“Un ennesimo regalo ai cacciatori”
Riceviamo e pubblichiamo / CACCIA: LA REGIONE LIBERALIZZA PER I CACCIATORI LE STRADE INTERDETTE PER RAGIONI AMBIENTALI
“Ennesimo regalo ai cacciatori dalla maggioranza di centrodestra che determinerà l’aumento esponenziale dei danni all’agricoltura”
Il Tavolo Animali & Ambiente, cui aderiscono le Associazioni ENPA, LAC, LAV, Legambiente L’Aquilone, LIDA, OIPA, Pro Natura e SOS Gaia, apprende con sgomento che il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato con i voti della maggioranza di centrodestra filovenatoria la proposta di legge 41 che prevede l’utilizzo di mezzi motorizzati su strade interdette per ragioni ambientali, (particolarmente fragili quelle di montagna), non solo ai soggetti incaricati ad esercitare operazioni di controllo faunistico, ma anche ai cacciatori.
Come ormai tutti sanno, tranne i nostri amministratori regionali (o fingono di non sapere), la caccia è la prima causa dell’aumento dei danni alle produzioni agricole e degli incidenti stradali.
Pensare di favorire il contenimento dei cinghiali attraverso la possibilità offerta ai cacciatori di accedere alle strade interdette per ragioni ambientali modificando la L.R.n.32/1982 che regola la conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale è perlomeno illusorio.
Le mute di cani utilizzati dalle squadre di caccia al cinghiale, oltre ad avere impatti importanti sulle altre specie selvatiche, stanano i gruppi di cinghiali dalle aree boscate dove non causano danni e ne determinano la dispersione sul territorio. I cacciatori abbattono solitamente gli esemplari adulti di maggiori dimensioni perché producono una maggiore quantità di carne. Gli esemplari giovani vengono raramente presi di mira perché saranno le prede dell’anno seguente. Il branco è abitualmente condotto dalla femmina anziana (quella di maggiori dimensioni) che solitamente è tra le prime vittime. Essa, con messaggi ormonali, riesce a regolare quella che gli studiosi chiamano “sincronizzazione dell’estro” delle femmine giovani. La sua uccisione determina la destrutturazione del branco, la dispersione dei giovani, la formazione di nuovi branchi e l’anticipazione del periodo fertile dei soggetti giovani. La specie aumenta il tasso riproduttivo e compensa in breve tempo le perdite con il risultato che il numero complessivo degli animali aumenta invece di diminuire.
All’aumentare degli abbattimenti aumentano proporzionalmente anche i danni.
La Regione ha così anteposto il divertimento e “l’occupazione militare” del territorio da parte di una minoranza armata agli interessi dei coltivatori e di tutti gli altri cittadini.
Con la dispersione dei cinghiali causata dalla caccia e dalle attività di controllo aumentano gli attraversamenti stradali e gli incidenti e i fenomeni di colonizzazione delle aree periurbane e urbane.
Proprio lo scorso 20 giugno 2020 il “Tavolo Animali & Ambiente” ha realizzato il convegno on line
“CINGHIALE è ora di cambiare. La parola alla scienza. Strategie diverse per una convivenza pacifica con la fauna selvatica” che ha ampiamente motivato il fallimento delle azioni di contenimento del cinghiale attraverso gli abbattimenti e illustrato quali dovrebbero essere le azioni corrette per affrontare il problema dei danni prodotti dalla specie.
Gli interessati possono rivederlo al link http://www.animaliambiente.it/convegnocinghiale2020.html
Giova ricordare che il cacciatore è l’unico soggetto che non ha interesse a vedere ridotto il numero dei cinghiali sul territorio!
L’approvazione dell’ordine del giorno proposto dal Movimento 5 Stelle volto ad attivare “programmi di sperimentazione che permettano l’allontanamento e il contenimento degli ungulati con metodi innovativi non cruenti” suona come una presa in giro perché i metodi ecologici e preventivi sono previsti dalla legge, esistono e sono efficaci e dovrebbero essere anteposti agli abbattimenti.
Per il Tavolo Animali & Ambiente
Roberto Piana
LAC – Lega Abolizione Caccia
Alpignano eco-logica, futura e solidale
“Un diversivo la commissione di indagine bipartisan”
“Evitiamo di illudere i cittadini che si possa arrivare ad accertare errori e responsabilità su quanto accaduto in fase di emergenza Covid con un diversivo. L’insediamento bipartisan di una commissione di indagine in seno alla commissione sanità della Regione Piemonte, dopo aver negato la costituzione di una commissione di inchiesta, è un’arma spuntata che porterà poco o nulla” dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Lo dico – continua Locatelli – – anche alla luce della mia decennale esperienza di Consigliere regionale di opposizione alle Giunte Formigoni in Lombardia riguardo l’istituzione di commissioni innocue destinate a non concludere nulla. Ragion per cui mi sembrano del tutto fuori luogo le dichiarazioni di soddisfazione rilasciate dal Pd che ha ottenuto con voto unanime la presidenza di una commissione priva di poteri effettivi, sottoposta al controllo numerico della maggioranza di centrodestra che governa la regione. Una commissione che è un contentino poco rispondente alla domanda di accertamento di errori e responsabilità riguardo la gestione dell’emergenza in Regione Piemonte e le scelte di taglio della sanità pubblica che sono state perseguite nel corso degli anni da schieramenti di centrodestra e centrosinistra. Errori e responsabilità che, per quanto ci riguarda, con particolare riferimento a quanto accaduto nelle Rsa, abbiamo chiesto di perseguire tramite un esposto su cui la Procura della Repubblica ha aperto un filone di inchiesta”.
“Sulla riapertura delle scuole regna il caos. Famiglie e studenti sono stati abbandonati a loro stessi, gli enti locali non hanno ancora avuto indicazioni precise per la ripartenza.

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / Albisola Marina, vecchia meta dei torinesi nel secolo scorso, ospiterà l’11 esima edizione di “Parole ubikate in mare“ sul tema “Libertà e rinascita“ con incontri con Moni Ovadia, comunista e nemico dichiarato di Israele, Dario Vergassola, Gad Lerner e Marco Revelli. La rassegna è organizzata dalla libreria Ubik di Savona che ha da sempre un preciso orientamento politico che non hanno più neppure le librerie Feltrinelli divenute molto più liberali

Caso Manital, cosa sta succedendo?
“Il Governo ci ha comunicato l’avvio della procedura di amministrazione straordinaria nei confronti di Manitalidea spa a seguito della dichiarazione dello stato di insolvenza da parte del Tribunale di Torino il 4 febbraio scorso” afferma Jessica Costanzo, deputata M5S prima firmataria dell’interrogazione al Mise su Manitalidea spa a cui il Governo ha dato risposta.
“Per quanto riguarda quest’ultima – prosegue Costanzo – il quadro scoperto dal Tribunale è come sospettavamo sconcertante: erogazione dei pagamenti ai lavoratori e contabilità generale ferme al 30 settembre 2019, due sole unità operative rimaste (il direttore amministrativo e il responsabile della contabilità), indisponibilità di tutti i conti correnti bancari oggetto di pignoramento da parte di oltre 100 creditori.
I Commissari hanno agito subito per aggiornare la contabilità generale e liberare, con grandi difficoltà, i conti correnti dai pignoramenti. Sono poi stati organizzati incontri con i clienti per migliorare la qualità dei servizi ed evitare, soprattutto, le rescissioni contrattuali.
Va detto che i dipendenti di Manitalidea a partire dal 4 febbraio 2020, ricevono regolarmente lo stipendio nonché le spettanze dovute, mentre per il pregresso, trattandosi di credito concorsuale, si dovrà attendere un po’ di lo stato passivo, la cui prima udienza di verifica si è tenuta il 9 luglio 2020″.
“Va poi chiarito – specifica Costanzo – che la procedura straordinaria ha riguardato solo Manitalidea SPA e non anche il Consorzio Manital, comunque controllato dalla prima per il 93 per cento. Questo purtroppo significa che i Commissari non dispongono attualmente di un alcun potere di gestione del Consorzio, ma solo di Manitalidea Spa. Il Consorzio è purtroppo una questione a parte, distinta da Manitalidea, e però di grande rilievo visto il suo peso in una serie di servizi erogati in tutt’Italia e fondamentali in epoca Covid (pulizie nelle scuole e in vari enti pubblici, ad esempio). Il problema è che dipendendo il consorzio da Manitalidea spa, le difficoltà finanziarie di quest’ultima si sono ripercosse sul Consorzio: dall’insolvenza della controllante Manitalidea si è avuta a cascata l’insolvenza del consorzio, che a sua volta non ha quindi più regolarmente pagato i diversi consorziati coinvolti nelle attività produttive, i quali non hanno più potuto pagare le maestranze”.
“In ogni caso – chiarisce Costanzo – i Commissari hanno agito con tutte le loro prerogative e dei risultati si sono ottenuti: Manitalidea ha provveduto innanzitutto a pagare le spettanze correnti ai consorziati, salvaguardandone l’operatività e scongiurandone il fallimento, e si è ottenuta la rimozione del consiglio di amministrazione in carica. E’ stato anche ristabilito un dialogo con importanti committenze (quali le scuole della Campania) per assicurare il riavvio delle attività ad oggi sospese. Infine, ottenendo provvedimento di sospensiva, si è impugnato il procedimento di esclusione da importanti gare Consip («Caserme», «Beni Culturali» e «Sanità»).
“Ora – conclude Costanzo – il MiSE ha garantito che nell’ambito dei propri poteri di vigilanza e adottando ogni iniziativa di competenza, continuerà a monitorare la situazione al fine di rassicurare i lavoratori e mantenere i livelli occupazionali”.
“Oggi finalmente si è insediato il Gruppo di Lavoro che si occuperà dell’indagine sul Covid-19, del quale sono stato designato coordinatore.
Sono molto soddisfatto perché, come ho più volte ribadito nei mesi scorsi, sarà uno strumento importante non solo per accertare i fatti, ma anche per elaborare linee guida importanti che ci consentiranno di affrontare il prossimo autunno e eventuali nuove ondate del contagio. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei piemontesi e dobbiamo lavorare per costruire le migliori condizioni sanitarie possibili” afferma il Consigliere regionale Pd Daniele Valle, Coordinatore della Commissione.
“L’indagine – spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo – ci consentirà di confrontarci per migliorare la sanità nella nostra Regione e comprendere che cosa possa e debba essere modificato in questo campo. Potremo verificare lo stato dell’arte della nostra sanità e ridisegnarla. Abbiamo voluto con forza questa indagine perché capire che cosa non ha funzionato e quali errori sono stati commessi durante la pandemia potrà aiutarci a non ripeterli e a rispondere tempestivamente alle emergenze future. Nessun processo, quindi, ma una collaborazione costruttiva per migliorare il sistema sanitario”.
Verdi-Europa Verde verso il 2021
Riceviamo e pubblichiamo/ Le elezioni comunali di Torino sono ormai alle porte.
Nei giorni scorsi noi Verdi – Europa Verde Torino insieme a Volt, abbiamo sfilato con uno striscione lungo 15 metri di colore verde e viola (colori delle due forze politiche) al Parco Michelotti, per denunciare lo stato di abbandono di quest’ultimo e per far conoscere ai torinesi, l’Onda” di rinnovamento e quindi la nostra proposta politica per far ripartire la città, dal 2021.
“Serve un nuovo piano di riqualificazione edilizia che punto all’efficientamento energetico, all’energia rinnovabile per arrivare alla riqualificazione della città, creando lavoro al tempo stesso e bloccando così anche il consumo di suolo”, dichiarano i due co-portavoce regionale dei Verdi, Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi.
Perché, nonostante gli slogan, tanto resta da fare e manca una strategia di lungo periodo che valorizzi e incrementi il capitale verde della città e possa rendere Torino, veramente sostenibile.
Da tempo, ormai, la città subalpina così come l’Italia e l’Europa intera, sta facendo i conti e sperimentando gli effetti dei cambiamenti climatici e la crisi economica innescata e, in alcuni casi, accentuata, dalla pandemia da coronavirus.
Dunque, il capoluogo piemontese, ha bisogno, come dicevamo, di un radicale cambio di rotta, una nuova classe politica che abbia davvero a cuore e metta in PRIMO PIANO i temi ambientali e sociali e non sia restia alle novità, ad esempio, dal punto di vista della mobilità.
I NOSTRI PUNTI PRINCIPALI:
1) un albero per ogni residente per adattare la citta ai cambiamenti climatici e abbattere l’inquinamento atmosferico;
2) green New deal metropolitano, creazione posti di lavoro tramite investimenti verdi;
3) ridisegnare la rete trasporto pubblico locale, incentivando elettrico e aumentando le linee tranviarie inglobando le periferie.
4) un posto negli asili nido PUBBLICI in modo da far ritornare soprattutto le donne nei posti di lavoro e aiutare i più piccoli ad intraprendere ed iniziare un percorso educativo.
“Crediamo che Torino abbia bisogno di un radicale cambio di rotta: una nuova classe politica che riesca ad attuare un Green New Deal metropolitano in grado di creare nuovi posti di lavoro investendo sull’economia sostenibile”, cosi i due commissari dei Verdi della provincia di Torino, Antonio Fiore e Angela Plaku.
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Nuove adesioni a Fratelli d’Italia
Riceviamo e pubblichiamo / Fratelli d’Italia annuncia l’adesione al partito da parte del Sindaco di Cervere Corrado Marchisio e del Sindaco di Lequio Tanaro Raffaele Dalmazzo.
“Le fila di Fratelli d’Italia in Provincia di Cuneo continuano ad arricchirsi di Amministratori eccellenti” commenta il Capogruppo in Consiglio Regionale Paolo Bongioanni. “L’ingresso di Corrado Marchisio, amico personale da sempre e stimatissimo amministratore che con il suo lavoro fa grande questa terra, tanto quale sindaco, quanto come promotore del territorio, non può che rendermi sempre più fiducioso sulle capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini di Fratelli d’Italia”.
“Sono profondamente soddisfatto dell’ingresso di Raffaele e di Corrado in Fratelli d’Italia” sostiene il Coordinatore Provinciale William Casoni. “Due amministratori competenti e capaci che renderanno sempre più capillare la nostra presenza sul territorio, aiutandoci a rispondere con attenzione alle diverse istanze dei cittadini.”
“Con Corrado e Raffaele il Partito acquisisce nuove competenze e nuove professionalità. Stiamo crescendo, grazie alla coerenza della nostra leader Giorgia Meloni, alla forza delle nostre idee e anche grazie alle tante persone che sul territorio si battono ogni giorno per tutelare i cittadini. Sono certa che l’apporto di Corrado e Raffaele sarà, anche in questo, di massima importanza” dichiara l’Onorevole Monica Ciaburro.
“Concordo con le parole del Presidente Paolo Bongioanni” commenta Rocco Pulitanò, Responsabile Provinciale per gli Enti Locali di Fratelli d’Italia. “L’aver acquisito Raffaele Dalmazzo, sindaco di un piccolo comune che, insieme a tanti altri, costituisce l’asse portante della nostra meravigliosa Provincia, è motivo di grandissima soddisfazione.”