CRONACA- Pagina 1231

I carabinieri forestali salvano cervo intrappolato

I carabinieri forestali  hanno salvato un esemplare di cervo femmina che era rimasto intrappolato, a Dronero, nel Cuneese, in un canale della centrale idroelettrica di Enel Green Power. Era saltato nel corso d’acqua superando  una recinzione metallica e  continuava a spostarsi, spaventato, senza riuscire a individuare una via d’uscita.

 

(foto archivio Centro recupero animali selvatici)

Accolto il ricorso dei rider Foodora

E’ stata accolta dalla corte d’Appello di Torino  una parte significativa del ricorso di cinque ex rider di Foodora che richiedevano fosse riconosciuta la subordinazione del rapporto di lavoro. In primo grado, a giugno, le istanze erano state respinte totalmente. Ora viene riconosciuto il diritto dei ricorrenti a ottenere una somma calcolata sulla retribuzione stabilita per dipendenti del contratto collettivo del comparto logistica-trasporto merci. Commenta con l’agenzia Ansa  l’avvocato Silvia Druetta, uno dei legali degli ex rider: “E’ la conferma che i diritti esistono”.

 

(foto: il Torinese)

ALESSI (FDI): "VIVIBALON MANIFESTA ACCANTO AL COMITATO OLTRE DORA, CONTRO IL BANDO A CUI HA PARTECIPATO"

Posso capire il manifestare dei venditori di Barattolo che non vogliono andare via da Borgo Dora spalleggiati dai soliti anarchici, ma non trovo corretto la partecipazione dell’associazione Vivibalon che ha partecipato a un bando per la gestione di Barattolo sapendo che era la Città a scegliere il luogo. Nel capitolato speciale per la concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati viene specificato alla sezione I-Modalità di gara “ La Città di Torino intende procedere alla concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati, così come previste dal regolamento n. 378, ai sensi della parte III del D. Lgs 50/2016, per le giornate del sabato e della domenica da effettuarsi su aree che verranno individuate dalla Città.” E prosegue all’Art. 1 Oggetto della concessione “L’affidamento è svincolato dalla localizzazione delle aree su cui si svolgeranno le attività; tali aree saranno individuate dalla Città al fine di poter effettuare una rotazione sul territorio cittadino” Dopo quasi 20 anni gli abitanti di San Pietro in Vincoli hanno tutti i diritti a non avere più dal venerdì sera al sabato sera una situazione inaccettabile.  Brutta figura da parte della Città che ha sconvocato la Commissione sulla questione di questa mattina. Il Movimento 5 Stelle, maggioranza del Consiglio comunale, ha fatto della partecipazione dei cittadini la propria bandiera in campagna elettorale ma ha dimostrato il contrario in tutta la questione spostamento del mercato di libero scambio. Lunedì nel Consiglio della Circoscrizione 7 discuteremo la mia Interpellanza al sindaco BARATTOLO: PROMESSE MANTENUTE A META’. COSA HA FATTO CAMBIARE IDEA ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’?.  Importante anche specificare che il Barattolo non è il Balon, in questi giorni volutamente da parte di qualcuno questi termini si mischiano creando confusione tra i cittadini 
Patrizia Alessi 
Capogruppo FDI Circoscrizione 7

ALESSI (FDI): “VIVIBALON MANIFESTA ACCANTO AL COMITATO OLTRE DORA, CONTRO IL BANDO A CUI HA PARTECIPATO”

Posso capire il manifestare dei venditori di Barattolo che non vogliono andare via da Borgo Dora spalleggiati dai soliti anarchici, ma non trovo corretto la partecipazione dell’associazione Vivibalon che ha partecipato a un bando per la gestione di Barattolo sapendo che era la Città a scegliere il luogo. Nel capitolato speciale per la concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati viene specificato alla sezione I-Modalità di gara “ La Città di Torino intende procedere alla concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati, così come previste dal regolamento n. 378, ai sensi della parte III del D. Lgs 50/2016, per le giornate del sabato e della domenica da effettuarsi su aree che verranno individuate dalla Città.” E prosegue all’Art. 1 Oggetto della concessione “L’affidamento è svincolato dalla localizzazione delle aree su cui si svolgeranno le attività; tali aree saranno individuate dalla Città al fine di poter effettuare una rotazione sul territorio cittadino” Dopo quasi 20 anni gli abitanti di San Pietro in Vincoli hanno tutti i diritti a non avere più dal venerdì sera al sabato sera una situazione inaccettabile.  Brutta figura da parte della Città che ha sconvocato la Commissione sulla questione di questa mattina. Il Movimento 5 Stelle, maggioranza del Consiglio comunale, ha fatto della partecipazione dei cittadini la propria bandiera in campagna elettorale ma ha dimostrato il contrario in tutta la questione spostamento del mercato di libero scambio. Lunedì nel Consiglio della Circoscrizione 7 discuteremo la mia Interpellanza al sindaco BARATTOLO: PROMESSE MANTENUTE A META’. COSA HA FATTO CAMBIARE IDEA ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’?.  Importante anche specificare che il Barattolo non è il Balon, in questi giorni volutamente da parte di qualcuno questi termini si mischiano creando confusione tra i cittadini 
Patrizia Alessi 
Capogruppo FDI Circoscrizione 7

Donna respira vapori dei prodotti per la casa e muore

Una donna è morta nel suo appartamento di via Bistagno, a Torino, dopo aver respirato i vapori di alcuni prodotti impiegati per pulire la casa, come riferisce il personale del 118. L’anziana vittima, 80 anni, soffriva di asma. Il marito ha dato l’allarme e gli Infermieri e i  medici accorsi hanno cercato di rianimarla, senza però farcela. Sul posto è intervenuta la polizia.

Le novità sui trasporti pubblici in città

Attraverso un lungo post su Facebook, che pubblichiamo di seguito integralmente, la sindaca di Torino, Chiara Appendino illustra le novità sul trasporto pubblico

 Grazie agli interventi di manutenzione portati avanti da questa Amministrazione, le corse saltate a causa di malfunzionamenti sono passate da 220 a 20, su un totale di 12mila.

 Durante i giorni interessati dai provvedimenti anti-smog estesi alle auto Euro 5, verrà aumentata la frequenza dei mezzi pubblici, in particolare nelle fasce orarie 7-9 e 16,30-20.

 Da febbraio aumenteranno i passaggi della metro. Nonostante una parte dei convogli sia in revisione (cosa che non era stata fatta in passato e dunque era diventata un’urgenza da affrontare) siamo riusciti a mantenere la stessa frequenza con passaggi ogni 2’17”. Smentendo dunque con i fatti gli allarmismi degli scorsi giorni su questo punto.

 Da aprile la metropolitana di Torino avrà orari più lunghi nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Mentre martedì, mercoledì e giovedì verranno uniformati gli orari di chiusura. 
Per il momento il lunedì la chiusura rimane anticipata rispetto agli altri giorni per esigenze tecniche legate alla manutenzione.

Ma nel frattempo, cosa succede agli autobus? Perché alcuni prendono fuoco?

È una domanda che molti di voi si saranno fatti vedendo le immagini del mezzo in fiamme di questa mattina. Il secondo dall’inizio dell’anno.

Succede che – come ha spiegato oggi l’AD di GTT, Foti – i mezzi più vecchi di una flotta complessivamente obsoleta, di un’azienda che fino a pochi mesi fa era sull’orlo del fallimento e che fino a prima del nostro arrivo hanno visto una manutenzione pressoché assente, talvolta possono essere oggetto di incidenti come quello che abbiamo visto questa mattina.

Sebbene i numeri di questi fenomeni siano in linea con quelli degli scorsi anni siamo fermamente determinati nel proseguire con massicci interventi di manutenzione dei mezzi, in attesa dell’arrivo di nuovi autobus e tram che andranno a dare una svolta al servizio di trasporto pubblico di Torino.

 

(foto: il Torinese)

Amiat e TRM (Gruppo Iren) sottoscrivono con la Prefettura un Protocollo di legalità

I Presidenti di Amiat – Gruppo Iren, Christian Aimaro, e TRM – Gruppo Iren, Renato Boero, hanno sottoscritto con il Prefetto di Torino Dott. Claudio Palomba un Protocollo di legalità con cui le due società si impegnano ad effettuare, seppur non obbligate dalla normativa vigente, controlli preventivi antimafia sui contratti stipulati

 

Il Protocollo è un atto di natura completamente volontaria che le due aziende hanno deciso di assumere per rafforzare ulteriormente l’impegno – comune a tutto il Gruppo Iren – di perseguire e attuare comportamenti orientati a contrastare l’illegalità. Tale atto consente infatti alle due società del Gruppo Iren di poter effettuare i controlli antimafia prima della stipula di tutti i contratti non soggetti alla normativa sui contratti pubblici e di obbligare l’appaltatore a inserire, in tutti i subcontratti, la clausola di impegno all’osservanza del Protocollo da parte dei propri subcontraenti. Si genera così un circolo virtuoso che consente di fatto un maggiore controllo su tutta la catena di appalti e subappalti. Attraverso questo atto evidenziamo ulteriormente quanto la legalità sia ritenuta un valore imprescindibile nell’operato di Amiat e TRM, in un settore industriale in cui, purtroppo, le cronache nazionali spesso evidenziano tentativi di infiltrazione malavitosa” ha commentato Christian Aimaro, Presidente di Amiat Gruppo Iren. “TRM e Amiat erogano servizi di pubblica utilità, di conseguenza l’impegno che da quest’oggi assumiamo è un ulteriore segnale di legalità e trasparenza a tutela delle aziende e dei cittadini che esse quotidianamente servono” ha proseguito Renato Boero, Presidente di TRM Gruppo Iren. “Il Gruppo Iren – hanno dichiarato il Presidente di Iren Paolo Peveraro e l’Amministratore Delegato di Iren Massimiliano Bianco – ha deciso di operare in maniera ancora più incisiva in tema di legalità e verifiche antimafia. La stipula di Protocolli di legalità con le Prefetture, nei cui ambiti territoriali il Gruppo opera, consente così di ampliare ulteriormente il perimetro delle verifiche aumentando il livello di controlli e trasparenza delle proprie azioni”.

Tre vetture si scontrano, un morto a Torino

Sono tre le vetture coinvolte in un incidente stradale avvenuto questa mattina presto in corso Potenza  nei pressi di via Nole.  E’ morto uomo di 63 anni, nonostante il personale del 118 abbia tentato di rianimarlo. Era alla guida  di una Nissan schiantatasi sullo spartitraffico di via Pianezza. Coinvolte anche una Ford e una Dacia. La polizia municipale sta svolgendo gli accertamenti.

 

(foto archivio il Torinese)

ALLARME LUPI A VILLAR PELLICE

«Siamo a disposizione degli allevatori di Villar Pellice e garantiamo loro e alla sindaca Lilia Garnier tutto il nostro impegno e appoggio perché l’emergenza dei lupi venga al più presto presa in considerazione dalle autorità competenti, prima che sia troppo tardi, come da anni invochiamo in tutte le sedi»

Roberto Barbero, presidente di Cia – Agricoltori italiani di Torino, rilancia l’allarme sui predatori che ormai spadroneggiano nel Torinese, dopo che lunedì sera, all’ora di cena, due lupi sono stati visti circolare sulla strada comunale, pienamente illuminata, in borgata Piantà di Villar Pellice. Ad accorgersi dei predatori è stata Katia Monnet, che, richiamata dall’abbaiare dei suoi cani, è uscita dalla stalla nella quale stava lavorando e ha visto i lupi per strada, per nulla intimoriti dai cani, né dalla sua presenza e del compagno Omar Davit, che l’aveva prontamente raggiunta. Non nascondendo la comprensibile preoccupazione per l’incolumità fisica del proprio figlioletto di cinque anni, la giovane coppia di agricoltori ha immediatamente messo al corrente dell’accaduto la sindaca Garnier, che, a sua volta, ha subito sollecitato con una lettera l’attenzione del prefetto di Torino, ribadendo come tali segnalazioni si stiano notevolmente moltiplicando sul territorio comunale, ora anche in zone normalmente antropizzate, come la borgata Piantà. Nonostante i costi e le ore di lavoro profusi dalle aziende agricole per difendersi dai lupi, ha scritto la sindaca di Villar Pellice al prefetto, le aziende agricole continuano a subire gravi perdite di animali da reddito per causa di questi predatori, e la situazione peggiora sempre più. «Abbiamo bisogno di una legge che consenta di gestire i predatori – osserva Barbero -, se occorre anche con dei piani di abbattimento, e non di tutelarli a tutti i costi, come avviene oggi. La  salvaguardia dell’ecosistema non può prescindere dall’uomo, lasciando l’ambiente in balìa dei lupi. Se non si interverrà per limitare il numero dei predatori, i pastori saranno costretti ad abbandonare la montagna, con grave danno per tutti». Barbero ricorda come i piani di contenimento dei lupi siano una pratica di normale amministrazione in molti paesi, come la Francia, la Spagna e la Norvegia, mentre in Italia le iniziative legislative promosse in tal senso dalle Regioni Veneto, Toscana e Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano risultano  impugnate dal Governo o in attesa del parere dell’Unione europea e dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. «In Piemonte – continua il presidente di Cia Agricoltori italiani di Torino -, dove la presenza del predatore è tra le più consistenti in Italia, la politica purtroppo non si è ancora mossa e non ha risposto alle sollecitazioni. A maggio – rileva Barbero – la nostra Organizzazione ha riunito a Fenestrelle centinaia di allevatori, insieme a parlamentari, consiglieri regionali e della Città Metropolitana, oltre ad amministratori locali, tecnici faunistici, ambientalisti e cacciatori, e tutti hanno convenuto sulla necessità di riaprire al più presto il Tavolo del Piano lupo nazionale. Peccato che poi nessuno se ne sia fatto politicamente carico, a cominciare dalla Regione Piemonte, che sembra far finta di non vedere i danni irreparabili che il predatore causa alle aziende in montagna».

Polfer, bilancio positivo delle attività durante le feste

Il periodo festivo appena concluso ha visto le stazioni ferroviarie veri e propri “vigilati speciali” per i numerosi e ripetuti controlli effettuati dalla Polizia Ferroviaria

Non hanno fatto eccezione gli scali del Piemonte e della Valle d’Aosta dove gli Agenti del Compartimento Polfer hanno effettuato servizi straordinari di vigilanza e monitoraggio in concomitanza delle festività, in considerazione sia del notevole aumento del flusso di viaggiatori sia delle note e rinnovate allerte antiterrorismo, scaturite da recenti episodi verificatisi oltralpe. I dispositivi di controllo e di verifica si sono concentrati nei giorni antecedenti il  Natale, la notte di San Silvestro e l’Epifania con specifici controlli a viaggiatori e bagagli, nei giorni 20 e 21, 28, 29 e 31 dicembre. Grande attenzione il 4 e 5 gennaio dove si è assistito ad una massiccia fase di rientro dalle festività e il 6 gennaio, coinciso con il maggior transito legato all’inizio dei saldi .Solo nei controlli del 20 dicembre, in occasione del “Christmas Clean Station” nella stazione di Porta Nuova e dell’operazione compartimentale “Stazioni Sicure”negli altri scali del Compartimento, sono state identificate 618 persone di cui 203 stranieri e 20 minori, con il contestuale monitoraggio dei convogli e l’accurata verifica di bagagli, anche con l’utilizzo di metal detector. Nel periodo di attenzione, dal 18 dicembre al 06 gennaio, sono state identificate 5088 persone 400 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di cui 1562 straniere, 209 i minori,

complessivamente, 1578 a bordo treno durante i servizi di scorta ai convogli, 4 i minorenni rintracciati e restituiti alle comunità o famiglie da cui si erano allontanati, mentre i soggetti denunciati in stato di libertà sono stati 22 e 4 gli arrestati. Tre sono stati i casi di intemperanze verbali nei confronti di Capitreno che, grazie al tempestivo intervento delle pattuglie Polfer, non sono sfociati in atti più gravi. In tutti i casi, i responsabili sono stati identificati e denunciati: il 26 dicembre sul treno Genova – Torino un italiano 41enne denunciato per oltraggio a Pubblico Ufficiale; il 02 gennaio a Novara su un convoglio Trenord diretto a Milano, denunciato un italiano di 63 anni; infine il 03 gennaio a Porta Nuova, sul regionale Torino PN – Milano Centrale, si provvedeva ad accompagnare in ufficio una cittadina rumena che veniva deferita alla A.G. per i reati di oltraggio, resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità oltre che sanzionata per ubriachezza molesta.I servizi effettuati a bordo treno dal personale addetto alle scorte su treni regionali e a lunga percorrenza hanno riguardato ben 453 convogli, mentre i servizi dedicati alla vigilanza delle stazioni ferroviarie sono stati 633. I controlli serrati, specie nelle stazioni del capoluogo, hanno visto gli Agenti della Polfer affiancati dai contingenti di rinforzo del Reparto Mobile e dalle Unità Cinofile messi a disposizione dalla Questura di Torino, in tal modo consentendo verifiche su di un numero elevato di viaggiatori in transito. I dispositivi di sicurezza ferroviaria messi in campo hanno permesso il conseguimento di importanti risultati sul fronte della prevenzione e repressione dei reati in genere: ad Asti il 21 dicembre in mattinata sono un uomo e una donna, cittadini francesi di 31 e 21 anni senza domicilio in Italia, che incappano in un controllo di routine della Polfer, accompagnati in Ufficio ed identificati, celavano un grosso frangi vetro in metallo, uno scalpello di 34 cm, un cutter di 13 cm addosso all’uomo, un grosso martello ed una tronchesina. I due sono stati denunciati per possesso ingiustificato di armi atte ad offendere e gli oggetti sequestrati. La sera del 31,alle 20.00, il Capotreno del Torino PN – Milano Centrale, richiedeva l’intervento della Polfer, per una cinquantina di giovani saliti a Porta Susa, concentrati in una carrozza, tutti senza biglietto, qualcuno brillo e con cani al seguito, non intenzionati a regolarizzarsi. La Sala Operativa inviava personale della Specialità e la Questura assicurava il supporto con le volanti e personale specialistico. Il personale di Polizia si disponeva a sbarramento per consentire ai viaggiatori regolari le operazioni di trasbordo sul treno successivo in tutta sicurezza e al personale FS di procedere al controllo individuale dei titoli di viaggio. L’intervento risolutivo di Polizia ha consentito a tutti di poter riprendere il viaggio, compresi alcuni dei viaggiatori inizialmente sprovvisti di biglietto e regolarizzatisi nel frattempo, prevenendo intemperanze con danni a persone strutture o cose. Gli autori identificati dell’interruzione di pubblico servizio sono stati deferiti alla A.G. dalla Polfer di Porta Susa. La mattina di Capodanno comincia col primo arresto operato nell’atrio di Porta Nuova, un cittadino italiano 43enne domiciliato a Torino e che aveva tentato inutilmente di sottrarsi a un controllo di personale della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale in borghese. A suo carico risultava un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione del Tribunale di Torino di mesi 4 per furto, l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale Lorusso e Cotugno a disposizione della A.G. Il 3 gennaio a Porta Nuova la Polfer ha svegliato due marocchini senza fissa dimora di 23 e 25 anni sorpresi a bivaccare su un treno garato per la notte. Il primo, trovato in possesso di 8 bustine con marijuana, un panetto ed un frammento di hashish per oltre mezzo etto e 53 bustine vuote, con svariati precedenti per stupefacenti, estorsione, rapina resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, è stato tratto in arresto per detenzione e spaccio. Entrambi erano inottemperanti all’ordine del Questore di Torino di lasciare il Territorio Nazionale, il 25enne è stato deferito alla A.G. per tale reato. Non sono mancati gli interventi di prossimità, che, soprattutto in periodi festivi, impegnano la Specialità atteso il gran numero di viaggiatori che utilizzano la ferrovia per raggiungere i propri familiari o le località di villeggiatura: personale di Porta Susa ha rinvenuto il 19 dicembre un trolley su un regionale, in ufficio al suo interno custoditi oltre 3000 euro in contanti, 3000 dirham, libretto bancario e d’assegni di una banca estera. Tramite le banche dati a disposizione si è riusciti a risalire alla proprietaria, una signora 41enne del Marocco regolare sul Territorio Nazionale, residente fuori regione, che rintracciata telefonicamente, riferiva di trovarsi in ospedale per un delicato intervento chirurgico. Incredula di poter riavere i suoi beni, che aveva dato per persi, e che provvedeva a ritirare la vigilia di Natale.

Massimo Iaretti