Sul fronte cinese, il Ministero del Commercio riconosce e istituisce una lista dei fabbricanti di mascherine non medicali che hanno ottenuto la certificazione o registrazione dagli Stati Esteri (www.cccmhpie.org.cn), mentre l’Agenzia nazionale per la regolamentazione del mercato istituisce una lista delle imprese produttrici di mascherine non medicali non conformi (www.samr.gov.cn).

Dal 25 aprile, le imprese cinesi che esportano mascherine non medicali devono presentare alla Dogana una dichiarazione congiunta della parte esportatrice e della parte importatrice, confermando la conformità del prodotto agli standard cinesi oppure a quelli dello Stato estero. La Dogana procede sulla base della “Lista Bianca” del Ministero del Commercio, oppure per le imprese che non risultano nella “Lista Nera” dell’Agenzia nazionale di regolamentazione del mercato, accertate le dichiarazioni, autorizza l’esportazione.

«Parliamo di una realtà di circa 130 imprese della zona di Wenzhou – rileva l’assessore Icardi -, soprattutto grandi imprese tessili convertite, con una capacità produttiva di 20 milioni di mascherine al giorno e che, secondo i dati della Dogana di Wenzhou, tra gennaio e maggio 2020 hanno esportato 143.770.000 tute protettive e 914 milioni di mascherine. Sono numeri da tenere in considerazione, nel malaugurato caso in cui ci trovassimo ad affrontare una nuova emergenza».

Coronavirus, nessuna vittima e sedici contagi nell’ultimo bollettino

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

26.105 PAZIENTI GUARITI E 648 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.105 (+14 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3203 (+3) Alessandria, 1576 (+0) Asti, 843 (+0) Biella, 2441 (+0) Cuneo, 2358 (+3) Novara, 13.451 (+5) Torino, 1102 (+2) Vercelli, 963 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 168 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 648 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4129

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane 4129 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 372 Novara, 1821 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.683(+16 rispetto a ieri, di cui 13 asintomatiche: delle 16: 5 screening, 9 contatti di caso, 2 con indagine in corso, 1 caso importato) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4106 Alessandria, 1885 Asti, 1056 Biella, 2931 Cuneo, 2818 Novara, 15.989 Torino, 1352 Vercelli, 1152 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 270 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 124 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5 (invariati rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 96 (-7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 700.

I tamponi diagnostici finora processati sono 501.784, di cui 275.485 risultati negativi.