Per l’emergenza sanitaria nessuna processione a Superga, come sempre è stato in passato. Al Filadelfia, però, nel cortile della Memoria dello stadio, don Riccardo Robella, il cappellano granata, ha celebrato la commemorazione della tragedia del Grande Torino nel 71°anniversario
Cercando di evitare l’assembramento, qualche decina di tifosi ha voluto aderire alla celebrazione. Il sacerdote ha concluso la commemorazione con la benedizione al pennone intitolato ai caduti di Superga.
In collegamento streaming è stata trasmessa la voce di capitan Andrea Belotti che leggeva i nomi degli Invincibili e sono risuonate le note della canzone dei Sensounico “Un giorno di pioggia”, dedicata al Grande Torino.
Avvolta, la sacra sentinella di Torino, che dall’alto a nord-est vigila da duecento anni, non si vede. Macerie non ce ne sono quasi più, quelle restano nei cuori, ma le vie sono ancora bucate, piene di vuoti strazi laddove stavano case e palazzi. La ricostruzione è partita: lunga, ci metterà decenni per dirsi terminata.