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Estate a Torino tra movida corta e “spiagge sicure”

turisti 2 Di spiaggia a Torino ce n’è una sola, quella dei Murazzi. Ma anche in città la prefettura ha fatto partire l’operazione “spiagge sicure” voluta dal ministero dell’interno. Si tratta di una campagna di contrasto alla vendita dei prodotti contraffatti, che coinvolgerà tutte le forze dell’ordine

 

Se, da un lato, la vita si fa più dura per il popolo della notte che sarà costretto a rispettare la delibera municipale che accorcia la movida (così come deciso dal Tar) dall’altro è anche vero che Torino ha molto da offrire a proposito di tempo libero. Forse gli incassi dei gestori dei locali di San Salvario saranno più ridotti, ma be beneficierà il sonno dei residenti. Un’ora in meno fuori la notte, in fondo, significa un’ora in più al mattino, da impiegare, magari per visitare mostre e musei che sono ricchi di proposte in questa estate torinese.

 

I turisti sono meno del previsto ma il bilancio non è del tutto negativo. Approfittando del maltempo, i visitatori che soggiornano sulle montagne torinesi scendono spesso in città. L’identikit del turista di questo periodo: straniero, ha tra i 36 e i 50 anni, resta un solo giorno e non rinuncia al  Museo Egizio. E’ l’indagine di Turismo Torino e Provincia a dire che il 62% di presenze  arriva da Francia (47%),Spagna (11%), Germania (10%),il 38% italiano da Lombardia e Veneto. Seguono (23%),Lazio (11%),Toscana (9%) e Puglia (7%). Oltre all’ Egizio, grande successo per il Museo del Cinema e le Residenze Reali. Gli hotel in questo fine settimana ferragostano sono occupati in media al 25%.

 

Di spiaggia a Torino ce n’è una sola, quella dei Murazzi. Ma anche in città la prefettura ha fatto partire l’operazione “spiagge sicure” voluta dal ministero dell’interno. Si tratta di una campagna di contrasto alla vendita dei prodotti contraffatti, che coinvolgerà tutte le forze dell’ordine. Verranno monitorate le vie centrali, dove i venditori abusivi pullulano, danneggiando in modo significativo il commercio regolare. Nel frattempo la polizia municipale è impegnata nella lotta a furti e scippi soprattutto nella prossimità dei dehors dei bar del centro. Insomma, se non altro la vigilanza nei salotti urbani di Torino in queste settimane è decisamente aumentata.

 

(Foto: il Torinese)
   

Occhio alle buche killer: se cadete il Comune paga solo nel 15% dei casi

bucheSecondo i giudici l’attività di manutenzione delle strade è così complessa da non essere possibile una vigilanza continua. In altre parole, cari pedoni, fate più attenzione quando camminate

 

Sembra un bollettino di guerra. Le richieste di risarcimento danni pervenute al Comune ogni anno sono più di un migliaio. Le buche nelle strade groviera di Torino hanno già fatto molte vittime, alcune nel vero senso della parola. Due, al momento, gli anziani che sarebbero morti dopo essere caduti a causa dell’asfalto civico sconnesso.

 

Non tutte le richieste dei cittadini – richieste che riguardano soprattutto piccoli danni alle auto – vengono esaudite dal municipio. Anzi, solo il 15% dei danni subiti viene pagato. Uno scherzo che, comunque, costa alle casse comunali circa 30-40 mila euro annui.

 

Recentemente, il Tribunale civile di Torino ha bocciato una causa presentata da una presunta vittima delle buche killer. Secondo i giudici, infatti, nelle metropoli come la nostra, l’attività di manutenzione delle strade è così complessa da non essere possibile una vigilanza continua tale da evitare possibili incidenti. Anche quelli che si possono evitare con una “normale diligenza del passante”. In altre parole, cari pedoni fate voi più attenzione quando camminate.

 

In effetti, con le magre risorse a disposizione, i funzionari del Comune (alcuni dei quali sono finiti sotto inchiesta per la morte di un pensionato caduto sull’asfalto) cercano di fare miracoli. In questo mese di agosto, molti lavori di manutenzione e riasfaltatura sono stati eseguiti, dalla periferia al centro cittadino.

 

Nel frattempo sono arrivate a 8 le inchieste aperte in materia dal procuratore Raffaele Guariniello, che ha disposto precise consulenze tecniche per verificare lo stato della rete viaria torinese.

 

(Foto: il Torinese)

Cena da “Allegri”, un’esaltazione di sapori

OLYMPUS DIGITAL CAMERAL’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare

 

Nel cuore di Rivoli, a due passi dal Castello, scopriamo il ristorante “Allegri”, nato poco più di un anno fa e gestito con stile e professionalità da un’equipe giovanissima ma che vanta di un’ottima esperienza nell’ambito della ristorazione torinese. Ad accogliervi troverete Elisa Vasettini, che ho avuto il piacere di ritrovare, appunto, da una mia precedente esperienza culinaria e di cui ricordavo l’accoglienza ed i modi impeccabili.

 

Aspetti che permangono all’Allegri, dove l’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare. Ottimo tutto, dalla carne al pesce, dall’antipasto al dolce, originale e curata reinterpretazione di ricette secolari. Interessante la carta dei vini.

 

Ovviamente il giudizio più che positivo e il risultato di una serie di fattori, dall’affascinante location , alla bravura dello chef  Federico Allegri, alla professionalità del personale che fanno di Allegri un vanto della ristorazione del nostro territorio ed una conferma della bravura di giovani talenti, interpreti della cucina piemontese ai massimi livelli.  

 

Voto 8

Viale dei Partigiani D’Italia, 116, Rivoli Torino
011 953 6058

Angela Barresi

 

(Foto: Convivium)

Mostre, musei, grigliate: ecco il Ferragosto di chi resta a Torino

ferragostoAl bioparco Zoom la festa Tuareg. Ai Murazzi braciole sulla spiaggia. E i vigili urbani pattuglieranno il centro con una squadra “antiscippi”

 

Ferragosto in città. I tanti torinesi che non sono andati al mare o ai monti (si stima siano 50mila in piu coloro i quali hanno rinunciato alle vacanze) potranno trovare una Torino insolitamente vivace e ricca di iniziative. E anche più sicura: la Polizia municipale ha inviato una serie di pattuglie antiscippo nelle zone dei caffè del centro per combattere il fenomeno dei furti nei dehors e degli scippi. Incominciamo dalla cultura.

 

CULTURA E MUSEI

Alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO l’ingresso speciale a 1 euro consentirà di accedere alle mostre e alle collezioni permanenti. Inoltre, il sito www.torinocultura.it segnala i principali eventi culturali aperti per ferie:

La Sabauda in tour per le città del Piemonte
18 mostre in contemporanea, di cui 5 a Torino, in attesa dell’apertura della nuova sede nella Manica Nuova di Palazzo Reale.

Best Actress. Dive da Oscar
La mostra, in prima mondiale a Torino, raccoglie oltre 350 opere che ripercorrono la storia delle donne che hanno vinto l’Oscar come migliore attrice dal 1929 al 2014.

Alta Moda, Grande Teatro
Un affascinante viaggio nell’eleganza e nel costume attraverso più di duecento tra abiti di scena, da concerto, bozzetti e video, alla Reggia di Venaria

Belle époque: lo sguardo ironico di Dalsani
Schizzi, disegni, acquerelli, stampe, cartelloni pubblicitari, oggetti e abiti d’epoca dal Fondo Dalsani. Al Museo del Risorgimento 

Tesori dal Portogallo. Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco
A Palazzo Madama 120 opere provenienti da musei, archivi, biblioteche e collezioni private portoghesi.

Tina Modotti. Perché non muore il fuoco
Palazzo Madama rende omaggio a Tina Modotti (1896–1942), una delle fotografe più celebri al mondo.

 

EVENTI E MANIFESTAZIONI

Sarà un 15 agosto in musica e in quota, quello di  “Scenario di Montagna” a Sauze d’Oulx. A 86 km da Torino ci sarà la possibilità di vedere il concerto gratuito di Malika Ayane,  pensato e realizzato appositamente per il festival,  in una location inconsueta, eppure affascinante: la conca di Sportinia, un autentico balcone sulle Alpi.

 

Nella spiaggia dei Murazzi sarà organizzata un grigliata al prezzo democratico di soli 5 euro. Tempo permettendo ci si potrà abbronzare lungo il Po.

 

Invece, al bioparco Zoom di Cumiana, è di scena la Festa Tuareg, dedicata all’Africa. Un’occasione originale per visitare il parco e conoscere i suoi animali rari.

 

LA SITUAZIONE METEO

Cielo parzialmente nuvoloso al mattino, le nubi si attenueranno nel pomeriggio. Temperature minime e massime in diminuzione. Rovesci assenti tranne sui rilievi alpini.

Infine, qualche informazione di servizio dal Comune:

 

PALAZZO CIVICO INFORMA (www.comune.torino.it)

Traffico e viabilità 

•Come ogni anno, la ZTL Centrale (escluse vie e corsie riservate
ai mezzi pubblici, aree pedonali e area “Romana”) è sospesa dall’11 al 23 agosto compresi. Nello stesso periodo è sospesa anche la sosta a pagamento nelle strisce blu. 

•Durante l’estate sono previsti dei lavori a Porta Palazzo, con conseguenti deviazioni dei mezzi pubblici che transitano in zona. I lavori saranno in tre fasi: il dettaglio delle deviazioni sul sito di GTT. 

•I servizi al pubblico di GTT subiscono delle variazioni, e anche i mezzi pubblici e la metropolitana hanno orari ridotti e alcune linee sospese 

•L’Ufficio Permessi di Circolazione di via Cavour 29/a resterà chiuso al pubblico nei giorni dall’11 al 14 agosto 2014 compresi. 

Per i dettagli e gli aggiornamenti sulle precedenti informazioni, sui Servizi anagrafici nel periodo estivo e sulle Aperture estive degli esercizi commerciali cliccate sul sito www.comune.torino.it

 

Buon ferragosto e buone vacanze a tutti dalla redazione del Torinese.

 

(Foto: il Torinese)

 

 
   

Torinesi al volante, uno su tre non paga le multe

Ad essere multati “a ripetizione” nel corso dell’anno sono gli uomini che raggiungono quota 70% circa. Gli stranieri arrivano al 25% e le donne, più disciplinate, solo al 23

pol muni

Su 760 mila persone multate per infrazioni al codice stradale nel 2013 hanno pagato subito la contravvenzione in 445 mila. Stessa stima è prevista per l’anno in corso. Sì, perchè i torinesi – complice la crisi – fanno il possibile per ritardare i pagamenti. Questo vale per circa un terzo della popolazione cittadina: fanno trascorrere mesi o anche anni, fanno ricorso, insomma come recita il detto: per pagare e morire c’è sempre tempo.

 

E tutto ciò nonostante sia previsto lo sconto del 30% per chi salda subito la contravvenzione. Aspetto che, tra l’altro, ha causato un crollo degli incassi municipali pari al 20% rispetto al solito. Nel 2012 gli introiti sono stati pari a 24 milioni. Oggi sono soltanto 18 e la Polizia municipale dubita che si possa raggiungere la stessa cifra entro fine anno.

 

Anche se le entrate per le contravvenzioni restano fondamentali per le casse comunali, i mancati o ritardati pagamenti riducono gli incassi, consentendo comunque l’entrata annua di una cinquantina di milioni di euro. Ma quali sono le multe più frequenti? Pare che i torinesi siano più accorti nel non transitare nella Ztl negli orari proibiti e che si facciano sorprendere di meno alla guida con il cellulare attaccato alle orecchie. Sono piuttosto indisciplinati, invece, per quanto riguarda i parcheggi in divieto di sosta o in doppia fila (+6% dal 2013 al 2014) e per le svolte a destra o sinistra quando non sono ammesse (+ 10%).

 

Un altro dato interessante. Ad essere multati “a ripetizione” nel corso dell’anno sono gli uomini che raggiungono quota 70% circa. Gli stranieri arrivano al 25% e le donne, più disciplinate, solo al 23. Altro che “donne al volante…”

 

(Foto: il Torinese)

La casalinga, il commerciante e la cascata di diamanti

bancaIl mistero sta nel fatto che quei gioielli non sono mai stati ritirati e riconducono  a un commerciante d’abbigliamento di Caluso e a una casalinga di Chivasso

 

La procura della Repubblica di Ivrea, come  scrive la Stampa, sta indagando sul “giallo di ferragosto”. Rubini e zaffiri, per un valore di 60 milioni di euro, contenuti in due valigie in pelle in una cassetta di sicurezza a Ginevra. 
 
Le  valigie vennero spedite tre anni fa da Alessandria verso una banca svizzera e una cassetta di sicurezza a Ginevra. All’interno una montagna di diamanti. Il mistero sta nel fatto che quei gioielli non sono mai stati ritirati e riconducono  a un commerciante d’abbigliamento di Caluso e a una casalinga di Chivasso. I due sono incensurati e hanno sempre condotto un’esistenza grigia e anonima.  Fino ad oggi. Infatti sono stati accusati di ricettazione.

 

La Guardia di Finanza di Ivrea ha scoperto che il commerciante, tre anni fa, aveva spedito 483 rubini tramite  uno spedizioniere doganale di Alessandria, destinati a una banca di Ginevra, dove si è trovata una cassetta di sicurezza a lui intestata con tanto di assicurazione e precisi dettagli della merce. L’uomo, interrogato dalle fiamme gialle  ha ammesso di essere un prestanome ma – e qui il giallo si infittisce – ha anche detto di non ricordarsi di chi. Paura di subire ritorsioni?

 

 E’ stata avviata  una rogatoria internazionale che ha consentito il sequestro della valigetta. Sono passate alcune settimane e dopo la sorpresa della prima valigia, la Guardia di Finanza ne individua una seconda: oltre ai rubini contiene  anche zaffiri per un valore complessivo di 50 milioni di euro. Anche in questo caso partiti sempre da Alessandria  verso Ginevra.

 

Ma le sorprese non finiscono qui. Il mittente non era  il commerciante ma una sconosciuta casalinga sessantenne di Chivasso. La donna conosceva  il negoziante di vestiti. Anche se si erano frequentati in passato si erano in seguito persi di vista. Ma a chi appartiene la cascata di diamanti? E come è possibile che nessuno abbia mai ritirato un carico tanto prezioso? Il giallo dell’estate si infittisce.

Brividi sinistri, i Noa chiedono l’alleanza No Tav per la lotta armata

lotta“Contro lo Stato borghese e reazionario non si utilizzano denunce, tribunali e avvocati: per battere e ridurre al silenzio i nemici si pratica la lotta armata”

 

Una lettera anonima, giunta alla redazione torinese dell’agenzia giornalistica Ansa di Torino rivolge un appello ai No Tav perché – si legge nella missiva – “si uniscano ai Noa e ai gruppi di azione armata”. La lettera non è firmata ma riporta la sigla dei NOA, Nuclei operativi armati, già apparsa in un precedente documento.

 

Il testo scritto al computer, dice: “In Val di Susa il movimento ha fallito” a causa di “una strategia politica completamente sbagliata”. La lettera è stata spedita da Torino l’11 agosto.

 

Ma il movimento No Tav prende subito le distanze: “Forse non avete capito, ma questo è normale, che il Movimento No Tav è un movimento popolare che da 25 anni si oppone in modo vincente alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione proprio perché il suo carattere è popolare, la sua lotta è popolare e non ha nulla a che vedere con i deliri dei provocatori di professione pagati dalla questura o deliranti in proprio”.

 

Torniamo al testo della lettera anonima, che riporta concetti vetero-marxisti da brividi: “Avevamo avvertito i compagni leninisti che senza un’azione di forte rottura nei metodi, il sistema borghese avrebbe messo a tacere e represso il Movimento”. Gli autori del documento che è al vaglio della Digos, attaccano  i “borghesucci di Askatasuna”, il  centro sociale torinese di area autonoma che  opera in sintonia con i No Tav. “Contro lo Stato borghese e reazionario – affermano – non si utilizzano denunce, tribunali e avvocati, per battere e ridurre al silenzio i nemici si pratica la lotta armata”.

 

Ecco quanto ancora riporta a proposito del documento il sito Ansa Piemonte:

 

PRONTI A COLPIRE – “Abbiamo continuato il nostro addestramento strategico e operativo e siamo pronti a colpire i responsabili”. Dice questo la lettera anonima recapitata stamani all’ANSA di Torino che contiene un appello “alle compagne e ai compagni delusi dalla strategia” del movimento No Tav perché “si uniscano ai Noa e ai gruppi di azione armata”. “Basterà assestare il primo colpo – è la conclusione – e il sistema comincerà a scricchiolare. Sarà un settembre di lotta e di fuoco”.

 

GOVERNO RENZI PIU’ INSIDIOSO DI ALTRI – “Il governo Renzi è ancora più insidioso dei governi tecnocratici e di Berlusconi. Viene infatti sostenuto dalla stampa filo-sionista che ne gonfia il consenso ma la crisi è grave e non può reggere a lungo”. Dice questo la lettera, recapitata oggi all’ANSA di Torino, con un appello ai No Tav “delusi” dal movimento affinché “si uniscano ai Noa e ai gruppi di azione armata”. “I nostri obiettivi sono stati dichiarati”, si legge nella nota.

 

Il documento, inoltre, minaccia come nemici  Stefano Esposito, senatore del Pd, i giornalisti Massimo Numa de La Stampa, Paolo Griseri di Repubblica,  Bruno Babando, direttore de Lo Spiffero, e Giuseppe Petronzi, capo della Digos di Torino, ai quali è stata espressa solidarietà dal sindaco Piero Fassino e dal governaore Sergio Chiamparino. Alla quale si unisce quella della redazione e del direttore de “il Torinese”.

 

Le imprese cinesi crescono del 47%, quelle italiane (spesso) chiudono

In provincia di Torino i cinesi sono circa ottomila. Non mancano le problematiche di integrazione: spesso sono difficili le relazioni con i genitori sia per gli adolescenti  ricongiunti, sia per i ragazzi nati qui. Ma soprattutto gli anziani che arrivano in Italia si trovano quasi sempre in solitudine

 

cina subalpinaIn 5 anni, dal 2008 al 2013, le imprese cinesi a Torino e in Piemonte sono cresciute del 47%, ossia il 5,3% del totale. Lo rende noto la Camera di Commercio che comunica anche come si verifichi esattamente l’opposto per le attività italiane che segnano un -1,6% ogni anno.

 

E lo sapevate che, dopo romeni e marocchini, i cinesi sono l’etnia più presente a Torino? Sembrano meno di quelli che sono per la loro atavica riservatezza. E’ difficile vederli al di fuori delle attività che svolgono. Li ha definiti “altri italiani”, Roberto Cortese, curatore della mostra omonima allestita presso l’associazione Progetto Democratico di via Ormea, in occasione del Capodanno cinese dello scorso 2 febbraio. Un’esposizione che ha raccolto centinaia di scatti sulla comunità cinese di Torino, composta da molti giovani: circa un quarto ha meno di 14 anni. La maggior parte di loro è giunta in città dalla Cina sud-orientale, in particolare dalla provincia di Zhejiang, (montagnosa, povera e popolata da oltre 40 milioni di abitanti). Secondo una ricerca del Gruppo Abele di qualche tempo fa (ma i dati non sono aggiornati) in provincia di Torino i cinesi sono 7.553, di cui 6.786 in città (4,7%) su 142.191 stranieri residenti.  Le fasce di età più presenti  vanno dai 25 ai 54 anni (56,7%) e  da 0 a 14 (24%). 

 

Qualche altro dato: 1500 sono studenti iscritti al Politecnico, altri 500 in varie facoltà universitarie. I quartieri  con il maggior numero di residenti sono Porta Palazzo-Vanchiglia (2.210), e Barriera di Milano (1.681).   La  ristorazione e la confezione di abbigliamento o pelletteria e il  commercio al dettaglio di prodotti alimentari ed artigianali sono le principali attività dei “sino – torinesi”. Nella nostra città, più dell’80% dei cinesi proviene dal distretto di Yuhu, dove il cognome più diffuso è Hu.

 

Secondo il Centro Interculturale del Comune e i curatori del Progetto LIA (Corso di formazione per operatori pubblici e privati a contatto con utenze miste) “l’obiettivo migratorio degli immigrati cinesi a partire dagli Anni ‘70 non era quello di rimanere a Torino e stabilizzarsi, bensì quello di guadagnarsi una somma sufficiente per poter tornare in patria ed aprire un’attività in modo da poter avere un futuro migliore o una situazione familiare più tranquilla. Ma vivendo in una nazione civilizzata e industrializzata , ovvero modernizzata, anche perché la capacità di adattarsi è molto elevata per i cinesi, le aspettative cambiano, in un modo quasi naturale. Oggi come oggi, la maggior parte cerca un lavoro fisso e una famiglia stabile, magari dopo si può anche dare una mano ai parenti o amici che sono in difficoltà”.

 

Non mancano le problematiche di integrazione: la ricerca del Gruppo Abele ha messo in risalto le difficili relazioni con i genitori sia per gli adolescenti ricongiunti, sia per i ragazzi nati a Torino. Ma soprattutto gli anziani che arrivano in Italia si trovano quasi sempre in totale solitudine e isolamento.  Il livello culturale della popolazione cinese subalpina è medio-basso, poiché la maggior parte proviene dalle campagne, caratterizzate da ignoranza e povertà.  Da segnalare, poi, episodi preoccupanti sul fronte della legalità e della sicurezza sul lavoro.

 

Una sartoria gestita da cinesi è stata sequestrata qualche mese fa dalla polizia a Moncalieri  per violazioni delle norme più elementari in materia di sicurezza. Le macchine per cucire mancavano dei regolari dispositivi di protezione delle parti meccaniche. Inoltre mancava il documento di prevenzione dei rischi e la certificazione di conformità dell’impianto elettrico. Al momento del controllo erano presenti due persone ma le postazioni di lavoro erano sette. Un altro aspetto singolare è dato dalla bassa mortalità della popolazione cinese in città: secondo i dati del settore Statistica del municipio, il tasso di decessi è pari allo 0,006%, vale a dire di 18 volte inferiore ai comuni mortali torinesi. Lo scorso anno sarebbero morti solo 4 cinesi. A chi sospetta strani raggiri, un responsabile della comunità, Paolo Hu, ha risposto attraverso i giornali: “nessun mistero, la nostra è una popolazione giovane e sana”. Chissà. Questo complesso quadro sociale sta portando la comunità cinese a richiedere, attraverso le istituzioni pubbliche e le organizzazioni sociali torinesi, risposte adeguate alle proprie necessità.

 

Qualcosa si sta muovendo, lo dimostrano la recente costituzione di una unione industriale italo–cinese, l’Aicct (Associazione industriale commercianti cinesi di Torino) e il successo delle iniziative per il Capodanno cinese: tra gli eventi organizzati, oltre alla già citata mostra fotografica, un’esposizione speciale al Mao – Museo di arti orientali, lo spettacolo di musiche e balli tipici al teatro Valdocco e una grande festa al Palazzetto dello Sport del parco Ruffini.

Pazza estate, tornano i temporali e si abbassa la temperatura

PIOGGIA SAN CARLODal tardo pomeriggio di domani e nella giornata di giovedi’ assistiamo ad un rapido miglioramento, seppur con temperature molto basse per la stagione

 

 L’estate (che non è mai arrivata) sta finendo? Dopo qualche ora di tempo relativamente sereno e afoso, nella giornata di ieri, il cielo si farà nuovamente minaccioso in particolare domani.

 

Il bollettino meteo regionale dell’Arpa – agenzia regionale per l’Ambiente, annuncia rovesci a partire da oggi.

 

Ma la bassa pressione sarà al culmine domani, quando si verificheranno temporali anche di forte intensità, accompagnati da un abbassamento delle temperature. Ecco il bollettino Arpa:

 

Situazione generale ed evoluzione

Una vasta depressione, che staziona da giorni sull’Europa nordoccidentale, convoglia flussi umidi sul Piemonte, causando nuvolosita’ irregolare e qualche rovescio isolato nella giornata odierna. Domani la saccatura si approfondisce gradualmente verso la Francia e il nord Italia, causando qualche temporale localmente intenso sul settore settentrionale della regione. Mercoledi’ la bassa pressione ci interessa maggiormente, giungendo sulla nostra regione, con temporali diffusi, localmente anche di forte intensita’. Dal tardo pomeriggio di mercoledi’ e nella giornata di giovedi’ assistiamo ad un rapido miglioramento, seppur con temperature molto basse per la stagione

 

 

Tempo di crisi: Torino aperta per ferie tra vetrine e musei

cittàvuotaLa città d’agosto non è popolata solo di commercianti “aperti per ferie”: non si è svuotata del tutto perchè in molti hanno deciso di risparmiare suelle vacanze e sono rimasti a casa

 

Vi ricordate “serranda selvaggia”? Sì, proprio quella che, negli anni passati, caratterizzava il mese di agosto fatto di negozi deserti in città. Anche trovare un lattaio era una vera impresa. Bene, dimenticatevi quegli scenari. Oggi, a causa della crisi, la maggior parte degli esercizi commerciali non chiude (se non pochi giorni) per la pausa estiva.

 

I dati comunicati da Confesercenti indicano che a Torino resta aperto in questo periodo addirittura l’85% dei negozi situati in centro. Nelle altre zone della città, comunque, la media delle aperture si aggira sul 40/50%. I tempi sono cambiati e , spiegano i negozianti, “teniamo aperto d’estate per non chiudere per sempre in autunno”.

 

La città d’agosto non è popolata solo di commercianti “aperti per ferie”: non si è svuotata del tutto perchè in molti hanno deciso di risparmiare suelle vacanze e sono rimasti a casa. Si calcola ci siano 50 mila persone in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Per loro, oltre ai negozi aperti, è disponibile l’offerta culturale della città. Torino Musei, ad esempio, offre tutti i sabati di agosto (e anche a ferragosto) l’ingresso a Palazzo Madama, alla Gam o al Museo di arte orientale, al prezzo simbolico di un euro.

 

Anche la Reggia di Venaria propone ai torinesi (e ai turisti, anche se le statistiche dicono che nella città della Mole sono diminuiti) una serata regale per Ferragosto. Giovedì sarà possibile, al prezzo di 15 euro, visitare la residenza reale in notturna e assistere ad uno spettacolo di fuochi d’artificio.

 

Il Comune, intanto,  pubblica sul proprio sito web www.comune.torino.it  le variazioni ai mezzi pubblici e alla viabilità, le iniziative nelle diverse circoscrizioni cittadine, le notizie sulla sospensione di ZTL Centrale e sosta a pagamento, i turni di apertura di esercizi commerciali e distributori di carburante: “un’utile pagina di riepilogo di queste informazioni pratiche per la vostra estate in città. In continuo aggiornamento”.

 

Non mancano i disagi per chi resta in città. Abbiamo detto in un precedente articolo degli 80 cantieri stradali in corso. Se a Torino, grazie al traffico ridotto per la chiusura di scuole e uffici gli ingorghi a causa dei lavori sarnno limitati, non sarà la stessa cosa probabilmente sulla statale per l’aeroporto dove il comune di Caselle ha deciso di sostituire il guardrail. La prima parte dei lavori si è svolta a luglio ed è stato un calvario per gli automobilisti incolonnati in lunghe code. Ora i lavori riprendono martedi e mercoledì. I vacanzieri sono avvisati: se non vogliono perdere il volo sono pregati di recarsi all’aeroporto con molto, ma molto anticipo.

 

(Foto: il Torinese)