Cosa succede in città- Pagina 418

 APERTURA SPECIALE DELLA MOSTRA “TORINO E I SUOI FIUMI”

La mostra (aperta fino al 30 marzo 2018) espone oltre 200 pezzi tra documenti, rare incisioni, disegni d’epoca e fotografie, che raccontano il rapporto tra Torino e i suoi corsi d’acqua (fiumi, torrenti e canali) dal Medioevo ai giorni nostri. I temi sono le origini della città, la pesca, gli antichi mestieri (le lavandaie, i sabbiatori, il mercato del ghiaccio), dighe, canali e forza motrice, i mulini, gli opifici e le industrie, quando la natura si ribella (le inondazioni, le secche, l’inquinamento), fiumi e loisir (le Esposizioni, sport e divertimenti, gli scrittori raccontano…) un secolo di curiosità.

 

Per il progetto Racconta il tuo fiume anche i visitatori possono partecipare all’allestimento della mostra ricercando immagini e parole in cui il fiume è il soggetto o lo scenario di una storia, di un ricordo o di un ritratto.

Il progetto si articola in due sezioni:

1.   Le foto raccontano: raccolta di fotografie del fiume (antecedenti all’era del digitale). Le fotografie saranno scansionate e subito restituite.

2.   Gli scrittori raccontano: segnalazione di passi e citazioni di autori, oltre a quelli già indicate in mostra, che descrivano Torino e i suoi fiumi.

 

Le riproduzioni delle foto e i testi degli scrittori saranno esposti in mostra con il nome e cognome dei possessori che le hanno segnalate.

Per ulteriori informazioni e per le modalità di partecipazione, contattare Salvatore Venezia (tel. 011.011.31975, salvatore.venezia@comune.torino.it) oppure la reception dell’Archivio (tel. 011.011.31811).

Successivamente la mostra sarà visitabile dalle 8.30 alle 16.30 dal lunedì al venerdì.www.comune.torino.it/archiviostorico.

Esercito, cinema e sport: oltre 800 studenti alla rassegna

Si è conclusa “Il cinema incontra lo sport” iniziativa promossa da Agiscuola con il contributo dalla Regione Piemonte – Assessorato allo Sport in collaborazione con l’Esercito e alla quale hanno partecipato oltre 800 studenti delle scuole medie e superiori del territorio. Dopo la proiezione di due classici della cinematografia “Eddie the eagle – il coraggio della follia” di Dexter Fletcher e “Race – il colore della vittoria” di Stephen Hopkins, i protagonisti di diverse discipline sportive fra i quali tre militari del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito hanno raccontato ai giovani spettatori le loro esperienze umane e professionali. La prima a salire sul palco del cinema Ambrosio è stata Daniela Graglia, Caporale Maggiore Scelto che nel 2000 ha partecipato alle Olimpiadi di Sydney, classificandosi undicesima nella staffetta 4×400. Semifinalista ai Mondiali indoor di Lisbona agli Europei outdoor di Monaco 2002, venti volte campionessa italiana assoluta nelle varie discipline di velocità è tuttora Record Woman italiana sulla distanza degli 80 metri piani outdoor. Altrettanto interessante l’intervento di un veterano dello sport militare, il 1° Maresciallo Giuseppe De Venuto, insegnante aggiunto di educazione fisica, tecnico della Federazione Italiana Nuoto, allenatore di nuoto, tecnico di pallanuoto e maestro di salvamento. Intensa la testimonianza del Colonnello Alessandro Albamonte rimasto ferito il 31 marzo 2012 a seguito dell’apertura di un plico esplosivo. Nonostante le gravi conseguenze sulla vista il Colonnello Albamonte è entrato a far parte del Gruppo Sportivo Paralimpico e nel 2014 ha rappresentato l’Italia agli Invictus Games di Londra nella disciplina dell’indoor rowing.  A concludere l’evento Ivan Gallino, oggi lavoratore autonomo con un passato da atleta. Dal 2006 è entrato a far parte della squadra di serie “A” diversamente abili di Sledge Hockey, successivamente convocato e selezionato per la Nazionale Italiana. Impegnato anche con l’handbike e prossimo a decisioni importanti dopo recenti proposte di convocazione nella Nazionale Italiana di Sci Nordico. L’Assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris, coordinatore del progetto, nel suo intervento ha ringraziato l’Esercito e Agiscuola ed ha sottolineato: “Il progetto parte dal presupposto che la visione cinematografica è un’esperienza coinvolgente, che consente agli spettatori di identificarsi con i protagonisti del film proposto sul grande schermo e li stimola ad apprendere nuovi approcci e schemi di comportamento. Proiettare film che veicolino i messaggi educativi dello sport contribuisce a diffondere tra gli studenti temi importanti quali l’amicizia, la lealtà, il lavoro di squadra, l’impegno, il rispetto per sé e per gli altri, il riscatto sociale, il mettersi in gioco, rappresentando un efficace strumento di crescita di un sano protagonismo e di contrasto ai fenomeni del disagio e della devianza giovanile”.

CONTRO IL CANCRO: CHE LA FORZA DELL’ ADROTERAPIA SIA CON NOI

Nuove tecnologie per combattere i tumori  limitando i danni collaterali. Con Simona Giordanengo ed Elisa Fiorina, INFN sezione di Torino

Giocano un ruolo essenziale in medicina, in campo sia diagnostico che terapeutico. Sono le particelle, protagoniste dal 1895 – quando Roentgen scoprì i raggi X – a oggi di scoperte eccezionali, fino ad arrivare alle nuove tecnologie per combattere il cancro limitando i danni collaterali. In particolare negli ultimi anni, alla radioterapia si è affiancata l’adroterapia, che sfrutta le caratteristiche delle particelle cariche a interazione forte per ridurre il danno collaterale ai tessuti sani durante il trattamento di alcuni tipi di tumori. Nel mondo, e anche in Italia, il numero di centri che utilizzano protoni e ioni è in rapido aumento, e l’efficacia dei piani terapeutici migliora costantemente. Tutto ciò grazie a tecnologie inizialmente sviluppate per l’accelerazione e la rivelazione di particelle in esperimenti di fisica nucleare, opportunamente migliorate e adattate al contesto medico. Tra queste, la tomografia ad emissione di positroni (PET), nata per la diagnostica, consente di valutare in tempo reale la precisione nell’esecuzione delle sessioni di trattamento in adroterapia.  GiovedìScienza ha invitato a parlarne Elisa Fiorina e Simona Giordanengo, ricercatrici della sezione di Torino dell’Istituto Nazionale di Fisica, che con il loro lavoro rendono possibile lo sviluppo dei rivelatori di particelle e dei complessi algoritmi che gli permettono di funzionare. Giovedì 14 dicembre ultimo appuntamento del 2017 con “Che la forza dell’adroterapia sia con noi” , al Teatro Colosseo (alle 17:45 in Via Madama Cristina 71, Torino).

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Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Programma completo e diretta streaming su: www.giovediscienza.it

TORINO CARDIO – PROTETTA ANPAS FORMERÀ IL PERSONALE DEI QUARTIERI

L’obiettivo è quello di promuovere i principi della tutela della salute e diffondere la pratica dei “gesti salva vita”

 

Installato, martedì 12 dicembre, al Parco della Tesoriera (presso la sede del Cai Uget) il primo degli otto defibrillatori, donati dalla Live Onlus alla Città di Torino nell’ambito del progetto “Torino Città Cardioprotetta”, che saranno collocati nei prossimi mesi in tutte le Circoscrizioni cittadine. L’obiettivo è quello di promuovere i principi della tutela della salute e diffondere la pratica dei “gesti salva vita”. “Torino Città Cardioprotetta” è supportata direttamente anche da Anpas, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze Comitato regionale del Piemonte. L’associazione di soccorso formerà gratuitamente all’utilizzo del defibrillatore gli operatori delle otto Circoscrizioni. Gianni Mancuso, responsabile della Formazione Anpas Piemonte: «Siamo da sempre impegnati nel campo della prevenzione e abbiamo aderito subito all’iniziativa “Torino città cardioprotetta” rendendoci disponibili alla formazione del personale delle Circoscrizioni. La diffusione sul territorio dei defibrillatori insieme a persone capaci di mettere in atto, in maniera corretta, le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore sono strumenti efficaci per contrastare le morti per arresto cardiaco». Sono intervenuti Enzo Lavolta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Marco Chessa, consigliere comunale di Torino, Claudio Cerrato, presidente della Circoscrizione 4 e Ivan Mangone direttore generale di Progetti Medical.

Daniele D’Amati della Croce Verde Rivoli e istruttore Anpas ha svolto una dimostrazione pratica sull’utilizzo del defibrillatore. Testimonial dell’evento è stato l’atleta Marco Giuliano della Società di pallanuoto Torino ’81.

THYSSENKRUPP: ALLA “FONDAZIONE AMENDOLA” UN GRANDE QUADRO RICORDA LE VITTIME

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Il dipinto è un “grande” olio su tavola. “Grande” non solo per dimensioni (2metri e venti per uno e ottanta) o per la suggestiva impronta artistica dell’opera, ma soprattutto per il valore di memoria e per l’intento di affondare mani testa e cuore in una delle pagine più tragiche che, negli ultimi anni, abbiano segnato in profondità il mondo del lavoro. Titolo del quadro, “La colata”. L’autore è Ermanno Barovero, torinese, classe ’56, docente di “Tecniche dell’Incisione” all’Accademia Albertina di Torino e numerose presenze in ambito espositivo in Italia e all’estero. Da giovedì 7 dicembre scorso, il dipinto è entrato a far parte della collezione permanente della torinese “Fondazione Amendola”, cui Barovero l’ha donato nell’ambito delle commemorazioni messe in atto in occasione del decennale del tragico rogo della Thyssen che nello stabilimento di corso Regina Margherita a Torino, nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007, provocò la morte di sette operai: Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino, Antonio Schiavone e Roberto Scola. E allora “La colata” è titolo che deve inquietarci non poco. Terrifico. Nei suoi effetti e nella sua rappresentazione di segno e colore. Perché quella “colata” (espressa dall’artista con un’impressionante esplosiva cascata di rossi accesi e mortali in uno scenario di drammatica irruenza narrativa) è “colata” di olio bollente diventata lava. Impietoso mostro di fuoco, “fiamme che arrivavano come onde”– ebbe a raccontare Antonio Boccuzzi, l’unico operaio sopravvissuto a quell’inferno, presente all’inaugurazione dell’opera insieme ai familiari delle vittime- capaci d’inghiottire e annullare in un attimo sette vite umane. Il quadro vuole essere dunque un forte monito a non dimenticare, anche se in 48 ore, proprio nei giorni del decennale del rogo, si sono registrati in Torino e provincia ben tre incidenti sul lavoro con un morto e tre feriti; vuole essere un omaggio agli operai della Thyssen, anche se “gli uomini non compaiono, ma si intuisce – scrive Loris Dadamche sono fusi nella luce accecante come gli angeli caduti della giovinezza”. Dadam accosta anche Barovero al grande “pittore della luce”, romantico precursore dell’impressionismo, l’inglese William Turner. Del 1817, di quest’ultimo, é “L’eruzione del Vesuvio”: un vorticante diluvio di fuoco fiamme e lava, in cui possono riconoscersi in effetti i tratti stilistici e la visione d’insieme de “La colata” di Barovero. In Turner è sempre però la “natura” la forza brutale e devastante del creato. In Barovero, l’insipienza e il freddo calcolo utilitaristico e amorale dell’uomo.

Gianni Milani

Fondazione Giorgio Amendola, via Tollegno 52, Torino; tel. 011/2482970 – www.fondazioneamendola.it

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Foto:
– Ermanno Barovero: “La colata”, olio su tavola, 2008
– Ermanno Barovero con i familiari delle vittime

 

NASCERANNO AL “POLI” DI TORINO I ROBOT DEL FUTURO

Al via le attività del Centro Interdipartimentale PIC4SeR – PoliTO Interdepartmental Centre for Service Robotics 

 

 Nel settore industriale, la robotica applicata alle linee di montaggio complesse è ormai una tecnologia matura e collaudata, ma i robot potranno in un futuro ormai prossimo conquistare la stessa rilevanza in altri campi, quali ad esempio l’agricoltura, la sicurezza, le smart cities. Il Centro Interdipartimentale del Politecnico di Torino PIC4Ser – PoliTO Interdepartmental Centre for Service Robotics, che è stato presentato oggi  all’Ateneo e agli stakeholders, si propone proprio di fornire competenze e conoscenze per lo sviluppo di un mercato, quello della robotica di servizio, in fase di grande espansione. Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie abilitanti, oggi l’avvento di una nuova generazione di robot è molto vicino: queste macchine intelligenti saranno in grado di sostenere gli esseri umani nelle attività lavorative o nella vita quotidiana e diventeranno “compagni” sicuri e affidabili.

 

Punto di forza del Centro, l’approccio interdisciplinare basato sulle tecnologie e sulle applicazioni. In questo modo, sarà possibile unire e integrare soluzioni innovative legate non solo a controllo, percezione, intelligenza artificiale, sistemi di locomozione e architetture meccaniche intelligenti, ma anche agli aspetti della progettazione, interazione e sicurezza, così come alle questioni sociali, economiche ed etiche.

 

Il Centro, coordinato dal professor Marcello Chiaberge, metterà a sistema le attività di diversi gruppi di ricerca già attivi nei vari Dipartimenti dell’Ateneo (Dipartimenti di Elettronica e Telecomunicazioni, Automatica e Informatica, Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture e Architettura e Design) sulle tecnologie abilitanti necessarie per lo sviluppo di questo settore altamente innovativo e multidisciplinare.

 

Sono molteplici gli scenari applicativi per la robotica di servizio: si va dall’agricoltura di precisione, alle città intelligenti, ad attività di ricerca e salvataggio, sistemi di pattugliamento e di allarme rapido, sostegno alla vita per anziani e disabili, riabilitazione, indagine archeologica, sicurezza, protezione, e molti altri.

 

Tra le attività in programma, aprono scenari molto interessanti ad esempio lo sviluppo di piattaforme mobili innovative con sistemi di locomozione ibridi, robot modulari “soft” e dispositivi biomimetici, ma anche l’attenzione agli aspetti relativi alla salute e allo stile di vita, oltre che alle ricadute economiche, sociali ed etiche (sulle aziende, sul mercato del lavoro, sulla società in generale) relative all’introduzione della robotica di servizio e allo sviluppo di servizi pubblici o privati basati su questa tecnologia emergente.

 

Gli obiettivi del Centro sono ambiziosi: i ricercatori si propongo infatti di metter a punto progetti, soluzioni e prototipi di robot capaci di agire in una vasta gamma di ambienti dinamici e dedicarsi a molteplici attività, ma allo stesso tempo essere più semplici da programmare e utilizzare; i robot del futuro, inoltre, dovranno avere costi e dimensioni contenuti, poter lavorare con e intorno agli esseri umani in totale sicurezza anche in ambienti “difficili”, ad esempio tenendo conto delle barriere architettoniche, o degli spazi stretti.

 

Per progettare i nuovi robot di servizio, i ricercatori indagheranno principalmente in tre settori di azionePercezione e apprendimento autonomo, per permettere al robot di percepire, comprendere, pianificare e navigare nel mondo reale; Manipolazione, cioè il controllo preciso e la destrezza per manipolare oggetti nell’ambiente; Interazione, cioè la capacità del robot di imparare e collaborare con gli esseri umani. Una migliore interazione – incluso il supporto per le comunicazioni verbali e non verbali, l’osservazione e la copia del comportamento umano e l’apprendimento delle esperienze – significa che i robot saranno sempre di più in grado di lavorare a fianco degli esseri umani.

 

“Siamo convinti di poter creare un Centro capace di attrarre interessi industriali e progetti di ricerca internazionali, fornendo al territorio e, non ultimi, ai nostri studenti un luogo da dove partire per sviluppare la robotica di servizio in Italia”, commenta Marcello Chiaberge, referente del Centro Interdipartimentale PIC4seR.

(foto: il Torinese)

Dipendenti della Regione ispettori su treni e bus locali

Con l’approvazione di una delibera di Giunta, alcuni dipendenti regionali della Direzione Trasporti (dotati di apposito tesserino di riconoscimento) potranno diventare ‘ispettori’ su treni e bus del servizio di Trasporto pubblico locale. In seconda Commissione, presieduta da Nadia Conticelli, è stato infatti dato all’unanimità parere favorevole alla delibera della Giunta regionale “Individuazione dei criteri e delle modalità per l’esercizio delle funzioni regionali di controllo, monitoraggio e vigilanza sulla generalità dei servizi di trasporto pubblico di interesse locale e regionale, ai sensi del comma 2, dell’articolo 18, legge regionale n.1/2000”. Il testo è stato illustrato dall’assessore ai Trasporti Francesco Balocco.

I dipendenti individuati saranno inseriti in una lista (che verrà consegnata anche agli enti gestori del servizio) e svolgeranno le “funzioni regionali di vigilanza, monitoraggio e controllo, sulla generalità dei servizi di trasporto pubblico d’interesse locale e regionale e sulle infrastrutture ad essi correlate”, potranno quindi fare segnalazioni che verranno vagliate e, nei casi più gravi, comporteranno diffide e sanzioni per i gestori del servizio.

Lo svolgimento della funzione di vigilanza ordinaria e straordinaria darà diritto ad una indennità (per ora non quantificata) soltanto per i dipendenti non titolari di Posizione organizzativa, che svolgeranno tale compito in maniera permanente e continuativa; coloro che invece lo svolgano in maniera saltuaria non avranno diritto ad alcuna indennità.

Il testo del provvedimento, come detto, ha raccolto l’approvazione di tutti i gruppi consiliari. In particolare i consiglieri del Movimento 5 Stelle Federico Valetti e Gianpaolo Andrissi si sono detti soddisfatti perché sono state recepite le loro richieste che già erano state presentate con alcuni emendamenti alla legge 1/2000 sui trasporti.

fc – www.cr.piemonte.it

PARI OPPORTUNITÀ. ALLE OGR IL “DECALOGO” ITALIANO PER EVENTI FOR ALL

Per accogliere al meglio famiglie con bambini, anziani, persone in difficoltà o con disabilità, visitatori con “pets”  


 Nasce alle OGR di Torino il primo “decalogo” italiano per l’accessibilità degli spazi e la fruibilità degli eventi for all. Le ex Officine dei treni, oggi rinate come Officine delle idee grazie alla Fondazione CRT, sono quindi il primo polo culturale in Italia a dotarsi di linee guida che forniscono, a chi organizza un evento, indicazioni utili per consentire la piena partecipazione in modo autonomo, sicuro, comodo, piacevole anche per le persone in difficoltà, con disabilità o con esigenze specifiche: ad esempio, famiglie con bambini, anziani e persino visitatori con animali da compagnia.  

Il vademecum è stato redatto dalle OGR con Fondazione CRT, grazie alla collaborazione della Consulta per le Persone in Difficoltà e dell’Istituto Italiano per il Turismo per Tutti, e può diventare un utile punto di riferimento per i musei, le arene, i palazzetti per i concerti e qualsiasi altro luogo dedicato a mostre, spettacoli, festival, fiere, rassegne, tornei sportivi, manifestazioni, convegni, dibattiti.

Il “decalogo OGR”, ispirato a principi quali la massima autonomia e l’autodeterminazione delle persone, illustra in dettaglio i fondamenti per una buona fruibilità degli eventi: dalle informazioni “in italiano facile” con testi e icone integrati, all’utilizzo delle nuove tecnologie per creare esperienze personalizzate, interattive e coinvolgenti per tutti; dalla pianificazione degli strumenti e delle procedure di sicurezza nel rispetto delle esigenze del “pubblico più debole” alla disponibilità nei servizi di ristoro di menù adatti a eventuali intolleranze; dalla formazione del personale per l’accoglienza, alle soluzioni di allestimento più idonee per una diffusa e ampia accessibilità.

“La Fondazione CRT è da sempre in prima linea nel sostenere i valori dell’accessibilità, della fruibilità e della piena inclusione delle persone, a partire da quelle più fragili – sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia–. La vera sfida, oggi, è abbattere non solo le barriere architettoniche, ma quelle culturali e sociali, che sono forse ancora più insidiose proprio perché intangibili e meno evidenti. Anche grazie alla fattiva collaborazione della Consulta per le Persone in Difficoltà e dell’Istituto Italiano

per il Turismo per tutti, lavoriamo per fare sempre di più e meglio sul fronte dell’accoglienza: per questo il vademecum di oggi non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per garantire un diritto che non è solo di alcuni, ma di tutti”.

“Le OGR sin da subito hanno prestato particolare attenzione al tema dell’inclusione, implementando ‘access and equality skills’ sul modello di altre realtà europee e internazionali – dichiara il Direttore Generale delle OGR Massimo Lapucci –. Il saper costruire competenze capaci di rendere realmente fruibili a tutti i pubblici i luoghi dell’arte, dello spettacolo, del tempo libero non è solo un fondamentale segno di civiltà, ma è anche un bel segnale per la cultura del nostro Paese, e può diventare una best practice a livello nazionale”.

 

“Nel corso dell’anno e mezzo in cui abbiamo lavorato all’identità delle nuove OGR, prima dell’apertura ufficiale dei cancelli nel settembre scorso, la parola ‘inclusione’ è sempre stata per noi fonte di ispirazione, riflessione e studio – ricorda il Direttore Artistico Nicola Ricciardi –. Da quando le porte di queste nuove Officine si sono aperte alla città, la stessa parola ha cessato di essere esclusivamente un ideale e si è fatta buona pratica. Già a partire dal Big Bang, l’evento inaugurale delle OGR, abbiamo voluto porre persone con esigenze specifiche al centro delle nostre attività; ma la nostra ambizione è quella di lavorare nel quotidiano, affinché chiunque varchi i cancelli di corso Castelfidardo 22 si senta benvenuto e accolto in un ambiente privo di barriere culturali prima ancora che architettoniche”.

Giuseppe Antonucci, Presidente CPD-Consulta per le Persone in Difficoltà afferma: “Il programma delle celebrazioni della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2017, anche quest’anno si presenta ricco di eventi che mirano a sensibilizzare sui diversi ambiti del quotidiano delle persone con disabilità. Affrontare il tema della Cultura per Tutti, partendo dal lavoro degli organizzatori, consente di impegnarsi attivamente affinché i cittadini con disabilità non vengano considerati un pubblico di serie b e ai diversi bisogni e necessità venga data una reale risposta. L’impegno di OGR e Fondazione CRT è un chiaro segnale che cambiamenti importanti in questo senso si stanno concretizzando, superando sempre più l’assistenzialismo nel rispetto delle pari opportunità e riconoscendo alla persona con disabilità il diritto al tempo libero e alla cultura”.

 

Giovanni Ferrero, Direttore CPD-Consulta per le Persone in Difficoltà spiega: “La stesura di queste Linee Guida si presenta quale forte segnale di sensibilizzazione al fine di superare la logica del prodotto ‘dedicato’, del semplice rispetto normativo, del luogo comune per cui la persona con disabilità è solo la persona in carrozzina e per cui l’accessibilità è ‘affare da disabili’ senza prendere in considerazione soluzioni valide esteticamente. Nel documento vengono presentati semplici accorgimenti che consentono di fare il salto di qualità nella progettazione di eventi for all. L’intervento si pone in dialogo con il lavoro pluriennale del Tavolo Cultura Accessibile che dal 2010, su iniziativa della CPD e del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, unisce istituzioni, associazioni e operatori culturali e museali in un confronto cittadino vivace sulle tematiche dell’accessibilità alla cultura per tutti i pubblici. Tale collaborazione ha portato, nel 2012, all’elaborazione del Manifesto della cultura accessibile a Tutti, ad oggi sottoscritto da oltre 35 enti sociali”.

 

Ilario Marta, Presidente IsITT-Istituto Italiano per il Turismo per Tutti sostiene: “La collaborazione in rete per la stesura delle Linee Guide è l’ennesimo segnale di come unendo diverse competenze professionali i risultati siano assicurati. Credo che questo intervento si presenti quale importante segnale di interesse e investimento dal mondo della cultura sulle tematiche che il nostro ente porta avanti da anni”.

“Sale per la Capra”. La tragedia dello “Statuto” pensando alla Thyssen

Il film di F. Dividi, M. Evengelisti, V. Greco. Luoghi Comuni Porta Palazzo, Via Priocca 3, Torino. Ingresso libero

La nuova collaborazione tra Luoghi Comuni Porta Palazzo e Seeyousound verrà inaugurata mercoledì 6 dicembre alle 21,30 con la proiezione di “Sale per la capra” di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti, Vincenzo Greco. Il 6 dicembre ricorre il decimo anniversario rogo alle Acciaierie ThyssenKrupp, e la serata sarà anche un modo per riflettere e ricordare. La proiezione verrà introdotta dai registi, e seguita da un dibattito moderato da Massimiliano Quirico, direttore di “Sicurezza e Lavoro” e Francesco Gianfrotta, già Gip di Torino e Presidente del Tribunale, che stilò le motivazioni della sentenza nel processo Statuto e partecipò come Gip alla costruzione del processo Thyssen. L’ ingresso è libero fino ad esaurimento posti in sala.

Sale per la capra (2011,60′) realizzato da Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti, Vincenzo Greco, e da loro autoprodotto come Dinamovie, ripercorre a distanza di trent’anni la vicenda drammatica del cinema Statuto. Una tragedia che ha segnato l’immaginario dei torinesi e rispetto la quale, secondo gli autori del documentario, la città non ha ancora elaborato il lutto. Il film ricostruisce, attraverso un percorso serrato e realistico, ciò che accadde in quel “maledetto” pomeriggio del 13 febbraio 1983, attraverso le testimonianze di chi c’era, di chi ha visto, di chi ha perso qualcuno, di chi, dopo allora, “non è più lo stesso”. Un racconto per immagini, dove ai documenti fotografici, ai giornali e ai filmati dell’epoca si sommano i racconti e le emozioni, testimonianze inedite e racconti personali. I filmati e le immagini di repertorio sono stati eccezionalmente forniti dall’emittente “Videogruppo” e dal Tribunale di Torino che hanno concesso il diritto di visione e di utilizzo del materiale appartenente ai loro archivi. Con: Diego Novelli, Gian Carlo Caselli, Lorenzo Ventavoli, Gianni Rondolino

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Residenza Temporanea Luoghi Comuni Porta Palazzo. Via Priocca 3 Torino

011 0881180

portapalazzo@luoghicomuni.org

www.luoghicomuni.org/portapalazzo

evento facebook: https://www.facebook.com/events/721016368088965/

 

17 mila babbi Natale sfilano per i bimbi del Regina Margherita

E’ stato il record assoluto di partecipazione, quello di quest’anno. Al raduno dei Babbo Natale organizzato dalla Forma Onlus hanno preso parte 17mila persone in costume rosso e bianco: in una bella domenica di sole giovani, anziani, bambini, in moto, a piedi o in bici hanno voluto dare il proprio sostegno ai bimbi dell’ospedale Regina Margherita. Il ricavato delle iscrizioni del grande raduno in piazza Polonia andrà infatti al progetto di ristrutturazione della rianimazione del pronto soccorso.