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Il Comune che multa chi getta a terra le mascherine usate

Dal Piemonte/ Saranno multe salate per chi abbandona a terra guanti e mascherine usati.

Lo ha deciso la giunta comunale di Borgosesia (Vercelli), con una apposita ordinanza valida fino al 31 luglio: chi abbandona sul suolo, a bordo strada o nei parchi  i dispositivi di protezione individuale, senza gettarli negli appositi contenitori, rischia una multa di 300 euro. I controlli saranno affidati alla la polizia municipale. Nell’ordinanza si fa riferimento alla normativa che prevede che guanti, mascherine, fazzoletti usati debbano essere gettati nei rifiuti indifferenziati.

Avetta (PD): “Trasporto pubblico, dalle parole ai fatti”

Palazzo Lascaris approva un Ordine del giorno presentato dal consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), che chiede di incentivare i mezzi individuali a basse o zero immissioni e l’acquisto di autovetture elettriche.

“Nella Fase3 bisogna scongiurare l’abbandono da parte dei cittadini del trasporto pubblico locale e il conseguente ritorno all’uso dell’auto privata, compromettendo così i risultati ottenuti in questi anni in termini ambientali. Occorre adottare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza degli utenti del TPL; sostenere i progetti delle aziende che riorganizzano gli orari di lavoro in ingresso/uscita dei dipendenti che utilizzano i mezzi pubblici; favorire la mobilità sostenibile anche attraverso incentivi economici per l’acquisto di autovetture elettriche o veicoli a basso impatto ambientale. Ma tutto questo deve andare di pari passo con la tenuta economica e finanziaria delle aziende di trasporto pubblico locale che investono nella qualità del servizio e danno lavoro a 7mila piemontesi”: con queste parole il Consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd) commenta l’approvazione all’unanimità da parte dell’Aula di Palazzo Lascaris dell’Ordine del giorno a sostegno del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile. “COVID-19, flessione domanda di TPL durante la FASE 2 e tutela dell’ambiente”.

“Tutti, almeno a parole, abbiamo a cuore la qualità dell’aria che respiriamo e la salvaguardia delle migliaia di posti di lavoro delle nostre aziende di TPL, sia pubbliche sia private – aggiunge il consigliere Alberto AVETTA – Ora, però, si deve passare dalle parole ai fatti. Dobbiamo valorizzare quanto ci sta insegnando l’emergenza sanitaria del Covid-19 per favorire un nuovo modello di trasporto che deve tenere insieme la salvaguardia dell’occupazione nel settore del TPL, la tutela degli operatori e dei passeggeri (quindi treni e autobus sicuri, puliti, in orario e con un numero di corse adeguate), l’adozione di misure integrative e innovative per favorire la mobilità privata sostenibile”. “L’Inail ha classificato il TPL come a rischio contagio da covid-19 medio-alto, in particolare nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione: per questo è prevedibile un ritorno massivo all’auto privata. Il tema al momento non è avvertito come urgente perché le scuole sono chiuse e molti  ricorrono al lavoro agile. Ma bisogna attrezzarsi per settembre. Per questo è importante da un lato intervenire sulla riorganizzazione degli orari di lavoro delle aziende e degli orari delle scuole, dall’altro favorire la mobilità a basso impatto ambientale sia attraverso la diffusione di mezzi individuali a bassissime e/o zero immissioni (biciclette elettriche, monopattini elettrici, scooter e/o auto elettriche), sia incentivando l’acquisto di autovetture elettriche o a basso impatto ambientale”.

Sanità, Icardi: “Al fianco di chi svolge le indagini”

«Ho appreso dagli organi di informazione delle indagini della Guardia di Finanza sugli appalti nelle Asl che vedono 19 indagati.

Concordo con il consigliere regionale Rossi che ci vogliono più anticorpi contro la corruzione, che sottrae risorse economiche alle cure dei piemontesi. Infatti, abbiamo previsto nella Direzione Sanità uno specifico settore Anticorruzione e Vigilanza che, a breve, sarà attivato proprio a contrasto di questi fenomeni. Nel merito di oggi, è del tutto prematuro esprimere valutazioni, se non ringraziare chi conduce le indagini che hanno come obiettivo far emergere eventuali episodi criminosi: esprimo la mia più ferma condanna rispetto a reati, come la turbativa d’asta e la corruzione, particolarmente gravi».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in merito alle notizie sulle indagini della Guardia di Finanza relative ad appalti in alcune Asl del Piemonte.

Per non dimenticare mai Piazza Tiananmen

Un centinaio di persone hanno manifestato ieri in Piazza Castello per ricordare il massacro di Piazza Tiananmen nel suo 31° anniversario. La manifestazione ha visto molti interventi coordinati dalla segretaria dei Radicali Italiani, Patrizia De Grazia.

De Grazia – con molto vigore e passione – ha sottolineato il rischio che a Hong Kong si verifichi un’altra specie di Tianamen, magari diluita nel tempo e meno sanguinosa, ma con la stessa volontà annientatrice di ogni libertà che caratterizza il Partito Comunista e il governo Cinese.

Quindi è stata molto critica nei confronti del nostro Ministro degli Esteri Di Majo, ed ah invitato alla massima unità di tutte le forze politiche culturali e sociali per difendere i manifestanti pro democrazia di Hong Kong, le minoranze etniche e religiose cinesi e tutti coloro che chiedono il rispetto dei diritti umani in Cina.  In risposta a queste richieste vi sono stati diversi interventi, fra i quali quello dell’assessore Maurizio Marrone, in rappresentanza del Presidente Cirio e di Giampiero Leo – portavoce del Coordinamento interconfessionale del Piemonte e già vice Presidente del Comitato diritti umani del Consiglio Regionale, che ha portato anche i più calorosi saluti del Presidente del Consiglio e del Comitato dei diritti umani, Stefano Allasia. Entrambi hanno assicurato che i manifestanti di Hong Kong e i democratici cinesi non verranno abbandonati al loro destino dalla Regione Piemonte e da molte realtà di solidarietà presenti sul nostro territorio. Ogni pressione possibile verrà esercitata anche sul governo nazionale e sull’Unione Europea, perché comprendano bene quello che rischiano tanto i cinesi amanti della democrazia – a partire dagli abitanti di Hong Kong – quanto i Paesi, le istituzioni, i princìpi e i cittadini democratici di tutto il mondo. A fronte delle forte adesione della Regione Piemonte e di molte realtà politiche, non è invece pervenuto alcun cenno di interesse né dal Comune di Torino né dal Movimento 5 stelle.

La ragazza cinese ritratta nella foto in alto, è una profuga di Hong Kong. Ha commosso tutti, perchè durante la sua testimonianza personale è scoppiata più volte in lacrime, sia per il dolore per la situazione che vivono lei e le sue amiche e amici, sia per l’emozione di essersi sentita accolta, amata e “protetta”

Fridays For Future lancia le sue proposte: “per un vero Ritorno al Futuro!”

Il 24 aprile, in occasione del Global Digital Strike, abbiamo lanciato Ritorno al Futuro, la nostra campagna per chiedere che la ripartenza dopo il Coronavirus non sia un ritorno alla normalità, ma un salto verso un mondo nuovo.

Chiediamo un grande piano di investimenti pubblici in grado di salvare non solo l’economia, ma l’intera umanità dal collasso climatico e sociale; il nostro appello e i nostri 7 punti, in cui delineiamo il nostro progetto, sono stati sottoscritti da oltre 300 scienziati, da migliaia di cittadini e decine di associazioni, tra cui Greenpeace, WWF, Legambiente, Terra!, Stop TTIP, Libera, CGIL, Slow Food e molte altre.

Oggi facciamo un ulteriore passo avanti: nella giornata mondiale dell’ambiente, pubblichiamo un “allegato” alla lettera con cui abbiamo lanciato la campagna: un documento, redatto con l’aiuto degli esperti e delle associazioni che ci hanno sostenuto, contenente nel dettaglio i principi e le misure che proponiamo alle istituzioni per mettere in atto la rinascita post-coronavirus.

Fra le richieste – che si aggiungono alle rivendicazioni storiche che FFF ha portato avanti in questi mesi – la riduzione delle emissioni di almeno il 7,6% l’anno, la ripubblicizzazione dell’acqua, la chiusura degli allevamenti intensivi, il trasporto pubblico diffuso, il rifinanziamento del sistema sanitario, la moratoria su trivellazioni e accordi commerciali, la riconversione delle imprese inquinanti e un abbandono dei mercati del carbonio in favore di misure più incisive. Il tutto dovrà avvenire grazie a un rinnovato impegno dello Stato nell’economia, possibile solo superando il paradigma dell’austerità e la trappola del debito. Vogliamo una transizione ecologica e giusta, che sostenga i lavoratori durante questo passaggio con un’espansione del welfare sostenuta ad esempio dai proventi di una carbon tax.

Le nostre proposte sono parte di un piano ambizioso, forse senza precedenti nella storia dell’Italia. Ma abbiamo la certezza – confermata da illustri economisti come il premio Nobel J. Stiglitz e da istituzioni  come il Fondo monetario internazionale – che non esiste un’altra strada per risollevarci da questa crisi sanitaria senza con ciò spianare la strada ad una serie di nuove catastrofi climatiche, sanitarie, umanitarie.

Vogliamo che il governo e il parlamento utilizzino le enormi risorse che vengono mosse in questo momento, in particolare grazie al Recovery Fund europeo, vincolando gli investimenti ad un reale piano di riconversione ecologica dell’economia. Negli scorsi giorni alcuni esponenti della politica italiana ci hanno dichiarato la loro gratitudine e il loro sostegno. E’ il momento che a queste parole corrispondano i fatti.

La giornata di oggi segna anche il ritorno di FFF nelle città d’Italia. Dopo essere stati costretti in casa a causa della crisi sanitaria, oggi in oltre 30 città italiane gli attivisti e le attiviste per il clima riprenderanno a manifestare, rispettando le disposizioni di sicurezza del Ministero della Salute. Nonostante le apparenze, la crisi climatica non si è fermata in questi mesi, ma anzi ogni giorno nel mondo causa nuovi disastri, come ad esempio l’invasione di locuste che abbiamo vissuto anche in Sardegna.

“Non possiamo permetterci di sprecare questo momento. Una simile occasione per cambiare rotta non si ripresenterà per anni. E in gioco non c’è ‘l’ambiente’. Ci sono le nostre vite, la nostra salute, la nostra economia, il nostro futuro.”

Petrarulo porta in commissione le “scale immobili”

Riceviamo e pubblichiamo / Venerdì 5 giugno  in commissione consiliare congiunta  verrà finalmente trattato, dopo un’attesa di mesi, un importante argomento  che il Capogruppo Petrarulo del Gruppo Consiliare Lista Civica Sicurezza e Legalità aveva sollevato con la mozione mecc. 2020 00657/002 avente ad oggetto “SCALE IMMOBILI: MA NON DOVREBBERO ESSERE MOBILI?”presentata in data 13 febbraio 2020.
Con questa mozione il Capogruppo Petrarulo chiede che il Consiglio Comunale impegni la Sindaca e la Giunta ad intervenire con urgenza per risanare la condizione delle scale mobili della metropolitana di Torino laddove questa sia danneggiata: ai tempi del deposito della mozione risultavano inagibili undici di esse. Chiede inoltre che si verifichi il contratto di assistenza e manutenzione e propone di considerare l’idea di cercare sponsorizzazioni da parte di aziende private che potrebbero godere dei benefici della pubblicità derivante  dal posizionamento dei banner sulle arcate trasparenti delle coperture e nel contempo la Città si vedrebbe sgravate dei costi da sostenere.

Scuole, Pd: “Occasione per metterle in sicurezza”

ODG Votato all’unanimità sugli interventi di edilizia scolastica durante la sospensione da Covid 19. Sarno-Rossi (PD): “Le scuole vuote sono l’occasione per metterle in sicurezza”

La situazione di “salute” degli edifici scolastici in Piemonte ad oggi non può e non dev’essere sottovalutata: gli edifici sono vetusti, la necessità di manutenzione straordinaria e anche ordinaria è sempre una questione attuale.

E’ per questo motivo che i Consiglieri PD Diego Sarno e Domenico Rossi hanno interrogato la maggioranza regionale chiedendo di utilizzare questi mesi di chiusura delle scuole per avviare un piano di ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie degli edifici, a partire dai progetti già stilati e presenti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale. “Siamo soddisfatti dalla risposta della maggioranza. Si è perso il treno della Fase 1 per adempiere a questi obblighi, non facciamoci scappare anche la Fase 2 e 3 e facciamo tutto ciò che è nelle nostre competenze per predisporre gli edifici scolastici alla ripartenza di Settembre” aggiungono i Consiglieri.
Il Consiglio regionale si è preso altresì l’impegno di sollecitare il Governo nazionale affinchè adotti i decreti attuativi necessari al proseguimento dei lavori. “Un ringraziamento è dovuto alle associazioni promotrici dell’appello “Scuole chiuse-cantieri aperti”” concludono i Consiglieri Dem “Ossia la Fondazione Benvenuti in Italia, Get Up (Udine), L’egalitè Sarzana (SP), MOVI, RIME (Trieste), Sermais (Novara) e 21 Marzo (Verbania)” e ACMOS (Torino).

Torino ricorda Tienanmen

Riceviamo e pubblichiamo / Anche l’Associazione radicale Adelaide Aglietta aderisce alla mobilitazione nazionale di Radicali Italiani per il 31° anniversario del massacro di Piazza Tiananmen.
A Torino scenderemo in piazza Castello domani (giovedì 4 Giugno) alle ore 17:30, con 155 cartelli che riporteranno i nomi di alcune delle vittime identificate di quella strage. Alla manifestazione hanno aderito ufficialmente Azione, +Europa, il Partito Democratico, il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito e l’associazione Marco Pannella, il coordinamento interconfessionale, attraverso la voce di Giampiero Leo, AiresVen (Movimento di Appoggio alla Resistenza del Venezuela), la Chiesa cinese di Dio Onnipotente, ADHRRF (Associazione per la difesa dei diritti umani e religiosi), Partito Liberale per il Piemonte. Speriamo inoltre nella partecipazione di alcuni Onorevoli di Forza Italia, compatibilmente agli impegni parlamentari”, lo dichiarano i coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Daniele Degiorgis e Patrizia De Grazia, insieme al Presidente di Radicali Italiani, Igor Boni. “Le repressioni del governo Cinese non sono mai finite. In 31 anni la situazione del rispetto dei diritto umani da parte del regime della Repubblica Popolare non è migliorata affatto. Lo dimostra quanto accade ad Hong Kong, il cui movimento pro-democrazia viene soffocato da una legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino. Domani potrebbe essere il turno di Taiwan, mentre i cittadini cinesi, i credenti, gli scrittori, gli insegnanti, i giornalisti, vivono quotidianamente nella paura del proprio stesso governo. Ci auguriamo che la manifestazione di domani veda partecipi quante più voci diverse, politiche e non. Perché indipendentemente dalle nostre rispettive differenze su molti temi, la democrazia e la libertà sono ciò che tiene in piedi il nostro Stato di Diritto e che ognuno di noi, a proprio modo, è chiamato a difendere.”

Giampiero Leo, portavoce del coordinamento interconfessionale Noi siamo con voi, ha dichiarato: “ In Italia abbiamo appena celebrato la festa della nostra Repubblica, basata su una Costituzione che tutela rigorosamente i diritti e le libertà fondamentali dell’essere umano. Se in questo momento storico tutti noi non fossimo realmente e attivamente solidali con la popolazione di Hong Kong e con tutti coloro che chiedono una pur minima democrazia in Cina, tradiremmo non solo queste coraggiose, eroiche persone, ma gli stessi principi che abbiamo appena celebrato.”

Salario minimo, Costanzo (M5S): “Regole comuni per i lavoratori”

“La crisi socio-economica che stiamo vivendo impone un impegno concreto a livello europeo per garantire a tutti i lavoratori un salario minimo equo, che permetta a tutti di condurre una vita dignitosa.

È sicuramente positivo l’avvio da parte della Commissione europea di una seconda fase di consultazioni di sindacati europei e organizzazioni dei datori di lavoro, allo scopo di individuare le migliori iniziative da adottare in questo senso, senza però cedere a compromessi al ribasso.
Ci auguriamo che si riesca ad arrivare a regole condivise e a individuare un quadro comune europeo in cui i vari stati membri potranno muoversi per assicurare ai lavoratori un minimo salariale”. Così Jessica Costanzo deputata del MoVimento 5 Stelle nella commissione Lavoro. “È importante che l’intenzione di uniformare i criteri da tenere in considerazione per garantire un trattamento salariale equo per tutti i lavoratori europei non venga abbandonata. Serve arrivare, con la collaborazione di tutte le parti sociali, a un risultato politico forte che assicuri le migliori tutele ai lavoratori, senza affidarsi a una semplice raccomandazione agli stati membri che potrebbe lasciare discrezionalità a discapito degli interessi dei lavoratori”, continuano.  “Dobbiamo portare avanti con determinazione la lotta alle disuguaglianze che in questa fase rischiano purtroppo di accentuarsi e dobbiamo fare in modo che l’assenza di indicazioni certe lasci spazio a comportamenti scorretti che determinano un pericoloso dumping salariale e sociale”, conclude.

Grimaldi (LUV): “possiamo permetterci concerti ed eventi all’aperto”

Coronavirus, cultura e scuola: “A differenza di Lega e soci, il mondo della cultura e del sapere ha rispetto e senso civico. La Città e la Regione mostrino di avere immaginazione”

“Abbiamo assistito ad assembramenti di piazza organizzati da membri delle istituzioni in spregio a ogni autorizzazione e misura di sicurezza, ma la riconquista delle piazze da parte delle persone è più che legittima e si può fare diversamente, come hanno dimostrato i lavoratori intermittenti della cultura: la crisi ha colpito tutti e lasciato prive di ogni tutela molte categorie, che hanno il pieno diritto di manifestare. Tuttavia mi chiedo perché nessuno pensi a come consentire forme di aggregazione altrettanto vitali come le lezioni nei parchi, una lettura per bimbi nei cortili delle scuole, gli spettacoli lungo i fiumi, i concerti e i festival musicali all’aperto. Certo, per gestire tutto ciò servono rispetto e senso civico, qualità che il mondo della cultura torinese ha dimostrato di possedere, a differenza di Lega e soci, gilet arancioni e teppaglia varia” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.

“È davvero ora” – prosegue Grimaldi – “che chi amministra la Città e la Regione mostri un po’ di capacità di immaginare soluzioni diverse. Il Presidente Cirio sappia che a volte si può osare, anziché sempre aspettare e arrivare ultimi, come è successo per i circoli ancora tutti chiusi a causa dei ritardi della Regione. Torino è piena di opportunità e spazi da aprire e utilizzare: i lungo fiume, i parchi, le aree dismesse siano occasione per portarci lontano dal ricordo di Piazza San Carlo ma anche dalla crisi Covid. I prati e i cortili delle scuole si aprano per i ragazzi che hanno perso mesi di didattica, come richiesto da gruppi di genitori e da atti proposti in Consiglio Comunale”.

Eleonora Artesio, Capogruppo di Torino in Comune, ha infatti presentato una mozione sull’apertura dei cortili scolastici il 27 aprile.

“Si può uscire in strada senza mancare di rispetto a chi ha lottato per tutti noi o ha perso un proprio caro” – conclude Grimaldi. – “Penso sia giunta l’ora di poter uscire per ascoltare qualcosa di meglio delle urla di Pappalardo (ahimè, non il cantante). Credo che qualche pensiero intelligente e dei suoni di basso non possano fare male a nessuno, sono convinto che quel mondo saprebbe offrire alle persone momenti di grande bellezza”.