dimestichezza con la precisione numerica e geometrica. Ma lo spettacolo della
scorsa Domenica 20 maggio, sul Golfo Borromeo del Lago Maggiore, mi ha lasciato
stupito. Se osservate le foto, una di esse in particolare, date un’occhiata attenta
all’angolo retto formato dai nove aerei in formazione. Sì, d’accordo, è un angolo di
Non avete il brevetto di pilota? Che ci vuole, molti lo hanno ottenuto. Sì, ma poi,
fareste quel numero? con le ali che quasi si toccano? Ha detto un pilota, a proposito di una figura “d’incrocio”: “Questa manovra rappresenta la passione che anima gli uomini e le donne delle Frecce tricolori; è il cuore della nostra Italia; ne sono orgoglioso e mi emoziono ogni volta che la vedo disegnato in cielo”. Ha detto Mirco Caffelli, Comandante Frecce Tricolori “ Entusiasmo nel creare qualcosa di nuovo e timore reverenziale di modificare un programma acrobatico di per sé perfetto e geniale nell’essenza. Questi erano i due sentimenti principali che ci hanno accompagnato nella creazione di una manovra che esaltasse l’estro e la
tecnica, ingredienti fondamentali che caratterizzano tutto il volo delle Frecce
Tricolori. Una manovra che vede la Formazione aprirsi col tricolore in nove direzioni
diverse di fronte al pubblico e ricongiungersi in pochissimo tempo”.
Qualche pilota ha insistito che andassi con loro: ho preferito restare a terra. Ma…. un
momento …. ero col Capitano Liberata D’Aniello, Ufficiale responsabile delle
Pubbliche Relazioni per parte delle Frecce Tricolori (vedi foto).
Scherzi a parte, è stato un pomeriggio intenso, la gente si è divertita, ha scattato
milioni di foto. Si calcola che lo spettacolo (malgrado il tempo incerto) abbia
richiamato a Verbania circa 20 mila spettatori.
Elio Motella