ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 417

Il ritorno alla fede di Quaglieni

In una trasmissione televisiva con Laura Pompeo, archeologa di fama e  assessore alla cultura del Comune di Moncalieri il prof. Pier Franco Quaglieni  ha fatto una dichiarazione che ha suscitato grande interesse: ha detto di essersi confessato dopo molti anni, nei giorni precedenti a Pasqua.

.
Nell’ intervista Quaglieni ha ricordato che durante i mesi degli ”arresti domiciliari“  a causa della Pandemia ha riletto “I Promessi Sposi“, una lettura anche molto amata  da Mario Pannunzio che volle quel libro come ultimo compagno nella bara.
.
Quaglieni è  un grande studioso di Manzoni da sempre. La “bella, immortal benefica Fede ai trionfi avvezza“ del V  Maggio , è un verso che conosce molto bene. Ha detto di essere tornato, come diceva il suo amico  Bobbio, alla vecchia fede dei Padri. Una scelta che ha creato una qualche confusione, considerata la sua lunga  militanza laica. Ma chi conosce il pensiero di Quaglieni che è un maestro della laicità, come gli riconobbe Abbagnano nel suo Dizionario filosofico, sa che lui non è mai stato un laicista contrario alla religiosità, ma un laico rispettoso  al fatto religioso. I suoi maestri sono Francesco Ruffini, Arturo Carlo Jemolo  e tanti altri credenti e laici. Anche Pannella parlava di laici credenti e non credenti. E’ stato sempre lontanissimo da Giorcello e da  Viano. Forse la sua lunga amicizia  con Giovanni Ramella  cattolico sedotto dal liberalismo, ha giocato un ruolo importante sulla lunga distanza. L’acido anticlericalismo di cui parlava Jemolo, gli è stato sempre estraneo. Quaglieni si è formato su Kant e il suo liberalismo cristiano. E’ sempre stato un antigiacobino. E’ amico da tanti anni anni di Marcello Pera. Il suo ritorno ad una fede praticata è  stata una scelta di vita. Ieri per il suo onomastico  è stato a Messa, una Messa celebrata in suffragio dei suoi genitori, come ha scritto su Fb. E’ rimasto un laico nel senso della tolleranza e del rispetto di tutte le idee. Una grande scelta civile  Come diceva Croce, anche Quaglieni non può “non dirsi Cristiano“. Non può stupire nessuno perché è una scelta coerente nata dall’idea di dolore e di morte di questi mesi.
.
Antonio Venturi

Riaprono le sedi Inps in Piemonte

LE ATTIVITA’ VERRANNO SVOLTE SOLO SU PRENOTAZIONE Il primo giorno di luglio lsedi Inps del Piemonte riapronosu appuntamento,  gli sportelli di ricezione al pubblico. Un importante passo in avanti per un graduale ritorno alla normalità

La salute dei cittadini sarà garantita dalla massima attenzione posta nei locali in cui saranno erogati i servizi, questi saranno infatti tutti regolarmente sanificati, con percorsi di ingresso e di uscita diversificati, nel rispetto del distanziamento sociale e assicurando la disponibilità di idonei presidi igienizzanti. All’ingresso saranno posizionati termoscanner e l’accesso sarà consentito previa misurazione della temperatura e solo se muniti di mascherina. 

Per garantire l’adeguato distanziamento sociale ed evitare assembramenti sconsigliati, l’attivitàdi ricevimento degli sportelli delle Sedi Inps del Piemonte sarà assicurata esclusivamente su prenotazione. 

Il cittadino protrà prenotare l’appuntamento scegliendo il giorno e la fascia oraria desiderata, e potrà anche indicare il motivo per cui si rivolge allo sportello Inps. Sarà necessario presentarsi in sede cinque minuti prima dell’orario fissato e si permarrà presso gli sportelli il tempo strettamente necessario per ottenere l’informazione o il servizio richiesto. 

Diverse sono le modali di prenotazione: tramite smartphone, scaricando l’app “Inps Mobile”, o tramite portale accedendo al sito www.inps.it , nella sezione “Sportelli di Sede”. 

Inoltre, per non escludere da questa nuova fase chi non usa gli applicativi informatici, l’Istituto ha previsto la possibilità di prenotarsi anche tramite telefono, contattando i numeri provinciali già utilizzati per l’emergenza. Le Sedi del Piemonte, infatti, continueranno ad essere contattabili, per informazioni e prenotazioni dal lunedì al venerdì con orario 8:30 – 12:30.

E’ possibile prenotarsi anche chiamando il contact-center al numero 803.164 da telefono fisso o 06.164.164 da cellulare. 

Per motivi di sicurezza l’accesso agli sportelli in presenza sarà attivato, nel corrente mese di luglio, presso le Direzioni provinciali di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania Cusio Ossola, Vercelli e presso le Agenzie complesse di Collegno, Moncalieri, Pinerolo, Ivrea e Torino Nord. 

Iren compie 10 anni e presenta il nuovo logo

Un nuovo logo e una nuova corporate identity per celebrare i primi 10 anni di vita e tracciare la rotta dell’evoluzione futura del Gruppo Iren.

10 anni di vita, oltre 100 di storia delle aziende che, fondendosi, hanno guidato l’evoluzione dei servizi essenziali lungo tutto il ‘900, e un’identità definita, fondata su valori quali il rispetto dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la vicinanza ai territori e l’attenzione alle persone.

Da questo patrimonio nasce il nuovo
logo di Iren, con l’obiettivo di rafforzare l’identità del Gruppo e interpretare
l’evoluzione futura di una utility sempre più dinamica, innovativa e abilitatrice della
vita e delle aspettative delle persone.

Come sottolinea Renato Boero, Presidente del Gruppo, “Iren intende porsi come
soggetto abilitatore allo sviluppo dei territori serviti, aiutandoli ad affrontare le sfide di
sostenibilità economica, energetica e ambientale e i nuovi scenari di innovazione nei
servizi. La nuova immagine di Iren vuole unire la consolidata esperienza e il knowhow

maturati in questi 10 anni con la propensione allo sviluppo, all’innovazione e
alla crescita futura del Gruppo”.

Nato nel 2010 dalla fusione tra le due multiutility Iride ed Enìa, Iren ha vissuto una
crescita straordinaria che l’ha portata a essere una delle prime 25 aziende industriali
italiane per ricavi, a generare un contributo al PIL Nazionale di 2,5 miliardi euro e,
grazie alla propria attività, a consentire l’attivazione di quasi 30mila posti di lavoro
nel Paese.

10 anni di vita in cui il Gruppo ha distribuito un valore aggiunto di 10,3 miliardi di
euro, dividendi cumulati per 746,3 milioni di euro e realizzato investimenti operativi
per 3,6 miliardi di euro.

10 anni con ricadute importanti sull’occupazione, sull’indotto economico e
sull’impatto ambientale, per un totale di 1.648 assunzioni, 6,1 miliardi di euro ordinati
ai fornitori e una media di 2,1 milioni di tonnellate di CO2 evitata e 590.000 Tep
risparmiate ogni anno.

La nuova immagine mantiene la memoria del Gruppo, ma segna un deciso passo in
avanti per un’azienda innovativa, nella quale i servizi offerti, simboleggiati dalla
varietà dei colori, sono maggiormente integrati e connessi, con una fluidità di forme

che simboleggia la capacità di Iren di adattarsi a esigenze in continuo mutamento,
pur senza dimenticare i valori e gli obiettivi che hanno guidato e guideranno il futuro
della società: l’attenzione per l’ambiente, per le persone e il contatto con i territori.

La nuova immagine accompagnerà infatti Iren nei prossimi anni nel suo ruolo di
attore protagonista della straordinaria trasformazione che sta vivendo il settore dei
servizi pubblici, attraversato dalla transizione energetica, dalla digitalizzazione, dalla
liberalizzazione dei servizi e dall’elettrificazione della mobilità, in un’ottica sempre più
orientata all’economia circolare.

L’evoluzione di Iren sarà concretamente supportata dai 3,3 miliardi di investimenti
previsti al 2024, di cui 2 miliardi in sostenibilità e 350 milioni in digitalizzazione, e da
una strategia di crescita sull’intero territorio nazionale, confermando al contempo
l’attenzione e il radicamento sui territori in cui è tradizionalmente attivo il Gruppo.

“Centralità del cliente, transizione energetica, sostenibilità delle risorse, vicinanza ai
territori e rivoluzione tecnologica sono i pilastri sui quali abbiamo costruito il percorso
di crescita di Iren in questi anni. Grazie a un costante incremento degli investimenti
vogliamo continuare a essere un attore protagonista del settore guidandone il
processo di consolidamento e il ruolo di innovatore e interprete dei trend e delle
sfide dei prossimi anni”, ha concluso l’Amministratore Delegato Massimiliano
Bianco.

Edlizia, in arrivo gli aiuti per costruzioni e ristrutturazioni

FINO AL 100% DEI COSTI DI COSTRUZIONE PER RISTRUTTURAZIONI O AL 50% PER NUOVE EDIFICAZIONI

Si dà attuazione all’articolo 18 della legge “RipartiPiemonte”; che prevede per cittadini e imprese che vogliano ristrutturare o edificare una struttura la copertura da parte della Regione dei costi di costruzione dovuti ai Comuni, fino al 100%, nel caso di recuperi, o al 50%, nel caso di nuovi stabili, per un importo un massimo che non può comunque superare i 50 mila euro.

Su proposta del vicepresidente e assessore all’Urbanistica, Fabio Carosso, infatti, nella seduta del 30 giugno, la Giunta ha approvato la delibera che regola le modalità per accedere a questa agevolazione, stanziando per l’anno in corso 26 milioni di euro.

Le pratiche verranno gestite attraverso una piattaforma informatica disponibile dall’8 luglio.

Possono beneficiare del contributo regionale le istanze edilizie (CILA, SCIA, PdC), presentate ai Comuni del Piemonte nel periodo compreso tra il 29 maggio 2020 ed il 30 novembre 2020. Le richieste dovranno essere presentate sulla piattaforma informatica entro le ore 24 del 30 novembre 2020. Può essere ammessa una sola domanda per titolare di istanza edilizia.

Sulla piattaforma, le domande di contributo dovranno essere presentate da professionisti abilitati per la presentazione di istanze edilizie a nome e per conto di privati e imprese e saranno ammesse secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Come funziona il procedimento

Il privato o l’impresa al momento del deposito dell’istanza edilizia al Comune o, comunque, prima della presentazione della domanda di contributo deve obbligatoriamente informare il Comune di volersi avvalere dell’agevolazione. Il professionista delegato inoltra richiesta di contributo esclusivamente compilando l’apposito modello su piattaforma informatica, allegando i documenti indicati.

Il Comune sede dell’intervento a conclusione dell’istruttoria/procedimento con esito positivo della SCIA e del PdC, o ad avvenuto ricevimento della CILA, esclusivamente tramite la piattaforma informatica con apposito codice operatore, richiama l’istanza, inserisce il costo di costruzione, valida i dati relativi al tipo di intervento e al titolare dell’istanza edilizia. Ad esito conclusivo positivo dell’istruttoria, la Regione Piemonte erogherà al Comune l’importo del contributo del costo di costruzione dovuto in un’unica soluzione.

Per fornire nel dettaglio ai professionisti e ai Comuni tutte le informazioni necessarie sul procedimento e l’uso della piattaforma informatica la Regione, Anci e Ance, hanno organizzato tre webinar, il primo dei quali si è svolto stamattina. Gli altri si terranno il 6 e il 7 luglio. L’indirizzo per iscriversi si trova nella locandina allegata. La registrazione del webinar sarà disponibile sulla pagina Facebook della Regione.

Si tratta di una misura molto importante – dichiara il vicepresidente Carosso – che ha l’obiettivo di ridare slancio a un settore come l’edilizia, fondamentale per la nostra economia non solo in sé, ma anche perché trainante per altri comparti, soprattutto artigiani. Abbiamo poi scelto di privilegiare le operazioni di ristrutturazione, iniziando a valorizzare il concetto di riuso che sarà alla base della nuova legge urbanistica alla quale stiamo lavorando. Ci tenevo infine a ringraziare le organizzazione rappresentanti degli enti locali, ANCI, ANCPI e UNCEM, che hanno condiviso con noi la definizione delle procedure per l’erogazione dei contributi, cercando di renderlo il più snello e semplice possibile”.

Fondi per il biologico e i giovani agricoltori

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, ha recepito ufficialmente le modifiche al Programma di sviluppo rurale 2014-2020 del Piemonte, approvate il 5 giugno 2020 dalla Commissione europea, consistenti in una rimodulazione dei fondi: oltre 30 milioni di euro complessivi vengono concentrati sulle misure del Psr per l’agroambiente, il biologico, l’indennità compensativa e i giovani agricoltori.

“Il recepimento è un atto formale – sottolinea l’assessore regionale, Marco Protopapa – ma dal mese scorso sono già stati emanati i bandi regionali sulle misure 10, 11 e 13 del Psr sotto la responsabilità dell’Autorità di gestione. Abbiamo voluto procedere con immediatezza per dare liquidità alle aziende agricole che richiedono i contributi sulle misure del Psr a superficie”.

“In questo momento – prosegue Protopapa – dove l’attenzione della Regione Piemonte è quella di sostenere il settore agricolo dopo il critico momento a causa del COVID-19, con questa azione ben 11000 aziende troveranno un concreto aiuto economico utile per un’ auspicata ripresa”.

30 milioni di euro sono così rimodulati sulle seguenti misure del PSR 2014-2020:

– 1 MLN euro di finanziamenti regionali integrativi viene inserito sull’operazione 6.1.1 “insediamento giovani agricoltori”, al fine di favorire l’accesso dei giovani all’attività agricola.

– 22,3 MLN euro a favore dell’operazione 10.1.1 “produzione integrata”: questo importo aggiungendosi ai 4 milioni di euro circa di economie già presenti sulla misura, consentirà l’apertura per l’annualità 2020, prolungando così di un ulteriore sesto anno il bando quinquennale aperto nel 2015. Verranno finanziate circa 5mila aziende per il 2020.

– 8,3 MLN euro complessivi, tra modifiche ed economie della misura, a favore dell’operazione 13.1 “indennità compensativa per l’agricoltura in zone montane”, al fine di contribuire all’apertura del bando 2020 per circa 7 mila aziende.

– 1,16 MLN euro a favore dell’operazione 11.1.1 “conversione agli impegni dell’agricoltura biologica” che permetterà anche in questo caso il prolungamento degli impegni al sesto anno  al fine di garantire la possibilità a tutte le aziende che hanno aderito a tale operazione e vedono l’impegno terminato nel 2019 di proseguire ancora un anno, andando ad interessare complessivamente 680 aziende, attraverso l’adesione ai bandi.

Il trasferimento di fondi permetterà di aprire anche il bando sull’operazione 11.2 relativa al mantenimento degli impegni dell’agricoltura biologica, completando così il quadro del sostegno offerto dalla misura 11 (sia per le aziende che proseguono gli impegni sia per quelle in conversione dal convenzionale al biologico).

 

Incoscienti i giovani che si divertono? No, il virus rinasce tra i lavoratori

Criminali quei ragazzi che si sono baciati nonostante il Covid e le raccomandazioni. Era inevitabile che i contagi tornassero ad aumentare. Già, peccato che i nuovi focolai siano concentrati sui posti di lavoro, oltre che nelle residenze per anziani.

Ma lorsignori, politici e virologi a gettone, erano andati in tv a strillare contro i giovani incoscienti, contro le famiglie irresponsabili che portavano i bambini a giocare con gli amici, contro i folli che prendevano il sole in spiaggia sul medesimo asciugamano doppio. Mentre i lavoratori, spergiuravano lorsignori, erano al sicuro perché i padroni sono responsabili ed attenti…

… continua a leggere:

Incoscienti i giovani che si divertono? No, il virus rinasce tra i lavoratori

E Loescher destina 300 mila euro agli studenti meno abbienti

I fondi, che saranno gestiti dall’assessorato regionale all’Istruzione, andranno a integrare quelli stanziati per i voucher scuola. L’assessore Chiorino: «Un grande e significativo gesto di filantropia da parte di una casa editrice che rappresenta un punto di riferimento per il Piemonte e per l’Italia». Il direttore generale Griffa: «Crediamo sia giusto e opportuno, in questo momento di difficoltà, affermare con forza il valore dell’istruzione». 

Un grande gesto di solidarietà da parte di una casa editrice storica come Loescher Editore, che ha donato 300mila euro che, attraverso la Regione Piemonte, serviranno a sostenere gli studenti scuola primaria meno abbienti. I fondi serviranno per acquisti di attrezzatura informatica: elemento essenziale per attivare adeguatamente la didattica digitale che sarà ancora alla base dell’avvio del prossimo anno scolastico. L’assessorato Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario e la Loescher hanno concordato che la donazione andrà ad inserirsi con grande rilevanza, in una linea di finanziamento storicamente fondamentale per l’applicazione del diritto allo studio piemontese: il bando voucher scuola.

Le richieste, infatti, ogni anno sono numerose e la possibilità di poter usufruire di un ulteriore intervento di 300mila euro potrebbe permettere l’assegnazione dei voucher per circa 1875 studenti in più. La quota di assegnazione per la primaria, che sarà calcolata in base all’ISEE dei beneficiari e all’eventuale disabilità o difficoltà di apprendimento, individuati dalla Regione, varierà fra i 160 e i 240 euro. Alla chiusura del bando sarà possibile conoscere il numero corretto degli studenti che avranno utilizzato il voucher per l’acquisto di dispositivi elettronici, come computer o tablet. Sulla base della donazione, saranno aggiunte anche le sim card fra le voci delle spese ammissibili.

Alla conclusione del periodo di utilizzo del voucher, saranno forniti i dati, in forma aggregata per motivi di privacy, relativi alle spese per materiale informatico sostenute dalle famiglie degli studenti della scuola primaria.

«Ringrazio Loescher Editore – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Istruzione, Formazione e Diritto allo studio universitario, Elena Chiorino – e il suo direttore generale, Marco Griffa, per la grande sensibilità dimostrata in questo grave momento di crisi dovuta all’emergenza Covid, che sta mettendo a dura prova le famiglie piemontesi, in particolare quelle più deboli e fragili. Si tratta di un gesto molto significativo, certamente per l’entità della donazione erogata, ma soprattutto per quanto riguarda lo spirito con cui è stata pre- sa questa decisione da parte di una casa editrice come Loescher, che rappresenta un consolidato punto di riferimento per tutto il nostro territorio». «Loescher Editore, – prosegue Chiorino – infatti, è un vero e proprio fiore all’occhiello dell’editoria, della cultura e dell’impresa torinese e piemontese che ha dimostrato davvero, con questo sforzo non indifferente, un grande amore per il Piemonte e per i piemontesi». «È proprio da realtà come Loescher Editore – conclude Chiorino – che la nostra regione e la nostra Italia devono ripartire e sono orgogliosa di poter contare su imprese editoriali di questo livello, radicate sul nostro territorio».

«Il nostro marchio editoriale – afferma Marco Griffadirettore generale della casa editrice torinese, – è conosciuto da milioni di persone che da generazioni ricorrono ai nostri libri scolastici, ai dizionari, alle riviste e ai contenuti digitali che produciamo. Dobbiamo la nostra reputazione e il nostro lavoro alla scuola, e crediamo sia giusto e opportuno, in questo momento di difficoltà, affermare con forza il valore dell’istruzione. Abbiamo deciso quindi di contribuire concretamente destinando risorse finanziarie ai voucher scuola della Regione Piemonte, finalizzati all’acquisto di materiale didattico e dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione per famiglie con basso reddito. In particolare, abbiamo mirato il nostro contributo alla scuola primaria, dove gli effetti dell’esclusione ci sembrano più gravi e dove non abbiamo conflitto di interessi».

Questa donazione è il coronamento di una serie di iniziative a favore delle scuole. Durante l’emergenza Loescher ha già prodotto oltre 200 webinar: lezioni a distanza tenute da intellettuali, insegnanti, formatori e formatrici che hanno affrontato molteplici argomenti, con l’obiettivo di offrire una vasta gamma di materiali per la didattica a distanza. A queste lezioni si sono poi aggiunti i video della webTv, resi disponibili gratuitamente, e centinaia di materiali didattici e di esercizi interattivi delle piattaforme Cloudschooling di Maieuticallabs e Bsmart. Nell’ultimo mese, per dare supporto agli studenti che stanno per finire la scuola secondaria e non hanno avuto occasione di visitare le università o di finire l’alternanza scuola lavoro è stato creato un portale dedicato all’orientamento: un repertorio di video interviste in cui lavoratrici e lavoratori, senza pretese di esaustività e di rappresentatività, ma con grande chiarezza e semplicità, raccontano il loro mestiere e provano a spiegare come sia possibile intraprendere oggi il loro stesso percorso.

Coronavirus, Cantoira apre al turismo di prossimità

L’iniziativa per l’Estate 2020 del ‘Camping La Roccia’ e dell’imprenditore torinese Paolo Garrone per consentire vacanze sicure in Piemonte.

E’ un’estate anomala quella che attende gli italiani ancora alle prese con il Coronavirus. Banditi viaggi all’estero e mete lontane, preferiti invece gli spostamenti in Regione, la prima proposta in tal senso per i piemontesi giunge dall’imprenditore Paolo Garrone del ‘Camping La Roccia’ di Cantoira, storica struttura ricettiva attiva dal lontano 1960.

Un’oasi di verde e salute in tutta sicurezza in uno dei borghi più amati e suggestivi delle Valli di Lanzo, che si appresta ad accogliere “una nuova forma di ‘turismo di prossimità’ in ottemperanza ai cambiamenti attitudinali e legislativi dettati dalla pandemia tuttora in corso. Un’occasione utile anche per chi risiede in provincia di Torino e nel resto del Piemonte per conoscere e apprezzare un po’ più da vicino tutta la ricchezza e la bellezza paesaggistica del nostro territorio, in un’ottica di rivalutazione e riscoperta della cultura delle radici anche in un contesto ambientale locale e di facile e agevole raggiungibilità”, spiega Garrone.

Abbiamo provveduto ad aumentare la spaziatura per le piazzole destinate alle tende dei campeggiatori presenti nell’area verde a nostra disposizione, con particolare attenzione alla diversificazione delle fasce di clientela: single, coppie e famiglie, preparandoci ad accogliere al meglio giovani e anziani che, all’interno del camping – anche con proprie roulottes e camper – possono fruire di tutto ciò che gli occorre in piena sicurezza, evitando contatti ravvicinati e assembramenti al di fuori del nostro perimetro operativo”, precisa l’imprenditore turistico.

Che prosegue: “La nostra offerta è rivolta prevalentemente a un pubblico che desidera trascorrere periodi più o meno lunghi di ferie in totale serenità, limitando gli spostamenti al massimo se non per gli acquisti di generi di prima necessità o per le più basilari commissioni, al fine di consentire un soggiorno piacevole dotato di tutte le cautele del caso. Abbiamo altresì predisposto un meccanismo di selezione rotativa delle prenotazioni al fine di assicurare a tutti gli avventori il pieno rispetto delle prescrizioni governative vigenti, assemblando nel migliore dei modi i pubblici che presentano esigenze simili, in modo da rendere più omogenea possibile la permanenza in camping”, conclude Paolo Garrone.

Tra i servizi offerti, anche la visita ai luoghi-simbolo del territorio, fra cui chiese, piloni votivi e aree verdi, tutte gestite con numeri, modi e spazi in linea con le distanze di sicurezza, e in modalità differente a seconda delle fasce di età della popolazione, nel rispetto delle incolumità dei turisti.

Per informazioni, è disponibile il numero 329 3610339, oppure l’indirizzo e-mail campinglaroccia@tiscali.it

Pacchi alimentari, a Volpiano assistite quasi 800 persone

Oltre il 90 per cento si è dichiarato soddisfatto del servizio

Lunedì 22 giugno a Volpiano è terminata la distribuzione dei pacchi alimentari alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus; il servizio è iniziato il 6 aprile e ha assistito 266 nuclei familiari, per un totale di 775 persone. «Gli accessi sono stati ordinati – commentano dal servizio socioassistenziale del Comune – e questo, insieme all’ampiezza degli spazi, ha consentito il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria, come i distanziamenti». La distribuzione è avvenuta nei locali dell’oratorio San Giuseppe ed è stata gestita in collaborazione tra Comune e Caritas; alimenti e beni di prima necessità sono stati acquistati con i contributi dello Stato (86mila euro) e le donazioni dei privati (2mila euro), e integrati con le collette alimentari allestite di fronte ai supermercati del paese.

Per verificare la qualità del servizio erogato, il Comune di Volpiano, secondo una procedura consolidata per gli enti pubblici, ha realizzato un’indagine tra gli utenti dalla quale è risultato che il 91 per cento è rimasto soddisfatto delle modalità di organizzazione della distribuzione, l’88 per cento ha espresso un giudizio positivo per quanto riguarda la quantità di beni forniti e il 94 per cento ha apprezzato la capacità degli operatori di comprendere i bisogni delle persone.

«Crediamo – dichiarano dal servizio socioassistenziale del Comune – che i livelli di alta soddisfazione siano stati raggiunti, oltre che per l’encomiabile impegno profuso da volontari e dipendenti, dalla durata temporale della misura, che è stata garantita anche durante la fase 2 dell’emergenza epidemiologica, e dalla vasta gamma di prodotti acquistati: si è cercato di aggiungere alla spesa, oltre ai generi alimentari a lunga conservazione, anche carne, prodotti freschi e prodotti per l’igiene della casa, cercando di rispondere in maniera più ampia possibile alle difficoltà di acquisto delle famiglie colpite dalla crisi».

Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Sin dalla prima riunione nella quale, in base alle disposizioni della Protezione civile, si è organizzata questa attività, tutte le persone impegnate nella distribuzione alimentare hanno agito in base a quanto concordato e siamo così riusciti a rispettare la previsione di mantenere attivo il servizio fino a fine giugno, come ci eravamo ripromessi».

Prodotti fitosanitari, la deroga delle Regioni

È stato approvato nell’ultima seduta della Conferenza Stato Regioni, il decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali finalizzato ad integrare il DM 309/2011, che stabilisce un limite massimo di residui di sostanze non ammesse in agricoltura biologica, oltre il quale il prodotto contaminato non può essere commercializzato come “biologico”.

Il decreto, in procinto di emanazione, prevede una deroga nel caso di residui di acido fosfonico nonché, per il vino, anche di acido etilfosfonico. Il decreto ministeriale del 2011, infatti, con riferimento ai prodotti fitosanitari non presenti nell’allegato II del Reg. (CE) n. 889/2008, ha fissato a 0,01 mg/kg il limite inferiore, inteso come “soglia numerica” al di sopra della quale non è concedibile la certificazione di prodotto biologicoanche in caso di contaminazione accidentale e tecnicamente inevitabile, a meno che non siano previsti limiti inferiori dalla legislazione applicabile per particolari categorie di prodotto.

Poiché in base ai metodi di analisi più utilizzati nel settore – dichiara Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario alle Politiche Agricole – questo valore risulta difficilmente applicabile nel caso di acido fosfonico, è stato opportuno prevedere una deroga alla precedente disposizione. Per tale ragione, il Decreto su cui si è trovata l’intesa prevede una nuova soglia specifica per questa sostanza, pari a 0,05 mg/kg, stabilendo al tempo stesso un periodo transitorio di due anni, durante il quale si applica il limite più elevato di 0,5 mg/kg per le colture erbacee e 1 mg/kg per quelle arboree”.

Il provvedimento contiene, inoltre, una specifica norma per la contaminazione di acido etilfosfonico nel vinoderivante da un processo di produzione spontanea che si verifica durante il processo di trasformazione. Al fine di incentivare l’agricoltura biologica, il periodo di transizione sarà applicabile anche alle aziende che si saranno convertite al biologico successivamente all’emanazione del decreto.

Alla luce delle indicazioni fornite dal CREA e con un attento confronto tecnico – conclude Giuseppe L’Abbate – poniamo fine ad una controversa situazione su cui si ingeneravano numerosi falsi positivi e che rischiava, di fatto, di penalizzare le nostre imprese biologiche, rendendo vani i loro sforzi”.​