Siglato un accordo di partnership per nuove ricerche nel settore della mobilità
Analisi dei dati e Intelligenza Artificiale alla base della nuova collaborazione tra l’Ateneo e il Gruppo per lo studio e la progettazione dei veicoli commerciali del futuro
Iveco Group sarà anche Sponsor ufficiale di Biennale Tecnologia 2024 “Utopie realiste”
Il Politecnico di Torino e Iveco Group (EXM: IVG) hanno firmato un accordo di collaborazione volto a sviluppare ricerche e programmi condivisi nel settore della mobilità, soprattutto per potenziare, nei prossimi tre anni, studi e ricerche all’avanguardia nel campo della progettazione dei veicoli commerciali, con lo sguardo rivolto all’innovazione sostenibile.
La cerimonia di firma si è svolta presso il Rettorato del Politecnico di Torino e ha visto la partecipazione di Guido Saracco Rettore del Politecnico di Torino, della Professoressa Giuliana Mattiazzo, Vicerettrice per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino, Francesco Tutino, Chief Human Resources & Information Technology Officer, Iveco Group, e Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer, Iveco Group.
Gli studi sviluppati in collaborazione con l’Ateneo si focalizzeranno sul contributo della digitalizzazione, coadiuvata dagli algoritmi di Intelligenza Artificiale, alla progettazione di nuovi sistemi di propulsione innovativi, che supportino la transizione verso un futuro più sostenibile. In questo gli aspetti legati alla gestione energetica e alla riduzione dell’impatto sul territorio sono gli obiettivi che i partner intendono raggiungere nel corso della collaborazione, obiettivi perseguibili adottando, nelle ricerche congiunte, le metodologie di LCA – Life Cycle Assessment criteria & eco-design. Strumento fondamentale a supporto del Green Deal Europeo e della sostenibilità ambientale, la LCA è una metodologia di valutazione multi-criterio in grado di coprire un’ampia varietà d’impatti associati alla salute umana, a quella dell’ecosistema e alla disponibilità di risorse.
La storica collaborazione va però già oltre gli ambiti individuati dall’accordo: Iveco Group si conferma Sponsor ufficiale di Biennale Tecnologia 2024, l’evento organizzato dal Politecnico di Torino per riflettere sul rapporto tra la tecnologia e la società, promuovendo insieme cultura tecnica e divulgazione scientifica. Dal titolo “Utopie realiste”, l’edizione di quest’anno, che avrà luogo dal 17 aprile al 21 aprile 2024, si rivolge a un pubblico ampio e diversificato, a cui si richiede di coniugare immaginazione e progettazione, idee e realtà, concrete visioni e inedite prospettive, con il fine ultimo di pensare insieme nuovi possibili mondi.
Oltre alla ricerca, la collaborazione coinvolge anche attività sportiva: dal 2023 Iveco Group e IVECO, il suo marchio che progetta, produce e commercializza veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, sono i nuovi “Title Sponsor” della squadra di rugby del CUS Torino, il Centro Universitario Sportivo torinese che è la più grande polisportiva a livello nazionale.
Ha dichiarato il Rettore Guido Saracco: “Iveco Group è certamente uno dei partner storici del Politecnico, e sono moltissime le collaborazioni che negli anni hanno rappresentato storie di successo, non ultime la sponsorizzazione di Biennale Tecnologia e della squadra di rugby del CUS. Con questo accordo la collaborazione viene formalizzata consentendo nuovi ed importanti progetti nell’ambito della mobilità e dei veicoli commerciali del futuro, così come importanti opportunità professionali per i nostri studenti”.
Francesco Tutino, Chief Human Resources & Information Technology Officer, Iveco Group, ha commentato, “Questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra storica collaborazione con il Politecnico di Torino. Questa partnership, che ha radici profonde, si arricchisce ora di una struttura ancora più efficiente, che sistematizza le numerose attività che da tempo legano Iveco Group all’Ateneo. L’importanza di un dialogo costante con il mondo della ricerca e con centri di eccellenza a livello internazionale come il Politecnico di Torino è fondamentale per un player come Iveco Group, soprattutto in un momento in cui il nostro settore sta evolvendo a un ritmo sempre più rapido. In Iveco Group crediamo fermamente nell’importanza della formazione continua, consci del fatto che la nostra capacità di innovare, adattarci ed eccellere è profondamente radicata nel nostro impegno a promuovere lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze”.
Da oggi anche ragazze e ragazzi dai 14 anni potranno utilizzare SATISPAY e pagare in autonomia, attraverso il sistema di mobile payment alternativo e indipendente dai circuiti tradizionali delle carte di credito e di debito.
Oggi in Italia ci sono oltre 2 milioni di adolescenti, la maggior parte dei quali ha un proprio smartphone ed è abituata a destreggiarsi tra le diverse app in un contesto dove l’uso dei contanti è sempre più in calo, passando dall’82% di transazioni nel 2019 al 69% nel 2022. Satispay si rivolge ora a questa nuova generazione di nativi digitali che da oggi potranno pagare in autonomia con Satispay, imparando a gestire il loro denaro e acquisendo maggior consapevolezza e indipendenza sulle proprie spese.
Il servizio è attivo in Francia, Italia e Lussemburgo.
Per i giovani accedere a Satispay è molto semplice. Basta scaricare l’app sul proprio smartphone e registrarsi inserendo i dati identificativi, indicando un genitore o tutore legale che potrà autorizzare la creazione dell’account, solo se iscritto. Il wallet potrà essere ricaricato ricevendo denaro dai familiari, che potranno impostare un budget ricorrente o una paghetta digitale, che i giovani potranno utilizzare per fare acquisti nei negozi o e commerce che rientrano nelle categorie merceologiche utilizzate dai minori o per scambiare soldi tra amici. Tutte le transazioni potranno avvenire nei limiti del saldo disponibile, non utilizzando i contanti si ridurranno anche i rischi associati a furto o smarrimento.
All’interno della app i ragazzi possono tenere traccia delle proprie spese e grazie alla funzionalità risparmi creare dei salvadanaio da alimentare con accantonamenti settimanali o cashback e arrotondamenti sui pagamenti effettuati, iniziando a comprendere il valore dei piccoli importi per realizzare i loro desideri.
Mara Martellotta
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori
Attraverso il Provvedimento n. 825/2024, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il Modello della Certificazione Unica 2024. Rese note anche le istruzioni per la sua compilazione e la deadline entro la quale deve essere consegnato ai recipienti: il 18 marzo 2024. Il termine consueto – ossia il 16 marzo – capita di sabato, quindi è slittato di due giorni.
Dal Modello della Certificazione Unica 2024 si intravede come è costituito il documento, che avrà il consueto frontespizio per la trasmissione del trattamento. La CU 2024 dovrà contenere i dati anagrafici del soggetto obbligato alla comunicazione delle certificazioni e del soggetto che si è preso l’incarico per effettuare la comunicazione.
Vi sarà, inoltre, il Quadro CT, nel quale dovranno essere indicati – solo e soltanto nei casi previsti – la sede telematica presso la quale saranno inviati il flusso che contiene i risultati finali delle Dichiarazioni 730, ossia il Modello 730-4 ed il Modello 730-4 integrativo.
Sono state contestualmente approvate le istruzioni per la sua compilazione ed è stata definita la deadline per la consegna ai lavoratori: il 18 marzo 2024.
Il termine ultimo per la consegna slitta, invece, al 31 ottobre 2024 per le certificazioni uniche al cui interno siano contenuti esclusivamente dei redditi esenti o non dichiarabili attraverso la dichiarazione dei redditi precompilata.
In questo caso è possibile effettuare l’invio telematico entro i termini di presentazione del Modello 770, ossia della dichiarazione dei sostituti d’imposta. Che è appunto il 31 ottobre 2024.
La certificazione unica 2024 presenta alcune importanti novità:per i lavoratori dipendenti del settore turistico è stata introdotta la tassazione agevolata; è stato riorganizzato il lavoro sportivo dilettantistico e professionistico; la soglia dei fringe benefit dei lavoratori con figli a carico è stata innalzata a 3.000 euro; è stato introdotto il trattamento integrativo speciale che viene erogato nei confronti dei lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale;viene rideterminata la riduzione Irpef che spetta ai lavoratori che fanno parte del comparto sicurezza e difesa.
Per contribuenti che hanno aderito al regime forfettario o a quello di vantaggio, è stato abolito l’obbligo di inviare la certificazione unica. Ad introdurre questa novità è stato il Decreto per la semplificazione degli adempimenti tributari, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 gennaio 2024.
Attenzione, però, l’eliminazione di questo obbligo parte dall’anno d’imposta 2024. Questo significa, in altre parole, che i contribuenti per i quali si applica il regime forfetario devono ricevere la certificazione unica relativa ai compensi percepiti nel corso del 2023. L’obbligo decade unicamente per quelli che vengono corrisposti nel corso del 2024.
I sostituti d’imposta, in altre parole, saranno tenuti a rilasciare la certificazione unica entro il 18 marzo 2024, che è relativa alle somme percepite dai forfettari e dai minimi nel 2023. Quella in scadenza il prossimo anno – il 16 marzo 2025 – che si riferisce ai compensi del 2024 non dovrà essere inviata.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.
Il Salone del Vino di Torino giunge alla sua II edizione da sabato 2 a lunedì 4 marzo all’interno di due spazi espositivi: le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Ad anticiparlo, una settimana di eventi diffusi in tutta la città all’interno di un ricco palinsesto OFF del Salone, che da quest’anno ruota attorno a due sedi principali, Il Circolo dei lettori e Combo Torino. Sono infatti oltre 100 gli appuntamenti in programma da martedì 27 febbraio che accompagnano il pubblico fino al lungo week end del Salone del Vino di Torino. Una grande manifestazione, dedicata a tutti gli amanti del vino pensata per raccontarlo attraverso tradizione e innovazione, cultura, musica e letteratura.
Mission del Salone del Vino di Torino 2024 è raccontare il Piemonte del vino in tutte le sue sfaccettature e tipicità, alla scoperta delle radici profonde di un territorio capace di guardare al futuro, attraverso la lente di ingrandimento della sostenibilità. Un viaggio che narra i terroir, con l’obiettivo di valorizzare la grande diversità e la ricchezza vitivinicola del Piemonte.
Il Salone del Vino di Torino 2024 è organizzato da KLUG APS con il patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino e Provincia; con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino; con il contributo di Fondazione CRT e con la partecipazione e la collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
“L’edizione 2024 del Salone del Vino di Torino sarà un’esperienza autentica e coinvolgente: avremo l’opportunità di entrare in contatto diretto con cantine provenienti da tutta la nostra regione, con giovani produttori e realtà di eccellenza, assaporando il vino in un contesto che va oltre la degustazione. Ricostruiremo e restituiremo uno spaccato omogeneo e articolato del nostro territorio”, spiega Patrizio Anisio, Direttore del Salone del Vino di Torino.
Sono 500 le cantine attese tra l’esposizione del weekend e il ricco programma di approfondimento del Salone OFF; il palinsesto indaga e promuove la sostenibilità, ambientale, economica e sociale, anche grazie al neonato comitato scientifico.
“L’approccio all’organizzazione della manifestazione è stato guidato dalla filosofia del design system, cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale e promuovendo pratiche sostenibili, sottolinea Luca Spadon, presidente dell’Associazione KLUG. La programmazione culturale analizza le sfide e le opportunità del presente, spaziando dall’uguaglianza di genere all’inclusione sociale, dalla promozione della cultura e dell’arte alla responsabilità sociale d’impresa, approfondendo le sfide del cambiamento climatico e scandagliando le ricerche scientifiche e le innovazioni tecnologiche.”
IL SALONE DEL VINO DI TORINO 2024 La seconda edizione del Salone del vino di Torino entra nel vivo sabato 2 e domenica 3 marzo, con il fitto weekend di esposizione vitivinicola dedicata al grande pubblico, che verrà ospitata tra le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Si prosegue lunedì 4 marzo, nelle stesse location, con la giornata dedicata agli operatori professionali.
Grande novità di questa edizione 2024 sarà inoltre il coinvolgimento di una regione ospite: la Valle d’Aosta che, insieme al Consorzio Vini Valle d’Aosta, alle sue cantine vitivinicole e i suoi grandi spirits, darà l’opportunità al grande pubblico di conoscere un territorio ricco di storia e tradizioni.
DUE LOCATION: OGR TORINO E MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO
Al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano si potrà degustare una selezione di cantine da tutto il Piemonte. L’Aula della Camera Italiana sarà dedicata alle cantine artigiane e alle cantine dell’Associazione dei vini biologici e del Consorzio di Cocconato, con una sezione di rappresentanza nazionale e internazionale a cura della Torino Wine Week, oltre alle storiche eccellenze vitivinicole piemontesi. Restando all’interno del Museo, si potrà inoltre degustare una selezione di Vermouth piemontesi e, in Sala Plebiscito, ogni giorno, sono in programma 4 masterclass gratuite per il pubblico del Salone, tra le altre Spirito Agricolo, Cascina Rural, Le Viti, Cascina Corte, per approfondire la conoscenza e l’impegno delle cantine volto alla tutela delle tradizioni e della sostenibilità ambientale.
Alle OGR Torino, si potranno invece incontrare i consorzi e le associazioni di tutela e di promozione, le enoteche regionali e le centinaia di cantine a fotografare il Piemonte, a cui si aggiungeranno quelle ospiti provenienti quindi dalla Regione Valle d’Aosta, oltre ancora alle grappe e agli spirits. Anche negli spazi di Snodo, ogni giorno, il pubblico potrà partecipare a 4 masterclass gratuite e non, per ampliare la propria conoscenza sul mondo del vino in Piemonte. Strada del Barolo e grandi vini di Langa approfondirà i cru e le annate del re dei vini il Barolo, Fisar Torino ci guiderà invece alla scoperta dei grandi vini valdostani, mentre con l’Enoteca Regionale del Roero si esploreranno i grandi vini di questo territorio. Grazie all’Onav Torino si scopriranno i meravigliosi Dolcetti di Ovada, e ancora con Ais Piemonte le grandi bolle piemontese, insieme al Consorzio Alta Langa. E poi ancora i vini eroici dei sorì del Moscato, i vini della Val Susa, le grandi fresia con il Consorzio della Freisa di Chieri, le grappe con il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e grappa di Barolo e l’ ANAG associazione nazionale assaggiatori di grappa.
Sabato 2 marzo, il palco principale del Salone del Vino di Torino ospiterà, dalle ore 18, il panel su sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici in relazione al mondo del vino e dell’enogastronomia insieme a Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e Divulgatore scientifico, Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale e alle politiche per l’ambiente e i docenti Luca Giorgio Carlo Rolle e Paolo Sabbatini del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali ed Alimentari. L’incontro sarà moderato da Luca Ferrua, direttore de Ilgusto.it (Gruppo Gedi). Si approfondiranno inoltre le potenzialità e le criticità della filiera vitivinicola e dei suoi sottoprodotti, nel talk a cura del Prof. Tamborrini e la Dott. Eleonora Fiore, Università di Parma e Politecnico di Torino, con la moderazione del giornalista Danilo Poggio. Al centro del dibattito, anche il tema dell’enoturismo e del rapporto tra vino e città insieme a Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, Paolo Chiavarino assessore al Commercio della Città di Torino, i docenti Giovanni Peira e Alessandro Bonadonna del Dipartimento di Management Valete Cantino dell’Università degli Studi di Torino e Corrado Scapino – presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino. A concludere la giornata, Luca Paiardi e Danilo Ragona, il primo architetto e musicista, il secondo imprenditore e designer, amici in viaggio per dimostrare come i limiti della disabilità possano essere superati. Al Salone del vino di Torino racconteranno Borghi in Carrozza e Viaggio Italia, oltre al lancio delle loro nuove iniziative di ricerca e approfondimento.
Domenica 3 marzo alle 15:00 si guarderà al futuro, alle sfide della viticoltura eroica e alla valorizzazione dell’enogastronomia insieme alla Regione Valle d’Aosta e al Consorzio Vini Valle d’Aosta, in dialogo con la giornalista Piera Genta del Corriere della Sera. Al centro della giornata, anche la presentazione della nuova Guida Go Wine Cantine d’Italia 2024, insieme al presidente Massimo Corrado e la presenza di alcune delle storiche cantine piemontesi che ‘valgono il viaggio’.
Lunedì 4 marzo, in occasione della giornata dedicata agli operatori professionali, alle OGR Torino sarà presente una delegazione di buyer del nord Europa. La delegazione di operatori danesi e tedeschi è composta da importatori di media taglia, distributori attivi nel comparto ho.re.ca, enoteche specializzate e wine bar. A loro sarà dedicato un programma volto a scoprire i vini piemontesi attraverso Masterclass, visite guidate del Salone ed incontri con i produttori. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Unioncamere Piemonte con l’obiettivo di favorire l’incontro tra i piccoli produttori presenti al Salone e operatori del Nord Europa. Sul palco principale delle OGR Torino si parlerà anche di Politiche locali del cibo e stili di vita sostenibili nell’ambito dell’Atlante del Cibo, con l’Agronomo Massimo Pinna e il Prof. Egidio Dansero del Dipartimento di Culture, Politica e Società di Unito. Infine, un intero focus di approfondimento è dedicato ai Giovani Viticoltori dei territori della Valsusa, del Pinerolese, della collina Torinese e del Canavese a confronto con la Città Metropolitana di Torino.
IL SALONE DEL VINO COME PIATTAFORMA PARTECIPATIVA: IL PIÙ GRANDE PALCO DI RAPPRESENTANZA DEL PIEMONTE DEL VINO
La partnership con più 18 realtà di tutela e promozione – il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese DOC, Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG, Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Valsusa, Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni minori, Strada del barolo e i grandi vini di langa, Associazione nazionale Le Donne del Vino, Associazione dei comuni del Moscato, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione dei Vini Biologici, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, ·Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo, Enoteca regionale del Roero, Enoteca Regionale di Ovada e Monferrato, Torino DOC – rende la tre giorni del Salone del Vino, il più grande palco di rappresentanza del Piemonte del vino.
Il Salone del Vino nasce e cresce sempre più, quindi, come piattaforma partecipativa, volta a dare spazio direttamente alla cantine piemontesi come agli enti di tutela e promozione piemontesi, coinvolgendo nel percorso tanti compagni di viaggio: Associazione Go Wine, Fisar di di Torino e Le Strade di Torino, Libreria Bodoni.
Nell’ambito di questa edizione 2024, si aggiungono inoltre numerose collaborazioni: Borghi in carrozza – Viaggio Italia, il Progetto 8 Pari, l’Associazione SoloRoero, Cultura Liquida, To Housing, SeeYouSound, l’Ais Torino. Inoltre si consolidano le collaborazioni con l‘associazione FEA, Pin Torino, e l’Onav Torino. Il Salone diventa inoltre cashless, con una piattaforma digitale dedicata, per il pubblico e le cantine, che offrirà possibilità di approfondimento e scambio. Anche la formazione trova spazio con momenti dedicati ai volontari, grazie alla collaborazione con GxT e Senior Civico, incentrati sulla storia della viticoltura piemontese, l’enologia e la degustazione, al fine di offrire una crescita a tutti i soggetti che aderiscono volontariamente alla manifestazione. Si aggiunge inoltre la collaborazione con Engim, al fine di aprire lo sguardo verso le nuove generazioni di operatori enogastronomici. Grazie al protocollo d’intesa per il coordinamento generale del Salone del Vino – siglato tra l’Associazione Klug APS, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino – la manifestazione sottolinea sempre di più il suo impegno verso una promozione enoturistica nazionale ed internazionale. In particolare, grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte, la giornata di lunedì 4 marzo sarà animata da buyer internazionali oltre a tutto il comparto professionale del Piemonte e non solo, coinvolto anche grazie al sostegno di Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
Continua inoltre l’attenzione verso le cantine di Torino e provincia grazie alla collaborazione con la Camera di commercio di Torino e la sua selezione Torino DOC e la Città Metropolitana di Torino.
Turismo Torino e Provincia è partner nell’ambito della comunicazione attraverso diverse azioni ed attività, dall’inserimento dell’evento nel portale turismotorino.org tradotto in inglese e francese alla pianificazione di contenuti sui canali ufficiali dell’ATL, FB, IG e LINKEDIN, all’invio di newsletter dedicate al pubblico finale e agli operatori, per la promozione dell’evento a livello nazionale e internazionale oltre che a disposizione di visitatori e cittadini attraverso i 14 Uffici del Turismo presenti sul territorio.
GLI APPUNTAMENTI DIFFUSI DEL SALONE OFF Al via martedì 27 febbraio il Salone OFF, programma diffuso ricco di cene ed eventi che coinvolgeranno centinaia dei luoghi simbolo della Città di Torino: dal Circolo dei lettori a Combo, fino a OFF TOPIC, oltre alle piole che avranno come protagonisti il vino e la musica, i grandi ristoranti, le enoteche e gli spazi informali. Un ricco cartellone di iniziative e attività ideate per tutti i winelovers che potranno incontrare dal vivo i vignaioli piemontesi e degustare le loro eccellenze. Il Salone OFF prende il via con l’Enoteca Day martedì 27 febbraio, la giornata che mette al centro il mondo del vino e dove la curiosità si trasforma in calice: 10 appuntamenti nei quali verranno approfonditi la ricchezza e l’autenticità dei vini piemontesi nei luoghi cult della città, da Vanchiglia a San Salvario, ma non solo.
Tra le auliche sale del Circolo dei lettori è inoltre in programma un intero filone di eventi culturali per approfondire i temi materiali chiave nel mondo del vino di oggi, in relazione alle tre dimensioni della sostenibilità. Un viaggio tra calici e parole, per narrare il vino grazie a diversi sguardi, dalle esperienze legate alla comunità LGBTQIA+ ai racconti di empowerment feminile, dai progetti di sostenibilità, all’inclusione sociale.
Si inizia martedì 27 febbraio alle ore 18 al Barney’s, il bar del Circolo dei lettori, con i vini della cantina queer Gringhigna di Strevi, che si pone come obiettivo l’inclusione, sia di persone del luogo che di minoranze, oltre alla salvaguardia degli animali nativi e del territorio, implementando una viticoltura sostenibile. Alle ore 21, nella Sala Grande del Circolo dei lettori, il talk dell’Associazione Quore – ToHousing: ‘Vini di Ogni Genere’ mette al centro il racconto e lo scambio di buone pratiche turistiche ed enogastronomiche ancora in ambito queer, grazie alla fortunata esperienza di Friendly Piemonte.
L’appuntamento di mercoledì 28 febbraio sarà dedicato, dalle ore 21, al racconto dell’Associazione Nazionale delle Donne dei vini in dialogo con le tante professionalità che ne fanno parte, durante il quale verranno trattati i temi dell’inclusività e del gender gap, oltre ai progetti e alle iniziative dell’Associazione, con Mirella De Martis, Mirella Morra, Laura Novarese, Marina Ramasso, Francesca Poggio. A raccontare e far degustare i propri vini dalle ore 18, Maria Angela Brosio con la cantina Amalia Cascina in Langa – Monforte d’Alba, Elena Bonelli con l’Azienda agricola Germano Ettore – Serralunga d’Alba, Anna Sertorio dal Podere ai Valloni – Boca e Mariuccia Borio dalla Cascina Castlet – Costigliole d’Asti.
Giovedì 29 febbraio, alle ore 21, anche il talk a cura del progetto terapeutico 8 Pari e l’Associazione SoloRoero per affrontare il tema dell’inserimento lavorativo di persone fragili in aziende vitivinicole: una sfida sociale da affrontare insieme a tutto il mondo del vino. Ad aprire la serata, sempre al Barney’s, dalle ore 18 si degusteranno i vini delle cantine che sono parte del progetto, tra cui Matteo Correggia, Marco e Vittorio Adriano, Cascina Fornace, Alberto Oggero, Valfaccenda.
All’interno della Libreria Bodoni si rinnova il format ‘Di Libri in Vino’, proseguendo all’interno del filone culturale del Salone del Vino che propone, da mercoledì 28 febbraio a venerdì 1° marzo, tre appuntamenti: la presentazione de ‘Il grande atlante del vino italiano’ a cura di Alessandro Avataneo, autore e regista cinematografico e teatrale, e Vittorio Manganelli, grande divulgatore del vino e già direttore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, (Rizzoli, 2023). Si prosegue con ‘Italia o Enotria: la vigna del Risorgimento. Storie di uomini, vini e vigneti nell’Italia che si unisce’ (Edizioni Ambiente & Cultura) insieme a Marco Mozzone, archeologo del vino in dialogo con Gianmarco Gastone, archeologo e docente. Infine, ‘Eravamo immortali’ un vero romanzo popolare, presentato dall’autore Marco Cassardo, edito da Mondadori. Ogni giorno, in degustazione gratuita un grande Dolcetto, un vino da sempre amato da tanti scrittori per cui è stato musa creativa, che ci sarà raccontato dei vignaioli stessi e dall’Onav di Torino.
Da martedì 27 febbraio a venerdì 1° marzo, Combo Torino sarà la casa di WOUSE la wine-house del Salone del vino: organizzata da Le strade di Torino, la quattro giorni vede susseguirsi, al pomeriggio, degustazioni e approfondimenti dedicati ai creators, giornalisti e influencer per aprirsi al più grande pubblico, ogni sera, con un talk e una degustazione gratuita, dove il protagonista questa volta è il mondo della comunicazione. Si comincia martedì 27 febbraio alle 17 con i vini in anfora e alle 19 il talk insieme a Metanolo, podcast di Will. Mercoledì 28 febbraio sarà la giornata dei vini eroici, con tante cantine e approfondimenti provenienti da quel mondo, dove un Sorì è un tesoro e una sfida, e dove un muretto a secco conserva una storia preziosa di tutela paesaggistica.
Giovedì 29 febbraio, alle 17, è protagonista l’Erbaluce. Dalle ore 19, Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino, i tre giornalisti e autori della Guida dei 100 di Torino, moderati da Chiara Cavalleris di Dissapore, racconteranno e si interrogheranno sullo stato dell’arte del mondo enogastronomico di Torino, e non solo. Venerdì 1 marzo sarà la giornata dedicata alle bollicine piemontesi, non solo quelle alla ribalta internazionale, ma anche le piccole produzioni e i vitigni autoctoni riscoperti. Nel week end del Salone del Vino, Wouse e Le strade di Torino, si trasferiscono alle OGR Torino, dove andrà in scena FERMENTO, il podcast nato nel corso della prima edizione del Salone, che da buon ‘esploratore urbano’, ama cogliere i riflessi più trasversali delle storie del vino.
Mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio al via ‘Le Grandi Cene’: Il Salone del Vino arriva nei migliori ristoranti di Torino. Il pubblico potrà scegliere tra i migliori ristoranti della città che, per l’occasione, ospiteranno un produttore scelto dall’organizzazione del Salone del Vino di Torino. Un connubio che vuole valorizzare la proposta di menù del ristorante, insieme alle migliori cantine del Piemonte.
Giovedì 29 febbraio, gli spazi di Eataly Lingotto ospiteranno l’evento ‘Cantine d’Italia 2024. Più di 100 vini in festa!’. Venti cantine da tutta Italia in collaborazione con GO WINE, più di 100 vini in degustazione, tanta musica e le tapas della Chef Giorgia Serrani. Una serata unica per scoprire la guida dedicata a oltre 750 cantine italiane che “valgono il viaggio“. Proprio per questo l’appuntamento ‘trasgredisce’ le regole del Salone, e racconta il Piemonte attraverso il dialogo con le tante eccellenze italiane fuori regione.
Venerdì 1° marzo 2024 torna la Notte Rossa Barbera, la sagra diffusa del buon vino e cucina a prezzi popolari, per celebrare la “piola”, luogo simbolo della ristorazione sabauda. Piatti tipici, atmosfere conviviali e l’intrattenimento live di musicisti emergenti per un viaggio nella storia della cultura gastronomica e sociale piemontese. L’ottava edizione coinvolge 14 piole nelle quali viene proposto il Menù Notte Rossa Barbera, ispirato alla tradizione della Merenda Sinoira, e si potrà assistere all’esibizione di 14 musicisti emergenti piemontesi accompagnati dai vini di 14 cantine produttrici di Barbera. Il Barbagusto ospiterà il cantautore Filippo D’Erasmo, da Il Camaleonte si esibirà l’artista Esma, sul palco della Cricca suonerà Salvario, da Ratatui ci sarà Alberodicarta, da Ostu il cantautore Eugenio Rodondi, a OFFTOPIC i Bonsai Bonsai e ancora, Annibale alla Bocciofila Vanchiglietta, da Qucina la musica di La Cricca dij mes-cià, in Via Baltea Diletta Semboloni, Andrea Ciuchetti ai Bagni di via Aglie’, Il Conte Biagio al Capodoglio, l’eclettico pianista Protto accompagnato da una violoncellista al Comala e Dionysian al Kontiki, mentre al Circolo Risorgimento l’artista Pedar.
Durante le giornate del Salone la Gelateria Silvano – gelato d’altri tempi, Mouu Mouu, Gelateria Miretti, Gelateria La Tosca, Gelato Dok, +Di un gelato, e Gelati D’Antan daranno la possibilità di gustare un Sorbetto al Moscato – del Consorzio del Moscato – in collaborazione con Ascom Confcommercio Torino.
Inoltre, nei locali aderenti al circuito Mangébin – progetto di Camera di commercio di Torino, Ascom Torino, Confesercenti di Torino e Provincia, Città di Torino e Turismo Torino e Provincia – composto da 51 ristoranti di Torino e della sua provincia che propongono nei propri menù le ricette tradizionali del Piemonte e i vini regionali, si potranno degustare dal 27 febbraio al 17 marzo i famosi Plin e tutti i partecipanti al Salone del Vino riceveranno un calice in omaggio.
“La Città di Torino – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo – sostiene il Salone del Vino e siamo davvero contenti di dare il via a questa nuova edizione. In un anno che vede la nostra città sempre più protagonista di grandi eventi internazionali, sarà una vetrina d’eccellenza per l’enogastronomia di qualità, che fa parte della storia di questo territorio e rappresenta da sempre una delle sue attrattive, oltre che un importante volano economico”.
Come spiega Dario Gallina, presidente dell’ente camerale: “La Camera di commercio di Torino sostiene il Salone del vino e si impegna a renderlo ricco e animato attraverso la presenza dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino e dei produttori locali con particolare attenzione a quelli della nostra selezione Torino DOC, che raccoglie 45 aziende e 146 vini in rappresentanza delle 7 denominazioni torinesi. Produzioni affermate, ma anche rare e di nicchia, che verranno presentate in masterclass dedicate aperte al pubblico e ai professionali. Grazie al nostro Laboratorio Chimico porteremo poi al centro dell’attenzione dei visitatori temi di estrema attualità, come i cambiamenti climatici e le ricadute sulle produzioni vitivinicole, ma il Salone sarà anche un’occasione per ricordare il nostro impegno nella valorizzazione della viticoltura torinese attraverso progetti come Mangébin, rivolto a clienti e ristoratori, e Atlante del Cibo, a supporto del sistema cibo metropolitano e delle sue politiche di sostenibilità”.
“Il Salone del Vino 2024 porta al centro del capoluogo piemontese il grande patrimonio vitivinicolo del Piemonte, inserendosi tra gli eventi di richiamo per turisti e appassionati. Un’ampia offerta che nasce dai vini eccellenti, rappresentati dai produttori, consorzi di tutela, enoteche regionali e strade del vino, e diventa l’occasione per conoscere i territori di produzione che hanno determinato il successo dell’enoturismo nella nostra regione – dichiara l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa – È soprattutto la dimostrazione che la città di Torino è sempre di più un riferimento per il mondo agricolo della sua Regione”.
Informazioni relative ai biglietti e ai pacchetti disponibili: bit.ly/SALONE_VINO_TORINO_PACCHETTI
IL SALONE DEL VINO DI TORINO è realizzato:
Con il Patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino
Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino
Con il Contributo di Fondazione CRT
Con la Partecipazione e la Collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.
Main partner organizzativi Go Wine, Fisar Torino, Le strade di Torino, Associazione FEA, Libreria Bodoni
Partner Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese DOC, Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG, Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Valsusa, Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni minori, Strada del barolo e i grandi vini di langa, Associazione nazionale Le Donne del Vino, Associazione dei comuni del Moscato, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione dei Vini Biologici, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo, Enoteca regionale del Roero, Enoteca Regionale di Ovada e Monferrato, Torino Doc, Consorzio Vini Valle d’Aosta, Ais Piemonte, Onav Piemonte, Città Europea del Vino 2024, Fondazione Circolo dei lettori
Main Partner Tecnici Rastal, Team System Partner Tecnici Grissinificio Feyles, Acqua Minerale Lauretana
Grazie a GAI Macchine Imbottigliatrici Hospitality partner Federalberghi Torino
Con la collaborazione di Borghi in carrozza – Viaggio Italia, 8 Pari, Associazione SoloRoero, Cultura Liquida, To Housing, SeeYouSound, Pin Torino, GxT e Senior Civico, Engim, To BE, Torino Magazine
Main Location Salone del Vino OGR Torino, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano Main Location Salone del Vino OFF Combo Torino, Fondazione Circolo dei lettori e Barney’s, il bar del Circolo dei lettori, Eataly Torino |
Dal 17 al 19 marzo a Torino arriva Horeca Expoforum, il più importante evento dell’ospitalità e del food and beverage nel nord ovest d’Italia: non solo spazi espositivi per i professionisti del settore, ma anche eventi, dibattiti, degustazioni e la possibilità di conoscere innovative start-up.
Porta di accesso a novità, occasioni di business, nuovi fornitori, divertimento, informazione: è in arrivo Horeca Expoforum, l’unico evento internazionale del Nord-Ovest d’Italia. La tre giorni è organizzata da GL events Italia dal 17 al 19 marzo 2024 al Lingotto Fiere di Torino (Padiglione 3) ed è riservata ai professionisti della filiera dell’ospitalità e del food and beverage. Qui potranno addentrarsi nel mondo dell’Horeca, confrontarsi con le proposte degli espositori e partecipare al fitto programma di appuntamenti, tra masterclass, showcooking e corsi di aggiornamento professionale.
Horeca celebra un universo fatto di ospitalità, ristorazione e catering rappresentato in Italia da 405.000 aziende in cui lavorano 1.300.000 dipendenti (fonte: Rapporto Ristorazione 2022 FIPE – Federazione Italiana Pubblici esercizi). Un settore eterogeneo, in cui ognuno ha necessità diverse. È il pianeta della convivialità, che 92,9% degli italiani riconosce come uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita (fonte: Rapporto Censis 2023).
Su un’area espositiva di 13.000 mq, Horeca Expoforum darà voce ai protagonisti della filiera anche attraverso un ricco palinsesto di incontri, dibattiti e degustazioni. Tra questi, il 18 marzo ci sarà il Simposio Nazionale Stelle della Ristorazione 2024, un simposio tecnico per valorizzare la formazione e il confronto tra chef, e l’Assemblea Nazionale APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani), prezioso momento di confronto e pianificazione strategica, durante il quale si parlerà della ristorazione come impresa, di sostenibilità e del progetto di valorizzazione dei giovani #APCIJR.
Parallelamente l’Associazione Cuochi della Mole di Torino e provincia organizza una giornata di appuntamenti con chef che si alternano nella preparazione di pietanze dedicate al mondo delle verdure e dei legumi del territorio piemontese, per richiamare l’attenzione sull’importanza di una sana e corretta alimentazione.
In collaborazione con la World Green Tea Association, nella giornata di apertura sarà invece organizzata una degustazione guidata di pregiati tè verdi giapponesi, in risposta al crescente interesse dei consumatori verso i tè e le tisane.
Tra i protagonisti della manifestazione anche Horeca Job, start-up piacentina e società benefit, composta da un team femminile al 100%, che offre un servizio innovativo a chi offre e cerca lavoro nel mondo Horeca, tema che costituisce uno dei problemi più caldi in questa fase di “talent shortage”, ovvero di scarsità di candidati, soprattutto per le attività più operative.
Cuochi, chef, operatori food e aziende di catering, pasticcerie, baristi e titolari di bar ed enoteche gastronomie, panetteria, salumeria e molti altri operatori della ristorazione, proprietari e gestori di hotel e attività ricettive, agenti, rappresentanti e distributori: sono loro gli interpreti della manifestazione, insieme a espositori che contano importanti nomi in arrivo da tutta Italia. Tra loro: Barilla for professionals, Lauretana, Bonduelle, Cantine Bava, Orogel, Electrolux, Costadoro, Marchetti, Délifrance Ekaf, Cioccolato Gobino, Galup. Presenti anche numerose associazioni, tra cui Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani), APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani), Specialty Coffee Association, AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana), FIC (Federazione italiana cuochi), Associazione Provinciale Cuochi Della Mole, Associazione Cuochi di Novara e VCO, Associazione Cuochi Provincia Granda, Unione Regionale Cuochi Piemontesi, ASVI: associazione sala vendita italiana.
· date: 17-19 marzo 2024 ore 9.30 – 18.30, luogo: Padiglione 3 | Lingotto Fiere Torino, via Nizza 280
· pubblico: evento dedicato ai professionisti del settore hospitality e Food&Beverage
· ingresso: gratuito previo accredito: operatori – scuole
Papa Francesco ha incontrato una delegazione di 400 artigiani di Confartigianato Piemonte, nell’udienza privata organizzata dall’Associazione Artigiana sabato mattina nell’Aula Paolo VI (Sala Nervi) nella Città del Vaticano.
Il gruppo piemontese ha fatto parte della rappresentanza di circa 6mila imprenditori, collaboratori, pensionati, familiari e simpatizzanti, provenienti da tutto il Piemonte e dal resto d’Italia, del sistema artigiano nazionale dell’Associazione Artigiana.
Il Papa ha ricordato come le macchine eseguano, gli artigiani inventano perché mettono in gioco la loro creatività con il cuore, le mani e i piedi. “Non tutti hanno la fortuna di avere le mani degli artigiani – ha detto il Santo Padre – e a loro dico: non scoraggiatevi a offrire posti di lavoro. Gli artigiani hanno occhi diversi per guardare la realtà e i loro prodotti “camminano” per il mondo”. Poi a esortato il settore: “Gli artigiani siano “artigiani di fraternità e creino l’Artigianato delle relazioni” ovvero artigiani di una nuova umanità, creativa e generosa”.
L’incontro, che l’intero sistema Confartigianato auspicava da tempo, ha così costituito una fondamentale occasione per sottolineare la corrispondenza e adesione del valore artigiano espresso dalle imprese con la loro creatività e la loro passione, ai valori universali del lavoro e della solidarietà. La presenza degli imprenditori artigiani è stata, quindi, un riconoscimento dell’importante contributo che la comunità imprenditoriale offre alla società, attraverso la dedizione al lavoro, la creatività e la capacità di costruire legami solidi nelle comunità locali.
Confartigianato Imprese Piemonte crede profondamente che l’incontro sarà un’occasione per ispirare e rafforzare i valori etici e sociali che guidano gli imprenditori artigiani nella loro attività quotidiana. La testimonianza del Papa, con la sua attenzione alle sfide sociali ed economiche, sarà certamente fonte di ispirazione per coloro che si dedicano alla creazione di lavoro ed economia.
“L’incontro con Papa Francesco è stata una esperienza profonda che, siamo sicuri, segnerà il percorso personale e professionale di tutti – ha commentato Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – per questo siamo felici di aver potuto offrire questa opportunità ai nostri artigiani e alle loro famiglie, che troppo spesso lavorano nell’ombra, in silenzio e tra mille sacrifici. Questo incontro rimarrà indelebile nei cuori e nelle menti della comunità imprenditoriale, rafforzando il senso di appartenenza.
“La gioia per questo incontro va oltre la sfera individuale, estendendosi alla comunità artigiana nel suo complesso – ha concluso Felici- il dialogo con Papa Francesco ha offerto l’opportunità di riflettere su temi fondamentali come la dignità del lavoro, la responsabilità sociale delle imprese e la solidarietà”.
“Cresciamo in misura esponenziale” L’impresa piemontese fa il punto sulla transizione energetica e il gap fra la domanda di professionisti e l’offerta al momento disponibile sul mercato del lavoro.
L’impresa che per prima in Italia ha contribuito ad azzerare le bollette di luce e gas, redistribuendo quelli che sono ormai milioni di sconti in fattura a clienti privati e PMI, prosegue inarrestabile la propria corsa al successo. uBroker SpA ha puntato tutto sull’ampliamento del proprio organico e sulla formazione di quest’ultimo per garantire il miglior servizio di fornitura di energia e un’assistenza al cliente veloce, puntuale e d’eccellenza.
Per farlo, prosegue nel cammino intrapreso in termini di ricerca e valorizzazione di risorse umane capaci, ambiziose, competenti e sanamente motivate a inserirsi in un contesto professionale stimolante e completamente meritocratico, ove merito e proposta costruttiva sono parole chiave di primaria importanza nella filiera delle operations di ‘uBroker SpA’.
Così Cristiano Bilucaglia, Ceo dell’azienda nata nel 2015 a Collegno, nel Torinese: “Non esiste impresa del settore energetico che non sia alla ricerca di figure professionali qualificate. L’Osservatorio per l’energia uBroker ha stilato la classifica delle figure professionali più richieste in questo momento e per i prossimi anni. Secondo l’Istat, nonostante la contrazione dei consumi e i livelli ancora alti di inflazione, quasi il 20% delle imprese italiane lamenta carenza di personale. Il settore energetico, in particolar modo, sta attraversando una fase di evoluzione profonda e veloce. La transizione energetica, infatti, sta creando un gap fra la domanda di professionisti con competenze specifiche e l’offerta al momento disponibile sul mercato del lavoro. Le energie rinnovabili, eolico e fotovoltaico in primis, giocano un ruolo cruciale in questo sviluppo senza precedenti. Basti pensare che, nel solo settore fotovoltaico, la richiesta di professionisti è stimata a 300mila unità entro il 2030”.
Ma c’è di più. Approfondisce ancora il Presidente di ‘uBroker’: “Se “sotto le Feste” molti settori sono arrivati a raddoppiare il numero dei propri dipendenti per coprire richieste e urgenze, nel settore dell’energia 1 figura professionale specializzata su 3 manca tutto l’anno. Un’esigenza, quella di avere a bordo personale altamente qualificato, che non può più essere rimandata. In veste di Osservatorio abbiamo scandagliato e stimato le posizioni più ricercate, non solo durante Feste e Ponti, ma oggi e in prospettiva futura nel settore energetico. Si tratta di vere e proprie “nuove professioni-occasioni” che dovrebbero essere colte dai giovani”.
Tra i profili più ricercati fra le imprese energy figurano il Data Analyst & il Data Scientist (richiesti dal 48% delle aziende), fondamentali per fornire e analizzare i dati da cui dipendono decisioni e strategie.
È poi la volta dei Sustainability Manager (30%) per migliorare comportamenti e processi in modo da garantire una maggiore sostenibilità dell’operato dell’azienda; i Digital & Social Media Marketing Manager (26%) per adeguare la comunicazione dell’azienda ai new media; e i Cybersecurity Specialist (24%), ovvero le sentinelle poste a presidio delle strutture IT delle imprese, ancor più fondamentali in un momento storico di crisi energetica e grandi cambiamenti mondiali.
Infine, ma altrettanto importanti, Sviluppatori e programmatori IT (22%); Customer Success Manager (17%) Data Privacy Specialist e Compliance Specialist (13%) e Data Entry Specialist (10%).
“Tutti professionisti che in quest’ultimo anno abbiamo ricercato o continuiamo a cercare grazie alla necessità di dover inserire sempre più risorse qualificate e con competenze specifiche nel nostro team. Sul nostro sito nella sezione “Careers” e su LinkedIn è sempre possibile consultare le posizioni aperte ”, conclude il Presidente Cristiano Bilucaglia.
Ora c’è la data. Entro il 2026 i banchi del mercato torneranno in piazza Bengasi. A dare nuova linfa a un percorso che l’amministrazione torinese non aveva mai interrotto – lo scorso aprile la Giunta Comunale aveva approvato il progetto definitivo in linea tecnica per la realizzazione del parcheggio di interscambio con la linea 1 della metropolitana – l’accoglimento da parte del Governo della richiesta della Città di recuperare 13 milioni mancanti per far fronte al rincaro dei materiali.
“Abbiamo avuto la notizia che aspettavamo – spiega l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta– : con un decreto il Ministero ha concesso la proroga per i lavori sul parcheggio di piazza Bengasi al 31 dicembre 2024. Ha inoltre accolto la mia richiesta di recupero dei 13 milioni di euro mancanti per l’opera, secondo i calcoli aggiornati con i rincari materiali, dagli interventi ritenuti non più necessari con la riorganizzazione del piano trasporti che abbiamo avviato nei passati mesi”.
Risposte, quindi, più che positive che permetteranno finalmente di realizzare l’opera i cui costi di realizzazione, a causa degli importanti aumenti di molti prezzi di materiali intervenuti dal 2021 a oltre 33 milioni, con un maggior di quasi 13 milioni e 208mila.
“Con l’Assessore Chiavarino – prosegue Foglietta – ho condiviso le novità che stavamo aspettando, rendendomi disponibile, come sempre, a incontrare presto gli operatori del mercato per una opportuna condivisione del cronoprogramma dei lavori”. L’iter di realizzazione dell’opera ora prevede l’approvazione del quadro economico e dello schema di convenzione che regolerà gli accordi tra Città di Torino e Città di Moncalieri sia in fase di costruzione che in fase di esercizio del parcheggio, l’indizione della gara e, entro il 31 dicembre di quest’anno, l’aggiudicazione dei lavori.
Nel parcheggio sotterraneo, di due piani interrati, saranno ricavati 639 posti auto, in parte da destinare agli abbonati alla metropolitana, in parte alla sosta a rotazione. Due ingressi e due uscite veicolari permetteranno di servire gli utenti in arrivo da tutte le direzioni, in particolare da sud ed est. Sono previsti tre blocchi scala per gli accessi pedonali, dotati di ascensore, e due collegamenti pedonali che consentiranno, a chi avrà parcheggiato il proprio veicolo all’interno della struttura, di accedere direttamente al mezzanino della fermata della metropolitana dal secondo piano interrato.
Al di sopra del parcheggio la piazza sarà interamente riqualificata: per la pavimentazione saranno utilizzati materiali lapidei, gli impianti elettrici ed idrici ad uso del mercato saranno collocati in appositi pozzetti a pavimento. L’intervento prevede inoltre la riorganizzazione della viabilità confermando la ridefinizione di via Nizza lungo il perimetro Ovest.
“Ci sono finalmente tutti i presupposti per vedere di nuovo al suo posto il mercato, che ospiterà 173 stalli per gli ambulanti con un nuovo layout, che consentirà a tutti gli operatori di posteggiare i loro mezzi dietro ai banchi di vendita – commenta l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino -. “Sarà uno spazio di vendita moderno il cui assetto è stato totalmente condiviso con gli ambulanti che potranno così garantire un servizio importante per questa parte di città e per tutta la prima cintura”. Oltre che nella parte centrale di piazza Bengasi, 26 operatori troveranno posto nell’ultimo l’ultimo tratto di via Onorato Vigliani che si immette nella piazza.