S
i è svolta la prima riunione operativa del nuovo anno scolastico tra servizio educativo del Comune, Asl, scuole e servizi sociali di Volpiano per organizzare i sostegni agli studenti disabili. «È importante confrontarsi – sottolinea Teresanna Camoletto, responsabile per i servizi educativi del Comune – tra enti con competenze e funzioni diverse, per analizzare le problematiche da differenti punti di vista e trovare le soluzioni più efficaci».
Per venire incontro alle esigenze di alcuni studenti è stato disposto l’acquisto di una sedia basculante e di una sedia regolabile e l’effettuazione di alcuni lavori di adeguamento nella elementare “Guglielmo da Volpiano” di via Trieste. Viene garantita la gratuità del trasporto, grazie al contributo della Città Metropolitana di Torino: ove possibile viene incentivato l’utilizzo dello scuolabus, altrimenti l’accompagnamento viene effettuato in convenzione con la Croce Bianca di Volpiano oppure direttamente dalla famiglia a fronte di un rimborso.
Nelle scuole di Volpiano sono presenti 49 alunni disabili: 8 alla scuola dell’infanzia, 22 alla primaria e 19 alla secondaria di primo grado. Oltre ai servizi erogati attraverso l’Unione Comuni Nord Est Torino, il Comune di Volpiano investe risorse specifiche per gli educatori di sostegno, ad esempio per i bambini autistici.
«L’amministrazione – sottolinea Elisa Gigliotti, assessora alla Scuola del Comune di Volpiano – continua il suo impegno sul fronte dei diritti anche nel nuovo anno scolastico, mirando a realizzare azioni concrete nell’interesse degli alunni disabili».
La Giunta regionale ha predisposto le convenzioni con i Carabinieri e con i Vigili del Fuoco, che dal primo gennaio sono subentrati al Corpo Forestale dello Stato, per la lotta agli incendi boschivi: si tratta di un totale di 400mila euro annui dal 2017, 200mila per ciascuno dei due corpi.
L’amministrazione comunale di Carmagnola avrebbe chiesto al coro di rimuovere dalla scaletta della serata di chiusura di Peperò il canto partigiano “Bella Ciao”,
Dieci ufficiali della Scuola di Applicazione dell’Esercito hanno partecipato lo scorso fine settimana alla 40^ Tavola Rotonda sul Diritto internazionale umanitario presso l’International Institute of Humanitarian Law (IIHL) di Sanremo
rotonda il respiro internazionale dell’iniziativa e l’alternanza di relatori e moderatori con prestigiosi background professionali e altrettanto peculiari esperienze maturate “sul campo”: accademici, giuristi, diplomatici e dirigenti militari. Fra gli atenei protagonisti della tavola rotonda Tel Aviv, Bruxelles, Ginevra, Nottingham, Francoforte, Torino, Milano e Reggio Calabria. Molto apprezzati i contributi dei rappresentanti di istituzioni in prima linea nello studio e nella tutela dei diritti umani; fra queste il Ministero della Difesa francese, la Croce Rossa Internazionale, la Corte Penale Internazionale, la Rappresentanza colombiana presso le Nazioni Unite e la Commissione inter-ministeriale per i diritti umani della Farnesina. Il professor Edoardo Greppi, presidente della Struttura Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino e vice presidente dell’IIHL ha espresso la propria soddisfazione: “per i risultati di una iniziativa che segna un decisivo passo avanti nella formazione e aggiornamento dei professionisti civili e militari quotidianamente impegnati nella risoluzione di situazioni di crisi e dunque nell’applicazione del diritto umanitario
“Scendono in campo” anche bambini degli operai della Comital. Illustrano le loro paure e le loro speranze nei disegni e nei cartelli che hanno affisso ai cancelli della fabbrica di Volpiano
Inizia la scuola e anche gli amministratori di condominio ritornano sui banchi, con i corsi promossi da Ape Confedilizia
E’ Marco Lazzarino il nuovo presidente del Caat, Centro Agro Alimentare di Torino.
Proclamate 24 di sciopero dei mezzi pubblici, a Torino, il prossimo 23 settembre, giornata del derby tra Juventus e Torino
Per la prima volta in Italia è stato eseguito il primo impianto di un dispositivo per la Modulazione della Contrattilità Cardiaca (Cardiac Contractility Modulation: CCM), presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino
settimana dall’esterno mediante una placca posizionata sulla cute soprastante, attraverso un meccanismo di induzione elettrica.Dei malati di scompenso potranno beneficiare di questo trattamento quelli che non rispondono alle terapie attualmente disponibili: farmacologica, terapia resincronizzante cardiaca ed i pazienti che non possono essere inclusi nelle liste trapianto.Il paziente sottoposto all’impianto è un uomo di 57 anni, affetto da una forma avanzata di scompenso cardiaco non idoneo a trapianto di cuore nè ad impianto di dispositivi di assistenza meccanica al circolo. Già portatore di defibrillatore biventricolare, durante il ricovero è stato sottoposto a due procedure di ablazione per gravi aritmie che esitavano in arresto cardiaco. Tuttavia la capacità di contrazione residua del cuore era ormai al limite della sopravvivenza.A seguito dell’intervento di CCM il paziente ha iniziato a manifestare un progressivo e continuo miglioramento delle condizioni cliniche, fino alla dimissione dopo 15 giorni dall’intervento e diversi mesi precedenti di ricovero. Oggi la classe funzionale ed i parametri di contrattilità cardiaca sono migliorati nettamente ed il paziente è in grado di camminare e di provvedere autonomamente alle proprie cure personali. L’ insufficienza cardiaca costituisce un problema di salute pubblica di enorme rilievo. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 600.000 persone e si stima che la sua frequenza raddoppi ad ogni decade di età. In Piemonte i ricoveri per scompenso rappresentano il 2,2% del totale dei ricoveri, circa 12.000 all’anno. Dopo i 65 anni arriva al 10% circa e rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale. Fortunatamente la ricerca scientifica e le nuove tecnologie forniscono soluzioni un tempo impensabili per prolungare e migliorare la durata della vita.
Finora sono 26 le lettere recapitate in Comune da cittadini e genitori preoccupati per come sarà gestito l’accesso alle scuole materne e asili nido