Cosa succede in città- Pagina 409

Quando il Cinema si tinge di Blu, sei serate dedicate all’autismo

CinemAutismo, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata all’autismo e alla sindrome di Asperger, compie 10 anni e festeggia con un’edizione speciale, ad ingresso gratuito, che si presenta con un ricco calendario di 6 serate di cinema, dal 2 al 7 aprile, e 12 proiezioni di film da tutto il mondo tornando, anche quest’anno, a colorare di blu, colore simbolo dell’autismo, la città di Torino. Per la ricorrenza dei dieci anni, il programma di cinemautismo, curato da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, vedrà affiancati a nuovi lungometraggi e anteprime nazionali, anche alcuni dei film più apprezzati delle passate edizioni che saranno presentati al pubblico affezionato e ai curiosi al Cinema Massimo, al Cinema Lux, al Cinema Greenwich Village e al Cinema Classico. Ingresso libero.

 

Leggi il programma di CinemAutismo 2018

E IL PROSSIMO SARA’ UN WEEKEND SULLA CULTURA DELL’OLFATTO

NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “PERFUMUM. I PROFUMI DELLA STORIA”, INCONTRI IL 7 E 8 APRILE PROSSIMI

 

Prosegue la rassegna di incontri sulla cultura dell’olfatto, organizzata dall’Associazione culturale Per Fumum, nell’ambito della mostra Perfumum. I Profumi della Storia” (Palazzo Madama, fino al 21 maggio 2018). Dopo il grande successo degli appuntamenti di febbraio con ospiti di fama internazionale, è alle porte un nuovo weekend ricco di eventi.

 

Sabato 7 aprile Ore 11 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)

L’Associazione culturale Per Fumum, nella persona di Roberta Conzato, presenta la Conferenza-spettacolo “Fiori, profumi e giardini nell’Antico Egitto”, un viaggio nel mondo degli odori per gli antichi egizi. Nel corso della conferenza verrà presentata una riproduzione del Kyphi ad opera di Luca Maffei, Atelier Fragranze Milano.

Interverranno:

Donatella Avanzo, egittologa

Silvana Cincotti, egittologa

Katia Zunino, arpa e percussioni

Piero Leonardi, voce narrante

Roberta Conzato, Presidente Associazione Per Fumum

 

         Ore 15 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)

L’Associazione culturale Per Fumum, nella persona di Roberta Conzato, presenta la conferenza “Casamorati, una storia tutta italiana: viaggio sensoriale nell’epoca delle acque profumate e delle loro materie prime”

              Interverrà:

Sergio Momo, Fondatore e Direttore creativo di Xerjoff

 

Domenica 8 aprile Ore 11 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)

Conferenza “Comunicare il profumo: parole, immagini e il loro utilizzo nel mondo della profumeria” a cura di Roberto Drago in collaborazione con la Scuola Holden di Torino e con la partecipazione di Roberto Greco, celebre fotografo ed esperto in comunicazione visiva. L’incontro sarà anche l’occasione per la presentazione di un racconto scelto tra quelli pervenuti e scritti da studenti della Scuola Holden sul tema «Il profumo di Torino», con la possibilità di sentire il profumo che Luca Maffei ha creato ispirandosi al testo.

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Pasqua e gli agnelli – Terroristi e informazione – Castagno chiude

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Pasqua e gli agnelli

Un’amica,la scrittrice torinese Marina Rota, scambiandoci gli auguri di Pasqua, mi ha detto: “Ova, non oves, mi raccomando.” Uova, non agnelli. In effetti, se pensiamo a quanti tenerissimi agnelli vengono sgozzati per la Pasqua, abbiamo il segno di una certa barbarie. Non si usano nell’ucciderli i sistemi barbari praticati dagli Islamici,ma certo cibarsi di quella carne diventa abbastanza sconvolgente. E’ quasi sacrilego,perché riprendere l’idea dell’Agnus Dei che si è sacrificato in croce per la salvezza dell’umanità,per banchettare il giorno di Pasqua appare davvero fuori luogo. Pochi, forse, ci pensano,ma è così.

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Terroristi e informazione

I giornali hanno sicuramente il dovere di informare,ma devono anche saper dimostrare responsabilità. La ricerca dello scoop ad ogni costo è contro la stessa deontologia professionale dei giornalisti, ammesso che essa esista ancora e soprattutto venga rispettata. Nell’età del degrado del “Fatto quotidiano” tutto diventa lecito, ad esempio, pur di infangare l’avversario, anzi il nemico politico. In questi giorni dominano sui giornali notizie allarmanti sul pericolo terroristico in Italia,alimentato da una improvvida intervista del ministro Minniti in cui si afferma che l’Italia è in una situazione di grave rischio attentati. Io credo che il terrorismo vada combattuto in silenzio,così come si fece con le BR. Il Generale Dalla Chiesa non rilasciava interviste, agiva. Se pensiamo che certi titoli di giornali italiani sono già finiti su giornali stranieri,abbiamo anche chiaro il grave danno arrecato al turismo italiano. Minniti che aveva iniziato molto bene,sostituendo il peggior ministro degli interni della storia recente d’Italia, tal Alfano che permise l’invasione del Paese da parte di centinaia di migliaia di immigrati economici, finisce in modo inglorioso. Minniti è incaricato del disbrigo degli affari correnti. Il tempo delle interviste è finito. In ogni caso, va sottolineato che sta emergendo un legame tra terroristi e immigrati che era stato negato per anni, ma che, ad ogni persona di buon senso, appariva come una inevitabile conseguenza del lassismo e della confusione creati da un’accoglienza spropositata e incontrollata.

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Castagno chiude

Sembra che il celebre negozio specializzato nei formaggi ,unico rimasto dell’impero che fu del vecchio Castagno, in via Lagrange sia destinato a chiudere. Un’altra eccellenza torinese scompare. Castagno era anche gastronomia all’angolo di via Gramsci e anche pescheria in via Mazzini. Poi venne il sequestro del titolare del negozio e venne scritta una pagina non edificante. Castagno si ridusse all’attuale negozio,la bottega del formaggio,ma anche ricca di salumi di alta qualità. Dove potremo andare a comprare la salama da sugo di Ferrara? Dove i passatelli? Dove il vero Castelmagno ? Quando chiuse il grande Toja, principe dei formaggi,Mario Soldati quasi sembrò che si mettesse a piangere:era anche un grande attore. Ma ne fu sinceramente molto addolorato perché riteneva Toja il tempio torinese della qualità. La chiusura di Castagno è un fatto molto simile. Torino, alla faccia di Carlin Petrini che continua a pontificare a difesa del buon cibo, arretra , lasciando ad Oscar Farinetti un monopolio che non merita affatto.

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LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

 

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I danni del bullismo

Il bullismo nelle scuole sta facendo danni gravi e l’autorità scolastica si rivela impotente. C’è un numero sempre più alto di docenti picchiati e, quasi contemporaneamente, emergono casi di docenti che abusano di allieve/i. Cosa ne pensa?                                               Giovanna Bertolino

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Il bullismo è un fenomeno che va combattuto a partire dalle famiglie che rischiano di esserne le prime vittime. Viviamo in una società in disfacimento in cui l’imperversare della droga ha effetti davvero devastanti. La scuola riflette da decine d’anni una crisi profonda che risale al ’68 dovuta a mancanza di interventi adeguati e di fermezza nel far rispettare le leggi. Ricordavo di recente sul “Torinese” che dovette intervenire la Cassazione per riaffermare che il docente è un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Poi c’è la vergogna del comportamento di docenti indegni che vanno condannati, anche se le mele marce non vanno confuse con il corpo docente nel suo insieme. Sicuramente è il prestigio stesso dell’insegnante che è scomparso. Il ruolo e la dignità del professore non ci sono più da decenni. E nella scuola di massa, senza concorsi selettivi, possono anche entrare i pazzi o personaggi incredibili. E’ una realtà dura da accettare, ma la scuola, così com’è, andrebbe rifatta totalmente,anche se qualche isola funzionante c’è. Sono stato di recente a parlare in un liceo torinese che funziona ed ho trovato docenti e studenti motivati, capitanati da una giovane preside entusiasta e capace

OGR E NON SOLO PER IL TORINO JAZZ FESTIVAL DAL 22 AL 30 APRILE

8 giorni di festival; 250 musicisti; 19 sedi; 8 circoscrizioni; 60 concerti (19 concert e 41 clhub) di cui 40 a ingresso gratuito; 2 anteprime; 40 jazz blitz a ingresso gratuito; 2 marching band; 3 giorni di meeting e 3 di masterclass; 2 mostre; 40 persone coinvolte nell’organizzazione del festival; 40 volontari

Dal 23 al 30 aprile si svolgerà la sesta edizione del Torino Jazz Festival.

La manifestazione, che intende proporsi come evento primaverile internazionale, porterà numerosi artisti a esibirsi sul palco delle OGR, nei circoli jazz centrali e periferici e in diversi teatri e musei dal Piccolo Regio al Conservatorio Giuseppe Verdi a prezzi popolari. Il programma prevede circa sessanta concerti, di cui oltre dieci produzionioriginali – tra queste il concerto di Fabrizio Bosso con Banda Osiris e quelli di Carla Bley e Steve Swallow con Torino Jazz Orchestra, Frankie hi–nrg mc con Al Jazzeera e Federico Marchesano Trio con Louis Sclavis – la prima italiana di un’artista iconica,Melanie De Blasio, numerosi spettacoli pomeridiani, aperitivi in musica ed esibizioni serali. Il Festival è un progetto della Città  realizzato dalla Fondazione per la Cultura , in collaborazione con Fondazione Crt Ogr,  main partner Intesa Sanpaolo eIren. Sponsor Toyota e Poste Italiane, main media partner Rai, media partner Rai Radio tre e Rai Cultura. L’edizione 2018 sperimenterà richiami lungo tutto l’anno con appuntamenti musicali e il coinvolgimento delle orchestre di allievi del Conservatorio e della Scuola Civica di musica e gruppi di studenti delle più titolate scuole specialistiche di jazz. Il TJF vedrà la presenza di musicisti italiani e torinesi con produzioni originali create per il festival insieme a star del jazz internazionale e artisti provenienti da altri mondi musicali. Oltre che dall’Italia, i jazzisti provengono da Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Gran Bretagna, Israele, Norvegia, Stati Uniti Svizzera. Il cartellone sarà interpretato da grandi “vecchi” del jazz statunitense e da artisti che rappresentano l’evoluzione attuale del jazz nel rock, nella musica elettronica e nei nuovi linguaggi improvvisativi che oggi contengono una forte identità extra-americana.

Il jazz vanta a Torino una lunghissima tradizione. Si tratta di un patrimonio artistico e culturale che ha continuato a vivere in città grazie alla tenacia di piccoli club, alla qualità dei suoi musicisti e al gran numero di appassionati. La sesta edizione del Torino Jazz Festival ne conferma la vocazione e intende essere un tributo a chi ne ha coltivato la passione –annuncia la sindaca Chiara Appendino -. Un festival che vuole soddisfare l’interesse di un vasto pubblico proponendo concerti e appuntamenti accessibili a tutti grazie all’importante sostegno di partner e sponsor che hanno creduto in questa rinnovata sfida culturale. A tutti loro va il ringraziamento della Città”.

Il Festival infatti propone a prezzi popolari (con biglietti che vanno dai 5 ai 12 euro) e ricco di appuntamenti gratuiti (40 concerti sono a ingresso libero) –  si presenta “nuovo” e “fresco” fin dalla veste grafica disegnata da giovani professionisti torinesi. Importante è stata anche la scelta di organizzare i concerti serali in un luogo simbolo della trasformazione urbana, le nuove OGR, un vitale punto di riferimento di una città come Torino a vocazione internazionale per la cultura contemporanea. Gli spettacoli main pomeridiani (ore 17.30) si svolgeranno al Conservatorio Giuseppe Verdi (26, 28 e 29 aprile) e al Piccolo Regio Giacomo Puccini (27 e 30 aprile).

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Torino intende sostenere e promuovere le produzioni e le sperimentazioni musicali chiamando a collaborare tutte le realtà cittadine. I musicisti coinvolti nella rassegna saranno circa 250(110 concerti main, oltre 130 nei club e 16 nei jazz blitz). Nell’arco di otto giorni, oltre all’energia degli assoli e delle jam session, si terranno meeting e sonorizzazioni realizzate in aree pubbliche e private, incursioni musicali in luoghi atipici. ​“Ci attendono giorni ricchissimi di musica nei quali Torino sarà protagonista entusiasta del panorama jazz italiano. Per tessere ancora di più questa fitta trama di artisti e di luoghi con il pubblico, la Città ha affidato la direzione artistica al compositore e trombettista torinese Giorgio Li Calzi che insieme al supporto prezioso del sassofonista e compositore Diego Borotti saprà senza dubbio condurre, organizzare e promuovere una kermesse di respiro internazionale originale, aperta alle contaminazioni e capace di coinvolgere la scena jazzistica italiana nel suo complesso – spiega Francesca Leon assessora alla culturaNelle otto giornate dedicate alla manifestazione in città si potranno incontrare i grandi interpreti del jazz, nazionali e stranieri, che suoneranno con gli artisti torinesi per animare le sale da concerto, per portare la musica nelle strade e nei mercati e, con i jazz blitz, in molti luoghi dove la musica di solito non arriva. In questi giorni, torinesi e turisti ascoltando assoli, jam session e virtuosismi potranno immergersi nell’atmosfera dei club e percepirne la sostanza.

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Un assaggio del TJF 2018 si avrà già il 21 e il 22 aprile durante l’Anteprima quando nei mercati (corso Spezia, via Di Nanni, piazza della Vittoria, piazza Foroni e piazza della Repubblica) e nel centro storico si esibirà la marching band Bandakadabra accompagnata dalle danze scatenate dei ballerini delle associazioni Lindy Bros e Dusty Jazz.   “Nel segno della diversità il Torino Jazz Festival edizione 2018 annuncia produzioni originali dialogando con il territorio, chiamando grandi maestri del jazz americano come Archie Shepp e rappresentanti della scena europea come Nils-Petter Molvaer, musicisti che hanno mescolato il linguaggio afro-americano con quello del rock, dell’elettronica e della world music. Stiamo lavorando per costruire un festival per una città a cui intendiamo dare un evento culturale che non si esaurisca in soli 8 giorni. Una città che è sempre stata underground, onnivora di musica e di jazz e aperta alle differenze – sottolinea il direttore artistico Giorgio Li Calzi -. Abbiamo in programma dieci concerti alle OGR, sette dei quali sono produzioni originali, come Fabrizio Bosso con Banda Osiris; in apertura il concerto più trasversale, i Radian, alla Mole; concerti pomeridiani nei teatri, come la prima italiana di un’artista iconica, Melanie De Biasio e il ritorno in Italia del clarinettista bulgaro Ivo Papasov, entrambi al Piccolo Regio. Grande spazio sarà dato ai jazz club, che promuovono musica tutto l’anno, nei quali si esibiranno accanto a molti artisti torinesi, i Now VS now di Jason Lindner, collaboratore di David Bowie in Blackstar, il quartetto di Simone Zanchini che rilegge in jazz Secondo Casadei, e il sassofonista Gianni Gebbia con la ritmica torinese di Michele Anelli e Emilio Bernè. Infine, in collaborazione con il consorzio Piemonte Jazz, presentiamo Jazz Meeting, 3 giorni di incontri tra operatori e direttori di festival piemontesi, italiani, internazionali: in sintesi il TJF sarà laboratorio e officina di progetti e interscambi culturali per la città e per la comunità di cui fa parte, e specialmente rivolto a un pubblico sempre più curioso e attento”.

Jazz Blitz

Dal 23 al 30 aprile con i “jazz blitz” la musica entrerà gratuitamente nei luoghi dell’assistenza, nelle residenze diurne e notturne, nelle case di ospitalità, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza, posti dov’è difficile fruire di sonorità dal vivo. Alcuni interventi raggiungeranno anche un pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione. 

Concerti

Il concerto inaugurale, lunedì 23 aprile alle 20.30, al Museo del Cinema (Mole Antonelliana), sarà affidato alla formazione più crossover del festival, i viennesi Radian,maestri nella contaminazione di sonorità elettroacustiche calate in un linguaggio minimalista e post-rock.

Nella giornata della Festa della Repubblica, mercoledì 25 aprile, il TJF aprirà una finestra dedicata al sociale con due concerti che si svolgeranno nella sede di Piazza dei Mestieri. Alle17.30 il CLGEensemble ospiterà uno tra i più influenti chitarristi del jazz d’avanguardia,Christy Doran; alle 21 sarà la volta della fuoriclasse del violino jazz Eva Slongo. AlConservatorio Giuseppe Verdi si esibirà il 26 aprile alle 17.30 l’Orchestravagante degli allievi del Centro di formazione musicale della Città di Torino diretta dal maestroAntonino Salerno. A seguire si potranno ascoltare i brani del The Creative Jazz Workshopdegli allievi del dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Sul palco delle ex Officine Grandi Riparazioni, alle 21, andrà in scena una prima produzione originale TJF: il quartetto del contrabbassista e compositore torinese Federico Marchesano Atalante con ospite uno dei più autorevoli musicisti d’oltralpe, il clarinettista Louis Sclavis e, subito dopo il grande maestro, drammaturgo, poeta, scrittore, cantante, compositore e ovviamente sassofonista, icona del free jazz, ARCHIE SHEPP col suo quartetto con Special Guest la cantante Marion Rampal.

Venerdì 27 alle 17.30 il Piccolo Regio aprirà le porte a Ivo Papasov e his wedding bandcreatore della Balcan music contemporanea. Alle 21 le Ogr accoglieranno la Frankie hi-nrg mc Vs Aljazzeera, una band diversamente jazz che incontra un pioniere del rap per un viaggio fatto di contaminazioni musicali, dissonanze in rima e cortocircuiti geografici. A seguire il grande chitarrista Marc Ribot con il suo gruppo Ceramic Dog.

Uno dei pianisti italiani più riconosciuti a livello internazionale, Franco D’Andrea, suonerà con il suo ottetto sabato 28 aprile alle 17.30 al Conservatorio Giuseppe Verdi.

Alle Ogr, alle 21, sarà la volta di due produzioni originali: l’hammondista Alberto Gurrisi, il batterista Adam Nussbaum e il sassofonista Seamus Blake. E a seguire un concerto – “The Turin Project Reloaded” con Carla Bley & The Torino Jazz Orchestra Feat. Steve Swallow.

Il concerto sarà dedicato a Maurizio Braccialarghe prematuramente scomparso il 2 gennaio scorso che negli anni passati alla guida dell’Assessorato comunale alla cultura aveva intesorestituire visibilità al fermento musicale locale ideando il Torino Jazz Festival.

Domenica 29 aprile il Conservatorio Giuseppe Verdi accoglierà alle 17.30 il gruppo diTerje Rypdal, indiscusso protagonista del jazz scandinavo. Alle 21, alle OgrFabrizio Bosso e Banda Osiris si esibiranno in una divertente produzione originale per il TJF. A seguire il gruppo del trombettista e sperimentatore norvegese Nils-Petter Molvær. Il TJF main si concluderà nella giornata Unesco per il jazz lunedì 30 aprile con quattro concerti. Per cominciare alle 17.30 si potrà assistere alla prima assoluta italiana dell’artista belgaMelanie De Biasio al Piccolo Regio. Le Ogr ospiteranno in sequenza, dalle 20.30, il talentuosissimo flautista e cantante Magic Malik, il quartetto del pianista torinese Riccardo Ruggieri con Gary Bartz, un mito del jazz. Chiuderà la serata Fred Hersch pianista, compositore e band leader, membro autorevole nel pantheon del pianismo jazz contemporaneo.

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ALTRE ATTIVITÀ

Oltre ai concerti principali e a quelli organizzati nei club della città sono in calendario una serie di attività musicali diffuse che raggiungono tutti i quartieri: convegni, mostre, incontri, masterclass, ed eventi a tema in un programma eterogeneo che trascinerà il pubblico in unviaggio musicale unico e imperdibile.

TORINO JAZZ MEETINGS 2018 – Convegno sul jazz e vetrina del jazz piemontese alCircolo dei Lettori, via Bogino 9.

Torino Jazz Meetings – progetto del Consorzio Piemonte Jazz, realizzato con il supporto del Torino Jazz Festival e in collaborazione con il Circolo dei Lettori – nasce come occasione di incontro per le eccellenze del jazz piemontese, con l’obiettivo di sviluppare i rapporti tra le realtà che lo promuovono a livello regionale, nazionale e internazionale. Il convegno prevede tre tematiche: Piemonte jazz, sulle eccellenze regionali; Jazz in Italy, relativo ai network nazionali; International jazz links, per consolidare connessioni internazionali. In coda ai dibattiti sono previsti concerti-vetrina. Info: www.piemontejazz.it

 

MASTERCLASS – Lo swing nel violino e gli strumenti ad arco (viola e violoncello) diEva Slongo – Orario 11–16 nei giorni dal 23 al 25 aprile. Una masterclass dedicata agli strumenti più diffusi in ambito accademico e meno utilizzati dai linguaggi del jazz, gli strumenti ad arco, grazie a un’eccellente violinista e didatta di jazz, Eva Slongo.

 

MOSTRE

CHET BAKER. L’ULTIMO CHORUS – Le immagini perdute

Dal 25 al 30 aprile e dal 4 al 14 maggio

Jazz Club Torino, piazzale Valdo Fusi – Ore 19–23 – Ingresso libero

Inaugurazione mercoledì 24 aprile, ore 18.30 con il concerto del trio del trombettista  Felice Reggio.

Ideazione e cura della mostra di Luciano Viotto.

Mostra su Chet Baker e il suo legame con l’Italia e Torino.

La sua musica, le testimonianze, i rari documenti video e la rassegna stampa esposti documentano l’essenza artistica di Chet, gli intensi rapporti umani che hanno caratterizzato la sua tormentata esistenza e il legame con l’Italia e Torino.

L’ultimo concerto di Chet Baker in Italia si svolse al Teatro Carignano, il 21 aprile 1988. Le immagini in mostra, scattate dal curatore e ritrovate nel 2012, ci restituiscono idealmente la vita di Chet Baker.

 

TAKE FIVE Emozioni su un pentagramma

Dal 28 aprile all’11 maggio

Biblioteca Civica Centrale, via della Cittadella 5

Negli orari di apertura della biblioteca – Ingresso libero

Inaugurazione – venerdì 27 aprile, ore 18, con Jazz Performance di Alfredo Ponissi,sassofoni Photo Exhibition & Jazz Performance Project

Fotografie di Carlo Mogavero, Patrizio Gianquintieri, Massimo Novo, Mamo Delpero

Interpretazione fotografica del viaggio emozionale che i musicisti e gli ascoltatori intraprendono durante il flusso creativo di un brano o un concerto jazz. Come i musicisti di una band, quattro fotografi danno vita a una narrativa, allo stesso tempo personale e collettiva, fatta di oltre 30 immagini che creano un percorso visivo fatto di suoni ed emozioni. Nella serata inaugurale, un musicista decodificherà le fotografie esposte facendole ritornare musica.

 

SEDI EVENTI

CONCERT 

Conservatorio Giuseppe Verdi (piazza Bodoni); Piccolo Regio Giacomo Puccini (piazza Castello 215); Museo del Cinema (Mole Antonelliana via Montebello 20); OGR (corso Castelfidardo 22); Piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi 13).

 

JAZZ clHUB 

Bagni Pubblici di via Agliè (via Agliè 9); Blah Blah (via Po 21); Caffè Neruda (via Giachino 28); Circolo culturale La Rusnenta (via Andreis 11); Folkclub (via Perrone 3 Bis); Il Convivio del Filo Illogico (via Scarlatti 2); Jazz Club Torino (piazzale Valdo Fusi);Laboratori di Barriera (via Baltea 3); Le Ginestre (via Valprato 15); Mad Dog (via Maria Vittoria 35); Magazzino sul Po (via Murazzi del Po 14); Osteria Rabezzana (via San Francesco d’Assisi 23/C); Spazio MRF (corso Luigi Settembrini 164).

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TJF SOCIAL

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Canali TJF

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BIGLIETTERIA TORINO JAZZ FESTIVAL

Urban Center Metropolitano – piazza Palazzo di Città 8/F

tel. 011.01124777 – tjftickets@comune.torino.it

 

Giorni e orari di apertura: da martedì 3 aprile con orario 10.30/18.30 – Chiusa nelle domeniche 8, 15 e 22 aprile. Aperta mercoledì 25 e domenica 29 aprile.

Informazioni e accesso disabili: tel. 011.01124777 – Nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.

 

I BIGLIETTI SARANNO IN VENDITA ANCHE:

–      Infopiemonte – Torinocultura – via Garibaldi 2, tutti i giorni 10-17, numero verde 800.329.329 – Saranno accettati esclusivamente pagamenti con carta di credito o bancomat.

–      Internet: www.torinojazzfestival.it – www.vivaticket.it – Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1.00.    

CONCERTI SERALI ALLE OGR: Posti numerati € 12.00/8.00

All’ingresso saranno effettuati controlli di sicurezza.

 

CONCERTI POMERIDIANI AL PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI E AL CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI: Posto unico numerato € 5.00.

Per i nati a partire dall’anno 2004 biglietti per tutti i concerti a € 5.00.

Spettacolo Lovers Words Session: Cinema Massimo, domenica 22 aprile ore 20.

Ingresso € 7.00 – Ridotto € 5.00; I biglietti sono in vendita nella biglietteria del cinema Massimo; Ulteriori info: www.loversff.com.

 

Concerto dei Radian: Museo del Cinema, lunedì 23 aprile ore 20.30; Ingresso          € 11.00 + €1.50 (diritto di prevendita) in vendita da martedì 3 aprile. Ingresso con acquisto on line di biglietto al Museo del Cinema www.museocinema.it. I tiket eventualmente ancora disponibili saranno messi in vendita la sera del concerto nella biglietteria del Museo.

 

10 % di sconto su tutti i biglietti di costo superiore a € 5,00 ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card e ai possessori di

abbonamenti o biglietti di treni regionali Trenitalia (info su www.torinojazzfestival.it).

 

Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti nella biglietteria della relativa sede.

Le grane piccole e grandi del centro città sperando nelle Olimpiadi

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto

Ho scoperto che a Torino oltre i problemi delle periferie stanno lievitando i problemi del centro. La città barocca sta facendo posto alla Torino del degrado. Proprio così, la nostra storica e urbanistica bellezza rischia di essere soppiantata dalla bruttezza della non soluzione dei problemi. Questi,  assommati e moltiplicati, prodotti dal caos, amplificano il caos stesso. Caos vuol dire ingovernabilità, e in una situazione caotica si vive male. Che ci fossero delle grosse criticità si capiva camminando, fotografando e memorizzando. Ma è la prima volta che i temi vengono elencati e “sistematizzati”. Sintesi: in centro non si vive bene come una volta. E’ quanto emerge dall’ incontro tra il presidente della circoscrizione 1 Centro – Crocetta Massimo Guerrini e il direttore della Stampa Maurizio Molinari, in piazza Albarello 8 ex sede della facoltà di Economia e Commercio, ora Collegio Carlo Alberto, edificio di proprietà della Fondazione San Paolo. Era presente una civilissima società civile esasperata che ha elencato in ordine sparso i problemi diffusi su tutto il territorio del centro. I senza tetto non solo dormono sotto i portici, ma fanno anche i loro bisogni. Mediamente le strade sono sporche. Scritte sui muri. Aree come la Cavallerizza occupate con tutto ciò che comporta nella qualità della vita e del  senso civico degli occupanti. Movida serale e notturna con il relativo uso di superalcolici e droghe varie. In ogni angolo davanti ai negozi uomini e donne di colore che elemosinano. Sospette presenze di lavavetri con l’ ombra del racket nigeriano. Ricapitoliamo: criminalità organizzata, alcol, droghe, spaccio di vario genere. Sicuramente i più arrabbiati sono i commercianti. Interventi a raffica dei rappresentanti di categoria. Lamentele e non solo. E un corale no alla ztl tutto il giorno. Con una domanda di fondo: perché ce l’avete con noi e non intervenite? La risposta arriva da Molinari. Tempi di crisi. Tempi di passaggi epocali.  Elite e classi dirigenti molto in difficoltà.  Incalzano gli astanti: classe dirigente inadeguata. Basta vedere come hanno affrontato il problema dei trasporti pubblici e parcheggi. Che fare? Noi abbiamo impressione che i  buoi siano scappati ed ammettiamo, siamo un po’ stanchi. Stanchi di non essere considerati da una politica fatta da politici sempre più distanti dalla gente. Anche i pentastellati sembrano persi nelle loro torri d’avorio. Noi ci ritagliamo il compito di cronisti per raccontare sempre più con flebile voce, rauca e confusa e con un po’ di lacrime quel che succede in questa nostra città. Speriamo che il ritorno delle Olimpiadi qualcosa faccia, di  nuovo e  bello. Nessun limite alla provvidenza. Appunto, speriamo.

Chiare, fresche e dolci acque? No nel 45% dei casi

La qualità delle acque in Piemonte: lo stato ecologico nel 55 per cento dei casi è valutata “buona”; nel 31 per cento “sufficiente”, scarso il 12, “elevato” e “cattivo” entrambi all’1 per cento. Lo stato chimico, poi, è buono al 95 per cento e non buono al 5. In generale, lo stato delle acque subalpine “non è buono” per il 45 per cento dei casi sul totale.

Questi alcuni dei dati esposti in quinta Commissione, nel corso dell’audizione sulle attività di Arpa nel monitoraggio ambientale regionale delle acque superficiali e sotterranee, proseguito poi con l’informativa sui livelli essenziali della prestazioni tecniche ambientali (Lepta). Il primo argomento, alla presenza dell’assessore Alberto Valmaggia (Ambiente), è stato esposto del direttore di Arpa Angelo Robotto che ha illustrato il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, a cui si dedicano circa 30 unità di personale, analizzando circa 8.500 campioni/anno in laboratorio per parametri chimici e 400 determinazioni/anno di componenti biologiche. La direttiva prevede cicli di pianificazione a livello distrettuale (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Valle d’Aosta e Trentino) di sei anni. A dicembre 2015 è stato adottato il secondo piano di gestione distrettuale che coprirà il periodo 2015-2021. Il piano contiene la sintesi delle pressioni e impatti significativi esercitati dalle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sotterranee, la descrizione delle reti di monitoraggio istituite e dei risultati dei programmi di monitoraggio effettuati.

Le componenti monitorate sono costituite in elementi biologici, chimici e idromorfologici con frequenza di campionamento diverse per tipologia sia per le acque superficiali sia sotterranee. Il secondo argomento, l’informativa incentrata sui Lepta, che costituiscono i parametri funzionali, operativi, programmatici, strutturali, quantitativi e qualitativi delle prestazioni delle agenzie. Sono il livello qualitativo e quantitativo di attività che deve essere garantito in modo omogeneo sul piano nazionale definiti tramite l’adozione di un catalogo nazionale dei servizi. È seguito l’intervento dei commissari Giorgio BertolaGianpaolo Andrissi (M5s) e Domenico Ottria (MdP).

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Interventi sui rii collinari torinesi 

I lavori sono proseguiti – presidente Silvana Accossato – con la conclusione dell’esame della petizione popolare in merito alla “mancata e carente manutenzione periodica degli alvei e delle sponde di tutti i Rii collinari di Torino” volta a sostenere interventi urgenti e mirati, rivolti ai proprietari privati e non. L’iniziativa è una petizione popolare promossa da cittadini, primi firmatari Roberto Gaudio e Roberto Brugiati. Ha come finalità, oltre che segnalare una condizione di degrado e carenza, il sostentamento di interventi finalizzati ad un efficace coordinamento tra Comune e Regione per prevenire ed evitare eventi drammatici e disastrosi come sono successi recentemente in altre parti d’Italia. I rii interessati nell’area considerata sono quelli di Val San Martino, Paese – Valsalice, Pilonetto, Pattonera e Sappone. Approvato all’unanimità un ordine del giorno che prevede un protocollo d’intesa con la città di Torino per la manutenzione degli alvei e delle sponde dei rii collinari di Torino. Nel contenuto ci si è soffermati sulla necessità dell’individuazione, per competenza, sull’intervento dei diversi soggetti interessati: gli alvei dei fiumi in capo alla Regione mentre i terreni spettano al Comune di Torino e ai privati. Per conto della Giunta era presente l’assessore Francesco Balocco che ha confermato le risorse destinate a questo tipo d’intervento pari a 350mila euro. Rimane ancora aperto il problema delle parti coperte – ha esordito Balocco – con interventi di chiusura dei rii realizzati sia dal Comune sia da privati attraverso l’utilizzo di tubazioni. Nel merito, dopo aver predisposto apposita ordinanza, il sindaco Chiara Appendino ha provveduto ad informare la magistratura. Da sottolineare la richiesta di indagini conoscitive da parte dei commissari Marco Grimaldi (Sel) e Domenico Ottria (MdP) su diversi casi di incendio avvenuti presso alcuni depositi di rifiuti avvenuti nel Torinese negli ultimi mesi. Investito dell’iniziativa sarà l’Ufficio di Presidenza del Consiglio così come previsto dagli articoli 30 e 32 rispettivamente dello Statuto della Regione Piemonte e del regolamento interno del Consiglio regionale.

 

 

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TRA GLI STUDENTI DELL’ UNIVERSITÀ E’ BOOM PER GLI ABBONAMENTI MUSEI

L’iniziativa del Senato degli Studenti dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con l’Associazione Abbonamento Musei.it ha permesso di distribuire oltre 3.000 tessere Abbonamento Musei scontate agli universitari per ore in coda nei rispettivi Atenei

 

 Grande successo per l’iniziativa voluta dal Senato degli Studenti in collaborazione con l’Associazione Abbonamento Musei.it: dal 19 al 26 marzo oltre 3000 speciali coupon sconto della tessera Abbonamento Musei Torino Piemonte sono stati consegnati agli studenti iscritti all’Università degli Studi di Torino.  La distribuzione delle tessere si è articolata tra tutte le Facoltà e i poli di studio dell’Università di Torino. Centinaia di studenti di Agraria, Economia, Fisica, Giurisprudenza e Scienze Umanistiche si sono messi pazientemente in coda per ore per accaparrarsi uno dei Voucher Abbonamento Musei, alla tariffa scontata di €11,50  per l’acquisto di un nuovo abbonamento. Una volta ritirato il voucher gli studenti dovranno caricare o rinnovare l’abbonamento direttamente sulla loro Smart Card universitaria o sulla Pyou card, entro 3 mesi dall’erogazione, in uno dei punti vendita della rete Abbonamento Musei. L’originale iniziativa ha posto ancora una volta al centro dell’attenzione la cultura e la valorizzazione del territorio, grazie alla tessera che permette di accedere al ricco patrimonio artistico torinese e piemontese. Sono infatti oltre 200 le realtà culturali visitabili per 365 giorni dal momento della sottoscrizione: un prodotto scelto già da oltre 130.000 abbonati a cui si sono aggiunti questi giovani studenti universitari.

SIGIT, IL FONDO SOVRANO DELL’OMAN INVESTE SU TORINO

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Nella Sala Colonne di Palazzo Civico  si è svolta la conferenza stampa che annuncia ufficialmente il via ai lavori del gruppo Sigit per creare a Mirafiori un polo di innovazione legato al mondo dell’industria plastica; un progetto ambizioso con l’obiettivo di portare  a Torino eccellenza industriale, lavoro e sviluppo. Il progetto Sigit – leader europeo nell’industria di componenti plastici ed in gomma per l’Automotive e per il settore dell’elettrodomestico – parte dalla riqualificazione di un edificio industriale in zona Mirafiori (Corso Orbassano 402/15) che verrà trasformato in uno smart building di ultima generazione. L’Innovation Square Center sorgerà negli spazi dell’ex tipografia Mario Gros e sarà fortemente ispirato dalle logiche di smartworking e dell’impresa 4.0. Il nuovo centro sarà uno spazio aperto alla collaborazione tra le persone, un luogo di confronto per aziende e industrie grazie anche alle opportunità offerte dal digitale, un hub per i giovani che vogliono sviluppare l’innovazione a Torino e un laboratorio per tutti dove sperimentare il futuro per la crescita economica e sociale della città e del nostro Paese. L’incarico del coordinamento dello sviluppo delle fasi di progettazione dei lavori di riqualificazione sarà affidata ad architetti Under 40 tramite un concorso, supportato dall’Unione Industriale di Torino e da ANFIA, programmato dalla Fondazione per l’architettura di Torino e realizzato con il patrocinio del Comune di Torino.

(foto: Bruna Beniamino)

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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I droni invece dei fuochi artificiali – Farina, il fazioso – Il Generale Dalla Chiesa

 

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I droni invece dei fuochi artificiali

E’ la prima volta che concordo con il Sindaco Appendino. L’idea di usare i droni in alternativa ai fuochi artificiali a San Giovanni è ottima. Non seguirà la tradizione, ma resta comunque ottima. I fuochi sono uno sperpero rumoroso che terrorizza gli animali e finisce di essere un divertimento effimero e sempre ripetitivo. I droni sono silenziosi e consentono la realizzazione di immagini sempre nuove e spesso suggestive.  La festa patronale, specie dopo la morte di Gianduia Flamini che la fece resuscitare, non può essere un qualcosa di statico e un po’ troppo popolaresco.  Io non ho mai partecipato perché non mi ha mai attratto. Con i droni forse parteciperò anch’io e i miei animali saranno tranquilli. I fuochi li terrorizzano. Quando ci si può aggiornare, credo che non ci siano dubbi: bisogna farlo, in barba a tradizioni recenti che spesso sono insignificanti.

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Farina, il fazioso
Renato Farina, già cacciato dall’Ordine dei giornalisti per fatti gravissimi, imperversa su “Libero”, un quotidiano che sta diventando l’organo del leghismo più fazioso. Con questo titolone  Libero è uscito il 18 marzo : “Ma quale festa  per i 157 anni dell’Italia. Lutto nazionale “ e questo sottotitolo: ”L’Unità è un’invenzione è un’invenzione politica e retorica “. Fra le solite frasi dozzinali che contraddistinguono la prosa di Farina c’è :”Non esiste  di più lontano dall’unità d’Italia”. E giù falsità come la conquista regia piemontese ed altre amenità vetero leghiste mutuate dal vetero gobettian- marxismo che forse Farina non conosce neppure.  Farina non merita repliche. E’ lo specchio di un paese incolto che scrive per dei lettori altrettanto rozzi. Gli stessi che si preparano ad andare a braccetto con i Cinquestelle notoriamente molto ignoranti.
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Il Generale Dalla Chiesa
Carlo Alberto dalla Chiesa, eroico nel combattere il terrorismo, fu eroico  anche nella morte terribile avvenuta a Palermo quand’era prefetto, mandato a morire senza poteri e senza protezioni. Una pagina luminosa dela sroria italiana la sua lotta al terrorismo, una pagina nera quella che portò al suo supremo sacrificio in Sicilia. Un suo stretto collaboratore negli anni di piombo ,il maresciallo dei carabinieri  Antonio Brunetti ,ha scritto un bellissimo libro edito da Luni dal titolo “I 31 uomini del Generale “ con prefazione  dello storico Giuseppe Parlato. Brunetti riesce ad essere storico delle vicende che ha  vissuto anche lui eroicamente. E’ medaglia d’oro di vittima del terrorismo. Si ripercorrono tutte le tappe che portarono gli uomini del Generale  a sgominare i vertici delle BR. Un libro che è una non voluta  risposta, però molto eloquente e decisiva,  alle arroganze  degli ex brigatisti che pontificano indisturbati sulla 7 , parlando da protagonisti delle loro tristi imprese criminali, senza che nessun giornalista obietti loro qualcosa.  Una vergogna!

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LETTERE            scrivere a quaglieni@gmail.com

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Guastavigna padre e figlio 

Essendo stato a mia volta un docente “progressista e democratico”, formatosi alla vocazione all’attenzione agli ultimi e ai difficili negli anni Settanta, trovo offensivo e strumentale il suo ricordo di mio padre, che sono certo non lo avrebbe apprezzato.  Saluti tutt’altro che cordiali          Marco Guastavigna 

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Il prof.  Giovanni Guastavigna che ho conosciuto io, non era diverso da come l’ho descritto. Ad esempio, un professore di sinistra estrema, suo collega, come Carlo Ottino, lo detestava e ne parlava costantemente molto male. E anche questo mi rendeva simpatico il professore del Liceo Alfieri che invitai anche a parlare al Centro “Pannunzio”.Ciascuno ha i suoi ricordi e quelli di un figlio vanno sempre rispettati. Giovanni Guastavigna è morto molto anziano ed erano ormai molti anni che non gli parlavo.  Io rispetto sempre anche gli interlocutori dissenzienti e quindi ricambio a Guastavigna jr. i più cordiali saluti, gli esprimo le mie più sentite condoglianze per la morte del Padre  e gli faccio anche gli auguri per la prossima Pasqua. 

Commercio a Torino: bene il cibo, male vestiario e libri

Ci sono voluti  cinque anni, ma oggi  il numero delle imprese del terziario della provincia di Torino  cresce con 1.468 unità  in più e aumenta anche l’occupazione. Questo almeno risulta dall’indagine di Ascom Confcommercio Torino condotta con  Format Research,  attraverso 800 interviste telefoniche effettuate giorni fa. E’ in difficoltà il settore della cultura, librerie ed edicole chiudono i battenti (gli edicolanti hanno manifestato qualche giorno fa davanti alla Regione). Clima difficile anche per abbigliamento e giocattoli, bene invece hotel e ristorazione, così come aumentano i negozi che puntano sul cibo di qualità. “Si registra un lento processo di risanamento del tessuto imprenditoriale” dice la presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa.