Un ragazzo di 24 anni è morto in un incidente stradale nella notte a Torino. Era a bordo di una Suzuki, in corso Unione Sovietica all’angolo con via Tommaso De Cristoforis. Si è schiantato frontalmente con una Panda. Trasportato all’ospedale Molinette, i tentativi dei medici non hanno potuto salvarlo. Secondo la polizia municipale, la vettura guidata da una 25enne e con altre tre persone a bordo, ha girato a sinistra senza accorgersi dell’arrivo della moto. Il semaforo era acceso e funzionante, la ragazza è risultata negativa all’alcol test.
Uomo e figlia di sei anni morti nell’auto in fiamme
Un 42enne e la figlia di 6 sono morti stamane nella loro auto, andata in fiamme dopo un incidente stradale avvenuto sulla Torino-Pinerolo, nei pressi di Piscina. L’allarme è stato dato dala moglie e madre delle due vittime, che era a bordo di una seconda auto con l’altra figlia di appena quattro mesi. Stavano andando a un raduno d’auto d’epoca con due Mini, quando la vettura guidata dall’uomo ha preso fuoco dopo un tamponamento con una Toyota Yaris. Anche questa auto ha preso fuoco e il conducente, un 55enne, è ricoverato all’ospedale di Pinerolo (Torino). L’autostrada per Pinerolo è stata chiusa all’altezza di Riva di Pinerolo.
(foto archivio)
Prende a pugni una donna, fermato con il taser
L’estate non è ancora finita
L’anticiclone ha riportato le massime fino a 30 gradi, in città e in Piemonte. A torino 29.7 misurati dal termometro Arpa (Agenzia Regionale per la protezione ambientale) ai Giardini Reali. Nella giornata di domenica è previsto qualche rovescio di pioggia sui rilievi, ma si tratta di episodi marginali in un contesto di temperature massime sopra la norma, pur senza eccessi, per i prossimi giorni.
I carabinieri della stazione di Cuorgnè hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea padre e figlio di 54 e 32 anni, titolari di un’impresa di ricambi auto con sede a Cuorgnè. In particolare i due, dopo aver falsificato gli autoricambi provenienti da filiere clandestine, apponendo sui prodotti grezzi marchi e brand di note case automobilistiche, li commercializzavano ad autofficine compiacenti del Canavese come originali.
Il prezzo della vendita era nettamente inferiore a quello di mercato mai i clienti non erano a conoscenza che il prodotto acquistato non era originale e di qualità scadente.
I carabinieri della compagnia di Ivrea, nel corso di indagini delegate dall’autorità giudiziaria eporediese, hanno sequestrato all’interno della ditta migliaia di dischi e pastiglie dei freni, frizioni e molto materiale per autovetture, i macchinari industriali e professionali utilizzati per la falsificazionedei prodotti.
Il duo familiare non era però solo nel compiere le attività criminose: le indagini hanno fatto emergere responsabilità anche a carico di altri due titolari di autofficine a Pertusio e Cuorgnè, per aver acquistato ed utilizzato il materiale contraffatto.
Massimo Iaretti
I Carabinieri della Compagnia di Canelli, nella giornata di ieri hanno arrestato un quarantasettenne di origine olandese, ex giocatore di calcio professionista, Cornelis Carel Van Der Velden, con l’accusa di furto in abitazione. Nella mattinata di venerdì è arrivata una telefonata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Canelli, in cui era stata segnalata la presenza di un’autovettura con targa straniera che percorreva le vie collinari con fare sospetto, così è scattato il piano di intervento. Tutti i mezzi ed i Carabinieri disponibili sono stati impiegati nella ricerca del sospetto che, dopo pochi minuti dalla segnalazione, è stato rintracciato nei pressi di una casa vacanze situata su di una collina appena fuori il concentrico di Canelli. Alla guida dell’autovettura un cittadino olandese che alle domande dei militari ha riferito di essere un venditore ambulante di pentole professionali. La fantasiosa storia dell’uomo non ha convinto i Carabinieri, i quali, d’iniziativa, interpellavano una coppia di turisti svedesi dimoranti nella casa vacanza vicina al luogo del controllo: ignari di quanto stesse accadendo, la coppia si stava godendo il sole in piscina. Alla vista dei Carabinieri la coppia di turisti controllava l’abitazione e i propri effetti personali, denunciando ai militari dell’Arma l’ammanco di un portafoglio contenente denaro contante per un ammontare complessivo di 100 euro e alcune carte di credito. A questo punto è scattata la perquisizione del cittadino olandese e della sua autovettura, nell’ambito della quale veniva rinvenuto, all’interno della stessa, il portafoglio appena trafugato dall’abitazione. L’uomo veniva pertanto arrestato per furto aggravato, la refurtiva riconsegnata ai legittimi proprietari. Al termine del rito direttissimo, l’arresto veniva convalidato e l’uomo sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Asti. Sono tuttora in corso, da parte dei Carabinieri, mirati accertamenti volti a verificare la commissione di episodi analoghi nella Provincia di Asti ed in quelle limitrofe. I Carabinieri, pertanto, invitano tutti i cittadini a segnalare episodi analoghi eventualmente patiti. Segnatamente, è sempre bene diffidare da chi, in una vendita “porta a porta”, propone articoli di millantato valore a un prezzo particolarmente esiguo in relazione alla merce proposta.
Troppo rumore: sigilli al locale della movida
La polizia municipale ha apposto i sigilli al ‘Tirabusciò’, la nota vineria in via Tarino 7d a Vanchiglia. E’ stata messa sotto sequestro dagli agenti del Reparto di polizia commerciale della polizia municipale di Torino e del Comando della VIIa circoscrizione Il provvedimento è scattato dopo un’inchiesta della Procura di Torino, coordinata dal pm Gianfranco Colace. Ai titolari è stato contestato l’articolo 659 del codice penale, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. I residenti hanno protestato contro il locale, che rimaneva aperto fino a notte inoltrata, appendendo ai balconi dei cartelli con su scritto “Shhh Vanchiglia vuole dormire”, “Dormire grazie”e “Il sonno è un diritto anche in Vanchiglia”.